Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 15 agosto 2021

Fiaccole sopra il moggio: «Vergine Madre, 'Figlia del tuo Figlio'...»

Ringraziamo la Madre del Signore e nostra che ci fa incontrare pensieri di amici che, come fiaccole poste  sopra il moggio, ci illuminano, aprendoci nuovi usci di comprensione e di Grazia.

Chissà perché, leggendo di Romano Guardini e della sua 'dialettica polare', mi è venuta in mente la scena della presentazione di Gesù al tempio e quel "e anche a te una spada trafiggerà l'anima" che il vecchio Simeone rivolse a Maria.
Quel brano ha, come sempre per Colei che - pur apparendo - sta nascosta, sono un sottotesto mariano: che va cercato e trovato.
E, infatti si apre, con il riferimento temporale al compimento dei "giorni della purificazione di lei secondo la legge di Mosè" (in Luca), inerenti al parto.
Cenno ben strano, per Maria che il dogma afferma essere senza la macchia del peccato d'origine, che afferma essere non abbisognevole di alcuna 'purificazione': ma, come il Figlio nell'approccio al Giordano, si tratta anche qui 'di compiere ogni giustizia', di sottostare alla continuità rituale e all'appartenenza che ne discende.
Al rito segue lo struggente commiato di Simeone, il quale però termina rivolgendosi a Lei, con lo sconcertante: «ecco, costui è posto per la caduta e per l'innalzamento di molti in Israele e per essere segno di contraddizione (...), affinché siano svelati i pensieri di molti cuori» con, in mezzo, quasi ad evidenziarlo, il riferimento alla lama di quella spada.
Ma in cosa sarebbe stata 'divisa' l'anima di Maria? In che modo la spada avrebbe potuto 'trafiggerla'?
Molti, giustamente, si rifanno al dolore della morte del Figlio innocente in croce, alla sua Passione: ma quel cenno sta soprattutto in mezzo alle parole di Simeone sul segno di contraddizione e sul disvelamento dei cuori.
La vita, l'insegnamento e la Passione fino all'effusione del sangue di Gesù hanno un potere principalmente rivelatorio: la Madre non sfugge a questa logica, anzi, è la prima creatura a percorrerla, nella sequela del Figlio.
Dunque, forse qualcosa viene 'svelato' del cuore di Maria. E, forse, ciò che viene svelato è una contraddizione. E, forse, la contraddizione, gli 'opposita' del cuore della Vergine, così svelati, stanno nel contrapporsi del suo cuore di Madre al suo cuore di Figlia.
Non a caso, 'Figlia del tuo Figlio': ossimoro dilaniante che 'divide' Maria fra Colei che, da Madre vede ogni sua viscera ribellarsi alla sorte ingiusta e tragica di Cristo, e colei che - da Figlia - è chiamata a compiere la Sua volontà, ad accettare in una condivisione perfetta la Sua missione.
Così Maria fu chiamata ad essere, fino in fondo, senza riserve, assolutamente, Madre e Figlia. Due 'polarità' anche queste, a loro modo, 'composte'. E un et-et, l'ennesimo.
Buona festa dell'Assunta a tutti. (Sebastiano Mallia)

22 commenti:

Anonimo ha detto...

"...si tratta anche qui 'di compiere ogni giustizia', di sottostare alla continuità rituale e all'appartenenza che ne discende."

Già! Per altra strada osservando le vite di tanti cattolici passati al mondo e di tanti consacrati innovatori del rito, uno si chiede quanta e quale acqua è dovuta passare prima sotto i ponti perché tanti cambiamenti abbiano potuto manifestarsi e radicarsi nel silenzio assenso di chi avrebbe potuto e dovuto dire:' No, questo non farlo. Stai sbagliando!'

tralcio ha detto...

Bellissima riflessione quella di Sebastiano Mallia e grazie a Mic per averla proposta.

Oggi festeggiamo il compimento degli et-et della Piena di Grazia, Sempre Vergine Madre di Dio, nostra Corredentrice.

Assunta in Cielo, in anima e corpo originalmente incorrotto, dalla sua Immacolata Concezione.

Alle Tre Fontane (1947) si palesa come Vergine della Rivelazione: "sono colei che sono nella Trinità Divina".

Il suo fiat all'annuncio angelico si scioglie nel Magnificat recitato davanti ad Elisabetta.

L'umiltà dell'ancella del Signore è tutt'uno con il chiedergli miracoli come a Cana.

Il suo "mettere insieme ogni cosa meditandola nel suo cuore" (un cuore puro, quindi beato e capace di vedere Dio) non la esime dall'interrogarsi di fronte a Gesù dodicenne che mette in difficoltà lei e San Giuseppe, o a risposte come quelle in cui Gesù dice "madre" chi compie la volontà di Dio (ed è un complimento a Maria) o, la più dura, guardando il figlio lungo la Via Crucis e ricevendo il corpo esanime e martoriato dopo la deposizione.

De Maria numquam satis... La donna vestita di sole, con la luna ai suoi piedi e il capo coronato di stelle!|
Ora, nel terzo cielo, tra i cori angelici che adorano e lodano Dio, è Regina dei santi e delle schiere angeliche che non vedono l'ora di poterla servire.
Ora è incaricata di schiacciare la testa del serpente antico.
Anche adesso è l'umile per eccellenza, la timorata di Dio, di quella stessa pietas che visse con San Giuseppe ottemperando a tutte le forme di pietà del pio israelita.
E' colei che ha pregato di poter vedere il volto di Dio e l'ha visto.
Ha anelato ai corsi d'acqua come la cerva, assetata di Dio, e ci ha dato la sola acqua capace di spegnere quella sete di eternità.
A Betlemme (casa del pane) ha dato alla luce il Pane di Vita.
Ha chiesto che l'acqua si trasformasse in vino, per la nostra felicità, anche se il Figlio le spiegò che quel vino è il Suo Sangue, anticipandole il sacrificio che visse in Croce.

Oggi, durante la Santa Messa, rivivendo quel sacrificio, lei sarà lì, da qualche parte sull'altare, come nostra Madre.

Chiediamolo ancora: che interceda per noi, potente e premurosa mediatrice, con il Suo Giuseppe, a beneficio della chiesa militante, a beneficio delle anime di quella purgante. Amen!

Anonimo ha detto...

Oggi l'arca santa e animata del Dio vivente, che concepì nel suo seno il Creatore, riposa nel tempio del Signore che non fu costruito da mano alcuna. E David, suo avolo, ne esulta, e con lui gli Angeli cantano inni, gli Arcangeli la celebrano, le Virtù la glorificano, i Principati esultano, le Potestà si rallegrano, le Dominazioni gioiscono, i Troni le fanno festa, i Cherubini la lodano, i Serafini predican la sua gloria. Oggi l'Eden celeste riceve il paradiso animato del nuovo Adamo, in cui fu revocata la nostra condanna, in cui fu piantato l'albero della vita, in cui fu coperta la nostra nudità.

Oggi la Vergine immacolata, estranea a tutti gli affetti terreni e abituata ai pensieri del cielo, non è ritornata alla terra; ma, essendo un cielo vivente, è stata collocata nei celesti tabernacoli. Come mai infatti poteva conoscere la morte lei da cui n'è venuta a tutti la vera vita? Pure soggiacque alla legge promulgata da colui ch'ella ha generato; e, qual figlia del vecchio Adamo, subì l'antica sentenza (giacché neppure il suo Figlio, ch'è la vita per essenza, la evitò); ma siccome Madre del Dio vivente, ella giustamente è assunta fin presso di lui.

(san Giovanni Damasceno)

Catholicus ha detto...

"Audi, filia, et vide, et inclina aurem tuam: et concupiscet rex pulchritudinem tuam. Vs. Tota decora ingreditur filia regis, texturae aureae sunt amictus ejus".
Buona festa dell'Assunta!

Anonimo ha detto...

Preghiamo per il card. Burke che ieri è stato ricoverato in ospedale a causa del covid.
Alessandro Mirabelli

Anonimo ha detto...

“È il momento in cui la Chiesa deve tornare a fare la Chiesa, smettendo di appiattirsi sul mondo. Si salverà solo là dove, nel rifugio nel deserto, avrà custodito la presenza del suo Signore, come in un prezioso tabernacolo.”

Anonimo ha detto...

"La vita su questa terra non è lunga. Si tratta soltanto di disporci bene all'eternità. Lasciamoci condurre dall'Immacolata e aiutiamo il nostro prossimo a conoscerLa e ad amarla affinché mediante l'amore a Lei si intensifichi l'amore per il Santissimo Cuore di Gesù ".
(San Massimiliano Maria Kolbe)

mic ha detto...

Condivido questa bellissima citazione:

Nel 1854 la Chiesa ha parlato dell’anima nell’Immacolata Concezione. Nel 1950 tratta del corpo: il Corpo Mistico, l’Eucarestia, l’Assunzione. Con abili tocchi dogmatici, la Chiesa va ripetendo a una nuova età pagana la verità espressa da Paolo: “I vostri corpi sono del Signore”. Non c’è nulla nel corpo che possa dare origine alla disperazione. L’uomo è connesso col nulla, come insegnano i filosofi del decadentismo, ma solo nella sua origine, non nel suo destino. Questi filosofi considerano il nulla la fine; la Chiesa lo considera l’inizio, perché l’uomo fu creato ex nihilo.

L’uomo moderno si volge al nulla attraverso la disperazione; il cristiano conosce il nulla soltanto attraverso l’autonegazione, che è umiltà. Quanto più il pagano “annulla” se stesso, tanto più si avvicina all’inferno della disperazione e al suicidio. Quanto più il cristiano “annulla” se stesso, tanto più si avvicina a Dio. Maria discese così profondamente nel nulla, che venne esaltata. "Respexit humilitatem ancillae suae". E la sua esaltazione fu anche la sua Assunzione.

(Fulton J. Sheen, da "Maria Primo Amore del Mondo" edizioni Fede e Cultura)

Anonimo ha detto...

Almighty God, we beg you for the healing of thy faithful and valiant servant Cardinal Raymond Burke. Oh Lord, in this time of confusion and persecution, your children need beacons of light such as your Cardinal Burke. We implore Thee through the Most Blessed Mother to heal him and allow him to serve the Church Militant for many years to come....

L'anima mia magnifica il Signore.. ha detto...

Diretta Santa Messa Assunzione B. V. Maria in rito tradizionale - Vocogno 15 Agosto 2021
https://www.youtube.com/watch?v=IZ56kcHd_Mk
Signore," Pie Pellicane, Jesu Domine " ,e' permesso piangere di gioia?

Anonimo ha detto...

“Oggi la Vergine madre di Cristo è assunta nella gloria dei cieli.
In lei, primizia e immagine della Chiesa, riveli il compimento del mistero di salvezza e fai risplendere per il tuo popolo pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza”.
(dal Prefazio ambrosiano nella solennità dell’Assunta)

Murmex ha detto...

Diffidiamo della filosofia di Romano Guardini. Vedendo la foto di un prete negli anni 20 in giacca e cravatta direi che la diffidenza è d'obbligo . Del resto è uno dei pensatori preferiti di Bergoglio. Del resto i Santi hanno capito bene le prerogative della Vergine Madre, Figlia del suo Figlio senza ricorrere a filosofeggiamenti di dialettica polare.

Murmex ha detto...

Certo preghiamo per lui, ma ricordiamo la sua formazione conciliare mai sconfessata . Non mi pare poi particolarmente coraggioso

Murmex ha detto...

Vorrei proporre in questo giorno di festa in cui molti saranno privi di Messa la visione del video "Trattato della vera devozione " tratto dallo scritto di S L. M. Grignion di Montfort

Ave Maria! ha detto...

Assunzione della B. V. Maria in rito tradizionale a Vocogno in Val Vigezzo (VB).
Omelia di don Alberto Secci: in vista delle angustie e delle tribolazioni del tuo popolo [Gdt]
Domenica 15 Agosto 2021.

https://www.youtube.com/watch?v=lI8Q-Sv1wUI&t=2s
Signum Magnum!

Anonimo ha detto...

"Maria, che è la Madre dell’Eucaristia, sfugge alla decomposizione della morte"

Attraverso le porte di Maria l’eternità si fece giovane e ci apparve nelle sembianze di un Bambino; attraverso lei, come attraverso un altro Mosè, non già le Tavole della Legge, ma il Logos venne dato e scritto sul cuore stesso di lei; attraverso lei, non già una manna, che gli uomini mangiano e di cui muoiono, ma l’Eucarestia discende, che agli uomini che la mangiano impedisce di morire.

Ma se coloro che si comunicano col Pane della Vita non moriranno mai, che cosa diremo allora di colei che fu il primo ciborio vivente di questa Eucarestia, e che nel giorno di Natale la offrì sulla sacra mensa di Betlemme per dire ai Magi e ai pastori: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo?”.

Lei, il giardino in cui sono cresciuti il giglio dell’innocenza divina e la rosa rossa della passione della redenzione, potrebbe mai essere abbandonata alle erbacce e trascurata dal Giardiniere del Cielo? Una sola Comunione conservata in stato di grazia nel corso della vita non può forse assicurare l’immortalità? E allora lei, nel cui seno vennero celebrate le nozze dell’eternità col tempo, non partecipa forse più dell’eternità che del tempo? Perché portò Lui per nove mesi in seno, si realizzò in lei, sia pure in maniera diversa, la legge della vita: “Saranno due in una carne sola”.

A nessun adulto farebbe piacere che la casa nella quale è cresciuto, anche se ora non abitasse più nessuno in essa, fosse soggetta alla distruzione violenta di una bomba e l’Onnipotente che dimorò in Maria non consentirebbe che la sua casa di carne fosse soggetta alla dissoluzione della tomba. Se gli adulti quando raggiungono la pienezza della vita amano ritornare alla casa nella quale sono nati, e diventano sempre più consapevoli di ciò di cui sono debitori alle proprie madri, allora perché mai la Vita Divina non sarebbe dovuta tornare indietro per cercare la sua culla vivente e portarsi in cielo quel “paradiso cinto di carne” in modo che potesse venire coltivato dal nuovo Adamo?

In questa dottrina dell’Assunzione, la Chiesa affronta in un’altra maniera ancora la disperazione del mondo affermando la bellezza della vita contro la morte. Quando guerre, sesso e peccato moltiplicano le discordie tra gli uomini, e la morte sta da ogni parte in agguato, la Chiesa c’invita a innalzare i nostri pensieri al livello di quella vita che è nutrita dalla immortalità della Vita. Feuerbach disse che l’uomo è ciò che mangia. Aveva più ragione di quanto lui stesso presumesse. Mangiate il cibo della terra, e morirete; mangiate l’Eucarestia, e vivrete in eterno. Maria, che è la Madre dell’Eucarestia, sfugge alla decomposizione della morte.

(Fulton J. Sheen, da "Maria Primo Amore del Mondo" edizioni Fede e Cultura)

Anonimo ha detto...

Oggi, altra bellissima "chicca" dall'universo della Messa Nuova, quello delle parrocchie, quello della Chiesa "nel mondo", quello che (dice) deve custodire la tradizione.

La celebrazione stamattina sembrava procedere serenamente: siamo al centro di un paese di montagna, la chiesa nonostante l'ora mattutina è gremita di persone tutte ben distanziate e mascherinate come prescrivono le regole, il clima è raccolto.
All'altare (o meglio, alla tavola da banchetto) il solito sacerdote che da tanti anni, con fede incrollabile e con umana determinazione, tiene in piedi la baracca, sfidando freddo, terremoti ma soprattutto il progressivo invecchiamento del popolo affidato alla sua cura.
Eccolo che al momento dell'omelia si produce in una dottissima trattazione storico-teologica sul dogma dell'assunzione di Maria, senza far mancare citazioni di Giovanni Damasceno, Epifanio di Salamina, Tommaso d'Aquino e Pio XII. La predica poi si conclude con un accorato invito ad affidarsi a Maria, mediatrice di tutte le nostre grazie, ad essere umili come Lei e a osservare i comandamenti del Signore, se si vuole anche noi essere assunti al Cielo.
Non dico che stento a credere alle mie orecchie perché conosco bene il sacerdote e so che a fronte dell'aspetto dimesso è uno che sa il fatto suo, però stavolta mi ha proprio impressionato.

Ma è al momento della distribuzione della Comunione che un fattaccio accade.
Una giovane signora, tra le ultime di una sterminata coda, si avvicina al diacono e chiede di ricevere l'Ostia sulla bocca; il diacono senza troppo pensarci la asseconda.
Ecco che dal lato della chiesa un "fedele" (evidentemente distratto durante l'omelia) si avventa ad interrompere la distribuzione e a rimproverare il povero diacono di non rispettare le "regole della Chiesa e di favorire il contagio tra le persone" (parole sue).
Grazie a Dio, la cosa non è degenerata e il sacerdote di cui sopra, assistendo il fatto dal suo posto, ha intonato "Dov'è carità e amore, lì c'è Dio."

Che dire: come non ringraziare gli odierni "custodi della tradizione" che assecondando supinamente le regole del mondo hanno trasformato le nostre chiese da luoghi in cui impetrare la Grazia per il tramite della Regina degli angeli e dei santi a luoghi in cui fratello si scontra contro fratello.

Anonimo ha detto...

La cosa più spiazzante, guardando i talebani che si ripigliano Kabul, è pensare che cosa ha l'Occidente laico e secolarizzato, oggi, da opporre a quella tirannia: la critica indiavolata al razzismo degli avi, il linguaggio di genere e gli asterischi, il «ciascuno sia ciò che si sente», i sermoncini di Greta Thunberg, i nastri arcobaleno...
Tolta la supremazia militare, stiamo praticamente in mutande.

tralcio ha detto...

Tempi apocalittici... Sette angeli, sette trombe: al tempo del suono della settima il mistero di Dio è compiuto (Ap 10,7).
Divorato il piccolo libro, dolce come miele al palato, ma amarissimo e duro da digerire, è detto di misurare il tempio di Dio e chi dentro è in adorazione di Dio.
Il cortile dei Gentili, che calpestano la città santa, non è da misurare.
Due testimoni profetano, ma è previsto che la bestia li uccida, mentre gli abitanti della terra festeggiano, facendosi regali l'un l'altro per la gioia d'essersi tolti quel tormento.
Eppure i cadaveri dei due profeti tornano in vita, con gran spavento di chi lo vede.
Adesso il settimo angelo suona la sua tromba e si vedono sette segni.
1-La donna vestita di sole minacciata dal Dragone, una guerra nel cielo, Michele e i suoi Angeli vincono, il seduttore del mondo viene precipitato sulla terra; la salvezza viene dal sangue dell'Agnello.
2-La bestia del mare, che riceve autorità dal Dragone, per quarantadue mesi, adorata da tutti i popoli della terra, ad esclusione di coloro i cui nomi stanno nel libro di vita dell'Agnello.
3-La bestia della terra, simile ad agnello, ma che parla come un dragone. Fa in modo che gli abitanti della terra adorino la prima bestia, seducendo la gente con prodigi e facendo in modo che tutti ricevessero un'impronta sulla mano destra o la fronte e senza di essa non potevano né comprare né vendere.
4-L'Agnello e i vergini: in questo contesto ci sono anche loro, che seguono l'Agnello ovunque va.
5-I Tre Angeli: ognuno di loro annuncia l'ora del giudizio e come comportarsi, anche a prezzo della morte al mondo, ma mantenendosi fedeli ai comandamenti.
6-Il Figlio dell'uomo seduto sopra una nube e con la falce in mano all'ora della mietitura.
7-Arrivano i sette Angeli delle sette piaghe, che vengono versate sulla terra da sette calici, da cui cola l'ira divina. Al settimo calice la gran città dell'anticristo fu squarciata in tre parti dall'ardente indignazione di Dio verso Babilonia la grande.

Infine un canto di trionfo in Cielo, la disfatta della bestia, del falso profeta e dei re.
Parola di Dio.



Anonimo ha detto...

Chiocciola 15 agosto 2021 19:15
Se si tratterra' ancora in montagna (ma e' valido anche per la collina e la pianura), posso permettermi un suggerimento?
Trascriva tutto quello che il Prof.Zenone,trovatosi in una situazione analoga,ha replicato per iscritto al Vescovo responsabile del settore in cui gli e' capitato il qui pro quo.Nel suo caso , personalmente lo recapiterei/affiggerei in quella parrocchia e lo invierei p.c.al Vescovo.
https://gloria.tv/post/UPBiado31nFy4EdXegLBRgjhN

Anonimo ha detto...

Mentre i talebani si riprendono l'Afghanistan e da lì ripartiranno per il progetto del califfato, noi siamo impegnati con l'accoglienza dei profughi; il problema del giorno è come vessare i prof non vaccinati.

Anonimo ha detto...

Il progetto ormai e' chiarissimo sono alla merce'dell'ONU e company che deve fare di questa nostra Europa dalle radici cristiane(piaccia o non piaccia questo E'!) una miscellanea di popoli senza radici,senza storia,manovrabili a piacimento.Tra sex droga e rock and roll, rimbambimenti televisivi e varie,videogiochi pericolosissimi la cui assuefazione produce crisi epilettiche,sballamenti,sbomballamenti,rave party, punture forzate per accelerare il ritorno al Creatore che reazione possono mai opporre quattro vecchi ancora in piedi per grazia di Dio?