Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 26 agosto 2014

Mons. Negri: “Noi cristiani dobbiamo molto alle Crociate”

Il vescovo contro "la mentalità laicista che cerca di dominare la nostra coscienza e il nostro cuore". [qui] - [Vedi anche]

In questi giorni gli scontri inter-religiosi riempiono le cronache con nuovi quotidiani massacri, provocando reazioni di sdegno da parte dei cittadini e dei politici, così come manifestazioni di solidarietà verso gli oppressi. Manifestazioni come quella, l’ultima in ordine di tempo, di esporre la “N” di Nassarah, ossia di nazareno nella sede dell’Arcivescovado e nelle case dei fedeli cattolici, per sensibilizzare sulle atrocità commesse in Iraq e in Siria ai danni dei cristiani voluta dall’arcivescovo Luigi Negri.
In un clima del genere non possono non tornare a galla parole scritte solo pochi mesi fa proprio dall’arcivescovo di Ferrara-Comacchio – pubblicate sul sito missagregoriana.it – in risposta a un articolo di don Federico Pichetto apparso su Il Sussidiario, nel quale il parroco criticava le Crociate e le indicava come un “travisamento dell’ideale evangelico di Cristo”.

Parole, quelle di Negri, che non mancheranno di far discutere: “Le Crociate – scrive l’arcivescovo riprendendo un pensiero dello storico Franco Cardini – sono state un grande «pellegrinaggio armato», protagonista del quale fu, nei secoli, il popolo cristiano nel suo complesso. Una avanguardia di santi, una massa di cristiani comuni e, nella retroguardia, qualche delinquente. Non so quale avvenimento della Chiesa possa sfuggire a una lettura come questa. Sta di fatto che noi, cristiani del Terzo millennio, – sottolinea Negri – alle Crociate dobbiamo molto”.

Fra i ‘vantaggi’ portati dalle Crociate, il monsignore indica, in primis, il fatto che “non si sia perduta la possibilità dei grandi pellegrinaggi in Terrasanta: nei luoghi della vita storica di Gesù Cristo e della nascita della Chiesa. Alle Crociate – continua l’arcivescovo – dobbiamo che si sia ritardata la fine della grande epopea della civiltà bizantina di almeno due secoli, e si sono soprattutto salvate dalla dominazione turca le regioni della nostra bella Italia, che si affacciano sul mare Adriatico, Tirreno e Ionio, falcidiate da quelle sistematiche incursioni di corsari e di turchi che hanno depauperato nei secoli le nostre popolazioni. Anche la tua bella Liguria – prosegue Negri riferendosi alla regione di provenienza del parroco ‘anti-crociate’ – ha dovuto costruire parte dei suoi paesi e delle sue piccole città a due livelli – il livello del mare e il livello della montagna – per poter sfuggire a queste invasioni che hanno fatto morire nel buio della cosiddetta civiltà araba e islamica centinaia e migliaia di nostri fratelli cristiani, a cui era stata tolta anche la dignità umana e di cui noi facciamo così fatica a fare memoria. Nessuna realtà cristiana – sottolinea Negri – esprime la perfezione della fede che è solo in Gesù Cristo, ma nessuna esperienza cristiana è invincibilmente diabolica. Passare dalla fede alle opere è compito fondamentale del cristiano di ogni tempo”.

Nessuna condanna ma, anzi, sforzo “per recuperare questa bellezza della storia cristiana” per la quale “bisogna guardare la realtà secondo tutta l’ampiezza cattolica. La mia generazione e quella di molti amici dopo di me – afferma Negri – hanno un sano orgoglio della nostra tradizione cattolica. Per questo sentono in modo assolutamente negativo desumere acriticamente l’immagine della Chiesa dalla mentalità laicista che cerca di dominare la nostra coscienza e il nostro cuore.

“Certo, l’essenza di questa tradizione cattolica e che, quindi, comprende anche le Crociate, è il desiderio di vivere il rapporto con Cristo e di annunziarlo nella concretezza del suo popolo che è la Chiesa, nelle grandi dimensioni che rendono il cristiano autenticamente uomo: la dimensione della cultura, della carità e della missione. È questo – spiega Negri – il Cristo che sta all’origine di tante iniziative del passato e del presente. Nessuna iniziativa lo esprime adeguatamente, ma l’assenza di qualsiasi capacità di presenza nel mondo e di giudizio sulla vita degli uomini e sui problemi degli uomini fa dubitare che esista una fede autenticamente cattolica. La fede in Cristo può rischiare di ridursi a essere spunto per mozioni soggettive e spiritualistiche da cui metteva in guardia il santo padre Benedetto XVI all’inizio della sua splendida enciclica Deus Caritas Est: un Cristo che rischia di stare acquattato nel silenzio della coscienza personale, che non diventa fattore di vita e di cultura, che non tende a creare una civiltà della verità e dell’amore. Ricordo ancora con commozione quando facevo la terza liceo una lezione di Giussani in cui disse letteralmente: «La comunità cristiana tende a generare inesorabilmente una civiltà».

“Nella mia esperienza pastorale e culturale – afferma ancora l’arcivescovo – ho sempre sentito come punto di riferimento sostanziale la grande certezza di Giovanni di Salisbury che diceva: «Noi siamo come nani sulle spalle di giganti». È perché siamo sulle spalle di giganti che vediamo bene il presente e intuiamo le linee del futuro. È questo – conclude Negri – che rende così appassionata la nostra responsabilità, senza nessuna dipendenza dagli esiti, con la certezza di portare il nostro contributo, piccolo o grande che sia, alla grande impresa del farsi del Regno di Dio nel mondo, che  coincide con la Chiesa e la sua missione.

44 commenti:

Catholicus ha detto...

Parole cattoliche in un diffuso clima non solo laicista ma anche ecclesiale massificato in base ai più triti luoghi comuni anticattolici.

lister ha detto...

Un Cattolico che non si piega al vento sincretista-massonico che soffia in Vaticano

Anonimo ha detto...

Leggere queste cose mi fa venire in mente un libro epistolario di D'Annunzio titolo Solus ad solam....Senza radici,Mic,è un libro scritto a 4 mani dall'allora card.Ratzinger e Marcello Pera....bellissimo, attualissimo, da far imparare a memoria ai ragazzi che vanno a scuola, per far capire dove sta scivolando l'Europa....lette anche le parole drammaticamente profetiche di Saho, oggi tocca a noi, fra breve toccherà a voi europei, il piano Kalergi procede a gonfie vele, e tutti dormono beati col cuscino arcobaleno sotto la testa. Lupus et Agnus.

Turiferario ha detto...

Discorso giustissimo, che i soliti imbecilli travisano a bella posta accusando mons. Negri di voler bandire una nuova crociata... La sua è una rivalutazione delle Crociate, e della prima soprattutto, come fatto storico appartenente al loro tempo, in linea del resto con la storiografia anche "laica" degli ultimi anni. Giudicare il passato con il metro dei figli dei fiori è un esercizio retorico da microcefali: anche nel presente d'altronde e non solo nel XII secolo l'uso della violenza necessita di una risposta con la forza. Un plauso, naturalmente, a un vescovo che ha il coraggio di dire, al momento giusto, una verità impopolare al costo di esporsi a critiche e pernacchie.

Anonimo ha detto...

Grazie,monsignor Negri, finalmente si scorge una luce ad illuminare la notte buia del triste tempo in cui viviamo. Il cattolicesimo sopravvivrà finché ci saranno pastori che riescono a discernere tra il bene ed il male, tra la verità e l'errore.
Che Dio lo protegga e lo ispiri sempre.

Anonimo ha detto...

Grande Negri! Gente che parla chiaro e non si piega! E' vero: giudicare il passato con il metro dei figli dei Fiori è un esercizio retorico da microcefali. I soliti noti schiumeranno di rabbia.

rr ha detto...

Il fenomeno "Crociate" era già mal valutabile con i metodi storiografici marxisti. Figuriamoci oggi con i pseudo studi politically correct di quella banda di imbecilli che giocano a fare i "maitres à penser" europei (BHL un nome su tutti).
A PROPoSITO DI "iNVASIONE":HAI LETTO, lUPUS, DEL BEL GIOcHINO TRA IMMIGRATI-MINISTERO-REGIONE SaRDEGNA-COMUNE DI SANTADI CHE STA COSTANDO L'IRaDDIDDIO AI CON TRIBUENTI ITALIANI ? Non so se siano più cretini o più delinquenti, o tutte e due in sieme.
Inatnto i contribuenti, beoti, si stan già preoccupando di pagare IMU, TASI, ecc., senza capire che finchè non smetteranno di pagare, lo Stato i soldi li darà (anche)a 'sta gente qui ?
RR

Anonimo ha detto...

Gli immigrati vogliono vedere fino a dove arriverà la nostra accettazione e la nostra stupidità vigliacca, è patetico, li aiutiamo e loro ci prendono in giro con prepotenza e richieste sempre più arroganti mentre gli italiani tirano la cinghia.

Annarè ha detto...

Bisognerebbe fare come i Cristeros che inizioalmente lottarono contro lo Stato liberale liberticida, boicottando a suon di sacrifici il mercato interno, evitando dunque di comprare cose che comportasssero un guadagno per lo Stato. Solo questo i liberali comprendono, quando i soldi non entrano cominciano a tremare.

Anonimo ha detto...

rr ha detto..
Non so se siano più cretini o più delinquenti, o tutte e due insieme.

Tutte e due insieme,sopratutto chi elegge certi politici.... certo è che la scelta risulta sempre più ardua, nella panoramica politica attuale.

Anonimo ha detto...

In Sardegna non so, cara Rosa, ma ti posso assicurare che anche in ER si danno un bel daffare....ti passo un bellissimo articolo, non farti fuorviare dal titolo, è politico ed interessante, BXVI:pope as prophet by George W Rutler, su www.crisismagazine.com......and stupid is who stupid does, dedicato a tutti i nostri connazionali dormienti.Lupus et Agnus

mic ha detto...

Gli immigrati vogliono vedere fino a dove arriverà la nostra accettazione e la nostra stupidità vigliacca

il calamento di braghe e la prostrazione di politici e pastori non danneggia solo noi e la nostra civiltà, ma gli stessi immigrati, perché queste cose, se portate alle estreme conseguenze, possono suscitare reazioni estreme di rigetto. In questa situazione di indifferente inerzia e di perdita di identità al momento non vedo grandi possibilità di rigetto; ma nella situazione di crisi in cui siamo, se il "coma indotto" in cui ci stanno facendo vivere si trasformasse in qualcosa di peggio, le reazioni irrazionali possono essere imprevedibili.
Sarebbe meglio preoccuparsi in anticipo e di uscire dal coma (anche se i burattinai lo rendono difficile se non impossibile) e di essere più consapevoli e responsabili per il resto.

Anonimo ha detto...

Mic, hanno già detto che assieme agli immigrati vi sono pure i fomentatori di odio che approdano in Europa con un preciso intento, i nostri politici consapevolmente o meno, li favoriscono, dobbiamo far tesoro di ciò che ci dicono i vescovi orientali, Magdi Allan e ciò prima che sia troppo tardi!

rr ha detto...

Grazie, Lupus.
Allora la storia in Sardegna è che un centinaio di immigrati africani, non so se richiedenti asilo o no, è stato trasferito alla chetichella settimana scorsa da Napoli a Santadi, paesino a circa 2 ore da Cagliari, e alloggiato in un villaggio turistico desolatamente vuoto, I negri non si sono trovati bene perché c'era caldo e c'erano le zanzare (!!!) e han fatto casino col risultato che sono stati subito riportati a Napoli, In aereo entrambe le volte. Costo dell'operazione tutta: pare 200.000 euro !!!
Non contenti questa settimana han portato ancora immigrati, Siriani ed Irakeni, che manco hanno chiesto asilo perché vogliono andarsene dall'Italia. Risultato: neanche a questi il resort tre stelle è piaciuto (troppo lontano da Cagliari) e sono tutti nottetempo spariti. Altri soldi buttati, per noi contribuenti, ma intascati da chi si sta facendo ricco con queste storie.
Solo UN'edizione di un TG solo ne ha parlato.
RR

mesmer ha detto...

queste cose, se portate alle estreme conseguenze, possono suscitare reazioni estreme di rigetto

La storia recente e remota insegna. A dire il vero qualche timido segno di resipiscenza si comincia a intravvedere. Ma è ancora troppo timido e sparuto.

Il paradosso (apparente, faceva notare qualcuno) è che la tardiva consapevolezza del fenomeno e della sua urgenza si sta facendo strada più rapidamente fra gli editorialisti e i reporter (spesso questi ultimi scoprono l'indifendibilità delle posizioni solidaristiche solo dopo essere stati rapiti o minacciati di morte da coloro verso cui invocavano comprensione e solidarietà) che fra gli uomini di Chiesa.

Chiesa catalettica di una società catalettica, laddove invece la Chiesa dovrebbe vegliare e portare il risveglio. Monsignor Negri esce nobilmente e virilmente dal coro. Un pastore di razza e di rango.

Anonimo ha detto...

Allora 2 cose tanto per....segnalo l'ennesimo disgustoso libro elogiativo 'Leader come Francesco' di B.Bellardini al cospetto del quale AT è tiepido.....l'altra nota dolente: come saprai, dopo il terremoto del modenese,non è stato fatto un beneamato ca.....volo per quegli sciagurati che hanno perso casa, sono stati ospitati in strutture alberghiere sulla costa,pagate dai comuni di pertinenza,leggasi noi cittadini, poi c'è stata la stagione turistica, sono stati sparpagliati per varie casefamiglia della Caritas ed affini, ora arrivano fancazzisti sedicenti richiedenti rifugio politico, e allora ospitati come le roi soleil, fanno niente da mane a sera, ti tirano il piatto dietro perché quello non lo mangio, non mi va, non mi piace, stanno a chattare a scrocco in arabo ed altre lingue incomprensibili, da sera a notte fonda, poi un bel mattino poufffff, spariti, andati dove? Inch'Allah. Ho finito di raccontare, di pagare per questi individui no, perché c'è chi ci guadagna, non noi, e chi ci rimette, sempre noi, esaustivo ed un pochetto inca.....to.Lupus et Agnus.

Stefano78 ha detto...

...e leggi i commenti all'articolo (al link originale). E ti cascano le braccia.

Rr ha detto...

Beh, Stefano, so' ferraresi. Lupus et agnus ci racconta sempre come ragionano dalle sue parti. Anche se Rimini mi e' sembrata anni luce avanti del Fferrarese, dove sembra sempre che da dietro un cascinale diroccato o un filare di alberi debbano spuntare camicie nere e partigiani all' arma bianca.
Povero Monsignor Negri, quanto daffare lo aspetta tra i suoi fedeli !
rr







Anonimo ha detto...

Stefano78 ha detto...
...e leggi i commenti all'articolo (al link originale). E ti cascano le braccia.

Dopo aver letto tutti quei commenti velenosi, se non dovessi praticare la carità cristiana augurerei a tutte quelle brave persone che venga fatto alle loro mogli ai loro mariti, ai loro figli, ciò che stanno facendo ai nostri fratelli cristiani e poi vediamo la reazione che avranno.

bernardino ha detto...

Eccellenza Reverendissima, (spero che Ella segua questo blog, o che Le arrivi questa mia anche per vie traverse), Lei sà meglio di me che le crociate in ogni epoca hanno difeso la Chiesa di Cristo da chi voleva invaderLa e distruggerla (anche se la Chiesa è di Cristo Signore) a livello materiale, e non volevano ne invadere ne annientare nulla.
Come le crociate dei tempi andati, oggi Lei è un pilastro per la difesa di questa nostra Chiesa, non solo contro le false religioni che vorrebbero distruggere la nostra Dottrina Cattolica, ma anche difesa contro i molti pseudo/preti che si autoproclamano preti, ma non si sà di quale religione (perchè quando ci si mette contro Cristo e si è a favore dei vari Giuda, non ci si può chiamare preti).
Oltre questo Lei me lo insegna, e dovremmo ricordarlo anche a questi pseudo, che Gesù entrando nel Tempio, che era ridotto ad un mercato, prese le funi, rovesciò tutto e cacciò tutti dal tempio, in quanto quella gente aveva profanato la Casa del padre suo, (cosa cambia dunque dalle crociate?).
Pertanto Gesù ci chiede di difendere la Sua Chiesa anche col sangue (e qui ritornano il valore delle crociate di tutti i tempi a difesa della Chiesa) perchè, Lui soprattutto, ha dato il Suo Sangue per difenderci dal maligno.
Dunque i vari Pichetto, prima di parlare (siccome sono o protestanti o islamici , e non capisco chi li ha mandati avanti per la strada dei seminari) dovrebbero rileggersi i vari Nuovo e Antico testamento, e se non si sentono più (se mai lo siano stati) pastori di anime, possono sempre andare incontro agli islamici o i protestanti, perchè qui stanno rovinando decine e decine di migliaia di anime. Nessuno ha obbligato questa gente a seguire Cristo, e se lo hanno fatto e sentono di aver sbagliato, fanno sempre in tempo a cambiare strada, anzichè mettere in dubbio le parole di Vescovi come Lei, Oliveri, Burke, Ranjit, Schnaider ed altri come Voi Ecc.ze Rev.me.
Inoltre vorrei dire ai vari Pichetto che nel se nel malaugurato caso arrivassero gli islamici con la loro invasione, le prime teste a cadere sarebbero proprio le loro. Mi dispiace perchè a causa loro verremmo massacrati tutti Cattolici e non, perchè l'islam non vuole distruggere solo la nostra religione, ma vuole imporre la sua cultura e distruggere tutto ciò che non è nelle loro menti (se menti si possono chiamare).
Ricordiamoci di Hitler, di Stalin, di Mao, oppure del Vietnam o la Cambogia.
Purtroppo dimentichiamo troppo in fretta la storia passata dei popoli. Bisognerebbe studiare di più e mantenere la memoria.
Care Ecc.ze, vogliamo bene prima di tutto alla Santa Chiesa ed al Papato e di conseguenza a tutti Voi che vi esponete in prima linea.

Anonimo ha detto...

Mica solo le braccia. Ci trovi commenti vili, ipocriti, saccenti, pieni di finta compassione, di superbia e di invidia. Roba da figlio dei Fiori.

Turiferario ha detto...

Forse un vescovo coraggioso prima o poi spiegherà che non è cristiano, e nemmeno umanitario, limitarsi ad andare a prelevare tutti i santi giorni, da anni, in mezzo al mare i superstiti dei viaggi su tavole di ponte: cristiano è impedire che partano. Il problema è che in Libia non c'è uno Stato, è lì che bisogna intervenire. Il Buon Samaritano, se tutti i giorni si imbatte in qualcuno massacrato dai ladroni, non può soltanto raccoglierlo e curarlo, deve cercare di fare in modo che i ladroni siano messi in condizione di non nuocere.

Anonimo ha detto...

Beh, ragazzi Ferrara è una città piena di ebrei e massoni......che volete pretendere, basta vedere le loro tv private......

mic ha detto...

http://blog.despot.ch/le-sacrifice-de-james-foley-un-crime-a-deux-lames

Lo avevo visto e non solo lì. C'era in rete persino il filmato che mi sono rifiutata di guardare.
E non l'ho ripreso in un articolo perché la nostra cronaca è già piena di cose che fanno male, davvero....

E, anche se è necessario guardare in faccia la realtà, ogni tanto ristorarsi bisogna.

Catholicus ha detto...

"Beh, ragazzi Ferrara è una città piena di ebrei e massoni......che volete pretendere, basta vedere le loro tv private......"

Ferrara? E Firenze?

Anonimo ha detto...

'Silenzi e denunce: Pacelli Ratzinger Bergoglio' su infinito.quotidiano.blogspot.

Aici ha detto...

comunque non ci vedo nulla di male ad una nuova crociata per difendere i cristiani nel mondo!

Anonimo ha detto...

Dunque avendo il computer libero oggi mi sono leto gli agghiaccianti commenti sotto, solo un 10% scartso ha fatto rilievi interessanti,il rimanente è un frullato di cervelli marxci e non è un errore,tra l'altro al capiscvione sotuttoio, i numeri non sono invenzione araba, arrivano dall'India....forse sui testi storici che circolano nelle scuole italiamne non fa audience la vera storia, questo è il risultato del post 68,ahimé e poui basya sentire sansonetti and co. per lasciarsi cadere le braccia ed anche qualcos'altro, ma tant'è, Bruno sarà sempre un eroe vittima dell'oscvura chiesa, ignorando che manco per spia lo volevano i protestanti, loro sì liberal, mica inquisitori, basta dimentixare per uin attimo Salem e i roundheads, ma forse questo è troppo per gli ipernutriti cresciuti a bignami popperiani e dintorni;una precisazione da Ravenna in giù è diverso, Ferrara fa storia asé, con annessi e connessi,infatti loro vorrebbero andare in Emilia, ma Bologna nienca per sbaj al voj.....mons.Negri è stato rimbrottato anche da un altro campione dell'ecumenismo(Bettazzi) che ancora pontifica sul totem vat2.....che ce vuò fa', non ha molta fortuna con le diocesi,prima stava a S.Marino <:!.Lupus et Agnus.

lister ha detto...

Ma, a Ferrara, l'han capito che il Komunismo è finito? Che le teorie di Marx ed Engels sono state sbugiardate dalla Storia recente? Che il parlare solo in termini buonisti-mondialisti conduce solo all'appiattimento morale, sociale, civile?
Ma lo sanno, a Ferrara, che l'Italia si è emancipata?

Hanno mai sentito parlare, almeno, degli 800 (ottocento!!!) martiri e Santi di Otranto?

Hanno mai tentato di capire l'importanza della sconfitta dei Turchi a Lepanto e che, senza quella vittoria, andremmo tutti in giro vestiti con la dishdasha i maschi, col burqa le donne?!

Anonimo ha detto...

Il problema è che in Libia non c'è uno Stato ...

In Libia c'era uno Stato. Anche in Iraq. In Sirya ce n'è uno, che si sta cercando di distruggere.
Chi dobbiamo ringraziare?

Alessandro Mirabelli ha detto...

Su Negri: Grande Negri. Rara avis con Caffarra, Crepaldi e Oliveri qui in Italia.
Sugli immigrati: venerabili, come farebbero a sostenere loro stessi ed il loro indotto Caritas italiana e & ed altre ong? Devono la loro esistenza e la solidità dei loro bilanci agli africani che hanno attraversato il canale di Sicilia al modico prezzo, dicono, di 4/5.000 $.

Anonimo ha detto...

Purtroppo, i modernisti hanno vuotato Europa della fede cristiana e della maschilità cristiana, quindi fare crociate oggi per defendere cristiani è impossibile...


Romano

Turiferario ha detto...

Ho visto i commenti acri e livorosi. Che dire? Ci vedo in filigrana qualcosa di positivo: c'è rabbia, c'è risentimento, ma c'è anche un forte interesse verso chi si attacca. Posso sbagliare, ma in queste persone è ancora vivo il ricordo di antiche esperienze che hanno segnato in bene la loro vita, e sotto sotto vorrebbero che ritornassero. Dopo ci sono state incomprensioni, allontanamenti anche per futili motivi, ma se anziché covare rancori cominciassero a pensare che gli esseri umani sono sempre fallibili e andassero con la mente alle esperienze positive, che accadrebbe? C'è da augurarsi che almeno per qualcuno di loro possa accadere.

Marco Marchesini ha detto...

http://www.fulvionapoli.it/sommateologica/II_II_q10.htm



[39236] IIª-IIae q. 10 a. 8 co.
RISPONDO: Ci sono degli increduli, come i Giudei e i pagani, i quali non hanno mai abbracciato la fede. E questi non si devono costringere a credere in nessuna maniera: perché credere è un atto volontario. Tuttavia i fedeli hanno il dovere di costringerli, se ne hanno la facoltà, a non ostacolare la fede con bestemmie, cattivi suggerimenti, oppure con aperte persecuzioni. Ecco perché coloro che credono in Cristo spesso fanno guerra agli infedeli, non per costringerli a credere (perché anche quando riuscissero a vincerli e a farli prigionieri, li lascerebbero liberi di credere, se vogliono): ma per costringerli a non ostacolare la fede di Cristo.
Ci sono invece altri increduli, i quali un tempo hanno accettato la fede e l'hanno professata: e sono gli eretici, e gli apostati di ogni genere. Costoro devono essere costretti anche fisicamente ad adempiere quanto promisero, e a ritenere ciò che una volta accettarono.

Questa è la dottrica cattolica!

Rr ha detto...

Lupus,
e' evidente a chiunque passi da quelle parti che Rravenna e Rimini sono una cosa, Ferrara tutt' altro. Cosi com' e' vero che i bolognesi non li vogliono, come mi disse anni fa una mia conoscente bolognese.
Monsignor Bettazzi ha ancora da parlare? Ma quand'e' che saremo liberati da tutti ' sti tromboni mal vissuti, mal invecchiati e rovinatori di giovani e di anime ?
Rr

Alessandro Mirabelli ha detto...

Saremo liberati dai vecchi tromboni alla Bettazzi quando i preti nati dopo il Vaticano II si accorgeranno che i modernisti hanno desertificato la Chiesa. Deve passare ancora una certa generazione di preti e di vescovi.

Jacobus ha detto...

Il problema è che questi seminano deserto e rovine nelle generazioni nuove e sono pochi quelli che custodiscono il Depositum integro.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Dalla sua pagina Facebook Socci continua a prendere di mira, e a ragione, il vdr. Avete notizie su come sta procedendo la sua marcia su Roma sapendo che ormai da una decina di giorni egli ha varcato il Rubicone?

Anonimo ha detto...

Molte cose giuste, nelle parole di monsignor Negri.

Ma anche qualcosa che non mi convince: un forte spirito antiarabo e antislamico, che mi pare trasudi da queste parole: "nel buio della cosiddetta civiltà araba e islamica". "Cosiddetta"? La civiltà araba (che non è poi solo e tutta mussulmana) non è "cosiddetta", è una vera e grande civiltà: non mi metto a portare argomenti, perché basta aver fatto non dico il liceo, ma le medie (quelle d'un tempo perlomeno), per saperlo.

E qui, intendiamoci bene: siamo tutti contro un certo falso ecumenismo indifferentista, che non chiama col loro nome l'eresia e l'errore: che si chiami protestantesimo, ebraismo, islamismo o quel che volete.

Così pure, siamo tutti contro i fanatici e i violenti, mussulmani o ebrei o quel che volete, e a favore dell'uso della forza, quand'è necessario, per difender gl'innocenti. (Non era certo questo, sia ben chiaro, il caso della criminale guerra contro l'Iràq, che ha offeso ogni principio morale e giuridico, e le cui vittime aspettano ancóra, e temo aspetteranno a lungo, una riparazione.)

Ma, sul piano politico, l'antislamismo (e peggio l'antiarabismo) è molto sospetto, e funzionale agl'interessi d'ambienti e orientamenti ideologici che non dovrebbero punto esser graditi ai frequentatori di questo diario in Rete.

Bisogna esser davvero ingenui per credere, come Giuliano Ferrara o Marcello Pera, che l'America e Israele siano i portabandiera della cristianità. E a codesto imbroglio appunto, all'ideologia occidentalista o neoatlantica, rischia d'esser funzionale l'antislamismo, per il quale l'Islàm sarebbe "il nemico".

Tutto questo, ripeto, senza nulla togliere alle cose ragionevoli che dice monsignor Negri.

Maso

Anonimo ha detto...

condivido le osservazioni di Maso

http://doncurzionitoglia.net/2014/07/28/recensione-al-saggio-islam-metafisica-araba-e-filosofia-moderna-ebraica-di-don-curzio-nitoglia-ed-radio-spada/

mic ha detto...

E' bene avere una visione globale e della storia e degli eventi e assumere posizioni cristiane, di giusta e sacrosanta difesa e non di rivalsa.
Ben consapevoli tuttavia che, fermi restando gli aspetti di cultura e di "civiltà" ricordati e riconosciuti, la violenza è nel DNA dell'Islam.
Vorrei ricordare l'origine del detto "mamma li turchi", presente in tutte le regioni d'Italia, specie quelle costiere, che tutte conservano ancora i resti delle torri di avvistamento delle flottiglie turche, che facevano frequenti scorrerie e hanno causato morti e sofferenze per generazioni(schiavitù e sappiamo cos'altro).

Bene, dicevo, sintomatiche le circostanze in cui il detto è nato: a Palermo, proprio mentre un nobile del luogo scambiava ospitalità e carinerie con il raffinato ammiraglio della flotta turca.
Finché i marinai, mai fermati dal raffinato comandante, non hanno cominciato a girare per la città stuprando le donne e quant'altro...
Gli uomini - virili - dell'epoca, non hanno subìto, ma hanno ovviamente reagito, a poco valendo le squisite raffinatezze che evidentemente oggi non appartengono neppure ai leader...

Tutto questo, senza nulla togliere né ad alcuni aspetti non del tutto "peregrinanti" specie delle ultime crociate (che ogni guerra anche "giusta" alla fine porta con sé) né alle cose ragionevoli che dicono Maso e don Curzio Nitoglia.

rr ha detto...

Personalmente credo che le civiltà non siano tutte uguali, e non si valutino solo osservando bei palazzi, bei monumenti o belle opere letterarie, ma anche osservando i comportamenti dei singoli e delle classi dominanti, nei confronti dei propri simili e delle popolazioni diverse.
Ricordo, per es., che secondo il diritto romano non si poteva violentare una donna a piacimento, e neanche abusare di una schiava se non era la propria. Idem per un bambino. Se una città era fedele alleata di Roma, i soldati romani non potevano fare i propri porci comodi con le cittadine alleate. Le pene, in questi casi, erano severissime.
E naturalmente nel diritto romano non vigeva più la legge del taglione. Mentre la terribile pena della crocifissione era riservata agli schiavi fuggiaschi e i ribelli contro Roma. S. Paolo, essendo un liber civis romanus, non fu infatti crocifisso.
Avicenna ed Averroè, infine, furon considerati quasi eretici, e finirono malamente i loro giorni, se non ricordo male.
Per ultimo: da quanto tempo in Europa non tagliamo la testa ad un prigioniero di guerra ?
RR

Ambrosius ha detto...

Cara Mic,

Un po in rittardo, voglio fare un'osservazione sulle le parole di Papa Francesco, in ciò che riguarda la diffesa dei cristiani perseguitati(dove lei ha detto no alla guerra e alle bombe). Esiste qualcosa di simile all'interno della Chiesa nei ultimi 50 anni. Se osserviamo bene, quelli che sono chiamati ermeneutici della rottura, sono anche agressore, ma chi è stato fatto per fermargli? Me domando se la postura di Francesco davanti ai musulmani non é la stessa della Chiesa nei ultimo 50 anni davanti ai problemi ermeneutici conciliare.

Per finire, in ciò che dice rispetto l'islam che cose possiamo capire dall'insegnamento della Pacem in terris:

"Non si dovrà però mai confondere l’errore con l’errante, anche quando si tratta di errore o di conoscenza inadeguata della verità in campo morale religioso. L’errante è sempre ed anzitutto un essere umano e conserva, in ogni caso, la sua dignità di persona; e va sempre considerato e trattato come si conviene a tanta dignità. Inoltre in ogni essere umano non si spegne mai l’esigenza, congenita alla sua natura, di spezzare gli schemi dell’errore per aprirsi alla conoscenza della verità. E l’azione di Dio in lui non viene mai meno. Per cui chi in un particolare momento della sua vita non ha chiarezza di fede, o aderisce ad opinioni erronee, può essere domani illuminato e credere alla verità. Gli incontri e le intese, nei vari settori dell’ordine temporale, fra credenti e quanti non credono, o credono in modo non adeguato, perché aderiscono ad errori, possono essere occasione per scoprire la verità e per renderle omaggio".

Anonimo ha detto...

Le crociate sono iniziate per aiutare i cristiani d'Oriente aggrediti dall'Islam : lo hanno chiesto loro al Papa Urbano II nel 1096.
E dato che quarant'anni prima c'era stato lo scisma d'Oriente ai cristiani europei, al Papa le circostanze sono apparese un'occasione per un recupero dell'unità.

Senza le crociate anche il cristianesimo occidentale sarebbe finito, e con esso il papato , per cui non sarebbe stato possibile a nessun papa attuale criticare le crociate, per il semplice motio che il papa non sarebbe più esistito.