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domenica 7 novembre 2021

Un sondaggio rileva che i sacerdoti cattolici (negli USA) stanno diventando più ortodossi

Nella nostra traduzione da The Spectator, che ultimamente [vedi] sta dedicando diversi articoli alla Messa antica e alla Tradizione: argomenti che certamente sono all'ordine del giorno per effetto delle forti reazioni alla Tradizionis custodes. Potrebbe apparire una fredda analisi, visto che si riportano risultati ricavati dalle cifre di sondaggi a confronto; ma anche i numeri sono eloquenti e se ne trae una lettura in  positivo. Qui l'indice dei precedenti.

Un sondaggio rileva che i sacerdoti cattolici stanno diventando più ortodossi 
Lo stesso sondaggio ha scoperto che meno sacerdoti ordinati negli ultimi decenni si identificano come gay.
Secondo un sondaggio pubblicato questa settimana, ci sono maggiori probabilità che sacerdoti cattolici americani ordinati dopo il 2010, rispetto ai sacerdoti ordinati nei decenni precedenti, siano teologicamente conservatori e affermino l'insegnamento della Chiesa su questioni morali controverse. L'indagine ha mostrato che per quattro decenni consecutivi i sacerdoti appena ordinati sono diventati più conservatori. Il sondaggio è stato condotto nel 2021 dall'Austin Institute for the Study of Family and Culture. Ha replicato uno studio del 2002 del Los Angeles Times.

Gli autori di un rapporto che analizza lo studio affermano che il drammatico cambiamento è probabilmente dovuto a un calo del numero di progressisti che accedono al sacerdozio. Dicono che non è chiaro se ciò sia dovuto ad autoselettività o al maggior controllo delle vocazioni nei seminari e negli ordini religiosi. Dopo l'esplosione dello scandalo degli abusi sessuali del clero nel 2002, molti seminari sono stati più attenti nell'esame dei candidati.

Il sondaggio del 2021 ha interrogato i sacerdoti su una serie di questioni, tra cui l'aborto, il comportamento omosessuale, il controllo delle nascite e il comportamento sessuale al di fuori del matrimonio. In ogni caso la linea di tendenza in ogni caso è andata nella stessa direzione: c'erano molte più probabilità che un sacerdote ordinato più di recente affermasse la posizione cattolica ortodossa.

Il novanta per cento dei sacerdoti ordinati dopo il 2010 ha affermato che l'aborto è sempre un peccato rispetto a solo il 56 per cento dei sacerdoti ordinati prima del 1980. La Chiesa cattolica è uno dei principali protagonisti del movimento pro-vita negli Stati Uniti e ha dedicato notevoli risorse nell'impegno, in particolare a seguito della decisione Roe v. Wade nel 1973.

La Chiesa americana è diventata più liberale negli anni '60 in seguito allo sconvolgimento della rivoluzione sessuale e al Concilio Vaticano II, che ha avuto luogo dal 1962 al 1965. I riformatori negli Stati Uniti hanno approfittato del mandato del Concilio per coinvolgersi col mondo moderno nel spostare i confini e trasformare le parrocchie in una direzione più liberale.

Negli ultimi decenni sono cambiate anche le opinioni sacerdotali sul comportamento omosessuale, che il Catechismo della Chiesa Cattolica definisce “intrinsecamente immorale e contrario alla legge naturale”.

Mentre l'89 percento dei sacerdoti ordinati dopo il 2010 ha affermato che il comportamento omosessuale è "sempre" peccaminoso, solo il 34 percento dei sacerdoti ordinati prima del 1981 ha affermato lo stesso.

Ai sacerdoti è stato chiesto anche il proprio orientamento sessuale. Mentre circa il 21 percento dei sacerdoti ordinati prima del 1981 ha affermato di identificarsi come "omosessuale" o come "una via di mezzo, ma con prevalenza sul versante omosessuale", lo ha affermato solo il cinque percento dei sacerdoti ordinati dopo il 2000.

Il catechismo della Chiesa dice che le “tendenze omosessuali” sono “oggettivamente disordinate” e si è sviluppata una considerevole controversia sulla possibilità che chi si identifica come gay debba essere ordinato al sacerdozio. Notoriamente Papa Francesco, interrogato sull'argomento nel corso di un viaggio aereo nel 2013, ha detto: “ Se qualcuno è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicare? ”. Un documento del 2005 pubblicato durante il pontificato di Benedetto XVI afferma che persone con "spiccate tendenze omosessuali" non dovrebbero diventare sacerdoti. (vedi anche: I cattolici stanno diventando intelligenti nel rispondere all'ideologia di genere )

Le opinioni conservatrici dei preti più giovani sulla sessualità vanno oltre l'omosessualità. L'ottantanove per cento di coloro che sono stati ordinati dal 2000 ha affermato che il comportamento sessuale al di fuori del matrimonio è sempre peccaminoso, rispetto al 61 per cento dei sacerdoti ordinati tra il 1991 e il 2000, il 51 per cento dei sacerdoti ordinati tra il 1981 e il 1990 e il 37 per cento dei sacerdoti ordinati prima del 1981.

Lo studio mostra anche che i sacerdoti stanno diventando più teologicamente conservatori.

Ai sacerdoti di cui ai sondaggi del 2002 e del 2021 è stato chiesto quanto fossero d'accordo con l'affermazione che "L'unica via per la salvezza è attraverso la fede in Gesù Cristo". Mentre il 48,3 percento di tutti i sacerdoti intervistati nel 2002 ha affermato di essere fortemente d'accordo con questa affermazione, tale numero è aumentato al 58 percento nel 2021. E in particolare, si sono riscontrate maggiori probabilità, rispetto al 2002, che sacerdoti ordinati tra il 1980 e il 1999 affermassero nel 2021 di credere nella fede in Cristo come unica via di salvezza; il che forse rivela che i sacerdoti già ordinati diventano nel tempo più conservatori.

I sacerdoti più anziani notano che i sacerdoti più giovani sono più ortodossi. Ben il 92 per cento dei sacerdoti più anziani ha affermato che i sacerdoti più giovani sono più conservatori delle generazioni passate. In effetti, lo zero percento dei sacerdoti più anziani ha affermato che i sacerdoti più giovani sono "molto più liberali" oggi rispetto agli anni passati.
 
Anche se i sacerdoti stanno diventando più conservatori, gli studi hanno dimostrato che un gran numero di laici non è d'accordo con gli insegnamenti cattolici. Un sondaggio del Pew Research Center ha rilevato che il 48 per cento dei cattolici ritiene che l'aborto dovrebbe essere legale in tutti o nella maggior parte dei casi, rispetto al 47 per cento che ritiene che dovrebbe essere illegale in tutti o nella maggior parte dei casi.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il fedele cattolico ed ancor più il sacerdote cattolico non devono aver dubbi sui valori non negoziabili, senza rigidità alcuna ed amando sinceramente qualsiasi prossimo, il loro insegnamento, la loro testimonianza, il loro esempio devono essere chiari, sì sì, no no. Abbiamo visto e verificato che 'il medico pietoso fa la piaga verminosa', ora è tempo di curare come Dio comanda.

Aloisius ha detto...

Ogni tanto una buona notizia sul fronte ecclesiastico.
E chissà, magari le politiche repressive contro il VO stanno causando l'effetto opposto.
Il Signore spesso lascia che coloro che fanno il male ne diventino vittime.
La miglior giustizia.