Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 8 ottobre 2022

Scacchiere geo-politico e la guerra in Ucraina. Punto critico?

Ottima analisi e sintesi di Pierluigi Fagan sullo stato attuale delle complesse dinamiche dell'orizzonte geo-politico nel fronte di guerra. Sia Putin che Biden potrebbero contentarsi di quel che hanno raggiunto; l'unica sotto scacco è l'Europa... Momenti delicati questi. Sembra proprio ci sia un conflitto di intenzioni tra trattativisti ed oltranzisti nell'asse US-Ucraini. Purtroppo i secondi puntano all'escalation ad ogni costo. Per capire meglio cosa c'è dietro, basterà aspettare la reazione russa. A seconda dell'intensità, capiremo forse meglio come stanno le cose sotto il livello di ciò che vediamo. In ogni caso la perdita di contatto con la realtà delle élite occidentali e delle masse manipolate d'occidente non è pensabile possa durare ancora a lungo. L'inverno si avvicina... Qui l'indice dei precedenti.

Scacchiere geo-politico e guerra in Ucrana. Punto critico?
Siamo ad un punto critico della guerra in Ucraina? Proverò a sviluppare una tesi ipotetica, troppe cose non sappiamo per aver certezze e sebbene esplorerò una tesi, si potrebbe interpretare le stesse cose in altro modo. Il punto è: si inizia a pensare a come uscirne?

I fatti, almeno quelli pubblicamente noti. Biden, ad un fundraising a casa del figlio di Murdoch, ha detto: 

  1. siamo nella più grave crisi di rischio atomico dai tempi dei missili a Cuba; 
  2. conosco personalmente Putin, non scherza; 
  3. se in virtù di una sostanziale non vittoria sul campo sente minacciato il suo potere e si mette ad usare l’atomico tattico, da lì in poi è escalation senza via di uscita; 
  4. sto allora pensando quale potrebbe essere una via d’uscita. 

Blinken ha rilanciato “noi siamo pronti a trovare una soluzione diplomatica, ma i russi vanno in direzione opposta”. I russi, nei giorni scorsi, hanno detto più o meno lo stesso, dal loro punto di vista. Alcuni sostengono che da tempo i due si parlano dietro le quinte e quindi quello che noi vediamo è schiuma quantistica sopra fatti ignoti. Se veramente si tratta, le dichiarazioni pubbliche vanno interpretate, sono spiragli, tentativo di delimitare il campo, trattativa su come fare una trattativa, porre linee rosse che poi diventano rosa e svaniscono quando effettivamente si finisce al tavolo? Cos’è irrinunciabile per l’uno e per l’altro?

Alcuni hanno voluto leggere una nuova volontà di abbassare i toni da parte americana nel far uscire dichiarazioni CIA su NYT a proposito dell’attentato alla figlia di Dugin per colpa di una parte dell’establishment ucraino (c’è una parte trattativista ed una oltranzista com’è ovvio ci sia in questi frangenti?). 

Altri hanno evidenziato il crescente fastidio americano per le continue richieste ucraine sempre molto pretendenti, oltretutto con una situazione sul campo che mostra una certa autonomia operativa ucraina, pare, non sempre gradita a Washington. 

C’è anche chi ha osservato che l’uscita di Elon Musk, che ha fatto imbestialire Kiev, potrebbe esser pilotata. 

Ieri abbiamo scritto un post sul fatto che sta montando una forte insofferenza per l’annunciato Armageddon economico-finanziario planetario. Per ora si sono espressi a mezza voce cinesi, indiani, i 24 dell’Opec. Sempre ieri alla Commissione diritti umani delle UN è stata negata la proposta americana di istruire una indagine ufficiale per il maltrattamento degli uiguri da parte dei cinesi nel Xinjiang. Voti contrari su asse musulmano-africano ma con aggiunte asiatiche. La questione del missile di Kim ha portato i coreani del sud a spararsi un missile vero (armato) addosso, brutta performance. 

Giorni fa, funzionari ucraini si sono lamentati con una certa disperazione per il fatto che l’Europa non fa arrivare i fondi promessi (notoriamente a Bruxelles non sono così disponibili quando si tratta di cacciare i soldi) e non promette bene anche per i mesi a venire. La macchina statale e bellica ucraina mangia miliardi al mese, poi c’è la ricostruzione e così sarà molto a lungo. Di contro, sappiamo l’Europa a cosa va incontro nei prossimi mesi e pensare di destinare congrui fondi alla guerra mentre qui imperversa freddo e disoccupazione, va oltre il realistico. 

Sempre qualche giorno fa è uscito su Rep un interessante articolo di Franceschini, portavoce degli ambienti strategici americani. L’articolo riferiva delle preoccupazioni che circolerebbe nei pensatoi strategici americani, Atlantic Council e Carnegie Endowment, a proposito della possibile frammentazione della Russia sconfitta nella guerra con crollo del potere centrale e scomparsa di Putin. Nuovi stati e staterelli, alcuni “canaglia” (vedi Kadyrov, non a caso promosso da Putin l’altro giorno, della serie “se non vi piaccio io potreste sempre trovarvi un Kadyrov in futuro”), ma con l’atomica, un incubo. 

In più, un enorme spazio di possibile allargamento dell’egemonia cinese ad est, nessun alleato nell’area su cui far perno per pilotare gli eventi. In verità, queste cose erano note da tempo ed erano solo metà della questione che invece prometteva anche molti vantaggi geostrategici per gli americani. Sintomatico però oggi si faccia uscire solo il lato preoccupante.

In più, va notata la montante paranoia nucleare qui in Europa ed in parte negli stessi US. Quanto è reale il rischio? Se è reale ma non così probabile, perché monta la paranoia? È un effetto amplificazione mediatica tipo paranoia da Covid su legge delle audience o c’è un interesse ad avanzare questa “causa di forza maggiore” per aprire ad un ripensamento del “credere, ubbidire e combattere” in auge fino ad oggi?

Che calcoli reali di sostenibilità economico, sociale e politica si stanno facendo a proposito dell’Europa ma a questo punto anche degli USA che vanno ad elezioni a novembre? Dopo la Svezia e l’Italia, si teme che ci saranno elezioni anticipate anche in Danimarca ed anche lì pare che la destra abbia significative ed inedite chance di vittoria. Ci sono state elezioni in Bulgaria domenica scorsa ed ha perso la parte europeista-liberale, si è affermato il centro-destra, ma si è formato anche un partito contro le sanzioni, stile Orban. Pare non riusciranno comunque a fare un governo, dovranno andare - credo la quarta volta- ad elezioni in breve tempo, ma la tenuta del fronte scricchiola in tutta evidenza. E quando Orban farà il temuto referendum per chiedere “democraticamente” al popolo se supporta o meno le sanzioni e relativo peso, che succederà? E siamo solo ai primi di ottobre. 

Ripeto, questa è una selezione di fatti, ce ne sono anche altri e di senso diverso. Questi stessi potrebbero esser diversamente interpretati. Però rimane il fatto delle dichiarazioni aperturiste di ieri di Biden e questo è una “prima volta”, di cui pender nota. Vedremo.

Putin si è arroccato con il suo piccolo bottino del suo 15-20% di territorio ucraino mettendoci sopra l’ombrello nucleare e dicendo “io mi accontento così, parliamo?”. Zelensky ha risposto portando a legge una sorta di impossibilità a trattare. Biden dice: attenzione perché quello mena se perde di brutto. Così i think tank paventano Balcani nucleari pieni di coatti islamici o siberiani assai pazzerelli.

L’America ha ottenuto molto, rilancio NATO in grande stile, Finlandia e Svezia (sempre riescano a soddisfare Erdogan, la questione è ancora appesa), cattura egemonica dell’Europa totale ed irreversibile almeno per qualche anno, vendita armi e shale per qualche anno, comunque una bella botta per i russi e con prospettive di sanzioni lunghe un bel tarlo che agirà nel tempo. In più sanno tutti che la vera partita strategica è in Asia. Quanto le costerebbe provare ad ottenere di più? Trattiamo? (Pierluigi Fagan)

47 commenti:

Anonimo ha detto...

Intanto terroristi ucraini hanno fatto saltare il ponte che collega la Crimea alla Russia... e, ovviamente, nessuna reazione da parte di Putin...

Anonimo ha detto...

Ucraina: lo scontro fra “infedeli” galvanizza i jihadisti
https://www.analisidifesa.it/2022/10/ucraina-lo-scontro-fra-infedeli-galvanizza-isis-e-al-qaeda/

Quando gli infedeli si combattono fra loro, per la comunità islamica è una buona notizia. Quanto meno, questo è il giudizio diffuso da diverse voci dell’universo jihadista sullo scontro in Ucraina. Una “guerra benedetta”, la definisce Voice of Khurasan: “Questa volta le vittime non erano i musulmani della Cecenia, dell’Afghanistan, della Siria: la guerra è combattuta sulle ‘pacifiche terre d’Europa’, come gli infedeli cercano di far credere al mondo”.
La rivista è pubblicata dalla fondazione Al Azaim, considerata il ramo mediatico ufficiale dell’Isis-Khorasan, sezione del sedicente Stato islamico radicata in Afghanistan. In questo conflitto “si combattono crociati contro crociati”, gli infedeli “si uccidono a vicenda, si invadono, dissacrano la santità dei popoli della croce”. E dunque, come recita la sura Al Ma’idah del Corano, “lasciamo che l’ostilità e l’inimicizia sorga tra loro fino al Giorno del Giudizio”.
...

Generale inverno. ha detto...

Nelle guerre passate il generale inverno proteggeva la Russia, mettendo in difficoltà le truppe avversarie in loco.
In questa occasione mi sembra che il generale inverno attaccherà i nemici della Russia "a casa loro".
Mancanza di energia e riscaldamento, uniti a inflazione, bollette, disoccupazione, stipendi bassi, creeranno un bel mix, difficile da gestire politicamente.
La durata del conflitto comporterà sicuramente problemi al regime di Putin, ma non è escluso che faccia altrettanto anche nell'altro schieramento.
Atomiche permettendo.

Anonimo ha detto...

Un' ipotesi realistica. Gli Usa vincono (hanno separato la UE dalla Russia, venduto armi e gas). La Russia vince (ha ottenuto il suo obiettivo strategico ponendo uno stop all'allargamento della NATO e in più si prendono il dombass).
L'Ucraina e l'Europa invece si sono suicidate.
Va bene per Zelensky che alla fine è una marionetta.
Ma l'Europa, la sua classe dirigente (lo so che da ridere cosi) cosa pensa?

Da Fb ha detto...

La NATO non si è certo rilanciata, anzi, sono uscite fuori molte sue contraddizioni interne, così come nell'UE, in cui si è visto che ognuno agisce per sé o almeno la Germania, lo stato più ricco e politicamente pesante.
Nessuna botta per la Russia che, sì, vede diminuire molto il suo export energetico verso l'UE ma è ormai in spostamento verso nazioni con prospettive di crescita molto superiori rispetto a un'Europa in forte decadenza socioeconomica.
Gli USA guadagneranno dallo shale gas ma se riusciranno a venderlo davvero perché con la situazione che si delinea la vedo male, a quei prezzi...
Le sanzioni alla Russia non faranno nulla nemmeno nel medio-lungo periodo in quanto le eluderà grazie a Cina, India, Turchia e compagnia cantante...
Il 20% dell'Ucraina non è un contentino, solo uno fuori dal mondo può pensarlo, ne è la parte più ricca le cui risorse sono state valutate dagli inglesi stessi ben 12.000 miliardi di dollari. Quanto ha speso Putin per prenderseli? Direi un guadagno immenso... Aggiungiamo al tutto il taglio dell'OPEC+ e siamo a posto...

Intanto, in Italia ha detto...

Bruciare la foto di Giorgia Meloni che, giova ricordarlo non ha ancora neanche ricevuto l'incarico di formare un governo, durante una manifestazione da parte di alcuni ragazzini non più che quindicenni è un bruttissimo segnale.
Questi ragazzi sono sbandati, non hanno una guida né a scuola, dove evidentemente sono plagiati da docenti che invece di veicolare contenuti disciplinari, indottrinano questi poveri ragazzi facilmente manipolabili e costruiscono futuri contestatori , né in famiglia dove genitori, evidentemente assenti o distratti, lasciano che i propri figli si riversino per strada e si esercitino in azioni che oltre ad essere vergognose sono anche illegali.
Ma cosa si insegna a questi ragazzi? Come si vogliono costruire futuri dirigenti, avvocati, ingegneri, medici se non conoscono
neanche la più elementare norma di educazione civica: il rispetto di libere e democratiche elezioni.
Più li guardo e più sono preoccupato...
Salvatore Napolitano

Anonimo ha detto...

“Una palla di fuoco”. Colpito il ponte strategico: “Aumenta rischio guerra atomica”.

Un violento rogo ha avvolto una parte centrale del ponte Kerch, snodo fondamentale che collega la Russia alla Crimea. La struttura, lunga 19 chilometri, è un’arteria di collegamento strategico. Mosca accusa direttamente l’Ucraina e gli Stati Uniti, e ora il rischio escalation è sempre più probabile. “Il rogo – secondo la Tass – sarebbe stato causato da un camion bomba”. Le immagini diffuse sul web mostrano le fiamme che inghiottono almeno due vagoni di un treno merci e dalle quali sembra anche essere crollata una parte del ponte riservato al traffico automobilistico.
...

Anonimo ha detto...

Paolo Borgognone
I neocon stanno facendo di tutto per provocare una risposta nucleare russa e innescare la Terza Guerra Mondiale. Fanno tutto questo perché l’inedita alleanza Putin-Xi-Modi-Bin Salman mette a rischio l’egemonia planetaria del dollaro. E se perdono questa egemonia, gli USA, seduti su una montagna di debito, implodono con tutto il loro sistema (materiale e immateriale). Per questo, per difendere l’egemonia residua, gli USA sono disposti a ricorrere a ogni mezzo. La Terza Guerra mondiale è la conseguenza diretta del metodo di governo neoliberale fondato sul debito. In ogni caso, non tutti nel Deep State americano sono favorevoli a innescare lo showdown nucleare. Alcuni segnali a riguardo ci sono. L’attacco al ponte di Kerch in Crimea è parte di questa diatriba tra chi fa di tutto per innalzare il livello dello scontro e chi, invece, preferirebbe la de-escalation. Anche in caso prevalesse la fazione “moderata”, quella intransigente non sarebbe ridotta al silenzio ma, in linea con i postulati della dottrina neocon (caos costruttivo), proseguirebbe nelle sue politiche di destabilizzazione tramite atti di deliberato terrorismo volti a sabotare ogni tentativo reale di de-escalation. La Russia, per ora, attende perché sa che ogni sua mossa potrebbe ritorcerlesi contro. In ogni caso, il consiglio è sempre lo stesso: allacciatevi le cinture di sicurezza…

Anonimo ha detto...

💬 “Zelensky ha invitato i suoi “padroni” in Occidente a lanciare un attacco nucleare preventivo sulla Russia. Così... di fatto, ha presentato al mondo intero l'ennesima prova di... minacce che provengono dal regime di Kiev, per la cui neutralizzazione è stata lanciata l’operazione militare speciale.”
Sergey Lavrov

Da Fb ha detto...

CRIMEA: questo potrebbe essere il famoso CASUS BELLI che tutti noi volevamo evitare. L'unica cosa da fare per Londra e Washington è DISSOCIARSI immediatamente da questo atto terroristico.

"L’attacco al ponte di Crimea potrebbe rappresentare il casus belli per l’innalzamento del livello del conflitto in Ucraina. Questo attacco, se fossero provate le responsabilità ucraine nel gesto, potrebbe determinare una recrudescenza nella risposta russa. C’è chi ipotizza addirittura il cambio di denominazione e ragione sociale del conflitto, da “Operazione Militare Speciale” a “Operazione Antiterrorismo”. La Russia ha difficoltà nel condurre una guerra di tipo convenzionale perché la NATO sta applicando l’articolo 5 in Ucraina dunque ha impegnato ogni sua risorsa in uomini e mezzi per combattere le truppe russe e alleate, ma il potenziale missilistico di cui Mosca dispone è intatto e tra i più potenti al mondo. Potenziale missilistico convenzionale e non. Staremo a vedere quale sarà la risposta russa, se ci sarà, e soprattutto se gli USA daranno altri segnali di voler, dopo 7-8 mesi di guerra, intraprendere la via della soluzione diplomatica per tentare di mettere fine al conflitto. Lo scontro di potere e di vedute interno al Deep State americano è in corso. Se prevarrà la fazione realista, saranno avviate trattative di pace. Se prevarrà la fazione neocon la guerra continuerà, alla lunga con gli esiti catastrofici che tutti immaginiamo. L’UE resta il suddito più realista del re in tutta questa vicenda. USA e GB le hanno apertamente dichiarato guerra (con le sanzioni boomerang e con gli attacchi ai gasdotti Nord Stream) ed è in corso un conflitto civile a bassa intensità nella UE stessa (un conflitto, fomentato dagli angloamericani, tra la componente polacco-baltica e quella franco-tedesca della UE) ma, a Bruxelles, si continua a strillare, vestiti di giallo-blu, Avanti fino alla Vittoria! (Tradotto: avanti fino a prenderci un missile Sarmat sulla testa)"

Anonimo ha detto...

L'UE che grida Avanti fino alla Vittoria! è in preda alla follia più totale.

Anonimo ha detto...

Treni bloccati in Germania, "è sabotaggio
"Rete ferroviaria in panne sabato mattina nel nord del Paese - "Cavi rubati o distrutti di proposito"

Chi sarà stato? Un messaggio minatorio certamente.
Indizio:
Gli americani si sono trasferiti dal Medio Oriente in Europa

Anonimo ha detto...

L’explosion du pont du Crimée, la déclaration de Zelensky demandant des frappes préventives contre la Russie et le fonds spécial de Macron de 100 millions pour armer l’Ukraine montrent l’engrenage qui nous précipite vers le suicide de l’Europe !
Arrêtons cette folie !

Anonimo ha detto...

Il governo terrorista di Kiev ha appena colpito la Crimea. Questi qui sono diventati una minaccia per l'umanità, vanno fermati prima che sia troppo tardi!

In Germania votano contro ulteriori armi all'Ucraina e la Merkel invita ad ascoltare Putin e prendere sul serio la parola diplomazia. L'OPEC con la sua scelta si schiera in modo non troppo velato con la Russia a danno dell'Occidente tutto. Addirittura perfino in USA si aprono spiragli positivi per iniziare ad intavolare dei negoziati, dove anche Biden e Blinken fanno trapelare qualche speranza per una possibile trattativa mostrando disappunto verso le azioni di quel terrorista di Zelensky (anche se conoscendo la storia a stelle e strisce, non credo sia questo il momento per far tacere le armi, ma spero di sbagliarmi!). A fronte di tutto questo, quando sembra che qualcosa possa cambiare, arrivano i sottosviluppati del giorno a sparigliare le carte in tavola. Questi imbecilli li troviamo nel Parlamento Europeo e tra i banchi del governo Ucraino. I primi approvano una risoluzione guerrafondaia che prevede ulteriori armi per Kiev e una risposta "rapida e precisa" per un attacco nucleare. Come se non bastasse, bocciano anche un emendamento che parlava di negoziati per la pace, con i voti di tutti i partiti italiani PD compreso seppur in parte, tranne quello dei 5S. Poi arrivano i terroristi del governo Ucraino a gettare sempre più benzina sul fuoco e continuare sulla linea della provocazione. Cosa fanno? Colpiscono un ponte in Crimea che la collega con la Russia. Questa infrastruttura è strategica per i rifornimenti e la logistica Russa. Anche se bisogna dire che ad oggi in Crimea le scorte sono abbastanza buone. Se non fosse ancora chiaro, questa è un'azione provocatoria che mira ad un allontanamento della pace. Un'azione gravissima che potrebbe far precipitare tutto nel momento in cui si intravedeva qualche possibile via d'uscita. E non contenti di tutto ciò, i nazisti "giusti" come li definiva Gramellini, continuano anche con le provocazioni pesanti a mezzo social e stampa. La domanda che dobbiamo porci adesso è: siamo disposti a rischiare una catastrofe nucleare per sostenere ancora questi qui che con la scusa della legittima difesa stanno trascinando il mondo in guerra?

Anonimo ha detto...

Per quel che riguarda i bambocci liceali che bruciano le foto di GM sono nipoti e pronipoti dei 68ardi che bruciavano già prima della Santa Rivoluzione le bandiere USA durante la guerra in Vietnam, i docenti contano niente, manca il fondo educativo in 'famiglia' laddove esiste, chi non vuole discutere è principalmente l'UK, BoJo bloccò il tentativo di dialogo già il marzo scorso, VZ farà una brutta fine comunque, cosa farà VP? Bella domanda, il tipo è di poche parole, molto riflessivo e nervi di acciaio, oltre all'indecifrabilità dello sguardo gelido, sa già cosa fare e penso che i Polacchi dovrebbero darsi una calmata e non farlo arrabbiare troppo, quanto alla UE ormai totalmente prostituitasi ai deep powers, dovrebbe stare attenta a sé stessa, molte son le voci di scontento, intanto membri del PPE hanno inviato a Bruxelles richiesta urgente di procedure di sanzioni contro la Germania per infrazioni dello statuto UE riguardo agli aiuti di stato, ché tali sono i 200 mld €.stanziati, inutile negarlo, poi l'attentato al ponte si assomma a quello al North Stream e alla Dugina, i mandanti sono gli stessi, cambiano gli esecutori, Ucraini per la ragazza, Polacchi per il gasdotto, altri paesi dell'Est Europa non vogliono morire per una guerra che non li tocca, ne hanno avuto abbastanza negli anni '90 colla guerra dei Balcani, noi possiamo solo aspettare, speriamo che i cadaveri passino in fretta......

Anonimo ha detto...


Biden sta facendo propaganda elettorale per le elezioni di midterm.
Fino a che punto sono da prendere sul serio le sue recenti dichiarazioni o interpretazioni di suoi accenni, volte a trovare una soluzione negoziata al conflitto?
Finora ha dimostrato mancanza d'equilibrio. In Afghanista, i militari gli dicevano che si doveva almeno tenere la grande base aerea di Bagram, nonostante il ritiro, ma lui: no, ritiro subito a qualsiasi costo, con i risultati che si sono visti.
Con la guerra in Ucraina, prima ha esitato un po' poi si è lanciato in un programma di riarmo degli ucraini pazzesco, tale da lasciare senza scorte l'esercito americano, per tacere dell'indebitamento...
Chi vivrà vedrà ma la situazione continua a peggiorare, specie adesso che gli ucraini sono riusciti a sabotare il famoso viadotto della Crimea.
Intanto Meloni deve stare comunque allineata e coperta, su tanti fronti e soprattutto su quello della guerra, se non vuole rischiare qualche sgambetto con l'incarico del nuovo governo.
FdI aveva comunque aderito all'emendamento italiano che nominava anche negoziati di pace per la guerra, emend. respinto.

Anonimo ha detto...

Implosion Day

In vista del probabile Implosion Day dello Stato italiano la formazione dei governi regionali sarà fondamentale. Posto che i Sudtirolesi hanno già un piede e mezzo in Austria e che i Friulani hanno già le idee abbastanza chiare, Veneto e Lombardia non possono permettersi governi filoromani senza distruggere economia e industria. Il problema si porrà poi più o meno negli stessi termini in Piemonte e Liguria. Toscana ed Emilia-Romagna dovranno fare i conti seriamente con il loro passato recente. Lo Stato italiano cercherà di giocarsi tutto nel Sud, ma con un esito probabilmente avverso.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

Per molti il reale in tv è un videogioco,un filmato riuscito più o meno bene. Loro stessi sono imitazioni di personaggi dello spettacolo televisivo, filmico, pubblicitario, dei concerti... nelle teste sabbia e segatura. Speriamo nella divina Provvidenza!

Anonimo ha detto...

A proposito, ora che ormai sappiamo qual era l'autore stesso dell'"estremismo" islamico onde ci hanno aizzati verso quei poveracci laggiù sotto l'Europa, è un caso che gli attentati terroristici in Europa abbiano colpito principalmente Germania e Francia?
E' un caso che l'incremento degli attacchi in Germania sia avvenuto in corrispondenza della "crisi" tra Germania di Merkel e Usa di Trump allorquando la Merkel aveva alzato un poco la testa e avviato la sua politica di "sganciamento" ponderato guardando economicamente ad Est?
Sarà un caso.
Ma non è un caso che i padri dell'ISIS non erano dei poveri cavernicoli, ma stavano oltre Atlantico. Prima che Putin in Siria gli sbriciolasse in mano il giocattolo.

Da Fb ha detto...

Per capire chi è la gente a cui abbiamo deciso di regalare decine di miliardi di euro di armi fino a mettere a rischio le nostre scorte, rischiare la guerra nucleare e devastare le nostre economie, consideriamo tale Mykhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina e tra i più citati nelle veline rilanciate dai nostri media.
Ebbene, il Nostro questa mattina esultava alla notizia dell'attentato sul ponte di Crimea, affermando che fosse solo l'inizio, lasciando intendere che la cosa fosse opera di mano ucraina, confortato in questo da notizie di fonte ucraina che attribuivano ai servizi segreti ucraini la responsabilità. Seguiva eccitamento generale sui nostri media.
Poco fa, il medesimo illustre consigliere ha rilasciato una dichiarazione nella quale afferma "essere chiara" la responsabilità russa nell'attentato. Insomma, i russi si starebbero autosabotando, come fatto per i Nord Stream, per la centrale di Zaporizhzhia, per l'omicidio della Dugina.
Non sappiamo se il radicale cambio di opinione sia dovuto ad una reprimenda del suo capo o degli americani, o al fatto che essendosi reso conto che il ponte ha già ripreso a funzionare parzialmente non era il caso di esultare troppo.
Ciò che sappiamo per certo è che le nostre armi non hanno dato modo a questa gente solo di rimanere al potere, ma anche di trattarci come degli idioti, insultare i nostri governi tramite i loro ambasciatori ogniqualvolta non fossero stati sull'attenti ad ogni loro richiesta, fare e disfare a piacimento.

Anonimo ha detto...


# Andrea Sandri
Commento non del tutto chiaro e comunque non condivisibile.
Quale governo italiano punterebbe a giocarsi tutto sul Sud? Quello del CD vincitore delle elezioni?
Bisogna stare attenti a non allargare ulteriormente le autonomie regionali già notevolmente ampie, anche troppo ampie.
Pensiamo ai guasti provocati, p.e., dall'aver reso la Guardia Forestale un ente regionale e non più nazionale.

Anonimo ha detto...


Abbiamo dato "miliardi in armi all'Ucraina"?

Caso mai milioni. Tante armi non abbiamo. Sul CdS giorni fa un ufficiale ucraino si diceva contento dei mortai italiani da 81 mm., utili nella guerra di trincea che si combatte da quelle parti.
Sono abbastanza precisi anche se tendono a surriscaldarsi presto.
INsomma, non è che l'elogio fosse particolarmente entusiasta, sembrava anzi di circostanza.
Surriscaldandosi, l'arma diventa meno precisa, bisogna lasciarla raffreddare etc
Le armi importanti all'Ucraina non le ha date certamente l'Italia.

Anonimo ha detto...

Questi dirigenti, capaci di coinvolgere il loro popolo in situazioni rischiose come attentati e guerre perché comprati dallo straniero che usa i popoli, in generale, come masse di manovra, questi dirigenti traditori dei loro compatrioti sono indefinibili. Putin, che finora ha combattuto con le mani legate per rispetto non solo dei russi, ma dello stesso popolo ucraino che considera fratello, è sinceramente ad un altro livello. VZ ha scelto per sé una parte da recitare pessima. Pessima. Che Dio gli consenta di capirlo prima che sia troppo tardi. Si tocca con mano come alcune figure da un certo punto della loro vita vengano quasi bendate e cieche corrano verso un destino di rovina. Chissà perché accadono certi drammi e chi sono queste figure tragiche, alle quali sembra venir meno la ragione. Il peccato oscura la ragione. Tradire la propria patria è molto grave, forse per soldi. Terribile. Veramente terribile. Anche noi abbiamo di questi traditori. Anche noi. Hanno nome e cognome. Li conosciamo e speriamo ripetutamente che non osino oltre. Chissà se possono ancora comprendere la nostra speranza! Comprenderla sarebbe la loro salvezza, se il peccato già non ha oscurato la loro ragione.

Anonimo ha detto...

Leggo su Intel Slava Z Telegram che la circolazione delle automobili e dei treni sul ponte in Crimea è già stata ripristinata, sia pure con limitazioni.
La Russia molto probabilmente non prenderà nessuna risoluzione eclatante "all'americana". Così è stato per l'assassinio di Daria Dugina e per il danneggiamento dei gasdotti. Il carattere slavo (autenticamente slavo) è profondamente differente dal nostro.

mic ha detto...

Il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina cita Marilyn Monroe

L'ironia di Kiev dopo l'esplosione sul ponte in Crimea: «Buon compleanno, presidente Putin»

Un video ironico è stato postato sui social da Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina dopo l’esplosione sul ponte che collega Crimea e Russia.

Su Twitter Danilov ha postato un video in cui si vede l’immagine del ponte colpito e, accanto, quella di Marilyn Monroe che canta «Buon compleanno» al presidente Kennedy. Chiaro il riferimento al compleanno di Putin, che il 7 ottobre ha compito 70 anni.

https://video.corriere.it/esteri/ironia-kiev-l-esplosione-ponte-crimea-buon-compleanno-presidente-putin/6e752570-46e7-11ed-8ee2-07ab17a2d97d

Anonimo ha detto...

L’IGNORANZA AL POTERE
«Vogliamo l’Immaginazione al Potere», gridavano gli studenti del maggio francese.
Dopo mezzo secolo, Zelensky diventa presidente di uno Stato non lontano geograficamente dal loro. Quel che vedono realizzato, però, è l’opposto di quanto sognato.
Al Potere, al posto dell’Immaginazione, ci è andata l’Ignoranza. Perché Zelensky è un ignorante irrecuperabile. E negli ultimi giorni ne ha dato prova inconfutabile in almeno due occasioni.
Sta incitando la Nato a colpire la Russia con un attacco nucleare preventivo. Senza saperlo, ripetendo a pappagallo ciò che qualcuno gli avrà tentato di spiegare e che ci mancherebbe l’abbia pure capito, chiede di applicare la dottrina della «legittima difesa preventiva», di fabbricazione USA.
Che consiste in questo. Dato che gli americani da sempre guardano come il fumo negli occhi la rigida nozione di legittima difesa racchiusa nell’art. 51 della Carta delle Nazioni Unite, hanno pensato di ampliarla fino ad includervi la reazione non soltanto ad un attacco armato, ma anche alla semplice possibilità che si verifichi. Su queste strampalate basi gli USA bombardarono e invasero l’Iraq, dopo aver mostrato al Palazzo di Vetro la prova provetta che Saddam Hussein possedeva micidiali armi di distruzione di massa; e l’Afghanistan, dove Bin Laden, il teorico dell’11 settembre, continuava insieme ai suoi adepti a tramare contro Washington. Non male due Paesi invasi sulla base di una ilare teoria che fa acqua da tutte le parti.
Al contrario, Putin è per un’interpretazione del concetto di legittima difesa conforme alla Carta delle Nazioni Unite. Ovvero, la Russia potrà reagire con tutti i mezzi a disposizione soltanto in caso di attacco armato sul proprio territorio.
E allora, in un periodo in cui il termine Armageddon sta diventando di uso comune, noi umani su chi dovremmo riporre le nostre speranze di pace? Su chi è convinto di poter agire soltanto in risposta ad un attacco, o su chi rivendica un generico diritto all’aggressione armata, cavalcando una teoria pensata a sua immagine e somiglianza e fondata sul nulla? Così lo strepitio guerrafondaio di Zelensky è diventato un formidabile assist per Putin, che ringrazia per il favore ricevuto.
Un’altra frase di Zelensky, inverosimilmente rozza, è l’invito alla diserzione rivolta ai soldati russi, con un avvertimento: se catturati «sarete uccisi uno per uno».
Per la Convenzione di Ginevra del 1949 il prigioniero di guerra è sacro. Non può essere punito per il solo fatto di appartenere all’esercito nemico, invasore o resistente che sia, e va trattato con rispetto, in vista di un negoziato o di uno scambio tra prigionieri. Il prigioniero di guerra, nell’ottica della Convenzione di Ginevra, può anche diventare un ostaggio, ma alla fine deve sempre poter portare a casa la pelle.
Forse il problema più grave di Zelensky non è essere ignorante, ma ignorare di esserlo. Solo così si può spiegare quella orribile frase che sfancula la Convenzione di Ginevra, dopo decenni di faticosa applicazione. Per arrivare a dire pubblicamente una simile porcheria, significa che lui la Convenzione di Ginevra non sa nemmeno cosa sia. E un Capo di Stato che non conosce la Convenzione di Ginevra è come un Papa che non conosce i Patti Lateranensi.
Uno così non avrebbe dovuto né potuto fare il Capo di Stato. Il suo incitamento uniformemente accelerato ad una guerra nucleare è il frutto della sua abissale ignoranza. E le amenità scritte da Massimo Gramellini sull’opportunità di riconoscere il diritto di voto soltanto a coloro in grado di superare un esame di cultura generale delle istituzioni, dovrebbe riferirle a quelli come Zelensky, nel momento in cui qualcuno gli mette in testa la bislacca idea di fare il Capo dello Stato.

Cit. Antonello Tomanelli

Anonimo ha detto...

NOTATE CHE A SCRIVERLO NON E' LA PRAVDA MA IL DAILY MAIL

Un funzionario del ministero dell'interno ucraino afferma che il regime di Kiev ha "avviato la stagione della caccia" nei territori sottratti alle truppe di Mosca. E "sta sparando ai collaborazionisti russi come maiali".
Ecco il perché delle fosse comuni che puntualmente "vengono ritrovate" dopo l'occupazione di città e villaggi da parte dei nazisti ucraini.
Notizia pubblicata sul sito del britannico Daily Mail:
https://www.dailymail.co.uk/news/article-11284819/How-Ukrainian-intelligence-chiefs-tracking-collaborators-worked-Russians.html

Anonimo ha detto...

VZ è uomo di spettacolo, di quarto ordine, ma di spettacolo. Ha messo a disposizione usa la faccia e lo scilinguagnolo di frasi ad effetto, altro non ha da vendere, per questo è stato assunto e questo fa. Gli auguro di tornare ai suoi originari palcoscenici quanto prima. Per il bene suo e nostro.

Anonimo ha detto...

Giuseppe Palma
Protestano contro un governo che ancora non c'è.
Manifestano per la pace ma poi mandano armi per la guerra.
Si lavano la bocca con la parola "diritti", ma hanno votato la sospensione della retribuzione per chi rifiutava un trattamento sanitario obbligatorio.
Parlano di "pericolo fascista" dopo democratiche elezioni, ma sono gli stessi che ci mandavano la polizia in casa a controllare se a tavola eravamo in 6 o in 7.
Hanno la faccia come il c..o!

Anonimo ha detto...

Dopo l’esplosione di ieri, Putyn ha affidato ai servizi segreti l’incarico di proteggere il ponte. Ciò significa che ora potrà crollare solo a seguito di attacco missilistico o aereo. A quel punto non voglio nemmeno immaginare le conseguenze.
Antonio Rossix

Fuori dal coro ha detto...

L'europarlamentare Clare Daly, irlandese di Dublino, membro del parlamento europeo, si rivolge all'aula:
"La guerra in Ucraina si sta rapidamente trasformando in un orrore più ampio. E da quello che posso vedere, praticamente nessuno in quest'aula sta facendo nulla per impedirlo. Di fatto, la maggior parte delle persone sembra disinteressarsi al fatto che la situazione si stia aggravando.
In questo esatto momento, come al solito, tutte le voci che contestano la corsa alla guerra vengono attaccate, silenziate, diffamate come traditori, cronies (compari), marionette di Putin, tirapiedi del Cremlino, agenti russi... Francamente, è patetico, e non faccio il confronto con leggerezza! Ma il cinismo di tutti questi insulti che vengono dai partiti mainstream UE potrebbe benissimo esser stato pensato da Göring che ha detto in modo infame che, anche se le persone non vogliono mai la guerra, possono essere condotte in guerra con minacce e diffamazioni. Ha detto "Tutto quello che dovete fare è dire loro che stanno venendo attaccati, denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo, fare in modo di esporre il loro paese al pericolo. Funziona sempre".
Questa camera dovrebbe vergognarsi di questo dibattito, le parole vengono rigirate, il loro significato invertito e la verità capovolta.
Opporsi alla orribile follia della guerra non è antieuropeo. Non è anti-ucraino. Non è filo-russo.. È buon senso.
La classe lavoratrice europea non ha nulla da guadagnare da questa guerra, ha tutto da perdere. E trovo risibile che coloro che chiedono armi per l'Ucraina non chiedono mai armi per il popolo della Palestina o per il popolo dello Yemen. Diversamente da voi, io mi oppongo a tutte le guerre, voglio che finisca e non chiedo scusa per questo. E non verrò neppure trattata come capro espiatorio nè etichettata per questo!"
copiato da un amico, anche se queste voci restano minoritarie e perseguitate

Anonimo ha detto...

Il risultato gli anglo-americani lo hanno già ottenuto: bloccare lo sviluppo economico nell'area euro, distruggere 30 anni di Real-Politik cominciata dal cancelliere Khol e proseguita dalla Merkel, ribadire il predominio della NATO sulla UE, ed instaurare un clima da guerra fredda tra europei e russi che congeli i rapporti economi e commerciali per i prossimi vent'anni. Qualsiasi degenerazione (nucleare) del conflitto ucraino potrebbe avere ripercussioni anche sulla sicurezza degli USA quindi non dovrà avvenire (e non avverrà). Tutto calcolato...

Anonimo ha detto...


Da come l'ho letto sulla stampa mainstream, l'invito a disertare di Zelensky era in questo senso : disertate e arrendetevi, se non volete essere uccisi uno a uno. Si capiva: se non volete morire tutti, uno a uno, continuando a combattere.
La frase non sembrava contenere la minaccia di uccidere i prigionieri, uno a uno.
Intesa in questo senso, avrebbe sortito l'effetto contrario a quello auspicato. Infatti, chi diserta lo fa per arrendersi e salvarsi la pelle. Ma se chi lo invita ad arrendersi dice anche che i prigionieri saranno uccisi uno a uno, allora che senso ha l'invito ad arrendersi, disertando?
Zelensky appare arrogante e fanatico, ma non è scemo, come sembrano credere certi commentatori.

Anonimo ha detto...


Il danneggiamento della sopraelevata in Crimea.

Non è tale da far scoppiare una rappesaglia atomica. Da mesi gli ucraini cercano in tutti i modi di colpire "il ponte" per bloccare i rifornimento russi al fronte. Adesso ci sono in qualche modo riusciti, anche se la gravità del danno deve ancora esser valutata appieno.
Si tratta comunque di un atto di guerra convenzionale, che rientra nei metodi della guerra.
Certo, fa alzare ulteriormente il livello dello scontro, nella misura in cui danneggia la logistica russa, già in difficoltà.
Ma siamo lontani da una immediata rappresaglia nucleare (che comunque in potenza è sempre presente, se a qualcuno saltano i nervi).

Anonimo ha detto...


L'ignoranza al potere invece dell'Immaginazione dei Sessantottini

Ma già nel Maggio 68 in Francia l'ignoranza era andata al potere invece dell'Immaginazione, benedetta dalla Rivoluzione Sessuale.
Le richieste degli Studenti rivoluzionari si riducevano infatti al voto minimo garantito a tutti agli esami, alla laurea facile, alla carriera garantita, etc etc.
L'importante era studiare di meno, avere il posto garantito, lavorare poco, divertirsi, comandare, tutto in nome dei propri supposti diritti.
Con il Concilio VAticano II da poco concluso, nella Chiesa il principio di autorità era stato demolito e si faceva capire che la salvezza era comunque garantita a tutti. Poco ci mancava che fosse proclamata come un diritto.
I preti avevano fatto scuola....

Anonimo ha detto...


Lo humour nero degli ucraini negli auguri beffardi a Putin
Riflessioni

La spirito beffardo, sarcastico e anche semplicemente umoristico fa parte della mentalità ucraina, è una sua spiccata caratteristica. Qui certamente viene dispiegato in modo fazioso e di cattivo gusto.
Ma comunque corrisponde ad una loro visione della vita. Abbiamo tutti letto, credo, grandi scrittori russi come Gogol e Bulgakov. Li caratterizza, tra l'altro, un senso della satira assai acuto anche se mai malvagio, temperato da un forte senso di partecipazione alle umane fragilità e miserie.
Ebbene, russi di lingua e cultura, erano in realtà ucraini.
Questa capacità di estrarre il comico anche dalle vicende tragiche della vita e di esporre in modo satiricamente appropriato i difetti e vizi della società, la trovi soprattutto negli scrittori russi di origine ucraina. Non la troveresti certamente in Tolstoi o Dostojevski.
Questo va detto, per capire meglio certi atteggiamenti.

Accanto al senso del ridicolo e della satira sembra però esserci negli ucraini anche una pericolosa tendenza alle prospettive visionarie e megalomani, peraltro presente anche nei russi (specialmente nei Grandi Russi o "moscoviti"). Date le loro indubbie capacità di combattenti (discendono in parte dai cosacchi che considerano i loro eroi eponimi)
l'elemento visionario può procurare gravi disastri se utilizzato da Grandi Potenze che lo impiegano senza scrupoli ai loro scopi di dominio mondiale, come sembra stia avvenendo oggi, sfruttata la giusta esigenza di libertà dell'Ucraina per un'ingiusta guerra contro la Russia, al fine di privare quest'ultima dello sbocco al Mar Nero e ridurla a potenza di terz'ordine o farla addirittura crollare come Stato.
Politicus

Anonimo ha detto...

Premesso 1) che è inutile per "tecnico" riferirsi (anche solo inconsciamente) a Einaudi;
2) che dopo il 1963 "tecnico" significa soltanto intortato d'alto bordo e solitamente incapace o più che altro eterodiretto (ultimo draghi);
3) qui per l'economia NON È un problema di tecnico / non-tecnico, bensì di situazione ogni giorno più drammatica che richiedebbe o un taumaturgo o la cessazione delle sanzioni alla Russia - (E ieri posizione ufficiale sulla assoluta carenza italiana di RI-gassificatori: come no, per pagare il gas USA 10 volte il russo, e oltretutto inquinando - e le buste CHI le prenderà?)

Anonimo ha detto...

VZ impara a memoria copioni scritti da un famoso sceneggiatore di Hollywood, ogni tanto sbrocca e sbraita di suo, da notare che parla l'ameringlish meglio di Biden, il che spiega molte cose, gli attentatori del famoso ponte, peraltro bellissimo e costruito in pochissimo tempo, mente da noi ne è crollato un altro e fortuna che una sola auto è stata coinvolta e non ci sono vittime, stanno andando fuori dal seminato e hanno fatto molto arrabbiare Biden, che teme una pazzia da parte di esaltati terroristi out of control, VP al momento tace, ma ha nominato un nuovo stratega il cui soprannome è Armageddon, gli USA hanno finora speso 90 mld $ per armare la UA e i debiti aumentano e si sa chi ha in mano i debiti americani, noi abbiamo inviato obici e Lince per un ammontare di circa 2.5 mld.€ quindi robetta a confronto a quello inviato da USA e GB che tace sulle enormi spese belliche profuse per il suo insensato odio bicentenario nei confronti della Russia, la Germania era delenda fin da quando gli USA le fecero pagare mld. di danni per i motori diesel, che inquinano il giusto, ma che gli yankees non riescono a produrre e tutto quello in cui loro avvertono di non essere i primi della classe va cancellato, ricorrendo a ricatti e menzogne, adesso si avvicinano le elezioni di mid term, staremo avedere........

Anonimo ha detto...

"... non è scemo..."

Questo è evidente. Furbo, sì. Furbizia è intelligenza senza verità. Mi sembra il suo caso, più altre distorsioni della personalità come spesso accade a chi vuole emergere ad ogni costo, per dritto o per rovescio. Mi auguro che esca presto di scena. Invece che occuparsi di armi e ammazzare esseri umani potrebbe allevare balene, i soldi li ha. Sì, potrebbe essere il lavoro giusto per lui. Da brivido, come a lui piace. E intanto proteggerebbe e conserverebbe questi animali a rischio estinzione.

Anonimo ha detto...

I unici criminali di guerra in Ucraina per ora sono i nazisti ucraini amici di Draghi e degli atlantisti. La nostra stampa sa ma tace.

Ma cosa si aspettava dopo l'attacco al ponte?? ha detto...

Zelensky: “Vogliono spazzarci via, state al sicuro”
“Stanno cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra. Distruggi la nostra gente che dorme a casa a Zaporizhzhia. Uccidi le persone che vanno a lavorare a Dnipro e Kiev. L’allarme aereo non si placa in tutta l’Ucraina. Ci sono missili che colpiscono. Purtroppo ci sono morti e feriti. Si prega di non lasciare i rifugi. Prenditi cura di te e dei tuoi cari. Teniamo duro e diventiamo forti”. Lo ha scritto sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il messaggio è accompagnato da un video che mostra le conseguenze dell’attacco a Kiev: auto distrutte, incendi in strada.

mic ha detto...

Col rischio impellente delle armi atomiche costui ancora pontifica. E i nostri media lo amplificano sine glossa...
Ma, dopo i recenti atti terroristici, davvero realisticamente poteva aspettarsi qualcosa di diverso?

Anonimo ha detto...

Era inevitabile la risposta Russa alle provocazioni degli ultimi giorni. Dopo l'attacco in Crimea e il decreto che vieta i negoziati, chiunque avesse avuto un briciolo di cervello, avrebbe potuto immaginare ciò che sta succedendo. La Russia sta letteralmente sventrando l'Ucraina, addirittura a Kiev sono state colpite sedi istituzionali e dei servizi segreti. Anche Zelensky, che è stato costretto a rifugiarsi in un bunker, ha ammesso di non essere in grado di fronteggiare questi attacchi. Io penso a quelle povere vittime che stanno pagando la cretinaggine del loro Presidente, il quale si è messo in testa di non volersi sedere al tavolo dei negoziati e di continuare senza alcuno scrupolo nel provocare Mosca con l'attuazione di attacchi terroristici. Qua siamo arrivati alla guerra vera e propria, e con il cambio del nuovo Generale al vertice nell'esercito Russo, era facilmente prevedibile tutto ciò. Nonostante tutto, il Ministro della Difesa Ucraino Kuleba giura vendetta per gli attacchi anziché percorrere l'unica via che andrebbe percorsa. C'è una sola strada per uscire da questo incubo e mettere la parola fine a questa carneficina, questa strada si chiama negoziato. Tutte le altre ci portano verso l'abisso. In primis per la gente Ucraina. E siccome non siamo barbari come i tifosi da stadio che esultano ad ogni attacco terroristico Ucraino, caro Zelensky, ti chiediamo di negoziare e di farlo anche e soprattutto per la tua di gente, la quale hai deciso di trasformare in carne da macello! A questo punto bisogna dirglielo chiaramente a questi qui che siedono tra i banchi del governo Ucraino, o vi decidete a negoziare, oppure ve la sbrogliate da soli. Non possiamo rischiare una catastrofe nucleare per l'imbecillità e per la voglia di vendetta di quattro criminali nazisti!
(Giuseppe Salamone)

Anonimo ha detto...

'Si è messo in testa.....'gli hanno messo in testa, lui ha solo strafatto forse perché, come si sussurrava, è lui stesso strafatto, ma davvero si pensava che VP lasciasse passare di cavalleria l'attacco al suo ponte gioiello? Il guaio è che se prima si bombardava con un qualche occhio di riguardo, ora si passa alla fase tappeto, non rimarrà nulla in piedi, sarà un immenso mare di rovine, spiace per la gente povera e poveraccia, VZ è un criminale tal quale all'omonimo, colla differenza che lui ha usato il suo popolo come scudo umano e carne da macello, da folli il paragone con ISR, gli Israeliani hanno una montagna di soldi, rifugi anti atomici che possono benissimo resistere per anni senza esposi alle radiazioni, vero è che i suoi genitori hanno preso la cittadinanza e sono scappati in Israele, non senza portarsi dietro un bel gruzzolo di soldi, se fosse furbo, VZ dovrebbe tentare una via d'uscita, ingloriosa, con una veloce fuga ultra milionaria verso i paradisi fiscali in cui tiene il tesoro, gloriosa, se si offre per un tentativo serio di dialogo, tertium non datur.

Anonimo ha detto...

Lukashenko, Bielorussia, ha schierato le truppe e l'ue gli dice di non intromettersi nella guerra. La ue dice a lui di non intromettersi nella guerra, lui. La ue dice. Bisognerebbe far sapere alla ue che 6/7 del mondo libero, cioè quello non occidentale, la pensa diversamente in merito al solito schema americano di esportazione della democrazia. E non pochi dei 6/7 qualche particolare dell'esportazione americana se lo sono legato al dito. Molte sono dita legate in giro per il mondo ed i nodi ormai sono venuti al pettine della globalizzazione. Quindi la ue dica a VZ di dialogare, da bravo ucraino, responsabilmente lucido.

Memento ha detto...

Stepan Bandera, il nazista a cui si richiamano gli attuali neo nazisti al potere in Ucraina, fu ucciso a Monaco di Baviera il 15 ottobre 1959 dai Sovietici.
Aveva collaborato con i Nazisti alla deportazione di numerosi Russi e Ucraini.
Personaggio arrestato dai Tedeschi per la sua infida natura (aveva creato una forza autonoma di restaurazione dell’Ucraina), venne liberato per effettuare azioni di sabotaggio tra i Sovietici.
Considerato eroe nazionale dagli attuali governanti, in realtà è stata l’anima della persecuzione del suo popolo contrario al Nazismo, cindotto sui treni nei lager.
Stessa politica di Zelen’sky che reprime gli oppositori incarcerandoli e/o eliminandoli, nel silenzio più assoluto dei media occidentali.

Anonimo ha detto...

Aggiungo che Bandera organizzò il massacro di circa 100.000 polacchi in Galizia (questo non richiesto dai suoi compari nazisti).