La Chiesa ortodossa di Cipro - «una Chiesa martirizzata dai turchi» - mette subito alla prova Papa Francesco chiedendogli di imitare il suo predecessore Ratzinger che fece da mediatore con Ankara, attraverso la Cancelliera tedesca Angela Merkel, riuscendo ad ottenere la restituzione di 500 frammenti archeologici, di proprietà dei ciprioti, rinvenuti nella parte occupata dal 1974 dai turchi. I reperti, ha denunciato con inusitata forza l'arcivescovo ortodosso Chrysostomos II, erano stati trasportati dagli archeologi di Ankara a Monaco di Baviera.Il messaggio che il leader ortodosso ha rivolto a Papa Francesco stamattina è stato franco e granitico: «In questa nostra santa e giusta lotta, santità, che il nostro popolo sofferente conduce sotto la guida dei suoi dirigenti politici ed ecclesiastici, vogliamo avere anche il suo sostegno attivo. In passato abbiamo avuto modo di esprimere la stessa richiesta a Papa Benedetto, che, di fatto, ha mediato presso il governo tedesco e siamo riusciti a riportare 500 frammenti della nostra cultura bizantina. Attendiamo con impazienza anche il Suo aiuto, santità, per la protezione e il rispetto del nostro patrimonio culturale e per la supremazia dei valori incalcolabili della nostra cultura cristiana, che oggi vengono brutalmente violati dalla Turchia».
L'arcivescovo cipriota – il quinto leader in linea gerarchica del mondo ortodosso – non ha fatto sconti né alla storia, né alle prospettive ecumeniche riferendosi puntualmente al ruolo della chiesa delle origini con l'Apostolo Barnaba nel 45 dopo Cristo. Poi è passato al Golgota dei giorni nostri, e alla guerra del 1974.
«La Turchia ci ha ferocemente attaccati e ha sequestrato il 38% della nostra patria con la forza delle armi, i suoi abitanti vennero espulsi con la lancia e il fuoco, furono portati via dalle loro case paterne. Da allora, la Turchia ha sviluppato un piano di pulizia etnica anche nella nostra Cipro. I 200mila abitanti cristiani che sono stati espulsi dalle loro case paterne con incredibile barbarie sono stati sostituiti da più del doppio dei coloni che sono arrivati dalle profondità dell’Anatolia, distruggendo, così, la nostra cultura classica formata da tempi immemorabili. Hanno mandato in rovina quella cultura dinanzi alla quale, durante il II secolo i romani si avvicinarono con timore reverenziale e ammirazione, e che non solo rispettarono, ma assimilarono anche, dando origine alla cultura greco-romana, sulla quale si costituì la successiva cultura europea».
L'arcivescovo ortodosso ha denunciato i «piani abominevoli dei turchi che hanno cambiato tutti i nostri toponimi storici, in modo che non esista più nulla di greco o cristiano. Laddove la nostra cultura greca e cristiana fiorì e fruttificò riccamente, ora, da quasi mezzo secolo, domina il tumulto spirituale della steppa asiatica. Essi non solo imitarono la sanguinaria barbarie di Attila l’Unno, ma addirittura fecero peggio di lui».
All'incontro con il Sacro Sinodo Papa Francesco, davanti alle durissime parole di denuncia di Chrisostomos, ha preferito replicare con un linguaggio felpato e di circostanza, evitando di inasprire il clima con la Turchia. Bergoglio vorrebbe che tanti preconcetti tra cattolici e ortodossi fossero abbattuti e vorrebbe trovare una via di comunione reciproca. «Non lasciamoci paralizzare dal timore di aprirci e di compiere gesti audaci, non assecondiamo quella inconciliabilità delle differenze che non trova riscontro nel Vangelo! Non permettiamo che le tradizioni, al plurale e con la “t” minuscola, tendano a prevalere sulla Tradizione, al singolare e con la “T” maiuscola».
La linea soft è stata riproposta anche nel messaggio che Francesco ha lasciato nel Libro d'Oro in cui ha lasciato una frase simbolica. «Grazie tante per aver parlato di dialogo. Dobbiamo sempre procedere sulla via del dialogo, un cammino faticoso, paziente e sicuro, un cammino di coraggio. Parresia e pazienza». Fonte
30 commenti:
Farsi dialoganti, pazienti, coraggiosi sulla pelle martoriata degli altri è indefinibile.
MA LA CHIESA COME DEVE AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA IMMIGRAZIONE? ECCO IL PUNTO DI VISTA DEL CARD. SARAH
DOMANDA:
C'è la sensazione che l'Occidente sia intrappolato tra l'incudine del progressismo e il martello dell'islamismo. Se la parola della Chiesa può essere, a volte, forte contro le follie progressiste, lo è molto meno contro la conquista dell'Islam, come se temesse di non soddisfare la carità e si astenesse dal farlo. Tuttavia, l'islamismo ha già fatto dei martiri sulla nostra terra: padre Hamel, i fedeli della cattedrale di Nizza, il sacerdote di Nantes.
RISPOSTA DEL CARDINALE.
Promuovere l'immigrazione è un errore. C'è un triplice tradimento in Africa e Medio Oriente, perché vengono derubati della loro ricchezza, del loro potenziale di sviluppo, delle loro capacità intellettuali e delle loro armi. In secondo luogo, non fermiamo i trafficanti di vite umane, i contrabbandieri che imbarcano centinaia e centinaia di persone e le annegano in mare: è un crimine. Quindi, a queste persone viene fatto credere che quando arrivano qui, hanno El Dorado e il paradiso in terra. Sono bloccati in un campo, non sono ben accolti e non hanno lavoro. Non puoi ricevere tutti in Occidente, quindi promuovere l'immigrazione è un'idea sbagliata. Spesso la Bibbia è usata per dire che Gesù Cristo emigrò in Egitto, ma Gesù Cristo emigrò perché era stato minacciato da Erode, poi tornò a casa. Il popolo ebraico è stato più volte esiliato in Mesopotamia, ma è tornato. Tutti sono felici a casa propria. Se davvero vogliamo aiutare queste persone, non è ricevendole in condizioni disumane. Piuttosto, aiutiamoli a svilupparsi da loro, ad essere felici a casa. Questo non è razzismo, vogliamo aiutarli a prosperare a casa. La Chiesa non ha i mezzi per accoglierli né i luoghi dove metterli, ma ci si sente bene a promuovere questo, è un'apertura, è un'accoglienza. Non sto criticando la politica della Chiesa, è un'opzione, ma questa opzione va pensata, considerata, valutata per vedere quale sia la migliore accoglienza che si può dare a questi estranei. Per me, dobbiamo contribuire allo sviluppo dei loro paesi e aiutarli a restarci. Se li accogliamo qui, sia in un numero capace di contribuire anche all'equilibrio sociale e culturale, essendo ricettivo alla cultura del luogo perché alcuni vengono qui, molti impongono la loro cultura, il loro modo di vivere e li lasciamo fare. Non ho lezioni da dare, ma la mia visione personale è che ognuno si realizzi nella propria casa in modo equilibrato, culturalmente, religiosamente, e così contribuisca a rendere felice il proprio Paese, il proprio continente. Nessuno sarà in grado di sviluppare l'Africa al posto degli africani. Certo, dobbiamo esercitare la carità, ma la Chiesa deve riflettere: la carità non consiste nel ridurre qualcuno all'elemosina, all'indegnità. Un uomo è degno quando si guadagna da vivere da solo. San Paolo diceva: «Ciascuno viva del pane che si è guadagnato con il suo lavoro». Non possiamo semplicemente addormentarti, prenderci cura di te gratuitamente, non è carità, è paternalismo. Questa immigrazione è come una seconda schiavitù, li accogliamo in nord Africa, li imbarchiamo così, pagano cara la morte in mare, arrivati qui non hanno lavoro. Come vuoi promuovere la dignità di un uomo così? Bisogna pensarci, l'immigrazione è un fenomeno che è sempre esistito ma non come è oggi. Gli irlandesi emigrarono negli Stati Uniti, emigrarono anche gli italiani, ma portarono un contributo umano, professionale. Si guadagnavano da vivere, non li abbiamo mantenuti. Ci vuole più dialogo, più discussione per identificare il problema con molta onestà e molta verità, altrimenti è una nuova schiavitù quella che stiamo promuovendo.
Giulio Meotti:
"L'Occidente è fili spinati e schiavitù". Il Papa a Cipro, dove non ha mai attaccato i turchi, ha parlato come un attivista woke che abbatte statue. Tra Francesco e l'Occidente c'è un abisso. La vicinanza alla Cina di Xi, l'"Europa multiculturale", la remissività sull'Islam, il "pugno" a Charlie Hebdo. Per questo in un libro ho definito Benedetto XVI "l'ultimo Papa d'Occidente".
Il tutto si commenta da sé, come il fatto che a lui interessi solo fare propaganda martellante sui migranti, sull'accoglienza e bla bla bla, un'altra fissazione è per la dea Terra, ciò detto, si porterà dietro 50 migranti, a quanto sembra tutti mussulmani ( e te pareva) che ovviamente si guarda bene dall'ospitare in SCV, verranno dirottati a S. Egidio. Mi pare sia ovvio notare la differenza abissale, in ogni senso, col suo predecessore, per questo mi piacerebbe che Viganò, il quale rilascia interviste da ogni parte, dicesse una volta per tutte Chi è il vero Papa, altrimenti è vago parlare.
E cosa ha risposto agli ortodossi ?Niente, le solite frasi del repertorio.Forse neanche ha sentito quello che dicevano.Ma cosa volevano incalzare, poverini?
“Guardando voi, penso a tanti che sono dovuti tornare indietro perché li hanno respinti e sono finiti nei lager, veri lager, dove le donne sono vendute, gli uomini torturati, schiavizzati. Noi ci lamentiamo quando leggiamo le storie dei lager del secolo scorso, quelli dei nazisti, quelli di Stalin, ci lamentiamo quando vediamo questo e diciamo: ‘Ma come mai è successo questo?’. Fratelli e sorelle: sta succedendo oggi, nelle coste vicine! Posti di schiavitù. Ho guardato alcune testimonianze filmate di questo: posti di tortura, di vendita di gente. Questo lo dico perché è responsabilità mia aiutare ad aprire gli occhi. ..."
Caro Papa Francesco, nei lager nazisti e stalinisti finivano persone arrestate e deportate contro la loro volontà. Non mi pare che oggi i migranti subiscano la stessa sorte. Stessero A CASA LORO e non finirebbero dove lei dice che finiscono.
A quanto pare, mentre il Papa si apprestava ad incontrare a Cipro le autorità religiose orientali, un anziano sacerdote foziano ha inveito contro di lui, chiamandolo "Eretico".
A questo sacerdote, in un certo senso, vanno fatti i complimenti per ciò che ha detto.
No, non è come pensate, non perché Francesco sia eterodosso.
Questo sacerdote è coraggioso perché, a differenza di molti, non si è nascosto dietro la finta maschera dell'ecumenismo pancristiano, denunciato già dai Papi del Novecento, quel finto ecumenismo del "ciò che ci unisce non ciò che ci divide".
Loro da una parte, noi coi Papi di Roma dall'altra.
Gesti come questo ci ricordano ancor una volta che al netto di documenti, di gesti eclatanti senza un senso profondo (la rimozione delle scomuniche) e delle smancerie, siamo ancora teologicamente in guerra con l'oriente e non possiamo che pregare, al netto dei molti difetti attuali di chi governa Roma e la Chiesa, affinché i battezzati che aderiscono allo scisma si sottomettano a quell'autorità che i loro, e nostri, antichi santi elogiavano nei Concili.
Non elogiatelo poiché ha anatemizzato Francesco, non pensiate lo faccia per le posizioni dell'attuale sedente.
Farebbe lo stesso con san Pio V.
Love and embrace Pope Francis I and the Pacifists. They are here because God wanted them, they are the chisel that will break the soft stone and leave a beautiful, orderly, clean and perfect sculpture.
It may be less stone, but it is stone in its purest and most perfect form.
In other words, look at the rise of traditional Catholics among young men, look at the rise of traditional wives and Catholic families among young men, look at the rise of militants in the church, the rise of apologetics and theology in our temples and our communities. bishops.
Do not worry my friend, our Lord is preparing us for what is coming, not only giving us a great test, but also cleansing his church of heretics, soft and lukewarm; we have a mission and we are here for it.
Deus Le Vult
Pax Vobis
Papa Francesco ad Atene:
"a proposito della visita di Paolo all’Areopago, Benedetto XVI disse che a noi devono stare molto a cuore le persone agnostiche o atee, ma che dobbiamo fare attenzione perché «quando parliamo di una nuova evangelizzazione, queste persone forse si spaventano. Non vogliono vedere sé stesse come oggetto di missione, né rinunciare alla loro libertà di pensiero e di volontà» (Discorso alla Curia Romana, 21 dicembre 2009)"
“Non possiamo tacere! Fili spinati, posti di confinamento e di schiavitù. Questa è la storia di questa civiltà sviluppata che noi chiamiamo Occidente!”.
Questa frase non proviene da un accademico woke americano o da un attivista che abbatte statue a Londra, ma da Papa Francesco durante la sua visita a Cipro. A Cipro, dove i posti di confinamento e i fili spinati sono frutto dell’occupazione islamica turca del 1974. Per questo gli ortodossi hanno chiesto ieri al Papa di fare come il suo predecessore, Benedetto XVI, e chiedere ai turchi la restituzione dei tesori bizantini che portarono via nel 1974. Ma Francesco non è sembrato molto recettivo.
Cosa chiede Francesco quando condanna l’Occidente con simili parole? Che gli europei siano travolti da una spartizione dei propri paesi come è successo a Cipro? Il grand remplacement alla francese?
Mai prima di oggi un Papa aveva sferrato un simile e diretto attacco alla nostra civiltà. La sensazione è che fra il Papa e l’Occidente ci sia ormai un abisso incolmabile. Le parole che Francesco rivolge contro la civiltà occidentale non sono mai usate per criticare i nostri nemici, dal regime cinese al fondamentalismo islamico.
Il Papa si è rivolto al presidente cinese Xi Jinping elogiando la sua “consapevolezza storica di essere un grande popolo, con una grande storia di saggezza, e che hanno molto da offrire al mondo. Il mondo guarda a questa vostra grande saggezza. Per favorire anche la cura della nostra casa comune e di tutti i popoli”. E con Xi, il Papa ha stretto uno storico patto criticato dai vescovi cinesi che hanno patito la persecuzione, l’esilio e il carcere sotto il regime cinese.
Papa Bergoglio è riuscito a spiegare che "l'idea di conquista" è parte integrante dell'Islam come religione, ma ha aggiunto che si potrebbe interpretare il Cristianesimo nello stesso modo. "Il vero Islam e un'adeguata interpretazione del Corano si oppongono ad ogni violenza", ha dichiarato il Pontefice, non proprio accuratamente. Notizia di oggi che un uomo è stato torturato e linciato fino all’uccisione in Pakistan per presunta “blasfemia” nei confronti del Corano. Dove legge Francesco simili notizie provenire dal mondo cristiano?
[...]
...segue
All’indomani della strage dei vignettisti di Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015, “rei” di aver irriso l’Islam, Papa Francesco in aereo è arrivato quasi a giustificare l’atrocità islamista con l’esempio del famoso “pugno” che ritiene giusto dare a chi ti offende la “madre”. “E’ normale, è normale”, disse Francesco. Forse è normale in Pakistan, ma non a Parigi.
Dopo lo sgozzamento il 26 luglio 2016 in una chiesa a Saint-Étienne-du-Rouvray, in Normandia, del sacerdote cattolico Jacques Hamel da parte di due giovani terroristi islamici francesi, la Chiesa consentì agli imam di entrare nelle chiese in Italia e in Francia e di recitare i versetti del Corano in arabo. Non era mai successo in 1.400 anni.
[...]
In un importante discorso pronunciato per il Premio Carlo Magno, il Pontefice, davanti ai leader europei, ha fortemente criticato l'Europa sulla questione dei migranti e ha chiesto ai suoi capi politici di essere più generosi con loro. Egli ha poi introdotto un'idea rivoluzionaria nel discorso: "L'identità dell'Europa è – e lo è sempre stata – un'identità multiculturale".
Per questo Ivan Rioufol, storica penna di Le Figaro, ha criticato Papa Francesco: “Per fare l'angelo, il Papa mette in pericolo l'Europa. Nonostante la pressione demografica africana e le tensioni identitarie vissute dai Paesi aperti agli arrivi di popolazioni musulmane, Francesco predica l'accoglienza per tutti, clandestini compresi. Il Papa è disinteressato al disordine dei popoli europei di fronte all'aumento dell'immigrazione dal Terzo mondo e a una cultura islamica offensiva. Giovanni Paolo II è stato più lucido quando, nel giugno 2003, ha invitato ad avere ‘un giusto rapporto con l'Islam’ e a ‘prendere coscienza, tra l'altro, della notevole divergenza tra la cultura europea, che ha profonde radici cristiane, e quella musulmana’. Questa prudenza non è quella di Francesco. La sua difesa di un'Europa multiculturale è addirittura suicida: permette a una civiltà storicamente opposta all'Occidente di radicarsi qui, anche attraverso l'intimidazione o la forza”.
Ne sanno qualcosa i ciprioti, il cui territorio è stato sventrato dalla presenza militare turca e le cui chiese sono state tutte rase al suolo. Ma di questo, Papa Francesco nella sua visita non ha parlato. C’era da parlare dell’Occidente come fili spinati e schiavitù.
Post tratto dal sito di Giulio Meotti
[BASTA UNA PAROLA] Papa Bonifacio VIII: Non si può tuttavia che constatare con preoccupazione come oggi, non solo nel Continente europeo, si registri un arretramento della Teocrazia (1301)
Bergoglio: Non si può tuttavia che constatare con preoccupazione come oggi, non solo nel Continente europeo, si registri un arretramento della democrazia (2021)
Questo è il 3° papa non italiano, i suoi 2 predecessori mai hanno usati linguaggi insultanti e hanno sempre dimostrato affetto per l'Italia e hanno tentato in ogni modo di difendere l'identità europea, soprattutto cristiana, lui no, perché cresciuto in una famiglia benestante che aveva lasciato l'Italia per motivi politici e non economici, la nonna era comunista fino al midollo e siccome è lei che ha allevato i nipoti, stante le precarie condizioni psichiche della madre, il nipote è cresciuto a sua immagine e somiglianza, peronista sfegatato fin dai 19 anni, membro militante della Guardia de hierro, direi quasi invecchiato con un malcelato senso di odium fidei, ha sempre dialogato con tutti fuorché coi cattolici, si inginocchia/va solo davanti a rabbini, imam e quant'altri e chiede sempre di essere benedetto, quando in vero dovrebbe essere lui a benedire, insomma cosa si deve ancora dire e vedere per non ritenerlo papa e capo della CC?
5 dicembre 2021 13:21
Esistono certe 'educazioni' che poi è la società in senso lato a subire profondamente.
In papa come Pio V meriterebbe la nostra difesa. Papa
Bergoglio non è difendibile.
Oramai gli Ortodossi sembrano decisamente più ortodossi degli ortodossi .
Le chiese olandesi convertite in ristoranti, parchi giochi, appartamenti, librerie e moschee
Giulio Meotti
Dove l'Islam sta sostituendo il Cristianesimo. L'Olanda, dove in una nuova ricerca l'80 per cento delle parrocchie saranno liquidate. Chiudono due chiese a settimana. Tante convertite in moschee. Un quinto di tutte le chiese hanno già chiuso e altre 1.700 faranno la stessa fine nei prossimi anni. Questa Europa farà la fine dei cristiani d'Oriente?
Edward Cornelis Florentius Alfonsus Schillebeeckx (Anversa, 12 novembre 1914 – Nimega, 23 dicembre 2009) è stato un teologo e presbitero belga, membro dell'ordine dei frati predicatori.
Ispiratore negli anni sessanta del "nuovo catechismo olandese", i suoi libri di teologia sono stati tradotti in diverse lingue, e il suo contributo al Concilio Vaticano II lo ha reso celebre in tutto il mondo. La sua teologia è considerata una teologia della prassi per la vicinanza alla teoria marxista e alla teologia della liberazione.....
Sul Catechismo Olandese:
https://querculanus.blogspot.com/2017/11/errare-humanum-est.html
https://www.prealpina.it/pages/venegono-ragazze-molestate-sul-treno-e-in-stazione-263995.html
La notizia è riportata anche dal Giornale, ma non riesco ad andare sul sito e su Prealpina solo due righe che dicono di due uomini, forse è il solito parlar generico per non dire.
Giulio Meotti
"L'Europa e il Papa difendano i cristiani o saranno travolti dall'islamizzazione"
Francesco a Cipro, l'"isola delle 133 chiese distrutte". Intervista-podcast per la newsletter a Bat Ye'Or, la storica della dhimmitudine: "Dagli armeni ai ciprioti, sono stati tutti sacrificati"
Bergoglio è uno dei padri attuali del globalismo e mondialismo, che fra le sue vittime ha pure la Grecia e il popolo greco. Andare a fare discorsetti sulla culla della democrazia ecc. in Grecia, girando con una sobria 500L, pur disponendo di solito di ben altri mezzi, suona un pochino come una presa in giro?
Un fallimento totale il viaggio apostolico di Bergoglio in Grecia e a Cipro... gli Ortodossi, pur essendo scismatici, a ragione, gli han tirato peste e corna... il problema è che la sua “sufficienza” provoca imbarazzo non solo in una parte del mondo cattolico ma anche nelle altre denominazioni cristiane e il problema non è come verrà ricordato dalla storia, ma se sarà ricordato....
Gli han detto che è un eretico, si sono rifiutati di celebrare la preghiera ecumenica, hanno chiesto più aiuti, citando il suo predecessore Benedetto XVI, sul fronte turco ottomano etc... etc... può anche tornare subito a Santa Marta....
Giulio Meotti
No, i migranti non sono come gli ebrei sotto il nazismo
Politici, giornali, Onu, vescovi, giudici. La menzogna serve a chiudere il dibattito. Ma ci pensa il cardinale Sarah: "Promuovere l'immigrazione un suicidio. Da cristiana, l'Europa diventerà islamica"
No, i migranti non sono come gli ebrei sotto il nazismo. Politici, giornali, Onu, vescovi, giudici...La menzogna è cantata in coro. Non importa che Hitler abbia sterminato 6 milioni di ebrei europei e che oggi in Europa ci siano invece 87 milioni di migranti internazionali vivi e vegeti. La bugia serve a chiudere il dibattito sull’immigrazione di massa e le sue conseguenze, oltre che a rendere l’Occidente talmente colpevole da potersi redimere soltanto con l’apertura delle frontiere a tutto il mondo. Ma per fortuna, c'è ancora chi pensa con la propria testa e non accetta la dittatura delle emozioni. Come il cardinale Robert Sarah che questa settimana dice: "Promuovere l'immigrazione un suicidio. Da cristiana, l'Europa diventerà islamica...”
La sorte dei traditori venduti...la conoscono anche i traditori venduti!!!
A.5 dicembre h.21.57
Le ultime notizie sul caso da lei citato, i 2 stupratori, aggressori e ladri, sono stati catturati dai CC in seguito alle lamentele dei vicini per schiamazzi notturni dentro l'appartamento in cui si svolgeva un festino a base di alcool e droghe varie, uno è italiano, l'altro è un marocchino senza nessun permesso, ma da anni in Italia senza alcun timore di venire espulso in quanto clandestino senza alcun diritto, le 2 ragazze li hanno riconosciuti, spiace per quella che ha subito brutali violenze sessuali ed è finita in ospedale, la seconda è riuscita a divincolarsi urlando e attirando attenzione, facendo così fuggire gli aggressori........la storia continua.
Bergoglio va a Cipro, carica 50 profughi e li porta in Italia.
La frase opportuna sarebbe troppo irriverente .... e allora diciamo che ha fatto come quelli che oggi vogliono stare alla moda, ma ... che lo fanno con il fondo schiena degli altri!
Bergoglio è un "teologo della liberazione", versione "india", la cui caratteristica principale è l'odio perla sana dottrina cattolica e quindi per il vero cattolicesimo, che vuole evidentemente distruggere.
L'odio per il bianco (maschio) e la civiltà occidentale, che appare nel movimento c.d. "woke" (risveglio, tradotto a senso), è già presente da anni nella "teologia india", che vede la vera religione e civiltà nel passato amerindio (quello degli aztechi antropofagi e dei primitivi dell' Amazzonia) e incita gli amerindi all'odio razziale contro i bianchi, discendenti dei conquistatori di un tempo, e la loro cultura. La vera religione sarebbe quella "popular" del paganesimo stile Pachamama, la vera cultura quella dello "storytelling" dei villaggi andini, vicini alla natura, immersi nella festa e nel mito, come infantilmente dicono.
Ma Bergoglio è solo la degenerazione finale (si spera) di false dottrine penetrate a partire dal Concilio e mantenute dai papi precedenti. A cominciare dal supposto diritto ("umano") del c.d. migrante all'accoglienza indiscriminata dovunque (Giovanni XXIII) per finire alla distruzione di tutto il passato storico della Chiesa fatta da GP II con le sue richieste di scuse, basate sull'assunto che la Chiesa avrebbe sbagliato per secoli a non praticare il "dialogo". Di queste demenziali richieste di scuse il papa polacco ha fatto una vera e propria divisa.
Una cosa indecorosa oltre che errata nei presupposti e nel modo.
Fu GPII che cominciò a demolire le Crociate. Ecco cosa disse nel 1995 di S. Caterina da Siena, che propagandava la Crociata, peraltro bandita dal papa allora regnante.
"Certo, bisogna riconoscere che anch'essa era figlia del suo tempo allorché, nel pur giusto zelo per la difesa dei luoghi santi, faceva sua la mentalità allora dominante, secondo cui tale compito poteva esigere persino il ricorso alle armi. Oggi dobbiamo essere grati allo spirito di Dio, che ci ha portati a capire sempre più chiaramente che il modo appropriato, e insieme più consono al Vangelo, per affrontare i problemi che possono nascere nei rapporti tra popoli, religioni e culture, è quello di un paziente, fermo quanto rispettoso dialogo..".
L'Accattoli, vaticanista dal cui libro ho tratto la citazione, commentava compiaciuto e maligno: "Ecco che cosa può capitare a una cristiana che gioca tutte le sue energie nell'obbedire all'ordine di un papa [Gregorio XI, che aveva bandito la Crociata]: che arrivi, sei secoli più tardi, un altro papa che la compatisce come 'figlia del suo tempo'" (L. Accattoli, Quando il Papa chiede perdono. Tutti i mea culpa di GP II, Mondadori, 1997, pp. 75-76. L'A. cataloga 21 "mea culpa" di GP II).
Di cosa vi meravigliate? Che alla fine sul Sacro Soglio sia arrivato uno come Bergoglio? Come lui e anche peggiori ce ne sono sicuramente tanti nella Gerarchia, a tutti i livelli...
(Dobbiamo esser preparati a morire da soli, col Rosario in mano, senza preti, senza Messa, senza niente perché non c'è più niente di cattolico - ma l'Angelo Custode e il Signore ci assisteranno).
H
L’être humain a besoin de savoir d’où il vient et où il va. Les peuples ont besoin d’identité. Quand un pays comme le nôtre ne sait plus intégrer et nie la démographie, c’est une bombe à retardement qui peut aboutir à un choc civilisationnel.
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