Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 14 novembre 2021

Nuovo Ordine Mondiale, matrice anticristica, sacrificio dell’innocente. Renovatio 21 intervista l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò

Monsignor Carlo Maria Viganò ha rilasciato al fondatore di Renovatio 21 Roberto Dal Bosco l'intervista esclusiva che riprendiamo di seguito. Sua Eccellenza ha risposto alle domande con la consueta generosità e precisione. Come noto, negli ultimi giorni vi è stato un intensificarsi degli attacchi pubblici a Monsignor Viganò. Chiediamo a tutti i nostri lettori di pregare per l’Arcivescovo: egli rappresenta una fondamentale voce della ragione, ma soprattutto di richiamo forte e chiaro alle perenni verità cattoliche, nella temperie oscura che attraversiamo. Qui l'indice degli precedenti.

Intervista 
All’Arcivescovo Carlo Maria Viganò 
per Renovatio21

C’è stato un tempo in cui i temi di cui parla Vostra Eccellenza – come, ad esempio, l’avvento di un Nuovo Ordine Mondiale di matrice anticristica – erano discussi all’interno delle mura vaticane?

Una società che non si protegge da coloro che la minacciano è destinata all’estinzione, così come un corpo che non si difende dalle malattie ne è colpito e muore. Per questo motivo la Chiesa Cattolica si è sempre preoccupata sia di estirpare le minacce interne sia di prevenire e combattere quelle esterne. D’altra parte, nessun buon governante metterebbe in pericolo i propri cittadini sapendo che vi è un potere occulto che progetta un colpo di stato o che cerca di infiltrare delle spie.

Il Nuovo Ordine Mondiale è una minaccia gravissima tanto per lo Stato quanto per la Chiesa, perché entrambi sono suoi nemici da abbattere, in vista dell’instaurazione di una Repubblica Universale e di una Chiesa dell’Umanità, entrambe di matrice anticristica: la Repubblica Universale è la negazione della Regalità sociale di Nostro Signore e dello stesso patto sociale; la Chiesa dell’Umanità è la negazione della necessità della Redenzione e dell’unicità della vera Religione.

È da oltre tre secoli che la Massoneria combatte la battaglia contro lo Stato e contro la Chiesa, e finché il potere civile e quello ecclesiastico sono stati fedeli al proprio compito – ossia garantire l’uno pace, ordine e prosperità ai cittadini, l’altra unità nella Fede e salvezza eterna alle anime – hanno adottato tutte le misure per impedire alla setta di ottenere i propri scopi. Ma nel corso dei questi tre secoli, gran parte degli Stati si sono arresi e hanno accettato i principi massonici nelle proprie Costituzioni, mentre la Chiesa Cattolica ha resistito sino al 1962, quando quei principi fino ad allora condannati sono stati istituzionalizzati anche dai suoi Pastori. Non è possibile non vedere in questa resa incondizionata al nemico un vero e proprio tradimento, tanto da parte dell’autorità civile quanto di quella ecclesiastica. Ecumenismo e collegialità sono la prova di questo cancro nel corpo ecclesiale, giunto con Bergoglio alla sua metastasi con l’ecologismo panteista e la via sinodale, che preludono a quella «chiesa dell’Umanità» indicata nelle Costituzioni della Frammassoneria almeno sin dal 1864.(1)

C’è ancora qualche realtà ecclesiale che conserva questa visione?

Vi è un pusillus grex che combatte per difendere la Cittadella dagli assalti interni ed esterni: la sua esiguità numerica, agli occhi di Dio, mostra inequivocabilmente che la vittoria è possibile solo con il potente intervento del Signore.

Chi, in buona fede, credeva che la Massoneria non rappresentasse una minaccia per la società e una nemica giurata della Chiesa oggi può comprendere di essersi lasciato trarre in inganno. Ma questa consapevolezza, ancorché tardiva, deve tradursi immediatamente in un’azione concreta: i Pastori devono mettere in guardia il loro gregge, denunciare i piani della setta, compiere un’opera di formazione ed esercitare il proprio ruolo di difensori della Chiesa. Per questo giudico positivamente le parole pronunciate dal Presidente della Conferenza Episcopale Americana, mons. Gomez, a proposito della «élite globalista anticristiana».(2) Auspico che abbia a ripeterle durante la plenaria della Conferenza episcopale americana riunita proprio in questi giorni a Baltimora: alle parole devono seguire i fatti, perché prendere atto che il gregge è minacciato dai lupi senza chiudere l’ovile e allontanare le bestie feroci sarebbe ancor più grave.

Viceversa chi, in malafede, minimizza la minaccia della Massoneria e anzi incoraggia una collaborazione con i suoi ideali rivoluzionari si svela come nemico della Chiesa e complice dell’élite globalista. E qui non si tratta solo di non belligeranza con un potere nemico, ma di una vera e propria diserzione della Gerarchia, giunta alla complicità più abbietta e al tradimento di Dio e dei fedeli. Vedere Bergoglio ricevere in Vaticano gli esponenti del Council for Inclusive Capitalism ed essere designato come “guida morale” delle famiglie dell’alta finanza appartenenti alla cupola massonica dà la misura di un’apostasia che parte dal vertice stesso della Chiesa, dinanzi alla quale i buoni fedeli rimangono scandalizzati.

Il più grande dolore dei cristiani adesso è che devono fare una battaglia non assieme alle istituzioni ecclesiastiche, e neppure senza di esse: sembrerebbe che si debba fare la battaglia «contro», perché il Cattolicesimo istituzionale mostra di essere diventato un vero grande motore dell’oppressione sociale e biologica in corso. Come possono i Cristiani pensare a un cambiamento spirituale senza avere i Vescovi dalla loro parte?

Un gregge senza pastori si disperde facilmente, soprattutto se è assediato dai lupi. La Provvidenza permette che i Cattolici attraversino un periodo di crisi nella Chiesa, abbandonati dai loro Vescovi, anzi in molti casi addirittura perseguitati. I casi di sacerdoti dimessi dallo stato clericale perché non si piegano ai diktat di Santa Marta sono sempre più numerosi. Ma la latitanza dell’autorità – anzi: il suo vero e proprio tradimento e l’asservimento al nemico – non può essere definitiva, perché una società non può reggersi senza che vi sia un’autorità che la governi; un’autorità che non è frutto del consenso dei governati, ma espressione vicaria dell’autorità di Gesù Cristo, Capo del Corpo Mistico.

Il cambiamento determinante per una restaurazione della Chiesa deve quindi necessariamente partire dai suoi vertici, dal Romano Pontefice e dai Vescovi, e finché questo non avverrà i fedeli possono solo pregare, fare penitenza e opporre una ferma resistenza agli abusi di chi esercita il potere per lo scopo opposto a quello per cui esso è stato istituito da Dio. E perché non vi sia alcuna forma di appoggio alle iniziative della parte corrotta dell’istituzione, i fedeli devono privarla di ogni forma di finanziamento, devolvendo le loro offerte alla parte sana della Chiesa, in modo da assicurare aiuto alle famiglie, ai sacerdoti e alle Comunità religiose perseguitati.

Qualche settimana fa una Guardia Svizzera licenziata per non essersi sottoposta al siero mRNA ci ha detto che secondo lui lo stringente obbligo vaccinale imposto in Vaticano potrebbe essere dovuto al fatto di fare del piccolo Stato un esempio mondiale – come Israele, viene da dire. Ci chiediamo: un esempio davanti a chi? chi è lo spettatore ultimo che si vuole appagare rendendosi «esempio» di totalitarismo vaccinale?

Ma è chiaro: coloro che Bergoglio vuole compiacere e ai quali non manca di dare pubblica attestazione di obbediente sottomissione sono coloro che sin dalle famose mail di John Podesta progettavano di estromettere dal Papato Benedetto XVI, di avviare una “primavera della Chiesa” e di eleggere un fantoccio che compisse questa rivoluzione; né più né meno di quanto poi abbiamo visto accadere negli Stati Uniti con la colossale frode elettorale ai danni del Presidente Trump che ha portato Joe Biden alla Casa Bianca.

L’asservimento di Bergoglio all’ideologia globalista è talmente scandaloso da essere compreso anche dai comuni fedeli, che in virtù del sensus Fidei colgono l’indole eversiva di questo “pontificato” e si rifugiano nell’idea che Benedetto XVI sia il vero Papa. Di certo l’inquilino di Santa Marta si pone oggi come candidato alla presidenza della Religione Mondiale, come auspicato dalla Massoneria e pianificato dal Nuovo Ordine; o quantomeno come colui che ha introdotto nel Sacro Collegio il futuro papabile a ricoprire questo incarico.

Nel 2009, nell’enciclica Caritas in Veritate, Benedetto XVI tuonava contro gli embrioni sacrificati alla scienza: «si sacrificano embrioni umani alla ricerca, la coscienza comune finisce per perdere il concetto di ecologia umana». Come è possibile che una manciata di anni dopo si sia arrivati ad una Chiesa che capovolge completamente questi concetti, al punto da licenziare coloro che rifiutano i vaccini creati proprio con sacrificio di esseri umani?

La Chiesa non ha cambiato la propria dottrina, né potrebbe farlo. Ciò a cui assistiamo è il completamento di un percorso pluridecennale, al quale – duole dirlo – non fu estraneo nemmeno Benedetto XVI. Il «concetto di ecologia umana», anche solo per il modo in cui è espresso, tradisce un linguaggio profano, nel quale manca la potenza e l’efficacia di una visione totalmente soprannaturale. Gli embrioni umani non si devono sacrificare perché sono creature volute e amate da Dio, alle quali Egli si è degnato di dare la vita perché Gli rendano gloria e, rinate nel Battesimo, possano partecipare della Sua visione beatifica in Cielo.

L’aver messo da parte, sin dal Concilio, il linguaggio inequivocabilmente cattolico del Magistero ha condotto ad un indebolimento dell’insegnamento della Chiesa, che ha inesorabilmente portato all’attuale deriva dottrinale e morale.

C’è inoltre una sorta di senso di inadeguatezza, nei Pastori, dinanzi alla scienza, quasi essi temessero di non poter dare risposte valide e autorevoli in un campo che considerano a torto estraneo. Ma se pensiamo che Dio è autore tanto della Fede quanto «di tutte le cose visibili e invisibili», come recitiamo nel Credo, non si comprende questa loro paura, che presuppone una contrapposizione che ontologicamente non ha senso. È significativo che tanta pavidità si applichi nel difendere la vita, mentre scompaia totalmente quand’è ora di propagandare le più astruse e antiscientifiche teorie sul cambiamento climatico: in quel caso, stranamente, la Gerarchia fornisce le basi dottrinali all’ecologismo neomalthusiano e al petulante e infantile piagnisteo ambientalista dell’ormai diciannovenne Greta Thunberg dinanzi alla quale «tremano i potenti» che la foraggiano; e Bergoglio giunge a parlare di «grido della Madre Terra», rendendo culto all’idolo della Pachamama.

Con Ratzinger ancora sul Soglio, secondo Lei avremmo visto le cose che abbiamo passato in questo biennio pandemico?

Benedetto XVI non si sarebbe reso complice di questo crimine contro Dio, contro la Chiesa e contro l’umanità. Penso che non si sarebbe prestato a fungere da figurante nella grottesca farsa della pandemia; di certo non avremmo avuto in lui, come invece è accaduto con Bergoglio, un sostenitore della narrazione pandemica e un piazzista di vaccini.

I movimenti pro-life più o meno legati a Diocesi e Conferenze Episcopali hanno da sempre ignorato temi come l’uso di feti ed embrioni nella scienza, nella farmaceutica e nella cosmetica – per non parlare della riproduzione artificiale, eterologa o meno, che può uccidere decine di embrioni per bambino ottenuto con la provetta, al punto che sono più gli esseri umani trucidati per la FIVET che non quelli uccisi dalla Legge 194. Com’è stato possibile questo silenzio?

I Pastori hanno accettato passivamente, dagli anni Sessanta, l’inferiorità morale della Religione rivelata dinanzi alla modernità, al progresso, allo scientismo, alle istanze del mondo secolarizzato e anticristiano. Come avvenuto in politica, dove una Destra già intrisa di principi liberali e risorgimentali si è lasciata imporre l’eredità morale del Fascismo e del Nazismo, senza che altrettanto avvenisse a Sinistra con il Comunismo.

Ma questo senso di inferiorità – che da sempre i nemici di Cristo hanno cercato di infondere nei Cattolici dipingendoli come retrogradi e antimoderni – è stato accettato dai Vescovi e di conseguenza dal Clero e dai laici non solo perché essi non si erano tenuti aggiornati sugli sviluppi della ricerca medica, ma perché dal Vaticano II hanno perso la dimensione soprannaturale del loro ruolo e – cosa ancor più grave – la vita interiore e l’assiduità della preghiera che sola alimenta la Fede e il Ministero. Il “dialogo” con il mondo non ha convertito a Cristo chi Gli era lontano, ma ha bensì allontanato da Lui chi Gli era vicino, mandandolo allo sbaraglio in una società secolarizzata, sempre più anticattolica e anticristica. Dialogare col mondo è diventato un voler parlare la sua lingua, accettarne la mentalità, rinnegando la nostra condizione «exsules filii Evae in hac lacrimarum valle».

Abbiamo Vescovi e sacerdoti che non pregano più, specialmente se sono soli davanti al Tabernacolo, e che si considerano manager di un’azienda o funzionari di un ente. Abbiamo Vescovi che non recitano il Breviario, che non celebrano la Messa quotidiana, che non fanno più né meditazione né esame di coscienza. E col perdere lo spirito di orazione, il necessario raccoglimento interiore, acquisiscono lo spirito del mondo e la dissipazione che necessariamente ne consegue. Parlare a costoro dei feti usati per la cosmetica o per i cosiddetti vaccini non li scandalizza, perché si considerano dei tollerati, e lo scopo della loro vita non è convertire le anime a Cristo, ma rendersi quanto più possibile mimetizzati e soprattutto “al passo con i tempi”. Il che si traduce in un goffo rincorrere il mondo, in un volerlo assecondare, nell’adularne lo spirito, nel tacerne le deviazioni e le colpe: il contrario di ciò che deve fare chi è costituito da Nostro Signore come pastore e guida, non come stolto inseguitore.

E se si segue il mondo, se ci si considera inadeguati alle sue istanze e alle sue rivendicazioni; se non si crede che sia il mondo a doversi inginocchiare alla Maestà di Cristo ma la Chiesa a doversi prostrare alle sue massime, come possiamo pretendere che la Gerarchia osi metterselo contro in ciò che massimamente costituisce la sua essenza satanica, ossia il sacrificio e la corruzione dell’innocente?

I movimenti pro-life ufficiali hanno ignorato temi ancora più stringenti, come la predazione degli organi a cuor battente, che avviene magari in questo stesso momento negli ospedali italiani. Possiamo dire quindi che le battaglie sull’aborto fossero in ultima analisi per lo più armi di distrazione di massa per i Cattolici, mentre una Necrocultura ben più diffusa (di cui l’aborto è solo una frazione) veniva installata nel sistema?

La legittimazione dell’aborto era un passo obbligato, dopo il divorzio, per la distruzione della società cristiana: l’odio verso la famiglia da parte della Massoneria fa tutt’uno con il suo odio verso Dio e verso la Chiesa. Una volta che si è toccato il principio sacro dell’inviolabilità della vita, nulla impedisce di usare i feti abortiti o le persone uccise con l’eutanasia per la predazione degli organi, per la vendita all’industria farmaceutica, per la produzione di vaccini o di cosmetici, per concimare i campi.

Ma se i medici cattolici hanno denunciato questi orrori, dobbiamo riconoscere che la Gerarchia ha dimostrato ancora una volta la propria codardia dinanzi a questioni che nella mentalità secolarizzata vengono considerate marginali e trascurabili, o che sono liquidate sbrigativamente come teorie del complotto. Se non si fosse legalizzato l’aborto, l’uso dei feti abortivi non sarebbe stato possibile, e si sarebbe potuto porre un freno anche alla predazione degli organi per l’industria dei trapianti o per la ricerca. Ma chi lasciò libertà di coscienza ai Cattolici impegnati in politica, se non l’ideologia del Vaticano II e il dialogo con il mondo tanto voluto da Paolo VI?

Chi non si oppone alla mostruosità infernale di queste aberrazioni dimostra non solo di non avere Fede, ma di essere privo di Carità: perché la Carità è la virtù che ci porta ad amare Dio per come Egli è, e il prossimo per amor Suo. Se non si ama Dio, se non Lo si ama nella Sua divina essenza e nelle Sue perfezioni, se si crede stoltamente di poterne tacere la Parola per non offendere chi è lontano da Lui, anche l’amore del prossimo viene meno, e con esso il rispetto della vita naturale e ancor prima di quella soprannaturale.

E l’eutanasia? Com’è possibile che in Italia si stia per votare una legge che renderebbe lecito l’omicidio del consenziente (qualcosa che nemmeno più ha a che fare con la «dolce morte») senza che vi sia un’opposizione cattolica articolata?

È sempre lo stesso problema: chi serve il mondo non può servire allo stesso tempo Dio, e chi vuole piacere a Dio non può piacere al mondo. Il silenzio colpevole della Gerarchia dinanzi alla legalizzazione del suicidio prova la sua totale inadeguatezza al ruolo che ricopre, la complicità stolida di chi tace perché sotto ricatto, la vigliacca cortigianeria di chi spera di ottenere qualche vantaggio dal tradimento.

In tutto questo gigantesco disegno di morte, c’entra qualcosa la guerra indetta da Bergoglio contro le Messe in rito antico?

La guerra di Bergoglio alla Messa cattolica è la necessaria conseguenza di un’azione coerente con l’intera impostazione del suo “pontificato”. La Messa di San Pio V esprime la Fede della Chiesa di Cristo, senza equivoci, senza ammiccamenti, senza censure. È il canto della Sposa innamorata dello Sposo divino, che non conosce menzogna né compromesso. La liturgia riformata esprime invece un’altra fede, è voce di un’altra religione, di un’altra ecclesiologia, di un qualcosa di umano che vuole essere sacro e profano ad un tempo, come una donna traviata che vuole tenersi stretto lo sposo ma occhieggia complice all’amante. Per questo un’anima genuinamente cattolica non può non riconoscere la netta superiorità della liturgia tridentina rispetto alla sua versione equivoca conciliare.

Ma aldilà di questo, in chi davvero conosce il valore infinito del Santo Sacrificio della Messa e la sua “pericolosità” per il piano infernale che va compiendosi, è innegabile che vi sia il terrore di vederla nuovamente diffondersi tra i fedeli, perché il bene spirituale che essa porta alla Chiesa è un potente esorcismo contro i suoi nemici. Satana odia la Messa tradizionale, così come odia la Confessione del peccatore, la Comunione ricevuta con le dovute disposizioni, la preghiera del Rosario, l’acqua benedetta, il suono delle campane, i Sacramentali in genere. Non è un caso se la pandemia ha tolto le acquasantiere dalle chiese, ha decimato la frequenza ai Sacramenti, ha lasciato morire senza l’assistenza di un sacerdote tante anime.

Siamo sempre allo stesso punto: solo chi non crede può consentire che in un momento di crisi si privino i fedeli degli aiuti spirituali indispensabili per affrontarlo; solo chi è dalla parte del Nemico può deliberatamente impedirli; e chi sta con il Signore sa bene quanto in un mondo governato da Satana sia necessario far irrompere la potenza di Dio, la Grazia veicolata dalla Messa e dai Sacramenti, l’intercessione della Vergine Santissima e di tutti i Santi. Evidentemente, quando si preferisce parlare del “rispetto della casa comune” e dei cambiamenti climatici anziché gridare dai tetti che l’unica salvezza viene da Nostro Signore Gesù Cristo, si è già fatta una scelta di campo.

Il 5 Novembre, su The Post Internazionale, è stato pubblicato un dossier dal titolo I No-Vax di Dio, di Giulia Cerino e Laura Maragnani, nel quale viene data una versione faziosa e partigiana del movimento tradizionalista cattolico e dei Prelati che lo sostengono: inutile dire che Vostra Eccellenza è presa particolarmente di mira. Come giudica questo crescente attacco a chi esprime dissenso rispetto alla narrazione pandemica e vaccinale?

Ciò che emerge da certi articoli e programmi televisivi è la faziosità sfrontata, l’odio ideologico dei cortigiani della stampa nei riguardi degli hostes publici del sistema.

L’iniziale ridicolizzazione dell’avversario, la sua e la sua criminalizzazione parte della sperimentata tecnica di ogni dittatura, in particolare quella comunista, che di solito si conclude con l’eliminazione sociale, politica e anche fisica dell’avversario. A parte le falsità che toccano me personalmente, mi spiace veder attaccati il Card. Burke, mons. Schneider e mons. Williamson, buoni sacerdoti costretti alle catacombe a causa dell’ignavia o della pavidità dei loro pastori, intellettuali e gruppi di fedeli. Gli unici “buoni” che meritano l’apprezzamento di TPI sono “papa Francesco” e un “Professore”: mi pare che questo fatto incontestabile fughi ogni dubbio sull’organicità di entrambi al sistema.

Ma queste basse aggressioni, queste accuse false e senza contraddittorio, non sono mai mancate a chi compie il bene, perché la persecuzione fa parte della nostra quotidianità di Cattolici in un mondo empio e anticristiano. L’operazione di delegittimazione perseguita dal deep state contro chi esprime dissenso al sistema trova perfetta corrispondenza con la delegittimazione che la deep church muove contro i Cattolici refrattari.

Sconcerta che molti accettino processi sommari per qualcosa che costituisce un diritto inalienabile. Considerare un crimine la legittima decisione di non sottoporsi all’inoculazione del siero genico sperimentale rappresenta una grave violazione da parte di chi non accetta alcun confronto e tanto meno dissenso, perché sa benissimo che gli argomenti scientifici, giuridici e di banale buonsenso mostrano tutta l’incoerenza e l’illogicità delle sue posizioni. Quindi, nell’impossibilità di argomentare, occorre appellarsi alla “fede nella scienza”, alla superstizione, screditando i premi Nobel e i veri scienziati.
11 Novembre 2021
S. Martini Episcopi et Confessoris 
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1. «Art. 7. A meta ultima de’ suoi lavori si prefigge di raccogliere tutti gli uomini liberi in una gran famiglia, la quale possa e debba a poco a poco succedere a tutte le sette, fondate su la fede cieca e l’autorità teocratica, a tutti i culti superstiziosi, intolleranti e nemici fra loro, per costruire la vera e sola chiesa dell’Umanità». Cfr. La Civiltà Cattolica, Anno XXXV, vol VII, 1884, pag. 42.
2. Cfr. https://www.renovatio21.com/larcivescovo-di-los-angeles-contro-lascesa-dellelite-globalista-anticristiana/

29 commenti:

Antonio ha detto...

Per riprendere una metafora ispirata all’articolo di ieri sul transumanesimo (senza voler essere prosastici, anzi): alzarsi una domenica mattina, leggere Viganò e poi andare alla Messa tradizionale è veramente come uscire da Matrix.

Anonimo ha detto...

L’iniziale ridicolizzazione dell’avversario, la sua e la sua criminalizzazione parte della sperimentata tecnica di ogni dittatura,

Sembra che qui si sia perso qualcosa nella stampa.

Anonimo ha detto...

"...L’aver messo da parte, sin dal Concilio, il linguaggio inequivocabilmente cattolico del Magistero ha condotto ad un indebolimento dell’insegnamento della Chiesa, che ha inesorabilmente portato all’attuale deriva dottrinale e morale..."

Da Weltanschauung Italia ha detto...

La soglia di benedetti ha oramai, ha abbondantemente superato l'80 %. Una delle percentuali più alte in Europa e nel mondo. I non battezzati sono sotto stretto monitoraggio, in quanto devono farsi un tampone per lavorare, o per accedere a quasi tutti i luoghi deputati alla vita sociale. Eppur non basta. Il terribile morbo si propaga ancora. Forte, incontrastato, impetuoso, senza freni. Nonostante il va**ino. Nonostante il cotton fioc ogni due giorni. Ed allora di chi è la colpa? Se la stragrande maggioranza degli italiani è battezzata e chi non è battezzato è continuamente monitorato perché si parla ancora ossessivamente di restrizioni e zone rosse? Da cosa si dovrebbe "salvare il Natale"? La colpa è dei bambini che non si sono inoculati o di chi non si è fatto ancora la terza dose? O dei tamponi che,dopo esser stati dogma della religione pandemica, ora sono diventati,d'un tratto, inaffidabili?
La verità è che come ogni inverno,purtroppo, prolifereranno influenze e malanni, aumenteranno i "contagi", i soggetti più fragili rischieranno di avere conseguenze più gravi, gli ospedali andranno in sofferenza. Ma se negli anni scorsi tutto ciò accadeva senza comprimere nessun diritto fondamentale, oggi la realtà è completamente ribaltata. Tutto ciò che è sempre stato diviene così metodo di governo, emergenza infinita, pretesto per una svolta autoritaria, attraverso la continua ricerca di una capro espiatorio che serva a celare, de facto, la vile compressione dei diritti individuali dietro l'infimo scudo della tutela della salute pubblica.

"Governare", ci insegnò Ezra Pound, " è l'arte di creare problemi la cui soluzione mantiene la popolazione nell'inquietudine". Oggi è il caso di ribadirlo a gran voce.

Anonimo ha detto...

“Soltanto una crisi – reale o percepita – produce un vero cambiamento. Quando quella crisi si verifica, le azioni intraprese dipendono dalle idee che circolano […] fintantoché il politicamente impossibile diventa politicamente inevitabile” (Milton Friedman). Ecco spiegata la funzione dall'emergenza epidemica come metodo di governo. Occorre uscire dal lockdown cognitivo e capire questo punto decisivo. Ciò che stiamo vivendo non è semplicemente una emergenza sanitaria: sono i laboratori di produzione dei nuovi assetti politici, sociali ed economici che, per imporsi, necessitano della crisi come arte di governo.

Anonimo ha detto...

La Fondazione Hume ha pubblicato un monumentale e documentatiassimo rapporto sugli effetti avversi dei vaccini anti-Covid a cura di Mario Menichella, disponibile in Pdf sul sito, e oggi ampiamente valorizzato da "La Verità" con il titolo di testa e un'analisi del sempre prezioso Daniele Capezzone.
Le conclusioni a cui giunge il rapporto - sulla base dei dati ufficiali italiani e britannici - sono raggelanti, ma purtroppo non sorprendenti per chi da mesi osserva e sottolinea dati univoci in merito:
1) il rischio di morte in seguito alla somministrazione dei sieri contro questo virus è 20 volte maggiore di quello che si corre facendo vaccinazioni contro altre malattie;
2) al di sotto dei 40 anni di età i vaccini anti-Covid comportano un rischio di morte (senza considerare nemmeno quello di reazioni avverse gravi) maggiore di quello, quasi inesistente, legato al virus; enormemente maggiore (da 10 a 50 volte di più) nelle fasce più giovani - bambini, adolescenti, ventenni.

Conclusioni confermate, purtroppo dal confronto con i dati di Euromomo sulla mortalità nel vecchio continente, che vedono nel 2021 un aumento della mortalità proprio nelle classi di età sotto i 45 anni proprio in corrispondenza con il procedere della campagna vaccinale, in controtendenza con le fasce più anziane.

Sulla base di questi risultati inequivocabili appare in tutta la sua insensatezza la cieca, autoritaria determinazione del governo a vaccinare e rivaccinare tutti indiscriminatamente, ricorrendo anche all'intimidazione, al ricatto, alla discriminazione, e calpestando i più sacri diritti costituzionali. Tanto più in quanto, come ormai è universalmente noto e innegabile, i vaccini esistenti non fanno altro che attenuare temporaneamente, al più, le forme più gravi della malattia, e non impediscono la circolazione del virus; e dunque sono utili (ma sempre a patto di non imporli a nessuno, vista l'incertezza della materia) soltanto, appunto, alle fasce anagrafiche per cui la malattia può essere effettivamente pericolosa, ossia dai 50 in su.

Se tra gli under 40 i vaccini hanno certamente causato solo in Italia centinaia di decessi e migliaia di reazioni gravi, contro poche decine di morti per (o con) il Covid, allora non ci sono più dubbi: chiunque spinga, o peggio ricatti o obblighi, a vaccinare gli.under 40 - e ancor più i minori - e chiunque appoggi, sostenga, propagandi questa politica dissennata è moralmente (io direi anche penalmente) responsabile di ogni morte, di ogni danno grave da essa causato.
Eugenio Capozzi

La Verità di oggi ha detto...

Taroccano i dati sui contagi dei bimbi

Forcing mediatico sul presunto «boom» di infezioni tra i piccoli. Ma nessuno fornisce numeri attendibili. Intanto sempre più studi mostrano come i minorenni non siano «untori», abbiano danni minimi dalla malattia e sviluppino uno «scudo» naturale.

Luca Ricolfi: «Mentono per sfiducia nella gente mentre stampa e tv squalificano il dissenso»

• Giglio magico nervoso. Bianchi su Nardella: «Se licenzia mio fratello poi deve stare attento»
• Draghi ha commissariato pure la Lamorgese
• Il prete anti Salvini arrestato per pedofilia

Anonimo ha detto...

Da cosa si dovrebbe "salvare il Natale"?
Quale natale,quella del pupazzo olandeseamericano del 1809?

Sembra fuorIl tono e' lo stesso : gli additati di oltretevere. ha detto...

Archiviata la lotta di classe per manifesta inferiorità nei confronti dell’ex nemico vittorioso, il neo marxismo culturale, da buon serpente ha cambiato pelle per l’influsso di varie correnti di pensiero post moderno e ha capovolto i suoi fondamenti teorici, sostituendo la lotta di classe con la guerra tra identità nemiche, nuovi motori della storia. Sfruttatori e sfruttati, dominatori e dominati non sono più identificati rispetto alla posizione economica ma in base all’ identità etnica, di genere e all’” orientamento sessuale”.

Solo pochi comunisti all’antica restano fedeli alle vecchie convinzioni: uno è Marco Rizzo, che considera i nuovi diritti civili individuali un’arma di distrazione delle masse a favore dei ceti dominanti. Ha ragione perfino quando ricorda che il problema non sono i diritti dei gay, ma la distanza incolmabile tra il gay povero e il gay ricco. Ciò che non cambia, nell’immaginario e nella concreta prassi progressista, è la volontà di ridurre al silenzio il dissenziente, rifiutando di ascoltarne le ragioni, screditate e demonizzate pregiudizialmente secondo un codice morale di nuovo conio, diffuso e imposto da loro stessi. Un’altra dittatura, quella del “progretariato”.
https://www.maurizioblondet.it/la-dittatura-del-progretariato/

Anonimo ha detto...

A parte quelli che si son vaccinati per lavorare, perché l'ha detto la tivvì, per ragioni loro, gli altri, gli acculturati del cerchio magico, perché si sono vaccinati? Ma poi si sono vaccinati o hanno avuto la grazia del placebo, visto che erano del giro?
Ormai non importa più. Ora importa comprendere l'inganno galattico e mettere i complici dell'inganno globale in condizione di non nuocere più. La ricreazione per loro deve finire. Meglio prima che poi.

Anonimo ha detto...

"Sulla base di questi risultati inequivocabili appare in tutta la sua insensatezza la cieca, autoritaria determinazione del governo a vaccinare e rivaccinare tutti indiscriminatamente, ricorrendo anche all'intimidazione, al ricatto, alla discriminazione, e calpestando i più sacri diritti costituzionali. Tanto più in quanto,"

La domanda e': La cieca autoritaria determinazione dell'oligarchìa al governo che ricorre al ricatto all'intimidazione allo stralcio della costituzione ecc.ecc.quale vero fine ha??

La guarigione dei corpi?
Non mi sembra proprio!!

Anonimo ha detto...


" Come avvenuto in politica dove una Destra già intrisa di principi liberali e risorgimentali si è lasciata imporre l'eredità morale del Fascismo e del Nazismo, senza che altrettanto avvenisse a sinistra con il Comunismo."

Frase oscura, a mio modesto avviso. Il senso del parallelo non è chiaro. C'è poi un evidente errore di prospettiva storica nel mettere sullo stesso piano, come sembra fare, fascismo e nazismo. C'è una "eredità morale" positiva del fascismo (la Conciliazione, la politica sociale, l'intervento pubblico nell'economia in modo equilibrato, "l'umanesimo del lavoro") cui si contrappone quella negativa della soppressione formale di certe libertà individuali, del nazionalismo esasperato, delle megalomanie imperiali, delle (tarde) leggi razziali (che comunque stabilivano e ristabilivano apartheid e ghetti, senza ammazzare nessuno). Ma di certo non si possono mettere fascismo e nazismo sullo stesso piano,nonostante certe assonanze esteriori: basta vedere come l'uno e l'altro abbiano considerato la religione.

La Massoneria attuale è sicuramente parte attiva nell'attuale decadenza morale e culturale delle nostre società. Farne però l'unica istigatrice di tutte le rivoluzioni che si sono succedute negli ultimi tre secoli, ciò costituisce una evidente semplificazione, che non aiuta ad orientarsi nella comprensione. Che dire dell'azione eversiva del marxismo, oggi neo-marxismo che ha sviluppato la sua componente "libertina" per coniugarsi all'azione eversiva della galassia "radical-liberal", utilizzata anche dall'élite mondialista? Dobbiamo forse credere che anche il marxismo sia un prodotto della Massoneria e da esso diretto? Se c'è un visione filosofica e politica ostile agli ideali liberali, professati anche dalla Massoneria soprattutto nell'esaltazione della democrazia parlamentare e della tolleranza a fondamento deistico in campo religioso, questa visione è proprio quella marxista.
Il fatto è che la cultura cattolica, dalla rivoluzione astronomica in poi, è entrata in una crisi di idee che non è ancora riuscita a superare, a mio modesto avviso. Doveva allora rinunciare ad Aristotele e san Tommaso, alla sua base nella metafisica classica? No, assolutamente. Doveva trovare gli argomenti adatti a mettere in crisi il campo avversario. Li ha trovati? Certo, ridurre tutto al sempiterno complotto massonico, quale argomento principe, non mi sembra abbia aiutato ed aiuti molto.
Pol.

SOLO DIO RENDE GIUSTIZIA. ha detto...

Don Raffaele Pettenuzzo ed era parroco della Chiesa di Santa Maria del Bosco, a Paupisi, nel beneventano. E non era affatto un “no vax”, semplicemente era un vero uomo di Dio, un prete, un sacerdote ubbidiente all’Eterna Legge del Signore che ha come grande comandamento il rispetto della vita, la quale appartiene solamente al Padreterno. Don Raffaele, sicuramente, rifiutava il vaccino fatto con le linee fetali di bambini abortiti e strappati dal grembo della loro mamma. Che cosa faceva di male? Niente di niente. Anzi, il Signore lo ricompenserà! Era un sacerdote giusto, che, nella chiesa in uscita di Bergoglio (la quale, invece, si trincera dietro l’orrida serpe verde del green pass e caccia e ghettizza) non si curava della malattia e continuava il suo servizio a tutti, malati e non, portando la Santa Particola, che è salvezza dell’anima, a chi glielo domandava. Ed ecco perché oggi, nel paesino dove abitava, sono tutti costernati e increduli e piangono il loro dolcissimo don. Non lo conoscevo, ma prego per lui che è nelle mani dolcissime del suo Padre celeste....
https://www.ilnuovoarengario.it/don-raffaele-pettenuzzo-sacerdote-un-uomo-di-dio/

Anonimo ha detto...

Anche ieri piazze ancora piene come mai si era visto in Italia, in particolare segnaliamo Padova, Milano e Torino.
I media continuano a minimizzare e ridicolizzare e la polizia continua a fare il suo lavoro tra l'indifferenza generale.
A Milano ci hanno segnalato alcuni episodi incresciosi sotto gli occhi della gente che continuava, in piena omertà, a fare shopping, a bere l'aperitivo, senza neanche alzare la testa. Anzi qualcuno divertito scattava foto ricordo davanti agli agenti in tenuta antisommossa.

La protesta non si placa, nonostante i divieti, mentre la maggior parte della gente con la terza dose già prenotata e il green pass in tasca ci guarda con compassione.
I negozianti sbuffano, i media ridono, il governo ignora e inasprisce.
Noi, al freddo, in minoranza ma non pochi, proseguiamo per il bene di tutti.
Bisogna fare capire che il Green Pass non è un problema di poco conto poiché inerente al controllo biopolitico e biosociale.
In futuro, negando il diritto sul proprio corpo, nessun altro diritto potrà più essere rivendicato.

Anonimo ha detto...

Stefano Burbi. Non praevalebunt

https://m.youtube.com/watch?v=YWYWROgl6Ng&t=5s

Anonimo ha detto...

Oremus
Gian Carlo Stanghini

Anonimo ha detto...

"Noi che siamo nati in un mondo ormai anziano, e siamo testimoni di una guerra che non dice il proprio nome, ci vien da dire che il suicidio europeo é la somma delle vigliaccherie e delle abdicazioni nazionali che iniziano sempre dalle rinunce a ciò che va oltre l'individuo - patria, eredità, Dio. Siamo rimasti in pochi a dire: ho visto una civiltà distruggersi in nome di pochi secondi di orgasmo" .

Richard Millet, prefaz. a Giulio Meotti, LA FINE DELL'EUROPA(nuove moschee e chiese abbandonate), Cantagalli, Siena 2016, pg 17

Pio ha detto...

I legami tra marxismo e massoneria sono noti e comprovati da storici indipendenti e seri. Si parla anche di un Marx affiliato. I punti di congiunzione sono parecchi. Basterebbe citare gli ideali degli Illuminati di Baviera.

Anonimo ha detto...

Nel frattempo a Bolzano...

https://www.google.com/amp/s/www.liberoquotidiano.it/news/italia/29442449/lezioni-sesso-orale-mostra-fellatio-gay-caritas-bolzano.amp

Anonimo ha detto...


"I legami tra marxismo e massoneria sono noti e comprovati da storici indipendenti e seri...".

Quali sarebbero, questi storici, faccia i nomi, citi i loro libri. Marx "affiliato"? Quando? Da giovane studente?
I "punti di congiunzione sono parecchi". Ma lei l'ha mai letto Marx?
Temo di no. Se l'ha letto, mi dimostri i "punti di congiunzione".
Tanto forte la "congiunzione" che i bolscevichi al potere non soppressero la Massoneria? Abolita in Russia dopo le guerre napoleoniche, fu ristabilita subito dopo la caduta dello zarismo, dopo quasi un secolo, nel breve interludio "parlamentare", per esser di nuovo abolita dai bolscevichi al potere.
Gli Illuminati di Baviera erano una setta massonica estremista, di tipo rivoluzionario, rientrabile nella categoria degli utopisti rivoluzionari, settari esaltati privi di una visione del mondo autonoma, come è indubbiamente quella marxista. Per il materialismo storico i valori professati dai massoni sono solo orpelli borghesi da eliminare con la dittatura del proletariato.

Invece di ripetere consunti schemi, come quelli del complotto massonico che tutto spiega, bisognerebbe cercare di analizzare e portare alla luce le mutazioni intervenute nelle ideologie rivoluzionarie, che non sono più quelle di una volta. C'è l'ideologia "arcobaleno", con le sue diverse componenti, articolata su "reti arcobaleno" estese a livello mondiale.
Reti connesse al mondo delle istituzioni internazionali che governano il pianeta. Questo è un fenomeno nuovo, a sé, che andrebbe inquadrato bene. Ci sono i tratti del neo-marxismo, omofilo, libertino, razzista, rielaborazione di un sostrato sempre presente nel marxismo, nemico della famiglia in quanto tale.

Le restrizioni imposte ai cittadini a causa della pandemia vengono considerate "dittatura sanitaria". Si denunciano i tentativi di governare in stato di eccezione permanente, contro la Costituzione. Bene. Ma questa deriva "autoritaria e dittatoriale" è sicuramente contro lo Stato di diritto, creazione della visione liberale dello Stato. O no?
Non lo erode dall'interno? E allora perché continuare ad inveire contro il liberalismo quando l'attuale involuzione del sistema è essa stessa antiliberale? Se difendete lo Stato di diritto, con le sue libertà individuali, voi difendete lo Stato liberale nel senso prettamente politico del termine, l'unico accettabile per un cattolico. Uno Stato alla cui instaurazione ha storicamente concorso anche la Massoneria, assieme però ad altre forze, ad essa del tutto estranee e più forti.
Pol.


Anonimo ha detto...

Si avvicina il Natale e ricompaiono i titoloni dei giornali "Ecco il piano per salvare il Natale!".
In che modo intendono farlo? Ma è semplice, vaccinando i bambini e istituendo il "supergreenpass", una sorta di lasciapassare ancora più grottesco per isolare una frangia di popolazione sana, per vendetta, per punirli ulteriormente per non avere obbedito e non essersi piegati al nuovo ordine.
"Coi sieri ne usciamo!", sbraitavano a vanvera.
In realtà ogni anno è peggiore del precedente ma la gente non ha più memoria e crede che la situazione migliori e che "ne stiamo uscendo".
Ad ogni modo sappiate che eliminare la morte è un obiettivo politico ragionevole, anche a costo di sterminare un intero paese per raggiungerlo.
Buona notte.

Anonimo ha detto...

Leone XIII, Humanum Genus
Leone XIII, Inimica Vis
Le due Encicliche devono essere studiate per prime.
Il visconte Léon de Poncins ha pubblicato diverse opere ben documentate, alcune riedite da Chiré, altre dalle ESR. Segnalo poi un librone di Gianantonio Valli dal titolo Dietro la bandiera rossa, edito da Effepi, altrettanto ben documentato, il quale senza ambagi dimostra che cosa c'è dietro lo straccio rosso. Si potrebbero aggiungere alcune opere di Padre Julio Meinvielle (riedite in francese da Iris, da richiedere alla Fraternità S. Pio X in Svizzera).

mic ha detto...

«Il Certificato COVID è uno strumento di terrore».
(Zoran Milanović, presidente della Repubblica di Croazia, oggi)
Cito Guido Villa

Anonimo ha detto...

Onore al vescovo Viganò pastore e difensore del gregge. Il Signore lo assista e lo protegga.
Valem Tucci

Anonimo ha detto...

Su @atlanticomag Federico Punzi de-fi-ni-ti-vo sugli errori di strategia del governo: enfasi sul green pass (e aggressioni mediatiche agli scettici. Risultato? Siamo al palo con le terze dosi mentre l’efficacia temporale della seconda sta svanendo…

http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/le-bugie-di-governo-e-media-vengono-a-galla-errore-puntare-sul-green-pass-terze-dosi-al-palo/

Anonimo ha detto...


La storiografia sul supposto nesso massoneria-marxismo

Leon de Poncins etc. È gente che crede siano autentici i "Protocolli dei Savi di Sion", un falso della polizia zarista per dare agli ebrei la colpa di tutto il male nel mondo, a cominciare dalle rivoluzioni.
Si tratta di una "storiografia" improponibile.
Le encicliche di Leone XIII che condannano la massoneria sono sempre valide ma cosa c'entrano sul supposto rapporto tra massoneria e marxismo?

Padre Meinvielle è invece un autore valido, per diversi aspetti, p.e. la critica al liberalismo di Maritain e alle sue utopie. Aveva tuttavia anche lui la mania di vedere il supposto complotto giudaico-massonico quale inizio della modernità e causa di tutti i suoi mali.
Tra le forze che stanno agendo a livello mondiale per abbattere la civiltà occidentale c'è anche l'Islam, ritornato protagonista sulla scena. E questo, che agisce anche subdolamente nelle nostre società, come lo inquadriamo nello schema del Gran Reset pianificato a tavolino?

Anonimo ha detto...

Eravamo musicalmente famosi nel mondo per Rossini, Bellini, Verdi, Donizzetti e Puccini. Poi per Caruso, Toscanini e la Tebaldi. Infine per Modugno, che sicuramemte era un gradino sotto, ma la dignità c'era ancora.
Oggi siamo famosi per un sub-umano che viene premiato in auto-reggenti da donna da una giuria di sub-umani anglosassoni.
Poi chiedetevi perchè i musulmani e gli altri, con ragione, ci disprezzino tanto.
L'Occidente porta nel mondo una "civiltà" che è ormai solo barbarie per avere rinnegato tutto ciò che di nobile e grande essa aveva prodotto.
Martino Mora

Pio ha detto...

Il degrado morale, la decadenza della civiltà europea, lo scadimento di ogni forma di arte, come rivelava Hans Sedlmayr, è sintomo di quella "perdita del centro" che si dirama ad ogni ambito morale, istituzionale, architettonico della civiltà ricevuta, infame retaggio della rivoluzione francese, acutamente giudicata immorale e criminale sin dal primo giorno da Alessandro Manzoni. Non si comprende il baratro in cui siamo immersi, se non lo si legge alla luce dello smarrimento della fede, del senso comune, del sentimento della bellezza, dei nobili principi.

Forse... ha detto...

https://gloria.tv/post/8p6AkpCk8Mzk1WxhvDs1pxS6v
Un esempio di laureata in scienze infermieristiche?
Per fare quanto si propone di fare forse bastava la 1*elementare...