Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 22 ottobre 2022

Il caso disperato e perenne dell’Ucraina

Qui l'indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.
Cito Alessandro Orsini: "...Viviamo ormai in un modo capovolto; un mondo in cui l'Italia viene a trovarsi in una condizione di ricattabilità politica da parte del governo di Kiev; un mondo in cui i leader politici italiani hanno paura di ciò che dice di loro il ministro degli Esteri di Kiev, che non troverebbe un posto nemmeno in fondo alla classifica dei primi novecentomila ministri migliori della storia dell'Europa contemporanea. Zelensky mette l'Italia sotto costante giudizio etico-politico, mentre l’Italia vive nel terrore di parlare dell’inanità politica di quest’uomo che, invece di frenare un’invasione che sta radendo al suolo intere città ucraine, ha profuso il massimo impegno per sollecitarla. Nessun sussulto di dignità da parte della nostra classe politica; manco a parlarne. Oggi le offese sono per Berlusconi. Domani potrebbe toccare ai nostri ministri e magari pure al nostro Presidente della Repubblica. Follia allo stato puro." Di seguito un lucido esame della attuale realtà che stiamo vivendo... Il tutto fomentato da chi vuole espandere i propri interessi finanziari, senza pensare all'uomo, se non come merce, o carne da macello per poter raggiungere i propri scopi. Sui risvolti delle esternazioni di Berlusconi - che al di là dell'aspetto macchiettistico corrispondono ai fatti accaduti realmente - interessante puntualizzazione di Diego Fabbri qui. In ogni caso le dichiarazioni di Berlusconi, oltre a raggiungere lo scopo di sparigliare le carte nella contingenza della formazione del nuovo governo, hanno avuto il merito di esprimere ciò che sono in molti a pensare, ma non possono dirlo, pena censura ostracizzante e criminalizzante e inoltre hanno messo in chiaro alcune posizioni ibride. (M.G.)

Il caso disperato e perenne dell’Ucraina

La propaganda, di qualunque delle parti, è sempre stata fondamentale nella Storia; l'importante è non crederci e fare una disamina il più oggettiva possibile.
Il caso disperato e perenne dell’Ucraina: un tentativo di un regno o un impero mai nato (se non nei primi secoli dell'anno mille) ed un esperimento di una nazione disegnata da altri, come una sorta di fattore di comodo, dai due imperi odierni, quello sovietico e quello americano. Imperi, questi ultimi, che sono ben distanti da essere quello fu Roma, a cui si rifanno nella retorica e che invece molto assomigliano alle civiltà della Mezzaluna Fertile, della Mesopotamia o dell'Egitto tolemaico. In mezzo a questo equivoco c’è l'Ucraina, dove la sua debolezza di oggi è la stessa di ieri, con un territorio disegnato con la matita sulla cartina geografica, prima da Lenin, poi da Stalin (con il benestare degli USA alla fine della Seconda Guerra Mondiale). Poi da Krusciov che ne allargò i confini facendo controllare la Crimea, dalla sua provincia ucraina, la RSS ucraina, fino ad arrivare al ’91, con una alternanza governi, a turno, contro una parte della sua popolazione. 

Quindi, uno territorio, una terra di mezzo che non ha mai avuto stabilmente nella sua storia, se non inizialmente, una identità mai del tutto coesa, con una formazione interna tipica da provincia imperiale, con lingue ed etnie diverse assieme (ruteni, russi, minoranze bielorusse, moldave, ungheresi, romene, ceche, ebraiche, greche, bulgare, tatare ...) e che prova a rompe i legami secolari con la Russia, dai primi del'900 e dopo la strage Holodomor, passando con Hitler, pur di allontanarsi dal dominio di Stalin.

Un impero nasce, prendiamo fra tutti come esempio quello romano ( perché a quello di rifanno USA e Russia nella loro retorica, della Terza Roma e della Quarta Roma), come una civiltà che si impone sugli altri e poi, nel tempo, si viene a creare una «sorte comune» fra conquistati e conquistatori, una sintesi tra perennità, fedeltà a sé stessi ed alle proprie origini, con l'accettazione di autenticità delle culture annesse. Il riconoscimento dell’Altro diventa, nel tempo, appartenenza politica vera all'Urbs, non utopica, dove ci si sente parte integrante. Infatti, nell'Impero Romano ciascuno vi conservava il proprio diritto, ma quello dell’urbe di Roma prevaleva comunque gerarchicamente. 

Un impero serio si regge su questa logica che è Offensiva e, contemporaneamente, Difensiva (il termine urbs viene da una radice che significa all’origine «rifugio»). 

E questo criterio, verso le reciproche zone di controllo, non è né quello russo, né quello americano, applicando la logica di stati cuscinetto o di stati vassalli.

Tornado all’Impero Romano, i popoli erano così usciti dal loro isolamento ed entravano in un insieme complesso di relazioni sempre più strette, di appartenenza e pensiero Imperiale e di logica reciprocità: espansione e di difesa dell’urbs di tutto l’impero, anche di comunità di altre religioni e culture.

Questi finti imperi moderni invece tendono a vedere gli altri come colonie e Stati vassalli; lo è l'Europa nei confronti dell'America e l'Ucraina nei confronti della Russia.

Stati cuscinetto, appunto, come si usa dire ora, dove la Russia usa l'Ucraina come uno spazio di protezione, come se non ci fosse un popolo o un Urbs; e l'America usa gli ucraini, sulla loro pelle, per fiaccare Mosca, mentre loro giocano a golf, dettano sanzioni che ricadono sull’Europa, non sugli USA.

Ma nessun impero è eterno, come nessun confine; cambiano come le nuvole nella Storia, perché ci sono altri imperi e l’isolamento non può essere mai perenne, senza scadenza.

Così, dopo il crollo di un impero, si sono formati regni, nazioni, federazioni...

Ogni impero o super potenza, (americano, russo, persiano, turco...) si è basato su questi principi di forza, con le parti prima assoggettate. 

Soltanto i Romani (ed i persiani) però sono riusciti a operare una sintesi tra perennità, fedeltà a sè stessi ed alle proprie origini, facendo sì che anche gli altri si sentissero poi anche loro romani (il segreto per reggere per così tanti secoli). 

I greci, ad esempio, da cui nasce la parola democrazia, non furono mai un impero perché consideravano civili solo i cittadini greci; gli altri erano diversi, inferiori, barbari...e furono conquistati.

Poi, nella stratificazione secolare, i popoli indoeuropei hanno avuto la necessità di preservare la propria originalità e, con la rivoluzione industriale, ogni popolo ha capito che è impossibile un isolamento ed un ordine planetario obbligatorio, ma più o meno con brevi scadenze; Società delle Nazioni, poi Nazioni Unite, la UE.. 

Altri, utopicamente, si vedono come il sogno della Mesopotamia: “tanti popoli, una sola civiltà”, ma in realtà, un’area di invasioni, fatta di regni e le città-stato che non ebbero lunga durata.

Una Nazione nasce come una comunità fondata su una lingua, una civiltà e una «sorte comune», dall’affrancarsi con una rivoluzione, nel corso di secoli, da un impero o regno; ed è la storia dell’Europa. E’ caso della Francia, i cui confini sono quelli dati dall’impero romano; nazione è nata dall’impresa laboriosa di uno Stato, la Repubblica francese, la nazione franca, che a ridotto le altre ed assimilate, imponendo loro, la sua lingua, la sua concezione del diritto e la sua civiltà.

Ad esempio, nel caso della Germania, mai sottomessa all’impero romano, o dell’Italia, lo Stato ha costituito l’esito di una coscienza nazionale più lenta a formarsi e che finalmente nasceva come unica: non una Germania, un’Italia, ma dei Tedeschi e degli Italiani; poi nasceranno i nuovi confini.

In Ucraina, la Kiev dei Rus, nasce attorno a un fiume, si divide intorno a un fiume, ma senza una vera prospettiva di durata, perchè non basta il senso di appartenenza, una narrazione nazionale condivisa per fare uno Stato. Occorrono senso di comunità, economia solida ed indipendente, una classe dirigente forte ed un territorio che la protegga. Cioè autodetrminazione sugli altri, e non determinata da altri.

E, nulla di questo è stata, se non l’Ucraina, se non per un brevissimo periodo iniziale, (circa 3 secoli a partire dall'anno 1000) anch’esso ricco di scontri.

La sua debolezza di oggi è la stessa di ieri, le guerre odierne sono le stesse del passato, la storia ucraina è segnata da molte sofferenze e tragedie e dominazioni esterne: dagli Unni, Sciti, Cosacchi, turchi, lituani, polacchi, Zar, URSS e chi più ne ha, più ne metta.

Difatti, nel 1249 le invasioni mongole distruggono completamente Kiev, ed i russi capiscono che per affermarsi su altri ed essere impero, o al sicuro, devono avere un territorio migliore, più distanza dai nemici e si spostano a Mosca, poi San Pietroburgo come capitale, e ritornare infine a Mosca. Ed hanno avuto ragione a porre quella distanza strategica, come dicono le varie imprese fallimentari di Napoleone o della Germania.

Intanto, il territorio ucraino venne spartito per secoli fra varie potenze: il regno polacco-lituano, l'impero ottomano, i cosacchi del Dnieper, l'Austria e l'impero russo. 

I problemi tra Ucraina e Russia sono di origine relativamente "recente", per colpa dell'URSS di Stalin che con la strage Holodomor, colpì l'Ucraina tra il 1932 e il 1933, causando milioni di morti. Da qui, la rottura dei rapporti ed addirittura favorire Hitler, durante il suo attacco alla Russia.

“Secondo l’esperto Vadim Karasev, insieme al diplomatico ucraino Vasily Filipchuk, che ha parlato apertamente sul canale televisivo russo “News One“: “Solo se l’Ucraina esiste come territori separati, gli stati, alcuni di questi stati potrebbero aderire alla NATO“. Per coloro che seguono questa storia, questa non è una nuova informazione.. Il concetto di una via occidentale per l’Ucraina non è stata, né mai, un’iniziativa europea, ma semplicemente una manovra americana per creare dissenso e divisione all’interno dell’Ucraina, per creare instabilità e potenzialmente oltre. A causa del processo decisionale russo, questo non è stato pienamente realizzato, ma siamo rimasti con un governo fantoccio bloccato sul pilota automatico, con le sue banalità pubbliche distaccate e incoerenti sull’Occidente e l’adesione all’UE e alla NATO. Abbiamo persone intelligenti, non puoi ingannarle all’infinito. Sono un grande ammiratore dell’appartenenza alla NATO, ma è impossibile, attuare il punto.”

Dell'Ucraina esiste solo una parte che si può definire nazione e che si potrebbe staccare: quella dei ruteni, che parla l'ucraino ed è il 20%, dato che il resto parla il russo; popolo di guerrieri, ma che sono stati, alla fine, sempre dominati da altri popoli.

Le vicende di oggi ricordano quelle di ieri.

Troppa propaganda solo filo occidentale fa male ed in una guerra non si tifa; o si partecipa attivamente o si resta neutrali e si cerca la via diplomatica, mai perseguita, che sarebbe il rispettare i Protocolli di Minsk, firmati da ucraini e russi ma mai avallati dall’America (ed anche dalla Turchia).

Idem, per il memorandum di Budapest, dove gli Stati non garantirono i confini ucraini, come si sente dire ora, ma lì "assicurarono" (cioè: si è usata una formula, per la prima volta, che non obbliga nessuno ad entrare in guerra, perché il fulcro di quella accordo era la smilitarizzazione mondiale degli ordigni atomici). 

La Russia non è mai stata interessata alla Galizia rutena o all'aria occidentale del fiume Dinipro, né la Nato, ma all'aerea del Mar Nero, cercando di congiungersi, su terra ucraina, fino alla Crimea (anche perché la Nato a nord, ha reso il traffico marittimo di San Pietroburgo impraticabile per la Russia).

Attaccheranno anche Odessa, ma per arrivare a trattare, perché Odessa, senza prenderci in giro, è ucraina solo per bandiera, ma in realtà è sotto controllo ed interesse dell'Europa occidentale, della Turchia e della Nato.

Questo non è in post pro o contro, tipo: "Tra Sparta ed Atene, per chi tifi?" Una domanda senza senso, ma è questo il modo in cui si ora affronta la vicenda della guerra nell'est Europa.

Purtroppo, per diventare Nazione indipendente veramente, da quando esiste il mondo, ci deve essere un soggetto sovrano che compie violenza su altri, vince e poi li assimila in una Nazione. Ma una nazione per a dare in guerra deve avere una struttura popolare omogenea consolidata e con gli stessi fini; non sobillata da altri oltre oceano. L'Ucraina è ancora abbastanza divisa, (come ho già detto, solo il 20% della popolazione parla ucraino) e un commilitone non si può permettere di guardarsi le spalle da un altro che magari e del sud est ucraino o che ha tutta la famiglia in Russia o altrove. Un esempio: Zelenskyj, che ha abolito la lingua russa, parla russo e l'ucraino lo parla a stento e durante le elezioni era mal visto da molti ucraini, che non sopportano né lui, né Putin. Lo spirito nazionalista ucraino, o meglio ruteno, è presente da metà '800, ma soffocato dagli Zar; è riemerso dopo la strage dell'Holodomor, per cui, pur di liberarsi dei russi, sono diventati filo nazisti, sperando che Hitler avrebbe sconfitto i sovietici. 

Ma anche qui, la Germania (e quindi pure gli ucraini, hanno perso, essendo stato sconfitto Hitler dai russi ed americani.

La Russia non ha ragione, è spietata come ogni impero, feroce ed ha sempre dominato i ruteni. Ma la storia si fa così e così la fanno anche gli USA, con le dovute differenze e con una libertà molto maggiore concessa all'Europa, per vari motivi storici e di convivenza reciproca.

E non ha ragione nemmeno la Nato o la UE, che prendono in giro gli ucraini su un ingresso negato nella Nato ed un altro quasi impossibile in Europa, che nel migliore nei casi, per procedure UE, potrebbe avvenire tra 15 anni, semmai ci fosse ancora l'Ucraina, di questo passo, così come definita oggi. Non si è scomodano nessuno a metterci alcun esercito per difenderla dai russi, facendo una guerra per procura, come dicono gli analisti, per sconfiggere il nemico della Nato, sulla pelle ucraina.

La strategia, secondo gli USA e la Nato, è di far collassare la Russia, come espressamente detto dalla Casa Bianca. Questa è una via folle da parte degli USA e controproducente, anche per la UE, quando invece bisogna mediare con i protocolli di Minsk.

Gli Usa ed Uk sono presenti in uno Stato neutrale, ai confini russi, dal 2014, (in cui fanno cadere i protocolli di Minsk) al 2019; pensate che lo facciano per etica e solidarietà? 

La Russia ha invaso questa nazione per l'ennesima volta nella sua storia, facendo errori ed orrori, sottovalutando tante cose, ma soprattutto la l'intelligence americana e turca, che ha dato informazioni precise e mezzi agli ucraini per individuare i bersagli. 

Ora che, con il sangue degli ucraini, gli Usa (che non se lo aspettavano che l'Ucraina potesse reggere così), intravedono la possibilità di annientare la Russia, decidono di inviare più armi ancora, con l'intento, dichiarato dalla Casa Bianca, di rovesciare il governo russo. Altro che interessi per il popolo e democrazia in Ucraina; questo si chiama investire dei capitali enormi per un ritorno di interessi.

Ma se saltasse la Russia, (cosa molto difficile, perché è probabile che la guerra in Ucraina la vinceranno loro ed i confini verranno ridefiniti), nella strategia un po' folle degli americani, che se ne stanno su “un'isola” lontana a guardare, e che in politica estera hanno sempre sbagliato, avremmo più pace, oppure uno scontro mondiale? Tutta le regione russa si destabilizzerà in guerre interne e contro l'Occidente, che provocherebbe ritorsioni in Occidente; altro che l'Isis. Il blocco anti Nato, mai del tutto compatto, ora è più coeso con Russia, Cina, India, Iran ed ora anche Arabia Saudita.

I cambi di un regime avvengono sempre dall'interno e dalla popolazione di quel paese, non tramite golpe o esportando la democrazia. Finché non sarà il popolo russo a cambiare forma di governo (e per ora l’80% è con Putin), non ci sarà mai un cambiamento e bisogna cercare di convivere con i Paesi che la pensano diversamente, stabilendo delle regole reciproche, come ha fatto la UE, con un effetto su Mosca e San Pietroburgo, che sono stati più a contatto con l’Europa, e dove Putin registra il minor consenso. Una strategia senza l’uso di armi, come non fanno invece gli USA, che pensano ad un golpe (si vedano gli effetti contrari ottenuti stabilmente nell’esportare la democrazia).

Con la NATO alle porte, Cina ed India, ed altri Paesi, si coalizzeranno con la Russia, vedendo la gli USA che avanzano.

Sconfiggere ed umiliare un nemico, chi non la vede come noi, come dalle parole del capo di Stato americano ed il suo staff, non è cosa molto intelligente, basti solo ricordare perché scoppiò la Seconda Guerra Mondiale.

Pretendiamo che la cultura del popolo giapponese, cinese, arabo, indiano, etc... sia senza senso, inferiore alla nostra e quindi vada corretta dai noi con la forza o con dei golpe? No, perché i popoli sono diversi e non tutti amano l'Occidente; alcuni sì, e vi si trasferiscono; altri fanno solo commercio e sento che loro sono nel giusto. 

Capire l'altro, serve ad accettare i problemi naturali fra uomini e trovare un equilibrio.

Lo fece l’America, nel 1945, con un gran presidente, che non appoggiò il piano di Churchill, di continuare la guerra ed attaccare Mosca. L’America rispettò gli accordi e con Stalin, si divisero le aree di influenza.

Poi, un altro aspetto: alla UE conviene allargarsi sempre più a Est ed avere sempre più paesi membri in dissenso fra loro o conviene solo aprire ai commerci con altri Paesi, come l'Ucraina, o quello che ne rimarrà ed i suoi problemi interni centenari? Già Italia, Francia, Germania, Austria, Ungheria e Bulgaria hanno uno politica diversa da quella polacca, rumena o inglese.

È ovvio, essendo occidentale, che sto dalla parte degli americani, ma soprattutto degli europei, perché sono italiano; abbiamo un sistema imperfetto, ma molto migliore del loro. Solo un occidentale pazzoide direbbe che si sta meglio in Russia; ma noi europei li abbiamo sempre rispettati nella loro diversità e mai trattati da inferiori come invece fanno gli americani.

Sicuramente, l’Europa deve avere più indipendenza dalla politica americana, soprattutto quando quest’ultima è a suo discapito.

Il problema è che una analisi non prevede aggettivi, stemmi ed etichette da affibbiare; quello lo fanno le TV, non gli storici, geopolitici e politologi. Anche solo l’idea di far cambiare la Russia, cosa un pochino impossibile perchè solo i russi possono decidere di cambiare regime, fare una rivoluzione, come nel '17, almeno che non si pensi di fare un genocidio; i golpe indotti dall’esterno durano come le nuvole.

Per finire, ma non meno importante, la Russia, al contrario di quel che pensano gli Usa, è certo molto più arretrata degli americani, ma tutt'altro che finita come potenza e sta combattendo con una mano dietro la schiena, perché in una guerra "civile", che sta costando carissima, l'avversario, cioè gli Usa, stanno a vedere che cosa metta in campo e qual è il suo livello militare. Questo è un concetto basilare, ovvio fra due potenze nemiche e la Russia, che non è nata ieri, lo sa benissimo, e credo che non sia solo quella che vediamo messa in campo con l'Ucraina.

Si tornerà ad una situazione simile a quella definita dai protocolli di Minsk, dopo un'inutile strage e destabilizzazione. (Vincenzo Mucciaccio)

38 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto l'articolo, pur dicendo cose giuste, è permeato da un diffuso pessimismo. Ma si trascurano alcuni aspetti soprattutto religiosi della questione Ucraina.
A volte ci viene detto che l'Ucraina è un paese povero. Il mio timore è che il benessere in Russia sia concentrato solo nelle grandi città. E che nelle aree contadine si stia meglio in Ucraina che in Russia.
Ma veniamo alla questione religiosa Il Patriarca Kirill è, probabilmente da sempre, in buoni rapporti con Putin. E di recente, cioè durante la presidenza Poroscenko, vari gruppi ortodossi indipendenti da Mosca si sono riuniti in una sola chiesa e hanno ottenuto l'autocefalia dal Patriarca di Costantinopoli.
Quindi in Ucraina abbiamo due chiese ortodosse una indipendente ma filocostantinopolitana, l'altra legata a Mosca.
I moscoviti rimproverano ai costantinopolitani di essere in buoni rapporti ecumenici con la Chiesa di Roma che, dopo lo scisma del 1054 viene considerata eretica.
Sembra che la coesistenza pacifica delle due chiese ortodosse e della terza dipendente da Roma per il momento non sia all'ordine del giorno.

Anonimo ha detto...

Che i contadini ucraini stiano meglio dei Russi proprio no, Odessa è in mani di Turchia, NATO e GB, che ne ha fatto una vera e propria fissazione da molto tempo, VZ parla russo e male l'ucraino, in compenso parla ameringlish meglio di Biden, chissà perché.......

Sergio ha detto...

…….oggi le offese sono per Berlusconi. Domani potrebbe toccare ai nostri ministri e magari pure al nostro Presidente della Repubblica. Nostro presidente della repubblica Mattarella???
Mattarella chi? Quello che il 15 ottobre 2021 ha aperto le porte del Quirinale al Moloch? Quello che ha portato il nostro Paese nel precipizio ? Avevo la percezione che questo fosse un sito legato alla Santa Chiesa Cattolica Romana.

Anonimo ha detto...

Quelli che lei chiama 'costantinopolitani' sono massoni da lunga data, sono ecumenisti esattamente come i 'romani' vaticanosecondisti coi quali vanno appunto d'amore e d'accordo, sono guidati dal deep state statunitense, che pochi anni orsono ha tentato di 'modernizzsre' la Chiesa Ortodossa con il Concilio di Creta, al quale la Russia NON ha partecipato. E vi sarebbero un'infinità di altre cose da dire.

Anonimo ha detto...

Anch'io ho avuto fino ad un certo momento la sua percezione, poi mi sono accorto che è legato più che altro ai Centri di Potere in versione centrodestra.

Anonimo ha detto...

I giovani d'oggi sono rovinati dalle sinistre radical chic e politically correct e i genitori non sono esenti da colpe.... c'è proprio bisogno di una Contro Rivoluzione Culturale che parta dalle fondamenta....

Aspetta e spera ha detto...

Eh magari fosse possibile la controrivoluzione! I giovani d'oggi sono TUTTI di sinistra, radical chic e politically correct, cosi come i loro genitori e i loro insegnanti. Per di più godono di un benessere straordinario che era raro quaranta anni orsono e, anche nei casi in cui esisteva (famiglia notarile, signorile da generazioni, etc...), era contenuto, non così vistoso e pacchiano come quello dei ricchi odierni. La controrivoluzione, quindi, chi la fa? Si può costruire un edificio con quattro mattoni? Bisogna rassegnarsi. La controrivoluzione non interessa più nemmeno a Dio!

mic ha detto...

Cosa c'è di contraddittorio tra Chiesa cattolica e centro destra? Tolti i "centri di potere" che non ci riguardano...

Anonimo ha detto...

Il governo perfetto, come il mondo perfetto, è il sogno delle utopie atee e delle eresie cristiane
(Per questo si può lodare un governo che segna sicuramente un cambio di passo, senza ritenerlo o pretenderlo perfetto).

A proposito di Ucraina ha detto...

Dodicesimo partito vietato e chiuso in Ucraina.

Il Partito Socialista è il dodicesimo partito vietato in Ucraina.
I precedenti chiusi sono: Blocco di opposizione, Socialisti, Partito per la giustizia e lo sviluppo, Nashi, Derzhava, Blocco Vladimir Saldo, "Opposizione di sinistra", "Partito della Sharia", "Unione delle forze di sinistra", "Piattaforma di opposizione - For Life" e "Partito socialista progressista dell'Ucraina".

Non c’è male per una democrazia modello occidentale. Peggio dell’Unione Sovietica. Almeno allora era tutto chiaro e senza sotterfugi.
Ora, invece, Zelen’sky facciata democratica e pugno sovietico.
D’altronde tali modelli di governanti ucraini nel 2014 inviarono i blindati e gli aerei bombardieri contro il Donbass, colpevole di chiedere maggiore autonomia sul modello della nostra Valle d’Aosta o dell’Alto Adige.

C'est du pareil au même, pour moi. ha detto...

Per tutto il conflitto in Siria, l'acqua è stata usata come arma di guerra. A volte i terroristi chiudevano semplicemente le valvole dell'acqua e tenevano in ostaggio la vita di civili assetati. Altre volte i terroristi bombardavano le pompe o la stazione dell'acqua.

Oggi la guerra è finita, i terroristi se ne sono andati e l'unica area occupata da Al Qaeda è Idlib, ma i danni alle infrastrutture idriche non sono mai stati ricostruiti a causa delle sanzioni USA-UE che vietano l'importazione di materiali utilizzabili per riparare o ricostruire le infrastrutture del governo.

https://www.stilumcuriae.com/siria-colera-e-sanzioni-usa-uccidono-la-gente
Dimmi tu se questi si possono chiamare "uomini"..

Anonimo ha detto...

Purtroppo lo stato profondo degli USA governa il mondo e non c'è niente da fare (nel caso, per le infrastrutture idriche). A onor del vero, se lo stato profondo degli USA è onnipotente la colpa è nostra, come rilevava in un suo recente, 'commento eleyson' Mons. R. Williamson. Lo stesso discorso vale per l'UE e per la chiesa conciliare.

Anonimo ha detto...


Le offese di Zelensky non colpiscono tanto la persona quanto la carica pubblica e quindi l'istituzione italiana.
Bisognerebbe saper distinguere.
Anche se il politico in carica non ci piace vanno respinte comunque al mittente le arroganti pretese e offese dello Zelensky.
Si tratta di avere senso dello Stato e dignità nazionale.
Staremo a vedere col nuovo governo, ma è vietato farsi troppe illusioni.
Meloni ha detto in passato: "alleati non servi".
Vediamo se riuscirà a metterlo in pratica.

Anonimo ha detto...

Non sono per niente d'accordo sul fatto che gli USA abbiano fatto bene a non distruggere il comunismo sovietico nel 1945.Sarebbe stato un enorme beneficio per il mondo,perché il comunismo é satanico come il nazionalsocialismo.

Anonimo ha detto...


IL piano di Churchill per continuare la guerra stavolta contro Stalin.

Più che un piano era un'idea, peraltro velleitaria.
In quel momento un rovesciamento delle alleanze di tale portata non sarebbe stato capito.
Inoltre, l'Armata Rossa, giunta nel cuore dell'Europa e dilagante nei Balcani grazie anche ai massicci aiuti americani di ogni tipo inclusi i camions che permisero di motorizzare un ampio numero di unità sovietiche, era uno strumento bellico formidabile, anche se priva di bomba atomica.
Poteva inoltre contare su forti partiti comunisti in Francia e Italia, ben armati in conseguenza della lotta clandestina.
Insomma, sarebbe stata un'impresa piuttosto difficile e la gente, prima di tutto i militari, era stanca della guerra, che durava da quasi sette anni.
Si sarebbe dovuta trovare anche la motivazione propagandistica adatta.
Le due bombe atomiche furono tirate su un Giappone ormai sconfitto anche per chiudere finalmente la guerra, il cui costo economico stava diventando pesante anche per gli americani. Pare che siano stati soprattutto i politici attorno a Truman a prendere la decisione, mentre i due comandanti in capo (Eisenhower e Mac Arthur) erano contrari ad usare un'arma così tremenda e contro un nemico ormai in ginocchio.

Anonimo ha detto...

E gli USA sarebbero scevri da ogni macchia? Legga di Mons. Delassus L'americanismo e la congiura anticristiana (sul libro esiste pure un'ottima conferenza di don Curzio Nitoglia, reperibile sul suo sito). Gli USA - o meglio lo stato profondo statunitense - sono la centrale del Male. L'origine del comunismo è la stessa del liberalismo. Il nazionalsocialismo invece si propose di attuare una' crociata contro il bolscevismo' (pur commettendo molti errori). Sul tema può leggere i libri di Léon Degrelle: ottimo Les âmes qui brûlent, un libro di spiritualità. Non guardi la televisione! Che lo Spirito Santo tutti ci illumini e fortifichi per ben combattere la buona battaglia e per non sbagliarci riguardo ai nemici e agli amici!

Anonimo ha detto...

Su Crosetto, Ministro della Difesa, sulla santa alleanza atlantista e soprattutto sull'invio di armi all'Ucraina leggere il post Telegram di Cesare Sacchetti.

"Il debutto di Crosetto è ipocritamente comico. Etc..."

Anonimo ha detto...

"Ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace." (Is 9,6-7)
"Io sono per la pace, ma essi, appena parlo, sono per la guerra." (Sal 119,7)
"Deposte le accuse, le minacce, le cause della reciproca diffidenza, [i governanti] tentino di risolvere le attuali divergenze coll’unico mezzo a ciò adatto, cioè con comuni e leali intese: [i popoli] nella calma e nella serenità, senza incomposte agitazioni, incoraggino i tentativi pacifici di chi li governa. È con la forza della ragione, non con quella delle armi, che la Giustizia si fa strada. [...] Invitiamo tutti a volgere lo sguardo in Alto ed a chiedere con fervide preci al Signore che la sua grazia discenda abbondante su questo mondo sconvolto, plachi le ire, riconcilii gli animi e faccia risplendere l’alba di un più sereno avvenire." (Pio XII, 24 agosto 1939)

Si accumulano armi e ci si illude che una sempre maggior violenza possa diminuire la violenza. Si pensa che la vendetta si possa ammantare di giustizia. Si pensa di costruire la grandezza dei popoli sul sangue, le lacrime, l'odio e la devastazione. La parola 'pace' diventa allora vuota, insensata, sintomo di vigliaccheria, di tradimento, di apatia.
Ebbene, se è così, allora si deve chiedere vuoto ed insensatezza, vigliaccheria, tradimento ed apatia. Che un negoziato sia questo, per certa sapienza umana, non importa, perché la sapienza mondana è stolta davanti a Dio.
Sì, troppo spesso la pace appare come debolezza e compromesso. Ma voglia Dio che i potenti e i popoli abbiano il coraggio di umiliarsi in essa per chiudere le porte dell'abisso.

Anonimo ha detto...


Léon Degrelle era il capo dei filonazisti belgi. Non è accettabile presentare come valida la "crociata anticomunista" di Hitler, uno sterminatore forse peggiore dello stesso Stalin, qualsiasi cosa abbia scritto don Nitoglia. Sull'America come odierno impero del Male non bisogna nemmeno esagerare, ci sono anche forze sane che stanno cercando di reagire (vedi il movimento pro-Life etc). Le forze del male in America sono soprattutto quelle della sinistra democratica via di tesa, sfortunatamente al potere con il senescente e pseudo-cattolico Biden e le femministe del suo partito.
L'alternativa non passa comunque per le crociate antisemite.

tralcio ha detto...

Tre dubbi terreni da affidare alla fede nel Regno di Dio e risolverli (per ora) lì.

1) pessimismo / ottimismo

Qualcuno fa di tutto per paventare gli scenari più tetri. Di chi sta facendo il gioco?
C'è chi evoca doppi e tripli giochi, così anche chi pare stare dalla parte buona non lo è.
Se ogni agire umano è parte di un perverso disegno ineluttabile, chi riteniamo "dio"?
Se ogni ragionamento porta a tristi prese d'atto che il male vince, la gioia è possibile?
Invece tutta la storia è saldamente nelle mani di Dio.
Anche mentre si avvicinano le fauci del leone o quelli come Fauci con l'ennesima iniezione.

2) politici di cui fidarsi / non fidarsi

Fa sorridere veder differenze tra Letta, Draghi o Meloni: rispondono agli stessi padroni.
L'unica differenza è questa: o si governa per la finanza globale o per la propria nazione.
Di più: gli stessi, se cambiassero questa opzione fondamentale, andrebbero bene.
Solo l'uscita dall'Euro e altre pseudo-istituzioni (che sono gabbie) libereranno la vita.
Ogni altro accalorarsi per l'una o l'altra parte è pura vanità, come un derby di calcio.
Per convinzione o per ricatto, chi si fa burattino è mosso da fili in mano d'altri.
Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, se quest'uomo di Dio non sa proprio che farsene.
Chi si consegna agli idoli è destinato invariabilmente al castigo, che è purificazione.

3) la pace, l'Ucraina, la Russia, l'America, il Medio Oriente etc etc

Uniamo il punto uno con il punto due.
L'Ucraina è in guerra solo per procura, non per gli ucraini. E' stata usata.
Una marionetta ha provocato l'orso e l'orso ha sfoderato gli artigli.
Come non è stato facile capire la pandemia, così è per il conflitto attorno a Kiev.
C'è un esercito di mistificatori che racconta le cose in modo distorto.
Gli editori rispondono a fondi e quei fondi rispondono a un'élite resettatrice.
Chi -al punto 1- non ha ancora capito e pure al punto due insiste, sul tre è senza rete...
La verità farà liberi. Anche più poveri, ma liberi. Uomini e non polli d'allevamento.

Anonimo ha detto...

IN CANADA ARRIVANO LE SCUSE AI DISCRIMINATI ▷ LO STORICO DISCORSO DELLA NUOVA PREMIER DELL'ALBERTA 22 ott 2022 https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=7wuGTlNBqO4

F.T. ha detto...

Odifreddi, Benedetto XVI e quel dialogo che non c’è mai stato
Cari amici di Duc in altum, fosse per me non dedicherei una riga all’operazione commerciale che va sotto il titolo In cammino alla ricerca della verità, libro spacciato come dialogo fra l’ex seminarista Odifreddi, ateo in servizio permanente effettivo, e Benedetto XVI. Fabio Battiston ha invece voluto scrivere in proposito questo contributo che mi ha mandato e che vi propongo.
https://www.aldomariavalli.it/2022/10/23/odifreddi-benedetto-xvi-e-quel-dialogo-che-non-ce-mai-stato/

Perche' segnalare il pezzo qui, in un contesto altro?
Semplice perche' anch'esso e' tra i casi disperati.
Tra Mons.Ravasi, Odifreddi,Cionci,varji ed eventuali non si sapra' mai a chi dare il resto.
Personalmente ringrazio Fabio Battiston per essersi sciroppato tutto 'sto polpettone.

Anonimo ha detto...

Ottimo commento. Provvidenza Divina del Cuore di Gesù, provvedici!

Anonimo ha detto...

CERCANO UN "FATTO COMPIUTO" PER TRASCINARE TUTTI IN GUERRA.
Diffondete, più si sa meglio è.
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SHOIGU AVVERTE I MINISTRI OCCIDENTALI:
KIEV STA PREPARANDO UNA PROVOCAZIONE CON BOMBA SPORCA O MINI ORDIGNO NUCLEARE!
Il ministro della difesa russo ha telefonato ai suoi colleghi di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Turchia. Shoigu avrebbe espresso l’idea che Kiev sia in possesso una bomba sporca (o bomba radioattiva). La situazione va seguita con attenzione. Attesa la smentita di Kiev.
GLI USA SI STANNO AVVICINANDO ALLA 'TEMPESTA PERFETTA schierando truppe in Romania, ha affermato il presidente serbo Aleksandar Vucic.
Il dispiegamento della 101° divisione aviotrasportata dell'esercito USA vicino al confine con l'Ucraina sta portando un forte aggravamento della situazione, che può essere definita una tempesta perfetta, ha affermato il presidente serbo Aleksandar Vucic.
“Ci stiamo avvicinando a quella che ho chiamato la tempesta perfetta nell'ultimo incontro. Basta guardare le forze con cui la Russia sta ora entrando in Ucraina. Quando vedi che gli americani hanno inviato la loro migliore unità, portata in Romania, a pochi chilometri dal confine con l'Ucraina, allora ti diventa chiaro cosa ci aspetta, se si arriverà a uno scontro diretto", ha detto il politico.

Anonimo ha detto...

INTERROGATIVI SENZA RISPOSTE

Ho colto da alcuni post degli interrogativi non miei ma che condivido: mi sembrano molto sensati. Racchiudono tante perplessità. Li propongo all’attenzione dei lettori.
Per proporli e rispondere basta soltanto collegare tra loro alcuni fatti storici simili.

1. Perché il Kosovo ha avuto diritto all'autonomia e il Donbass no?
2. Perché la Slovenia e la Croazia hanno potuto dichiarare l'indipendenza dalla Jugoslavia, mentre la Crimea e il Donbass non possono dichiarare l'indipendenza dall'Ucraina?
3. Perché la Germania Est ha potuto scegliere di riunificarsi a quella Ovest e la Crimea non può scegliere di riunirsi alla Russia?
4. Perché Usa, Francia e Israele possono bombardare la Siria e se la Russia fa lo stesso in Ucraina è un crimine?
5. Perché gli Usa e la Gran Bretagna possono fare la guerra preventiva contro l'Iraq e la Russia non può farla contro l'ingresso dell'Ucraina nella Nato?

La mia risposta ha detto...

Perché coloro che hanno "per padre il diavolo" sono i padroni del mondo.

Anonimo ha detto...

L’industria europea nelle mani di Biden: così il potere si sposta verso l’America

Non mi ero reso conto fino in fondo di cosa stesse accadendo con il progredire dei mesi di questa terribile guerra in Ucraina. Razionalmente lo sapevo, ma non avevo tirato tutte le somme. Forse non sono stato il solo, in Italia e in Europa. Ma ora i fatti sono lì, davanti a noi: erano decenni che noi europei siamo più stati tanto nelle mani degli Stati Uniti sul piano militare, industriale, strategico. E questa debolezza europea – se si protrae – è in grado di ribaltare le narrazioni degli ultimi vent’anni. Potrebbe non essere più l’Estremo Oriente a erodere la base industriale dell’Italia e dell’Europa. Quel ruolo potrebbe passare all’Estremo Occidente: l’America.
di Federico Fubini 24 ott 2022

Anonimo ha detto...

USA. 30 DEMOCRATICI CHIEDONO A BIDEN DI NEGOZIARE CON LA RUSSIA
Un gruppo di 30 democratici dell'ala liberal alla Camera sta facendo pressione sul presidente Biden affinché cambi radicalmente la sua strategia sulla guerra in Ucraina e porti avanti negoziati diretti con la Russia. È la prima volta che membri di spicco del suo stesso partito hanno spinto il presidente a cambiare il suo approccio sull'Ucraina.
La lettera, inviata lunedì alla Casa Bianca e ottenuta dal Washington Post, potrebbe creare maggiore pressione su Biden mentre cerca di ottenere il sostegno interno allo sforzo bellico, in un momento in cui gli USA si dirigono verso un inverno potenzialmente difficile e i repubblicani minacciano di tagliare gli aiuti all'Ucraina se riprenderanno il Congresso.
In una lettera guidata dalla deputata Pramila Jayapal (D-WA), i 30 Democratici chiedono a Biden di abbinare il sostegno economico e militare senza precedenti che gli Stati Uniti stanno fornendo all'Ucraina con una "spinta diplomatica proattiva, raddoppiando gli sforzi per cercare un quadro realistico per un cessate il fuoco”. In particolare, i democratici sono preoccupati per il fatto che gli Stati Uniti non si impegnino in un dialogo regolare con la Russia come parte del loro sforzo per porre fine a una lunga guerra che ha causato migliaia di morti e 13 milioni di sfollati.
L'amministrazione Biden continua a ripetere che spetta a Kiev se e quando negoziare con la Russia, sostenendo che gli ucraini in quanto popolo libero dovrebbero decidere il proprio destino. Ma alcuni esperti russi affermano che Mosca negozierà solo con gli Stati Uniti, un'altra superpotenza.
I legislatori affermano che l'apertura deve essere colta vista la devastazione dilagante della guerra, aggiungendo: "L'alternativa alla diplomazia è la guerra prolungata, con le sue certezze e i rischi catastrofici e inconoscibili". I liberaldemocratici osservano che le conseguenze disastrose della guerra si fanno sentire sempre più al di là dell'Ucraina, incluso l'aumento dei prezzi di cibo e gas negli Stati Uniti e i picchi dei prezzi di grano, fertilizzanti e combustibili che hanno creato carenze alimentari globali, per non parlare del pericolo di un attacco nucleare di Mosca. (Fonte: Washington Post)

Probabile si tratti di pura strategia elettorale in vista delle midterm, dove i democratici rischiano siano alla Camera che al Senato. Oppure potrebbe essere il segnale di un fronte che si sta spaccando. Il tempo dirà.

Anonimo ha detto...

"Gli Usa hanno contribuito a provocare questa guerra. Non ho dubbi. La narrazione per cui Mosca è malvagia, che è una guerra non provocata è completamente unilaterale, è falsa. È la propaganda occidentale, ma non è un gioco: può ucciderci tutti.

Siamo in una guerra per procura: Usa contro Russia. Gli Usa dicono che l’Ucraina farà parte della sfera d’influenza americana, che farà parte della Nato. La Russia dice che non lo permetterà mai. Gli europei zitti, hanno seguito gli Usa.

Anche se molti leader Ue sanno quanto sia pericoloso l’atteggiamento americano, il loro silenzio è scioccante. Anche il vostro nuovo premier, Meloni dice: ‘Non saremo mai l’anello debole, siamo sempre con la Nato’, è deludente perché non si tratta di essere l’anello debole. Si tratta di parlare sinceramente dei rischi: credo che gli europei debbano essere chiari e proteggere l’Europa.

Per gran parte della mia vita ho visto i governi americani commettere errori terribili. Non voglio che l’Europa si convinca che l’unica cosa che può fare sia seguire gli Usa. Quindi l’escalation sta arrivando perché nessuna delle due superpotenze nucleari cede. Gli Usa dicono che faranno di tutto per sconfiggere la Russia. La Russia dice che farà qualsiasi cosa per evitare la sconfitta: ognuna ha 1.600 testate nucleari.

Quando a marzo Biden ha detto: ‘Quell’uomo non può rimanere al potere’, avrebbe poi dovuto scusarsi. Avrebbe dovuto dire che era necessario negoziare. I cittadini europei dovrebbero capire che appoggiando l’Ucraina che fanno richieste assolute e totali, si segue una via sconsiderata.

Trattative (per un negoziato ndr.) erano in corso a marzo: poi l’Ucraina ha lasciato il tavolo. Ci sono stati negoziati mediati dalla Turchia. Gli ucraini hanno detto che facevano progressi. I russi hanno detto che si facevano progressi. Poi Kiev ha detto: ‘Non negoziamo più’.

Non sappiamo esattamente perché, ma abbiamo motivo di credere che gli Usa li abbiano dissuasi. Ma nessuno lo dice. So per certo che sono stati gli ucraini ad andarsene. Perché i leader italiani non hanno detto quel che è successo? Perché l’Ue non lo ha detto?

Agli ucraini è stato detto: ‘Qualunque cosa vogliate, vi sosterremo’. Se assumi questo punto di vista, loro ti chiederanno il massimo: ‘Vogliamo sconfiggere Putin’. Uno scivolo verso la guerra nucleare. E Kiev dice: ‘Sì, potrebbe esserci una guerra nucleare’, come se fosse una cosa normale e non la fine del mondo. Una posizione inaccettabile."

(Jeffrey Sachs economista americano, professore e direttore del Dipartimento per lo Sviluppo sostenibile della Columbia University ed ex consigliere di tre Segretari generali dell’Onu. Intervista al Fatto Quotidiano di oggi)

Anonimo ha detto...

DECIDIAMO NOI CHI E' EBREO E CHI NO

Il grande regista Fritz Lang venne invitato da Goebels​ ​ a collaborare col regime nazista. Quando​ fece presente di essere ebreo, pare che​ il ministro della propaganda del Reich gli abbia risposto: - Non faccia l'ingenuo , signor Lang. Siamo noi a decidere chi è ebreo e chi no!_
Oggi avviene qualcosa di simile.
E' il regime a decidere chi è fascista e chi no.
E' fascista ( e nazionalista, antisemita, omofobo, razzista, complottista, negazionista..) non solo chi, pur accettando il gioco democratico, tiene a casa il busto di Mussolini , ma anche chi - tenga pure a casa il busto di Che Guevara - è contrario all'utero in affitto, difende la famiglia, contesta la retorica dei diritti umani, critica la politica dello stato di Israele, non crede che l'attentato dell'11 settembre sia opera di Bin Laden, pensa che il Covid non sia la peste, non si è vaccinato, vorrebbe abolire la NATO ecc.

Non sono, viceversa , fascisti i neonazisti ucraini. Il fatto che ispirino allo sterminatore di ebrei Bandera non costituisce motivo di imbarazzo. Ne crea ancor meno il fatto che dal 2014, l'anno in cui sono saliti al potere con il colpo di stato di Maidan, si siano distinti non tanto per le parole (alle quali, fino a prova contraria, si possono opporre altre parole), ma per le opere: proibendo il russo nella scuole; bruciando vive cento persone nella sede dei sindacati di Odessa; sciogliendo per legge una decina di partiti politici, che insieme raccolgono il consenso del 30% del corpo elettorale; bombardando in modo terroristico le città delle regioni ribelli.
Costoro non solo non sono fascisti, ma sono anzi dei sinceri democratici, meritevoli di essere foraggiati con armi e denaro.​
Questo incredibile ribaltamento della realtà non stupisce in sè e per sè. Il potere è da tempo diventato una fucina di menzogne. Ciò che lascia costernati è la facilità con cui il pubblico semicolto (che a questo punto dovrebbe essere definito totalmente ignorante) della cosiddetta sinistra si beva questo fiume di bugie, incurante della cronaca, della storia e della logica.
Laura Ru

Anonimo ha detto...

LA STRAGE DI ODESSA, COSA ACCADE IN UCRAINA NEL 2014 E COSA CORRE SOTTO I FATTI CHE HANNO PORTATO ALLA GRAVISSIMA CRISI ODIERNA.

La questione del neo nazismo ucraino , il racconto ai microfoni di Byoblu del giornalista Franco Fracassi arrestato in Ucraina nel 2014 e finito sulla lista nera di persone da eliminare dei neonazisti ucraini, ascoltare tutto assolutamente.

Operazione Chaos di cui parla il giornalista https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Chaos
Operazione Condor di cui parla il giornalista https://en.wikipedia.org/wiki/Operation_Condor

per avere il libro di Franco Fracassi scrivete a francofracassi1@gmail.com

Anonimo ha detto...

https://www.infowars.com/posts/media-ignores-ukraine-shelling-russian-towns-schools-churches-an-orphanage/

Anonimo ha detto...

Salvatore Canto
Saranno pure asserviti a poteri forti e occulti, ma giornalisti e politici che irresponsabilmente continuano a scherzare con il fuoco e fanno di tutto per alimentare l'incendio della guerra ucraina, non si rendono conto che in una eventuale guerra nucleare globale morirebbero pure loro e i loro figli? O credono che perché sono potenti riusciranno in qualche modo a scamparla? Ma non sanno che dopo la battaglia con quelle armi non ci sarà nessun vincitore e i sopravvissuti invidieranno i morti? Questi sono impazziti...

Da Fb ha detto...

‼️ Schiaffo dell'Ucraina alla vicina Ungheria.

A Mukachevo (Munkács), nella regione ucraina della Transcarpazia abitata da una storica e numerosa minoranza ungherese, è stata smantellata in queste ore la statua del Turul, un uccello mitologico legato alle leggende sull'origine dei Magiari e per questo simbolo di identità nazionale.

Un gesto forte probabilmente dovuto alla scelta dell'Ungheria di Orbán di non inviare armi all'Ucraina e di cercare di minimizzare l'impatto delle sanzioni occidentali antirusse sui conti di Budapest.

Ma non c'è solo questo.
La questione della gestione delle minoranze da parte del governo centrale di Kiev negli ultimi 10 anni scarsi è stata troppo sottovalutata.

Ancora oggi, dopo il 24 febbraio, ne parlammo lungamente durante i viaggi nelle terre di confine tra Ucraina e Romania, Ucraina e Moldova, Ucraina e Ungheria. La questione però veniva considerata secondaria rispetto allo sconvolgente conflitto bellico con la Russia.

In realtà, è un aspetto decisivo ed è drammatico che nella tollerante, borderless ed estensiva Unione europea non se ne parli per nulla.
Anche perché come abbiamo spiegato su questa pagina la gestione inclusiva delle minoranze è un criterio cruciale anche per l'adesione di un Paese sia nell'Ue che nella NATO.

I contrasti tra Kiev e Budapest negli anni sono stati tantissimi, e anche altri governi hanno considerato queste politiche un simbolo del nuovo corso "intollerante" dei governi nazionalisti ucraini.

Ora comunque, al netto delle scelte politiche di Orbán, l'Ungheria da febbraio sta mettendo in campo sforzi enormi per contribuire all'accoglienza e alla gestione dei rifugiati ucraini.

Di alimentare nuove tensioni non si sentiva davvero il bisogno.

Polveriera moldava ha detto...

Il paese confinante con Ucraina e Romania sta collassando grazie alle politiche antipopolari e antiumane del pupazzo del WEF servo di Schwab Maia Sandu (ahhh... le donne al potere...).
Costo della vita, repressione sanitaria, repressione politica con arresto dei leader dell'opposizione hanno reso de facto la Moldavia una dittatura.
Inoltre il paese è ormai infestato dalle truppe straniere, in primis Usa, per via della guerra.
MOLDAVIA
Il popolo si è ribellato e da molte settimane viene chiesta la cacciata della Sandu, che ha pure tassato la legna da ardere, visto che per colpa sua non c'è più gas.
Popolo e opposizioni si sono organizzate per creare un governo popolare e indire elezioni a prescindere dai desiderata della classe politica al potere e hanno creato un tribunale del popolo per processare la Sandu.
Il WEF è esposto.
I suoi pupazzi nel mondo avranno vita breve, molti sono già caduti.

SIC SEMPER TYRANNIS

Anonimo ha detto...

Chiedere la pace pare sia peggio che essere contro il green pass

Anonimo ha detto...

In Ucraina sostengono di dover mandare in onda il loro Tg al lume di candela, a causa della mancanza di energia elettrica. Ma se l'energia veramente manca, come fanno a mandare in onda il programma? E, poi, come riescono a poter ricevere questo programma degli utenti, che dovrebbero essere anch'essi privi di corrente elettrica?
D'accordo la propaganda, ma, quando si eccedono certi limiti, si scade nell'assoluto ridicolo, addirittura danneggiando quella causa che s'intenderebbe invece promuovere ...

Anonimo ha detto...

È cominciato tutto con una fiction anni fa... Hanno un leader che è un attore! Pessimi filmati per gli allocchi!

Ma dopo due anni di covid la maggioranza crede a qualsiasi cosa!