Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 10 febbraio 2022

Dall'odio di noi stessi al celeste impero prossimo venturo

Mentre l’occidente si autoflagella per i suoi storici crimini contro l’umanità, la potenza cinese pervade il mondo. Il celeste impero è impegnato nella sua autodiffusione. In Cina, accade quello che Lenin aveva sognato e cercato di instaurare. Uno stato di sorveglianza totale, pervasivo e capillare, un modello sociopolitico che la Cina sta proponendo a tutto il mondo, mostrando l’efficienza risolutiva del potere pubblico, nella circostanza del covid19. Nel 1989 Francis Fukuyama profetizzò l’imminente “fine della storia”, dopo il crollo del comunismo sovietico e la fine della Guerra Fredda, la democrazia liberale e il capitalismo sarebbero stati destinati a prevalere in tutte le nazioni del pianeta, niente più contrapposizioni planetarie. Oggi, constatiamo che tale previsione era sbagliata. Dopo 30 anni, la Cina si propone come alternativa alle democrazie liberali occidentali con la sua società disciplinata e perfetta, super higth-tech. Il primo stato digitale della storia, un mercato libero ma non liberale in grande sviluppo, insomma un prototipo di “Mondo Nuovo” alla Aldous Huxley. Una realtà statuale dallo stile imperiale, nel quale si può essere floridi senza essere liberi, “un mercato libero, per persone non libere”. Le élite dell’occidente pensano che liberismo e globalismo cinese facessero necessariamente pandan. Ma, così come 500 uomini non fanno un millepiedi, allo stesso modo una Cina florida e capitalisteggiante non si trasformerà, spontaneamente, in una democrazia.

In Cina sono state delocalizzate il meglio delle produzioni dell’ovest, i gioielli di casa occidente, la nostra tecnologia. L’esito è stato l’aumento del 90% del PIL cinese. Non per questo la Cina si è democratizzata, anzi, il potere del Partito Comunista si è rafforzato, strutturato e tecnologizzato ed oggi ha un leader assoluto, Xi Jinping che per la prima volta, dai tempi di Mao, raccoglie nella sua persona il potere partitico, politico e militare. Un imperatore tranquillo e rassicurante che usa ripetere: “Lo sviluppo della Cina non avverrà a scapito degli altri paesi e Pechino non cercherà l’egemonia globale” (discorso del 18/12/2018).

In tale contesto l’azione di espansione geopolitica cinese ha avuto una grande spinta, la via della seta affascina e conquista. L’Europa è debole, autodemolizzante, denazionalizzante, divisa tra popoli ed elite, con una grossa complicazione, la moltiplicazione delle enclave musulmane. L’islam non è integrabile per il semplice motivo che è esso stesso nazione, la Umma, la nazione giusta. In un quadro di autodemolizione delle realtà nazionali la sostituzione è già lì, pronta, la Umma non è facoltativa, è insita nell’islam, non disponi bile alla pluralità dei modi con i quali i musulmani vivono il loro islam. Un affresco in cui la Cina è sempre più sicura di sé, l’Europa lo è sempre meno.

Mentre l’ideologia progressista sta erodendo l’Europa e la Chiesa cattolica si dibatte in una crisi epocale, il matrimonio di Lenin con Confucio sta offrendo ai cinesi un supplemento di anima, l’anima nazionalista, che il colonialismo occidentale aveva umiliato nella prima metà del XX secolo. Al contempo la Cina è, per gli USA, un problema economico militare che la UE non vuole riconoscere perché il suo progressismo, il suo cieco multiculturalismo suicida, nega la possibilità di avere dei nemici, fino a negare la realtà stessa dei fatti ed a cercare le forme di compromesso e convivenza.

Da noi il relativismo, con l’erosione della realtà e dell’idea di nazione, sta intaccando quella di popolo con l’esito, molto rischioso, di balcanizzare l’Europa. Il multiculturalismo è l’anticamera della guerra civile. Un processo woke promosso dalle élite, e che esse stesse non riusciranno a fermare anche grazie all’invecchiamento della popolazione, alla denatalità, all’aborto libero, all’illusione che la crisi della famiglia e del matrimonio si risolva attraverso assegni unici, misure economiche e del lavoro, negando la profonda radice culturale del problema. Il marxismo grazie al successo della strategia egemonica gramsciana, sui centri di formazione ed informazione, università, case editrici, media, ha educato alla perdita della propria identità creando generazioni di “uomo bianco” senza memoria e senza Dio. Per capire il percorso fatto finora dalla nostra cultura e dalla società, per arrivare agli esiti odierni, occorrerebbe partire dal sessantotto e dal Concilio Vaticano II, per concludere con la ovvia negazione delle radici cristiane, non più riconoscibile e/o riconosciute. Ma è troppo tardi per le analisi. La Cina incombe e l’Islam ci lavora ai fianchi, con pazienza e costanza.

Oramai siamo al punto in cui fior di influencer come Jacques Attali e Yuval Noah Harari affermano placidamente che il modello democratico liberale non è più attuale ed efficace e la Cina lo dimostra ampiamente, occorre meno libertà e più efficienza. Impegnati nell’Odio di Noi stessi, effondiamo a piene mani, il pensiero nichilista di Michel Foucault, nelle nostre università, insegnando il disprezzo per il nostro passato, il relativismo, il soggettivismo e il libertinismo. Materialisti e pragmatici, guardiamo all’avanzata della Umma e della Cina, immobili, inerti, attoniti, indifesi, mentre si abbattono i simboli della nostra storia da Cristoforo Colombo e Winston Churchill, da Dante Alighieri a William Shakespeare. I nostri storici si divertono a disegnare le efferatezze e spietatezze di Cortes nella conquista delle americhe di fronte alla bontà selvaggia e naturale che il roussoianesimo attribuisce agli Inca, ai Maya, agli Aztechi. Contempliamo commossi lo scioglimento dei ghiacciai, dimenticando lo sterminio dei cristiani in Africa o in Corea del Nord la loro oppressione in Cina. Il politicamente corretto non ci consente di parlale dello scempio di chiese e crocifissi, meno che mai della sistematica strage degli innocenti che si perpetua con l’aborto.

Intanto la Cina continua la sua “lunga marcia”, la sua “rivoluzione culturale”, sottomette Hong Kong, minaccia Taiwan, che presto diventerà Taypei, soffoca gli Iuguri, vende miliardi di mascherine dopo averci dispensato il covid19, mentre Xi Jinping ci guarda con un sorriso beffardo e gentile, come farebbe un qualunque e magnanimo uomo-dio dall’alto del suo seggio imperiale.
Paolo Piro - Fonte

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Intellettuali e letterati, i Mandarini erano la massima espressione della classe dirigente. Pur privi di competenze tecniche, furono loro a gestire e amministrare per tredici secoli il celeste impero, tracciandone le direttive economiche, giuridiche e fiscali.
http://win.storiain.net/arret/num129/artic5.asp

Se Cristo non regna nei nostri cuori e nella nostra società, questa non farà altro che precipitare sempre più in basso, verso il baratro. ha detto...

Offriamo la giornata di VENERDÌ 11 FEBBRAIO, giorno in cui si fa memoria della Vergine Maria di Lourdes, in riparazione e impetrazione, perché il nostro cuore diventi trono del Signore e base da cui partire per un vero cambiamento a livello sociale; perché Dio abbia pietà di noi e di tutti i nostri peccati; per riparare le offese che continuamente affliggono Nostro Signore; perché presto il Cuore Immacolato di Maria trionfi.

Sotto la Sua materna protezione e con l’aiuto di san Giuseppe, offriamo questo giorno, in cui ci impegniamo nella recita del Santo Rosario, nel digiuno secondo le possibilità di ciascuno e la visita alla Santa Eucaristia (per chi può, anche la partecipazione alla Santa Messa). Prepariamoci a questo giorno con il Sacramento della Confessione e con il cuore aperto solo a Dio.

http://itresentieri.it/tinvitiamo-per-una-giornata-di-riparazione-per-il-prossimo-11-febbraio/

Giorno della memoria delle foibe ha detto...

«Non commuoverti compagno: si tratta di un piccolo infame provocatore che ha costretto gli slavi a gettargli il padre in una foiba, per poter venire qua a fare deleteria opera di propaganda contro Tito». Giovannino Guareschi, «Candido» n. 7 - 1947

Anonimo ha detto...

Cina: "Natale è proibito, è una festa occidentale"

Il 20 dicembre 2021 l'Amministrazione statale per gli affari religiosi (SARA) ha emanato le nuove "Misure amministrative per i servizi di informazione religiosa su Internet". Adottate congiuntamente con il Ministero della Sicurezza dello Stato e con altri ministeri, queste nuove misure entreranno in vigore il 1° marzo 2022.

https://fsspx.news/it/news-events/news/cina-natale-%C3%A8-proibito-%C3%A8-una-festa-occidentale-71477

Anonimo ha detto...

Giuliano Guzzo
Il fatto che ci siano ancora perfino rettori universitari che considerano il Giorno del ricordo qualcosa che, non è ben chiaro perché, puzzerebbe di fascismo, dimostra che le foibe sono ancora poco studiate. E che il comunismo non lo è affatto.

Anonimo ha detto...

Su Hong Kong e Taiwan si potrebbe dire che i governi o gli eventuali, come quello di Hong Kong, sono in realtà legati agli stessi ambienti occidentali, che vengono criticati negli articoli. La presidente di Taiwan è, non a caso, una icona liberal, che deve guidare l'isoletta di Taiwan all'indipendenza dalla Cina. Lo stesso dicasi per Hong Kong,che, per il momento rimane centro della finanza della superpotenza cinese(forse Schenzen sostituirà Hong Kong in un prossimo futuro). A sostenere la ribellione di Hong Kong vi era infatti la giostra della propaganda mainstream liberal-liberista, tra cui anche la lobby gay, e, paradosso, gli ambienti di cristiani e che hanno come centro ad Hong Kong, le università private,come quelle cattoliche e, dove all'interno, studiano o hanno studiato anche icone famose del mondo dello spettacolo e che hanno legami con la lobby gay. Si faccia una breve o approfondita ricerca sugli studenti che frequentano o hanno già frequentato le università private, anche cattoliche, a Taiwan ed in altri luoghi similari,come Hong Kong. Sono degli esempi che indicano la realtà. Per il momento, la Cina e la Russia hanno difeso dagli attacchi delle oligarchie dei Paesi occidentali gli altri Paesi come la Siria, altrimenti adesso sarebbero diventati il paese di arlecchino e balcanizzati. Quando si ha a che fare con queste tematiche, bisogna stare molto attenti. Perlomeno, ci si informi anche sui mezzi di informazione alternativi,anche di destra,che pure esistono.