Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 29 ottobre 2022

«La medicina è ammalata. Si fermi subito la follia di obblighi e green pass»

La scrittrice Susanna Tamaro racconta il suo libro di riflessione sul Covid, nato da profonda indignazione. «Il nuovo ministro? Inizi chiedendo perdono». 
Dalle informazioni bibliografiche: "Credevamo di essere onnipotenti e sbagliavamo. Credevamo di aver capito tutto e non avevamo capito niente. Gli anni della pandemia hanno costituito un grande reset, per tante certezze e tante convinzioni, e il risultato è un trauma collettivo di cui oggi viviamo le conseguenze: una situazione di gravissimo contrasto sociale, patologie psicologiche diffuse in forme acute soprattutto tra i giovani, un'incertezza generale sul futuro. Dobbiamo ritrovare un filo di Arianna in ciò che abbiamo vissuto e usarlo per ricucire la trama della nostra convivenza, se vogliamo sopravvivere come specie. E questo filo è fatto di pensiero e di resistenza: alla disinformazione, alle tentazioni del controllo sociale, a un'«era dello squalene» segnata da sopraffazione e sfruttamento, alla deriva del transumanesimo che minaccia innanzitutto la nostra medicina. Una concezione aberrante secondo cui le persone non sono unioni irripetibili di corpo e anima ma solo oggetti da trattare, da riempire di pillole e vaccini, fino all'estremo di sopprimerle quando non più «funzionali». Susanna Tamaro tesse in queste pagine una riflessione sulla natura e sul nostro posto nel mondo, dando voce ai dubbi di molti, non solo sulla gestione passata della pandemia ma sulle intenzioni future di una scienza e di una politica che sembrano aver contratto il virus più pericoloso: la cecità di fronte alla verità della vita. Questo libro suona le trombe di Gerico e sgretola il muro dei pregiudizi, delle polemiche e dell'arroganza: uno sguardo che si alza libero e ci offre una prospettiva nuova, come un volo di rondini.". Qui l'indice dei precedenti.

«La medicina è ammalata. Si fermi subito la follia di obblighi e green pass»

Lei è stata se non l’unica, una delle pochissime intellettuali italiane a pubblicare un libro del genere (‘Tornare umani’, Solferino ed.; ndr). I più si sono adeguati al pensiero prevalente. Perché secondo lei?

«Premetto che io sono una persona che vive fuori dal mondo e dalla politica, da tutto. Però questa epidemia mi ha spinta ad osservare con molta attenzione quello che stava succedendo. È ciò che mi ha più turbato a un certo punto è stata proprio la sudditanza delle persone che avrebbero dovuto dire: “Un momento, ragioniamo, pensiamo…”. Invece sentivo gente dire: “Sono felice di avere il Green Pass in tasca” o cose del genere, per me assolutamente abominevoli. E le poche persone che obiettavano, come Massimo Cacciari o Giorgio Agamben, venivano messi all’angolo da un sistema dei media agguerrito in una maniera preoccupante.

Anche la stampa si è fatta troppo spesso strumento del potere e ha alimentato questo discorso dominante.

«Sì. È stato un canto trionfale, senza possibilità di riflessione, e questo è sempre molto preoccupante in un Paese democratico, dove bisognerebbe riflettere. E una scienza che si propone come assoluta è una scienza che apre le porte a una tirannia, naturalmente, perché la scienza è tale quando sa che può sbagliare e lo ammette. Invece c’è stato un monoblocco, tutti in massa si sono messi a convincere che bisognava agire in una determinata maniera. Sono rimasta molto turbata nel vedere l’inerzia prima dello scoppio della pandemia, che era prevedibilissimo, e poi l’esplosione dell’irrazionalità. Quando un paese diventa irrazionale, si mette su una china pericolosissima».

Quel che continuo a chiedermi è: come stato possibile? Gli intellettuali hanno taciuto, per lo più, e la stampa si è subito schierata. Ma anche la popolazione si è adeguata… Come siamo diventati «disumani» secondo lei?

«Io vivo da tantissimi anni in un paese piccolo, di provincia. Ho avuto modo di vedere ancora più chiaramente questa cosa, stava deflagrando il tessuto sociale. In un paese conosci tutti, vedi famiglie spaccate, amicizie rotte, sulla base del “sei vaccinato?”. Io non ho mai chiesto a nessuno se fosse vaccinato, perché non mi è mai interessato. Perché non si può discriminare. Se cominciamo così, facciamo come nella es Jugoslavia, dove - lo ricordo nel libro - prima facevano le feste di compleanno a casa dei vicini di altra etnia e poi si sono massacrati a vicenda durante la guerra. Questo è dentro di noi: tutti abbiamo una parte nera dell’anima che aspetta di infiammarsi ed esplodere. E poi ci sono le paure arcaiche, come quella della peste, e il fatto che abbiamo rimosso il discorso sulla morte dalla nostra società. Nessuno pensa più che, democraticamente, siamo tutti destinati a morire. Gli eventi di questi anni hanno sollevato il velo sulle menzogne della nostra società. E questo ha fatto paura».

Dall’intervista a Susanna Tamaro su La Verità del 23/10/22

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Fabrizio Fabbri
In Italia, si sa, da decenni la sinistra ha il dominio assoluto della scena pubblica e pur di far trionfare le proprie idee su cultura, politica, morale, economia, peraltro sempre, sempre sbagliate, si permette di tutto, anche pubblicamente, compresa violenza psicologica, e abusi vari.
E se qualcuno osa contraddirla su qualsiasi argomento dove tutti vedono che ha palesemente torto, la sinistra usa la prepotenza o fa la vittima e affibbia la nomea di fascisti a coloro che hanno avuto il coraggio di contraddirla e, complici i media schierati quasi tutti con lei, riesce a ottenere la ragione che non ha.
La sinistra in Italia è stata per decenni una cappa oppressiva : politica, cultura cinema teatro letteratura arte musica, scuola, università, costume, tutto era comunista (lo dice anche Gaber nella canzone Qualcuno era comunista).
Il quotidiano (prediletto addirittura dal Papa attuale, come ha detto lui stesso in una delle prime interviste) La Repubblica è stato per decenni il Vangelo del progressismo sinistroide ateo che assieme a tutti gli altri strumenti di influenza ha scristianizzato e disumanizzato profondamente gli italiani.
Io vivo e lavoro nella scuola da sempre in Romagna e per decenni ho visto e spesso sperimentato sulla mia pelle lo strapotere di fatto e di mentalità dei sinistroidi, prima comunisti e oggi progressisti lgbt: in molti ambienti, parrocchie comprese, impongono le loro idee e la gente che la pensa diversamente da loro è impaurita, terrorizzata e tace e si adegua. Tutto è roba loro e la bandiera arcobaleno ha affiancato e talora sostituito la bandiera rossa nei Comuni, nelle Chiese e spesso ai balconi delle case private.
La sinistra si è imposta come una dittatura di fatto per anni, come la vera religione degli italiani, il tabù intoccabile, un cancro radicato e assai diffuso
Negli ultimi anni le cose son finalmente un po ' cambiate e stanno cambiando, come dimostra il governo Meloni, in tutti i campi, e anche nelle tradizionali regioni rosse cioè Emilia-Romagna, Toscana, Umbria.
Ma posso assicurare che ancora l' influenza schifosa comunista progressista anticristiana su tutte le menti è purtroppo ancora molto forte .

Anonimo ha detto...

Specie nell'ambito della medicina.

Do not obey ha detto...

Quanto accaduto alla Sapienza dimostra la necessità di modificare le istituzioni educative, militarmente occupate dagli intellettuali organici, vera colonna portante del Pensiero Unico.
Insegnanti che non insegnano ma, in compenso, indottrinano.
Occorre ricreare le condizioni per l’emergere del libero pensiero, sollevando la coltre soffocante del perbenismo bigotto dei maître a penser radicali, vestali del Politicamente Corretto.
Ovvero funzionali alle necessità omologative su larga scala delle Multinazionali finanziarizzate, interessate solo alla formazione degli executives, esecutori.
Serve un contro ‘68.

E.P. ha detto...

Il bello delle "follie" è che permangono molto a lungo, anche quando la cosiddetta "emergenza" è terminata da un pezzo.

tralcio ha detto...

Parole rare... Parole dure... Parole vere...

L'adesione (per molti ancora convinta e radicata) alla narrazione pandemica con i suoi accessori (bollettini diuturni, distanziamento, mascherine, tamponi, vaccini, greenpass etc) ha smascherato e svergognato la presunzione di essere in una società democratica e libera, in un'epoca illuminata dal sapere e dalla conoscenza scientifica e soprattutto di vantarci degli esseri umani della specie homo sapiens sapiens.

La protervia con la quale gli interessi di pochi ha imposto il contrario di quel che diceva, con il concorso delle istituzioni, delle parti sociali, della cultura, delle professioni e dell'informazione profumatamente pagati (con soldi improvvisamente comparsi ovunque, quando per tutto il resto non ci sono mai), ha rivelato come la menzogna e la manipolazione mentale più sofisticata, plagiando le persone a una credenza cieca agli idoli, possono ridurre tutte le attese umane ad essere rinchiuse in stie per polli.

Serviranno anni a liberare la società da questi veleni spirituali, sempre che i veleni chimici e microbiologici (iniettati insieme ai suddetti) non contribuiscano prima a ridurre drasticamente il numero di quelli che lo dovranno fare. Anche la Chiesa -nella maggior parte dei suoi pastori e fedeli- ha contribuito a diffondere in modo sorprendentemente allineato il virus della disumanità correlata a un progetto anticristiano e transumano.

Resta tuttavia un portentoso, splendido, inossidabile e preziosissimo motivo di consolazione: il Male è sempre e solo una mancanza di Bene. L'esperienza sventurata ancora in corso (e quanti sono ancora convinti della quarta dose e della mascherina, correndo a farsi il tampone al primo starnuto) ci conferma una volta di più che il male non sarebbe tale senza il bene. Il male è un disordine che ci rivela la bontà dell'ordine. Anche quando il male sembra prevalere, il bene alla fine prevale. Non può che essere così: l'essere resta, il non essere è solo una temporanea assenza, adorabile da chi si protende nel vuoto, esprimendo il vuoto interiore che ne anima l'esistere. Anche passando di qui, da questo male non necessario, imposto a forza da un potere malato, asservito a una volontà di male, alla fine -passando da una croce- l'unico essere tornerà a risorgere.

Sta a noi essere nel secolo con l'una o l'altra prospettiva: di perderci nell'ipotesi del nulla (che però non c'è totalmente, ma si chiama inferno, malgrado certe strampalate "catechesi") o di dirigerci al Tutto, anche attraverso la porta stretta della croce.

Anonimo ha detto...

“Proteggere tutti senza esclusioni” e discriminare ricattando, come stanno insieme?

Anonimo ha detto...

Sono felice di questo nuovo lavoro di Susanna Tamaro, lei è persona semplice, attenta capace di parlare a tutti senza ombra di supponenza e le persone capiscono e ascoltano attente.

Anonimo ha detto...

"L’emergenza è finita, lasciateci in pace“: titola così oggi Libero, il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti che in un editoriale in prima pagina parla dei “nostalgici del Covid” dedicando alla pandemia l’apertura del giornale dopo i fatti di ieri. Una giornata storica, ieri, appunto, con il nuovo Governo che poche ore dopo l’insediamento ha disposto lo stop ai bollettini quotidiani, all’obbligo di mascherine in ospedali, ha annullato le multe agli over 50 non vaccinati e reintegrato medici e operatori sanitari sospesi per non essersi sottoposti alla vaccinazione. “Il Pd insorge e Mattarella frena. Ma i dati confermano: l’allarme non c’è” si legge nel sottotitolo della prima pagina di Libero, a cui segue l’editoriale di Sallusti intitolato “Gli irriducibili della pandemia“.

Anonimo ha detto...

Se la dittatura della sinistra persiste, la colpa è anche della mollezza della destra, la quale ha rinnegata la sua essenza per compiacere la sinistra, snaturandosi e rendendosi insulsa (senza sapore). Si può fare il paragone con la rivoluzione conciliare, che ha rinnegata la Tradizione per adattarsi al mondo, perdendo di credibilità e di attrazione (seminari e conventi vuoti). Anche fra i pochi cattolici fedeli alla Chiesa di sempre, dopo i primissimi anni di eroiche battaglie, che vedevano pochi ma agguerriti innamorati della Liturgia di sempre fare di tutto per la preservazione della Liturgia e della Dottrina della Fede, abbiamo visti un ammorbidimento, una caduta a piedi pari nella trappola tesa dai modernisti e con gli indulti e col motu proprio. I risultati sul fronte civile sul fronte religioso li vediamo: noi non contiamo niente, la sinistra è sempre la stessa, la chiesa conciliare ha eclissata la Chiesa Cattolica e i cattolici tradizionali in combutta col Vaticano, che cosa hanno ricevuto in cambio del loro ammorbidimento? Traditionis Custodes! Piagnucolare non serve a niente. Ciascuno di noi, nel suo piccolo, con le sfumature che predilige (io ho ricordato e ricorderò insieme ad altri l'avvenimento di cui ieri è occorso il centenario), veda di combattere arditamente per Cristo Re. La battaglia potrebbe incominciare con lo studio dell'Enciclica Quas primas di Pio XI (11 dicembre 1925) sulla Regalità sociale di Nostro Signore Gesù Cristo. So di già che molti di voi diranno: ah, ma non è più attuale! la dottrina che propone è impossibile ai giorni nostri! E allora, se è impossibile, perché lagnarsi della dittatura della sinistra?

Anonimo ha detto...

Nonostante sia oramai stabilito che il farmaco chiamato vaccino non immunizza, come affermato dalla pfizer al parlamento europeo, c'è chi stupidamente si ostina ad invocare campagne di vaccinazione.
Oramai sono solo tristi e patetici questi giornalisti totalmente fuori contesto oppure sono in malafede perchè non possono non sapere.

Anonimo ha detto...

Susanna Tamaro: rinomata esperta di pratiche di igiene pubblica.
Tra l’altro, mi pare che, anni fa, si lanciasse in considerazioni sull’amore saffico. Eppure, se diventa antivax, non è più una indottrinatrice della lobby arcobaleno, ma una intellettuale sopraffina, alternativa e combattente; adatta al palato del gregge tradi.

Anonimo ha detto...

Pare che Mattarella, il Pd e Fi osteggino la normalizzazione sanitaria: è il socialismo reale che non vuol morire senza combattere

mic ha detto...

Ho pubblicato l'esternazione delle 12:15 per sottolineare ai tanti provocatori in servizio permanente effettivo che uno dei nostri principi è quello di dad spazio ai pensieri giusti e sensati, senza dover per forza fare l'anamnesi di chi li esprime....

@per l'anonimo delle 12.15 ha detto...

"Non far caso a chi lo disse, MA FAI ATTENZIONE A CIò CHE DISSE" (Imitazione di Cristo);
2+ 2 è = a 4, sia se il conto la fa Stalin, sia se lo fa San Giovanni Bosco.
Non esistono notizie fasciste o notizie comuniste. Ciò che dice la Tamaro è vero o è falso?
Se è falso, dove sta il falso? Se è vero, perché preoccuparsi se copula con uomini e/o donne? Sono problemi al massimo tra lei ed il suo confessore .

Da Fb ha detto...

ASSALTO ALLA CULTURA
Invero la cultura è sempre stata fatta oggetto di assalti da parte della politica da secoli. Ma mai come in questi ultimi tempi si sono trovati uomini di cultura che hanno essi stessi calato i levatoi alla politica (intendendo con ciò la parte peggiore, mera espressione di potere) e prova ne è la forte penetrazione del politicamente corretto. Distruggere la cultura significa distruggere la civiltà e la civiltà occidentale sta compiendo proprio questo suicidio, nel modo più stupido in cui possa avvenire (d'altra parte ogni suicidio inconsapevole è stupido).
La seguente nota di Roberto Buffagni (cui va il mio grazie) su quanto avviene in Inghilterra ci dà l'idea di quanto sia avanzato il processo suicidario.

Il nuovo premier britannico, di origine indiana, annuncia che farà chiudere le sedi dell'Istituto Confucio nel Regno Unito. L'Istituto Confucio, come il British Council o la Società Dante Alighieri, si limita a favorire lo studio della lingua e della cultura cinese, non è una diabolica operazione di guerra psicologica architettata dallo SM cinese. Possono senz'altro esservi agenti segreti cinesi - o britannici, italiani, etc. - che si accreditano come dipendenti dell'Istituto Confucio, del British Council, etc. Se esso viene chiuso, le spie si accrediteranno con una diversa "leggenda". Insomma l'Istituto Confucio è - meraviglia! - una istituzione culturale, preziosa per introdursi alla conoscenza di una lingua (difficile) e di una cultura (antichissima, ricchissima, molto diversa dalla nostra e, nel caso di specie, dalla britannica). Dunque, anche dal ristrettissimo pdv della sicurezza nazionale britannica, abolire l'Istituto Confucio è una decisione autolesionista, perché se lo UK designa la Cina come nemico, dovrebbe fare di tutto per migliorare la conoscenza il più possibile diffusa della cultura cinese, così allargando il bacino di potenziali reclute necessarie per l'analisi delle tendenze in atto in Cina (ovviamente per combattere con successo un nemico è indispensabile conoscerlo meglio che si può). Questa decisione del nuovo Premier britannico è insomma una decisione del tutto stupida, e chi l'ha presa è, almeno sotto un profilo importante della sua personalità, un imbecille.
Quali sono le giustificazioni di questa imbecillità di un uomo che, a giudicare dal suo CV, per altri versi imbecille non è? Vediamo. La prima e la più facile è l'effetto "spin": così, sui media il Premier fa la bella figura del decisionista che schiaffeggia la grande potenza cattiva e comunista, e si appella alle inclinazioni più stupide e identitarie del suo elettorato. La seconda giustificazione è una cosa più seria e più grave: l'idea che la cultura sia un'arma direttamente politica, perché all'azione politica si affida il compito di creare la cultura, censurando e promuovendo a seconda degli interessi politici in vigore; o per dir meglio, il cortocircuito tra politica e cultura, la quale ultima viene integralmente politicizzata, ed è vero, interessante, valido, fruttuoso quel che è politicamente utile, mentre è falso, superfluo, dannoso e sterile quel che non lo è: perché quel che è politicamente utile o meglio "politicamente corretto" è CULTURALMENTE VALIDO ed ETICAMENTE GIUSTO.

Da Fb ha detto...

...segue
Questa è in effetti la tendenza che prevale nell'attuale pensiero dominante occidentale, ed è, va da sé, la MORTE della cultura (e l'iniezione letale per l'intelligenza di chi ci casca).
Sino al termine della Guerra Fredda, i due grandi campo geopolitici trovavano, seppur tra varie difficoltà, un terreno di comprensione culturale comune sulla base dell'umanesimo borghese, certo diversamente interpretato, ma formante un campo di intesa e di comunicazione nel quale i nemici potevano continuare a intendersi reciprocamente come uomini aventi pari dignità, pari possibilità di affrontare "i problemi che nessuno può risolvere per noi", ossia gli interrogativi perenni che si pongono da sempre e per sempre agli uomini e alle loro civiltà, una delle principali funzioni della cultura, da sempre. Purtroppo, l'umanesimo, che è una gran bella cosa, è molto fragile, perché il suo fondamento è il senso religioso, la capacità di rivolgere la propria attenzione al grande mistero che ci supera e ci contiene come l'amnio contiene il bambino nel grembo materno; per farla corta e un po' semplicistica il fondamento dell'umanesimo è Dio, parola nella quale ciascuno, e ciascuna civiltà, scorgerà significati diversi, e mai esaustivi perché come disse nel XV secolo Nicola da Cusa, la verità è infinita, e noi possiamo approssimarci ad essa come un poligono si inscrive nel cerchio, ossia mai perfettamente finché il poligono non diviene cerchio esso stesso, ciò che accade solo quando ce ne andiamo all'altro mondo e la realtà del Vero ci sommerge. Dio non va forte sull'attuale mercato delle idee e delle sensibilità, sembra addirittura che sia un prodotto obsoleto, come un modello di automobile d'epoca non più in fabbricazione: lo si vede ancora circolare nelle strade ma non si può più acquistare dal produttore, sparito da decenni; tocca impazzire per trovare i pezzi di ricambio e si finisce per dover supplire con un difficile, precario faidate. Suscita ancora un po' di curiosità e magari di ammirazione per la sua eleganza, come quando vedi passare una Isotta Fraschini e ti sovvengono scenari Liberty high brow, le vestaglie di Fortuny, Proust che va a cenare al Ritz, le grandes horizontales, e altri ricordini farlocchi ma piacevoli (per cinque minuti). Poi si riprende a vivere la vita vera. Però è difficile, vivere "la vita vera" ossia sta roba che ci succede ogni minuto, viverla senza Dio; molto difficile. Difficile vivere e difficile pensare. Invece, è facile diventare imbecilli.

Anonimo ha detto...

E mentre la sinistra stenta a rassegnarsi e continua a ululare alla luna e mentre i giovani occupano le università a intermittenza combattendo un fascismo che è solo nella loro testa bacata,la destra al governo dà segnali forti di cambiamento: il ministro dell'interno si fa sentire in europa e la costringe a riconoscere che le ong straniere non devono depositare i loro carichi in italia... il ministro della difesa si inginocchia davanti al milite ignoto cosa mai accaduta finora... il ministro della salute reintegra i medici sospesi già dal 2 novembre... e tutto questo in soli 3 giorni.

Anonimo ha detto...

Il popolo Italiano «è destinatario e custode privilegiato dell’eredità degli apostoli Pietro e Paolo: un’eredità squisitamente spirituale, vale a dire culturale, morale e religiosa insieme; un’eredità viva, come dimostra non solo una secolare, ininterrotta testimonianza di santità, di carità, di promozione umana, ma anche il creativo inserimento della comunità dei credenti nell’odierna realtà sociale»
Insegnamenti di Giovanni Paolo II, IX/1, 1986, Città del Vaticano 1986, p. 139.

Anonimo ha detto...

ABOLIZIONE CONTANTE = CONTROLLO
Lo scopo non è la lotta contro l'evasione fiscale ma il controllo totale delle singole persone, e l'euro digitale serve a questo.
La sinistra ha nel monitoraggio dei cittadini un suo pilastro ideologico. Dopo il green pass (che parolaccia) tocca alla moneta elettronica. Per la sinistra il contante è un relitto del passato, ma nel prossimo futuro ci troveremo in una società di zombi telecomandati.

Anonimo ha detto...

E' tornata la legalità.
Ricordate i Rave Party di migliaia di sbandati a base di alcol e droga, stupri, occupazioni abusive, furti e morto finale che si svolgevano per giorni durante il ministero Lamorgese? Immagino di si.
Ebbene, ne è stato organizzato uno a Modena. Il nuovo Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha provveduto subito allo sgombero dell'area occupata.

Anonimo ha detto...

Migliaia di persone giunte da tutta Europa per il solito party della droga, casualmente organizzato per la festa satanica di Halloween. Dopo quanto accaduto a Seul bene ha fatto il ministro a ordinare lo sgombero dell'area. Se aspettavamo un segnale immediato di un cambio di rotta di questo governo rispetto ai precedenti, quando questi raduni venivano tollerati, se non addirittura benedetti, eccolo.

Anonimo ha detto...


Il nuovo governo, di CD, è partito con il piede giusto, finora, nella politica interna.

Non si tratta solo della Meloni, sembra che "la squadra" di governo abbia delle personalità competenti (soprattutto interni, giustizia) che sanno quello che fanno + sono mosse non da un intento ideologico ma dal desiderio sincero di fare il bene dei cittadini e dell'Italia. E questo non è un dettaglio secondario.
Uno dei limiti delle nostre classi dirigenti, quale che fosse la loro ideologia, è sempre stato quello di non saper creare un gruppo dirigente valido, cioè con i migliori (invece: tirapiedi, portaborse, galoppini, etc). E questo non solo nella politica, p.e. anche nell'Università.
Forse era questa un'eredità negativa delle classi dirigenti dell'Italia pre-unitaria, ormai scadute alquanto rispetto alle qualità di un tempo, sia nel Medio Evo che durante il Ranascimento, rinchiuse nel ghetto dei piccoli e decrepiti Staterelli in balia di ogni vento?

Comunque sia: forse questa volta abbiamo veramente un gruppo di governo di ottimo livello. Il merito principale è sicuramente di Giorgia Meloni, che sembra ispirata da buon senso e volontà di fare nell'immediato, tipicamente femminili (quando ci sono, ottime qualità).
Per la politica estera il discorso resta ancora chiuso. Tajani è un "atlantista" di ferro. Si spera comunque che anche lì possano esserci degli sviluppi positivi, nel senso di dichiarare la necessità di una soluzione diplomatica di questa sciagurata guerra, visto che nessuno dei due contendenti è in grado di vincere e l'Europa non può certo sostenere per anni una guerra del genere (vedi il problema dei profughi, che sta diventando serio in tanti Paesi).
Intanto vengono smentiti i gufi che dicevano esser Meloni = Draghi, una marionetta dei Poteri Forti mondiali, etc. Accuse insensate, era ovvio, che servivano da alibi per non impegnarsi. O frutto di semplice pregiudizio.
Politicus

Anonimo ha detto...


I provvedimenti presi dal nuovo ministro dell'interno, il prefetto Piantedosi, sono provvedimenti di tipo amministrativo perfettamente legittimi nell'ambito delle leggi e regolamenti vigenti.

Avrebbe potuto prenderli a suo tempo anche l'on. Lamorgese, ministro dell'Interno del precedente governo. Perché non lo ha fatto?
Perché evidentemente Draghi non glelo ha chiesto. È mancata ogni volontà politica in questo senso.
Draghi, nonostante la sua caratura internazionale (però di esperto finanziere), è evidentemente rimasto sempre l'ex-allievo del Massimo, dei Gesuiti, prono ai desiderata di Papa Francesco, gesuita anche lui.
E ormai lo sanno anche i sassi che Papa Francesco incoraggia in tutti i modi l'invasione dell'Italia da parte delle masse afro-arabe-mussulmane, da lui predilette nel suo sgangherato e fedifrago "ecumenismo", nato dal Concilio.
INoltre, l'invasione è indubbiamente gradita anche alle élites via di testa che sgovernano la nostra Europa, oltre all'America, rappresentate in Italia dal CS.
Non credo che Draghi non volesse il bene dell'Italia. Ma sempre vista l'Italia non come nazione e territorio e storia e cultura da difendere ma come parte di comunità globali più vaste, per quanto eterogenee, passibile quindi di (ingiustificati e deleteri) sacrifici in nome della solidarietà universale e dell'insensata utopia dell'unità del genere umano: un'ideologia falsa e rancida, brutta copia del cosmopolitismo degli Illuministi del Settecento. Ideologia comunque distruttrice dei popoli e degli Stati, da combattersi in ogni modo.
Z.

Anonimo ha detto...

Il primo cambio di rotta è stato sul reintegro dei medici renitenti al siero! E quanto è stato atteso!

Ls malattia è della società ha detto...

Prof Auriti: Il genere del futuro: Unisex

"Con il capovolgimento concettuale, dovuto al monismo hegeliano, si è avuta la deformazione dei giudizi di valore che non riguardano solo la funzionalità e l'uso degli strumenti, ma anche la deformazione di tutti i giudizi di valore che riguardano l'estetica, l'arte, il costume. Ed è una strategia che serve alle classi dominanti per mantenere le loro posizioni. Uno di questi concetti distorti derivanti dal monismo è l'ermafroditismo che viviamo quotidianamente ed in maniera accentuata, veicolata attraverso i canali di informazione di proprietà delle classi dominanti.
Un poeta tedesco, Johann Fischart, diceva che un satrapo dell'antica Persia per comandare meglio faceva fare agli uomini quello che dovevano fare le donne e viceversa perchè quando il potere politico si trova di fronte a dei mezzi uomini e a delle mezze donne non si verificherà mai una rivoluzione capace di modificare l'ordinamento costituito. La tecnica di femminilizzazione dell'uomo e virilizzazione della donna è una tecnica di dominazione che impedisce le rivoluzioni giuste.
Ecco perchè vi invitiamo a riflettere su quello che è la moda del nostro tempo, perchè l'alternativa al sistema è anche alternativa estetica. Non dobbiamo dimenticarci che certi valori di razionalità, certi valori etici e scientifici, sono stati accompagnati da valori estetici come nel Rinascimento, nell'Umanesimo. Pensate alla bellezza delle chiese romaniche, gotiche, barocche. Così come a certi valori di decadenza corrisponde la decadenza dei valori estetici."

Anonimo ha detto...

Io ho una idea personalissima sul nuovo Premier GB, un ex suddito, ma Indù, salito così in alto e non solo per le solite frequentazioni coi banchieri che contano, possiede un patrimonio, grazie al matrimonio, pari al doppio di quello del suo Re Carlo III e questo la dice lunga, il fatto che sia di religione Induista porta ad una riflessione, durante il periodo del British Raj, solo i mussulmani potevano avere incarichi politico-amministrativi e militari, perché i Britannici ritenevano gli Indù stupidi ed incapaci, la guerra negli anni '60 del secolo scorso contro la Cina ebbe esiti disastrosi per l'India e rimangono ancora nervi scoperti, cosa potrà fare Mr. Sunak definito ironicamente il Maharaja del Sussex dai giornalacci gossipari, non saprei dire, ma sicuramente prevarrà il senso di rivalsa, l'istituto Confuciano temo sarà il primo di una lunga serie di epurazioni, poi vedremo il programma dell'agenda bancaria globalista cui lui fa riferimento, la vedo gnara per la ingenua Inghilterra un po' razzista delle campagne che votò Brexit compatta, mai nella storia la fine degli imperi portò bene agli ex governanti.

Anonimo ha detto...

Essendo sensibilissimo ai valori estetici, apprezzo molto questo scritto.

... virilizzazione della donna...
... l'alternativa al sistema è anche alternativa estetica...

Ogni tanto rifletto sul modo di vestire di certe donne, magari con alte cariche, che vestono rigorosamente abiti da uomo di colore nero, blu o grigio.

Anonimo ha detto...

Il PD si auspica che la chiusura del rave illegale a Modena, dove si sta spacciando anche ad alti livelli, non finisca a manganellate.
Giusto:
Per il PD manganellate, pugno di ferro e idranti si usano solo per la povera gente che vuole lavorare, non per drogati, devastatori, squadristi di sinistra e delinquenti.
Bastava saperlo.

Anonimo ha detto...


# La citazione del prof. Auriti, qui sopra.

Giuste osservazioni le sue ma non si capisce cosa c'entri il "monismo hegeliano" con la nostra decadenza dei costumi.
Cosa voleva dire, che il c.d. "monismo" di Hegel portava alla decadenza unisex etc?
Ma il prof. Auriti e tutti quelli che dipingono Hegel come uno gnostico etc l'hanno mai letta la "Filosofia del Diritto" di Hegel, opera della piena maturità, e i suoi ultimi scritti politici?
Z.

Anonimo ha detto...


Il ministro dell'Interno si sta muovendo con il piede giusto. Circa il Rave Party si legge che centinaia di giovani lo hanno già lasciato dopo che la polizia ha circondato l'edificio. Ottimo risultato. Non dimentichiamo il caos orrendo dell'anno scorso, ci fu anche un morto, trovato dopo, se ben ricordo (il tutto nell'inazione totale del ministro dell'interno di allora).
Comunque non illudiamoci. Le potenti forze che finanziano e appggiano l'operazione ONG nel Mediterraneo (tra queste la Chiesa luterana tedesca, ci informano le cronache) daranno battaglia, anche legale, quando scatteranno (si spera) i primi sequestri di queste navi, se entreranno nelle nostre acque territoriali nonostante il divieto.
Ugualmente ci sarà battaglia negli altri campi. I neomarxisti arcobaleno possono contare ancora sulla piazza, anche se a muoverla sono sempre le ben note minoranze.
Sembra avere idee chiare anche Crosetto alla Difesa, vedi il Giornale di oggi, sua intervista. Occorre rimpinguare gli organici, impostare una valida strategia mediterranea, darsi uno strumento militare adeguato. Sembrano lontani i tempi di certe donne ministre della Difesa, che proclamavano esser il pacifismo, la protezione civile, insomma l'assistenza sociale il vero scopo degli eserciti (!!).
L'importante per queste incompetenti era dimostrarsi ed essere disarmati.
Finalmente abbiamo comunque una squadra di governo che sembra avere le idee chiare sugli interessi del Paese, almeno in questi settori chiave.
Z.