I vescovi si oppongono a Papa Francesco:
Traditionis Custodes contro Fiducia Supplicans
Il futuro non è francescano
Da quando sono apparse le rivelazioni dell’arcivescovo Viganò, iniziate con la sua prima lettera nell’agosto del 2018, Papa Francesco sembra voler accelerare la sua agenda di riforme della Chiesa. Quando diciamo “riforme” non intendiamo riforme venerande, come per esempio quelle dell’XI secolo in risposta alla controversia per le investiture, o le riforme attuate per combattere e reprimere l’esplosione dell’eresia durante il XVI secolo in Europa. Con le sue riforme, Papa Francesco sembra voler liberalizzare la Chiesa, soprattutto per quanto riguarda la morale sessuale. Oltre a ciò, anche demolire il retaggio di Benedetto XVI sembra essere una priorità del Papa argentino. Oggi i sacerdoti non possono più dire la messa tridentina quando vogliono, ma possono impartire benedizioni alle “coppie” in relazioni basate sul peccato, comprese “coppie” dello stesso sesso, “coppie adultere” o anche “coppie” poligame.
Il 18 dicembre Fiducia Supplicans ha colpito la Chiesa come una tonnellata di mattoni. È formulato in modo orribile e confuso a non finire. Certamente Papa Francesco e il cardinale Fernández sapevano che avrebbero ricevuto resistenze al riguardo. Probabilmente davano per scontato che i soliti sospetti avrebbero parlato apertamente. Nello specifico Strickland, Burke, Viganò, Schneider e forse qualche altro.
Invece è successo qualcos’altro [qui]. Con la pubblicazione di questo documento, Papa Francesco e il Cardinal Fernández hanno incassato l’opposizione di intere conferenze episcopali, e non poche. Nei giorni successivi le conferenze episcopali dell’Africa, dell’Europa dell'Est, del Kazakistan e molti altri gruppi hanno rilasciato dichiarazioni secondo cui esso stava causando confusione tra i fedeli, per cui non avrebbero permesso le benedizioni peccaminose nella loro giurisdizione. Anche in Canada, pur accogliendo il documento, i vescovi lo hanno fatto in modo altamente qualificato. Altri singoli vescovi e confraternite sacerdotali hanno rilasciato dichiarazioni affermando che non avrebbero benedetto le coppie che vivono in relazioni peccaminose.§§
Tuttavia, c’è anche chi lo ha accettato. In Germania, Austria e Belgio è stato molto apprezzato. Certamente esso non ha dato a questi paesi tutto ciò che volevano. Tuttavia, essi non la vedono come una concessione ma come un trampolino di lancio. Celebrano il passo fatto nella loro direzione anche se certamente vogliono e si aspettano che la Chiesa arrivi pienamente alla loro posizione eretica che è quella dei matrimoni sacramentali liturgici completi per “coppie” dello stesso sesso, benedetti e celebrati nella loro totalità.
Il fiasco attorno a questo documento mi ricorda un altro documento emesso dal Vaticano: Traditionis Custodes, un attacco diretto al retaggio di Benedetto XVI lanciato mentre egli era ancora in vita. Forse il papa voleva aspettare la morte di Benedetto prima di demolire il grande retaggio di Summorum Pontificum, ma sapeva che la salute non era dalla sua parte.
Se si confrontano questi due documenti e le reazioni con cui sono stati accolti, si notano molte analogie ma anche importanti differenze. Probabilmente Papa Francesco pensava di dare ai vescovi di tutto il mondo il via libera per eliminare la Messa in latino. In un certo senso lo ha fatto, ma il documento è stato ampiamente ignorato. Si può solo supporre quanto Francesco sia rimasto perplesso di fronte a questa reazione. Forse la maggior parte dei vescovi americani disprezza la messa in latino quanto lui e il cardinale Roche? No. Nonostante Cupich e alcuni altri progressisti rabbiosi abbiano introdotto pesanti restrizioni, è cambiato poco, il che ha portato a ulteriori tentativi di limitare la messa in latino da parte di Francesco e del Cardinal Roche. Tuttavia, la maggior parte dei vescovi la ignora come meglio può. In Nord America e in Europa, tutte le persone di mia conoscenza che hanno partecipato alla Messa in latino possono ancora prendervi parte.
Osservando Traditionis Custodes e Fiducia Supplicans, vediamo un filo conduttore. La maggioranza della Chiesa non è ciò che vuole Papa Francesco. La maggior parte dei vescovi, anche se inclinati un po’ a sinistra, non hanno problemi a concedere una messa in latino nella loro diocesi a coloro che desiderano parteciparvi. La stessa cosa succede con la benedizione delle coppie in unioni in situazione di peccato mortale. Molti vescovi e sacerdoti a loro sottoposti non vogliono avervi niente a che fare e lo hanno detto a voce alta.
C’è una differenza fondamentale tra questi due documenti. Traditionis Custodes è stato introdotto per limitare qualcosa che esisteva; Fiducia Supplicans per permettere qualcosa che fino ad allora non esisteva. Traditionis Custodes è stato in gran parte ignorato, semplicemente perché era quel che occorreva fare. È stato abbastanza facile, soprattutto nelle fasi iniziali, prima che il Cardinal Roche si adoprasse tenacemente per rimediare al suo fallimento. La reazione a Fiducia Supplicans è stata diversa. I vescovi non potevano ignorarlo come hanno fatto con Traditionis Custodes: dovevano essere proattivi nell’opporsi ad esso e in effetti lo sono stati. Nel giro di pochi giorni, le conferenze episcopali hanno pubblicato numerosi documenti contro la benedizione di coppie in unioni peccaminose. Questa è stata una grande dimostrazione di fede, coraggio e convinzione. Il tipo di convinzione necessaria per porre fine alla crisi modernista nella Chiesa e acclamare Gesù Cristo sul Suo legittimo trono.
Qual è il futuro della Chiesa? Quello di una Chiesa dove il peccato sessuale non esiste e la dottrina viene ignorata? O di una Chiesa in cui la dottrina conta e l’attività pastorale si basa su di essa? In altre parole, è la Chiesa del Belgio e della Germania o la Chiesa del Camerun e della Polonia?
Non esistono chiese senza sacerdoti. Quando la fede non è più predicata, le vocazioni inaridiscono. Come ha scritto il gesuita — membro dello stesso ordine di Papa Francesco — P. Thomas Reese qualche anno fa: “Trovare giovani candidati al sacerdozio… che sostengano Francesco e vogliano essere celibi è come cercare unicorni cattolici”. Oltreoceano le cose non sono diverse. Germania e Polonia hanno più o meno lo stesso numero di cattolici, ma — come sottolinea il Cardinal Müller nel suo libro Roman Encounters del 2019 — la Polonia ha 3500 seminaristi, mentre la Germania ne ha 120. Il futuro, se è per questo, non è gesuita o francescano.
Allan Ruhl, 5 gennaio 2024
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-Concilio]
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16 commenti:
"Si può solo supporre quanto Francesco sia rimasto perplesso di fronte a questa reazione."
Bisogna vedere se gli arrivano ( o gli fanno arrivare) gli echi delle reazioni..
Pover'uomo!
Poveri uomini!
Con compaszsiane preghiamo per questi mìseri.
... Oggi i sacerdoti non possono più dire la Messa tridentina quando vogliono...
La bolla Quo primum di S. Pio V assicura a tutti i sacerdoti, in perpetuo, la possibilità di celebrare il S. Sacrificio della Messa secondo il Messale Romano. Non v'era e non v'è assolutamente bisogno di nessuna autorizzazione per celebrare la S. Messa di origine apostolica. Bastava avere e basta avere un po' di coraggio.
Qualche riflessione "provvisoriamente definitiva" su Joseph Alois Ratzinger ovvero Benedetto XVI.
- due errori opposti, modernismo e ipertradizionalismo
- distinzione tra cristianesimo e cristianità
- una cura dimagrante per la Tradizione
- meno Pietro, più Cristo
- perché l’abdicazione
- perché papa emerito
https://lafalsamorte.wordpress.com/2024/01/11/qualche-parola-su-ratzinger/
Un libro pubblicato non scompare mai del tutto. L’autore può impedire che continui a essere venduto, anche se stampato. Ma ci sono registri come l’ISBN, un registro internazionale di tutte le opere pubblicate, dove rimane per sempre… A meno che uno non abbia molto potere e lo faccia sparire anche da lì, come sembra essere il caso del controverso “libro dei giovani” dell’attuale prefetto per la Dottrina della Fede.
...
Al di là di ciò che pensi o dica o faccia Bergoglio, mi chiedo se le Chiese del nord Europa (in particolare quella tedesca, austriaca, belga, olandese) possano ancora ritenersi cattoliche, visto che adottano da anni prassi eretiche e, ovviamente, ritengono Fiducia Supplicans solo un "contentino" in attesa di ben altri sviluppi.
Ricordo che Mosenbach poche settimane fa ha detto che "sulle questioni di fede in Germania non vi e' più differenza tra Chiesa Cattolica e Protestante".
Mi sembra che la Chiesa Cattolica sia diventata, dopo il CVII, un grande contenitore, dove ognuno fa ciò che vuole, e nessuno controlla, biasima, interviene con scomuniche o altro (tranne nel caso si voglia essere rigorosamente ligi al Vetus Ordo), perché, come aveva maliziosamente insegnato il c.d. "Papa buono", in odore di Massoneria, "bisogna perdonare e non condannare".
E allora, non si condanna più il peccato e si finisce, invece, per condannare solo più il povero peccatore che crede ancora che il peccato esista, perché almeno così gli fu insegnato e lui resta ligio a Tradizione e Scritture.
E quindi, oltre che di Sede vacante, secondo me siamo in presenza diffusa di Fede vacante, il che e' gravissimo. E Mons. Viganò, pur stimando Mons. Lefebvre, mi pare sia più affine al mondo del sedevacantismo o sedeprivazionismo, che evita certe ambiguità della FSSPX sulla figura papale.
Gz
Si continua a criticare la FSSPX, che sarebbe "ambigua" nel concepire il ruolo del papa.
Ma dove sarebbe l'amgiguità?
E sarebbe anche troppo timida nei confronti di papa Francesco, non allienandosi alle critiche frontali e violente di mons. Viganò.
Io guarderei piuttosto ad un fatto incontrovertibile:
nella Chiesa Latina, in Europa, Occidente, i vari episcopati stanno tutti accettando in massa il famigerato Fiducia supplicans.
L'unica istituzione ecclesiastica ad aver criticato in modo chiaro, netto e duro l'infame documento è stata la FSSPX, sino ad ora.
E, temo, lo sarà ancora per molto tempo.
Lo ha criticatto senza attaccare direttamente il papa ma questo non inficia la validità della critica e rappresenta comunque una critica evidente all'operato del papa.
Tra l'altro, su questo documento, il cardinale Burke non ha finora detto niente. Nel colloquio al quale lo ha convocato non molto tempo fa, Bergoglio deve averlo pesantemente intimidito.
FA male anche il silenzio assordante delle Comunità Ecclesia Dei, che ora pagano il prezzo di aver accettato di servire due padroni.
T.
Il cardinale africano Ambongo, in una Lettera ha dichiarato che nessuno sacerdote procederà alla benedizione di coppie in peccato mortale, anche omosessuali, in Africa e nel Madagascar. (Fonte LSNews)
In tal modo, l'intera Africa si ribella all'osceno documento di fernandez, scritto anche, ha notato qualcuno, in un orribile latino, a cominciare dal titolo.
Questo è un dato importante.
La palla adesso passa a Bergoglio.
Quale malinconia vedere che la parte più corrotta del pianeta è proprio la nostra, l'Europa, gli Stati Uniti, il Canada, le Americhe.
Ci sono però forze sane che ancora lottano, per la Gloria di Dio, la salvezza delle anime, per stornare il castigo che dovrà pur abbattersi su questo mondo così ostile a Dio in tutto ormai.
Un castigo, per la Chiesa visibile, al confronto del quale gli orrori del Sacco di Roma (1527) sono roba da boy-scouts.
Allora la Chiesa gerarchica pagò pesantemente il conto per una decadenza che durava da generazioni, dall'esilio di Avignone, per peccati che si chiamavano simonia, nepotismo, mondanizzazione, temporalismo.
Leone X, che poi nel 1521 dovette condannare Lutero, fu fatto cardinale a 13 anni senza esser ovviamente prete (una cattiva prassi mantenuta troppo a lungo), grazie al fatto che il padre Lorenzo de' Medici (il Magnifico) aveva comperato la Curia inondandola di zecchini tratti dal tesoro fiorentino. Non fu un papa all'altezza dei tempi, mancava di volontà nel risolvere i problemi, molti dei quali gravi.
Questo fu un esempio classico di simonia.
Il conto l'ha pagato Clemente VII, venuto poco dopo, un altro Medici, ma di un ramo collaterale e figlio illegittimo.
Carlo V non abolì lo Stato della Chiesa e non restrinse il papato solo per superiori esigenze politiche.
La resistenza della chiesa africana rispetto a FS si spiega col fatto che l'omosessualità è severamente repressa dalla religione islamica con cui essa deve confrontarsi. I presuli africani potranno essere utili alleati nell'immediato, ma per la nostra comune visione della Chiesa del futuro non ci conterei troppo.
Che pena la Basilica di San Pietro oltre ad aver subito la profanazione del rito blasfemo della Pachamama ora vedrà benedire al suo interno anche le coppie immorali, come ha deciso il suo arciprete: https://www.renovatio21.com/cardinale-afferma-alla-basilica-di-san-pietro-si-benediranno-le-coppie-omosessuali/
Il silenzio assordante delle Comunità Ecclesia Dei e dei Cardinali dubiosi sul documento eretico è sconcertante. Alessandro da Roma
Che un Papa possa essere eretico suona impossibile, non tanto in una chiesa umana, quanto nella unica Chiesa Divina, che una sola è ontologicamente. Come dire? Gesù è il Capo collegato col Corpo, mistico e ..ufficiale se coincidenti, per cui il Pontefice sommo è Suo Vicario, che pasce pecore e agnelli, clero e popolo confermando. Ora quando la chiesa ufficiale ( materiale) non coincide con il Corpo mistico che succede? Se non è il Capo Vicario,che non collima, è possibile ancora procedere, ma ...quando il Vicario di Cristo non collima col capo di essa per pubblica apostasia evidente, per cui non serve il vero Capo del Corpo e unico Sommo Sacerdote in eterno Gesù Cristo, diviene evidente che .. un'antichiesa eclissa la Chiesa ( La Salette docet, e per castigo: Dio castigherà come mai prima. Si prenda atto che è la Chiesa oggetto del castigo, castigata con un'antichiesa conciliarmodernista in una deriva graduale). Quindi si tratta di accettare un'antichiesa con capo eretico, cioè un papa eretico ( contraddizione di termini della fraternità, e da epoca lontana) o dire stop, qui le cose visibilmente non quadrano, così non si procede: abbiamo un presunto Vicario di Cristo Capo del Corpo mistico che NON è Vicario di Cristo e quindi non è Capo vicario della Chiesa Corpo mistico. Che senso ha avere un capo che non è ció che dovrebbe essere? È impossibile che sia Capo, pur essendo ufficialmente capo. Tradotto così forse capiremo meglio il Bellarmino quando dichiara impossibile il papa eretico.
"È divenuto sempre più percepibile il pauroso impoverimento che si manifesta dove si scaccia la bellezza e ci si assoggetta solo all’utile. L’esperienza ha mostrato come il ripiegamento sull’unica categoria del “comprensibile a tutti” non ha reso le liturgie davvero più comprensibili, più aperte, ma solo più povere. (…)
Tutta la storia della pietà popolare mostra che anche i più miseri sono sempre stati disposti istintivamente e spontaneamente a privarsi persino del necessario pur di rendere onore con la bellezza, senza alcuna tirchieria, al loro Signore e Dio. Per un certo modernismo neo-clericale il problema della gente sarebbe il sentirsi oppressa dai ”tabù sacrali“. Ma questo, semmai, è il problema loro, di clericali in crisi. Il dramma dei nostri contemporanei è, al contrario, il vivere in un mondo sempre più di una profanità senza speranza. L’esigenza vera oggi diffusa non è quella di una liturgia secolarizzata, ma, al contrario, di un nuovo incontro con il Sacro, attraverso un culto che faccia riconoscere la presenza dell’Eterno.”
Joseph Ratzinger/Benedetto XVI (1927-2022), da "Rapporto sulla Fede". Vittorio Messori a colloquio con Joseph Ratzinger
Fa impressione anche la mancanza di senso del ridicolo da parte di codesti signori.
Pensate un po': le coppie in peccato (oggettivamente) mortale si posson benedire; ma la benedizione non dev'essere liturgica (che vuol dire? e allora che benedizione è?), e deve durare non più d'una diecina di secondi. Ridicolaggini che tradiscono un ovvio imbarazzo (non per la cosa in sé, come sarebbe doveroso, ma per le possibili reazioni).
Oppure, il libro di Tucho: sì, l'ho scritto io, ma subito dopo averlo scritto me ne son pentito. È tutto così tragicamente ridicolo!
Occorre riconoscere che da oltre un secolo e' in atto un processo rivoluzionario nella Chiesa Cattolica, scrupolosamente pianificato e poi concretizzato con l'azione eversiva dei neomodernisti nel CVII e la loro presa del potere consolidatasi nel postconcilio.
E tutti i Papi da Giovanni XXIII in poi ne sono responsabili.
Questo e' un estratto del tagliente e incontestabile intervento di Mons. Viganò (reperibile sul sito Exsurge Domine) a proposito dell'ignobile ulteriore porcata del neoPrefetto argentino, che nella Chiesa Cattolica sino a Pio XII non avrebbe certamente avuto modo di infangare l'istituzione che oggi inopinatamente rappresenta.
Gz
Il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato...: "ci vorranno ulteriori approfondimenti [...] le reazioni ci dicono che ha toccato un punto molto sensibile".
Davanti a tutta questa lunga sporca storia politico ecclesiale non resta che il disgusto.
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