Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 10 agosto 2021

“Non discutiamo le vaccinazioni ma l’uso politico del Green Pass”

Proteste inascoltate
Giorgio Agamben su La Stampa. Un grande esempio di onestà intellettuale e di libertà di coscienza. Ancor più significativo perché si tratta di un pensatore di "sinistra". Ciò che è chiaro è che Agamben, e con lui Cacciari [testo pubblicato in calce qui] e Freccero [qui], non sta parlando di vaccini, e in una certa misura anche la questione del Green Pass non è centrale, sta parlando di dubbi e paure sulla tenuta democratica di una società. Comunque la si voglia pensare, il tema è molto serio, e non liquidabile, anche in una situazione inedita e di emergenza, anzi, è proprio in queste situazioni che bisogna tenere alta la guardia contro derive pericolose nella politica e nel clima sociale, che possono prendere piede anche senza che siano chiaramente avvertite. 

“Non discutiamo le vaccinazioni ma l’uso politico del Green Pass

Quello che colpisce nelle discussioni sul green pass e sul vaccino è che, come avviene quando un paese scivola senza accorgersene nella paura e nell’intolleranza - e indubbiamente questo sta avvenendo oggi in Italia - è che le ragioni percepite come contrarie non solo non sono in alcun modo prese seriamente in esame, ma vengono rifiutate sbrigativamente, quando non diventano puramente e semplicemente oggetto di sarcasmi e di insulti. Si direbbe che il vaccino sia diventato un simbolo religioso, che, come ogni credo, funge da spartiacque fra gli amici e i nemici, i salvati e i dannati. Come può pretendersi scientifica e non religiosa una tesi che rinuncia allo scrutinio delle tesi divergenti?

Per questo è importante innanzitutto chiarire che il problema per me non è il vaccino, così come nei miei precedenti interventi in questione non era la pandemia, ma l’uso politico che ne viene fatto, cioè il modo in cui fin dall’inizio essi sono stati governati. Ai timori che si affacciavano nel documento che ho firmato con Massimo Cacciari, qualcuno ha incautamente obiettato che non c’era da preoccuparsi, «perché siamo in una democrazia». Com’ è possibile che non ci si renda conto che un paese che è ormai da quasi due anni in stato di eccezione e in cui decisioni che comprimono gravemente le libertà individuali vengono prese per decreto (è significativo che i media parlino addirittura di «decreto di Draghi», come se emanasse da un singolo uomo) non è più di fatto una democrazia? Com’è possibile che la concentrazione esclusiva sui contagi e sulla salute impedisca di percepire la Grande Trasformazione che si sta compiendo nella sfera politica, nella quale, com’ è avvenuto col fascismo, un cambiamento radicale può prodursi di fatto senza bisogno di alterare il testo della Costituzione? 

E non dovrebbe dare da pensare il fatto che ai provvedimenti eccezionali e alle misure di volta in volta introdotte non viene assegnata una scadenza definitiva, ma che essi vengono incessantemente rinnovati, quasi a confermare che, come i governi non si stancano di ripetere, nulla sarà più come prima e che certe libertà e certe strutture basilari della vita sociale a cui eravamo abituati sono annullate sine die? Se è certamente vero che questa trasformazione - e la crescente depoliticizzazione della società che ne risulta - erano già in corso da tempo, non sarà per questo tanto più urgente soffermarsi a valutarne finché siamo in tempo gli esiti estremi? È stato osservato che il modello che ci governa non è più la società di disciplina, ma la società di controllo; ma fino a che punto possiamo accettare che questo controllo si spinga?

È in questo contesto che si deve porre il problema politico del green pass, senza confonderlo col problema medico del vaccino, a cui non è necessariamente collegato (abbiamo fatto in passato vaccini di ogni tipo, senza che mai questo discriminasse due categorie di cittadini). Il problema non è, infatti, soltanto quello, pure gravissimo, della discriminazione di una classe di cittadini di serie B: è anche quello, che sta certamente più a cuore dell’altro ai governi, del controllo capillare e illimitato che esso permette sui titolari stoltamente fieri della loro “tessera verde”. Com’è possibile - chiediamo ancora una volta - che essi non si rendano conto che, obbligati a mostrare il loro passaporto persino quando vanno al cinema o al ristorante, saranno controllati in ogni loro movimento?

Nel nostro documento avevamo evocato l’analogia con la “propiska”, cioè col passaporto che i cittadini dell’Unione sovietica dovevano esibire per spostarsi da una località all’altra. È questa l’occasione di precisare, visto che purtroppo sembra necessario, che cos’ è un’analogia giuridico-politica. Ci è stato senza alcun motivo rimproverato di istituire un paragone fra la discriminazione risultante dal green pass e la persecuzione degli ebrei. È bene precisare una volta per tutte che solo uno stolto potrebbe equiparare i due fenomeni, che sono ovviamente diversissimi. Non meno stolto sarebbe però chi rifiutasse di esaminare l’analogia puramente giuridica - io sono giurista di formazione - fra due normative, quali sono quella fascista sugli ebrei e quella sull’istituzione del green pass. Forse non è inutile rilevare che entrambe le disposizioni sono state prese per decreto legge e che entrambe, per chi non abbia una concezione meramente positivistica del diritto, risultano inaccettabili, perché - indipendentemente dalle ragioni addotte - producono necessariamente quella discriminazione di una categoria di esseri umani, a cui proprio un ebreo dovrebbe essere particolarmente sensibile.

Ancora una volta tutte queste misure per chi abbia un minimo di immaginazione politica vanno situate nel contesto della Grande Trasformazione che i governi delle società sembrano avere in mente - ammesso che non si tratti invece, come pure è possibile, del procedere cieco di una macchina tecnologica ormai sfuggita a ogni controllo. Molti anni fa una commissione del governo francese mi convocò per dare il mio parere sull’istituzione di un nuovo documento europeo di identità, che conteneva un chip con tutti i dati biologici della persona e ogni altra possibile informazione sul suo conto. Mi sembra evidente che la tessera verde è il primo passo verso questo documento la cui introduzione è stata per qualche ragione rimandata.

Su un'ultima cosa vorrei richiamare l’attenzione di chi ha voglia di dialogare senza insultare. Gli esseri umani non possono vivere se non si danno per la loro vita delle ragioni e delle giustificazioni, che in ogni tempo hanno preso la forma di religioni, di miti, di fedi politiche, di filosofie e di ideali di ogni specie. Queste giustificazioni sembrano oggi - almeno nella parte dell’umanità più ricca e tecnologizzata - venute meno e gli uomini si trovano forse per la prima volta di fronte alla loro pura sopravvivenza biologica, che, a quanto pare, si rivelano incapaci di accettare. Solo questo può spiegare perché, invece di assumere il semplice, amabile fatto di vivere gli uni accanto agli altri, si sia sentito il bisogno di instaurare un implacabile terrore sanitario, in cui la vita senza più giustificazioni ideali è minacciata e punita a ogni istante da malattie e morte. Così come non ha senso sacrificare la libertà in nome della libertà, così non è possibile rinunciare, in nome della nuda vita, a ciò che rende la vita degna di essere vissuta."

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Ebbene sì, tra gli obiettivi inconfessabili dell'infame tessera verde vi è anche la distruzione delle attività economiche locali. Il tutto sempre, ovviamente, a beneficio dei colossi ecommerce e big tech.

Anonimo ha detto...

Avv. Corrias e Scifo: «Schiacciante vittoria, il TAR riconosce nulli i DPCM, Conte risarcirà i danni!»
https://www.maurizioblondet.it/avv-corrias-e-scifo-schiacciante-vittoria-il-tar-riconosce-nulli-i-dpcm-conte-risarcira-i-danni/

Anonimo ha detto...

Il programma istituito al Forum di Davos procede speditamente. Il vero loro intento è quello di trasformare la società in un surrogato animale che consuma dalla propria postazione (come negli allevamenti intensivi) la poltiglia nauseabonda che i vari Amazon, Netflix e compagnia cantante somministreranno a dosi ininterrotte. Ovviamente prima di poter fare questo devono distruggere tutto quello che contraddistingue la società umana naturalmente intesa, come il lavoro e l'interazione tra individui nei contesti sociali quotidiani.
Dio non permetterà che si arrivi a tal livello di annichilimento di matrice luciferina, perciò poco prima che tutta questa follia raggiunga il suo culmine, vi sarà un avvenimento che le potenze di questo mondo non stanno tenendo in conto nella loro cecità mentale e spirituale. Dio è padrone e signore del mondo e della storia, e se permette tutto ciò lo fa per mettere alla prova la fede dei Suoi, perché vi sono persone che cercano la salvezza nella Verità, in Cristo, e ci sono persone schiave del vizio e del peccato e per questo amano la menzogna e tutto quello che essa comporta.

Anonimo ha detto...

al tg dicono 55milioni di greenpass scaricati ..ma se siamo poco più di 60milioni e sotto i 18 anni sono più di 20 milioni...
chiedo ammiocuggino che in matematica è piu studiato di me

Antonio ha detto...

Agamben spiega in fondo, con un’esaustività, una precisione, una dirittura morale e una preparazione giuridica notevoli, che l’acqua è bagnata.

Si badi bene: la mia non è una critica rivolta a lui, ma alla società e alla dittatura che hanno reso necessario questo tipo di (lodevoli e sapienti) tautologie.

Siamo d’altronde nell’epoca preconizzata da Chesterton, in cui “sarà necessario sguainare la spada per dimostrare che l’erba è verde”.

Si noti che il grande scrittore, nel suo aforisma, menziona la spada. Purtroppo non si potrà tornare indietro (se mai ci riusciremo) con mezzi pacifici: l’avversario ha già esercitato ed esercita una violenza morale, psicologica, politica e anche armata (i poliziotti che controllano se vi siete fatti avvelenare prima di sedervi al ristorante lo sono) e, avendo un progetto totalitario, fuori di testa e perverso, non ha certo intenzione di sedersi a dibattere o di cedere di fronte alle barriere istituzionali tradizionali che quotidianamente calpesta.

Ireneo ha detto...

Personalmente in parecchi anni di letture credo di aver perfettamente compreso che proprio le vaccinazioni dovrebbero essere messe radicalmente in discussione. Pasteur prima di morire pronunzio questa frase "il batterio è nulla, il terreno è tutto". Tutto dipende da un buono, scadente, ottimale funzionamento del proprio sistema immunitario.

Anonimo ha detto...

Una cosa che mi tengo sul gozzo da due anni e ora non ce la faccio più a tenermela dentro. La salute non viene prima perché se fosse così i Popoli non si sarebbero mai ribellati ai tiranni a costo della vita. Prima di tutto viene la libertà e la dignità di una persona e di una Comunità. Un servo questo discorso non può capirlo. FG

Anonimo ha detto...

Imbeccata da Malagò, il manichino del CIO, il ministro Luciana Lamorgese rilancia sullo ius soli, per la gioia di Enrico Letta.
Non bastando il vaccinismo totalitario e non bastando l'omosessualismo (legge Zan), ora avanti tutta pure con l'immigrazionismo e il meticcismo (ius soli).
La Sovversione non dorme mai.
Martino Mora

Notizia Ansa di oggi ha detto...

Come noto, il Sars-Cov-2, grazie alla proteina spike si lega al recettore dell'enzima di conversione dell'angiotensina 2 (ACE2) per entrare e infettare cellule ospiti. I ricercatori dell'Università della California San Diego, negli Usa, e della Xi'an Jiaotong University, in Cina, hanno mostrato che la proteina spike non solo si lega alle cellule sane per diffondere l'infezione, ma provoca danni direttamente alle cellule dell'endotelio, il tessuto che rivestono i vasi sanguigni e che sono fondamentali per la circolazione. Il team ha utilizzato degli pseudovirus, ovvero virus 'vuoti' e non infettivi ma che esprimono la proteina S (pseudo-spike) sulla superficie, iniettandoli nella trachea di criceti. Questi hanno avuto come conseguenza danni ai polmoni e alle arterie, dimostrando che la proteina spike da sola causa la malattia, a prescindere dalla diffusione dell'infezione virale.
Il team ha eseguito un altro esperimento esponendo cellule endoteliali sane alla proteina spike: questa, legandosi con ACE2, ha danneggiato le cellule, causandone la frammentazione dei mitocondri (le cosiddette centraline energetiche delle cellule). "Molte persone - commenta Uri Manor, uno degli autori - considerano il Covid-19 una malattia respiratoria, ma in realtà è una malattia vascolare".

E invece discutiamo anche le vaccinazioni ha detto...

ECCO COME VENGONO FATTE LE STATISTICHE SUGLI EFFETTI COLLATERALI DEL VACCINO
- testimonianza di Renato Dainotto

Non amo parlare della mia vita privata sui social, sembra un ossimoro, ma è così. Questa volta devo farlo perché sono un numero di una statistica che non esiste. Fiducioso nella scienza e nella medicina, mi sono sottoposto a vaccino anti-C0v1d e mi sono fatto iniettare le due dosi previste. Dopo una veloce, anzi velocissima anamnesi per me è stato scelto Moderna. A poche ore dalla prima dose ho manifestato dolori articolari, malessere generale e una fortissima sudorazione. Una brutta notte e a seguire sei giorni difficili per debolezza e malessere generale. Poi la seconda dose. All'anamnesi ho segnalato tutti i sintomi e i disturbi ma sono stato liquidato con "tutto nella norma". Quindi seconda dose alle 9.30 del mattino e dal centro vaccinale sono andato direttamente in ufficio. Nel pomeriggio stessa escalation di sintomi della prima dose. Un'altra notte terribile passata in un letto bagnato di sudore e urinando ogni due ore. Poi la sveglia. Mi sono alzato, sono andato in bagno e black-out: dopo essere svenuto mi sono ritrovato sul pavimento senza capire come ci fossi finito. E a ogni tentativo di alzarmi perdevo i sensi. Quindi ho chiamato un’ambulanza che mi ha portato in codice giallo al pronto soccorso dopo aver riscontrato una pressione 60/40 e 37 pulsazioni. Al pronto soccorso nessun dubbio e nessuna incertezza: collasso, sincope e un brutto cardiogramma fitto di aritmie, una ogni sei secondi. Dopo qualche ora mi hanno rimesso in piedi e mi hanno lasciato uscire (firmando per mia responsabilità) con la promessa che sarei andato subito da un cardiologo per accertamenti al miocardio. Dal 15 luglio (giorno del mio ricovero al PS) al 6 agosto ho fatto più visite ed esami che nel resto della mia vita. Due cardiogrammi, un cardio da sforzo, un holter 24 ore, un ecocardio un ecodoppler e tre visite. Alla fine convivo con delle aritmie che dovrebbero diminuire nei prossimi mesi. Dovrebbero altrimenti servirà una terapia o una ablazione. Tanti medici tante opinioni. Per alcuni sicuramente colpa del vaccino per altri lo stress del caldo. Chi mi conosce sa che corro e che mi alleno abitualmente con il caldo, spesso dalle 13.00 alle 14.00 anche a luglio e agosto. Chi mi conosce sa che faccio trekking in montagna da solo. Ore e ore solo affidandomi al mio corpo al mio cuore e alla mia capacità. La fine di questa storia è ancora da scrivere tuttavia mi fa amarezza aver scoperto che il mio caso non è stato segnalato come potenziale effetto collaterale del vaccino. Per il pronto soccorso un malore domestico, per il medico di base stress e tutti gli altri medici sono visite private perché con la mutua sarei ancora in attesa di fare il primo ECG. Allora quando dicono che il vaccino causa 16 reazioni gravi ogni 100.000 inoculazioni, quanti sono quelli come me? Adesso sono io che devo segnalare tutto questo alle autorità. Raccomandate, PEC e Email nell'oceano della burocrazia. E se ci sarà una terza dose, senza esenzione, io non mi presenterò: sono dunque un irresponsabile no-vax?

Anonimo ha detto...

Andrea Sandri:
«L’elevazione della salute a “primo diritto garantito dalla Costituzione” non instaura quindi soltanto una dittatura sanitaria, in cui una pretesa sociale è fatta prevalere, insieme al suo apparato esecutivo, amministrativo e tecnico-scientifico, sulla libertà di ogni individuo, ma, più in profondità, un sistema politico in cui la salute è gerarchicamente posta al di sopra della sua “sostanza” ontologica che è la vita. E lo Stato decretante, in quanto elargitore tecnico e autoposto di salute (e comunque non di salvezza), al di sopra di tutto».

Anonimo ha detto...

Ricevo e giro:

Paolo Mieli ieri sera sulla 7 a un certo punto interrompe tutti e dice: “la convinzione sul vc che tutti voi sbandierate pubblicamente è molto superiore a quella che esprimete in privato, ammettetelo. Anche voi avete parecchi dubbi. Diciamoci la verità, in privato, alle nostre cene tra amici emergono molti dubbi, non c’è tutta questa convinzione”. Panico in studio. La De Gregorio va in confusione e inizia a dire che lei per carità conosce moltissime persone intelligenti e acculturate che non si vogliono inoculare e che con queste persone bisogna dialogare. Mieli la corregge: si deve dire obbiettori, non no vax. Per qualche minuto all’osservatore attento si è mostrata la quinta del truman show.
B.R.

Si sono fatte ipotesi complottiste su questa uscita di Paolo Mieli:  chissà quale strategia c’è dietro.  Secondo me,  un  esponente  così in alto nel grado dei padroni del discorso pubblico, ha ovviamente qualche grado di libertà che non spetta ai Parenzo e alla Conchita; e sta esprimendo paura.  Paura privatissima per la propria vita e quella dei propri cari. La paura serpeggia nel loro ambiente mediatico obbligato  – a scanso di licenziamento  –   a  cantare le lodi dell’innocuità dei mRNA.  Ormai persino Repubblica ammette che ci sono gli effetti avversi.

M. Blondet

mic ha detto...

Ricordo achi legge il quinto giorno della Novena per l'Assunta

https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2021/08/novena-alla-b-v-maria-assunta-in-cielo.html

Anonimo ha detto...

Affidiamo a Maria Santissima tutti i defunti causa la mala gestione del covid e causa l'imposizione del vaccino misterioso che vaccino non è. Questi fratelli e sorelle e in particolare i più giovani tra loro, martiri dell'ideologia contemporanea, hanno dato la vita per il nostro risveglio, non lasciamo il seme del loro sacrificio senza il frutto di verità e coraggio che deve maturare nei nostri cuori e nelle nostre azioni.

Anonimo ha detto...

Si e' realizzato il sogno di ogni casa farmaceutica:" Far ammalare i sani"

Uguale? ha detto...

https://gloria.tv/post/6nbx81rxECBaExm8YZtLSX6LS

Avvocato Gianfranco Amato, vaccini ITALIANI CAVIE DEL MONDO: AIFA 28 settembre 2014
L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global Health Security Agenda (GHSA) che si è svolto venerdì scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche il Presidente USA Barack Obama.
aifa.gov.it/…fila-per-le-strategie-vaccinali-a-livello-mondiale


La Spada Nella Roccia - Maga Magò
https://www.youtube.com/watch?v=gPoXx9I9EXA

Anonimo ha detto...

Saluteremo il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier con una cena privata, presso Ex Ippodromo Le Mulina, Cascine Firenze. Costo della cena 35 Euro - prenotazioni fino a esaurimento posti entro il 9 agosto, scrivendo a cenamontagnierfirenze@gmail.com. Si prega di comunicare nome e cognome di ciascun partecipante.
Parcheggio interno gratuito.
Diretta FB ore 21.
PER ACCEDERE NON OCCORRE IL GREEN PASS
Per sostenere l'evento puoi inviare un bonifico all'IBAN dell'associazione IT09E0501802800000016840712
Giovedì 12 Agosto 2021 ore 19:30
https://www.facebook.com/events/341708980948603/

La mentalita' alpina?Tutt'altro. ha detto...

https://gloria.tv/post/2cRNEFozisce2b8dejSicmKCk

A suo tempo lessi con commozione "Centomila gavette di ghiaccio"**in cui il sottotenente medico Italo Serri raccontava l'esperienza della Campagna di Russia con la gloriosa Divisione Alpina "Julia" . E...il raffronto con questo alpino e' impietoso.Quell'uniforme italiana alpina si puo' fregiare ancora d'essere italiana?..che fine ... !

https://it.wikipedia.org/wiki/Centomila_gavette_di_ghiaccio

**
Si tratta della rievocazione della ritirata di Russia durante la quale ben centomila soldati italiani perirono combattendo o soccombendo al freddo e alla fame. L'autore, sottotenente medico, prese parte alle campagne di Grecia e di Russia, partecipando a tutta la ritirata con la Divisione Julia.

Tanto per la cronaca: ha detto...

La museruola e' piaciuta moltissimo, un successone!
Nella mia famiglia evidentemente ha trovato il terreno fertile,mio marito, nonostante all'aperto ci sia dato il privilegio di NON indossarla,se la infila prima di uscire dall'uscio di casa..e buonanotte.Anche questa e' una pena da offrire.
Signore abbi pieta' di noi!
Non abbiamo piu' un volto,ci riconoscerai?

Cure domiciliari avv.Erich Grimaldi in diretta ha detto...

https://www.facebook.com/terapiadomiciliarecovid19/videos/1218528675261605/

Anonimo ha detto...

https://gloria.tv/share/q8JPugBgdkzT3eppEurdUVJhr
Vaccinato , per settimane stammi alla larga ..