Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 20 maggio 2024

Francia. Giovani cattolici resistono in faccia all'Islam

Riprendo da MiL. C'è ancora qualche cattolico coraggioso e con la schiena dritta: “I nostri giovani non hanno complessi. Non si vergognano di dire ai loro amici che sono cattolici”. I giovani cattolici di Trappes non esitano a manifestare la loro fede in un ambiente a larga maggioranza islamica.

Francia. Giovani cattolici resistono in faccia all'Islam 

In Francia, Famille Chrétienne ha pubblicato un ampio reportage su Trappes, cittadina vicino Parigi dove i giovani cristiani sfidano gli stereotipi e dimostrano con orgoglio la loro fede in una comunità a maggioranza musulmana.
Trappes è una città situata nella regione dell’Île-de-France, a ovest di Parigi. Appartiene al dipartimento degli Yvelines e si trova a circa 25 chilometri dalla capitale francese. È noto per la sua diversità culturale ed è stata spesso menzionata nelle discussioni sull’integrazione sociale e urbana in Francia. Proprio in quella popolazione la fede cattolica sta conoscendo un notevole risveglio. Nonostante le sfide e la percezione negativa spesso affrontata dal sobborgo, segnato da storie di radicalismo (negli anni scorsi più di 60 giovani volevano unirsi all’ISIS in Siria) e disoccupazione, la chiesa di San Giorgio, fondata nel 1003, rappresenta un faro di speranza e unità per i suoi 32.000 abitanti.
La parrocchia di San Giorgio non è solo un luogo di culto, ma un crogiolo di nazionalità e culture, con fedeli di 45 nazionalità diverse presenti in una comunità composta per il 70% da musulmani. Secondo la Famille Chrétienne, i giovani cristiani di Trappes sono particolarmente visibili ed espressivi riguardo alla loro fede. “Non si vergognano di dire ai loro amici che sono cattolici”, spiega suor Germaine, religiosa della Congregazione delle Figlie del Cuore Immacolato di Maria, inizialmente restia a parlare di ciò che la circonda.

La suora è responsabile della pastorale giovanile nella parrocchia. “I nostri giovani non hanno complessi. Non si vergognano di dire ai loro amici che sono cattolici. Indossano rosari, felpe della confraternita o magliette con la scritta ‘Io amo Gesù!'”.

La suora assicura che la partecipazione dei giovani alle attività ecclesiali, come il coro e i gruppi di danza religiosa, è elevata.

Questa comunità cattolica ha sfidato le aspettative, non solo rimanendo salda nella sua fede ma anche crescendo in numero e spirito. “I musulmani non esitano a mettersi in mostra, e nemmeno noi!”, ha dichiarato padre Étienne Guillet, sottolineando la resilienza e il desiderio dei giovani di vivere apertamente la loro fede. La chiesa regolarmente trabocca di fedeli, con un’età media di 30 anni, e vi si svolgono numerosi battesimi.

Fondamentale è l’impegno della Chiesa di Trappes nella formazione e nel sostegno dei fedeli. “La fede dei nostri giovani non viene dal nulla. Hanno genitori solidi alle spalle”, ha detto padre Étienne. Inoltre, programmi di formazione ed eventi interreligiosi aiutano i giovani a comprendere e ad articolare la propria fede in un contesto prevalentemente musulmano.

Trappes è quindi un esempio di come la fede che testimonia al mondo unisce i fedeli, trasmettendo ai suoi giovani il sentimento di appartenenza ad una comunità cristiana, indipendentemente dalle sfide esterne.
Angelica La Rosa, Informazione Cattolica, 3-5-24

23 commenti:

Anonimo ha detto...

“Seguite i pochi, et non la volgar gente”
Francesco Petrarca, Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)

“Cercate ogni giorno il volto dei santi …” ha detto...

Lunedì dopo Pentecoste - Beata Vergine Maria Madre della Chiesa

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.
[Paradiso, canto XXXIII, vv. 1-39]

Anonimo ha detto...

Evidentemente le famiglie cattoliche non sono perplesse, né confuse, né politicamente corrette. Sono cattoliche. Semplicemente. Noi dobbiamo uscire dal recinto di minorità nel quale ci siamo lasciati rinchiudere perché  non eravamo e non siamo mai al passo di chi era ed è ritenuto avanti, al passo dei tempi, tipo i protestanti, gli gnostici, gli ortodossi, i buddisti, gli induisti, gli agnostici, quelli del libero pensiero, quelli de sinistra, quelli de destra, quelli americani, quelli inglesi, quelli tedeschi, quelli erotomani e via regredendo nella conoscenza della nostra cultura cattolica italiana greco latina giuridica artigianale marinara contadina. Perduto la nostra propria cultura,  abbiamo perduto veramente la nostra sovranità, abbiamo perduto noi stessi per metterci al passo con gli altri goffamente scimmiottandoli.
m.a.

Anonimo ha detto...

E sono anche famiglie che frequentano felicemente la parrocchia.
Nonostante i corvi tradizionalari vogliano far intendere altrimenti.

Ave Maria! ha detto...

Quasi 20.000 pellegrini hanno partecipato alla Santa Messa di Pentecoste durante il leggendario pellegrinaggio di rito romano da Parigi a Chartres.
Il Cardinale Müller celebrerà la Messa finale del pellegrinaggio nella Cattedrale di Chartres.
https://gloria.tv/post/2BoGhtrQNDqH1XmUwcb9a6BRy
Per gustare alcune foto ingrandite l'immagine

mic ha detto...

E chi ha mai detto che tutte le parrocchie dove non si celebra la Messa antica siano da scartare?
Dipende dai sacerdoti. Ne conosco molti che possono essere di esempio a chiunque a prescindere da Vetus e Novus...

Anonimo ha detto...

10.47, ma ha letto i commenti di questo blog? Faccia un sondaggio per sentire quanti lettori andrebbero in una qualunque parrocchia dove si celebra la messa in forma ordinaria.

Anonimo ha detto...

https://blog.messainlatino.it/2024/05/francesco-verona-con-attivisti-politici.html#more
Non so perche' ma ogni volta che lo vedo e leggo di lui (purtroppo non lo seguo, ne' in tanti anni l'ho mai seguito una volta, tranne l'elezione e mi e' stato piu' che sufficiente per consigliarmi di lasciarlo perdere) mi esclamo : "Pover'uomo,pover'uomo"!A cui segue un'Ave Maria.

mic ha detto...

Il mondo tradizionale è molto variegato. Su questo blog vengono viste con evidente chiarezza e consapevolezza le differenze tra i due riti e la scelta, quando è possibile, cade sul Rito antico (incomparabile)!
Ciò non toglie, in caso di necessità, io e molti altri non esitiamo a partecipare al Novus Ordo in parrocchie (e ce ne sono) tenute da ottimi sacerdoti. Certo non in "qualunque parrocchia", perché purtroppo non mancano quelle infrequentabili.
Ci sono alcuni più intransigenti ai quali è data voce: ma ciò non identifica "questo blog "...

Pro Missa traditionali ha detto...

Aiuto! Voi non avete vissuto, voi non conoscete il periodo immediatamente successivo alla promulgazione della nuova messa-cena protestante in quanto cattolici tradizionali e forse avete conosciuto la S. Messa di sempre dopo gli indulti di Woytila o il motu proprio di Ratzinger, che promuovono la perniciosa pratica del biritualismo. Che lo Spirito Santo vi dia lume e fortezza per boicottare sempre la nuova messa sia pur "ben celebrata" e i preti conservatori!

Concede, quaesumus, omnipotens Deus, intercedente beatissima semper Virgine Maria, ut veritas, sanctitas et pietas praedilectae Missae apostolicae traditionalis Ecclesiae tuae prompte et pacifice restituatur, amen.

Anonimo ha detto...

Anche io, come Mic ed altri, se non ho alternative, (purtroppo) partecipo al Novus Ordo. Faccio più fatica, a differenza di Mic, a considerare addirittura ottimi sacerdoti che celebrano esclusivamente con il Novus Ordo. Questo perché chi rifiuta,a prescindere, il rito antico, è certo che accetta tutti i nuovi e cattivi insegnamenti conciliari. Del resto, più volte si è detto che come preghiera così credi e, senza offesa, non credo che ne Mic né nessuno me lo possa contestare. Chi tradisce la Tradizione della Chiesa può mai essere ottimo? Personalmente ne dubito, a dir poco.
Antonio
P.S. Questo non è essere intransigenti ma logici

Anonimo ha detto...

Si tratta di un pellegrinaggio conservatore. Di gente che accetta il CVII, che si accontenta ogni tanto di assistere al S. Sacrificio della Messa, di fare questo pellegrinaggio e fine di tutto. Poi magari vota Macron, o Le Pen (che tanto è lo stesso). Puro prodotto del ratzingerismo. Questa gente non conosce niente delle ormai antiche battaglie dei cattolici tradizionali di Francia, quelli della prima ora, quelli autentici. E ve ne sono ancora. Nella sua Omilia di Pentecoste Mons. Viganò ricorda una frase di Bossuet; rileggetela, che vale un'enciclica!

mic ha detto...

Faccio più fatica, a differenza di Mic, a considerare addirittura ottimi sacerdoti che celebrano esclusivamente con il Novus Ordo.

Parlo di ottimi sacerdoti perché non ho mai sentito una omelia modernista, sono sempre centrati sulle letture del giorno, celebrano con cura e sono attimi anche in confessionale. Conoscono le mie posizioni e, almeno nella parrocchia che frequento (di rado perché di solito vado alla Messa di Sant'Anna a Via Merulana), posso esprimerle senza problemi....

Anonimo ha detto...

Il Cardinale Müller celebrerà la Messa finale del pellegrinaggio nella Cattedrale di Chartres.
Che ai tempi di GP2 sosteneva di non credere all'Ascensione; auspicava l'accordo con la FSSPX, per poter smantellare il seminario tedesco (se ne è parlato anche su queste pagine), che sorge nella sua diocesi; faceva benedizioni in tuta insieme a pastoresse in talare (le pastoresse).
Oggi se passa per conservatore è segno che gli altri lo hanno sorpassato .

mic ha detto...

L'anno scorso lo abbiamo incontrato al Divino Amore e non ha fatto discorsi modernisti. Certo ora è conservatore piuttosto che tradizionale, ma forse - anche a giudicare da tante sue critiche recenti - una presa di coscienza deve averla avuta!

Anonimo ha detto...


Se non posso andare alla Messa Ordo Vetus, sto a casa. Facco peccato? Non credo, lo stato di necessità mi giustifica. Posso onorare la Domenica anche senza andare a Messa.
Mi leggo il Vangelo del Giorno e faccio qualche meditazione.
Alla Messa montiniana sono andato per circa dieci anni.
Ne ho avuto abbastanza. Celebrata ora bene ora (più spesso) male, poco importa: è una Messa fabbricata a tavolino, impregnata dello Spirito del Mondo, una cosa falsa, un tossico che ti erode la fede poco a poco.
Rileggetevi i rilievi dei cardinali Bacci ed Ottaviani sul carattere non cattolico della Nuova Messa.
Questa Messa fu imposta da Paolo VI con la forza. Solo una minoranza la voleva, quella dei Novatori, che lui assieme al suo predecessore aveva favorito al Concilio. Ho letto che migliaia di sacerdoti spagnoli chiesero in una lettera al Papa di mantenere l'antica Messa tradizionale. Paolo VI disse di no, insistette sul nuovo rito, sul fatto che si doveva obbedire al Papa.
A ben vedere, difficile stabilire quale sia stato il peggiore tra i papi del Concilio e postconcilio. Non mi stupirei se, alla fine dei tempi, li dovessimo vedere tutti all'Inferno. Hanno tutti, in un modo o nell'altro, contribuito alla demolizione della Chiesa e delle nazioni cattoliche.
ar

Anonimo ha detto...

#ar
Come fa una minoranza a imporsi?
E' riuscita a imporsi al CVII, grazie a Roncalli e Montini, principalmente, e alle interferenze esterne del "mondo", diciamo così. Ma non solo, perché l'area grigia, tiepida, è quella che asseconda il vento dove questo spira più forte. E' l'area grigia che rende possibile le rivoluzioni, promosse e gestite dalle minoranze.
Teniamo conto che furono relativamente pochi i prelati a opporsi alla rivoluzione. Lo stesso Breve esame critico della nuova Messa fu sottoscritto da pochissimi (i più celebri furono i due Cardinali, Ottaviani e Bacci, poi vi furono gli estensori come Guerard des Lauriers, Cristina Campo ecc.). Il "tiepido" è sempre manovrabile, in religione come in politica.

&&&

A maggior gloria di Dio e ad onore di Maria Santissima ha detto...

Oggi abbiamo un vasto numero di cattolici...

Già nel 1985 - anno in cui mi trovavo a Padova per il servizio militare alla Caserma Piave (Distretto Militare) e frequentavo regolarmente la S. Messa a S. Simon Piccolo, a Venezia (ultima celebrazione il 15 settembre) -, i miei commilitoni non sapevano nulla del S. Sacrificio della Messa, pur essendo quasi tutti laureati (io avevo tre medici in camerata). Se io ricordavo loro il nome di Mons. Lefebvre, che aveva celebrato pochi anni prima proprio a Venezia un pontificale, allora si risvegliava in loro qualche ricordo delle due questioni collegate alla battaglia di Mons. Lefebvre sulla S. Messa: liturgica e dottrinale; perché le due questioni sono strettamente legate. Devo dire che, dissipati i soliti luoghi comuni, sono riuscito a conversare urbanamente con loro e qualcuno mi ha accompagnato a S. Simon Piccolo. La Roma modernista, dal 1970 in poi, ha fatto di tutto - ma proprio di tutto - per perseguitare poliziescamente la S. Messa e i sacerdoti che decisero di proseguire a celebrarla, dopo il 1970. Non essendo riuscita ad abolire la S. Messa di sempre, che Satana detesta - e soltanto per questo! - la chiesa conciliare ha cercato di 'incanalare il dissenso' (diciamo così... per i modernisti in effetti si tratta di semplice stravagante
dissenso) con le concessioni di Woytila e di Ratzinger, alle condizioni, o meglio ai ricatti, che sappiamo: primeramente l'accettazione del Concilio Vaticano II. E purtroppo non sono pochi i cattolici che sono cascati nella trappola e aderiscono al biritualismo. Infatti, constato amaramente che non pochi cattolici tradizionali frequentano con estrema leggerezza sia la S. Messa che la messa moderna. Può darsi che non conoscano le questioni dottrinali che impediscono di qualificare la messa moderna come rito cattolico, soprattutto perché non sono mai state loro spiegate e allora bisognerebbe impiegarsi ad illustrarle con franchezza. Chi tuttavia conosce l'abisso che separa i due riti - che non sono due forme dello stesso rito, come astutamente vuol far credere Ratzinger - non deve andare alla messa moderna, non deve proprio andarci, perché è un rito che non piace a Nostro Signore Gesù Cristo, un rito che lo disonora! Quindi, proprio perché la situazione si è aggravata rispetto a decenni orsono, adoperiamoci a far conoscere e amare il S. Sacrificio della Messa, a dissipare ogni equivoco (vetus, novus, straordinario, ordinario, due forme di uno stesso rito, ed altre imposture del genere). I buoni cattolici tradizionali devono accogliere con entusiasmo la fiaccola del combattimento per la S. Messa trasmessaci dai primi coraggiosi combattenti. E badate bene che non si tratta di retorica! La battaglia per la S. Messa cattolica deve essere al primo posto nella nostra vita. Si tratta della maggior gloria di Dio e della salvezza delle anime!

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo il commento qui sopra. Mi permetto di aggiungere una considerazione già più volte fatta su questo blog. Il rito latino è stato facilmente abbandonato e dimenticato perché in pari tempo si è smesso di studiare bene il latino nelle scuole; pertanti chi è nato dopo il CV II fa fatica a seguire il VO, e deve applicarvisi con l'aiuto del messale bilingue, mentre più facile, una volta compresa la bruttezza dei canti in italiano, godere della antica musica sacra.

Anonimo ha detto...

Fino ad un certo momento, rarissime erano le persone - almeno nei paesi - che proseguivano gli studii oltre la V elementare, qualcuna riusciva ad ottenere il diploma di media inferiore, dove si studiava il latino (fino agli anni settanta), o superiore. Eppure le chiese erano piene, e, in un modo o nell'altro, i fedeli seguivano la Liturgia e il Signore donava loro grazie e consolazione spirituale. Fino agli anni cinquanta, alle preci della S. Messa rispondeva soltanto il chierichetto; non esisteva la S. Messa dialogata, venuta in auge con Pio XII, il quale aveva previsto diversi gradi di partecipazione. Per la verità, raramente si parlava di partecipazione, ma piuttosto di assistenza al S. Sacrificio della Messa. Codesta nozione di pia assistenza era nel mirino dei modernisti da lunga data e infatti fu abbandonata. Chi sapeva leggere, a volte assisteva alla S. Messa leggendo le preghiere corrispondenti ai diversi momenti del rito, a volte recitando il Rosario. La 'partecipazione' era quella del cuore. Quanti sono diventati santi assistendo silenziosamente alla S. Messa, pur essendo sovente analfabeti! La mania della 'partecipazione' corrisponde al bisogno incessante di agitazione tipico del mondo moderno, che non può soffrire il silenzio, che non conosce l'umiltà, che pretende di sapere tutto, di penetrare nel santuario - nel presbíterio - un tempo riservato esclusivamente ai sacerdoti e ai chierichetti; e di compiervi funzioni che spettano al sacerdote e basta. Non credo che la non conoscenza della lingua latina sia in sé una causa del rigetto della S. Messa di origine apostolica; mi sembra che la causa sia piuttosto da ricercarsi nella superbia dell'uomo moderno. Conosco un architetto che non ha mai studiato la lingua latina, ma che segue da anni esclusivamente la S. Messa di sempre, e molte altre persone. Ripeto: le ragioni del rigetto si possono identificare innanzitutto nella superbia dell'uomo moderno, poi nel razionalismo nel naturalismo (negazione della metafisica) nel relativismo che caratterizzano il mondo moderno. Amare con tutto il cuore il S. Sacrificio della Messa significa amare con tutto il cuore Gesù e rigettare il mondo moderno e le sue imposture. Ecco perché chi ha in mente certi progetti detesta la S. Messa di sempre e ha fatto di tutto per farla sparire: essa è di intralcio ai piani della controchiesa. Poi, volendo, la lingua latina si può imparare!

Viandante ha detto...

Cardinal Müller: “ la processione liturgica di tante migliaia di giovani (e meno giovani) cristiani da Parigi a questa magnifica cattedrale di Chartres rappresenta simbolicamente il pellegrinaggio della Chiesa alla Gerusalemme celeste”

Omelia
https://infovaticana.com/2024/05/20/el-cardenal-muller-clausura-la-exitosa-peregrinacion-a-chartres-la-descristianizacion-de-europa-es-el-programa-actual-de-quienes-quieren-robarle-el-alma/

Anonimo ha detto...

Leggo che oggi a un Imam è stato concesso di elevare la sua preghiera nei locali dell'Università di Torino. Mi permetto di ricordare che, anni fa, a Joseph Ratzinger fu impedito di pronunciare una lezione alla Sapienza con la motivazione che L'UNIVERSITA' E' LAICA.
Fine della trasmissione.

E.P. ha detto...

Cercando la notizia su Google si scopre che era prevista per oggi ma è stata annullata solo perché divenuta "un caso politico"...