Questa mattina i supremi giudici hanno fermato l’esecuzione della 50enne cristiana e madre di cinque figli, disponendo la revisione del processo. Verranno riascoltati i testi che hanno portato alla sua condanna. Ex ministro per le Minoranze: “fiduciosi” e “ottimisti” per un imminente rilascio; decisione “secondo diritto” e non basata sue “influenze esterne”.
7 commenti:
Decisione ne' basata su influenze esterne, ne' secondo diritto ... ma grazie alle molte preghiere di tanti ...
Non dimentichiamoci mai le parole di Gesu':
"Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede riceve, chi cerca trova, e a chi bussa verrà aperto".
DEO GRATIAS.
E meno male che Bergoglio NON ricevette i parenti (salvo un saluto alla transenna in piazza).
Chissà, se avesse dato udienza, o, peggio ancora, fatto appelli pubblici, forse la situazione starebbe peggio.
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Ottimismo viene espresso anche da p. Bonnie Mendes, sacerdote di Faisalabad (nel Punjab), già segretario esecutivo di Giustizia e Pace (Ncjp) e coordinatore di Caritas Asia. “Le sue possibilità di provare l’innocenza sono molto forti - aggiunge - perché è stata accusata solo per gelosia. I cristiani hanno pregato a lungo per la sua liberazione e ora la comunità internazionale aumenterà le preghiere per lei. Quello che chiede è giustizia, nient’altro”. Sobia John, attivista cristiana per i diritti umani, afferma che la decisione dei giudici “è una risposta alle preghiere giunte da tutto il mondo per Asia”. La donna avverte però che, al momento della liberazione, “lei e la sua famiglia non potranno tornare a casa, per via delle continue minacce di morte che pendono sulle loro teste da parte di alcuni religiosi musulmani”. Suneel Malik, direttore di Peace and Human Development Foundation, ricorda gli anni in prigione trascorsi da Asia cui è stata “negata giustizia”, mentre leader musulmani “hanno commesso atti di blasfemia di fronte alle telecamere, senza essere arrestati o incriminati”.
Infine Peter Jacob parla di “vittoria procedurale”, ora bisogna valutare “come verrà presentato in tribunale”. Nel frattempo, aggiunge, il governo “deve lavorare sull’aspetto politico della vicenda” e fermare “la perdita di vite umane a causa di violenze insensate in nome della religione”.
Che sia presto libra Dio lo voglia!!!
Continuando ad intercedere per questa mamma , mi e' venuta in mente questa proposta :
Se , come speriamo verra' assolta , proporrei all'Ordine Domenicano di ospitare tutta la famiglia nel convento di San Marco ,
dato che sarebbe in perenne pericolo se restasse in Pakistan . In cambio , la famiglia ,dovrebbe custodire e governare lo stesso convento , pregare giornalmente, assistere i visitatori . Si potrebbe organizzare , chiedendo in prestito tre suore di un altro ordine , la Adorazione Eucaristica e la S.Messa domenicale .
Io collaborerei inviando un tot al mese per il compenso mensile .
Socci disoccupato
Bella notizia finalmente
John
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