Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 24 agosto 2024

“L’ora della verità”: ad Alpbach i globalisti mettono a punto i loro piani di ristrutturazione

Nella nostra traduzione da Der Status molti dettagli sul summit mondiale del cosiddetto parente più anziano del World Economic Forum. Ringrazio chi me lo ha segnalato. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

I PARTITI DEL SISTEMA AL CONVEGNO IN TIROLO
“L’ora della verità”: ad Alpbach i globalisti
mettono a punto i loro piani di ristrutturazione

Moment of Truth Ora della verità”: questo è lo slogan dello European Forum Alpbach (EFA) di quest’anno in Tirolo, che può essere considerato il parente più anziano — ma oggi più lontano dai media — del vertice del WEF [World Economic Forum, N.d.T.] di Davos. Da sabato fino al 30 agosto, globalisti, attivisti importanti e rappresentanti dei partiti di sistema si sono riuniti per garantire che anche dopo quest’anno “rivoluzionario” abbiano ancora le redini in mano e le possano tirare a piacimento sul popolo. I temi principali sono: clima, sicurezza, economia e finanza, nonché “democrazia e Stato di diritto” — o l’immagine distorta in cui i circoli delle élite vogliono trasformarlo.

Il summit mondiale annuale in Tirolo
Il WEF e l’EFA perseguono gli stessi obiettivi, ma con strategie diverse: a Davos raggruppano in pochi giorni il maggior numero possibile di punti programmatici e trasmettono ostentatamente in streaming tutti i contenuti, in modo tale che un comune mortale non sia nemmeno in grado di tenere d’occhio tutti i nuovi segnali emanati dai globalisti. Ad Alpbach tutto si svolge in poco meno di due settimane. La partecipazione a ciascun blocco tematico costa 1.000 euro; vengono accreditati solo i media che riportano regolarmente gli argomenti principali con i titoli giusti.

Tuttavia, a parte il tanto pubblicizzato “Giorno del Tirolo” festeggiato in occasione dell’inaugurazione, non si hanno quasi più informazioni su cosa si è discusso sulle montagne tirolesi. Tra i partecipanti ci sono sicuramente persone di rango e influenti. A livello internazionale, troviamo l’ex capo della Commissione europea José Manuel Barroso, l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer (Verdi), Papa Francesco e il capo dell’IAEA [International Atomic Energy Agency, in italiano AIEA, Agenzia internazionale per l’energia atomica, N.d.T.] Rafael Grossi. Il governo è rappresentato, ad esempio, dalla “Global Shaper” del WEF Alma Zadic (Giustizia/Verdi), dal ministro dell’Agricoltura dell'ÖVP Norbert Totschnig e dai due “veterani del WEF” Martin Kocher (Lavoro ed Economia/ÖVP) e Alexander Schallenberg (Ministro degli Esteri/ ÖVP).

I rappresentanti della politica nazionale ad Alpbach
Tutti costoro partecipano anche a focus tematici. La Zadic interviene a una riunione sul “declino globale delle regole democratiche”, nella quale si discute anche di un’idea distorta della “libertà dei media” (più precisamente: della sovranità interpretativa del sistema stampa). Kocher parla dei meccanismi con cui affrontare la “carenza di lavoratori qualificati” e l’invecchiamento della popolazione — la traduzione in soldoni è probabilmente un’ulteriore migrazione di massa. Schallenberg parla dell’architettura della sicurezza europea.

Sebbene quest’ultimo sia ministro degli Esteri di un paese neutrale, ciò avviene in una commissione scioccata dal fatto che l'influenza della NATO in Europa potrebbe diminuire'. Qui, egli parla in piena consapevolezza insieme a Carl Bildt, membro della cerchia ristretta del WEF e co-direttore del think tank di Soros European Council on Foreign Relations (ECFR) — che, tra le altre cose, ha già sostenuto che l'Ucraina può attaccare il territorio russo coi missili — del rischio di escalation.

Tra gli attori importanti figurano anche il capo della SPÖ Andreas Babler, il capo del NEOS e membro del Gruppo Bilderberg Beate Meinl-Reisinger e il vicecancelliere Werner Kogler (Verdi) — che compaiono però “solo” nella discussione dei migliori candidati per l’elezione del Consiglio nazionale. Nehammer è rappresentato dalla veterana di Alpbach Karoline Edtstadler (ÖVP), che vede un “obiettivo più alto” nell’agenda globalista.

Per mantenere un’apparenza di neutralità, al posto di Kickl è stata invitata anche la portavoce costituzionale dell’FPÖ Susanne Fürst, che però è stata opportunamente “nascosta”. Sebbene il suo partito sia in testa in tutti i sondaggi, non si ritiene opportuno presentarla. Non c’è da stupirsi: al grande raduno globalista i partecipanti non vogliono certo essere osservati da un membro dell’unico partito parlamentare critico nei confronti delle élite. Bisogna solo far finta di niente…

Si inizia coi seminari
Ma tutto ciò avviene solo la seconda settimana, poiché tradizionalmente si inizia con una settimana di seminari. Quest’anno, essi includono un blocco co-moderato dal vice-capo del Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC) per “accelerare l’azione per il clima attraverso la scienza e i partenariati”. La leader del seminario sulla “depolarizzazione della comunicazione” rivela subito cos’altro la preoccupa: il clima, le questioni di genere e il presunto “smantellamento della democrazia” (ciò non si riferisce mai ai piani di controllo delle élite globali, ma all’ascesa di gruppi critici, forze patriottiche che vengono poi definite “antidemocratiche”).

Anche altri seminari mostrano in che direzione viaggia il summit: il responsabile del quinto rapporto dell’IPCC co-modera quello su “azione per il clima e democrazia”. Un’altra autrice dell’IPCC dirige quello sull’“accelerazione delle innovazioni verdi e digitali per raggiungere lo zero netto”. Altri temi del seminario includono: “Uso dell’intelligenza artificiale per la democrazia e il bene comune”, “Innovazione e cambiamento verde”, “Come la cattiva condotta finanziaria mina la democrazia”, “Riprogettare la democrazia per le generazioni future”, “Mantenersi in salute in un mondo intelligente” o “Decodificare la realtà: metodi giornalistici per trovare la verità” — sempre con un titolo pertinente.

Le persone critiche come pericolo per la “democrazia” di facciata
A seguire, la grande preoccupazione dei responsabili: quella che non siano le élite, ma i loro critici, a ridere per ultimi. E così, tra le altre cose, ci sono dibattiti che esplorano proprio la presunta “deriva radicale” in Europa. Una commissione sviscera come l’intelligenza artificiale possa liberare il “potenziale per rafforzare l’impegno democratico” nello spirito dei globalisti. Un giornalista di Falter partecipa alla discussione su quali “valori e obiettivi comuni” dovrebbero essere sanciti in futuro a livello mondiale. Da non perdere poi l’evento sulla “disinformazione di Stato e i pericoli per l’integrità delle elezioni”.

Se si considera che la presunta “disinformazione russa” è oggi l’argomento deputato a mettere a tacere definitivamente ogni critica alle élite e alle disfunzioni che i loro piani provocano, si capisce che siamo su una cattiva strada. Una tavola rotonda vuole “esaminare come le società e i governi possano trovare un equilibrio tra la gestione dei bisogni demografici e la risposta ai timori migratori”: ne fanno parte il direttore dell’AMS Johannes Kopf, il membro dell’ÖVP Lukas Mandl e una rappresentante dell’“Iniziativa europea per la stabilità” — finanziata, proprio come il Forum di Alpbach, dalla Erste Stiftung, dai network di Soros, dalla Fondazione Rockefeller, dalla Fondazione Mercator, dalla Commissione Europea e da istituzioni statunitensi, tra gli altri.

Questo blocco di argomenti è completato da una discussione sulla “responsabilità del centro contro le narrazioni estremiste di destra”. I partecipanti: tra gli altri — oltre al membro del partito di sinistra ÖVP Othmar Karas —, una giornalista del consorzio di sinistra Falter, una ricercatrice di un’importante rete tedesca di “deradicalizzazione” e Anna Lührmann, un ministro (in realtà, segretario di Stato) tedesco del partito dei Verdi. La quinta persona del gruppo è il giornalista statunitense Matthew Karnitschnig, che l’anno scorso ha suscitato stupore con un articolo in cui sosteneva che gli USA e l’UE dovrebbero “umiliare l'Austria fino alla sottomissione” — ha riportato Der Status. E queste persone sarebbero i famosi “centristi”?

Tutti a favore della trasformazione “verde”
La rotta diventa ancora più chiara quando si parla del clima. Oltre ai già citati seminari, domenica si comincia: l’economia non solo dovrebbe diventare climaticamente neutra, ma addirittura “climate positive”. L’uso dei combustibili fossili “deve” essere ridotto. È allo studio anche un partenariato climatico paritario tra Europa e Africa. A discutere del finanziamento della trasformazione climatica totale non sono i responsabili delle decisioni politiche e nemmeno i cittadini, bensì i rappresentanti delle organizzazioni affiliate alle Nazioni Unite, il “Club di Roma”, la Commissione Europea, la clique transatlantica e l’industria finanziaria.

Tuttavia, si teme che “voci polarizzanti [...] dominino il discorso”, motivo per cui un gruppo di esperti sta elaborando come mantenere intatti gli impegni presi sul clima “di fronte alla reazione negativa”. Ecco perché si vuole fare un brainstorming sulla “creazione di una narrazione per l’equa trasformazione dell’UE”. Dopotutto, è importante progettare i sistemi sociali ed economici in modo tale che diano priorità alla “sostenibilità”, etc. per non mancare l’illusorio “obiettivo 1,5 gradi”. Naturalmente, rientra indirettamente nelle intenzioni di questa gente anche il progetto di “città verdi, sostenibili e rigenerative” basate sul modello della 15-minutes-city “intelligente”.

Ristrutturazione totale con partecipazione obbligatoria
Ci sono già anche esempi concreti: il consigliere per il clima della SPÖ Jürgen Czernohorszky presenta di fronte alla portavoce di “Fridays for Future” Luisa Neubauer (che presenta anche il suo nuovo libro), il “New Deal di Vienna”, che dovrebbe promuovere la “trasformazione socio-ecologica” nella capitale federale. Non dovrebbe mancare nemmeno il fumo negli occhi: secondo un altro giro di dibattiti, la migrazione dal Medio Oriente avviene “a causa di condizioni meteorologiche estreme”. “Tutto” deve cambiare per i cittadini, anche perché saranno costretti ad essere felici: “L’escalation della crisi climatica richiede un’azione urgente da parte di quante più persone possibile”, è stata la conclusione di un'altra commissione.

E, a tutti i livelli, anche gli immobili residenziali esistenti dovranno diventare “verdi”. La creazione di nuove imprese nel settore tecnologico dovrà essere orchestrata soprattutto in una prospettiva climatica: ovviamente, chi paga acquista qualcosa, per questo in questo ambito viene promosso il “venture capital”. Allo stesso tempo, un altro gruppo sta valutando se la ristrutturazione globale debba essere lasciata al mercato o se si debba fare affidamento su norme statali. Il “Green Deal” dell’UE è visto, tra le altre cose, come un importante elemento costitutivo, come discusso da una commissione con la partecipazione di Lena Schilling, agente provocatore dei verdi europei. I candidati all’adesione all’UE dovranno anche essere educati da Bruxelles nello spirito dell’eco-terrorismo.

Via all’escalation con l’architettura della sicurezza
Con così tanta economia pianificata, gli argomenti triti e ritriti ovviamente non sorprendono. Ad esempio, la questione di come rendere l’economia “più utile” per coinvolgerla nella gestione delle crisi interne. Il settore privato dovrebbe garantire il “benessere sociale” del futuro, anche perché il lavoro ha bisogno di essere “ripensato” nell’era della digitalizzazione. Le élite ammettono apertamente che “molti posti di lavoro” potrebbero andare perduti. Vogliono forzare l’introduzione dell’“euro digitale”, con la scusa della necessità di guadagnare peso in ambito geopolitico. Vogliono collaborare alla “trasformazione verde” con gli Stati Uniti e potenziare i propri eserciti nel settore della difesa.

Si vuole probabilmente provocare soprattutto la Russia dettando anche “un accordo di pace sostenibile” per l’Ucraina e proponendo “solidi accordi di sicurezza” per la Moldavia. L’espansione dell’UE verso est dovrebbe essere il punto cruciale. Secondo il principio: se il malvagio Ivan li attacca, siamo tutti in una guerra mondiale. Anche l’adesione dell’Ucraina all’UE e alla NATO viene presentata come possibile. Anche la neutralità bellica dell’Austria è messa in discussione. Si vuole creare una “grande strategia” dell’UE che non permetta l’adozione di voci critiche. Nemmeno quando si denuncia il trasferimento della sovranità alle organizzazioni internazionali…

[Traduzione dal tedesco per Chiesa e post-concilio di Antonio Marcantonio]
_____________________
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
(ora che sono sola ne ho più bisogno)
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27 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho scoperto che il 23 agosto era la Giornata Europea della Memoria per le vittime del nazismo e del comunismo, uno dei giorni della memoria ufficiali dell'Unione Europea.

Pare che la data sia stata scelta perché fu proprio il 23 agosto 1939 che la Germania nazista e l’Unione Sovietica comunista siglarono il patto Molotov-Ribbentrop, che avrebbe portato alla violazione dei diritti fondamentali di decine di milioni di persone.

Trovo bello leggere che il 23 agosto 1989, in occasione del cinquantesimo anniversario della firma del patto, si svolse la manifestazione nota come “la via baltica”, o "catena della libertà baltica": centinaia di migliaia di cittadini baltici formarono una catena umana di 600 chilometri attraverso l’Estonia, la Lettonia e la Lituania, in una manifestazione pacifica che unì i tre paesi nel loro desiderio di libertà.

Molti partecipanti avevano con sé candele e bandiere con nastri neri, segno di lutto e di tristezza riguardo alla loro situazione dell'epoca. Il Muro di Berlino sarebbe stato abbattuto meno di tre mesi dopo.

Ma chi di voi ne ha sentito parlare dai media?

Anonimo ha detto...

La propaganda non significa solo creare notizie false ma si tratta anche di nascondere le notizie vere.

Anonimo ha detto...

Sul Titanic (aprile 1912) c'era anche chi sarebbe stato meglio che non ci fosse più.
A Natale del 1913 nasce la Federal Reserve, emblema del potere delle banche centrali.
Nel giugno 1914 c'è l'attentato di Sarajevo e l'inizio della guerra mondiale.
In Russia i bolscevichi prendono il potere, tra il febbraio e l'ottobre 1917.
Per non farsi mancare niente, nel 1918 si diffonde mortifera la "spagnola".
Niente succede per caso...
Giusto per chi crede ancora a Bin Laden e al virus al mercato del pesce di Wuhan...





Anonimo ha detto...

Gesu' mio, Dio mio,
la Tua Misericordia ci salvi
il Tuo Amore Misericordioso
ci liberi da questo bombardamento
infernale. Amen!

Anonimo ha detto...

Il Meeting di Rimini, e le Strane Affinità Migratorie di Tajani, Paglia e Banca d’Italia. Un ObispoInsider.
https://www.marcotosatti.com/2024/08/24/il-meeting-di-rimini-e-le-strane-affinita-migratorie-di-tajani-paglia-e-banca-ditalia-un-obispoinsider/

Anonimo ha detto...

Il prof. Stefano Fontana ha scritto su NBQ un bell'articolo a proposito dello Ius Scholae che il forzista Tajani propugna calorosamente in omaggio forse al clima agostano.

UN GRANDE UOMO. ha detto...

Sono contento Robert Kennedy jr appoggi Trump. L'uomo ha coraggio per almeno due motivi: primo perché si è emancipato dalla pesante tutela del suo clan familiare, secondo perché difese i non grinpazziti i un momento difficilissimo di cui oggi molti si dovrebbero vergognare.

Appena ha detto di voler appoggiare Trump subito contro di lui si è levato il clan Kennedy accusandolo di aver tradito i valori familiari. Il fatto è che non non esiste alcun valore familiare perché i valori se autentici sono solo individuali, non familiari. L'idea che qualcuno sostenga dei valori solo perché appartengono alla tradizione di famiglia è ripugnante.
Peraltro i Kennedy inaugurarono la lunga stagione bellicista col Vietnam facendo da battistrada ai guerrafondai Obama e Hillary per cui la loro iconorafia o meglio iconolatria va profondamente revisionata.

Ricordo quando Robert Kennedy jr venne a Milano nel novembre 2021 e all'Arco della Pace davanti a migliaia di persone difese i paria esclusi da tutto in un momento in cui da taluni politici, media e altra gentaglia si istigava la folla a lasciarli soli anche a Natale, rinnegarli come amici, farli uscire solo per comprare pane e formqggio, sputargli nella pizza a domicilio, chiuderli in strutture apposite, etc. Lui incoraggiò a reagire, a tenere duro.
Tutto questo mentre i preti che parlano di inclusione scappavano a gambe levate con urletti terrorizzati.
Per è un grande uomo, gli sono riconoscente.

Anonimo ha detto...

Educare alla conciliazione è stato il titolo di una conversazione molto interessante e profonda tra Wael Farouk e il card. Matteo Maria Zuppi che ha fatto seguito ad un intervento videoregistrato del segretario generale della Lega Musulmana Mondiale, Muhammad Bin Abdul Karim Al-issa che ha parlato della conciliazione come bene per ogni essere umano e per tutto il mondo.
Rispondendo alle domande di Wael Farouk il Cardinal Zuppi ha detto:
"Se non c'è la riconciliazione il male vince perché non sta fermo il male e sopravvive il più forte.
C'è una educazione all'odio e fortissima. Finita la seconda guerra mondiale ci sono stati molti regolamenti di conti e non vi è stata riconciliazione. Senza riconciliazione vi è l'odio. La riconciliazione è l'unico modo per smaltire i rifiuti tossici del male.
La riconciliazione non è qualcosa in più, è essenziale.
La riconciliazione è questione di gente seria, non di animali.
Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono.
Intransigenti nel perdono e liberi nel chiedere giustizia come il figlio di Bachelet Giovanni.
La riparazione è la grande capacità e bellezza della vita. La vita è riparazione. Riparazione e conciliazione sono molto vicini, è l'arte di Dio. Gesù ripara tutti ma non in meno, in più.
La riconciliazione con Dio, con gli altri, con il mondo vanno insieme.
La riconciliazione è possibile, facile no!
L'indifferenza è passiva, non basta. C'è bisogno sempre della decisione a riconciliarsi.
La riconciliazione fa risvegliare la memoria, oggi si fa memoria di ciò che è accaduto tra Francesco e il sultano.
Imparare che la fede unisce e non divide.
Aspettativa fiduciosa di un bene, è la Provvidenza. Noi ci crediamo poco nella Provvidenza perché pensiamo di poter fare da noi stessi. Così senza Provvidenza c'è poca speranza. Il giubileo del 2025 è sul tema della speranza e questo è importante. Uomini di speranza, questo dobbiamo essere."
Alla domanda di Farouk dove si trova la Provvidenza? il card. Zuppi ha risposto: "Già il Meeting è una miniera di Provvidenza."
Ha poi aggiunto che dobbiamo uscire da un'idea perfezionistica di Provvidenza per vedere come si presenta nella realtà fino a saper vedere nella piccola riconciliazione la riconciliazione.
Ha infine ripetuto più volte che vi sono tantissimi esempi di Provvidenza sottolineando che il problema è di saperli vedere.

Anonimo ha detto...

https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2024/07/arciv-vigano-lettera-aperta-al-card.html?m=1

Anonimo ha detto...

Ricominciano con il mpox
https://www.maurizioblondet.it/author/blondet/
Maurizio Blondet 24 Agosto 2024
Il ministero della Sanità ha emesso il 19 agosto la prima circolare di trattamento della mpox, come è stato ribattezzato l’ex vaiolo delle scimmie.
Ricominciano – Tamponi, mascherine. Green pass, vaccinazioni di massa obbligatorie – obbedendo che più pedissequamente non si può alle direttive dell’OMS, ossia di Bill Gates e del burattino criminale che la guida.
Il Vincolo Esterno Supremo.
Qui sotto il comunicato dell’Ordine dei medici milanese, altrettanto pedissequo: eseguirà gli ordini come l’altra volta.

https://omceomi.it/2024/08/23/dichiarazione-di-emergenza-di-salute-pubblica-internazionale-per-malattia-mpox/24626/

Anonimo ha detto...

Riconciliazione che va di moda tra il clero diocesano, che vuol dire accettare tutto e tutti, porci compresi. Gesù dice: non date le perle ai porci. Il cane che torna al suo vomito... Razza di vipere, sepolcri imbiancati, avete per padre il demonio, IO sono venuto a dividere... mica tanto conciliante eh? Mica per nulla fu crocifisso e continuiamo a crocifiggerlo. Siamo molto riconcilianti e dissidenti da Lui.

Anonimo ha detto...


Tutti i passi che mi hanno portato qui”. L’incontro di un ragazzo gay col Papa

https://www.gionata.org/tutti-i-passi-che-mi-hanno-portato-qui-lincontro-di-un-ragazzo-gay-col-papa/

Il programma avanza. Ovunque

Anonimo ha detto...

Un "pontefice" che conferma i peccatori nel proprio peccato è qualcosa di scandaloso e impensabile.

Laurentius ha detto...

L'ho scritto tante volte che avrebbero ricominciato...

Cit. Andrea Zhok ha detto...

Per le prossime elezioni in alcuni Laender, in Sassonia i sondaggi danno Alternative fuer Deutschland intorno al 30% e il Bündnis Sahra Wagenknecht intorno al 17%; simili pronostici in Turingia.

Intanto ieri vi è stato l'annuncio dell'alleanza elettorale tra Robert F. Kennedy (ambientalista, con pedigree democratico) e Donald Trump, all'insegna della contestazione di quell'impermeabile apparato finanziario-militare-industriale rappresentato dai vertici Dem non meno che dai Necon ("Deep State").

Ecco, direi che è giunto il momento di rievocare, aggiornandola con un pizzico d'ironia, una celebre citazione:

«Uno spettro si aggira per l'Occidente: lo spettro del rossobrunismo. Tutte le potenze del vecchio Occidente si sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro: il Deep State e il World Economic Forum, Macron e Scholz, i laburisti inglesi e gli atlantisti italiani....»

A chi casca dal pero, a chi non capisce, a chi non si raccapezza, a chi crede che siano opportunismi irrazionali, accidenti della politica, a tutti questi voglio dare una notizia: questo è solo l'inizio.

Anonimo ha detto...

Basta con questo orrendo "festival della diversità". La strage in Germania. Persino al supermercato ci fanno il lavaggio del cervello sulla “diversità”, che ormai conta più della libertà e della vita in un Occidente che ha perso l'istinto di sopravvivenza.

https://meotti.substack.com/p/basta-con-questo-orrendo-festival

Anonimo ha detto...

ISIS rivendica attacco a Solingen, in Germania.

Anonimo ha detto...

Tutti durante la vita abbiamo incontrato persone diverse, ambienti diversi e abbiamo attraversato età  diverse, condizioni  diverse , come accade ora che i più  vecchi siano i più svegli?  La nostra infanzia è stata senza televisione,  pochissima radio e zero cinema. Abbiamo memorizzato le tabelline  e molte poesie. A scuola pochi libri sempre quelli, che si passavano o tra fratelli o tra amici, anche al liceo i libri erano pochi e sempre quelli. Si scriveva parecchio fin da bambini, pensierini, riassunti, descrizioni di paesaggi, di vacanze, di feste, poi temi, versioni in prosa eppoi di tutto, ogni materia dava lo spunto alla scrittura. E  anche quando iniziò  la televisione era pensata per la famiglia, per una sana istruzione ed informazione. Certamente siamo state generazioni con una educazione cattolica essenziale, come tutto il resto, non siamo stati distratti pur avendo anche tanto giocato con quello che c'era. Forse se un vantaggio abbiamo avuto, è che abbiamo vissuto la nostra infanzia quando ancora l'americanismo stava entrando ancora con passo felpato in una cultura cattolica docente, che dava il buon esempio ai popoli e quelli che vi si opponevano non potevano non cercare di allinearsi alla sua serietà. 
m.a.

mic ha detto...

# m.a.
L'educazione cattolica preconciliare, oltre ad orientamenti solidi, ci ha permesso di riconoscere le "variazioni" deformanti e depauperanti intervenute in campo ecclesiale.
Inoltre, è vero che "ogni materia dava lo spunto alla scrittura" e, per scrivere occorre avere idee da esporre; il che significa aver acquisito la capacità di pensare e di organizzare ed elaborare le espressioni del pensiero... Oggi i giovani si nutrono prevalentemente di immagini, ma l'immagine colpisce immediatamente la sensibilità senza il preventivo filtro della ragione...

Anonimo ha detto...

Ius scholae? Ma la scuola non integra nemmeno gli italiani
https://lanuovabq.it/it/ius-scholae-ma-la-scuola-non-integra-nemmeno-gli-italiani
Mi vien da dire :"Quando il latino e' utilizzato a cavolo".

Anonimo ha detto...

Come se non fosse stato sufficiente, durante l'adolescenza arrivava, come regalo, anche un diario promemoria personale di fatti, pensieri, sentimenti. Riguardo alle immagini anche noi ne avevamo e ne formavamo a iosa nei ricordi, nelle descrizioni, nell'ascolto delle fiabe, delle storie e della Storia e della geografia e di quanto andavamo imparando. Ma anche qui la differenza tra ieri ed oggi è che allora le immagini erano al 90 per cento produzione propria, mentre oggi una gran parte arriva preconfezionata, con tendenze al mostruoso, impressionante. Forse si può dire che prima si imparava a fare, a pensare, a conoscere se stessi, Dio e il mondo, oggi molto, se non tutto, viene consegnato preconfezionato in dosi massicce indigeribili, senza averlo mai neanche ordinato. Forse il calo di QI dipende dal troppo ingoiato e mai digerito. Siamo stati stuprati da montagne di parole e di immagini tentati dalla onniscienza, mentre nei fatti siamo instupiditi. Ma non solo, la morale andata a ramengo ha colpito a morte la parte nobile del nostro corpo, la testa.
m.a.

Anonimo ha detto...

C'è poco da dire, noi subiamo la storia che loro fanno e disfano, temo però che il risveglio nel paese delle notizie false sarà drammatico, anche se tacciono i disordini e le rivolte continuano ovunque e pazzi scatenati armati di coltello o bombe cucite addosso sono tra noi e non crediate siano pochi e isolati.

Anonimo ha detto...

"Telegram non era nato per fare soldi, ma per permettere alle persone di comunicare in libertà senza censura alcuna e senza alcun controllo da parte di governi e istituzioni.

Capite perché lo hanno arrestato? Poi è molto vicino a Mosca. Capito perché lo hanno arrestato? Amava l’Italia ed in particolare Torino dove ebbe a vivere.

Capite perché lo hanno arrestato? Al tavolo della cena ordinavano di tutto, lui due cose semplicissime che neppure consumò, ma che pagò lasciando cinquanta euro.

Capite perché lo hanno arrestato?".

(Davide Zedda)

Da qui in avanti i globalisti avranno filo da torcere perché le popolazioni si stanno svegliando e cominciano a vedere le corna piantate sulla testa di questi falsi benefattori dell'umanità!

Da Fb ha detto...

Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato ieri in aeroporto in Francia. La magistratura francese lo ha accusato di essere complice delle attività illegali consentite da Telegram, il noto sistema di messaggistica privo di moderazione e, pare, colpevole di non collaborare con le forze dell’ordine nelle indagini. Va segnalato che Durov aveva abbandonato la Russia nel 2014, dopo essersi rifiutato di consegnare a un’agenzia di intelligence russa i dati ucraini di un altro social network da lui gestito, VK. Una vicenda piuttosto oscura, a dire il vero, avvolta da un alone di mistero. Siamo sicuri che il motivo dell'arresto sia quello ufficializzato? O forse vi è dell'altro? Una cosa è certa al di là di ogni ragionevole dubbio: l'occidente, anzi l'uccidente liberal-atlantista, dovrebbe smetterla immediatamente di ripetere pavlovianamente che in Russia e in Cina arrestano i dissidenti, laddove nel regno della libertà occidentale sono difese a oltranza le libertà. Sempre più l'occidente turbocapitalistico presenta le fattezze di una gabbia d'acciaio con le sbarre arcobaleno: non solo il mondo occidentale sotto la cupola capitalistica va riducendo drasticamente i diritti sociali e del lavoro, ma sempre più appare incapace di garantire i diritti e le libertà personali, come peraltro limpidamente è emerso anche nei tre anni dell'emergenza epidemica. La fable convennue del mondo occidentale che tutela i diritti e le libertà, contro le perfide dittature rosse sparse per il mondo, non tiene più in alcun modo: l'ordine scaturito dal 1989 si proclamava il solo in grado di difendere i diritti e le libertà e invece sempre più appare simile a un inferno distopico in cui le libertà e i diritti vengono soppressi. La luna di miele tra capitalismo e libertà personali appare terminata già da un pezzo.

Anonimo ha detto...

L’arresto in Francia del patron di Telegram Pavel Durov apre nuovi inquietanti interrogativi, anche perché arriva a pochi giorni dagli attacchi a Elon Musk e a X arrivati dal Commissario Ue Breton e dagli eurodeputati di Macron. Non è facile stabilire il confine tra la necessaria collaborazione delle piattaforme nel contrasto al crimine e il diritto al libero accesso a informazioni non filtrate.
Certo è che in una democrazia liberale un provvedimento grave come l’arresto deve essere molto ben giustificato, altrimenti il sospetto di qualcosa di diverso rimane. Sono tempi duri per la libertà di espressione e non dobbiamo abbassare la guardia.

Anonimo ha detto...

Il castello di menzogne su cui è costruita la triade massonica libertà uguaglianza fraternità non è mai stato così in pericolo come adesso, con la diffusione dello strumento di internet che tende a sfuggire al rigido sistema di controllo operato dai Media al servizio del Potere. Ecco la fibrillazione di questi ultimi anni. Rischia di venir giù il castello di carte che da tre secoli almeno regge il mondo. Et voilà Monsieur! Tutto scorre, ma deve scorrere entro i confini stabiliti da Lorsignori. Non si deve toccare il Banco.

Anonimo ha detto...

Letto al volo che è partito un ordine tassativo per tutti i militari di ogni ordine e grado, effettivi e non, di rilasciare interviste e/ opinioni personali di ogni genere, se in giro si crede che terribili tempeste lacunari ed improvvisi tsunami marini affondino barche super tecnologiche, allora aspettiamo che torni in superficie il cadavere di Binladen.