Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 24 luglio 2015

Nel progetto di sviluppo sostenibile delle grandi città spunta il «gender». E il Vaticano lo firma

«Una “Alleanza per lo sviluppo sostenibile urbano”: questo il progetto lanciato ieri, in Vaticano, da oltre 70 sindaci del mondo che, insieme ai rappresentanti dell’Onu, si sono confrontati su cambiamenti climatici e lotta alle schiavitù moderne. L’Alleanza verrà presentata ufficialmente a New York il 24 settembre, alla vigilia della visita di Papa Francesco alle Nazioni Unite». Così ieri la Radio Vaticana presentava le conclusioni del summit organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. 
È già stato fatto notare come iniziative di questo tipo rischiano di dissolversi nel politically correct o di alimentare la confusione, se non vengono ben calibrate e organizzate con scrupolo. 
Il progetto dei 70 sindaci ne è un’ulteriore conferma. Nel suo testo redatto in inglese, e quindi non pubblicato integralmente ieri né dall’Osservatore Romano né dalla Radio Vaticana versione italiana, ma solo da quella in lingua inglese, si legge che i firmatari (fra loro la Pontificia Accademia delle Scienze) si pongono tra gli obiettivi quello di aiutare le città ad assicurare la «gender equality», la parità fra i generi, e «gender-sensitive solutions» e soluzioni di inclusione sociale legate al gender.
Si dirà che il senso qui è quello della parità fra uomo e donna. Ma il termine «gender» è usato con esplicito riferimento ai «sustainable development goals», gli obiettivi di sviluppo sostenibili che saranno discussi alle Nazioni Unite a settembre, e nel linguaggio orwelliano dell’Onu il termine indica il «genere» in senso aperto, con tutte le sue virtualità. O qualcuno in Vaticano ritiene che i sindaci di New York e Roma lo possano intendere altrimenti? 
[Fonte: Il Timone]


Approfitto per pubblicare, di seguito, un testo segnalato da un mio corrispondente sul discorso del Papa ai sindaci. Egli si si chiede: Dov'è finito il peccato?

Il peccato “inquina” le nostre anime.

Il Papa ha incontrato una settantina di sindaci ed ha fatto loro un discorso (vedi qui) che in sé è in riga, è fatto bene, nulla da eccepire se non che per un fatto strano: il Papa non menziona mai che fra le prime cause dei mali che affliggono il mondo c’è IL PECCATO degli uomini.
Tutti Tutti i mali, qui denunciati nel suo discorso, sono di natura esclusivamente ECOLOGICA.
Ora, se è vero che UNA PARTE di questi mali deriva ANCHE da come maltrattiamo la natura, la parte più grave e minacciosa non sta nella deforestazione ma nei peccati dei Dieci Comandamenti i quali, se rispettati, includono senza dubbio anche il rispetto per la natura con le sue conseguenze.
Ora, dice il Papa in questo passo:
“Dall’altro lato, è in gioco la salute. La quantità di “malattie rare”, così si chiamano, che provengono da molti elementi usati per fertilizzare i campi – o chissà, ancora non si sa bene la causa – ma comunque da un eccesso di tecnicizzazione”
???? se “ancora -chissà – non si sa ancora bene”, non si può concludere con “comunque da un eccesso di tecnicizzazione”…. Se si ammette che non si sanno ancora le cause, allora non si da colpa ad una causa sola come conclusione del discorso, specialmente se a concludere il discorso è un Pontefice.

Il Papa ha sposato la linea ideologica ambientalista, non si scappa, lui crede in una interpretazione dei fatti dal momento che esistono diverse interpretazioni scientifiche e nessuna, attualmente – compresa quella sposata dal Papa – nessuna è provatamente l’unica e la definitiva, si va ancora per tentativi.

NOI invece la risposta l'abbiamo ed è il Signore e la nostra fede! E, se non tutte le risposte uniche o definitive, rispondono a buona parte di quella “causa” che cerchiamo.

Per esempio dalle Apparizioni approvate dalla Chiesa: LA SALETTE….

La Madonna afferma e profetizza che se non ci sarà la conversione AUMENTERANNO LE MALATTIE, Padre Serafino Tognetti – vedi qui – (monaco e primo successore di Don Divo Barsotti nella Famiglia della Comunità dei Figli di Dio da lui fondata e approvata, riconosciuta dal Papa), lo spiega molto bene.

Ed anzi, pare proprio che la Madonna a La Salette, abbia previsto anche l’AIDS quando parla di una malattia mortale misteriosa e prolungata nel tempo per la quale l’uomo, a causa del suo peccare, NON TROVERÀ LA CURA.

Ora, è certo che se io ad una riunione di sindaci vado a dire queste cose diventerei forse ridicola, ma se non le dice IL PAPA chi deve dirlo?

Di ben altra opinione è San Paolo che dice e ammonisce:
“Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti” (1Cor. 11,27-30).

Certo, ci si ammala anche, ANCHE… trattando male la natura, ma la causa principale è il peccare contro Dio dal quale è ovvio che – trattando male Dio – arriveremo a trattare male anche la sua creazione con tutto quel che ne consegue.
Il Papa, ai sindaci, fa giustamente questa osservazione:
“…di fronte ad una domanda che mi hanno fatto ho risposto: “No, non è un’enciclica “verde”, è un’enciclica sociale”. Perché nella società, nella vita sociale dell’uomo, non possiamo prescindere dalla cura dell’ambiente. In più, la cura dell’ambiente è un atteggiamento sociale, che ci socializza, in un senso o nell’altro – ognuno può dargli il valore che vuole – dall’altro lato, ci fa ricevere – mi piace l’espressione italiana, quando parlano dell’ambiente-, del Creato, di quello che ci è stato dato come dono, ossia l’ambiente…”
Giustissimo e verissimo ma….
Ma se il Papa in primis NON specifica che la DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA MIRA ALLA CONVERSIONE DEGLI UOMINI A DIO, si toglie “la dottrina” e si resta nel sociale! il “Creato” diventa ne più ne meno una sorta di paradiso terrestre da ricreare attraverso la “conversione all’ecologia” (termine usato da Radio Vaticana per presentare il Discorso del Papa ai sindaci, ma il Papa NON ha pronunciato questa frase), e rischiamo di cadere nel PANTEISMO, o in un dio astratto, aleatorio.
Nei Vangeli non esiste la “conversione all’ecologia”, Gesù ha mandato i Suoi per convertire i popoli al Cristo e battezzare le persone: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato».(Mc.16,16);
«Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc.1,15); «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori». (Mc.2,17).
Predicare il Vangelo, la buona novella che è quella della redenzione, dell’essere stati salvati dal peccato, salvati dall’essere perduti, e non dice di andare a predicare l’ecologia!
Certo si deve fare l’una e l’altra catechesi, ci si educa a comportarci bene e a trattare bene la terra che ci è stata consegnata per farla fruttare, ma insieme non separatamente o disgiuntamente alla conversione al Cristo e non ad un dio generico.
Gesù, voltandosi verso le donne, disse:
“Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco? ” (Lc.23,28-31),
Qui Gesù non sta parlando di ecologia!
Leggiamo la risposta che ci viene proprio dal cardinale Ratzinger prima di diventare Papa, nelle famose riflessioni del Venerdì Santo 2005 – vedi qui l’ottava stazione –
“Sentire Gesù, mentre rimprovera le donne di Gerusalemme che lo seguono e piangono su di lui, ci fa riflettere. Come intenderlo? Non è forse un rimprovero rivolto ad una pietà puramente sentimentale, che non diventa conversione e fede vissuta? Non serve compiangere a parole, e sentimentalmente, le sofferenze di questo mondo, mentre la nostra vita continua come sempre. Per questo il Signore ci avverte del pericolo in cui noi stessi siamo.
Ci mostra la serietà del peccato e la serietà del giudizio. Non siamo forse, nonostante tutte le nostre parole di sgomento di fronte al male e alle sofferenze degli innocenti, troppo inclini a banalizzare il mistero del male? Dell’immagine di Dio e di Gesù, alla fine, non ammettiamo forse soltanto l’aspetto dolce e amorevole, mentre abbiamo tranquillamente cancellato l’aspetto del giudizio? Come potrà Dio fare un dramma della nostra debolezza? – pensiamo. Siamo pur sempre solo degli uomini! Ma guardando alle sofferenze del Figlio vediamo tutta la serietà del peccato, vediamo come debba essere espiato fino alla fine per poter essere superato. Il male non può continuare a essere banalizzato di fronte all’immagine del Signore che soffre. Anche a noi egli dice: Non piangete su di me, piangete su voi stessi… perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?”
In conclusione
«Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4). A questo proposito c’è una frase del gesuita tedesco Alfred Delp, messo a morte dai nazisti: «Il pane è importante, la libertà è più importante, ma la cosa più importante di tutte è la costante fedeltà e l’adorazione mai tradita». Laddove questo ordine dei beni non viene rispettato, ma rovesciato, non ne consegue più la giustizia, non si bada più all’uomo che soffre, ma si creano dissesto e distruzione anche nell’ambito dei beni materiali. Laddove Dio è considerato una grandezza secondaria, che si può temporaneamente o stabilmente mettere da parte in nome di cose più importanti, allora falliscono proprio queste presunte cose più importanti. Non lo dimostra soltanto l’esito negativo dell’esperienza marxista.
Gli aiuti dell’Occidente ai Paesi in via di sviluppo, basati su princìpi puramente tecnico-materiali, che non solo hanno lasciato da parte Dio, ma hanno anche allontanato gli uomini da Lui con l’orgoglio della loro saccenteria, hanno fatto del Terzo Mondo il Terzo Mondo in senso moderno. Tali aiuti hanno messo da parte le strutture religiose, morali e sociali esistenti e introdotto la loro mentalità tecnicistica nel vuoto. Credevano di poter trasformare le pietre in pane, ma hanno dato pietre al posto del pane. È in gioco il primato di Dio.
Si tratta di riconoscerlo come realtà, una realtà senza la quale nient’altro può essere buono. Non si può governare la storia con mere strutture materiali, prescindendo da Dio. Se il cuore dell’uomo non è buono, allora nessuna altra cosa può diventare buona. E la bontà di cuore può venire solo da Colui che è Egli stesso la Bontà, il Bene. Naturalmente si può chiedere perché Dio non abbia creato un mondo in cui la sua presenza fosse più manifesta; perché Cristo non abbia lasciato dietro di sé un ben altro splendore della sua presenza, che colpisse chiunque in modo irresistibile. Questo è il mistero di Dio e dell’uomo, che non possiamo penetrare. Noi viviamo in questo mondo nel quale appunto Dio non ha l’evidenza di una cosa che si possa toccare con mano, ma può essere cercato e trovato solo attraverso lo slancio del cuore, l’«esodo» dall’«Egitto». In questo mondo dobbiamo opporci alle illusioni di false filosofie e riconoscere che non viviamo di solo pane, ma anzitutto dell’obbedienza alla parola di Dio. E solo dove si vive questa obbedienza nascono e crescono quei sentimenti che permettono di procurare anche pane per tutti. (Gesù di Nazaret, Tomo I, Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, Rizzoli, 2007.
[Fonte]

17 commenti:

Anonimo ha detto...

LETTERA APERTA AL CLERO
Sacerdoti,
io non sono un Prete e non sono mai stato degno neppure di fare il chierichetto. Sappiate che mi sono sempre chiesto come fate voi a vivere dopo aver detto Messa. Ogni giorno avete DIO tra le vostre mani. Come diceva il gran re San Luigi di Francia, avete «nelle vostre mani il re dei Cieli, ai vostri piedi il re della terra». Ogni giorno avete una potenza che Michele Arcangelo non ha. Con le vostre parole trasformate la sostanza di un pezzo di pane in quella del Corpo di Gesù Cristo in persona. VOI OBBLIGATE DIO A SCENDERE IN TERRA! SIETE GRANDI! SIETE CREATURE IMMENSE! LE PIU' POTENTI CHE POSSANO ESISTERE. Chi dice che avete energie angeliche, in un certo senso, si può dire che sbaglia per difetto.
Sacerdoti, vi scongiuriamo: SIATE SANTI! Se siete santi voi, noi siamo salvi. Se non siete santi voi, noi siamo perduti!
Sacerdoti, noi vi vogliamo ai piedi dell'Altare. A costruire opere, fabbriche, giornali, lavoro, a correre qua e là in Lambretta o in Millecento, siamo capaci noi. Ma a rendere Cristo presente ed a rimettere i peccati, siete capaci SOLO VOI!
Siate accanto all'Altare. Andate a tenere compagnia al SIGNORE. La vostra giornata sia: preghiera e Tabernacolo, Tabernacolo e preghiera. Di questo abbiamo bisogno. Nostro Signore è solo, è abbandonato. Le chiese si riempiono [si fa per dire] soltanto per la Messa. Ma Gesù sta là 24 su 24 e chiama le anime. A tutti, anche a noi, ma in particolare a te, sacerdote, dice di continuo: «Tienimi compagnia. Dimmi una parola. Dammi un sorriso. Ricordati che t'amo. Dimmi soltanto "Amore mio, ti voglio bene": ti coprirò di ogni consolazione e di ogni conforto».
Sacerdoti, parlateci di DIO! Come ne parlavano Gesù, Paolo Apostolo, Benedetto da Norcia, Francesco Saverio, Santa Teresina. IL MONDO HA BISOGNO DI DIO! DIO, DIO, DIO Vogliamo. E non se ne parla. Si ha paura a parlare di DIO. Si parla di problemi sociali, del pane. Ve lo dice uno scienziato: nel mondo C'E' PANE! CI SONO RISORSE CHE, se ben distribuite, possono garantire una vita, forse modesta, ma CERTAMENTE PIU' CHE DIGNITOSA A 100 MILIARDI DI UOMINI! L'UOMO HA FAME DI DIO! E si uccide per disperazione. Dobbiamo credere, ecco il compito delle Missioni: donare DIO al mondo!
Suore, scusate se vi parlo così: tornate ad abituarvi al silenzio!
Bello tutto, la preghiera collettiva è potentissima davanti al Signore. Ricordatevi, però, che si può fare una preghiera insieme anche lontani 100.000 km. La vicinanza è nel cuore di DIO, non nel contatto dei gomiti. Anzi, anche a contatto di gomiti, perché noi non disprezziamo le realtà concrete, visibili e materiali. Ma attenti a non esagerare. Chi volesse dire solitudine soltanto sbaglia, ma chi dice solo appiccicamento di cuore sbaglia. Sbagliano l'uno e l'altro.
Enrico Medi

Anonimo ha detto...

A parte che sembra la fiera del politicamente corretto e del pensiero unico...che facce di latta!
Questi, gli amichetti straricchi di Bergoglio e della Sua nuova Chiesa, l'esclusione, lo sfruttamento, il degrado e la miseria altrui le creano incessantemente su scala globale e poi allestiscono queste vuote kermesse da lacrime di coccodrillo per dirsi tra di loro quanto sono buoni. Dobbiamo applaudire?
Miles

Rr ha detto...

Un commento medico: le cosiddette " malattie rare" sono di origine genetica, biologica, costituzionale, ereditaria. L' ambiente non c' entra nulla.
RR

Alessandro Mirabelli ha detto...

Lo ripeterò fino alla noia. Al vdr mancano i fondamentali di teologia, di filosofia e di metafisica. O non ha studiato o, se ha studiato, l'ha fatto malamente e per troppo poco tempo. Da questa notevole carenza di formazione di base derivano tutte le amenità che dice da due anni ad oggi.

Rr ha detto...

La parola " gender" al posto di sex nasce in mabiente femminista anni '70, ed attecchisce nelle universita' americane inzia
Mente per una certa qual forma di "pruderie" ( ridicola in ambiente scientifico) , ma poi si diffonde sempre di pu per spinte ideologiche, di stampo culturalmarxista.
Bisogna rifiutarsi di usare " gender", " gay", " salute riproduttiva", così come omofobia, razzismo, antisemitismo, ecc.
Esiste solo il " sex", il sesso, maschile e femminile. Tertium non datur.
Rr


Silente ha detto...

Totalmente d'accordo con Rosa delle 20:50: "Bisogna rifiutarsi di usare " gender", " gay", " salute riproduttiva", così come omofobia, razzismo, antisemitismo". Sono parole-trappola, inventate per modificare i nostri frame mentali e farci accettare ciò che il buon senso si rifiuterebbe di accettare, utilizzate come clave del politically correct da parte della feroce dittatura mondialista e relativista. Sono strumenti di un malvagio tentativo di inversione dei valori e della realtà.

Franco ha detto...

A PROPOSITO DI "SORA NOSTRA MATRE TERRA". L'ateo pensoso Giacomo Leopardi vedeva intersecarsi giardino e giungla, Natura Madre e Natura Matrigna. Nella Scrittura ebraico - cristiana si dipana un filone "apocalittico" che mal si combina con una visione unilateralmente ottimistica della Natura, secondo la quale, alla Rousseau, "la natura è buona, è l'uomo ( inteso come uomo contemporaneo tecnologizzato ) che la rovina."
Ieri ho trovato in Isaia cap. 24 un brano "apocalittico" in cui la terra appare come soggetta a devastazione e rovina per la volontà punitrice di Dio, non per la disattenzione ecologica degli uomini.

"Ecco, il Signore devasta la terra e la mette a soqquadro / e ne sconvolge la superficie e ne disperde gli abitanti; / e la sorte sarà uguale per il popolano e per il sacerdote / per il servo e per il padrone, / per l'ancella e per la padrona... / La terra sarà devastata e spogliata / perchè il Signore ha pronunciato questo decreto. / È in lutto e langue la terra, / è abbattuto e langue l'universo, / sono abbattuti i cieli e la terra./ La terra è stata profanata a causa degli abitanti; / essi infatti hanno trasgredito la legge, violato il precetto, / reso vano il patto eterno. / Per questo la maledizione divora la terra / e languiscono i suoi abitanti... "

Qui la rovina della terra deriva non dalla mancata propensione ecologista degli uomini, ma dal peccato di malizia contro i precetti di Dio. Siamo ben lontani dalla direzionalità travagliata ma sicura della Natura secondo Teilhard de Chardin; anzi Dio nell'Apocalisse farà scendere "cieli nuovi e terra nuova", il che ci fa pensare che quelli di prima
Sono soggetii al Maligno non andavano bene.

Caterina63 ha detto...

Franco delle ore 23:17 mi ha tolto le lettere dalla tastiera :-) stavo per pubblicare lo stesso brano di Isaia..... quando si parla un cuor solo....
^__^

Caterina63 ha detto...

Rammentiamo il terremoto quel Venerdì Santo di duemila anni fa.... ci furono morti, probabilmente anche bambini....

e rammentiamo Gesù che seda la tempesta e dimostra ai suoi di governare e comandare la natura.... non a caso in passato la Chiesa aveva insegnato a fare le processioni di supplica a Dio per placare i mali della terra.... di tutto ciò non si parla più, i preti si vergognano di queste devozioni, di questa fede autentica, il Papa non ne parla più, i Vescovi tacciono o se parlano si adeguano...

Franco ha detto...

@ Caterina 63. Non saprei dire come sono finito su quel brano, che non ricordavo assolutamente; vorrei dire "casualmente"per non sbilanciarmi troppo. Sono molto attratto dai profeti e specialmente da Isaia per un insieme di motivi che potrei così riassumere: un senso grandioso di speranza, che però è speranza travagliata, in quanto consapevole della inevitabilità di fasi di prova angosciosa come "valli oscure" da attraversare e da abissi da rasentare prima di iniziare l'ascesa sicura verso cime svettanti verso il cielo azzurro; insomma tutta quella zona che in estetica è detta del SUBLIME: sublime positivo come inebriante-esaltante e sublime negativo come "terribile", TREMENDUM ET FASCINANS, come nella formula enunciata dal famoso storico delle religioni Rudolf Otto per definire il SACRO.

Ciò che a suo tempo ho visto dello stile postconciliare è stato appunto la presentazione di un quadro sostanzialmente senza ombre, direi un paesaggio univocamente primaverile - collinare ( "Chiesa di Dio, popolo in festa..." ) mentre la religione che ho conosciuto nella primissima infanzia, ancora sotto Pio XII e poco dopo, era una religione CORRUSCA, con forti contrasti di luce ed ombra, come in Caravaggio, come nel Barocco, che è stato l'ultimo grande stile artistico cattolico, espressione di una vitalità autentica e feconda, non inventata e ostentata, in qualche modo retorica e falsata da una specie di ottimismo programmatico e in ultima analisi piuttosto kitsch.

C'è da dire che la religione fino a papa Pacelli era una cosa TREMENDAMENTE SERIA, perchè il discorso di fondo
era quello dei Novissimi, Paradiso o Inferno, come in don Bosco, che considero il mio modello di vita assieme al suo alunno san Domenico Savio, quello de "la morte ma non peccati". Non si può certo dire di don Bosco che trascurasse le "periferie"e che non fosse giocoso con i suoi ragazzi; però in lui di contro era assolutamente insitito il discorso del PECCATO MORTALE e dell'INFERNO. Basta pensare ai suoi famosi "sogni", usati come strumento pedagogico non secondario.

Ecco, di un certo cattolicesimo postconciliare si può dire che è caratterizzato da un Paradiso molto vago e stinto, un Paradiso al neon, a cui si può alludere per parodia nella pubblicità del caffè ( senza che nessuno protesti per quest'uso avvilente ) non certo quello inebriante dei mistici, e dall'abolizione di fatto dell'Inferno e della dimensione
apocalittica. Dimensione per la quale l'uomo deve certo darsi da fare, da singolo e in gruppo, ma in ultima analisi la salvezza non viene dal Progresso, bensì dall'intervento di Dio che scende dall'alto.
l

Anonimo ha detto...

A me sembra ( "corriggetemi se sbaglio") che la citazione del famoso brano di Romani 8,22 sulla "natura che soffre le doglie del parto in attesa della liberazione" all'inizio della "Laudato si"" sia fatta in maniera fuorviante. Paolo parlava in tempi in cui il problema dello sfruttamento dissennato delle riscorse della terra non si poneva o si poneva in modo marginale ( qui penso alle colline di scorie metallurgiche degli Etruschi ). Le doglie del parto in attesa della liberazione ( frase scritta ai tempi di Nerone, I secolo dopo Cristo, si riferiscono agli effetti devastanti della battaglia fra potenze angeliche, positive e e negative, legate a Dio o nemiche di Dio, angeliche o,demoniache, i cui è coinvolto il cosmo nella sua interezza, tali da offrire l'immagine "scandalosa"di una natura che conserva i segni dell'intervento divino ( la natura "teomorfa" ) ma anche disastri e orrori che fino a pochissimi anni fa dipendevano solo in parte minima al comportamento "ecologicamente scorretto" degli uomini: terremoti, maremoti, tsunami, alluvioni, grandinate, siccità e quant'altro. Se colpa umana c'era in ciò ai tempi di san Paolo, si trattava di quella dell'Adamo primordiale chiaramente teorizzato dal grande apostolo dei Gentili, che con oogni probabilità era al corrente delle speculazioni cosmologiche-precabalistiche correnti nelle scuole rabbiniche.

Anonimo ha detto...

Una traduzione parziale del documento finale dei sindaci si trova in Vatican Insider
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/cambiamento-climatico-climate-change-cambio-climatico-42500/
Nel testo si dice "riconosciamo e plaudiamo agli enormi sforzi delle reti urbane leader comprese Uclg, Iclei, C-40, la Cities Alliance, Slum Dwellers International e Weigo[rectius: Wiego], nel promuovere la priorità della sostenibilità urbana nel quadro dei nuovi obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile". E' evidente che il Vaticano ha offerto un palcoscenico prestigioso, ma i fili sono tirati altrove
UCLG (United Cities and Local Governments) si occupa naturalmente di GENDER [http://www.uclg.org/en/issues/gender-equality] e nel cartella Gender equality in Rio+20 Outcome Document [il documento della Conferenza di Rio sulla popolazione] non manca il riferimento alla salute riproduttiva e alla pianificazione familiare "sicura"(alias ABORTO): 241. We are committed to promote the equal access of women and girls to education, basic services, economic opportunities and health-care services, including addressing women’s sexual and reproductive health, and ensuring universal access to safe, effective, affordable and acceptable modern methods of family planning. In this regard, we reaffirm our commitment to implement the Programme of Action of the International Conference on Population and Development
La Fondazione scientifica vaticana che ha co-organizzato l'incontro non può ignorare tutto ciò. Evidentemente il papa, da buon gesuita, pensa di poter cavalcare tutto ciò per poterlo indirizzare e deviare, ponendo il cattolicesimo come la religione del mondo globale, ma rischia di essere soltanto il cappellano del nuovo ordine mondiale (v. il suo prossimo intervento all'ONU: "Il 25 settembre, lo stesso giorno della visita del Papa, le Nazioni Unite approveranno i nuovi obiettivi per uno sviluppo sostenibile": così I. Scaramuzzi nel sito di Vatican Insider indicato sopra.
Antonio V.

Anonimo ha detto...


' UNA TRADUZIONE DEL PAR. 241 DEL DOCUMENTO RIPORTATO IN INGLESE, QUI SOPRA:

"Siamo impegnati a promuovere l'accessione paritaria di donne e ragazze a educazione, servizi di base, opportunita' economiche e servizi di tutela della salute, che comprendono anche il [loro] benessere sessuale e riproduttivo; nonche' a garantire una univerSale disponibilita' a moderni metodi di pianificazione familiare, sicuri, efficaci, alla portata di tutti e da tutti accettabili. Da questo punto di vista, riaffermiamo il nostro impegno ad applicare il Programma d'Azione della Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo".
Nel linguaggio ipocrita del "politicamente corretto": 1. "benessere sessuale e riproduttivo": contraccezzione, controllo delle nascite, cure mediche e attivita' di consulenza collegate; "pianificazione familiare": aborto, con tutta l'industria collegata.
Non sono un esperto, quindi non saprei in quale delle due categorie mettere le madri surrogate, l'utero in affitto, le fecondazioni in vitro etc. (cito alla rinfusa, con un linguaggio di tutti i giorni).

Rr ha detto...

Per l' ONU e company l' unica salute della donna e' quella legata all' utero e a cio' che ci sta sotto: come usarla bene, come darla bene, come non rimnare incinta dopo averla usata e data bene, o comecsbarazzarsi dell' intruso arrivato dopo. Le donne sono soltanto la loro f...a. Scusate la volgarita' e di domenica, ma a me donna, di essere ridotta sola ad una mia parte mi da' oltremodo fastidio. Avete mai sentito l' ONU e company occuparsi delle malattie cardiovascolari nelle donne, Imcausa di morbidita' e mortalita' per la donna europea, asiatica ed americana, dell' osteoporis nelle donne, causa di molte invalidita', del doppio " burden" fisico, ma soprattutto psicologico delle donne di oggi, quelle tra i 40 e i 60, che spesso oltre alla famiglia propria devono occuparsi dei genitori e suoceri anziani ? E che a volte nello stesso tempo scoprono che il marito si sollazza,con una più giovane, quella si' interessata solo alla sua" sexual and reproductive health"?
Si sperava che almeno la Chiesa avesse altri orizzonti, come dire " sub specie aeternitatis" , non " sub specie coiti"
Rr

Rr ha detto...

OT: su Effedieffe articolo di Dal Bosco sul prossimo possibile arcivescovo di Bologna
Rr

Anonimo ha detto...

Noooooo, quello proprio no, altro che Lercaro......non mihi, Domine, non mihi....

Anonimo ha detto...

http://benoit-et-moi.fr/2015-II/actualite/le-gender-entre-au-vatican.html