Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 17 luglio 2021

Resistere in faccia a Bergoglio. Dovere di ogni cattolico dopo che il “pachamama Pope” ha colpito il Rito antico

Riprendo da Duc in altum un commento di Michael J. Matt su remnantnewspaper.com al motu proprio con cui Bergoglio ha voluto colpire la Messa antica.
Resistere in faccia a Bergoglio. Dovere di ogni cattolico dopo che il “pachamama Pope” ha
colpito la Messa tridentina

di  Michael J. Matt

Cari amici: non scoraggiatevi. Tutto è nelle mani di Dio, e questo non accadrebbe se Egli non lo permettesse. Tutto questo è già successo. Lo so, mi ricordo, l’ho vissuto. Questo è un castigo, sì, ma non cambia ciò che siamo chiamati a fare: dobbiamo conoscere, amare e servire Dio, e resistere a chi non lo fa.

Francesco non ha il potere di cambiarlo.

Qui non c’è nessun mistero, nessuna sorpresa. Sappiamo esattamente di cosa si tratta. Riguarda la facciata fatiscente del Vaticano II, le chiese chiuse, i seminari vuoti, la fede perduta e un enorme scandalo sessuale clericale contro il movimento giovanile internazionale che è il cattolicesimo tradizionale.

Francesco è anche ossessionato dal voler schiacciare il piccolo resto di credenti lasciato in un mondo di apostasia universale perché egli è uno strumento globalista.  Ha chiuso il Summorum pontificum perché, come un crocifisso per un vampiro, la vecchia liturgia cattolica minaccia il diabolico Nuovo Ordine Mondiale al quale Francesco ha aderito. La messa in latino ha unito i cattolici di ogni paese del mondo per un paio di migliaia di anni, come nessun governo avrebbe mai potuto fare. Ed era in procinto di farlo di nuovo.

Negli ultimi quindici mesi, i tradizionalisti si sono rifiutati di rinunciare ai sacramenti. Siamo rimasti aperti. Non abbiamo mai perso la Messa, e per questo il movimento della Messa tradizionale in latino sta avendo enorme diffusione.

Il nostro “Pachamama Pope” globalista, quindi, sta reagendo a ciò che ha unito la resistenza cattolica contro lo stesso inferno.

Considerate l’assurdità di tutto ciò: con la guerra che scoppia in tutto il mondo, la violenza e il caos nelle città, l’aborto dilagante, le dilaganti violazioni delle leggi di Dio e dell’uomo, Francesco è determinato a sopprimere l’antica Messa latina. Perché quella Messa sta preparando centinaia di migliaia di bambini e giovani famiglie a mantenere la Fede nei giorni di oscurità che ci aspettano.

Quella Messa è la pietra di paragone dei “fedeli rigidi” che si preoccupano non di grandi reset e di “salvare il pianeta”, ma di rendere il culto appropriato a Dio Onnipotente e salvare le loro anime. E quel tipo di cattolicesimo deve essere bandito se il Nuovo Ordine Mondiale vuole prendere il volo. I cattolici devono essere costretti a rifiutare qualsiasi pretesa di supremazia religiosa o verità oggettiva. Perché? Perché i demoni sono terrorizzati da quella Verità. Perché la Chiesa cattolica insegna che la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica fondata da Gesù Cristo è necessaria per la salvezza. E questa non è equità! Questo non include i Figli delle Tenebre.

Quello che Francesco vuole è la CRT – Critical Religion Theory – per abbattere il vecchio suprematismo religioso cattolico.Il punto centrale di Assisi, Abu Dhabi e del resto delle bestemmie ecumeniche è cancellare la memoria della Chiesa cattolica “suprematista”, i cui paesi, papi, santi, eroi, imperatori e re hanno costruito il Vecchio Ordine della Cristianità proprio in memoria di ciò che il Nuovo Ordine Mondiale intende cancellare.

Il privilegio cristiano è finito. Il cattolicesimo sarà tollerato solo nella misura in cui eliminerà il suo dogma e insegnamento morale non inclusivi, sarà tollerante verso ogni vizio e peccato e non sarà mai più “rigido”.

Francesco sta abolendo la Messa latina tradizionale perché essa è Verità, perché è il culto più perfetto di Cristo Re Signore della Storia. E Francesco ora sa che c’è un resto che darebbe la vita in difesa del loro re. La sua unica risorsa è una goffa persecuzione, poiché la Rivoluzione non è riuscita a sradicare la santa Fede.

Bella mossa, fratelli cattolici! Con questa azione, Francesco ha solo confermato che la tua fede è troppo forte per il suo Nuovo Ordine. Egli teme che l’intera stessa Rivoluzione conciliare del Vaticano II sia in pericolo, finché continuerete a adorare Dio come fecero i vostri padri e le vostre madri per mille anni. E sai cosa? Ha ragione! Ancora una volta, bella mossa!

Allora avanti, soldati cristiani! Sapete che cosa fare. Non abbiamo nulla da temere, le bende sono state ufficialmente rimosse. Per il bene del nostro paese, delle nostre anime e della fede dei nostri figli, ora, con buona coscienza e giusta ira, possiamo resistere a Francesco in faccia per tutto il tempo necessario prima che Dio salvi la Sua Chiesa.
Viva Cristo Re!

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Come eredi spirituali dei cattolici vandeani e dei preti refrattari siamo abituati e non temiamo né la boscaglia né i sottoscala. Siamo vicini con la preghiera a quei fratelli, chierici o laici, toccati più da vicino da un atto tirannico, irrispettoso delle leggi liturgiche e sprezzante della salus animarum, affinché facciano le scelte giuste per la salvaguardia della loro fede. Cit. Enzo Gallo

Anonimo ha detto...

Sarah sul Motu Proprio di bergoglio
«Prions un moment auprès de la grande fresque de Michel-Ange dans la chapelle Sixtine. Il y a représenté le Jugement dernier. Mettons nous à genoux devant la majesté divine. Les saints sont là, ils portent les instruments de leur martyr.» Le soir approche et déjà le jour baisse.

Anonimo ha detto...

Nella nuova enciclica Traditionis custodes si legge testualmente: "I libri liturgici promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai decreti del Concilio Vaticano II, sono l’unica espressione della lex orandi (legge, contenuto della preghiera) del Rito Romano.", come se la liturgia tridentina antecedente non esprimesse la lex orandi della Messa cattolica e quindi, in tutto il passato della Chiesa, la liturgia, seguita, celebrata e amata da innumerevoli santi e beati, avesse significato una preghiera diversa da quella della Messa Cattolica, difforme rispetto alla teologia cattolica della Santa Messa. Se ne deduce, dunque, che quest'ultima, invece, sarebbe stata finalmente scoperta, definita ed incarnata solamente negli ultimi libri liturgici riformati dopo il Concilio Vaticano II.
Questa affermazione è di una gravità inaudita e chi l'ha partorita o ne ignora il significato, oppure, come io penso, vuole chiaramente affermare e riconoscere che la lex orandi, e di conseguenza la lex credendi (la legge, il contenuto della fede) espressa dal Novus Ordo Missae è sostanzialmente diversa da quella del Vetus Ordo (La Messa tridentina di sempre), e l'obiettivo è imporre, al posto di quella che è sempre stata, questa nuova lex orandi come l'unica ed ufficiale del rito della Messa e quindi della Chiesa. Questa tra l'altro è sempre stata l'intenzione manifesta dei modernisti fautori della rivoluzione liturgica.
Non praevalebunt

Urgentissimo! ha detto...

L'articolo 1 dice che la Messa tridentina non è più "espressione" della lex orandi del Rito Romano.

Embè? In base a cosa? Perché? Perché proprio oggi? È un fatto dimostrabile o è solo l'opinione dell'autore del motu proprio? Oppure il termine "espressione della lex orandi" appartiene al campo delle opinioni? Quali sono i decreti del Concilio Vaticano II che convalidano l'articolo 1? Perché non vengono nominati? Benedetto XVI non li conosceva? O non li riteneva adeguati? E se un prossimo Papa usasse lo stesso metodo (lettera apostolica in forma di motu proprio) per dire che la Messa di Paolo VI non è più espressione della lex orandi del Rito Romano?

Cosa si fa quando l'arbitro inventa nuove strambe regole a partita già iniziata?

Anonimo ha detto...


FA venire la pelle d'oca veder chiamati "santi" personaggi come Roncalli, Montini e lo stesso Woytila, il papa delle commistioni ecumeniche più spinte, quello che si è fatto fare in fronte, in India, il segno di Shiva da una specie di sacerdotessa pagana, il papa della indegna carnevalata di Assisi, del bacio al Corano ricevuto in omaggio (al Corano!, ci rendiamo conto?). I fedeli sono ormai abituati ad inghiottire tutti i cammelli possibili immaginabili. Anzi, se qualcuno non gli sputa in faccia non sono contenti (un masochismo che si coniuga perfettamente con la sensibilità "arcobaleno", prevalente nella Chiesa e nella società).
Se la Provvidenza ci concederà un vero papa, un giorno, una delle sue prime incombenze sarà certamente quella di rivedere tutte queste disinvolte "santità", distribuite dai papi conciliari a destra e a manca, sciolte e a pacchetti, per così dire. Alcune più che legittime e da tempo dovute, ma altre, molte altre....Stendiamo un velo pietoso.
O.

Ma dopo la pachamama di che ci meravigliamo? ha detto...

Non è un OT

"La Pachamama è un inganno teologico per i cristiani. Si tratta, come abbiamo visto, di una divinità pagana inca. Le immagini che la riproducono, da un punto di vista teologico, sono semplicemente degli idoli. Il fatto che un teologo, un pastore, un sacerdote, un vescovo, un cardinale, un Papa o un semplice fedele non abbiano la capacità di riconoscere questo fatto evidentemente innegabile appare davvero inquietante e del tutto incomprensibile. Potremmo dire che siamo difronte ad una nuova eclisse della coscienza, questa volta non nell’ambito del diritto della vita, ma in quello del primo e più importante comandamento: il diritto di Dio. Con l’aggravante che così facendo non si oscura solo la coscienza di un popolo, bensì la coscienza della stessa Chiesa. Alla luce della Rivelazione Divina, contenuta nella Parola di Dio, nella Tradizione della Chiesa e nel Magistero, la questione è molto semplice: fabbricare idoli da adorare è un peccato gravissimo. Prostrarsi difronte agli idoli è idolatria. Fare loro offerte, sacrifici, portarli in trionfo, porli su un trono, incoronarli, bruciare loro incenso, rappresenta un evidente culto idolatrico gravemente immorale. Metterli su altari o all’interno di chiese consacrate per venerarli costituisce una vera e propria profanazione".

mic ha detto...

Domani la Messa a via Merulana, c'è

Da Il Timone ha detto...

...
Non sembra esserci molto spazio per l’interpretazione dunque. Per usare un eufemismo possiamo dire, senza paura di smentite, che è un filino disincentivata qualunque attività legata al Summorum Pontificum. Chissà che cosa ne pensa Benedetto XVI, che pur Emerito, vive, per giunta tra le mura vaticane.

Ma «c’è del buono in questo mondo», scriveva Tolkien, ed «è giusto combattere per questo»: come dice il cardinal Robert Sarah, già prefetto per il Culto Divino, in una lunga intervista sull’ultimo numero del Timone, «si è avviato nella Chiesa un cammino di riforma liturgica e spirituale che, seppur lento, sarà irreversibile. C’è una nuova generazione che si è affacciata nella Chiesa, di giovani, di giovani famiglie, che nonostante taluni atteggiamenti clericali intransigenti di opposizione alla venerabile Liturgia latino-gregoriana, questa Liturgia ha un futuro perché ha un passato, una storia di santità e bellezza che non si può cancellare né abolire da un giorno all’altro».

Anonimo ha detto...

non ho mai partecipato ad una Messa in rito antico (se non da bambino) e non lo ritenevo necessario, ma questa presa di posizione, unita a quella della mia diocesi di negare il rito in ogni modo, mi fa schierare dall'altra parte: da quella degli oppressi, degli esclusi e dei diseredati. di certo non starò con la chiesa della pachamama, della Comunione agli adulteri, degli abortisti e degli eutanasici
Alberto Lacchini

Prof.Corrado Gnerre ha detto...

Cancellazione del Summorum Pontificum… alcune considerazioni
http://itresentieri.it/cancellazione-del-summorum-pontificum-alcune-considerazioni/

Anonimo ha detto...

Aldo Maria Valli riporta un intervento di "The Wanderer", nel quale leggo:

"il problema è il Vaticano II. È quanto ha affermato con chiarezza e coraggio negli ultimi tempi monsignor Viganó. Qui non si tratta di rattoppare documenti confusi o di smussare gli angoli, né si tratta di appellarsi a ermeneutiche di dubbia efficacia. Il Concilio Vaticano ha significato una rottura con la Tradizione della Chiesa cattolica. Non so quale sia la soluzione, ma è urgente che compaia perché la Chiesa “ufficiale” sta crollando. Su questo non c’è dubbio".

Concordo "non si tratta di rattoppare documenti" o ricorrere all'ermeneutica, tuttavia la soluzione - che l'autore dice di non conoscere e che per molti è quasi inconcepibile - è una ed ovvia - sebbene difficile e senza precedenti storici - ovvero combattere ed eliminare la causa del male che affligge la Chiesa: il Concilio Ecumenico Vaticano II.

https://www.aldomariavalli.it/2021/07/17/il-custode-del-tradimento-ha-colpito-cosi-e-ora/amp/

Anonimo ha detto...

Francesco Solazzo:
Ieri parlavo dei pastori che hanno abbandonato i fedeli che frequentano la Messa antica ed, anzi, li hanno vessati in mille modi, fino all'annullamento del motu proprio Summorum Pontificum. Oggi, la liturgia nella prima lettura, manda un monito terribile a questi pastori.

Dice il Signore:
«Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore.
Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore.
Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia». [Ger 23,1-6]

Anonimo ha detto...

https://www.usccb.org/news/2021/us-bishops-conference-president-responds-holy-fathers-apostolic-letter-motu-proprio-use

Anonimo ha detto...

Soprattutto in America e in Inghilterra, Vescovi e superiori di case religiose, confermano la continuità delle celebrazioni VO. La realtà della fede è più forte della finzione, per quanto quest'ultima possa sembrare minacciosa.

Così per esempio il comunicato dell'Oratorio di Oxford:

On Friday 16 July, Pope Francis issued a new set of guidelines, ‘Traditionis Custodes’, for the provision of Mass in Latin according to the missal of 1962. These guidelines encourage the diocesan bishop to take greater responsibility in overseeing this provision in his diocese.
Following the publication of ‘Traditionis Custodes’, His Grace Archbishop Bernard has asked that we continue to provide access to both forms of the Mass. There will be no changes to our regular Mass schedule. We will continue to say Mass according to the Missal of 1962 at 8am on Sundays and at 12:15pm on holy days.

Vincenzo ha detto...

https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/27999645/abolita-messa-latino-catto-conservatori-eludono-questione-ratzinger-abidcato-no.html

Questo un altro contributo che ben spiega la situazione. E dove si spiega bene il perché in tanti anelavano e anelano a partecipare alla Santa Messa in latino (o Vetus Ordo che dir si voglia)!

Matteo ha detto...

Indipendentemente dal testo del motu proprio, colpisce la lettera di presentazione, che di fatto chiude ogni discorso.
Riassumendo:
- nessun nuovo gruppo ammesso
- nuovi sacerdoti devono chiedere autorizzazione al vescovo, e gliela negheranno
- sacerdoti attuali devono richiedere autorizzazione (e badate che si intende anche per Messa senza assemblea)
- non necessariamente i Vescovi assegneranno lo stesso sacerdote attuale e tutti i gruppi saranno investigati sul Vaticano II
- i Vescovi sono incaricati di scovare in questi gruppi ogni critica al Vaticano II, e trovatavi sarà motivo di chiusura
- prima o poi devono transitare ai libri riformati, che sono unica espressione della lex orandi

Il tono della lettera di presentazione è chiarissima e produrrà chiusure dei gruppi stabili, che non possono considerarsi più tali, se non dopo indagine.

Solo i Vescovi potranno reagire a questo motu proprio, ed è per loro in questo momento che bisogna pregare

Anonimo ha detto...

De "Benoit et moi.fr" :

«Derrière les sourires de circonstance, les démonstration d’affection et les salamalecs pour la galerie, le Pape actuel cachait bien une solide aversion pour son prédécesseur, et la volonté tenace de détruire son œuvre. Avec le dernier Motu proprio, c’est chose faite et il laisse tomber le masque (si l’on peut dire). L’a-t-il fait maintenant en urgence parce qu’il sait que ses jours – terrestres, ou comme Pape – sont comptés? En tout cas, Traditionis custodes est un désaveu cinglant et une énorme gifle pour Benoît XVI, DE SON VIVANT. La lettre d’accompagnement portant la signature de François, adressée aux évêques, est un sommet d’impudence et d’hypocrisie, C’est ce que met bien en évidence cet article de Luisella Scrosatti : "Le Pape décrète la condamnation à mort de l’ancienne Messe"» :

https://lanuovabq.it/it/il-papa-decreta-la-condanna-a-morte-della-messa-antica

Anonimo ha detto...

Qualcuno potrebbe mettere, anche in link, un elenco aggiornato delle chiese dove viene celebrata [ancora] la messa VO?
A me interessano Friuli-Venezia Giulia e Veneto orientale.

mic ha detto...

"Benedictus Dominus Deus meus, qui docet manus meas ad praelium et digitos meos ad bellum" (Ps. 143)

Diego ha detto...

Se mic è d'accordo forse sarebbe meglio che certe informazioni venissero fornite in privato e a discrezione di mic stessa

Anonimo ha detto...

Il tono della lettera è dittatoriale. Ha voluto copiare da Macron e dalle altre marionette al servizio della Massoneria Internazionale (non è una semplificazione, come certi sapientoni osano affermare).
Anche Bergoglio deve portare la sua pietra al cantiere e cercare di completare la distruzione della Chuesa - impresa impossibile!
I Vescovi? A meno di un miracolo...

Ave Maria ! ha detto...

Grazie a Lei Gentile Signora per la informazione pubblica .
Per questo ci sono stata, perche' ero sicura che ci sarebbe stata.
Grazie alla SS.Trinita'.

mic ha detto...

Sì, ringraziamo il Signore. Oggi è stata più bella che mai. Omelia stupenda e Chiesa stracolma forse più del solito...

So che Messa in latino ha una mappa di tutte le diocesi. Vedremo di aggiornarci.

mic ha detto...

Per Diego.
Non credo che diffondere la mappa delle Messe possa cambiare qualcosa. A certi nulla sfugge. A noi resta solo affidarci e tenere il fronte!

Ave Maria ! ha detto...

radicatinellafede rnf
https://www.youtube.com/watch?v=yb01zOATAU4&t=2s

VIII Domenica dopo Pentecoste in rito tradizionale a Vocogno in Val Vigezzo (VB).
Omelia di don Alberto Secci: i figli di questo mondo sono più scaltri
Domenica 18 Luglio 2021.
****
Sito WEB: http://www.radicatinellafede.com​​​​​​
Canale Gloria.Tv: https://gloria.tv/usquequo

Attraiamoli.. ha detto...

P.S.
Se ho potuto partecipare a molte iniziative e' stato perche' ne ho avuto contezza via web. Purtroppo non sempre il desiderio di inserirsi in un "gruppo fervente",che arricchirebbe il nostro cammino verso l'oltre puo' essere appagato, sia per via delle situazioni familiari ma anche per la distanza delle abitazioni.
Per questo ringrazio di cuore Mic.
Spiritualmente uniti,come fece Pietro, teniamo gli occhi fissi su Gesu'e comunichiamo la Sua grazia.Non siamone gelosi.

Anonimo ha detto...


La "formuletta" è quella di chi dà la colpa di tutto alla Massoneria nello stesso tempo propinandoci un'immagine da cartolina illustrata del passato della Chiesa (nel temporale) e del Medio Evo, sorta di età dell'oro che si dovrebbe nuovamente restaurare.
E in genere ignora sia a livello teorico che pratico quello che si suol chiamare "costituzionalismo moderno", dei cui vantaggi pur gode e guai a toccarglieli.

Anonimo ha detto...

“Traditionis Custodes”

Il titolo più adatto a questo motu proprio potrebbe essere “Custodes Traditores”.
La chiesa che predica l’inclusione, il dialogo, l’unione, il rispetto, che accoglie nelle proprie cattedrali mussulmani che insegnano il Corano, sette africane, idoli e stregoni amazzonici, protestanti di ogni genere, pranzi e dormitori per i poveri, accordi come quello di Abu Dhabi e encicliche come “fratelli tutti”, guarda caso, abolisce di fatto la messa tridentina, nonostante sia ancora in vita il Papa che l’ha istituita.
Nascono spontanee due domande:
Perchè questo accanimento contro una liturgia che ha illuminato la vita della Chiesa per secoli mettendo sempre al centro di tutto il Sacrificio di Cristo e quindi il Corpo e Sangue (Eucaristia)?
Può la Chiesa rinnegare se stessa?

il Cardinale Biffi affermó che “se il cristiano per aprirsi al mondo e dialogare con tutti, stempera il fatto salvifico, preclude la sua connessione personale con Gesù e si ritrova dalla parte dell’anticristo”.

“Oggi, infatti, corriamo il rischio di avere un Cristianesimo che mette tra parentesi Gesù con la sua Croce e Risurrezione”.

“Ogni spirito che non riconosce Gesù non è da Dio. Questo è lo spirito dell’Anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo” (Prima lettera di Giovanni 4,3).

Mons. Fulton Sheen nel 1950:

"Il Falso Profeta avrà una religione senza croce. Una religione senza un mondo a venire. Una religione per distruggere le religioni. Ci sarà una chiesa contraffatta. La Chiesa di Cristo [la Chiesa cattolica] sarà una. E il falso profeta ne creerà un'altra. La falsa chiesa sarà mondana, ecumenica e globale. Sarà una federazione di chiese. E le religioni formeranno un certo tipo di associazione globale. Un parlamento mondiale delle chiese. Sarà svuotato di ogni contenuto divino e sarà il corpo mistico dell'Anticristo. Il corpo mistico sulla terra oggi avrà il suo Giuda Iscariota e sarà il falso profeta. Satana lo assumerà tra i nostri vescovi ".

Anonimo ha detto...

"Il titolo più adatto a questo motu proprio potrebbe essere “Custodes Traditores”."

Oui, et aussi, en bon français, si l'on veut bien me permettre : "Geôliers de la Tradition".
Les évêques devenus des gardes-chiourme !
Il ne manque plus qu'à demander la réouverture du Château Saint-Ange, pour y coffrer les réfractaires.