Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 17 agosto 2024

Nuovo atto vandalico anticristiano in Francia

Precedenti qui - qui.
Nella laica e decadente Francia, che ha offerto al mondo intero le immagini distopiche delle recenti olimpiadi, l'ennesima profanazione. 

Questa notte hanno distrutto la storica croce di pietra a Saint-Valery-sur-Somme (Francia). 

È una croce eretta nel 1618. Non è un caso isolato, purtroppo è odio ormai diffuso e difficilmente arginabile alla nostra fede.

Non mancano fedeli e pastori che, oltre a riparare i danni materiali, promuovono preghiere di riparazione sul piano spirituale; ma la progressiva ingravescente perdita di identità e l'impoverimento anche culturale (che purtroppo non riguarda solo la Francia) preoccupa non poco per il futuro

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutti questi atti vandalici da dove nascono? Credo che una delle prime cause sia stato il presumere che l'educazione, l'istruzione, le buone maniere,  il rispetto della propria e altrui cultura si trasmettessero in automatico, a tal punto questo convincimento si diffuse che venne corroborato da tutta una pedagogia fai da te, da quasi autodidatta, ognuno ha i suoi tempi di maturazione, lasciamoli crescere senza appesantirli. E questo, lì per lì, sembrò  cosa buona e giusta in quanto l'educazione, l'istruzione, le buone maniere basiche erano patrimonio comune insegnato bene in ogni famiglia, dalle più semplici alle più altolocate. Ma questo sapere basico, non più insegnato bene, cominciò a sfilacciarsi, nel mentre entrarono usi e costumi di altri paesi e primo tra molti il modo di vivere americano che era più  moderno del nostro provinciale, cafone e troppo, troppo prolifico. Così  per ammodernarci cominciammo ad imparare dagli altri più avanti di noi che eravamo purtroppo anche cattolici. Quando poi si cominciò  a viaggiare ad occidente e ad oriente ci ubriacammo di tutte le altre culture e senza accorgercene dimenticammo la nostra cultura credendoci  sulla via di diventare ormai cittadini del mondo.Presto subentrò  anche il computer ed i bambini non possedettero più la calligrafia come i loro bisnonni, anche le tabelline furono sostituite dalla calcolatrice, della cavallina storna oggi forse pochissimi  conoscono la storia, così  gli inni sacri di Manzoni, Dante anche al liceo classico spesso viene omesso a favore della lettura di qualche romanzo contemporaneo di successo. Ora non siamo più provinciali, cafoni e prolifici, ma non siamo neanche cittadini del mondo anche se gli aerei ci depositano qua e là. L'enciclopedismo non ci ha reso più colti, ma ha oscurato la nostra cultura a noi stessi. E così è accaduto anche alla Chiesa, ieri sera leggendo il resoconto del CVII ,una frase del Cardinale Alfredo Ottaviani ha colpito nel segno, la riporto a memoria, ricordando che il Cardinale, durante il CVII, è stato sbeffeggiato da questo e quello della Alleanza Europea, quindi esclamò: la Chiesa è Maestra, ma se non corregge l'errore che Maestra è?  Così è stato per la Chiesa, così  il 'fai come ti pare' libera/mente ha distrutto una civiltà che chiunque voglia può  irridere e può distruggere i suoi simboli, i suoi ricordi. Oggi la stessa chiesa  insegna l'errore e con lei quasi tutto l'Occidente insegna e propaganda errori a 360 gradi. E non c'è più autorità  che corregga. E nessuna autorità insegna più ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
m.a.

tralcio ha detto...

Il nostro mondo occidentale (l'Italia soprattutto al nord è come la Francia) sconta un problema gigantesco nel clero che ha allontanato la maggioranza dei giovani dall'identità cristiana, creando una pericolosa confusione tra il cristianesimo e una sorta di solidarietà orizzontale, senza alcun senso del peccato verso Dio e totale acquiescenza alle mode mondane.

Alla perdita di identità cristiana corrisponde un'estraneità di fondo, che nei casi peggiori diventa rifiuto plateale, bestemmiato e violento, anche vandalico. Non diamone tutta la colpa agli stranieri perchè spesso non c'entrano.

Un cristianesimo in cui non si prega, non si fa penitenza e si pensa di aderire a Cristo solo superficialmente, senza alcun bisogno di conversione, rappresenta una tragica farsa che non riceve la Grazia dai sacramenti, perchè il peccato la fa da padrone nei comportamenti. Il clero è pesantemente corresponsabile, avendo smesso di predicare la Verità (che non cambia, essendo Cristo ieri, oggi e sempre). Adagiandosi nel buonismo misericordioso, ma senza giudizio, si sono accettati divorzi, aborti, convivenze, abuso di sostanze, lontananza dai sacramenti, assenza di adorazione e di devozione per l'Eucaristia, assenza di devozione mariana, poca sapienza dottrinale, metafisica e pochissima immedesimazione nelle vite dei santi, quando non vengono usati per farne caricature come purtroppo accade con San Francesco.

Il mondo è quel che è, ma la tragedia peggiore (da noi) è che gran parte del clero è quel che è diventato, togliendo zelo al popolo cristiano e abbandonandolo nella battaglia consegnandolo nelle braccia del nemico, rendendo ridicolo il cristianesimo, di fatto non differente dal mondo e indifferente all'esigenza di distinguersene.

Il vero dramma non sono gli atti vandalici, ma l'estraneità dall'identità cristiana favorita da predicazioni scandalosamente distratte dalla dottrina.

Attenzione anche a chi con faciloneria etichetta i protagonisti degli ultimi anni di storia facendone un coacervo indistinto, quando ognuno ha lottato nella sua coscienza per riconoscere gli errori e farvi fronte.

Paolo VI disse che vedeva un profilarsi nella Chiesa di un pensiero non cattolico, destinato a diventare maggioranza. Attendevamo la primavera ed è venuta la tempesta... Benedetto XVI trent'anni dopo notò che quella previsione era realtà: il pensiero non cattolico nella Chiesa è divenuto maggioritario! Avranno le loro responsabilità ma hanno riconosciuto e denunciato la realtà. Sonostati combattuti da quelli che oggi spadroneggiano. E non ce la caveremo ritenendo il Concilio la causa di tutto e tutti i Papi postconciliari ugualmente responsabili. Benedetto XVI e Bergoglio sono agli antipodi, ma il clero attuale in larga parte pare sulla scia di Bergoglio, la cui legittimità nel ruolo è sempre meno certa, per varie ragioni.

Nemmeno Bergoglio però farebbe i danni che fa se non ci fossero vescovi e clero ben contenti di ragionare come lui, ed è questo il guaio, che porta all'estraneità con Cristo anche tra i battezzati, specialmente molti giovani, i più disagiati e problematici, dentro famiglie sfasciate dalle convivenze, i divorzi e la sessualità distorta. I più insani poi sono anche un po' vandali, ma loro e i loro genitori sono stati giustificati dalla perdita di senso della predicazione del cristianesimo, portandoli a non avere difese dal Male e quindi a vivere nel peccato, addirittura incoscienti circa una vita di Grazia.

... continua

tralcio ha detto...

Bisogna avere tanta pietà per questo popolo tradito e anche per i pastori traditori: sta avvenendo ciò che i Papi (legittimi) avevano intuito e visto, cercando di porre un freno, traditi dai loro sottoposti e collaboratori.

Il piccolo resto tuttavia, raccolto attorno a Cristo, a Maria e ai santi, è un dato di fede che permetterà all'umanità di poter confidare su un futuro migliore. Molte anime si perdono perchè non c'è chi si sacrifichi per loro... La Madonna a Fatima ha parlato a quelli del piccolo resto, perchè siano consapevoli di un ruolo.

Non basta dire Signore, Signore... a molti sedicenti cattolici il Signore chiuderà la porta dicendo "non vi conosco". Terribile epilogo di molte vite teoricamente ordinate a predicare il Signore e a conservare la fede ed invece divenute motivo di una perdita di orientamento.

Un mondo intero gode di questa situazione, della chiesa bergogliana. Non facciamo l'errore però di considerare Paolo Vi, Giovanni Paolo II o Benedetto XVI alla stessa stregua. Grazie a loro quelli come me hanno conosciuto la fede e - dopo aver lungamente contribuito alla deriva postconciliare- grazie a loro hanno iniziato a capire l'inganno in atto, portato in seno alla Chiesa dal Nemico e dai suoi servitori in terra, odiatori di Cristo, incardinati anche nella Chiesa.

Possono disprezzare Fatima, ma Fatima accadrà.

Il Signore abbia pietà di noi, che intanto possiamo dire Maranatha!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo. Ma... commenti più lunghi dell'articolo come nel blog anti-neocatecumenale? Chi ha la pazienza di leggerli? Forse solo chi li scrive e qualche sfaccendato.

mic ha detto...

Come mai le danno fastidio? Strano che guardi alla lunghezza e non al contenuto!

Aloisius ha detto...

Commenti che invece sono molto interessanti, ben argomentati e ben scritti.
Continuate così.
Aloisius

Anonimo ha detto...

Due motivazioni di fondo:

1) cercare di essere chiari;

2) importante che il Signore nostro Gesù Cristo veda, legga il nostro impegno. Perché i nostri sempre piccoli nascosti impegni, anche se così  così, sommati avranno un buon effetto, a Dio piacendo!
m.a.

Anonimo ha detto...

Il satanismo alle olimpiadi

Visionetv

Sereno Graffiante ha detto...

La data in cui quella croce fu eretta, 1618, fu l'inizio della guerra dei trent'anni, in cui l'Europa cattolica e quella protestante si scontrarono. Non so da chi fu eretta quella croce, ma certo era un simbolo della cattolica Francia contro il ribollire dei tini protestanti, quell'eresia che si stava propagando in buona parte dell'Europa, soprattutto nordica.

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

@sereno graffiante
C'è un problema: la Francia nella Guerra dei Trent'anni, pur guidata da un Principe della Chiesa, si schierò con i protestanti in funzione antispagnola, facendo proprio perdere a quella guerra il connotato di una guerra di religione.

Anonimo ha detto...

La Guerra dei Trent'anni fu una guerra di religione. Ma non fu solo quello. Giocavano anche i tradizionali motivi della politica di potenza. La sciagura per l'Europa cristiana fu la guerra delle due principali monarchie, Francia e Spagna, per il dominio del continente, a cominciare dall'Italia, vittima predestinata. Francesco di Valois si era addirittura alleato coi turchi, per accerchiare gli spagnoli, dai quali si sentiva accerchiato, per via dei domini asburgici (dall'Olanda-Fiandre, scendendo per il Reno, sino alla Liguria). Luigi XIII e XIV continuarono la stessa politica, facendo prevalere la ragione di stato su tutto.
H

Anonimo ha detto...

Il fastidio che lei presume è una sua polemica supposizione... Inutile. Al contenuto, se non se ne è accorta, ho ben guardato, dato che ho scritto come premessa che ero d'accordo. Però la lunghezza eccessiva va a discapito oggettivamente dell'incisività (e anche della leggibilità). Come blogger veterana dovrebbe conoscere queste leggi basilari del giornalismo... E non stizzirsi se qualcuno gliele ricorda.

mic ha detto...

La ringrazio per avermi ricordato le leggi del giornalismo.
Personalmente, mentre riconosco l'efficacia di una comunicazione rapida ed essenziale, mi lascio affascinare dai contenuti di interesse e di pregio a prescindere dalla lunghezza e, se capita, ho il piacere e mi dò la libertà di condividerli. Chi vuole li legge (e penso se ne giovi), chi non gradisce passa oltre.

Anonimo ha detto...

Quando è cominciata la crisi dell'Europa cattolica? Tesi tradizionale: con Lutero, con l'individualismo protestante, cui hanno fatto seguito le guerre di religione ed infine, anche
per reazione, l'affermarsi di una concezione laica e assolutistica dello Stato. Tesi esatta ma non completa. La verità è forse più complicata.
La crisi dell'unità morale e politica della cristianità è cominciata con la lotta irrisolta tra papato e impero, i due poteri fondamentali, lotta dalla quale hanno cominciato ad emergere le monarchie nazionali, tendenzialmene "sovraniste" si direbbe oggi: comunque Stati laicamente fondati, in Italia principati e signorie a causa della situazione di divisione strutturale del paese. Il fondamento laico emerse alla fine solo nel 1648 alla fine della Guerra dei Trent'anni, ma quando la Chiesa come potenza secolare (papato politico) era da tempo di fatto scomparsa, schiacciata da Carlo V, re e imperatore "cattolico".
Correlativamente ci un'involuzione notevole della Scolastica, incartatasi nel nominalismo e nella negazione degli universali (Ockham), nello "scolasticismo". Le eresie, represse ferocemente nel XIII secolo, ripresero vigore, sino ad esplodere con Lutero & Co, spaccando la religione cristiana in due.
La decadenza comincia sempre dall'interno delle istituzioni create dall'uomo.
La Chiesa non è ancora scomparsa solo perché fondata da Dio. Ma non sfugge alle leggi della decadenza, confermate dalla storia.
H