Il cardinale Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, ha tenuto la "Berrie Lecture" invitato dal Centro Giovanni Paolo II per il dialogo interreligioso - di cui è presidente il rabbino Jack Bemporad - organizzata presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino (Angelicum) di Roma, in collaborazione con la Russell Berrie Foundation. La lecture del cardinale Koch è stata dedicata a cinquant'anni di dialogo tra i cristiani ed ebrei sulla base della dichiarazione conciliare sulle religioni non cristiane Nostra Aetate. Ancora non è disponibile il testo integrale del suo intervento, ma l'Agenzia SIR, ne ha dato un resoconto qui. Da esso stralcio alcuni punti. Da notare la conquista dell'uditorio ebreo, per mezzo di slogan e di una emozionalità a buon mercato. Se ne parlo è perché la questione sta avendo eco sui media di tutto il mondo e mi sembra quindi importante che ci sia spazio anche per la nostra visuale dei fatti.
Ritengo utile al riguardo la consultazione di un mio vecchio articolo, del quale riporto in conclusione le note finali.
EBREI-CATTOLICI - La piaga dell'antisemitismo
Discorso del card. Kurt Koch sullo stato del dialogo a 50 anni dal ConcilioRitengo utile al riguardo la consultazione di un mio vecchio articolo, del quale riporto in conclusione le note finali.
EBREI-CATTOLICI - La piaga dell'antisemitismo
Nel suo lungo ed articolato intervento, il cardinale ha affermato che anche oggi "riemergono nella teologia cristiana il vetero-marcionismo e l'antigiudaismo" e "non solo da parte dei tradizionalisti ma anche all'interno dei filoni liberali della teologia attuale". Per questo, "si deve continuare ad accordare la dovuta attenzione alla richiesta da parte del Concilio Vaticano II, di favorire la comprensione reciproca e il rispetto tra ebrei e cristiani. Essa è il presupposto indispensabile per garantire che non ci sarà alcuna ricaduta in quel pericoloso estraniamento tra cristiani ed ebrei, che rimangono consapevoli della loro parentela spirituale".
L'intervento del cardinale Koch era dedicato alla dichiarazione conciliare Nostra Aetate che è il "documento base" e la "Magna Charta" del dialogo della Chiesa cattolica con l'ebraismo. Il cardinale ha fatto notare come il documento conciliare non si è sviluppato a partire da un "vacuum", "dal momento che da parte cristiana vi erano già stati approcci con l'ebraismo, sia all'interno che all'esterno della Chiesa cattolica prima del Concilio. "Ma - ha aggiunto il cardinale - dopo il crimine senza precedenti della Shoah, si è fatto uno sforzo nel periodo post-bellico per avviare una riflessione circa la ridefinizione teologica del rapporto con l'ebraismo". "Dopo l'omicidio di massa degli ebrei europei pianificato ed eseguito dai nazionalsocialisti - ha proseguito Koch - iniziò un profondo esame di coscienza su come sia stato possibile un tale scenario di barbarie nell'Occidente cristiano".
Il cardinale ha quindi posto all'assemblea di Roma una serie di interrogativi: "Dobbiamo supporre che tendenze anti-ebraiche presenti all'interno del cristianesimo per secoli sono state complici nel antisemitismo dei nazisti"? E ancora: "Tra i cristiani vi erano sia colpevoli che vittime, ma le grandi masse erano sicuramente composte da spettatori passivi che tenevano gli occhi chiusi di fronte a questa realtà brutale". "Perché la resistenza cristiana contro la brutalità senza limiti dei crimini nazisti non ha dimostrato la misura e la chiarezza che ci si sarebbe legittimamente dovuti aspettare?".
Il dialogo e i Papi. La Shoah [ricordiamoci bene che si tratta di un fatto storico, che non può assurgere a 'luogo teologico' e nemmeno a dogma di fede, tanto da condizionare l'appartenenza alla Chiesa di chi eventualmente, senza sminuirne l'orrore, ne ridimensioni la portata] - ha detto il cardinale - "è stata certamente una delle maggiori motivazioni che hanno condotto la Chiesa cattolica a scrivere la Nostra Aetate". La dichiarazione conciliare, ha insistito Koch, "rimane la bussola fondamentale di tutti gli sforzi verso il dialogo ebraico-cattolico, e dopo 47 anni possiamo affermare con gratitudine che questa ri-definizione teologica del rapporto con l'ebraismo ha portato frutti abbondanti".
Nel corso degli ultimi decenni, ha proseguito il card. Koch, Nostra Aetate "ha reso possibile a gruppi che inizialmente si rapportavano con scetticismo a diventare passo dopo passo partner affidabili e anche buoni amici, in grado di far fronte a crisi insieme e superare i conflitti in modo positivo". Nel delineare quindi i progressi compiuti nel dialogo, il cardinale ha parlato del contributo che il Pontificato di Giovanni Paolo II ha dato al dialogo ebraico-cattolico. Ed ha aggiunto: "Sullo sfondo di queste convinzioni teologiche non ci può sorprendere che Papa Benedetto XVI porta avanti e progredisce il lavoro di riconciliazione del suo predecessore". Ma "Mentre Papa Giovanni Paolo II ha avuto un senso raffinato per i grandi gesti e le immagini forti, Benedetto XVI si affida soprattutto al potere della parola e dell'incontro umile". [Un conto è la riconciliazione e il dialogo - avuto riguardo che il dialogo è possibile tra le culture e non tra le fedi: il punto d'incontro possono essere alcune riflessioni e accordi sulle prassi - un altro conto è la sudditanza non si capisce basata su cosa]
Il negazionismo. Sempre il 16 maggio, si è riunita a Roma la sessione ordinaria della Congregazione per la dottrina della fede durante la quale è stata discussa anche la questione della Fraternità San Pio X. Il card. Koch ha partecipato alla sessione e rispondendo ad una domanda sul vescovo lefebvriano negazionista Richard Williamson, ha rammentato che "il Santo Padre ha parlato con chiarezza della sua posizione". "Il negazionismo - ha precisato - non è ammissibile nella Chiesa cattolica, ma anche in una sincera a onesta visione storica". [Tra l'altro ricorre costantemente questo improprio richiamo al negazionismo; mentre Mons, Williamson non ha affatto negato la shoah (fatto storico e non teologico); ne ha tuttavia ridotto la portata numerica (il che ovviamente non ne riduce l'orrore) sulla base di documenti storici da lui citati. Dichiarazione inopportuna, ma purtroppo strumentalizzata ancor oggi in maniera bieca e di parte. Tant'è che le parole del Cardinale non possono non evocare lo scandalo montato ad arte ed enfatizzato in maniera abnorme nel momento della rimozione delle scomuniche ai vescovi della FSSPX. E così viene messa volutamente benzina sul fuoco... Ci ritroviamo a vivere dei dejà vu fin troppo inquietanti -ndR]
Forum Catholique (estratto): In compenso l'episodio ci fa apprendere due cose :
Chi è interessato può consultare qui
Il cardinale ha quindi posto all'assemblea di Roma una serie di interrogativi: "Dobbiamo supporre che tendenze anti-ebraiche presenti all'interno del cristianesimo per secoli sono state complici nel antisemitismo dei nazisti"? E ancora: "Tra i cristiani vi erano sia colpevoli che vittime, ma le grandi masse erano sicuramente composte da spettatori passivi che tenevano gli occhi chiusi di fronte a questa realtà brutale". "Perché la resistenza cristiana contro la brutalità senza limiti dei crimini nazisti non ha dimostrato la misura e la chiarezza che ci si sarebbe legittimamente dovuti aspettare?".
Il dialogo e i Papi. La Shoah [ricordiamoci bene che si tratta di un fatto storico, che non può assurgere a 'luogo teologico' e nemmeno a dogma di fede, tanto da condizionare l'appartenenza alla Chiesa di chi eventualmente, senza sminuirne l'orrore, ne ridimensioni la portata] - ha detto il cardinale - "è stata certamente una delle maggiori motivazioni che hanno condotto la Chiesa cattolica a scrivere la Nostra Aetate". La dichiarazione conciliare, ha insistito Koch, "rimane la bussola fondamentale di tutti gli sforzi verso il dialogo ebraico-cattolico, e dopo 47 anni possiamo affermare con gratitudine che questa ri-definizione teologica del rapporto con l'ebraismo ha portato frutti abbondanti".
Nel corso degli ultimi decenni, ha proseguito il card. Koch, Nostra Aetate "ha reso possibile a gruppi che inizialmente si rapportavano con scetticismo a diventare passo dopo passo partner affidabili e anche buoni amici, in grado di far fronte a crisi insieme e superare i conflitti in modo positivo". Nel delineare quindi i progressi compiuti nel dialogo, il cardinale ha parlato del contributo che il Pontificato di Giovanni Paolo II ha dato al dialogo ebraico-cattolico. Ed ha aggiunto: "Sullo sfondo di queste convinzioni teologiche non ci può sorprendere che Papa Benedetto XVI porta avanti e progredisce il lavoro di riconciliazione del suo predecessore". Ma "Mentre Papa Giovanni Paolo II ha avuto un senso raffinato per i grandi gesti e le immagini forti, Benedetto XVI si affida soprattutto al potere della parola e dell'incontro umile". [Un conto è la riconciliazione e il dialogo - avuto riguardo che il dialogo è possibile tra le culture e non tra le fedi: il punto d'incontro possono essere alcune riflessioni e accordi sulle prassi - un altro conto è la sudditanza non si capisce basata su cosa]
Il negazionismo. Sempre il 16 maggio, si è riunita a Roma la sessione ordinaria della Congregazione per la dottrina della fede durante la quale è stata discussa anche la questione della Fraternità San Pio X. Il card. Koch ha partecipato alla sessione e rispondendo ad una domanda sul vescovo lefebvriano negazionista Richard Williamson, ha rammentato che "il Santo Padre ha parlato con chiarezza della sua posizione". "Il negazionismo - ha precisato - non è ammissibile nella Chiesa cattolica, ma anche in una sincera a onesta visione storica". [Tra l'altro ricorre costantemente questo improprio richiamo al negazionismo; mentre Mons, Williamson non ha affatto negato la shoah (fatto storico e non teologico); ne ha tuttavia ridotto la portata numerica (il che ovviamente non ne riduce l'orrore) sulla base di documenti storici da lui citati. Dichiarazione inopportuna, ma purtroppo strumentalizzata ancor oggi in maniera bieca e di parte. Tant'è che le parole del Cardinale non possono non evocare lo scandalo montato ad arte ed enfatizzato in maniera abnorme nel momento della rimozione delle scomuniche ai vescovi della FSSPX. E così viene messa volutamente benzina sul fuoco... Ci ritroviamo a vivere dei dejà vu fin troppo inquietanti -ndR]
Forum Catholique (estratto): In compenso l'episodio ci fa apprendere due cose :
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- Il cardinal Koch non è informato sulle ricerche storiche recenti riguardo alla questione disputata e non conosce i risultati del rapporto tra l'antisemitismo nazista e l'antigiudaismo cristiano, che ha carattere esclusivamente religioso e riguarda il riconoscimento del Messia nella persona di Gesù. E così egli gioca sull'amalgama diffamatorio FSSPX= antisemita facendone un miscuglio al passaggio anti-giudaico= antisemita. Ignorando completamente che, se Hitler giunse al potere in una Germania originariamente cristiana, occorre fare una netta distinzione tra il cristianesimo dei protestanti e il cattolicesimo. Riguardo poi alla rinascita dell'antisemitismo, perché non fare un opportuno parallelismo tra il comportamento degli attuali fondamentalisti islamici e quello dei protestanti degli anni 30, invece di vedere l'antisemitismo tra i cattolici?
- la sua ferma opposizione all'intervento di Benedetto XVI in ordine alla riconciliazione con la FSSFX
Nota:
Nessuno nega che gli ebrei vadano rispettati, amati e non perseguitati. L'antisemitismo, la furia distruttrice contro un popolo è da condannare senza riserve. Questo, sembra condiviso da ogni uomo di buona volontà prima ancora che da un vero cristiano. Ciò premesso, dichiarazioni come quella della CEI nonché le altre espressioni sul valore delle false religioni presenti nella Nostra Aetate e le ulteriori posizioni nei confronti degli ebrei non sono imposte con autorità infallibile. Si tratta di posizioni "pastorali" ambigue e pericolosissime, in contrasto col Magistero precedente, perché aprono la strada all'indifferentismo ed al relativismo religioso e, peggio, al sincretismo. I guasti li abbiamo sotto gli occhi giorno dopo giorno.
Rileviamo in particolare che l'impegno espresso con le seguenti parole: "non è intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei" poteva esser preso da una sola persona che, nella Chiesa, gode di una tale rappresentatività che presuma parlare per l'intera Chiesa, ed è il Papa.
L'irrevocabilità della predilezione appartiene al Nuovo Israele, cioè alla Chiesa fuori della quale la vecchia Alleanza non ha più senso né fine. I rami vecchi sono stati recisi, i nuovi sono innestati sul tronco dell'Israele di Abramo che ha creduto nel Cristo venturo. La Legge antica non ha di per sé più alcuna linfa ed i rami ed il tronco isteriliti potranno riavere vita solo dall'innesto in Cristo. L'irrevocabilità della predilezione è qui e solo qui.
- Gli ebrei che rifiutano Cristo rifiutano la predilezione.
- Per tornare ad essere prediletti dovranno innestarsi nella nuova storia che inizia e si perpetua con Cristo.
- L'unico soggetto della predilezione è la Chiesa. Gli ebrei increduli restano fuori dall'irrevocabilità per loro scelta.
L'Antica Alleanza vive, nella parte in cui doveva ancor continuare a vivere dopo la venuta di Cristo, nella Chiesa, Nuovo Israele, frutto della Nuova ed Eterna Alleanza. Vivendo solamente nell'Antica Alleanza, la fede degli ebrei non giustifica né salva, perché non è più la fede di Abramo e dei giusti che credettero nel Cristo venturo, né è quella di coloro che hanno accolto Gesù. Ma una semplice dichiarazione conciliare, come la tanto sbandierata Nostra aetate è assurta del tutto arbitrariamente a dogma di fede e un cattolico sembra non possa più parlare in questi termini, che sono veritativi, perché consegnatici dalla Tradizione perenne...
25 commenti:
Tra le ultime bordate della Curia, questa è di gran lunga la più pericolosa.
Dove sono più vescovi come von Galen, soprannominato il leone di Münster, l’oppositore più ostinato del programma nazionalsocialista anticristiano. Il suo coraggio e le sue dure prediche contro Hitler, pronunciate dal pulpito del duomo di Münster, fecero il giro del mondo. E papa Pacelli gli scrisse per manifestare il suo pieno appoggio e la sua gratitudine...
Quanti cristiani, quanti sacerdoti (Padre Kolbe, ad esempio) sono morti nei campi di sterminio? Ce lo siamo dimenticato?
Se il nazismo non fosse stato vinto, i cristiani avrebbero fatto la stessa fine degli ebrei. E' noto che si trattava di una ideologia pagana intrisa di esoterismo noir.
La solita solfa dell'antisemitismo.
Non se ne può più.
L'antisemitismo, come qualsiasi anti-umanità, è da condannare senza sconti per nessuno.
Un monaco amico, come il suo laico fratello, mi dice sempre che lui è più semita degli ebrei, data la sua origine mediorentale.
Quello che noi cerchiamo di dire agli ebrei è che non riconoscono il Messia in Gesù Cristo e la nostra preghiera è rivolta al Dio di cui hanno una nozione incompleta ed erronea affinché dia loro lume e salvezza.
Non fanno loro altrettanto?
Come volevasi dimostrare. Comunque Koch è solo uno dei tanti, troppi 'cardinali di legno' telecomandati. "Cherchez la femme"? No: "cherchez le juif".
Non fanno loro altrettanto?
So che la tua è una domanda retorica, caro Dante.
Ma qui c'è qualche notizia in più.
Sempre meglio "cercher la femme" che "LE juif", coi tempi che corrono, come pure "LE" (il-lo) di qualunque religione e razza.
Gli ebrei preghjino pure per la nostra conversione, o per la nostra incinerazione, non me ne importa niente. E questi molluschi di cardinali preghino per chi e come vogliono, ma non mi obblighino a pregar come e chi voglion loro.
Non capisco peché si possa pregar per gli atei, per gli eretici e scismatici, ed anche per il papa e i preti, e non per gli ebrei. Son santi sempre e subito anche tutti loro? Questo nuovo dogma non è stato ancora proclamato. Lo proclami il Papa ed io obbedirò ciecamente.
La società moderna con la sua produzione di schiavi sembra suscitare meno problemi di un regime che è stato sconfitto 60 anni fa!
Non sarebbe meglio lasciare che i morti seppelliscano i loro morti?
SUNDAY, MAY 20, 2012
Koch’s SSPX must accept Jews do not have to convert to receive canonical status talk reported by Catholic News Service downplayed on Rorate Caeli
Comments from eucharistandmission pulled down (1) related to Koch’s Wednesday speech and CNS report.(2) Rorate Caeli now says ‘The complete text of the lecture, delivered in English, and of its Q&A follow-up session are not available at the moment’ disregards Catholic News Service report.
Even Rorate Caeli cannot carry reports on the Catholic Faith because of foreign pressure.Mentions '[Update, also for the record of events:] Jack Bemporad, a Reform Judaism rabbi, is the president of the "Interreligious Dialogue" Center at the Angelicum University and he also had some words to say regarding the decisions of Pope Benedict XVI (3)
-Lionel Andrades
http://eucharistandmission.blogspot.it/2012/05/kochs-sspx-must-accept-jews-do-not-have.html#links
Nostra Aetate non è in contrasto con Ad Gentes, n.7?
7. La ragione dell'attività missionaria discende dalla volontà di Dio, il quale « vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità. Vi è infatti un solo Dio, ed un solo mediatore tra Dio e gli uomini, Gesù Cristo, uomo anche lui, che ha dato se stesso in riscatto per tutti» (1 Tm 2,4-6), «e non esiste in nessun altro salvezza» (At 4,12). È dunque necessario che tutti si convertano al Cristo conosciuto attraverso la predicazione della Chiesa, ed a lui e alla Chiesa, suo corpo, siano incorporati attraverso il battesimo (39). Cristo stesso infatti, « ribadendo espressamente la necessità della fede e del battesimo (cfr. Mc 16,16; Gv 3,5), ha confermato simultaneamente la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano, per così dire, attraverso la porta del battesimo. Per questo non possono salvarsi quegli uomini i quali, pur sapendo che la Chiesa cattolica è stata stabilita da Dio per mezzo di Gesù Cristo come istituzione necessaria, tuttavia rifiutano o di entrare o di rimanere in essa » (40). Benché quindi Dio, attraverso vie che lui solo conosce, possa portare gli uomini che senza loro colpa ignorano il Vangelo a quella fede « senza la quale è impossibile piacergli» (41), è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa (42), ed insieme suo sacrosanto diritto, diffondere il Vangelo; di conseguenza l'attività missionaria conserva in pieno - oggi come sempre - la sua validità e necessità.
Il cardinale ha quindi posto all'assemblea di Roma una serie di interrogativi: "Dobbiamo supporre che tendenze anti-ebraiche presenti all'interno del cristianesimo per secoli sono state complici nel antisemitismo dei nazisti"? E ancora: "Tra i cristiani vi erano sia colpevoli che vittime, ma le grandi masse erano sicuramente composte da spettatori passivi che tenevano gli occhi chiusi di fronte a questa realtà brutale". "Perché la resistenza cristiana contro la brutalità senza limiti dei crimini nazisti non ha dimostrato la misura e la chiarezza che ci si sarebbe legittimamente dovuti aspettare?".
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Eminenza Reverendissima, poichè "mi" rivolge delle domande, provo a risponderLe ^__^
allora, se Lei vuole fare lo storico, faccia lo storico, se vuole fare il Cardinale è un'altra cosa....
Non dobbiamo supporre un bel nulla, ma avere il coraggio di dire che l'antisemitismo che portò alla tragedia dell'Olocausto cominciò con la Rivoluzione Francese e ben specificato dall'odio di Voltaire contro gli ebrei e contro i cristiani...
Voltaire odiando gli uni, gli ebrei, mirava alla distruzione della Chiesa ;-)
Capisco che dirlo provocherebbe una ferita diplomatica con la Francia, ma se vigliamo dire le cose come stanno, è un conto, se si vuole continuare con la politica corretta allora è inutile fare queste domande... ed è inutile continuare a colpevolizzare i Cristiani del passato, i Cattolici del passato, la Chiesa prima del Concilio quasi ne fosse stata responsabile, dimenticando il rapporto amichevole, e che un esempio concreto, fra san Pio V e l'allora Rabbino Capo di Roma... idem dell'amicia con Pio XII, episodio a quanto pare che nessuno di voi ha il coraggio di menzionare mai... e così far passare il Concilio Vaticano II come di una sorta di eroe contro la brutta matrigna Chiesa del passato, antisemita e colpevole dell'Olocausto!!
No Eminenza!
come Cattolica ed italiana, sono stufa di dovermi sentire dire che sono colpevole dell'Olocausto...
Se vogliamo fare storia, facciamo la storia, diversamente, basta con questi sensi di colpa!!
L'Olocausto resterà una vergognosa pagina storica della nostra DISUMANITA', così come fu vergognoso l'Olocausto COMUNISTA le cui vittime sono state anche di più...
Riguardo al negazionismo non mi risulta essere un dogma cattolico...
storicamente parlando sono gli storici che lo attestano e nessuno potrebbe negare il tragico evento, ciò che si può discutere sono i NUMERI... e da quando in qua si diventa anatemi per questo?
Forse che se fossero morti solo 500 ebrei sarebbe stato meno grave?
o forse è grave perchè furono 6 milioni o 20 milioni? e i 40 milioni dei genocidi comunisti dove li mettiamo?
due pesi due misure?
abbiamo morti di serie a e di serie b?
NON SI PUO' IMPORRE LA MEMORIA!!
Reverdo Padre, ripeto, non si può imporre la memoria... possiamo sollecitare ad una RICONCILIAZIONE che non si ponga sui numeri (negazionismo sui numeri e non sui fatti) ma sulla GIUSTIZIA...sulkla dignità umana da qualunque colore essa venga colpita e schiacciata...
se non si cambia modo di ragionare non ne usciremo mai fuori!!
nessuno ha diritti... la Memoria non è un diritto, il Sufragio E' DONO DI MISERICORDIA... ma se la Memoria la si vuole imporre con scomuniche ed anatemi, non ci siamo proprio! se la si vuole imporre perchè VOI, Cardinali, avete sensi di colpa, non coinvolgete TUTTA la Chiesa!
Questa non è giustizia!
P.S. l'antisemitismo cominciò, per la verità con LUTERO ^__^
ma si guarderà bene il Cardinale dal ricordarlo agli amici luterani ^__^
effettivamente, secondo l'interpretazione di alcuni, il Mea Cupla di Giovanni Paolo II avrebbe riguardato anche i peccati dei Cristiani della Riforma Protestante.... quindi, anche senza dirlo, i luterani sarebbero a posto...
Eminenza!
se vuole fare il Cardinale e parlare come Principe della Chiesa, tacerò e l'ascolterò, ma se vuole parlare da storico, la mia ragione, quella Fides et Ratio alla quale Giovanni Paolo II mi richiama, me lo impedisce...
^__^
Per chi capisce il francese ecco un documentario trasmesso sull'equivalente della RAI3 francese il 3 aprile dal titolo
"La Guerra Persa del Vaticano"
in sunto la perdita é il prgressismo che la Chiesa starebbe abbandonando in favore delle "forze oscurantiste della Tradizione"
http://fr.gloria.tv/?media=274085
http://fr.gloria.tv/?media=277186
Magari!
Hercule quel documentario è una schifezza, un susseguirsi di errori , menzogne, falsità, talmente enormi, così grossolani, che nemmeno la più sfrontata delle ideologie potrebbe giustificare.
http://groups.google.com/group/it.cultura.religioni.cristiani/browse_thread/thread/728cb9212c169f03/c18671335e791c1b?hl=it&lnk=gst&q=%22conversione+degli+ebrei%22#
"49 Sono le porte della misericordia" ( dallo Sepher dello Zohar)
Egregi,
nel mentre saluto con affetto e rispetto il carissimo G. C. faccio presente alcune osservazioni. La "porta della misericordia" per cui è passato il nostro G. (una delle poche cose buone che ho concluso nella mia inutile vita è di aver contribuito a
farvelo passare- Ebrei ortodossi e devoti Islamici danno un particolare significato all'espressione " varcare la Santa soglia", mentre kabalisti di scuola frankista, gnostici, massoni ed assimilati le danno un significato irriferibile) è una sua personalissima esperienza. Il Signore si è servito di cose le più svariate per spingere alla conversione. So di peccatori
incalliti che si sono convertiti dopo aver assistito a Messe celebrate in dei films da attori. Però, mi tocca ricordare che il principale errore del modernismo, anzi il principale motivo per cui con i modernisti, di tutte le religioni, perchè tutte hanno avuto la loro crisi modernista, è difficile parlare (oltre al fatto che vogliono parlare con tutti, tranne che con i tradizionalisti) è che danno una chiave di lettura diversa ai principi di identità, non contraddizione e terzo escluso. L'unico dogma di fronte al
quale si inginocchiano, che ossequiano "perinde ac cadaver", in questo degni discepoli di Giordano Bruno è la negazione dei postulati fondamentali di tutta la cultura occidentale:la dicotomia ESSENZA/ACCIDENTE e quella conseguente della legge dell'essere per cui le ESSENZE si conservano.
segue
Mi spiego. Non sto parlando di spezie o di estratti vegetali. In definitiva, il
discorso del caro don D., forte di documenti del Vaticano II come Unitatis Redintegratio e, soprattuto, nella fattispecie Nostra Aetatae è, dopo tutto, le differenze tra Ebraismo e Cristianesimo sono solo fatti ACCIDENTali, non ESSENZiali. Questa è la stessa tesi del Cardinale Lustiger, confutata dal Gran Rabbino di Francia. Dato che quest'argomento, cioè identità Cattolica ed identità ebraica, è un tema di cui mi sono appassionato, anche perchè non ho mai nascosto di subire il fascino del
Giudaismo (ogni volta che sento le canzoni di Noa, o Myriam Meghnagi che canta "Yonati Tammati", ogni volta che vedo i disegni di Chagall, mi si stringe il cuore), posso dire molte cose al riguardo. Gesù è EBREO (anzi, l'EBREO PERFETTO, il legittimo re d'Israele, anche secondo la carne). Quando riceviamo la Santa Comunione, immettiamo sangue ebraico nelle nostre vene. Il problema è che "Verus Israel" è un attributo della Chiesa. Si trova in rete, nello spazio Web in rete del mio gruppo micheleghisl...@yahoogroups.com il testo del Rabbino Asher Levi sul carattere giudaico del Nuovo Testamento.
segue
Provate per un attimo ad immaginare se Israele avesse riconosciuto in Gesù il Messia. Si sarebbe trasformato "sic &t simpliciter" nella Chiesa e si sarebbero realizzati anche i suoi sogni terreni. Edith Stein che, da terziario carmelitano quale sono, mi è molto cara ha sempre creduto nella tradizionale tesi della sostituzione.
Come scrissi tempo fa, forse la migliore risposta che posso dare, esattamente cosa pensano gli Ebrei di Gesù, preso da una loro fonte ufficiale. Poi, appena mi sarà possibile, darò una risposta con un po' di glosse più precise e circostanziate. Trattandosi di un testo molto lungo, però, al momento, è anchesso disponibile nella spazio Web del mio gruppo . Per adesso mando delle preghiere per la CONVERSIONE degli Ebrei e, se mi riesce, prendo due piccioni con una fava, trascivendo l'epistola della Messa di oggi (Galati IV,22-31), DOVE san Paolo parla (tutto è Provvidenza, il caso, se DIO esiste, *NON* esiste) proprio di quest'argomento.
DIO (anzi, come piace a G., anche se la Chiesa non ha mai conosciuto questo modo di rispettare il Secondo comandamento, D-o) ci benedica l'uomo che non fu mai
PS
Eccovi un quiz kabalistico: cosa ha in comune il versetto dello Zohar,citato in incipit con il fatto che la prima lettera della Sacra Scrittura è la B di "BERESHIT"? ("In principio") "Chi crede nel FIGLIUOLO ha la vita eterna" (Jov.III, 36)
Motivi per i quali i Cristiani debbono pregare in modo speciale per gli Ebrei e per la loro conversione
I Cristiani devono pregare in modo speciale per gli Ebrei e per la loro conversione perché:
1) Esiste un'intima relazione fra i propositi di DIO per Israele e la Chiesa (cfr. Isaia XI, 10 - Atti XI, 25);
2) DIO l'ha ordinato ( Salmo CXXII, 6);
3) DIO continua ad amare gli Ebrei a causa dei loro padri (Romani XI,28);
4) La Chiesa ha avuto il comando divino delle Missioni, prima di tutto verso di loro (Romani I,16);
5) Avendo gli Ebrei rifiutato Gesù, saranno sempre presi da necessità angustianti ( Giovanni VIII,12);
6) In futuro una moltitudine sarà salva per mezzo dell'apostolato degli Ebrei convertiti (Apocalisse VII,9);
7) Il regno della Madonna profetizzato da S. Luigi de Montfort non potrà venire se non attraverso l'apostolato degli Ebrei convertiti ( Romani XI,11).
Nostra Signora della Medaglia Miracolosa, onore e gloria della stirpe di Davide, che prodigiosamente convertisti i fratelli Ratisbonne, prega per noi e per il tuo popolo.
San Michele, primo Patrono del popolo d'Israele, della Santa Chiesa, della città di Roma, del Sacro Romano Impero, prega per noi Venerabile Pio IX, che facesti educare nella ed alla vera Santa Fede il Servo di DIO don Pio Edgardo Mortara, prega per noi e per i suoi ex- correligionari Beato Lorenzino, come salvasti Marostica dalle bombe della guerra, così per le tue preghiere allontana da tutti i bambini del mondo l'orrore della guerra e fai giungere alla vera Fede tutti i bambini Ebrei.
(da un pieghevole che circola in Scandinavia, Giappone, Nigeria, India e U.S.A -riportato a pagina 86 dell'antologia "L'Ora di satana"Edizioni "L' ALTRA VOCE"
Il succo della questione è che per essere cattolici non dovrebbe essere necessario dire "credo nella shoah" e "credo nel concilio".
Quesito ha detto...
Nostra Aetate non è in contrasto con Ad Gentes, n.7?
Vero!
Esempio: A
'È dunque necessario che tutti si convertano al Cristo conosciuto attraverso la predicazione della Chiesa, ed a lui e alla Chiesa, suo corpo, siano incorporati attraverso il battesimo. Cristo stesso infatti, « ribadendo espressamente la necessità della fede e del battesimo (cfr. Mc 16,16; Gv 3,5), ha confermato simultaneamente la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano, per così dire, attraverso la porta del battesimo.'
Tutti si convertano includono tutti i buddisti, ebrei, musulmani…
Esempio B
'7. La ragione dell'attività missionaria discende dalla volontà di Dio, il quale « vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità. Vi è, infatti, un solo Dio, ed un solo mediatore tra Dio e gli uomini, Gesù Cristo, uomo anche lui, che ha dato se stesso in riscatto per tutti» (1 Tm 2,4-6), «e non esiste in nessuna altra salvezza» (At 4,12).'
‘Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi’ e non e in contrasto con Esempio A che dire tutti bisogna entrare la Chiesa con fede e del battesimo.
Esempio C
'Per questo non possono salvarsi quegli uomini i quali, pur sapendo che la Chiesa cattolica è stata stabilita da Dio per mezzo di Gesù Cristo come istituzione necessaria, tuttavia rifiutano o di entrare o di rimanere in essa '
Noi non conosciamo chi ha sapendo che la Chiesa cattolica stabilita da Dio per mezzo di Gesù Cristo e non entrare a adesso non ricevuto salvezza. Solo Dio conosce questi casi.
Esempio C non e in contrario a Esempio A. Tutti bisogna entrare la Chiesa per salvezza and noi non conosciamo eccezione.
Esempio D
' Benché quindi Dio, attraverso vie che lui solo conosce, possa portare gli uomini che senza loro colpa ignorano il Vangelo a quella fede « senza la quale è impossibile piacergli»'
Solo Dio conosce qui e senza loro colpa ignorano il Vangelo a quella fede. Noi non conosciamo.
Esempio D non in contrario a Esempio A. Tutti bisogna entrare la Chiesa per andare in cielo e evitate l’inferno.
'è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme suo sacrosanto diritto, diffondere il Vangelo; di conseguenza l'attività missionaria conserva in pieno - oggi come sempre - la sua validità e necessità.'
Certo perche tutte persone e orientamento verso l’inferno con peccato mortale e noi non conosciamo una singola eccezione sulla terra.
Extra ecclesiam nulla salus, il dogma, e in accorda con il Concilio Vaticano II (Ad Gentes 7).
Esempio D
' Benché quindi Dio, attraverso vie che lui solo conosce, possa portare gli uomini che senza loro colpa ignorano il Vangelo a quella fede « senza la quale è impossibile piacergli»'
Ci sono vie che solo Dio conosce per cui alcuni possono salvarsi anche ignorando il vangelo senza loro colpa.
Ma la via normale, che è un comandamento del Signore: "andate e insegnate...", è che i cristiani che sono portatori della Salvezza, perché sono portatori del Salvatore fino alla fine dei tempi, rechino questo annuncio a TUTTI e continuino a non desistere in nessuna circostanza.
Chi riceve l'Annuncio e rifiuta il Signore non può dirsi senza colpa...
Una Chiesa che desiste dall'Annuncio opportune et importune non è fedele alla sua ragione di esserci.
Purtroppo i documenti conciliari fanno affermazioni in perfetta 'continuità'. Poi, invece, ne contengono altre che o sono ambigue - e c'è chi approfitta a dare l'interpretazione modernista - o sono addirittura in 'rottura'.
E' da queste che dobbiamo guardarci e preservare la nostra Fede...
Le vie del Signore, per cui chi non ha conosciuto il Cristo può salvarsi, passando da una vita vissuta secondo la morale divino- naturale e da una intima disposizione ad accogliere il Vangelo ove venga proposto.
Le vie del Signore, per cui chi non ha conosciuto il Cristo può salvarsi, passando da una vita vissuta secondo la morale divino- naturale e da una intima disposizione ad accogliere il Vangelo ove venga proposto.
In astratto.
In concreto, se è difficile salvarsi NELLA CHIESA, CON LA GRAZIA, I SACRAMENTI, GLI INSEGNAMENTI, i buoni esempi dei santi et., figuarsi fuori, dove tutto ciò non c'è.
Non mettiamo limiti all'opera del Signore e non sostituiamoci a Lui.
Dante Pastorelli
Non mettiamo limiti all'opera del Signore e non sostituiamoci a Lui.
Lionel
Dio è misericordia ma l'inferno ed il peccato esiste. La Chiesa Cattolica insegna ufficialmente (AG 7) che tutti gli ebrei ed altri non Cattolici sono orientati verso l’inferno se loro non convertano in la Chiesa. Se ci sono delle eccezioni sarebbe conosciuto al Dio, ma in generale, tutti i non Cattolici sono sul senso ad inferno. Ciò è l'insegnamento della chiesa e non appena una vista personale.
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