Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 23 novembre 2021

Cardinale Robert Sarah. Il futuro della Chiesa in Europa. Tutta la verità di Dio ci è data e rivelata in Cristo

Nella nostra traduzione da InfoCatholica il testo della conferenza tenuta dal Card. Robert Sarah sul Futuro della Chiesa in Europa. Precedenti qui - qui - qui.

Il futuro della Chiesa in Europa
Cardinale Robert Sarah
Draguignan, 18 settembre 2021
Introduzione (1)
Cari amici,
Voglio innanzitutto ringraziarvi per l'onore che mi fate venendo ad ascoltarmi; ma in realtà non sono venuto nel mio nome, ma nel nome di Gesù. È lui che ascoltate attraverso la mia voce, (maldestra, non qualificata, imperfetta), e il tema del mio convegno, che vi è stato annunciato, è la Visione del futuro della Chiesa in Europa...
Siate certi che non sono un profeta, né un figlio di profeti, per parlare del futuro, ma, del mio ultimo libro, "Si fa sera e il giorno già volge al declino" [qui - qui - qui]. Lì, cerco di analizzare la crisi della fede, la crisi sacerdotale, la crisi della Chiesa, il crollo spirituale dell'Occidente... Dopo averlo letto, un giornalista mi ha posto la seguente domanda:
Cosa risponderebbe, a chi potrebbe pensare che questo libro è pessimista (vedi allarmista)?
Ho risposto che "Si fa sera e il giorno già volge al declino" cerca di fare una verifica, una diagnosi, con la massima cautela, con grande attenzione al rigore, alla precisione e all'obiettività.
Mi sembra di non esser lontano dalla verità e dalla realtà delle cose e delle situazioni che viviamo oggi. È vero, i segni del declino dell'Occidente e del mondo possono sembrare cupi, ma lo stesso Papa Benedetto XVI, nel 2005 a Subiaco, un mese prima della sua elezione alla cattedra di San Pietro, ha detto: l'Occidente sta attraversando una crisi come non si è vista in tutta la storia dell'umanità. La realtà è lì. Ciò che ora appare in piena luce ha cause profonde. Bisogna avere il coraggio e l'onestà di esprimerlo con chiarezza.
1. Crisi spirituale di fede
La crisi che sta vivendo il clero, la Chiesa, l'Occidente e il mondo è radicalmente una crisi spirituale. È una crisi di fede in Dio. Non si può dire che non ci sia crisi di fede, quando vediamo bene che le chiese nella maggior parte dei paesi europei sono vuote. Ad esempio: in Germania, ogni anno, ci sono 200.000 cattolici che lasciano la Chiesa cattolica; parallelamente, 300.000 protestanti che lasciano la Chiesa protestante. Al centro dell'attuale crisi della Chiesa e del suo declino, soprattutto in Occidente, c'è la perdita della fede nella presenza reale di Gesù Cristo. Non si crede più davvero nella presenza reale di Gesù Cristo. Dopo aver visto un sacerdote celebrare la messa, si può sapere se ha la fede o no... Quando il sacerdote amministra l'Eucaristia si può sapere se ha la fede o no... Da come si comporta quando le persone quando vengono a chiedere l'Eucaristia sulla lingua, si può sapere se ha o no la fede il padre che le tratta male (cioè non sa cosa tiene nelle mani).
Si è detto spesso (lo dice George Bernanos), lo  si vede spesso con lacrime di impotenza, pigrizia o orgoglio, che il mondo si sta scristianizzando, ma il mondo non ha sconfitto Gesù Cristo... Siamo noi che l'abbiamo ricevuto per questo è dal nostro cuore che Dio si ritira... Siamo noi che ci scristianizziamo... miserabili...
2. Sostituzione della missione fondamentale della Chiesa
Invece di affermare che la questione cristiana della fede e missione fondamentale della Chiesa è l'annuncio del vangelo e il nome di Gesù Cristo, unico salvatore del mondo... C'è chi passa molto tempo a parlare di omosessualità, di accoglienza agli immigrati, di dialogo, di apertura, di ambiente, di questioni socio-economiche, di politica... Chi organizza una complessa strategia di pressione per cambiare l'insegnamento della Chiesa sul celibato, sulla morale sessuale. Non dico che queste questioni importanti e urgenti debbano essere minimizzate o trascurate.  Anche la Chiesa deve affrontarle con franchezza e alla luce del vangelo e della rivelazione.
3. Rifiuto di Dio nelle coscienze
Dio, quindi, è messo da parte. La crisi spirituale che stiamo attraversando è quasi mondiale, ma ha origine in Europa. Il rifiuto di Dio è nella coscienza occidentale. Non solo Dio è rifiutato, ma Frederick Nietzsche, che si potrebbe considerare il portavoce dell'Occidente, afferma che Dio è morto. Dio è morto e siamo noi che lo abbiamo ucciso, siamo gli assassini di Dio... al timore di Dio nel mondo degli uomini, Nietzsche oppone la profezia del superuomo capace di sostituirsi a Dio. Oggi l'uomo ha preso il posto di Dio. Si fa Dio e detta nuove leggi. Quello che Dio aveva proibito, oggi l'uomo lo rende legale.
Uccidere un bambino è malvagio, ma l'Europa legalizza l'aborto. Dio disse, l'uomo non abbandonerà mai sua moglie e la donna non abbandonerà mai suo marito, i due sono una sola carne. Oggi l'uomo legalizza il divorzio. Si mette al posto di Dio. Questo rifiuto di Dio e questa crisi di fede non riguarda un problema intellettuale o teologico, nel senso scolastico del termine, si tratta di incontrare una fede viva, una fede che permea e trasforma la vita. Se la fede non trova una nuova vitalità, divenendo convinzione profonda e vera forza grazie all'incontro personale e intimo che instaura con Gesù, tutte le riforme della Chiesa che intraprendiamo rimarranno inefficaci e vuote, e ci condurranno verso la rovina totale. Questa perdita del senso della fede è la fonte e la radice della crisi della civiltà, della chiesa, del sacerdozio, che attraversiamo oggi.
Come nei primi secoli del cristianesimo, quando crollò l'Impero Romano, tutte le istituzioni umane oggi sembrano essere la voce della decadenza. E, perdendo il senso di Dio, si minano le fondamenta di tutta la civiltà umana e si apre la porta alla barbarie totalitaria. L'uomo separato da Dio è ridotto alla sua unica dimensione orizzontale. Questa amputazione è proprio una delle cause fondamentali del totalitarismo che ha avuto tragiche conseguenze nel XX secolo. Oscurando il riferimento a Dio, si lascia spazio al relativismo e a una concezione assolutista, ambigua della libertà, che finisce per legare l'uomo agli idoli. Se Dio perde la sua centralità, l'uomo perde il posto che gli spetta e non trova mai il suo posto nella creazione, nei rapporti con gli altri.
4. Crisi senza precedenti del sacerdozio
Il sacerdozio stesso è entrato in una crisi senza precedenti, unica nella storia della Chiesa. È vero, c'è una minoranza di sacerdoti in profonda crisi, ma è la stessa cosa se fossero stati solo due, quando un membro soffre è tutto il corpo che soffre. Quando sono inabile con una mano, la mia mano rende inabile tutto il mio corpo.
Quindi il sacerdozio stesso è entrato in una crisi senza precedenti e unica nella chiesa:
Il celibato sacerdotale è considerato una realtà disumana, impossibile, una crudele imposizione di cui bisogna liberarsi. Non credo che in passato abbiamo subito accuse così forti, orribili, come quelle che attualmente vengono rivolte a cardinali, vescovi, sacerdoti, a volte anche condannati al carcere. È vero, il clero non è sempre stato esemplare nella sua condotta. Già nel VII secolo, Gregorio Magno si lamentava che c'erano troppi sacerdoti, perché molti accettavano il ministero sacerdotale, ma non esercitavano i compiti del sacerdozio. Cosa dire del fatto che oggi siamo 400.000 sacerdoti! Ma riconosciamo che ciò è architettato in modo machiavellico, e la realtà di oggi riguardo al clero, è senza precedenti, è dolorosa.
5. Demolizione della famiglia, decadenza, omosessualità
Nel corso della storia del mondo e dei popoli, non sembra che ci sia stata una civiltà nella quale i popoli hanno legalizzato l'aborto, come ho detto recentemente, nella quale l'omosessualità, l'eutanasia, hanno demolito la famiglia e distrutto il matrimonio, al punto in cui lo fa oggi l'Occidente. Sono aspetti essenziali della vita umana: se non c'è più la famiglia, se non c'è più il matrimonio, la società scompare. Siamo in una situazione difficile e la crisi è profonda, grave e pericolosa per la sopravvivenza dell'umanità. Il mondo moderno è in una crisi che minaccia mortalmente il nostro futuro.
6. Progresso secondo il male
È vero, non dobbiamo ignorare gli straordinari successi dell'Occidente nella scienza e nella tecnologia. È infatti evidente che il mondo moderno presenta una straordinaria intensità di vita intellettuale con mirabili prodigi e progressi in tutte le scienze, lo straordinario sviluppo delle lettere e delle arti. Il fantastico progresso di una moltitudine di tecniche, mettendo sempre più mezzi al servizio dell'uomo su tutta la faccia del pianeta, il notevole sviluppo di relazioni o contatti umani grazie a tecnologie prodigiose, è davvero eccezionale: I mezzi di comunicazione sociale.
Gli uomini sono stati spesso in grado di usare tutta quella tecnologia, tutto quel progresso, per fare il male, diffondere menzogne, incitare alla violenza e alla ribellione, provocare guerre e distruggersi a vicenda. Sarebbe assurdo negare che, anche così, questi mezzi tecnici sono buoni, rappresentano autentici progressi. Allo stesso modo, dobbiamo notare un'incredibile proliferazione di correnti di pensiero e di ideologie, le più diverse.
Nonostante tutti questi aspetti positivi e gli immensi successi scientifici e tecnologici, non si può onestamente negare il cronico deficit della natalità, soprattutto in Occidente. La demolizione programmata delle fondamenta della famiglia e del matrimonio, i vizi contro natura, gli atti pedofili, gli abusi sui minori, gli atti omosessuali e gli orrori della pornografia, che dissacrano e diffamano il corpo maschile e femminile. Tutto ciò manifesta una profonda crisi antropologica e un declino della civiltà in Occidente. Come ha detto Papa Benedetto XVI (era un uomo veramente presente, e che ha studiato l'Occidente in modo profondo e serio. Ci si può fidare di lui, quando analizza la situazione del mondo occidentale oggi). Ha detto:
Il matrimonio monogamico, come struttura fondamentale della relazione tra uomo e donna e al tempo stesso come cellula nella formazione della comunità statale, è stato forgiato a partire dalla fede biblica. Esso ha dato all’Europa, a quella occidentale come a quella orientale, il suo volto particolare e la sua particolare umanità, anche e proprio perché la forma di fedeltà e di rinuncia qui delineata dovette sempre venir riconquistata, con molte fatiche e sofferenze. L’Europa non sarebbe più Europa, se questa cellula fondamentale del suo edificio sociale scomparisse o venisse cambiata nella sua essenza. Tutti sappiamo quanto il matrimonio e la famiglia siano minacciati: da una parte c’è lo svuotamento della loro indissolubilità ad opera di forme sempre più facili di divorzio, dall’altra si va diffondendo la pratica di una convivenza fra uomo e donna senza la forma giuridica del matrimonio. Al contrario, paradossalmente, gli omosessuali chiedono che sia conferita alle loro unioni una forma giuridica, che sia più o meno equiparata al matrimonio. In questo modo si esce dal complesso della storia morale dell’umanità”.
Penso che quello che ha detto Benedetto XVI sia da conservare in modo assoluto.
7. Ideologia di genere: ribellione contro Dio
Parliamo della ideologia di genere, che viene ad aggravare la crisi antropologica. Questa ideologia suggerisce che ognuno crei se stesso, anche la sua identità sessuale, quindi si può scegliere di essere un uomo, o una donna o una persona neutra... Mai nella storia dell'umanità si è vista una tale degradazione dell'uomo! farsi da se stesso, scegliere il proprio sesso, cambiare sesso...
L'ideologia di genere è, per certi aspetti, superata, quando si parla al presente, di persone androgene o ageniche, tra le altre categorie che si moltiplicano nel discorso contemporaneo...
E così, potremmo essere tutto e niente, a seconda dei nostri stati d'animo interiori, di ciascuno... Un modo per togliere l'uomo dai limiti della sua condizione umana, mentre tutti dobbiamo accoglierci (accettarci) nel nostro proprio corpo di uomo o di donna, che ci è stato donato, invece di credere che ci diamo noi stessi, che ci creiamo noi stessi. Ecco perché un uomo non si trasformerà mai in una donna e una donna non diventerà mai un uomo, a meno che si menta a se stesso o si giochi con le apparenze...
Come siamo arrivati a una tale follia, a una tale crisi? È perché abbiamo rifiutato massivamente Dio. Dio non ha più posto nella società. L'unico luogo in cui è tollerato, considerato e consegnato a residenza vigilata: è nella sfera privata. L'uomo ha preso il posto di Dio.
Elabora nuove leggi in totale opposizione a quelle di Dio e a quelle della natura.
L'uomo occidentale stima e permette agli uomini di sposarsi legalmente tra loro e alle donne in egual modo tra loro e che le coppie dello stesso sesso possano adottare bambini, sconvolgendo e confondendo radicalmente l'intero sistema filiale e genitoriale.
Quindi, quando si ha l'impressione di lottare per la riduzione o l'abolizione della pena capitale, oggi è una commedia! Tutti vogliono che si sopprima la pena capitale  e nello stesso tempo si legalizza la morte dei nascituri. l'aborto si è convertito in un diritto della donna  e si sopprimono legalmente con l'eutanasia gli anziani o i malati.
Mentre si combatte da tutte le parti contro le mutilazioni genitali applicate in modo disumano in alcuni paesi, nello stesso tempo si legalizza in Occidente la mutilazione delle persone che desiderano cambiare sesso.
Ho dovuto affrontare un caso, quando ero ancora prefetto del culto divino e della disciplina dei sacramenti:
Una donna sposata, 11 anni di matrimonio, suo marito può essere, morto o separato, che non compare nel suo fascicolo, decide di diventare uomo. Si opera, un seno, seconda operazione, l'altra mammella, terza operazione all'utero, e diventa una perfetta trans, riconosciuta dalla legge francese. Non so se il vescovo ha controllato il suo fascicolo. Quella persona entra in seminario e fa tutta la sua teologia, viene ordinata diaconessa , ma il vescovo che lo ha ordinato va in pensione e il suo successore trova il suo fascicolo. Mi scrive, guarda in che situazione mi trovo, che ne pensi? Ho detto: ascolta, guarda quella persona, fate una dichiarazione insieme e dite che posticipate l'ordinazione (mancavano tre mesi all'ordinazione) e rifiutate quell'ordinazione sine die e gli dico perché: "La sua ordinazione diaconale non è valida, perché si è ordinata una donna". È così che abbiamo impedito l'ordinazione di una donna in Francia.
In un altro caso, una ragazzina di 13 anni, già 2 anni fa, si stava preparando alla cresima. Il vescovo ci ha scritto: "Questa ragazza vuole essere un uomo, ha iniziato la cura, i suoi genitori sono d'accordo, confermo una donna o un uomo?".
Gli ho scritto: “È una persona che si ribella a Dio , perché la ribellione a Dio è peccato, è rinnegare ciò che Dio mi ha fatto, cioè Signore, mi hai fatto donna, hai fatto male, Signore , sto per diventare un uomo. Ebbene, non confermare questa donna, a meno che tu non la convinca a restare donna”.
Sono casi che oggi ci possono capitare spesso. Guarda: mentre si combatte contro le mutilazioni genitali, in Occidente questa mutilazione è legalizzata...
Mi scuso nel fornire questi casi precisi, ma ciò che scrivo è dovuto a una lunga osservazione; la diagnosi è precisa, reale, oggettiva e mi limito a richiamare l'attenzione sul fatto che gli occidentali vanno verso una deriva irreparabile , se non smettono di voler trasformare l'uomo, facendolo Dio.
Viviamo oggi nella confusione, si sta diffondendo un vero caos. C'è un rifiuto di quel ricevere da Dio. Il crollo spirituale, la confusione nell'insegnamento dottrinale e morale della Chiesa, l'erosione della fede cristiana, hanno dunque caratteri puramente occidentali.
8. Rifiuto di paternità VS profitto ad ogni costo
Vorrei sottolineare in particolare il rifiuto della paternità.
I nostri contemporanei sono stati convinti che per essere liberi non si debba dipendere da nessuno. Qui c'è un tragico errore. Gli occidentali sono persuasi che ricevere sia contrario alla dignità della persona umana. Ma l'uomo civilizzato, è fondamentalmente erede: riceve una storia, una cultura, una lingua; riceve una religione, una fede, un nome, una famiglia, una tradizione, un paese... L' uomo civilizzato è un erede. Questo è ciò che lo distingue dal barbaro. Rifiutare di arruolarsi in una rete di dipendenza, tradizione, eredità, filiazione, ci condanna ad entrare nudi nella giungla della concorrenza di un'economia abbandonata a se stessa, perché dal rifiuto di accettarsi come erede, l' uomo si condanna all'inferno della globalizzazione senza riferimenti morali o etici, dove gli interessi individuali si confrontano senza altra legge che quella del profitto ad ogni costo.
Nel libro "Si fa sera e il giorno già volge al declino" cerco di ricordare agli occidentali che la vera ragione di questo rifiuto dell'eredità, di questo rifiuto della paternità è, in fondo, il rifiuto di Dio, il rifiuto di Dio all'interno della società occidentale. Riceviamo da Lui la nostra natura di uomo e di donna; Dio ha creato l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio li crea, "maschio e femmina li creò". Ciò diventa quindi insopportabile per gli spiriti moderni. L'ideologia di genere è effettivamente un rifiuto di ricevere da Dio la tua natura sessuale.
Alcuni in Occidente si ribellano a Dio e si oppongono al loro Creatore e Padre, e si mutilano orribilmente, ma inutilmente, per cambiare sesso. Tuttavia, non cambiano fondamentalmente nulla nella loro struttura di uomini e donne. La scienza lo dimostra. Possiamo mutilare una donna per trasformarla in un uomo, non cambia nulla. È lo stesso con l'uomo. L'Occidente rifiuta di ricevere e accetta solo ciò che si costruisce da sé.
9. Transumanesimo
Il transumanesimo è l'ultimo rappresentazione di questi movimenti. Come si vede, più il mondo va in malora e minaccia di crollare, più si deve sognare. Occorre nutrire le popolazioni con promesse esorbitanti, magnificare l'uomo, renderlo immortale, renderlo onnipotente. Ma vediamo benissimo come i virus ci rendano consapevoli della nostra fragilità, del nostro nulla. Noi che pensiamo di essere potenti... un virus ci ha fatto riconoscere, notare, che moriamo, che non siamo eterni. Nessuno è eterno. Siamo fatti per incontrare il Signore, perché qui siamo solo in pellegrinaggio. Siamo fatti per l'eternità.
10. L'uomo è fatto per l'eternità
Poi, quanto peggio va il mondo e minaccia di crollare, tanto più le promesse più esose devono essere ripetute al oltranza, rivelando un altro errore, che consisterebbe nel considerare il progresso continuo, con il quale la maggior perfezione sarebbe sempre nel futuro, e il presente è una tappa verso qualcosa di meglio.
Contro tale errore va ripetuto che Gesù Cristo è assolutamente perfetto, in ogni ordine, che in lui si è realizzata la perfezione assoluta e definitiva, che nulla può essere più perfetto, né mai sarà perfetto, e che la Chiesa non potrà mai aspettarsi la perfezione nuova, che non trovi nella sua origine. La Chiesa è perfetta, dall'inizio, e santa, dall'inizio. Tutte le riforme della Chiesa sono false. Siamo noi che dobbiamo riformare noi stessi, non la Chiesa. La Chiesa è santa. Lo proclamiamo nel Credo. Si vuol creare una Chiesa nuova, una Chiesa moderna, ma non quella di Cristo.

Cristo e il cristianesimo sono definitivi, per l'eternità.
Ma noi, membri della Chiesa, dobbiamo riformarci, convertirci. Dobbiamo diventare cristi. Ecco perché portiamo il nome di cristiani, dobbiamo essere cristi. Dico spesso ai sacerdoti, non siete solo alter Christus, altri Cristi, siete ipse Christus, Cristo stesso, e ciascuno, ogni cristiano, può dire la stessa cosa. È Cristo che si prolunga nella mia vita. Quando si vede un cristiano, si deve vedere Cristo, quando si sente un cristiano, si deve ascoltare Cristo. Tutta la verità di Dio ci è data e rivelata in Cristo. Mai una nuova verità si aggiungerà a quella della rivelazione.
La croce di Cristo è una fonte infinita di santità alla quale non ci sarà mai niente da aggiungere. Mai un santo aggiungerà nulla alla santità di Gesù Cristo. Non ci saranno mai altri mezzi che i sette sacramenti stabiliti da Gesù Cristo, altre società che la chiesa fondata da Lui, che possano essere salvate e santificate da Lui. Non ci sarà mai dopo il Cristianesimo una religione nuova e superiore che Egli (Cristo ) abbia preparato.
Diciamo che Cristo è lo stesso, ieri, oggi e in eterno. Dobbiamo crederci e vivere esattamente questo. Ciò che la fede cristiana ci fa affermare, esclude un altro errore: quello di considerare l'evoluzione della creazione in marcia verso la sua fine come un'evoluzione continua senza rotture. La fede cristiana ci fa considerare due parti della storia essenzialmente diverse: prima e dopo Cristo. Prima di Cristo, il perfetto e definitivo non si è ancora realizzato. E in Dio e nel futuro, a partire da Cristo, Egli si realizza.
Nella storia Cristo non è una tappa verso qualcosa di più perfetto, di superiore. È una linea che ci porta al top. Con Cristo vediamo bene che, dietro l'illusione di nuovi orizzonti, di un'umanità esaltata, potrebbe finalmente apparire un'umanità sminuita, un'umanità snaturata, mutilata.
11. Riscoprire Dio
Allora cosa fare per uscire da tutte queste crisi e dalla confusione morale e antropologica? Chi ha cacciato Dio dal mondo degli uomini?
Per uscire dalla sua crisi, l'uomo deve riscoprire Dio e il suo amore infinito per noi. Dobbiamo assolutamente convincerci che l'umanità non si troverà mai in un ordine puramente naturale, dove potrà compiere il suo destino, per il semplice sviluppo della natura umana, per la semplice evoluzione della persona umana. È per l'eternità e in modo immutabile che Dio ci ha creati, per essere infinitamente più che uomini e per avere in noi una natura puramente umana.
Dio ci ha fatto per noi, per riscoprire la natura divina, perché condividiamo la sua vita divina. Cristo non è mai venuto per mantenerci umanamente, ma per elevarci verso il Padre, per divinizzarci. Cristo non ci ha mai detto "siate perfetti come uomini perfetti", "realizzate pienamente nella vostra umanità". Ha detto "sii perfetto come è perfetto il tuo Padre celeste".
Siamo fatti per Dio e il nostro cuore è inquieto nella misura in cui non riposa in Dio. Questo è il cuore della nostra fede: credere che d'ora in poi possiamo condividere la vita di Dio. Quindi, è stabilito per l'eternità che gli uomini non possono compiere i loro destini se non all'interno di un ordine soprannaturale dove, attraverso i doni del tutto gratuiti della grazia di Dio, essi sono figli di Dio! Non fu loro detto "siate perfetti secondo una perfezione umana", pienamente sviluppata nel dominio umano, ma "sii perfetto come è perfetto il tuo Padre celeste".
L'uomo troverà e si realizzerà, e realizzerà la sua perfezione, non solo sul piano umano, ma in Dio.
Quella in cui crediamo è la risposta che Dio dà all'ineludibile domanda sul senso dell'esistenza umana. Questa risposta è completa, in un detto, tradizionale nella Chiesa fin dai primi secoli. Sembra che il primo ad usarlo sia stato sant'Ireneo, vescovo di Lione, morto nell'anno 200. Questo adagio è stato ripetuto dai Padri della Chiesa, siano essi occidentali o orientali. Ve lo citerò in latino in modo che mantenga il suo carattere di autenticità. Sant'Ireneo disse:
"Deus homo factus est ut homo fieret Deus", cioè "Dio si è fatto uomo perché l'uomo diventi Dio". È quindi urgente rievangelizzare l'Occidente. Aiutarlo a riscoprire le radici cristiane della sua cultura, del suo essere. L'Occidente deve riscoprire la fonte della sua vita, della sua storia, della sua cultura, altrimenti rischia di paganizzare il mondo intero. Se l'Occidente si rifiuta e si chiude nella sua laicità, nella sua autonomia da Dio, rischia di scomparire e morire, come abbiamo detto prima.

Un albero, per quanto vigoroso sia, se perde le sue radici muore.
Un fiume, per quanto maestoso, se isolato dalla sua sorgente si prosciuga e scompare. 
Grazie.
Cardinale Robert Sarah 
______________________
(1) I sottotitoli sono inseriti dal redattore.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

11 commenti:

tralcio ha detto...

Essere realisti non significa essere ne' pessimisti, né allarmisti.
L'abbandono della vita di fede di milioni di fedeli è visibile a chiunque.
L'attualità insegna tuttavia che l'essere realisti non significa essere ottimisti.
La narrazione pandemica ha infatti dei connotati allarmistici funzionali ai corifei.
Essere realisti è l'esercizio che spinge la percezione dei fatti oltre l'apparenza.
Il mondo occidentale vive deliberatamente e spocchiosamente etsi Deus non daretur.
Tra chi crede ancora, molti non credono allo stesso modo di prima.
Il caso più eclatante riguarda la fede nella Presenza Reale nell'Eucaristia.
Quello che è divenuto il modo di celebrare dice che cosa siano la Messa e il Sacramento.
Detto cosa sia il Sacramento, ecco spiegato che cosa sia diventato il Matrimonio.
E che cosa sia il Sacerdote, traslocato per comun sentire dal dogma alla pastorale.
Dice anche che cosa siano i comandamenti, fatti a fette dai comportamenti.
Dice che non c'è più la nozione del peccato, per cui confessarli diventa parlare di sè.
Lo spirito è ridotto a psiche e il padre spirituale a psicologo per consolare le fragilità.
Non c'è ascesi, non c'è penitenza, al massimo c'è compassione e in fondo fai come ti pare.
Potremmo chiamarlo disordine, ma servirebbe la nozione dell'ordine.
Ma come può esserci un ordine creato, poi perduto, se l'inizio è ritenuto il caos?
Perciò ci si salva in molti modi e la croce è di sicuro la meno invitante.
E se c'è molta merce più accattivante sugli scaffali, figuriamoci se si può dire che l'unica salvezza viene da Cristo crocefisso.
Urgenza di rievangelizzare l'occidente? Direi urgenza di rievangelizzare chi dovrebbe promuovere l'evangelizzazione. Cominciando dal riconoscere con verità chi non lo fa.

Stollerante ha detto...

Concordo con tralcio.
Purtroppo molti nella Chiesa, anche molti Pastori, stanno attraversando un crisi di fede.
Molti pensano che la verità non sia misericordiosa e allora la adattano alla loro personale idea di misericordia, ma questo è perbenismo, mondanità, formalismo, eresia.
E', cioè, fariseismo.
I farisei, infatti, erano non solo formalisti, ma anche ERETICI.
Del resto, se avessero interpretato le Scritture in modo corretto, avrebbero riconosciuto Gesù come Messia.
Non a caso molti scontri che Gesù ha avuto con loro vertevano proprio sulla Scrittura.
Sebbene il termine “formalismo” non sia sinonimo di “eretico”, il formalismo e l’eresia si favoriscono vicendevolmente. L’eretico tende a essere formalista e il formalista tende a scivolare verso l’eresia.
Per Gesù, infatti, CULTO e la DOTTRINA sono intimamente legati: “Invano essi mi rendono culto, insegnando DOTTRINE che sono precetti di uomini” (Mc 7,7).
Il fariseismo, perciò, non si può considerare come una serie di atti di formalismo presi uno per uno: è formalismo istituzionalizzato, è una "macchina" che sfoprna quasi in automatico atti di falso culto, cosa resa possibile dall’accettazione dell’eresia.
Il fariseismo è una “struttura di peccato”, una sovrastruttura dovuta alla “sedimentazione” di tanti peccati evidentemente tollerati.

mic ha detto...

Per dirvi della mutazione in religione civile. CEI incontra Mattarella. Al passaggio di Mattarella quel poveruomo di Bassetti e per imitazione gli altri imporporati "usque ad effusionem sanguinis" (se ne avessero nelle vene) si inchinano al pontificatore della Repubblica.
Siamo passati dalle polemiche dell'inginocchiamento con le insegne presidenziali di Gronchi davanti Pio XII alla grande indifferenza finale per i cardinali che si genuflettono al supremo gerarca civile come spontanea resa incondizionata al regimen sanitatis.
Cito Antonio Margheriti

Ma che radioradicale vi ha fatto sciampo e piega fino a farvi sentire agnellini da latte? ha detto...

@23 novembre 2021 14:45
Da non credere!
Ma che j'e'preso!
Forse non si rendono piu' conto che non sono le loro persone che contano ma per Chi contano,per il ruolo che loro rivestono che dovrebb'essere il contrario?
Perdincibacco, scrollatevi di dosso quel senso di inferiorita'e tornate a pugnare per la gloria di Cristo Redentore.

Anonimo ha detto...

Oggi mi stavo chiedendo se basta la denuncia di questi orrori, ognuno di noi ne conosce almeno uno. No,non basta. Dovremmo essere in grado, quando si presentano occasione e momento giusto di dire quella parola che squarcia il velo. E' difficilissimo e non riuscendoci mai o mooolto raramente ho la grande tentazione di tagliare i rapporti, senza discussioni, diradando sempre più i contatti.
Capire il momento giusto e dire al momento, con semplicità ed immediatezza, la parola che squarcia il velo è questione di Spirito Santo presente o assente. Dalle mie parti è quasi sempre assente, la mia impotenza deriva dalla Sua assenza. Questo è il nocciolo della questione. Preghiera e studio ritengo siano le strade sulle quali è possibile ricevere, in verità, i Suoi doni. Allora tutto il resto segue. Pur sapendo ed avendo sperimentato, qua e là nella vita, la realtà di quanto scritto poi mi assopisco con chiacchiere e denunce.

Anonimo ha detto...

È la civiltà dell'anticristo, ovvero dell'inversione. Si chiedono alla religione "prove scientifiche" e alla "scienza" si domanda la fede.

- Alessandro Stratiota

Anonimo ha detto...


A proposito della grave crisi di fede che affligge il clero cattolico, il cardinale Sarah nomina mai il Vaticano II, anche solo di sfuggita?

Anonimo ha detto...


E quando la scienza papirologica fornisce le "prove scientifiche" si denigrano, si ignorano, si nascondono.
"Et vae tacentibus de te, quoniam loquaces muti sunt".

Il cardinale Sarah dice molte cose giuste ma il suo sembra sempre un discorso fatto in terza persona, come certe analisi di Ratzinger.
Un discorso che rievoca i mali presenti, del resto ormai a tutti noti, ma resta freddo, senza incidere nel cuore della crisi, a cominciare dalla crisi della Chiesa.
Riferendo gli episodi incredibili delle ragazze transgender che tentano di diventare sacerdoti, tanto per citare quello che forse colpisce di più, non ci si aspetterebbe che tuonasse contro il marciume incredibile cui si è giunti, con il tono e gli argomenti di un San Giovanni Battista o di un San Paolo?
Ma, si dirà subito, sono altri tempi, non è più il caso di fare certi discorsi...Appunto, e proprio per questo siamo ridotti così, perché la Chiesa ha smesso, dal Concilio, di concepirsi come perenne segno di contraddizione rispetto agli pseudo-valori del mondo, cosa che in passato ha sempre fatto, nonostante gli errori nel temporale e le manchevolezze di tanti suoi esponenti.
Il fatto è che, anche nei migliori, si nota una fede debole, incapace di un qualsiasi colpo d'ala, di quello scatto poderoso che straccia come tele di ragno tutte le cautele e i timori, teso solo alla Parola di Dio da difendere ed imporre.
Cadinale Sarah, con il ritorno di queste fedi dobbiamo confrontarci oggi:
"Dalle ceneri di quel grande impero cosmopolitico che fu ottomano e islamico, ricostruiremo una nuova potenza mondiale: la grande Turchia, destinata ad incutere rispetto e timore in tutto il mondo miscredente" (Recep T. Erdogan).
Prosit, Eminenza Illustrissima. Ad maiora.
P.

Anonimo ha detto...

« Le crime doit être puni. Le péché doit être réparé. Depuis trop longtemps, nous confondons miséricorde et complaisance avec le péché. » card. Sarah in Le Figaro

Anonimo ha detto...


"da troppo tempo confondiamo misericordia e compiacenza nei confronti del peccato".
Noi, chi?
Chi è che confonde? Si esponga Eminenza a fare i nomi dei falsi profeti che devastano la Vigna del Signore.
Altrimenti il suo discorso resterà sempre sulle generali e i colpevoli non saranno mai chiamati al redde rationem.

Anonimo ha detto...

Le Cardinal Robert Sarah commente ses propos sur "l’effondrement de l’Occident" : "Si on dit qu'on est plus chrétien, on est comme un arbre qui flotte (...) un arbre qui flotte sans racine n'a pas d'avenir"