Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 15 febbraio 2022

Dicono che 'non c'è correlazione' anche con gli anni '30

Poi, se si parla di affinità con quanto accadeva negli anni trenta dicono che 'non c'è correlazione'. Sembra scritto oggi. È una pagina di Silone, dal suo primo romanzo, Fontamara, pubblicato dapprima nel 1933 in lingua tedesca in Svizzera - dopo esser stato scritto nella Confederazione elvetica tra il 1929 e il 1931 - al tempo in cui era riparato all'estero per sfuggire alle persecuzioni del Regime fascista. Da oggi,  tra gli altri, anche i cinquantenni non vaccinati non possono andare a lavorare.

«Per andare a Roma adesso ci vuole il passaporto» gridò Berardo. «Ogni giorno ne inventano un'altra».
«Perché?» domandò Baldissera. «Non è più dell'Italia?»
Il suo racconto fu molto confuso.

«Stavo alla stazione» disse. «Avevo fatto il biglietto. È entrata una pattuglia di carabinieri e han cominciato a domandare le carte a tutti, a chiedere le ragioni del viaggio.
Io ho subito detto la verità e cioè che volevo andare a Cammarese per lavorare. 

Han risposto: "Bene, hai la tessera?».
Che tessera?
"Senza tessera non si lavora. «Ma che tessera?» Impossibile di avere una spiegazione chiara.
Mi han fatto restituire il prezzo del biglietto e mi han messo fuori della stazione. 

Allora mi è venuta l'idea di andare a piedi fino alla stazione seguente e di prendere il treno di là.
Appena fatto il biglietto, ecco due carabinieri.
Dove vado? Dico, a Cammarese, per lavorare.
Mi han domandato: «Fuori la tessera".
E io, che tessera? Che c'entra la tessera?
«Senza tessera non si può lavorare» , dicono "così è nel nuovo regolamento dell'emigrazione interna.
«Ho cercato di convincerli che io non andavo a Cammarese per l'emigrazione interna, ma soltanto per lavorare.
Però è stato tutto inutile.
«Noi abbiamo degli ordini» hanno detto i carabinieri.
«Senza tessera non possiamo permettere di salire in treno a nessun operaio che si trasferisca in altra regione per lavorare».
«Mi hanno fatto restituire il prezzo del biglietto e mi han messo fuori della stazione. 

Ma quella storia della tessera non mi andava giù.
Sono entrato in una osteria e ho attaccato discorso con quelli che c'erano.
«La tessera? Come, non sai che cos'è la tessera?» mi ha detto un carrettiere.
«Durante la guerra non si parlava che di tessera».
Ed eccomi nuovamente qui, dopo aver perduto la giornata».

Il più colpito dal racconto di Berardo fu il generale Baldissera che cercò fra le sue cartacce e tirò fuori un foglio stampato.
«Anche qui si parla di tessera» disse assai allarmato.
Infatti si parlava di tessera.
La federazione dell'artigianato invitava perentoriamente il generale Baldissera a fornirsi della tessera di scarparo.
«Alcune settimane fa, anche Elvira ricevette una lettera simile» aggiunse Marietta.
«Non c'è più libertà di lavoro. Le hanno scritto che se vuole continuare a esercitare l'arte della tintoria, deve pagare una tassa e fornirsi di tessera».

Questa coincidenza delle lettere arrivate a Fontamara e degli incidenti toccati a Berardo mi indussero ad avanzare il dubbio che probabilmente doveva trattarsi di una burla.
«Cosa c'entra il Governo con l'arte dello scarparo e del tintore?» dissi.
«Cosa c'entra il Governo coi cafoni che vanno in cerca di lavoro da una provincia all'altra? I governanti hanno altro da pensare» dissi. «Questi sono affari privati.
Solo in tempo di guerra si ammettono prepotenze simili. Ma adesso non siamo in guerra».

«Cosa ne sai tu?» mi interruppe il generale Baldissera. «Cosa ne sai tu se siamo in pace o in guerra?»
Questa domanda ci impressionò tutti.
«Se il Governo impone la tessera, vuol dire che siamo in guerra» continuò in tono lugubre il generale.
«Contro chi la guerra?» chiese Berardo. «È possibile che siamo in guerra senza che se ne sappia nulla?»
«Cosa ne sai tu?» riprese il generale.
«Cosa ne vuoi sapere tu, cafone ignorante e senza terra? La guerra sono i cafoni che la combattono, ma sono le autorità che la dichiarano.
Quando scoppiò l'ultima guerra, a Fontamara sapeva qualcuno contro chi fosse?
Pilato s'incaponiva a dire che fosse contro Menelik.
Simpliciano affermava che fosse contro i Turchi.
Solo molto più tardi si seppe che era soltanto contro Trento e Trieste. 

Ma ci sono state guerre che nessuno ha mai capito contro chi fossero.
Una guerra è una cosa talmente complicata che un cafone non può mai capirla.
Un cafone vede solo una piccolissima parte della guerra, per esempio la tessera, e questo lo impressiona.
"Il cittadino" vede una parte un pò più larga: le caserme, le fabbriche d'armi.
Il re vede un intero paese.
Solo Dio vede tutto».

«Le guerre e le epidemie» disse il vecchio Zompa, «sono invenzioni dei Governi per diminuire il numero dei cafoni.
Si vede che adesso siamo di nuovo in troppi».
(Ignazio Silone -  "Fontamara" - 1930)

38 commenti:

e' rivolto a chi si e' proposto di (s)governare: macellai! ha detto...

Il PD (non da solo) con il #SuperGreenPass impedisce di lavorare a italiani sani e preparati. Così mancano gli infermieri e li va a prendere in Tunisia con le cooperative. Per loro gli italiani sono il nemico.

https://www.ravenna24ore.it/area/ravenna/2022/02/10/arrivati-a-ravenna-gli-infermieri-e-le-infermiere-reclutati-allestero/
Arrivati a Ravenna gli infermieri e le infermiere reclutati all’estero

Anonimo ha detto...

RIMANERE COMPLICI O FAR SALTARE IL BANCO?

Il Pd conferma con sempre maggiore protervia di essere il partito-sistema, il partito che incarna nel modo più coerente possibile la necessità di disciplinare i comportamenti dei cittadini alle regole imposte dai grandi concentrati di potere cui si riferisce. Marco Rizzo, che ormai al solo sentirsi definire di sinistra gli prudono le mani, giustamente parla di fronte euro-atlantico che stringe le fila. Dal controllo sociale del passaporto verde alle menzogne sulla Russia, dice, stanno portando il nostro Paese al collasso economico e alla guerra, e chi non lo capisce è complice. Parole dure, ma necessarie. Sì, perché non è più il caso di tirare di fioretto, ora serve la spada.

La situazione economica sta precipitando, l’inflazione erode inesorabilmente il potere di acquisto dei consumatori, bollette alle stelle, carburanti pure, beni alimentari con aumenti intorno al 30% (faccio la spesa, non mi servono i dati), aziende che chiudono, lavoratori licenziati… e gli stessi sciagurati che ci tengono in ostaggio da ben due anni ci raccontano menzogne sulla loro transizione ecologica che fanno il paio con le altre menzogne sulla Russia che potrebbe scatenare una guerra.

Son fatti così i dem, sia nostrani che esteri, distruggono le difese culturali e sociali dei popoli, li affliggono con i loro totalitari e dispotici narcisismi da salotti alto borghesi, impongono la loro neo lingua con tanto di rovesciamento semantico, cianciano di un’inclusione che in sostanza implica l’esclusione delle maggioranze, utilizzano i media (nei quali si sono accaparrati i posti chiave) per inoculare nella popolazione il virus della paura e della sottomissione e, dopo due anni di terrorismo psicologico, complementare alla distruzione della medicina di base, ora si inventano il “bonus psicologico”, cioè il contributo economico per aiutare i cittadini (giovani in particolare) che hanno sofferto le misure restrittive del confinamento (lockdown). Già in varie regioni i servizi sono attivi. Ci vorrebbe Fracchia per dire: com’è umano lei!

Su questo versante si distingue in particolare la dem Lia Quartapelle, la quale si premura di ricordarci che al governo «sta a cuore questo tema che riguarda tanti giovani», infatti «un adolescente su quattro ha sintomi da depressione da Covid, uno su cinque sintomi da ansia». Hanno creato un clima letteralmente irrespirabile e ora pretendono pure di offrire “supporto psicologico”! Creano il problema, e poi, come se niente fosse, si offrono per intestarsi il merito della risoluzione dello stesso. Quando si dice avere la faccia come il culo. È nel loro dna lavorare sulla psicologizzazione del disagio sociale: hai un problema di inserimento nel lavoro, non vai bene a scuola, sei stato licenziato…? non preoccuparti, ti mettiamo a disposizione un bello sportello psicologico.

E se lo stesso Gentiloni si lascia scappare a Berlino che non è più il tempo di vaccinazione obbligatoria, Sergio Abrignani, membro del Cts – la guardia pretoriana dell’inquietante e sinistro Speranza – si affretta a precisare: tranquilli, «l’obbligo avrà senso fino a quando circolerà il virus, ho l’impressione che durerà anni».

Rimanere complici o far saltare il banco?
Cit.Antonio Catalano

Anonimo ha detto...

Magari fosse solo un problema dei Democrat. Notare peraltro che un partito è tanto più totalitario quanto più usa l'appellativo "democratico".
Loro, i DEM, non potrebbero far nulla se non avessero il supporto di ForzaItalia e di LEU e di parte consistente del CentroDestra. No, non c'è un partito che si salvi in questa Notte della Ragione.
E bisogna chiamare in causa la putrefatta Magistratura, che, tranne qualche eccezione, è un coacervo di interessi più o meno occulti, congreghe d'affari, ecc.
Purtroppo, per l'Italia vale ormai il detto: "se la conosci, la eviti".

Anonimo ha detto...

A chi obbedire?

O il Decalogo o le leggi dello Stato moderno. A partire dal Primo comandamento che esclude la sovranità statale. Ma una riflessione particolare richiede il Terzo («Onora il padre e la madre»): i catechismi antichi, sia cattolici che protestanti, vi ricorrono per giustificare l'obbedienza dovuta a re, principi e ad altre potestà più vicine all'individuo. Ai padri, appunto, e non ai fratelli. La libertà dal tiranno non può che partire da queste considerazioni minime.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

oggi 83° giorno di resistenza e fame arrivano tra i perseguitati altri lavoratori - rdv

Non più di un gradino ha detto...

La grandezza degli imperi cristiani del passato stava nell'estendersi orizzontalmente su grandi spazi e di non poter salire più di un gradino verso il Cielo dove regna l'unico Sovrano con la Sua Provvidenza. La Costituzione originaria americana si atteneva ancora a questo principio che garantisce la libertà degli individui sotto Dio.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

A L'aria che tira su La7.
Il parlamentare Pino Cabras rivendica la sua scelta di non vaccinarsi, oggi con l'obbligo non può andare in Parlamento: "Non sono vaccinato, sono sconfitto nella mia privacy nel Draghistan"

tralcio ha detto...

Grazie a chi ogni giorno su questo blog trova questi spunti così sapienti. Oggi ritorniamo a queste esperienze dopo essere stati per decenni sazi e distratti, quasi ubriachi di certezze basate sulla caducità delle velleità umane. Diseducati alla rinuncia e all'introspezione abbonda tra noi la superficialità e la mollezza.

Ho colleghi che hanno sollevato questioni per un cambio d'orario di venti minuti o per i contorni serviti in mensa. Ho visto assemblee agitate per difendere da motivate sanzioni i responsabili di plateali mancanze di buon senso e di riguardo. Inorridiscono al veder gettata la plastica nel cestino dell'indifferenziata, sgranano gli occhi se la mascherina non contorna tutto il naso, discutono sdegnati con chi ha mostrato indifferenza per un cane. Difensori della Costituzione da ogni modifica federalista. Paladini degli sbarchi, censori di ogni conflitto di interesse tra politica e TV.

Gli stessi, proprio loro, non hanno avuto nulla da dire contro le dosi, contro i pass, a favore dei colleghi con un pensiero diverso.
Hanno mirato al risultato: poter andare a teatro (perchè amano la cultura), al ristorante (hanno vita sociale), in viaggio (desiderosi di conoscere il mondo e le culture). Hanno vaccinato i figli senza se e senza ma. Hanno a cuore la scienza, credono in un mondo migliore, se ne sentono gli artefici, senza più quei tabù di quei cretini che la pensano come una volta. Aborto e genderismo sono diritti, ogni offesa alla religione libertà di pensiero. Ma discutere di vaccini no, perchè se lo fai sei un retrogrado, un "novax", un pericolo, uno che non ama il bene comune.

Chi li ha indottrinati non ha alcun bisogno di Dio. Infatti vanno anche in chiesa, seguono papafrancesco, preparano cresime e prime comunioni come feste, distribuiscono confetti e ricordini. Poi che vuoi che sia la convivenza, una canna, un paio di divorzi... atteggiarsi in chiesa come in strada, in una religiosità di gruppo senza il Protagonista, un cristianesimo senza croce, ma tutto mensa e parola, riunioni sulla sinodalità e sanitizzante al posto dell'acqua santa... La Presenza Reale? E' la komunità! Noi rendiamo presente "dio". Non c'è bisogno di dottrina, sono proprio indottrinati. L'al di là non fa paura: non c'è proprio. E allora per paura della morte mi siringo. Il Dr.AGHI, il ministro S-PERAnza: abbiate fede, per carità!

Anonimo ha detto...

Per caso vi ricorda qualcosa o qualcuno?

Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta - gridarono le galline. - Facciamole il funerale. Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline. La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi. Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - È morta, è morta! Facciamole il funerale. Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco. Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia. Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutto il corteo. La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta. E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.

(Gianni Rodari - Il funerale della volpe, da “Il libro degli errori” 1964)

Anonimo ha detto...

Enzo Gallo
La soggezione al ricatto e l'assuefazione agli abusi non faccia dimenticare lo strame dello stato di diritto.

Viator ha detto...

Su @atlanticomag Fabrizio Baldi sulla deriva autoritaria in Canada, Trudeau sempre peggio

https://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/deriva-autoritaria-in-canada-trudeau-vuole-il-congelamento-extragiudiziale-dei-conti-bancari-dei-manifestanti/

Anonimo ha detto...

In Francia stanno facendo manifestazioni con cartelli del tipo: "Non vogliamo fare la fine dell'Italia"

mic ha detto...

Io sono anni che lo scrivo (non potendo far altro), ma nessuno l'ha mai raccolto: "non vogliamo fare la fine della Grecia!"

mic ha detto...

https://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/governo-contromano-in-autostrada-scattano-nuove-sanzioni-e-green-pass-a-tempo-indeterminato/

Anonimo ha detto...

Dunque si parla del flop delle manifestazioni no vax in Italia, vero che erano alla fine 4 gatti, ma nessuno dice che tutti i camper, roulottes auto e quant'altro, sono stai fermati prima del GRA e convogliati verso le periferie più lontane, con questo non dico che sarebbero stati a decine di migliaia, ma la verità va detta, anche in Francia stessa storia, e lì erano moooooolti di più, Ile de la Cité blindatissima, adieu Champs Elysees e allora dietro front e marcia verso Bruxelles, niente da fare, blindatissima, soprattutto il Parlamento UE, quindi rien à faire, ma amici francesi mi scrivono che il paese è una pentola a pressione pronta ad esplodere, per quel che riguarda noi, c'è ben poco da illudersi, Il Liquidatore sta operando bene, secondo prassi ben collaudata........

Anonimo ha detto...

L'affermazione più profonda che sia mai stata pronunciata a proposito di Auschwitz non fu affatto un'affermazione, ma una risposta. La domanda: "Ditemi, dov'era Dio, ad Auschwitz?". La risposta: "E l'uomo, dov'era?".
(William Clark Styron)

ANCHE OGGI MI CHIEDO DOVE SIA FINITA L’UMANITÀ DEGLI UOMINI. TROPPA INDIFFERENZA CHE DIVENTA COMPLICITÀ…

tralcio ha detto...

Alcuni messaggi (ad esempio 13:44), penso involontariamente, bastonano la già scarsa resistenza per magnificare la forza del nemico. A chi vive cauto, con fatica e cercando di evitare il peggio, suona sgradevole la solfa che fuori c'è un nemico che è determinato e organizzatissimo.

Perchè pensarla diversamente? E soprattutto: come educare a farlo?

L'efferatezza della cultura di morte e l'esagerazione menzognera che la propala hanno i tratti caratteristici dell'ispirazione diabolica.
Un serpente può essere lungo molti metri, ma se gli schiacci la testa è morto.
E' stupido pestargli la coda: è più veloce di te e ti morde.

Se ci fidiamo, la Provvidenza di Dio supplisce alla nostra debolezza.
E' di fede che Maria Santissima schiaccerà il capo del serpente.
Qualcuno di noi vorrebbe fare di meglio saltandogli sulla coda?

Fuor di metafora, i vari virologi e politicastri sono titoli di coda.
Sono come la targa di un veicolo in fuga dopo averci rapinati.
Dio invece agirà su chi è alla guida, sulla testa del serpente.
Sui mandanti dell'omicidio e sugli ideatori dell'ideologia di morte.

Stiamo al nostro posto, dove si adora Dio. Siamo sicuri di essere lì?
Mai come ora è una domanda da porci spesso e molto seriamente.
Non c'è più in gioco il prevalere di un'opzione umana su un'altra.
C'è la presunzione di Satana di distruggere la Chiesa e l'umanità.
Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?

Anonimo ha detto...

OT ultimissime da blog USA e Canada, il primo ministro Trudeau ha invocato l'uso del codice di emergenza per fronteggiare la rivolta, in Alberta polizia e facinorosi danneggiano le auto dei manifestanti, multe salatissime a chi viene fermato per strada, insomma il governo di Sua Maestà sta intervenendo pesantemente per riportare tutto alla 'normalità', al momento solo questo trapela, fatta la dovuta conta delle differenze orarie, bisognerà attendere domani.

Anonimo ha detto...


Non si capisce il perché di una misura così crudele, di tipo bolscevico, come sospendere dal lavoro e togliere lo stipendio a chi non vuole vaccinarsi.
Solo in Canada e USA fanno peggio, a quanto pare.

Non potevano, tanto per dire, diminuire lo stipendio, magari dimezzarlo se volete, comunque lasciare il necessario per vivere ai "dissenzienti"?
Qui la mancanza di carità si è rivelata totale. Meno male che il premier sarebbe formalmente cattolico. Ma il papa spinge nella stessa direzione [!!], quindi, che vogliamo?
Il marchio di fabbrica di tutto questo è neo-marxista, i neo-comunisti si rivelano per l'ennesima volta il peggior nemico del popolo italiano.
Ma in tutto il mondo il comunismo è sempre stato il primo nemico del proprio popolo, ovunque sia andato al potere: il popolo andava socialmente ristrutturato, cominciando con lo sterminio della borghesia e poi etnicamente diluito con la mescolanza con altri popoli, se possibile (l'internazionalismo comunista, discendente efferato del cosmpolitismo illuministico).
Certo, come ha detto giustamente mons. Viganò, se l'attuale papato non avesse appoggiato, e in modo radicale, questa politica, così anticristiana, non saremmo arrivati a questo punto.
Urge sempre di più un chiarimento nella Chiesa.
Non dobbiamo tuttavia lasciarci cogliere dalla disperazione, anche se non è facile resistere in queste condizioni.
Z.

Anonimo ha detto...


Negli anni Trenta il fascismo mise l'obbligo della tessera del Partito per tutti. Dicono che se non avevi la tessera non potevi trovare lavoro.
Ma dicono anche che non tutti ce l'avevano e che ci sono stati casi di gente che ha potuto lavorare anche senza la famosa tessera.

Anonimo ha detto...

Ineccepibile "tralcio"15:02. In una parola UMILTÀ e abbandono in Dio. LJC!

Pio ha detto...

Da oggi l'AltaMacelleriaSociale del governo Draghi ha avuto il suo compimento. Giorno della Vergogna Nazionale dovrà diventare questo 15 febbraio.
I complimenti a tutto lo staff governativo, ai parlamentari (anche a quelli in attesa di rottamazione), ai Governatori regionali, al Presidente di Confindustria, alla Triplice Sindacale, alla Stampa Libera e Uguale, al Clero Gaudium Magnum.
E scusate se ho dimenticato qualcuno.

Anonimo ha detto...

Sarà sempre peggio

Anonimo ha detto...


Umiltà e abbandono in Dio.

È il giusto atteggiamento che deve avere il cattolico.
Accettare tutto quello che Dio permette avvenga,
anche la persecuzine più feroce, quella che ti farà
morire tra i tormenti e i dileggi della plebe perché cattolico.
Come successe p.e. a Marcantonio Bragadin.
Siete pronti ad accettare anche questo?

Anonimo ha detto...

La Corte costituzionale boccia il referendum sull'eutanasia. Vibranti proteste da aspiranti suicidi che non hanno il coraggio di aprire la finestra. Anche l'ultimo peccato deve essere di Stato.

Anonimo ha detto...

Un incubo. Mi sembra di vivere un incubo. La cosa più drammatica è la parvenza di normalità che si respira pressoché ovunque. Tutta finzione. Perché la realtà è che oggi altri 500.000 sono sospesi. E nessuno parla. Nessuno alza la voce. Nessuno si straccia le vesti. Il problema semplicemente non esiste. Rimosso.
Se mai vi salvate dalla giustizia terrena davanti a Dio si pagheranno questi peccati di omissione.
Antonio Rossix

Anonimo ha detto...

Gesù Cristo 'si adirò' contro i mercanti e i cambiavalute nel Tempio e li cacciò fuori; stigmatizzò con una pluralità di guai gli scribi ed i farisei ipocriti...se Lo si vuol imitare bisogna imitarlo a 360 gradi, sepolcri imbiancati che altro non siete!

Anonimo ha detto...

Il giallo dell’intervista di Gentiloni: boccia l’obbligo vaccinale, ma in Italia la notizia sparisce
https://www.ilparagone.it/attualita/gentiloni-boccia-obbligo-vaccinale/

Anonimo ha detto...

"...Gentiloni: boccia..."

Essendo lui come tutti gli altri una foglia al vento, la sua bocciatura oggi vuol dire che il vento, in cabina regia, è cambiato, sta cambiando. E' il boomerang che sta portando al mittente la paura che il mittente ha seminato a piene mani su milioni di persone impaurite e confuse che, per mille motivi diversi da quelli sanitari, si sono messe in fila per farsi marchiare pur di poter tornare alla loro semplice vita quotidiana, fatta di lavoro, affetti, svago, di ringraziamento a Dio la sera, per la buona giornata al tramonto. Non credo che le colpe di questi due anni possano essere perdonate, no. Non dagli uomini. Ma molti uomini devono riconoscere la loro accidia satanica, prima di tutto davanti a se stessi e a Dio, Uno e Trino e chiederGli perdono per aver lasciato correre tutti i peccati che nascono dall'ozio interiore ed esteriore.

Anonimo ha detto...

LETTERA AL DIRETTORE
GIORNALE DI BRESCIA
11 FEBBRAIO 2022

Gentile direttore, sono un'insegnante del liceo classico Arnaldo, e vorrei scriverle alcune mie riflessioni in merito alla recente sospensione di una collega.

Innanzitutto ci tengo a dire che in più di vent'anni di insegnamento e quasi altrettanti come studente, mai mi era capitato di vedere un docente sospeso. MAI. Nemmeno quelli che entrano in classe e non insegnano nulla, se va bene, e se va male adottano comportamenti indegni e offensivi. I presidi hanno le mani legate e, per sospenderli, non so proprio cosa debba accadere. Comunque, nel caso estremo venga preso tale provvedimento, lor signori hanno diritto all'assegno alimentare.

Non però quelli sospesi perchè non vaccinati. Non la mia collega, sospesa dopo un'onorata carriera di servizio nella scuola pubblica e di amore per il suo lavoro e per i suoi alunni, ai quali ha sempre insegnato il valore della solidarietà ed accoglienza, creando anche un grande gruppo di volontariato che operava con varie associazioni impegnate nel sociale e nell'assistenza. Da un giorno con l'altro lasciata a casa nell'imbarazzo e nel silenzio generali.

Dove è andata a finire la scuola pubblica inclusiva e pluralistica, accogliente verso tutti: ebrei, cristiani, mazdeisti, atei, 9ay, comunisti, fasc1st1, rossi, bianchi, verdi e blu? Chiunque ha diritto di farne parte, tranne i non vaccinati.

E non basta nemmeno sottoporsi a tampone ogni 48 ore, garantendo un controllo che i vaccinati non hanno neppure lontanamente (è di questi giorni l'articolo sulla prestigiosa rivista scientifica "The Lancet" in cui si dimostra inequivocabilmente che anche i vaccinati contagino). Niente da fare.

Ma mi lasci entrare nel merito della questione non dal punto di vista medico (a quello ci pensano i virologi che, dall'inizio della pandemia, hanno detto tutto e il contrario di tutto con una sicurezza pari solo alla loro arroganza), ma da ciò che sta alla base non solo della scienza, ma anche del parlare, e non solo del parlare, ma anche del pensare. LA LOGICA. Sì, questa grande sconosciuta! La logica aristotelica dei principi di identità e di non contraddizione per cui se una cosa è bianca è bianca e non può contemporaneamente essere nera.

E allora mi chiedo: come può lo Stato imporre un "vaccino" obbligatorio obbligando l'inoculando alla sottoscrizione del consenso informato, che consiste nell'assumersi VOLONTARIAMENTE ogni rischio? E' un obbligo o è una scelta? Ricapitoliamo: sono obbligato e non sono d'accordo, MA DEVO ESSERE D'ACCORDO. Logico, vero?

Anonimo ha detto...

....segue
non solo, mi assumo ogni rischio per reazioni avverse che lo Stato non si assume, e nemmeno i medici (i medici della SCIENZA!) ...eh no, loro sono coperti da scudo penale! E nemmeno le case farmaceutiche produttrici (quelle si assumono solo i guadagni). Logico, vero?

Quindi, non sono medico per contestare nulla (frase ripetutissima), ma sono al di sopra dello Stato, dei medici e della case farmaceutiche nel CONSENSO OBBLIGATO (che bell'ossimoro!). Logico, vero?

Mi avvio alla conclusione, ritornando alla questione scuola, luogo per eccellenza deputato all'insegnamento del pensiero critico e dei valori civili. Ma se più delle parole contano i fatti, come possiamo credere ancora in un'istituzione che condanna a morire di fame (se non si hanno altre risorse che il proprio stipendio) chi ha un pensiero diverso e fa una scelta non conforme alla maggioranza, esprimendo un dissenso a un trattamento sanitario sul proprio corpo che comporta dei rischi? E' così che insegniamo a ragionare gli adulti di domani? A non discriminare? E' così che insegniamo loro la libertà? La democrazia come tutela delle minoranze? Mi dispiace no, non ci sto.

Dobbiamo gridarlo noi docenti che se c'è la caccia alle streghe, noi stiamo con le streghe, se c'è la caccia agli untori, noi stiamo con gli untori, se c'è la caccia ai non vaccinati, TUTTI NOI INSEGNANTI (vaccinati e non) stiamo con i non vaccinati!

Diversamente, questa non è più una scuola degna di questo nome.

Prof.ssa Negritella Mori

Anonimo ha detto...

Prof.ssa Negritella Mori del 16 febbraio 2022 09:29, per favore, mi permetta di rettificare : tutti coloro che ancora si reputano sani di mente stìano con coloro che hanno valutato e deciso che non intendono “fare la cavia” ... rifiutano, com'è loro diritto, l'incertezza di aderire per "obbligovolontario" ad una sperimentazione globale, ad uno "studio osservazionale globale "delle case farmaceutiche ..Stop

P.S.Consumare piu' di ottantacinque tavolette di cioccolato puo' portare alla morte, ma almeno si muore sorridendo.(Per Bill e sodali)

Anonimo ha detto...

Messaggio importante del Prof. Frajese ai "VACCINATI". Da condividere perchè importantissimo
Pubblicato il 2 febbraio 2022 alle 17:32 nella sfera Chi cerca la verità, cerca Dio
https://sfero.me/podcast/messaggio-importante-prof-frajese-ai-vaccinati-da-condividere-perche-importantissimo

Anonimo ha detto...

Michele Gaslini
LOCKDOWN, ROTTAMAZIONE E SVENDITA

Leggo da più parti esprimere la convinzione circa il fatto di come, attraverso le misure di pretesa prevenzione sanitaria, in realtà, s'intenda piuttosto azzerare il valore di imprese ed esercizi commerciali, onde permettere la loro cessione, a prezzo di rottame, in favore di soggetti stranieri.

Nello specifico merito, potrò, forse, certamente sbagliarmi, ma avrei una differente chiave di lettura che, tuttavia, non viene ad escludere la finale rottamazione e svendita ad acquirenti esteri di quei coessenziali elementi del nostro sistema economico nazionale ora forzosamente impediti di assolvere alla propria naturale funzione imprenditoriale.

Il mio sospetto, nello specifico, verte, piuttosto che nella direzione di un "pactum sceleris" contratto dai nostri governanti con altre nazioni, molto più nel senso di un'azione politica, condotta sul modello di un'operazione già portata fortunatamente a termine, nel corso della c.d. "prima repubblica".

Già dai verbali dell'Assemblea Costituente, esplicitamente si manifestava, per parte dei democristiani e dei social-comunisti, un particolare astio ideologico, nei confronti dei proprietari terrieri, i c.d. "agrari", in quanto considerati costituire, ex se, una classe "socialmente nemica" del progressismo. Coerentemente, negli anni successivi al varo della vigente costituzione, attraverso l'esercizio della legislazione ordinaria, si provvide con diligenza a letteralmente rovinare economicamente questo ceto, togliendogli, così, ogni possibilità di rilevanza politica.

Ciò atteso, a torto od a ragione, la categoria dei piccoli e dei medi imprenditori, come già accadde agli agrari, viene oggi ad essere nella gran parte considerata dal fronte progressista come una classe "socialmente nemica" e, infatti, in quelle Regioni dove questo ceto risulti maggiormente presente, la sinistra difficilmente riesce a sfondare elettoralmente.

Sulla scorta di questa considerazione, dunque, si traduce in un imperativo politico ogni possibile pretesto, idoneo a spiantare economicamente questa categoria di soggetti, per così ridurla alla mendicità ed alla conseguente irrilevanza, anche elettorale. Le conseguenze prenderanno certamente le forme di una sorta di "macelleria sociale" (questa volta di una di quelle vere, del tutto estranea a quelle finte, sempre strumentalmente evocate dalla sinistra, quando se ne ostacolino le volontà di conformazione della società ai modelli ideologici da lei voluti), ma si deve considerare che, come già disse qualcuno, le categorie della rivoluzione non coincidono certo con quelle di un pranzo di gala, e che il prezzo da pagarsi per l'affermazione della propria ideologia sempre comprende anche le conseguenze sociali più nefaste ed incresciose.

Ça va sans dire, che l'induzione di questo sciagurato fenomeno di forzata emarginazione economico - sociale non interesserà, se non marginalmente, le imprese di più vasta dimensione, poiché sono di meno e con loro ci si può sempre intendere: spesso hanno già sistemato al loro interno taluni militanti della sinistra, tramite assunzioni, anche di alto livello dirigenziale ed assolutamente si prestano ad entrare a far parte (quando già non lo siano) di quel fenomeno rappresentato dal c.d. "capitalismo collaterale", laddove l'effettiva attività imprenditoriale, in tutto od in parte, viene ad essere sostituita dallo sfruttamento delle opportunità offerte da quelle distorsioni delle dinamiche del mercato determinate dalle decisioni dei "politici amici", nonché dalla percezione, più o meno diretta e manifesta, di sostanziali provvidenze pubbliche, totalmente alimentate attingendo dalle tasche del cittadino e, in parte, poi occultamente reindirizzate nelle casse dei partiti ...

Anonimo ha detto...

"È in approvazione al Senato la proposta di legge 2372; “Disposizioni per la prevenzione della dispersione scolastica mediante l’introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico”. 🥴

In un paese il cui governo è così terribilmente in ansia per la tua salute da toglierti lo stipendio se non te ne occupi nel modo da loro desiderato, anche la normativa scolastica si premura di prendersi sollecitamente cura del nostro bene. 😬

Così, data l'acuta preoccupazione per le sorti dei discenti, e specificamente per la dispersione scolastica, ecco a voi l’ennesimo progetto migliorativo.
E in effetti ogni paio d’anni, da tre decenni, viene alla luce un qualche grande progetto migliorativo della formazione scolastica e universitaria.

Non mi direte che il miglioramento vi era sfuggito?
Questo progetto, nello specifico, per evitare la dispersione scolastica (che è fenomeno tipicamente grave nella scuola primaria) intende intervenire sulla scuola secondaria di primo e secondo grado.
E la soluzione trovata è in sintonia con l’intero impianto culturale degli ultimi decenni.
Si tratta infatti (Art. 1) di introdurre “nell’ambito di uno o più insegnamenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, delle competenze non cognitive, quali l’amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotiva e l’apertura mentale, nel metodo didattico.”

Giuro, non è uno scherzo.

Ok, le guerre puniche non sappiamo che siano, i polinomi saranno una forma di calcolo renale, l'Ariosto un condimento per il barbecue, però gli adolescenti - per definizione disagiati - verranno volentieri a scuola perché finalmente vi troverà spazio l’amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotiva e l’apertura mentale. Ad ore.
E magari insegnate da un docente precario, sotto ricatto da certificazione verde. 🤔

In tutto ciò comunque c’è un’indubbia coerenza.

Infatti meno impari, meno capisci di quel che ti succede, e meno soffri a spendere i tuoi giorni in una tonnara sempre più stretta.

Come si vede, anche questa iniziativa è mossa dal principio imperativo della cura del nostro benessere."

Andrea Zhok

Anonimo ha detto...

@16 febbraio 2022 18:45
Se poi ci aggiungi una bella lobotomìa la amicalita' riesce ancor meglio.

Anonimo ha detto...


Credo che qualcosa del genere ci sia anche nelle scuole di altri Paesi,
si tratta dell'insegnamento di tipo woke,
cioè dell'ignoranza e della pigrizia mentale assurte a regole costitutive del sistema, sotto l'ombra maligna del femminismo.

Anonimo ha detto...

Su un libro di scuola (un esame universitario?) lessi che l'emigrazione interna italiana era stata incentivata dalla saldatura tra gli industriali del nord ed i latifondisti del sud. Entrambe queste classi non mi sembra che siano scomparse malgrado le repubbliche italiane, le coop onnipresenti e le onnipresenti basi militari americane.