Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 14 novembre 2021

Il Regno dei cieli come lo spiega San Girolamo

La Santa Chiesa questa domenica (VI dopo l'Epifania) ci fa ascoltare la parabola evangelica del grano di senape (Matt XIII, 31-32)

In quel tempo, Gesù propose loro un’altra parabola dicendo: “È simile il regno dei cieli a un grano di senapa, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Essa è bensì la più minuta di tutte le semenze, ma cresciuta che sia, è maggiore di tutti gli erbaggi e diventa un albero, dimodoché gli uccelli dell’aria vanno a riposare sopra i suoi rami.

Ma che cos’è il regno dei cieli? Ce lo spiega San Girolamo nel suo commento a questo passo.
Il regno dei cieli è la predicazione del Vangelo, e la conoscenza delle Scritture, che conduce alla vita, e di cui si dice ai Giudei: “Vi sarà tolto il regno di Dio, e sarà dato a un popolo che ne produca frutti”. “Questo regno dunque è simile a un grano di senapa, che un uomo prese e seminò nel suo campo”. Per l’uomo che semina nel suo campo, molti intendono il Salvatore, perché egli semina negli animi dei credenti; secondo altri è l’uomo stesso che semina nel suo campo, cioè in se stesso e nel suo cuore.
Chi è allora questi che semina, se non la nostra intelligenza, che, ricevendo il chicco della predicazione e conservando con cura questa semenza, la fa crescere nel campo del nostro cuore dove essa è fecondata dall’amore della fede? La predicazione del Vangelo è la più umile di tutte lo scienze. Difatti a prima vista essa non ispira la fiducia della verità, annunziando un Uomo-Dio, un Cristo morto e lo scandalo della croce. Confronta simile dottrina coi postulati dei filosofi e coi loro libri, collo splendore dell’eloquenza e colla composizione dei loro discorsi, e vedrai quanto fra le altre sementi la semenza del Vangelo sia più minuta.
Ma quelle, cresciute, non mostrano nulla di resistente, nulla di vigoroso, nulla di vivace: ciò che esse producono è tutto floscio, languido e senza consistenza, son delle piante insignificanti, dell’erbe che tosto seccano e cadono. La predicazione del Vangelo invece, che da principio pareva piccola, appena è seminata, o nell’anima del credente, o in tutto il mondo, non spunta in erba, ma cresce in albero: dimodoché gli uccelli del cielo, per i quali dobbiamo intendere o le anime dei credenti o le forze consacrate al servizio di Dio, vanno a riposarsi sopra i suoi rami. I rami dell’albero evangelico, cresciuto dal grano di senapa, credo che siano i diversi dogmi, sui quali riposa ciascuno dei sopradetti uccelli. - Fonte

3 commenti:

Da Fb ha detto...

Per noi ambrosiani la domenica dopo san Martino, dunque oggi, comincia l'Avvento, che consta di sei settimane totali (abbiamo due settimane in più per comprare le statuine del presepe, fatevene una ragione.

Una preghiera se potete per me e per tutti gli Ambrosiani; l'Avvento non è "il tempo prima di Natale" ma il periodo in cui prepararsi a dovere per festeggiare la nascita dell'Unigenito.
Ergo, è un periodo di prova e lotta.
Non lasciateci soli in guerra.

Anonimo ha detto...

DOMENICA VI DOPO L'EPIFANIA

PROPRIO DELLA S.MESSA

INTROITUS
Ier 29:11; 29:12; 29:14.- Dicit Dóminus: Ego cógito cogitatiónes pacis, et non afflictiónis: invocábitis me, et ego exáudiam vos: et redúcam captivitátem vestram de cunctis locis. ~~ Ps 84:2.- Benedixísti, Dómine, terram tuam: avertísti captivitátem Iacob. ~~ Glória ~~ Dicit Dóminus: Ego cógito cogitatiónes pacis, et non afflictiónis: invocábitis me, et ego exáudiam vos: et redúcam captivitátem vestram de cunctis locis.

Ier 29:11; 29:12; 29:14.- Dice il Signore: Io ho pensieri di pace e non di afflizione: mi invocherete e io vi esaudirò: vi ricondurrò da tutti i luoghi in cui siete stati condotti. ~~ Ps 84:2.- Hai benedetta la tua terra, o Signore: hai distrutta la schiavitù di Giacobbe. ~~ Gloria ~~ Dice il Signore: Io ho pensieri di pace e non di afflizione: mi invocherete e io vi esaudirò: vi ricondurrò da tutti i luoghi in cui siete stati condotti.

Gloria

ORATIO

Orémus.

Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut, semper rationabília meditántes, quæ tibi sunt plácita, et dictis exsequámur et factis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.

Concedici, o Dio onnipotente, Te ne preghiamo: che meditando sempre cose ragionevoli, compiamo ciò che a Te piace e con le parole e con i fatti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LECTIO

Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad ad Thessalonicénses

1 Thess 1:2-10

Fratres: Grátias ágimus Deo semper pro ómnibus vobis, memóriam vestri faciéntes in oratiónibus nostris sine intermissióne, mémores óperis fídei vestræ, et labóris, et caritátis, et sustinéntiæ spei Dómini nostri Iesu Christi, ante Deum et Patrem nostrum: sciéntes, fratres, dilécti a Deo. electiónem vestram: quia Evangélium nostrum non fuit ad vos in sermóne tantum, sed et in virtúte, et in Spíritu Sancto, et in plenitúdine multa, sicut scitis quales fuérimus in vobis propter vos. Et vos imitatóres nostri facti estis, et Dómini, excipiéntes verbum in tribulatióne multa, cum gáudio Spíritus Sancti: ita ut facti sitis forma ómnibus credéntibus in Macedónia et in Acháia. A vobis enim diffamátus est sermo Dómini, non solum in Macedónia et in Acháia, sed et in omni loco fides vestra, quæ est ad Deum, profécta est, ita ut non sit nobis necésse quidquam loqui. Ipsi enim de nobis annúntiant, qualem intróitum habuérimus ad vos: et quómodo convérsi estis ad Deum a simulácris, servíre Deo vivo et vero, et exspectáre Fílium eius de coelis quem suscitávit ex mórtuis Iesum, qui erípuit nos ab ira ventúra.

Fratelli: Rendiamo sempre grazie a Dio per voi tutti, facendo memoria di voi nelle nostre preghiere, senza posa, ricordando, davanti a Dio e Padre nostro, le opere della vostra fede, la carità laboriosa e la vostra ferma speranza nel Signor nostro Gesù Cristo: conosciamo, o fratelli prediletti da Dio, la vostra elezione: che il nostro Vangelo non v’è stato predicato solo a parole, ma con virtù, con lo Spirito Santo e con molta pienezza, e ben sapete come ci siamo comportati con voi per il vostro bene. E voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, accogliendo la nostra predicazione tra grandi tribolazioni, con la gioia dello Spirito Santo: così da diventare modello per tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia. Da voi infatti la parola del Signore è echeggiata non solo nella Macedonia e nell’Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa in ogni luogo, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Tutti infatti parlano di noi: di quale accoglienza avemmo e di come vi convertiste dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero, e per aspettare dal cielo il suo Figlio Gesù da Lui resuscitato dai morti, colui che ci salva dall’ira ventura


Anonimo ha detto...


GRADUALE

Ps 43:8-9

Liberásti nos, Dómine, ex affligéntibus nos: et eos, qui nos odérunt, confudísti.

V. In Deo laudábimur tota die, et in nómine tuo confitébimur in saecula.

Ci liberasti da coloro che ci affliggevano, o Signore, e confondesti quelli che ci odiavano.

V. In Dio ci glorieremo tutto il giorno e celebreremo il suo nome in eterno.

ALLELUIA

Allelúia, allelúia.

Ps 129:1-2

De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine, exáudi oratiónem meam. Allelúia.

Alleluia, alleluia.

Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore, esaudisci la mia preghiera. Alleluia.

EVANGELIUM

Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Matthaeum.

Matt 13:24-30

In illo témpore: Dixit Iesus turbis parábolam hanc: Símile est regnum coelórum grano sinápis, quod accípiens homo seminávit in agro suo: quod mínimum quidem est ómnibus semínibus: cum autem créverit, maius est ómnibus oléribus, et fit arbor, ita ut vólucres coeli véniant et hábitent in ramis eius. Aliam parábolam locútus est eis: Símile est regnum coelórum ferménto, quod accéptum múlier abscóndit in farínæ satis tribus, donec fermentátum est totum. Hæc ómnia locútus est Iesus in parábolis ad turbas: et sine parábolis non loquebátur eis: ut implerétur quod dictum erat per Prophétam dicéntem: Apériam in parábolis os meum, eructábo abscóndita a constitutióne mundi.

In quel tempo: Gesù disse alle turbe questa parabola: Il regno dei cieli è simile a un grano di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo: e questo grano è la più piccola di tutte le sementi, ma, cresciuta che sia, è più grande di tutti gli erbaggi e diventa un albero: così che gli uccelli dell’aria vanno e si riposano sui suoi rami. E disse loro un’altra parabola: Il regno dei cieli è simile a un po’ di lievito, che una donna mescola a tre staia di farina, così che tutto sia fermentato. Gesù disse tutte queste parabole alle turbe: e mai parlava loro se non in parabole: affinché si adempisse il detto del Profeta: aprirò la mia bocca in parabole, manifesterò cose nascoste dalla fondazione del mondo.

Credo

OFFERTORIUM

Ps 129:1-2

De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine, exáudi oratiónem meam: de profúndis clamávi ad te, Dómine.

Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore, esaudisci la mia preghiera: dal profondo Ti invoco, o Signore.

SECRETA

Hæc nos oblátio, Deus, mundet, quæsumus, et rénovet, gubérnet et prótegat. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Questa nostra oblazione, chiediamo, o Dio, ci purifichi e rinnovi, ci governi e protegga. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO

Marc 11:24

Amen, dico vobis, quidquid orántes pétitis, crédite, quia accipiétis, et fiet vobis.

In verità vi dico: tutto quello che domandate, credete di ottenerlo e vi sarà dato.

POSTCOMMUNIO

Orémus.

Coeléstibus, Dómine, pasti delíciis: quaesumus; ut semper éadem, per quæ veráciter vívimus, appétimus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.

O Signore, nutriti del cibo celeste, concedici che aneliamo sempre a ciò con cui veramente viviamo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.