Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 7 agosto 2021

Fonti vaticane: Bergoglio userà un “sistema di spionaggio” per sopprimere la Messa tradizionale

Novità sul fronte Messa antica. Voci vaticane circa i metodi di attuazione di Traditionis Custodes, di rimbalzo dagli USA. More solito, a chi è legato alla Tradizione viene affibbiata arbitrariamente l'etichetta di essere 'contro' il concilio e 'contro' il papa, quando non si è contro nessuno e si desidera invece soltanto poter custodire e vivere la propria fede... Qui l'indice degli articoli sulla TC.

Fonti vaticane: Bergoglio userà un “sistema di spionaggio” per sopprimere la Messa tradizionale 
Stralci dall’articolo lifesitenews.

In conversazioni con diverse fonti – tutti esperti vaticani o membri del Vaticano che hanno voluto rimanere anonimi – LifeSite ha appreso che ci si aspetta che papa Francesco intenda attuare il suo motu proprio Traditiones custodes, teso essenzialmente a sopprimere la Messa latina tradizionale, con l’aiuto di un sistema di spionaggio e soprattutto del capo della Congregazione dei religiosi, il cardinale João Braz de Aviz. Braz de Aviz ha alle spalle una storia di dura persecuzione verso comunità religiose orientate alla tradizione, in particolare i francescani dell’Immacolata [qui tutta la storia dello scempio].
Nel suo motu proprio del 16 luglio (art. 7), il papa ha affidato alla Congregazione per i religiosi, nonché alla Congregazione per il culto divino guidata dall’arcivescovo Arthur Roche, il compito di vigilare sull’attuazione delle sue istruzioni. 

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò, nella sua nuova risposta al motu proprio Traditionis custodes del 16 luglio, parla anche della persecuzione delle comunità fedeli in atto sia sotto Braz de Aviz sia sotto papa Francesco. Fa qui riferimento al fatto che papa Francesco ha posto ora le comunità che tengono viva la Messa tradizionale latina sotto la diretta autorità di Braz de Aviz, “come triste preludio di un destino già segnato” [ne parlavo già qui - qui - qui].

“Non dimentichiamo – prosegue Viganò – la sorte toccata ai fiorenti ordini religiosi rei di essere stati benedetti da numerose vocazioni nate e coltivate proprio grazie all’odiata liturgia tradizionale e alla fedele osservanza della regola”.

Due fonti hanno detto a LifeSite che il papa utilizzerà un “sistema di spionaggio” o una “rete di spionaggio”. Come ha scritto una fonte vaticana: “Utilizzeranno il sistema di spionaggio. Ovunque ci sono dei troppo zelanti che riferiranno a Roma che da qualche parte si celebra il rito antico, o accuseranno quei vescovi che non intervengono”. Le informazioni raccolte da queste “spie”, ha proseguito la fonte, verranno utilizzate contro quei vescovi che comunque sono già considerati antipatici.

“Il danno maggiore sarà fatto dal cardinale Braz de Aviz e dal suo segretario”, ha continuato la fonte. Accuseranno le persone di “essere contro il Concilio Vaticano II o contro il papa”.

Afferma un esperto osservatore vaticano che ha chiesto di rimanere anonimo: “Penso che il papa punirà in ogni modo possibile qualsiasi vescovo che lo sfiderà direttamente. Ha usato le sue reti di spionaggio con buoni risultati durante tutta la sua carriera e non ha mai smesso”. Questa fonte pensa che il papa potrebbe anche usare le accuse di insabbiamento di abusi sessuali come strumento per mettere a tacere i vescovi resistenti.

Questa fonte teme che i vescovi dei nostri giorni abbiano già una disposizione indebolita fin dall’inizio, e che quindi possano facilmente cadere. “In questo momento abbiamo una malattia mentale nella Chiesa che fa sì che le persone psicologicamente fragili vogliano dimostrare la loro lealtà commettendo un suicidio rituale”.

Ad esempio, questa fonte indica comunità religiose che hanno già attuato con entusiasmo le direttive papali, anche se hanno portato alla distruzione delle loro comunità, diventando così “nemici di loro stessi pur di dimostrare la loro obbedienza”. Questa fonte sottolinea che dietro molte dure misure prese contro comunità sane c'è  non solo Braz de Aviz ma anche il suo segretario.

Un osservatore vaticano ha detto a LifeSite che per ora, durante l’estate, “non accadrà nulla” e che sarà difficile dire cosa accadrà. Ma è chiaro che “il Vaticano è un regime, ed è ovvio che Bergoglio voglia eliminare la Messa tradizionale”. Questo papa, ha proseguito la fonte, “ha un odio ideologico profondamente radicato” contro questa Messa, ed è “un uomo di potere aggressivamente autocratico che non accetta opposizione”.
“Pertanto – ha proseguito questo esperto vaticano – posso ben immaginare che dobbiamo prepararci”.

Anche l’abate Claude Barthe, uno degli organizzatori dell’annuale pellegrinaggio Summorum pontificum che richiama a Roma migliaia di cattolici, ha lanciato alcuni avvertimenti [qui]. Ha detto in una intervista che questo nuovo motu proprio Traditionis Custodes “è ovviamente molto doloroso. Ostacolerà la diffusione della Messa tradizionale. Darà inizio a nuove persecuzioni”.

Barthe ha dichiarato che le comunità religiose precedentemente sotto la protezione della commissione Ecclesia Dei saranno ora “colpite”.

“Sono nel mirino anche loro… Il documento lo dice chiaramente, la lettera del papa lo indica in modo cinico. Si tratta di distruggere la tradizionale celebrazione della messa assicurando che non ci siano più sacerdoti per celebrarla”.

L’esperto di liturgia francese prosegue descrivendo cosa accadrà sotto la nuova guida di Braz de Aviz: “La Congregazione per i religiosi, presieduta dal cardinale Braz de Aviz, è molto allineata con Francesco e si metterà al lavoro per mettere le cose in ordine. Ad esempio, faranno visite canoniche ai seminari per verificare che l’insegnamento ivi impartito sia conforme al Vaticano II, e per assicurarsi che lì studino e celebrino la nuova liturgia. Insomma: l’obiettivo sarà quello di scoraggiare le vocazioni. Quando noi obiettiamo: ma tu così farai inaridire le vocazioni di questi istituti, loro rispondono: ma non abbiamo bisogno di queste persone, sono inutili. (Questa è stata la risposta effettiva di una certa persona che non nominerò!)”.

Riguardo alla domanda su cosa dobbiamo fare in preparazione, abbiamo appreso dal vescovo Athanasius Schneider [qui] che si aspetta che molti sacerdoti e laici tradizionali continuino clandestinamente la liturgia e le devozioni tradizionali. Che cosa questo comporterà nello specifico è da vedere.

Monsignor Viganò [qui - qui], nel proprio giudizio sulla situazione attuale dopo il motu proprio, ha scritto che “i vescovi, i sacerdoti e i chierici incardinati nelle diocesi o negli ordini religiosi sanno che su di loro incombe la spada di Damocle della destituzione, della dimissione dall’incarico ecclesiastico e della privazione dei loro stessi mezzi di sussistenza”. - Fonte

33 commenti:

Bernardo Guerrini ha detto...

Neppure il peggiore nazismo.. o il peggiore Stalinismo,,,, peggio di un carro armato di piazza Thien-a-Men....

Anonimo ha detto...

"la spada di Damocle della destituzione, della dimissione dall’incarico ecclesiastico e della privazione dei loro stessi mezzi di sussistenza”.
Il piu' vile ricatto non sarebbe tanto il privarli dei mezzi di sussistenza,chi ha scelto di servire il Signore con tutto il cuore non si spaventa per questo ,piuttosto la sospensione a divinis sarebbe la tragedia perche' priverebbe le anime di fruire del Santo Sacrificio del Figlio offerto all'Eterno Padre e dei santi sacramenti tra i quali la confessione.

Anonimo ha detto...

Come in più occasioni in questo blog ho avuto modo di esprimere, lo ribadisco di nuovo e spero che qualcuno delle comunità "Ecclesia Dei" abbia modo di leggere quanto scrivo: TC è un intervento permesso dalla Divina Provvidenza. Queste comunità hanno solo due opzioni, quella di liquefarsi nella nuova chiesa del CVII o porsi nella posizione della Freternità di San Pio X e con loro costuire una federazione al fine di conservare e trasmettere il Sacro deposito Cattolico. Ribadisco non ci sono altre possibilità. Alessandro da Roma.

pinco ha detto...

quanta teatralità in questi "spifferi" e quanta teatralità nell'esternazione di meraviglia o di sgomento o chessoaltro.

La santa Messa è stata già FORMALMENTE abolita il 30 settembre 2019 quando Gesù è stato declassato alla figura di un "profeta".

Formalmente, perchè, di fatto questo è stato lo scopo del concilio adombrato -per il popolo bue dei fedeli- nella "lumen gentium". Lumen che evidentemente non era Gesù.

Anonimo ha detto...

http://mt715.simplesite.com/

La riflessione molto chiara e articolata di un sacerdote

Da Il Giornale ha detto...

Inaspettatamente Zuppi conferma il VO a Bologna
....
La via di Zuppi può stupire, perché ha dimostrato di non essere "ideologica", nel senso ecclesiologico dell'espressione. Questo non fa di Zuppi un porporato conservatore, ma rammenta a tutti le specificità degli ambienti ecclesiastici. In termini politici, si sarebbe detto che il cardinale ha "sparigliato".

Anonimo ha detto...

Le comunità Ecclesia Dei dovrebbero umilmente riconoscere di essere state imprudenti nell'accettare i doni avvelenati delle autorità conciliari.
Non credo che lo faranno.
Quindi verranno assorbite, anzi aspirate, nella chiesa conciliare, che, del resto, riconoscono da sempre (era la condizione per ottenere il riconoscimento da Roma!).

mic ha detto...

Pinco forse si riferisce all'Aperuit illis, l'istituzione della "Domenica della Parola"...

"3. Stabilisco, pertanto, che la III Domenica del Tempo Ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio. Questa Domenica della Parola di Dio verrà così a collocarsi in un momento opportuno di quel periodo dell’anno, quando siamo invitati a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani. Non si tratta di una mera coincidenza temporale: celebrare la Domenica della Parola di Dio esprime una valenza ecumenica, perché la Sacra Scrittura indica a quanti si pongono in ascolto il cammino da perseguire per giungere a un’unità autentica e solida."

Gederson Falcometa ha detto...

Spionaggio se deve fare nei seminari per ridurre i casi di pedofilia, perché non lo so, in Italia, ma qui, in Brasile, buona parte dei seminari sono roccaforti di omosessuali (chiamate donne). I fedeli lo sanno, il Padre lo sa, il Rettore lo sa, il Vescovo lo sa, il Nunzio Apostolico lo sa, i Cardinali lo sanno e il Papa stesso lo deve sapere, e nessuno fa niente, perché è quello che vogliono. Non ci sono più criteri per nulla riguardo alla vocazione, così uomini come Bergoglio sono ammessi in seminario, ordinati sacerdoti, consacrati vescovi, creati cardinali ed eletti papi.

"Il puritano ha la soluzione giusta al problema sbagliato." Chesterton

Antonio ha detto...

Allora. Qui le opzioni sono due: o si rigetta la dottrina secondo cui è lo Spirito Santo a ispirare chi elegge il Papa nel conclave e si arriva alla conclusione (paradossale) secondo cui sarebbe quindi possibile che un infiltrato del maligno venga solo umanamente ma legittimamente proclamato pontefice; o — mantenendo la suddetta dottrina — la pletora di eresie (es.: tutte le religioni venerano lo stesso Dio), pratiche idolatriche (es.: pachamama) e attacchi missilistici alla tradizione e ai sacramenti (es.: Traditionis Custodes) perpetrati da Bergoglio — per non parlare del mistero dei due papi — fanno arrivare alla logica conclusione che quest’ultimo sia un antipapa.

Perché la gerarchia che ha l’autorità di farlo non lo grida ai quattro venti e comincia una battaglia per rimuoverlo ed eleggere il vero Vicario di Cristo (risolvendo una buona volta anche la questione del Papa Emerito)? Si teme una spaccatura all’interno della Chiesa? E questa cos’è? Preferiamo la comunione col maligno?

In tal senso, giorni fa mi ha sorpreso un paragrafo di un intervento del pur ottimo e coraggioso Viganò, il quale affermava (cito a memoria) che pur avendo il diritto di bypassare quanto Bergoglio ha abusivamente sancito e continuare a celebrare la messa Vetus Ordo, “canonicamente non possiamo fare altro”.

Ora, vero è che in un caso senza precedenti come quello attuale il codice di diritto canonico presenta delle lacune che andranno senz’altro colmate nel futuro. Tuttavia, cos’è il canone? La Torah? Non valgono forse le Parole di Nostro Signore, la tradizione, il magistero di santi papi e l’autorità conferita dalla continuità apostolica come e più (nel senso di prima ancora che) del canone?

Boh.

Antonio ha detto...

Lumen, ossia Lux, ossia quell’altro, non di certo Nostro Signore.

Pietro (NON del Cammino) ha detto...

La soppressione della Messa in latino, ripristinata da Benedetto XVI, può effettivamente sembrare una presa di posizione più ideologica che dettata dal ministero di Pastore universale.
Per quanto riguarda la soppressine e il commissionariamento di comunità, sarei più cauto, in quanto occorre accertare il vero motivo. Alcune di queste comunità potrebbero essere, sì "forti" e radicali, ma potrebbero anche essere esclusiviste, autoreferenziali, favorire il culto della personalità verso il fondatore, ecc.
Papa Francesco mi sembra un Papa contraddittorio.
La mia idea sul Papa Bergoglio, che sono pronto a rivedere se non fosse compatibile con la fede cattolica, è che una cosa è quando "fa" magistero, e altra cosa è quando fa altro, ad esempio quando fa politica.
Quando fa politica, sia in appoggio ai partiti mondani, sia in appoggio ai "partiti" ecclesiali, si adegua, per come può, al "pacchetto" delle idee della fazione progressista, ad esempio parlando molto poco contro il gender, e chiudendo un occhio sulle disubbidienze pubbliche dei prelati tedeschi, e, nello stesso tempo, prendendo decisioni contrarie ai contrari del progressismo.
Così quando parla di poveri e di povertà spesso mi entusiasma (sarà perché detesto il liberismo), ma quando "spinge" i fedeli a votare a sinistra (più di una volta ne ha lodato i politici) che, oggi, oltre ad essere la quintessenza del liberismo più ipocrita, quello massonico dei filantropi che dicono di amare i poveri che sfruttano, e che è anche la massima espressione dell'immoralità, mi lascia sbigottito.
Ma sapendo che quando un Papa o un Vescovo fa politica dando a intendere che anche questa fa parte del suo magistero lo Spirito Santo fugge e spesso ne prendono il posto altri spiriti non da Dio, voto l'opposto.
Se l'alternativa al liberismo è un sistema orwelliano, che sintetizza i mali del liberismo con quelli del collettivismo, allora è peggio l'alternativa.
Un Papa che sposa le tesi di chi dice che l'inquinamento (che va combattuto ma nei modi giusti) è causa del surriscaldamento terreste quando, invece, sebbene incida pochissimo sul riscaldamento, probabilmente lo contrasta, e non tiene conto che la Terra, a parte qualche variazione sul tema, si sta surriscaldando da 12.000 anni, cioè dall'ultima glaciazione in poi, non fa magistero.
Così quando ha auspicato che gli stati (non la Chiesa) riconoscano le unioni tra omosessuali (se coerente dovrebbe farlo in Vaticano), che i suoi predecessori hanno sempre condannato, fa politica.
Come i Papi che in passato dettero l'assenso a condanne a morte che oggi non sarebbero mai state eseguite.

Anonimo ha detto...

Per Mic
https://www.catholicworldreport.com/2021/08/06/does-traditionis-custodes-pass-liturgical-history-101/

Luisa ha detto...

“un uomo di potere aggressivamente autocratico che non accetta opposizione”.

Lo è oggi, lo è sempre stato, anche per questo chi conosceva il suo passato e percorso di potere ha avuto il sangue raggelato quel tristemente famoso 13 marzo 2013.
Apparentemnte il Signore gli sta dando il tempo per portare a termine la sua opera di distruzione.
Quanto a Braz de Aviz il cardinale col parrucchino corvino è colui che fra le tante cose ha detto che "oggi dobbiamo pensare al sacerdozio non come alla cosa più importante; il sacerdozio costituisce uno dei valori, una delle vocazioni. Nella vita consacrata, il sacerdote non deve occupare il primo posto, ma lo stesso posto degli altri fratelli e sorelle… "...e che " molte cose della tradizione, diverse delle quali appartengono alla cultura del passato, oggi non servono più come delle " forme di vita che sono legate ai fondatori che non sono essenziali: un modo di pregare, di vestire, di dare più importanza a certe cose che non sono tanto importanti"... e quel che non è importante per quel cardinale e colui al quale obbedisce lo abbiamo capito.

Catholicus ha detto...

https://www.marcotosatti.com/2021/08/04/dopo-summorum-pontificum-il-nuovo-obiettivo-e-lintercomunione/

Anonimo ha detto...

OT. Norme anti libertarie non solo in Italia. Siamo in pieno regime... guardate a Berlino
https://www.youtube.com/watch?v=f7-KE9CPEeY

Unknown ha detto...

Lo Spirito Santo ispira tuttino, e quindi ispira sicuramente nche chi deve compiere un atto così importante . Ma l'elezione resta un atto umano, come tale libero. E all'ispirazione i cardinali possono resistere. Se così non fosse non si capirebbe la disparità dei voti . E neanche gli accordi e compromessi che avvengono nei Conclavi.Dopo questo atto umano ecco l'intervento divino: se l'eletto (chePapanon è ancora) accetta validamente l'elezione esso viene da Gesù Cristo investito del ruolo di Suo Vicario

Unknown ha detto...

Se viene eletto un infiltrato con l'intento di distruggere la Chiesa, ovviamente la sua accettazione non sarà valida : egli non vorrà fare il bene della Chiesa a gloria di Dio e salvezza della anime ma tutto il contrario quindi giammai potrà essere il "dolce Cristo in terra". Ma coma possiamo capire se costui è un infiltrato? Da tutti i suoi obiettivi abituali atti. A q

Zaccheo ha detto...

Non sono certo adeguatamente formato per poter rispondere alla questione teologica da Lei posta.
Mi limito ad osservare che le vie del Signore sono infinite e che per certi versi l'opera di questo Papa potrebbe essere considerata provvidenziale, perché ha destato molti dal torpore in cui si compiacevano di stare.
Paradossalmente molti, grazie a Papa Francesco e al suo seguito, hanno scoperto il tesoro della Tradizione.

Odore di conclave? ha detto...

Nel corso di questi anni, l'arcivescovo metropolita ha preso posizioni associate alla sinistra culturale di questo Paese. Dalle campagne per l'apertura dei porti alla questione del tortellino, passando per la presentazione dei discorsi di papa Francesco presso un centro sociale e per la prefazione scritta al libro del gesuita James Martin, teorico della necessità di un "ponte" tra cattolicesimo e comunità Lgbt. Il cardinale sarebbe potesse essere tra gli artefici della sbandierata cancellazione della Messa antica. Un esercito che è in movimento da anni, considerato pure certo andazzo del cattolicesimo liturgico contemporaneo. Ma è andata in maniera molto diversa. Chi, a Bologna, vorrà partecipare al vetus ordo, potrà continuare a recarsi presso S.Maria della Pietà: l'annuncio è ufficiale.

Certo, la mossa di Zuppi sanerà con difficoltà le divisioni sorte attorno a Traditionis Custodes, ma rappresenta comunque una prova: è soprattutto il ceto vescovile a decidere del destino della Messa antica. In fin dei conti, si tratterà di contare quanti vescovi avranno l'atteggiamento di Zuppi e quanti, al contrario, preferiranno sfruttare il Motu proprio di papa Francesco per limitare o destrutturare la cosiddetta tridentina nelle diocesi di riferimento. Bergoglio ha fornito un'indicazione legislativa: sono i territori, per così dire, a dare seguito. Questo consentirà agli addetti ai lavori di guardare con attenzione alle prossime scelte della Chiesa italiana, per captare il vento che tira in previsione del Sinodo nazionale che è nelle fasi preliminari. Una semplice istantanea di quello che accade attorno alla Messa non racconta tutto ma neppure nulla.

Anonimo ha detto...

"dottrina secondo cui è lo Spirito Santo a ispirare chi elegge il Papa". Di che dottrina stiamo parlando? La grazia irresistibile è una dottrina dei calvinisti! Lo Spirito Santo ispira, ma non costringe, altrimenti verrebbe meno il libero arbitrio, e perciò il conclave può benissimo eleggere un infiltrato.

Anonimo ha detto...

La Preghiera di Lode

"Non perdiamo mai la calma quando le cose vanno male in famiglia, o quando abbiamo delle avversità, ma piuttosto Benediciamo il Signore.
Anche Giobbe benediceva il Signore e anche Tobia, provato, benediceva il Signore.
E allora vogliamo benedire il Signore, a prescindere dal bene o dal male che riceviamo, ossia del nostro giudizio su quello che viviamo: benediciamo sempre il Signore, perché la benedizione di Dio deve risonare sempre sulla nostra bocca.
Del resto, sappiamo che la preghiera, soprattutto la preghiera di lode, è il miglior antidoto contro le forze del male.
Non è l'esorcismo che è più potente contro le forze del male, no, ma è la preghiera di lode più potente dell'esorcismo contro le forze del male.
Questo, anche tra parentesi: quando vedete il male, non ricorrete ad esorcismi, a formule imprecatorie, all'esorcismo di Leone XIII, ad altre formule: no, lodate il Signore.
Non c'è modo migliore, per cacciare Satana, quanto piegare le ginocchia e lodare Dio, benedire Dio.
E allora Satana se ne va.
Del resto è la Scrittura che ce lo dice, è Pietro che ce lo dice: pregate, ed egli fuggirà da voi. Pregate.
Per cui la preghiera di lode mette in fuga tutte le forze del male.
La preghiera di lode serve per lodare Dio nel bene, per lodare Dio nel male, per cacciare i diavoli quando ci tentano, per sconfiggere i nostri nemici.
Gerico cadde proprio con la preghiera, col canto e Giosafat riportò vittoria con la preghiera e con il canto.
Il canto di lode, guarisce anche dalle malattie con la forza di guarigione.
Per cui, non si sbaglia mai lodando Dio.
Più le cose dovessero andar male, più dovremmo benedire Dio e le cose si aggiusteranno, le cose si riequilibreranno; perché nella preghiera di lode i Cieli si aprono, il Signore scende, gli Angeli vengono e dove c'è il Signore che viene, gli Angeli che lodano con noi, tutto è equilibrio, tutto è pace e non ci può essere presenza delle forze del male.
Vogliamo lodare Dio, benedire Dio e non guardiamo mai a noi una volta che siamo in preghiera, non guardiamo ai nostri mali, non lamentiamoci di noi e neanche guardiamo ai nostri peccati. Sappiamo che ce ne sono tanti, ma guardiamo Dio, guardiamo Dio e la misericordia di Dio: non perché non siamo coscienti dei nostri peccati, ma perché in quella lode vogliamo riparare alle nostre infedeltà verso Dio, perché attraverso la lode vogliamo chiedere perdono, attraverso la lode vogliamo chiedere aiuto al Signore, per rimanere sempre nella Sua lode, rimanere sempre nella Sua Volontà.
E allora cantiamo al Signore, benediciamo il Signore sempre, in attesa della Sua Parola, perché questa è la preghiera carismatica.
Lodare Dio, lodarlo sempre, attendendo la Sua Parola.
Non sappiamo che Parola ci darà il Signore durante la preghiera, se una Parola di rimprovero, una Parola di ammonimento, una Parola di gioia, una Parola di incitamento: non lo sappiamo..
La sua Parola è Verita e Vita
Alleluja !!!!

(P. Matteo La Grua)

Anonimo ha detto...

Sia la chiesa che lo stato hanno nauseato e nauseano in maniera profonda e costante.

Anonimo ha detto...

J.M.Bergoglio e C. gli sfasciachiesa.

Anonimo ha detto...

Quando Papa Ratzinger promulgò il Summorum, il patriarca di Mosca Alessio II e il Santo Sinodo si congratularono con il Pontefice.
In un'intervista rilasciata ad Andrea Tornielli il 29 agosto 2007, il Patriarca Alessio II capo supremo dell'ortodossia russa affermò che «il recupero e la valorizzazione dell'antica tradizione liturgica è un fatto che noi salutiamo positivamente».
Le Chiese Ortodosse conservano questo senso della Tradizione, che la Chiesa cattolica arricchisce col Magistero. Infatti, il patriarca russo riteneva l’atto di Benedetto XVI un validissimo contributo all’unità dei cristiani, che riceve linfa proprio dalla liturgia e della tradizione custodita: l’effetto è la resistenza alle persecuzioni, grazie alla fermezza della fede, che si alimenta proprio alla liturgia. Le storia delle Chiese orientali, impedite dal Comunismo ad esercitare la missione, hanno resistito grazie alla liturgia tradizionale assiduamente celebrata. Una liturgia di ferro e non di caucciù, quella che può resistere e trasmettere la fede.
Lo abbiamo visto anche durante il contagio da Covid19. Ben venga dunque la “rigidità”, ovvero la fortezza per l’attuale resistenza dentro e fuori la Chiesa.

ExAedibus ha detto...

il sistema spionistico non sarà eccellente in se stesso, ma certamente produce frutti. Già sotto Pio X lo si usò per estirpare il modernismo. Non mi scandalizza dunque, né mi turba. Dal suo punto di vista Francesco fa bene ad usarlo. Se tale sistema fosse rimasto in uso anche con Pio XII, e i suoi successori, il modernismo non si sarebbe esteso come invece ha fatto. Un futuro papa restauratore non potrà non ricorrere a una sorta di spionaggio.

mic ha detto...

È fisiologico che la scelta di ogni papa nella nomina dei vescovi, dei cardinali e dei collaboratori prossimi cada sui "similes"... anche se spesso nella scelta dei vescovi intervengono anche influssi più disparati e può determinarsi l'eterogenesi dei fini...

Anonimo ha detto...


Lo "spionaggio" fu usato contro i modernisti per colpa dei modernisti, che si nascondevano dentro la Chiesa e operavano in modo occulto, diffondendo scritti anonimi e organizzandosi in conventicole segrete.
Negli anni venti-trenta ricominciarono, con gli scritti anonimi che seminavano dubbi sulla dottrina di sempre, che facevano circolare tra il clero e nei seminari. Sospettati furono Teilhard de Chardin e de Lubac.
Questi scritti diffondevano il concetto di verità dei Moderni, in particolare quello derivante dalla filosofia dell'azione di Blondel, che vede la verità solo come figlia del proprio tempo, dei bisogni sociali del momento; verità come "farsi" di una prassi che si autocostituisce nell'esperienza vitale concreta, quotidiana --- concetto di verità incompatibile con quello di una verità immutabile perché rivelata da Dio.
T.







Antonio ha detto...

@Anonimo 20:54

Grazie per la chiarificazione.

A maggior ragione, quindi, viste — ripeto — le ripetute affermazioni eretiche, gli atti idolatrici e gli attacchi a tradizione e sacramenti di Bergoglio, mi chiedo come può una mera lacuna nel codice canonico essere presentata come ragione del presunto fatto che la gerarchia della Chiesa “non può fare nulla”.

O forse ho letto e interpretato male io le parole del pur ottimo Viganò? (Non mi sembra, visto che effettivamente alle parole né egli né altri membri della gerarchia ecclesiastica sembrano sentirsi autorizzati — o forse semplicemente ne hanno il timore — a far seguire i fatti.)

D’altronde, casi di antipapi nella storia della Chiesa ce ne sono in abbondanza. Coloro che si opposero loro dichiarandoli tali si fecero frenare dal codice di diritto canonico?

O forse si legge quel “prima sedes a nemine iudicatur” non come secondo me — che non sono nessuno ma cerco di arrivare a una conclusione — andrebbe fatto, cioè nel senso che nessun tribunale civile ha l’autorità di giudicare la sede petrina, bensì interpretandolo come “nemmeno dalle alte gerarchie della Chiesa”? Cadremmo in questo caso — volontariamente o involontariamente — nella tragica spirale della “papolatria” o al contrario sbaglio io e quindi ci teniamo le cose come stanno (male) arrampicandoci sugli specchi per giustificare moralmente e spiritualmente (ma canonicamente?) legittimi atti di disobbedienza senza coordinamento alcuno?

Anonimo ha detto...

Mi spiace, ma dopo 8 anni di JMB sul ponte di comando, sono giunto alla conclusione che lui faccia solo politica e mai Magistero, perlomeno Cattolico che competa ad un Papa, peronista nacque e tale resta, como dicen en Argentina, no hay otro, el es siempre lo mismo. Buona domenica.

Catholicus ha detto...

DalSodalitium Pianum al sodalitium bergoglianum, ma il primo era ad maiorem Dei gloriam et salus animarum, il secondo invece è ad perditionem animarum. Vade retro, operatore d' iniquità!!!

Anonimo ha detto...

8 agosto 2021 13:42

Qui l'interprete coincide esattamente con il personaggio. Chi ha scelto le persone per questa tragicommedia mondiale non poteva scegliere dei grandi artisti, che prima o poi avrebbero fatto mostra della loro reale identità, ma doveva scegliere persone che avevano le stesse qualità del personaggio necessario alla trama, scritta da autori appartenenti alla grande finanza globale.

Anonimo ha detto...

Zuppi appartiene alla comunità di Sant'Egidio, quella comunità che, come si evince dall'ultimo libro del suo fondatore Riccardi, ha già scaricato Bergoglio, probabilmente cercando di saltare giù dalla nave prima che affondi definitivamente.
La mossa dell'arcivescovo di Bologna, più che un atto di benevolenza nei confronti dei suoi fedeli legati alla liturgia tradizionale, sembra più un vero e proprio dispetto al papa.
Oppure quella di Zuppi è una mossa in vista di un prossimo conclave, per assicurarsi favore pro se ipso o per qualche altro candidato?