Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 29 giugno 2021

Arciv. Carlo Maria Viganò. «Il mondo, la carne, il diavolo»

L'insegnamento qui riportato, di cui siamo grati a Mons. Viganò, ci corrobora e ci conforta. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.

«Il mondo, la carne, il diavolo»
Scitote quoniam Dominus ipse est Deus:
Ipse fecit nos, et non ipsi nos. (
Ps 99, 3)

I nemici della nostra anima sono sempre gli stessi, e sempre uguali sono gli agguati che essi ci tendono. Il mondo, con le sue seduzioni; la carne, corrotta dal peccato originale e incline al male; il Diavolo, eterno nemico della nostra salvezza e che si avvale della carne per assediarci. Due nemici esterni e uno interno, sempre pronti a farci cadere nel momento della distrazione, della debolezza. Questi nemici spirituali accompagnano ciascuno di noi dall’infanzia alla vecchiaia, e l’umanità attraverso le generazioni e i secoli.

Gli alleati su cui possiamo contare per sconfiggere il mondo, la carne e il diavolo sono la Grazia di Dio, l’assiduità ai Sacramenti, l’esercizio delle Virtù, la preghiera, la penitenza, la considerazione dei Novissimi, la meditazione della Passione del Signore e il vivere alla Sua presenza.

In quest’epoca ribelle e scristianizzata, in cui la società non solo non aiuta al perseguimento del nostro fine ultimo ma anzi fa di tutto per allontanarcene, l’autorità civile ci impone di seguire il mondo, di assecondare i desideri della carne e di servire il Nemico del genere umano. Un’autorità perversa e pervertitrice, che è venuta meno al suo dovere di reggere e governare il corpo sociale per condurre i singoli alla salvezza eterna; anzi: che nega la salvezza eterna, ne rifiuta l’Autore divino e ne adora l’Avversario.

Non vi è dunque meraviglia se questa modernità apostata, in cui l’arbitrio è norma e il vizio modello da seguire, voglia cancellare ogni traccia di Dio e di Bene nella società e nei singoli, stringendo un patto infernale con il mondo, la carne e il Diavolo. È quanto vediamo accadere nella sfrontata promozione della sodomia, della perversione e del vizio in tutte le sue forme più abbiette; e nella derisione, nella delegittimazione e nella condanna della purezza, della rettitudine e della virtù.

Ma se la nostra lotta quotidiana contro i nostri nemici oggi deve includere uno sforzo titanico nel combattere anche contro lo Stato, che dovremmo considerare nostro amico e che invece si adopera per corromperci sin da piccoli, è doloroso e tragico vedere che altri traditori e mercenari si uniscono a questo assedio: cattivi Pastori che abusano della loro sacra autorità ricevuta da Nostro Signore per spingerci verso la dannazione, convincerci che quello che fino a ieri era considerato peccaminoso e indegno di coloro che sono stati redenti dal Sangue di Cristo oggi è diventato lecito e buono.

Lo spirito mondano, l’asservimento alla concupiscenza e - quel che è più grave - la rinuncia a combattere contro il Maligno hanno contagiato gran parte della Gerarchia della Chiesa Cattolica, sin dai suoi vertici, rendendola nemica di Dio, della sua Legge e della nostra anima. Come è avvenuto per l’autorità civile, anche l’autorità religiosa ha abdicato al proprio ruolo, rinnegando il fine per il quale essa è stata voluta dalla Provvidenza divina.

La novità di questa perversione dell’autorità, che prelude allo scontro epocale degli Ultimi Tempi, risiede proprio nella corruzione dei Pastori e nel fatto che i singoli fedeli, come gregge senza guida, si trovano a dover resistere eroicamente ad un assalto su più fronti alla Cittadella, nella quale essi sono lasciati soli proprio dai loro capi, che ne aprono le porte e vi fanno entrare le orde nemiche per farci sterminare.

La discussione del DDL Zan, l’imposizione dell’ideologia LGBTQ+ e l’indottrinamento della teoria gender in Italia seguono un piano mirato organizzato a livello globale, che in molte Nazioni è già stato portato a compimento. Paesi in cui, dopo due secoli di rivoluzioni, era sopravvissuta nel tessuto sociale l’impronta del Cattolicesimo, oggi sono completamente paganizzati. Le bandiere arcobaleno sventolano non solo sugli edifici delle istituzioni pubbliche, ma anche sulle facciate delle Cattedrali, sui balconi dei Vescovadi e sin dentro le chiese.

In tempi recenti - anche solo trent’anni fa - si sarebbe potuto dire che per sostenere una minoranza di persone traviate dal vizio e difenderle dalla discriminazione lo Stato doveva intervenire con forme di tutela e con garanzie delle loro libertà. Un’affermazione irragionevole e illogica, a ben vedere, perché la libertà della persona umana consiste nell’adesione della volontà al bene a cui è ordinata la sua natura, e nel perseguimento del suo fine materiale e soprannaturale. Ma nel grande inganno che il Demonio tende da sempre all’uomo, quel pretesto apparente aveva sedotto molti. Pareva occorresse coraggio per rivendicare il diritto al vizio e al peccato, contro la spietata durezza di una “maggioranza perbenista” ancora legata ai precetti della Religione. Si rivendicava l’orgoglio di esser diversi in un mondo di uguali, di avere diritto ad uno spazio di vizio in un “mondo virtuoso”.

In quegli anni, la Chiesa ancora levava, forse con minor convinzione ma pur sempre fedele al proprio mandato divino, la voce dell’immutabile Magistero per condannare la legittimazione di comportamenti intrinsecamente disordinati. Attenta alla salvezza eterna delle anime, essa vedeva quali sciagure si sarebbero abbattute sulla società con l’approvazione di stili di vita totalmente antitetici rispetto alla Legge Naturale, ai Comandamenti e al Vangelo. I Pastori sapevano essere coraggiosi difensori del Bene e i Papi non temevano di essere fatti oggetto di indecorosi attacchi da parte di quanti vedevano in loro il kathekon che impediva la definitiva corruzione del mondo e l’instaurazione del Regno dell’Anticristo.

Oggi quella battaglia eroica - e che abbiamo appreso essere già indebolita da una estesa corruzione interna di Vescovi e sacerdoti - sembra non aver più senso, così come sembra non avere senso l’insegnamento della Sacra Scrittura, dei Santi Padri e dei Romani Pontefici. Chi siede in Roma si è circondato di persone immorali, che ammiccano ai movimenti LGBTQ+ e che simulano ipocritamente un’accoglienza e un’inclusività che tradisce la loro scelta di campo e le loro tendenze peccaminose. Non vi è più coraggio, non vi è più fedeltà a Cristo, e si giunge a insinuare che, se Bergoglio ha potuto modificare la dottrina sulla pena capitale - cosa inaudita e assolutamente impossibile - potrà certo rendere lecita anche la sodomia, in nome di una carità che non ha nulla di cattolico e che ripugna alla divina Rivelazione.

I cortei blasfemi che sfilano per le vie delle capitali del mondo e che giungono a bestemmiare e irridere empiamente il Sacrificio di Nostro Signore nella Città Santa, consacrata dal sangue sei Santi Apostoli Pietro e Paolo, vengono salutati dai mercenari della setta conciliare, che tace dinanzi alle sacrileghe benedizioni delle coppie omosessuali ma condanna come “rigidi” coloro che vogliono rimanere fedeli all’insegnamento del Salvatore. E mentre i buoni Vescovi e sacerdoti si confrontano quotidianamente con la demolizione che viene dall’alto, vediamo pubblicate le parole incantatrici e seduttrici di Bergoglio a James Martin s.j., a sostegno di un’ideologia perversa e pervertitrice che offende la Maestà di Dio e umilia la missione della Chiesa e la sacra Autorità del Vicario di Cristo [qui].

Come Successore degli Apostoli e Dottore della Fede, in uno spirito di vera comunione con la Sede del Beatissimo Pietro e con la Santa Chiesa di Dio, rivolgo un severo monito a costoro, ricordando che la loro autorità deriva da Gesù Cristo, e che essa ha forza e valore unicamente se rimane orientata al fine per cui Egli l’ha costituita. Considerino questi Pastori gli scandali che causano ai fedeli e ai semplici, e le ferite che essi infliggono al martoriato corpo ecclesiale; scandali e ferite di cui dovranno rispondere alla Giustizia divina nel giorno del Giudizio particolare e dinanzi all’umanità intera nel giorno del Giudizio Universale.

Esorto i tanti fedeli scandalizzati e disorientati dinanzi all’apostasia dei Pastori a moltiplicare con spirito soprannaturale le preghiere e le penitenze, implorando il Signore perché si degni di convertire i mercenari, riconducendoli a Sé e alla fedeltà al Suo divino insegnamento. Preghiamo la Madre purissima, la Vergine delle vergini, di ispirare sentimenti di pentimento nei Ministri corrotti dal peccato e dall’impurità, affinché considerino l’orrore delle proprie colpe e le terribili pene che li aspettano: possano essi rifugiarsi nelle Santissime Piaghe di Cristo, ed esser purificati dal lavacro del Sangue dell’Agnello.
Ai nostri fratelli sedotti dal mondo, dalla carne e dal Diavolo rivolgo un accorato appello, perché comprendano che non vi è orgoglio nell’offendere Dio, nel contribuire consapevolmente ai tormenti della Sua Passione, nel pervertire la propria natura e nel rifiutare sciaguratamente la salvezza che Egli ha conquistato dal Padre mediante la Sua Morte sul legno della Croce. Fate delle vostre debolezze un’occasione di santità, un motivo di conversione, un’opportunità per far risplendere nelle vostre vite la grandezza di Dio. Non lasciatevi ingannare da un Nemico che oggi pare assecondarvi nei vostri vizi, col solo intento di rubarvi l’anima e dannarvi per l’eternità. Siate orgogliosi - anzi: fieri - non dell’asservimento al peccato e alla perversione, ma dell’aver saputo resistere alle seduzioni della carne per amore di Gesù Cristo. Pensate alla vostra anima immortale, per la quale il Signore non ha esitato soffrire e morire. Pregate! Pregate Maria Santissima, perché interceda presso il Suo divin Figlio dandovi la Grazia di resistere, di combattere, di vincere. Offrite al Signore le vostre sofferenze, i vostri sacrifici e i vostri digiuni per ottenere quella libertà dal Male che il Seduttore vi vuole togliere con l’inganno. Questo sarà il vostro, il nostro vero orgoglio.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
29 Giugno 2021, SS. Apostolorum Petri et Pauli

25 commenti:

tralcio ha detto...

Da fedele qualunque grazie di cuore, nel mese del Sacro Cuore: cuore ardente di fede.
Da pecora tra le tante, grazie al pastore del quale non fatica a riconoscere la sua voce.
Da tralcio qualsiasi, che inizia a caricarsi di grappoli, grazie attendendo la vendemmia.

Qual'è la posizione più consona del discepolo di fronte al maestro? In ginocchio.
E quale la posizione del Maestro davanti al discepolo: ancora in ginocchio.
"L’umiltà è il fondamento e la garanzia di ogni virtù. Senza umiltà non ci può essere né virtù né vera virtù" (San Bernardo).

Così ascolto volentieri le raccomandazioni di questo vescovo in questo tempo di grazia:

-moltiplicare con spirito soprannaturale le preghiere e le penitenze, implorando il Signore perché si degni di convertire i mercenari, riconducendoli a Sé e alla fedeltà al Suo divino insegnamento.

-preghiamo la Madre purissima, la Vergine delle vergini, di ispirare sentimenti di pentimento nei Ministri corrotti dal peccato e dall’impurità, affinché considerino l’orrore delle proprie colpe e le terribili pene che li aspettano: possano essi rifugiarsi nelle Santissime Piaghe di Cristo, ed esser purificati dal lavacro del Sangue dell’Agnello.

-le vostre sofferenze, i vostri sacrifici e i vostri digiuni per ottenere quella libertà dal Male che il Seduttore vi vuole togliere con l’inganno.

Amen!

Sia lodato Gesù Cristo!

anelante ha detto...

Il clero odierno non rischia persecuzioni perchè tacciono vigliaccamente per accidia o falsa ubbidienza a uomini se pure vescovi, o benedicono pure con sacrileghe e nulle benedizioni. Pietro e Paolo o altri martiri furono uccisi perchè combattevano il vizio ed il peccato ovunque fosse.

Anonimo ha detto...

El 29 de junio de 1951, junto con su hermano George, recibía el orden presbiteral Joseph Aloysius Ratzinger, futuro Benedicto XVI (hoy papa emérito), "el contemplativo del Vaticano", como lo definió esta mañana el papa Francisco. LXX años de amor sacerdotal.

Anonimo ha detto...

En ce jour, prions ardemment saint Pierre pour qu’il garde et préserve l’unité de l’Eglise : Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam. +Robert Sarah

Anonimo ha detto...

Il segretario personale di Benedetto XVI, l'arcivescovo Georg Gänswein, ha inaugurato a Roma una mostra per commemorare il 70° anniversario dell'ordinazione sacerdotale di Joseph Ratzinger e la sua prima messa, avvenuta in Baviera il 29 giugno 1951.

L'iniziativa è stata promossa dalla Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche e dal Museo dei Papi.

Questa mostra contiene oggetti che appartengono al Papa emerito Benedetto XVI, che lascia per la prima volta la sua residenza al Monastero Mater Ecclesiae, e fotografie che ripercorrono la vita di Joseph Ratzinger.

L'iniziativa sarà aperta al pubblico a partire dal 29 giugno presso la Galleria Arte Poli in via Borgo Vittorio 88 a Roma.

L'arcivescovo Gänswein ha affermato che la mostra presenta “parti della sua vita, parti del suo cuore”, parlando di Ratzinger; presenta anche “oggetti diversi di vari periodi della sua vita, dalla sua Prima Comunione, alla pianeta che usa ancora oggi quando celebra la Messa nella Cappella Mater Ecclesiae”.

“Copre l'intero arco della sua vita che viene mostrata con questi pochi oggetti che ha donato per questa mostra” ed è anche un modo per ringraziare “che il Signore gli ha donato tanti anni, 70 anni di sacerdozio è una cosa straordinaria”, ha detto l'arcivescovo tedesco.

L'arcivescovo Gänswein ha affermato che quando Benedetto ha appreso di questa iniziativa "è rimasto sorpreso e felice".

“Era molto felice perché essere sacerdote per lui è la cosa più importante della sua vita. Vivere da prete per lui è la cosa più importante. È il contenuto di tutta la sua vita, e credo che per lui sia importante anche ricordare tutte le cose che ha ricevuto dal Signore». Egli ha detto.

Il segretario personale di Benedetto XVI ha affermato che a causa dell'"età e della mancanza di forze" dell'ex papa, non si farà nulla in pubblico" nell'anniversario della sua ordinazione, il 29 giugno.

Benedetto XVI celebrerà la messa del 29 giugno in privato nella cappella Mater Ecclesiae; tuttavia, ci saranno anche alcuni uomini che hanno cantato a Ratisbona, in Germania, quando suo fratello era il maestro di cappella.

Questo gruppo di sei uomini tra i 40 e i 65 anni verrà alla messa nella cappella “per cantare una bella messa di un compositore tedesco”. Per il papa emerito “questa è una gioia”, ha detto l'arcivescovo Gänswein, aggiungendo che Benedetto sarà molto contento quando avverrà.
Il Pensiero Cattolico

Anonimo ha detto...

hard disk

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/06/discorso-di-benedetto-xvi-nel-65esimo.html

vedi commento ore 12.50

Anonimo ha detto...

Il Seduttore ci inganna ( per interposta persona, tramite i suoi servi mascherati) per toglierci la libertà dei figli di Dio. Ma noi possiamo e dobbiamo resistergli, opporci ai blasfemi pronunciamenti dei servi infedeli di NSGC, come il blasfemo invito alla fratellanza massonica senza Cristo, Ss.ma Trinità, Immacolata Corredentrice, Santi, Arcangeli e Angeli. È il momento della lotta, della scelta di campo, contro gli apostati del dialogo sterile e infruttuoso e dell' ecumenismo suicida calabraghe. Deus Vult !

Anonimo ha detto...

Santa Festa !
Beáte Pastor, Petre, clemens áccipe
Voces precántum, criminúmque víncula
Verbo resólve, cui potéstas trádita
Aperíre terris cælum, apértum cláudere.
+ cmv

mic ha detto...

Sit Trinitáti sempitérna glória,
Honor, potéstas atque jubilátio,
In unitáte, quæ gubérnat ómnia,
Per univérsa sæculórum sǽcula.
Amen.

Anonimo ha detto...

Grazie, Monsignore! Che il Preziosissimo Sangue di Gesù La ricolmi di celesti grazie!






Anonimo ha detto...


Allons bon, tous ratzingérien à présent… Décidément…

mic ha detto...

Anonimo dell'hard disk
Molto interessante il commento segnalato, come l'evento in sé tutta la discussione che è venuta fuori...
Noto che sono diversi i messaggi che ricordano l'anniversario di oggi riguardante Ratzinger/Benedetto. Li ho passati tutti; ma non posso fare a meno di richiamare il fatto che, tranne rare eccezioni (presenti nella raccolta pazientemente ripresa qui : https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/05/gli-scritti-di-joseph-ratzinger-da-papa.html )
Ratzinger non ha mai contraddetto il suo successore. E' stato espresso con molta efficacia in questo commento che riprendo dalla pagina segnalata dall'Anonimo, che ringrazio complimentandomi per l'ottima memoria!

... Ne abbiamo già discusso: riporto questo commento del 23/4/16 : "Cari amici, non può sfuggire, SE NON A CHI NON VUOL VEDERE, che mai, e bisogna sottolineare “MAI”, Benedetto XVI ha opposto un atto, anche passivo, alle scorribande devastatrici del suo successore fra le membra Corpo Mistico di Cristo. Anzi, nei momenti cruciali è sempre stato al suo fianco contribuendo a formare nel pensiero collettivo l’icona dei “due Papi”, un’immagine che turba nel profondo l’anima di tanti fedeli poiché figura simbolicamente una famiglia contronatura con due genitori dello stesso sesso. Ogni pronunciamento di Benedetto è sempre stato a sostegno di Francesco. L’intervista rilasciata poco più di un mese fa al teologo gesuita Jacques Servais è solo l’ultimo esempio in ordine di tempo". La mia risposta fu: "Di tutta l'opera a me nota dell'uomo Ratzinger non un concetto ho trovato che fosse in sintonia con quello che diceva e dice il suo successore. Dopo la data fatidica delle dimissioni, quale valore si può dare a ciò che ci viene reso noto dal suo confino? Dando per scontato che il nostro Papa Benedetto XVI possa dimostrare in qualsiasi momento di non essere affetto da demenza senile, al pari di Sofocle dell'Edipo a Colono, chiedo : era forse libero Platone nel Palazzo di Dionigi II di Siracusa?" . Certo che fra le altre incertezze, quella che si riferisce al "mi sento protetto" è la più colossale e facendo peccato, penso il peggio che si possa pensare!
In conclusione, la storia attuale della Chiesa cattolica si fa sempre più avvincente proprio per i continui colpi di scena che sconcertano e lasciano un sensazione di vuoto mentale, perchè noi umili fedeli non riusciamo a trovare una spiegazione convincente a ciò che accade. Nel dubbio perciò ogni supposizione va considerata verosimile. A me viene da aggiungere solo che spero di vedere quale finale avrà questa storia straordinaria, anche se la partita si sta concludendo a favore del Bergoglio ... L'unica speranza è che nei tempi supplementari possa avvenire per miracolo il capovolgimento del risultato. Sia fatta la volontà del Signore nostro Gesù Cristo.

Lo diceva 8 anni fa Mario Palmaro ha detto...

"Il problema è nostra Madre la Chiesa, che ha deciso di mollarci nella giungla del Vietnam: gli elicotteri sono ripartiti e noi siamo rimasti giù, a farci infilzare uno dopo l’altro dai vietcong relativisti. Per me, non mi lamento, per le ragioni che sai. E poi perché preferisco mille volte essere rimasto qui, ad aspettare i vietcong, piuttosto che salire su quegli elicotteri. Magari con la promessa in contropartita di uno strapuntino in qualche consulta clericale tipo Scienza e Vita, o con l’illusione di tessere la tela dentro nel palazzo del potere ufficiale insieme a tutti gli altri movimenti ecclesiali. O con la pazza idea – scritta nero su bianco - che, sì, Gnocchi e Palmaro magari c’hanno ragione ma non dovevano dirlo, perché certe verità non vanno dette, anzi vanno addirittura negate pubblicamente per confondere il nemico.

No, io non mi lamento per me. Mi rimane però il problema di quel mio figlio di sette anni e di altri tre già più grandi, ai quali io non voglio e non posso dare come risposta i barconi che affondano a Lampedusa, i gay esempio di purezza del cardinale Schonborn, il meticciato e l’elogio della cultura rom del cardinale Scola, il disprezzo per le randellate dottrinali secondo Papa Francesco, Mogavero che fa l’elogio delle unioni civili".

Anonimo ha detto...

Ho letto l'articolo di Andrea Sandri su Corrispondenza Romana, che appoggia De Mattei contro mons. Viganò - che nel frattempo ha saggiamente eluso la questione - e pretende ora di attaccare il prof Massimo Viglione presidente dei Triarii e le persone che lo frequentano, volendo dare a tutti una lezione di un presunto "vero tradizionalismo" in contrasto con quello di Viglione Viganò etc che sarebbe luterano o addirittura una sorta di nuova teologia della liberazione. Queste idee pseudointellettuali del Sandri si basano su un'idea di Chiesa visibile che Lefebvre reputava infantile, e che oggi risulta quantomeno ridicola, basta andarsi a leggere gli ultimi discorsi del monsignore, riuscirebbe a capirlo anche una sardina. Comunque davvero un pessimo articolo, gente che si autocondanna da sola all'inutilità e all'irrilevanza.

Tommaso Maria

Anonimo ha detto...


La Somma Gerarchia della Chiesa è da tempo una Corte dei Miracoli
nella quale c'è posto per tutti, anche per l'Emerito, che anzi ne
costituisce una delle principali attrazioni.
I suoi ammiratori e seguaci non fanno altro che vellicarne la
vanità, come nel caso di questa "mostra" per i suoi 70 anni di
sacerdozio.
Settanta anni sacerdote, vescovo, cardinale e Papa, in carica e
poi dimissionario: e la Chiesa com'è ridotta?
Una spelonca, un lupanare ove si fornica impunemente con tutti
gli idoli.
E lui, Ratzinger, si commuove fanciullescamente per la mostra
che celebra il suo sacerdozio, come se tutto andasse bene,
come se il cattolicesimo fiorisse in ogni parte del mondo...
O.

Anonimo ha detto...

Il mio ex parroco parlava spesso del pazzo lucido, categoria sulla quale non ho mai posto l'attenzione. Dopo anni e anni ruminando ruminando sul pazzo lucido ora lo vedo dappertutto, in specie in quelli lucidissimi. Che siano proprio questi i pazzi lucidi?

Anonimo ha detto...

segue%

Quindi la Chiesa ha sempre insegnato questo continuo allenamento della coscienza affinché l'essere umano si mantenesse libero dai lacci e laccioli dell'errore, delle tentazioni che sono lì proprio per rafforzare e purificare l'essere umano che vuole rafforzarsi purificandosi, che vuole purificarsi rafforzandosi.

Ma, come si è detto, l'abbassamento della coscienza umana può essere cercato per scopi politici. Solitamente la sessualità viene incentivata verso un'intensa attività in tutti quei regimi che richiedono un abbassamento costante della coscienza, una distorsione della coscienza se possibile fin dalla gioventù ed ora fin dalla prima infanzia, anzi fin dalla nascita.

Quindi con la sessualizzazione precoce, con la goduria imposta ai piccolissimi, che non hanno ancora piena coscienza di essere separati dai genitori e dagli adulti del loro ambiente, si sforma la loro coscienza o meglio le si fa cambiare meta, si addestra il bambino a svegliare una goduria profondamente dormiente e ad associarla a chi la procura attraverso il piacere che riceve dall'adulto,adulto che diventa così l'agente del piacere, precocemente e volutamente risvegliato, e diventa il distributore, questo sì, percepito inconsapevolmente dal bambino come buono.(Forse negli anni avvenire i bambini di oggi che non impazziranno, diventeranno, per un motivo o per l'altro, assassini di chi li violentò in culla).

Gli artefici della rivoluzione sessuale hanno puntato sui giovani, nulla chiedendo loro se non abbandonarsi alla goduria comunque drogata. Contemporaneamente li hanno messi contro i loro padri o contro i padri dei loro amici per scalzarli dai loro posti e molti di questi posti sono poi andati ai giovani che si erano dimostrati più scaltri nel gestire la loro sessualità, senza ancora capire che erano semplicemente usati e che la chiave di volta del loro uso era stata ed era la loro sessualità.

Così adesso l'intruppamento vaccinale giovanile. Giudizio personale o manipolazione su precedente e precoce sdoganamento sessuale dei media? della scuola? di qualche amico? parente? genitore?

Fornicare o non fornicare? Quale dei due porta alla libertà? E perché?

Anonimo ha detto...

30 giugno 2021 08:37

Manca la parte precedente!!!

Anonimo ha detto...


"Fornicare o non fornicare?"

Ay, there's the rub! Questo è il dilemma!, avrebbe detto "il nero prence di Danimarca" (Petrolini, parodiando).
Questo, davvero? È posto come domanda retorica, si capisce.

La libertà indiscriminata nel fornicare libera solo gli istinti mentre rende schiava la ragione, ci riduce peggio delle bestie, come si può vedere oggi, basta guardarsi attorno.
Nel "non fornicare" ovvero nel dominare i propri istinti e passioni consiste la vera umanità, la natura razionale dell'uomo, che si esercita nell'individuo capace di darsi una disciplina. Questa disciplina è impossibile senza l'aiuto di Dio, ma questo lo sanno solo i cattolici (di una volta, a quanto pare).
Comunque, non dimentichiamo che la filosofia morale antica già affermava la necessità del controllo delle passioni, dell'esercizio della ragione e della volontà (vous, proairesis, boulema) per poter vivere secondo la virtù (arete, virtus - in origine quest'ultima solo qualità militare). È esistita un'etica stoica, si è fatta valere anche presso gli Antichi l'esigenza di un rigore morale contrapposto alle licenziosità dei culti popolari, alla rilassatezza giustificata dai culti misterici popolari, alle negazioni della vera etica contenute nelle dottrine epicuree, ciniche, scettiche, sia pure in modo diverso tra loro.
Ma anche per le dottrine morali antiche, era necessario cominciare la giornata sacrificando agli dei.
Oggi, come comincia la nostra giornata? Anche tra i cattolici, quanti sono a recitare le preghiere del mattino tradizionali?
Conclusione: meglio "non fornicare". Per tutti. Riservando le proprie energie per le giuste nozze. O ad una vecchiaia possibilmente lontana da bavose pratiche. (Oggi, si legge, fanno films con dettagli "grafici" anche sugli improbabili erotismi di vecchi e vecchie - non c'è limite al disgusto, all'immondizia che ci viene scaricata addosso dai Media ...).

Ma questa è retorica, direbbe il figlio del secolo, roba da Libro Cuore. La vita reale è ben diversa. Certamente è ben diversa, rispondo, quando si corrompe e incancrenisce nei vizi, come oggi, per di più mantenuti e quasi imposti per legge dello Stato!

La verginità nelle ragazze di oggi sembra impossibile e viene da loro pubblicamente disprezzata, in nome della "libertà". Eppure, prima della Rivoluzione Sessuale, la verginità era sentita come un valore e la gran maggioranza delle ragazze la considerava un fatto naturale, implicito, inerente all'esser-donna, cosa che non implicava affatto il concedersi al primo impulso, magari sotto l'effetto della droga. Anzi, la vera femminilità inclinava alla castità.
Z.

mic ha detto...

Manca la parte precedente!!!
Mi pare giù sufficiente la conclusione, un po' per pruderie un po' per essenzialità...

Anonimo ha detto...

Lo spunto dell'arte è illustrativo, oggettivo, senza essere morboso, e mostra l'assopimento della coscienza; assopimento che tende a diventare abitudine sempre a nuovo ricercata, ma, il troppo non solo stroppia prima ancora altera le possibilità nobili della coscienza fino a volte a distorcerla in toto. Questi fatti vanno detti e spiegati con chiarezza, senza scandalizzare e senza scandalizzarsi. Va chiarita la connessione con tutto l'essere umano ed in particolare con la mente e con la memoria profonda. Bisogna sforzarsi di essere veritieri. Cerco di trovare immagini, parole specchio della realtà che siano patrimonio degli adulti che leggono. Altrimenti questi comandi danno l'idea di essere divieti arbitrari vecchi come il cucco. E non è così. Sono comandi 'olistici' rivolti a tutto l'esser umano, in particolar, all'essere umano religioso che di suo ha una visione spirituale di tutta la vita e deve essere in grado di valutare cause e conseguenze prossime e remote. E oggi vediamo quali sono le conseguenze del materialismo insinuatosi in campo spirituale, sono peggiori di quelle che possono accadere in ambiente grossolano. Lo spirituale corrotto diventa demoniaco.

Anonimo ha detto...

Corrispondenza Romana oggi rilancia un articoli di Andrea Sandri. La sedicente agenzia di informazione cattolica ora è èassata dall'altra parte della linea: spara a zero sulla "Tradizione" si accoda al regime. Incredibile: da paladino della "Tradizione" a Pasdaran della rivoluzione". Alessandro.

https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/il-neotradizionalismo-ovvero-una-teologia-della-liberazione-alcune-considerazioni-a-margine-della-disputa-de-mattei-vigano/

mic ha detto...

Eh sì caro Catholicus originario, in un campo minato, proprio così....
Ho appena pubblicato una mia prima reazione a caldo dell'articolo di Corrispondenza Romana. Non c'è solo l'articolo di Andrea Sandri ma anche un altro attacco diretto di De Mattei.

Catholicus originario ha detto...

"Non c'è solo l'articolo di Andrea Sandri ma anche un altro attacco diretto di De Mattei.": questo è ciò che mi addolora molto, stringe il cuore vedere vedere una persona che ho molto ammirato be stimato sia passata ad un comportamento così meschino e vile; bisogna pregare molto per mons. Viganò, perché il diavolo lo sta attaccando violentemente, assoldando anche persone insospettabili. Quanto a talune mie intemperanze, non posso che scusarmi con lei, cara Mic, a volte è proprio vero che la penna (pardon, la tastiera) scappa di mano bypassando l'autocontrollo, col rischio di mettere in difficoltà chi ci ospita, oltre che noi stessi. Grazie quindi per la revisione dei testi, e avanti con l'appoggio incondizionato all'amato mons. Viganò

Anonimo ha detto...

Non riuscendo a leggere Corrispondenza Romana, né ad ascoltare il famoso video di Don Nitoglia su De Mattei, vado a tentoni. Ora mi viene in mente che forse De Mattei vuole insinuare che Mons.Viganò appartenga ad una banda simile a quelle che Viganò stesso ha denunciato a suo tempo. Allargando l'ipotetico panorama di lotte intestine tra bande gay per i 'mejo' posti impiegatizi e le 'mejo' location abitative, si potrebbe sintetizzare che la cattolicità gerarchica sia preda di queste bande armate di ricatti reciproci e di ogni altra sorta di vere e proprie diavolerie. Se questa ipotesi è verosimile bisogna capire se De Mattei insinua o denuncia. Se insinua brucia, ha già bruciato la sua credibilità, se denuncia deve portare prove incontrovertibili e mostrarle urbi et orbi. Nè può bastare una pubblica reprimenda ad personam che è un vanesio controsenso di cattivo gusto e incompleto.
Quindi De Mattei porti le prove e denunci davanti a Dio e agli uomini la guerra tra bande gay in corso nella chiesa cattolica, facendo i nomi dei capi delle singole bande, unitamente agli intellettuali interni e alla connessioni con le organizzazioni lgbt esterne e la loro dislocazione geografica. Se De Mattei ha il materiale di questa rigorosa indagine su queste bande, i loro capi e la rete dei loro rapporti e può mostrarlo il mondo cattolico gliene sarà per sempre grato.