Torna 'l'Assalto al cielo' del 1° di ogni mese del card. Burke

Del card. Burke abbiamo dato recenti notizie qui. Ringraziando il cielo il cardinale è tornato a Roma, dopo le note vicissitudini qui. La cappella appare quella di sempre, quella che ben ricordo (ho ripreso l'immagine dal filmato). Non si hanno notizie al riguardo; ma dobbiamo pensare si trovi ancora nel suo appartamento...

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Torna l'Assalto al cielo del card. Burke

Ieri mattina presto, nella sua cappella privata a Roma, il cardinale Burke ha celebrato la Santa Messa nell'ambito dell'iniziativa 'Assalto al cielo' (i Guerrieri del Rosario) [un precedente a campione qui], pronunciando un'omelia commovente, nel giorno della festa di Sant'Ignazio di Antiochia, martire [secondo il calendario liturgico tridentino].

Ecco alcuni punti salienti:

Sant'Ignazio di Antiochia ha dato la sua vita come testimonianza del suo amore per Cristo e per la Santa Eucaristia circa 78 anni dopo la passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Un vero pastore del gregge, che insegna fedelmente la dottrina della fede.

Durante il ministero episcopale di Sant'Ignazio ci fu l'opposizione di coloro che avevano una mentalità mondana, di coloro che vedevano la loro salvezza negli idoli pagani, negli dei pagani, che fanno all'uomo tutte le promesse per la sua felicità e alla fine lo lasciano completamente disilluso... Quegli dei pagani, quegli idoli nella nostra vita che ci allontanano da Cristo, che ci impediscono di vivere più intensamente in Cristo e di trovare così la nostra vera salvezza.

Sant'Ignazio era un uomo come noi, con tutta la fragilità della nostra natura umana. In lui vediamo tutta la potenza della grazia di Cristo che gli permette di seguire Cristo eroicamente, desiderando anche dare la sua vita nel martirio, affinché non deludesse mai in alcun modo Cristo - quella frase meravigliosa che chiede che le ossa del suo corpo siano macinate. dai denti delle bestie del Colosseo, i leoni feroci, ai quali fu dato da divorare affinché diventasse pane puro di Cristo. Con questo intendiamo che, soffrendo per seguire Cristo, soffrendo per amare come Cristo ha amato, i nostri corpi si purificano sempre più e diventano sempre più irradianti della vita di Cristo in noi. Uno splendore di quel pane di vita eterna – il suo vero Corpo, Sangue, Anima e Divinità, che riceviamo nella Santa Eucaristia.

Chiediamo soprattutto oggi l'intercessione di sant'Ignazio di Antiochia per i nostri vescovi, perché ci guidino sempre più fortemente, testimoniando la vita di Cristo in noi, soprattutto nel mondo che adora tanti idoli pagani e così ostili alla verità del Vangelo. Preghiamo con sant'Ignazio di Antiochia per quella fedeltà affinché la nostra vita possa consumarsi completamente nell'amore di Cristo nel portare avanti la sua missione di Padre, la missione di verità e di amore.

Per chi non abbia avuto la possibilità di assistere alla Santa Messa e al Rosario, ecco un link per visualizzarla. L'omelia inizia a 47:20.

Possiamo noi tutti, come sant'Ignazio di Loyola, seguire fedelmente Cristo.