Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 14 agosto 2024

14 agosto 2024. Catechismo Maggiore di San Pio X – Dell’Assunzione di Maria Vergine

Domani trovate il testo completo di Dom Guéranger sulla storia, antiche tradizioni e sulla Messa. Un precedenti interessante qui.Vedi Pio XII,  la proclamazione del dogma qui.
Catechismo Maggiore di San Pio X –
Dell’Assunzione di Maria Vergine


160 D. Che cosa celebra la Chiesa nella festa dell’Assunzione della santissima Vergine?

R. Nella festa dell’Assunzione della santissima Vergine la Chiesa celebra la morte preziosa e la gloriosa Assunzione al Cielo di Maria Vergine.

161 D. Coll’anima di Maria Vergine fu assunto in cielo anche il corpo?
R. È pia e comune credenza dei fedeli, che coll’anima di Maria Vergine sia stato assunto in cielo anche il corpo, benché ciò non sia definito, come di fede, dalla santa Chiesa.
— L’Assunzione della B. V. Maria è stata definita come dogma di fede da Pio XII nel 1950 —

162 D. Qual’è la gloria alla quale è stata esaltata Maria Vergine nel cielo?
R. Maria Vergine è stata esaltata sopra tutti i cori degli Angeli, e sopra tutti i Santi del paradiso, come regina del cielo e della terra.
163 D. Perché la Vergine è stata esaltata in cielo sopra tutte le creature?
R. La Vergine è stata esaltata in cielo sopra tutte le creature, perché è madre di Dio, ed è di tutte le creature la più umile e la più santa.

164 D. Che cosa dobbiamo noi fare nella solennità dell’Assunzione di Maria Vergine?
R. Nella solennità dell’Assunzione di Maria Vergine dobbiamo:
rallegrarci della sua gloriosa assunzione ed esaltazione;
venerarla come nostra signora e nostra avvocata presso il suo divin Figliuolo;
pregarla ad ottenerci da Dio la grazia di condurre una vita santa, e di prepararci in tal maniera alla morte, che meritiamo di essere da lei assistiti e protetti, e di aver parte nella sua gloria.

165 D. Come possiamo noi meritare la protezione di Maria santissima?
R. Noi possiamo meritare la protezione di Maria santissima con imitare le sue virtù, e specialmente la purità e l’umiltà.

166 D. Debbono anche i peccatori confidare nel patrocinio di Maria Vergine?
R. Anche i peccatori debbono confidare moltissimo nel patrocinio di Maria Vergine, perché ella è madre di misericordia e il rifugio dei peccatori per ottenere loro da Dio la grazia della conversione.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Dormizione di Maria Ss, beato transito, non morte. Estasi finale senza risveglio, se non quando il Corpo era già in Cielo. Questa è Tradizione. Quindi non si potrebbe parlare di morte se non in tal senso. " Il mio Corpo non marcì" Bruno Cornacchiola Tre fontane.

Catechesi non proprio accurate ha detto...

Come scrisse il prof.E.M.Radaelli, la Chiesa insegna anche quando sbaglia. Infatti con i Papi del CVII iniziò la serie dei Papi buonisti , ai quali nulla giovò il loro buonismo. Anzi finirono sbeffeggiati, perdendo faccia e autorevolezza.

tralcio ha detto...

Il corpo del Signore deposto dalla croce ha lasciato sulla Sindone il marchio del miracolo: ci sono i segni delle ferite, non quelli della decomposizione. Gesù risorto fu visto e toccato con quelle stesse piaghe, non cancellate nemmeno dalla risurrezione. Poi Gesù ascese al Cielo, in anima e corpo piagato.

Il corpo di Maria Santissima ha generato Gesù nella carne, tenendolo in se’ nove mesi. Una comunione misteriosa e perfetta permessa dall’essere senza alcun peccato, nemmeno l’originale.
L’immacolata piena di grazia e Madre di Dio era sotto la croce del Figlio: quando il cuore di Gesù cessò di battere per circa 33 ore il cuore di Maria corredentrice batteva più forte ancora.
Poi venne il momento di morire a questa vita anche per lei: ma nell’incorruttibilità del corpo assunto in Cielo dove Ella è Regina!

Ulteriore smacco per l’eterno perdente, il serpente antico, che sa della sua sorte da Eden e Genesi e se la sente ripetere in Apocalisse, per l’ultimo atto.

Anonimo ha detto...

14 agosto 1480: 813 cattolici di Otranto rifiutano di convertirsi all'Islam e per questo vengono uccisi dai turchi.

"La Chiesa guarda anche con stima i musulmani che adorano l'unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta pure la invocano con devozione. Inoltre attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così pure hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno.
Se, nel corso dei secoli, non pochi dissensi e inimicizie sono sorte tra cristiani e musulmani, il sacro Concilio esorta tutti a dimenticare il passato e a esercitare sinceramente la mutua comprensione, nonché a difendere e promuovere insieme per tutti gli uomini la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà"

Dalla Dichiarazione sulle relazioni della Chiesa
con le religioni non cristiane "Nostra ætate", con le conseguenti giornate di Assisi e le visite alle moschee di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI.

mic ha detto...

I martiri di Otranto li ricordavamo qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/08/oggi-14-agosto-ricordiamo-gli-813.html?m=1

Anonimo ha detto...

"Soltanto quando tutti gli scismatici e i protestanti professeranno il Credo cattolico con convinzione e quando tutti gli ebrei chiederanno volontariamente il Santo Battesimo, solamente allora l’Immacolata avrà raggiunto i suoi obiettivi.
In altre parole non c'è peggior nemico dell'Immacolata e della sua Milizia che l'ecumenismo attuale, contro il quale ogni Cavaliere non solo deve combattere, ma anche fare opera di neutralizzazione attraverso un'azione diametralmente opposta che in ultima battuta lo annienti."

Padre Massimiliano Maria Kolbe, martire, nato al Cielo il 14 agosto del 1941

Anonimo ha detto...

Pio XI e Giovanni Paolo II insegnano magisterialmente la morte di Maria, nonostante il dogma del 1950 lasci impregiudicata la questione.

Il fatto che il corpo di Maria non subì alcuna corruzione è certo, ma anche per un solo istante l'anima di Maria Ss. si è staccata dal corpo (questa è la morte). Se così non fosse ella non avrebbe condiviso l'economia di redenzione (e quindi la passibilità e la mortalità) fatte proprie da suo Figlio.

La tesi immortalista sembra suggestiva lì per lì, ma di fatto separa in parte la Vergine dalla missione del Figlio e quindi la diminuisce, dato che tutta la gloria della Madre di Dio si riassume nella perfetta somiglianza con il Figlio suo.