Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 2 luglio 2021

La crisi attuale e il ruolo di mons. Viganò

Riprendiamo, nella traduzione di E.M. Valli, lo scritto sotto pseudonimo di un sacerdote americano (Father Celatus) pubblicato da The Remnant Newspaper di luglio, nella rubrica The Last Word. Registriamo, a fronte dei recenti attacchi, un'altra difesa a tutto tondo dalla sponda statunitense, dopo quella di Brian Mc Call e Maike Hickson [qui], che aveva mostrato come l'isolamento dell'Arcivescovo non impedisca una pastorale ricca di rapporti umani solidi e fecondi. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.

Una delle figure veramente grandiose del periodo dell’Antico Testamento è il profeta Elia; grande a tal punto da essere stato preservato dalla morte, così da riapparire alla fine dei tempi, per preparare i fedeli al giorno del Signore. Tra le altre cose, questo profeta denunciò il malvagio capo d’Israele, il re Achab, per cui, per salvarsi la vita e poter continuare il suo ministero divino, dovette fuggire nella clandestinità. Ma prima della sua partenza dalla terra su un carro celeste, lasciò due terzi del suo spirito al successore, Eliseo.
Ora, quasi tre millenni dopo che il profeta fu portato via nei cieli, lo spirito di Elia è riapparso ancora una volta sulla faccia della terra, nella persona dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Tre anni fa, l’arcivescovo rese pubblica la corruzione morale ed ecclesiastica senza precedenti all’interno della Chiesa cattolica istituzionale, ai più alti livelli della gerarchia, incluso Jorge Bergoglio.
Tra le altre rivelazioni, l’arcivescovo raccontò nei minimi dettagli una conversazione che ebbe con Francesco all’inizio del pontificato, circa l’ormai famigerato signor Theodore McCarrick [qui - quiqui]. L’arcivescovo Viganò informò Francesco che McCarrick era stato messo da parte da papa Benedetto XVI, sulla base di prove credibili secondo le quali era un predatore omosessuale seriale di seminaristi e giovani preti. Ma poco dopo aver sentito questo dal nunzio, Bergoglio reintegrò McCarrick, restituendolo al ministero pubblico e all’amministrazione. Ora sappiamo che McCarrick, lungo quarant’anni di abusi sessuali perversi, abusò anche di giovani ragazzi.

I media secolari hanno trattato la vicenda con sensazionalismo, la deep Church è andata all’attacco contro l’arcivescovo, il Vaticano sicofante è entrato nella sua tipica modalità di negazione e deviazione, mentre Francesco ha mantenuto il suo solito silenzio.

Per quanto riguarda noi di The Last Word, ci siamo inginocchiati e abbiamo ringraziato Dio per il fatto che finalmente qualcuno della statura dell’arcivescovo Viganò ha reso pubblico ciò che sappiamo da decenni, e cioè che la Chiesa istituzionale è stata infiltrata e corrotta da predatori omosessuali e dai loro protettori perversi. E ora questi predatori e protettori hanno ottenuto il controllo delle posizioni ecclesiastiche più potenti nella Chiesa.

Fu cinquant’anni fa, quando frequentavo il seminario minore, che mi resi conto personalmente di questa infiltrazione. Quanto era grave? Un compagno di classe, seminarista adolescente, fu drogato e sodomizzato; altri compagni di classe subirono abusi simili. Più tardi, quando mi trovavo al seminario maggiore, tutti i miei compagni di classe, tranne uno, erano omosessuali: l’80%. La realtà era che molti dei preti e dei prelati, forse la maggioranza, erano omosessuali, e si promuovevano e proteggevano a vicenda. Ma pochissimi hanno creduto a questo scandalo, fino a quando l’arcivescovo Viganò non ha reso pubblico il tutto.

Noi cattolici abbiamo un grande debito di gratitudine verso l’arcivescovo, come chiunque abbia a cuore la verità e il benessere della Chiesa. Se l’arcivescovo Viganò non avesse mai più parlato o scritto, sarebbe stato giustificato, per rispetto della sua stessa vita e per aver compiuto il suo dovere. Invece, come Elia tornò come un leone ruggente dal deserto, così anche l’arcivescovo continua a ruggire, dal deserto del suo esilio.

Ma l’arcivescovo non ha mostrato grande sollecitudine solo per la Chiesa. Quasi un anno fa, Viganò ha dimostrato di essere un amico duraturo della nazione che prima serviva come nunzio papale, gli Stati Uniti. Riconoscendo la posta in gioco per la nazione e per il mondo intero nelle elezioni presidenziali del 2020, l’arcivescovo si è espresso sulla questione, esortando i cattolici americani a mettersi in ginocchio in preghiera e i cittadini americani a recarsi alle urne in buona coscienza. L’arcivescovo ha persino scritto una nota personale al presidente Trump, riconoscendo in lui una forza di contenimento contro il male globalista.

Nonostante il fatto che l’elezione sia stata rubata ai Figli della Luce dai Figli delle Tenebre (secondo la vivida immagine biblica che l’arcivescovo impiega spesso), senza dubbio il suo intervento ha fatto un gran bene. Noi, che abbiamo pregato seriamente per un risultato positivo, siamo spiritualmente migliori grazie ai nostri sforzi, e sia il deep State nazionale sai la Deep Church sono ora realtà più evidenti.

Oltre a dimostrarsi un fedele figlio della Chiesa e un amico della nostra nazione, l’arcivescovo Viganò ha esteso la sua sollecitudine al mondo decaduto. Lo ha fatto quando, con avvertimenti profetici, ci ha segnalato che gli eventi palesemente malvagi e senza precedenti del presente stanno contribuendo all’ascesa dell’Anti-Cristo nel prossimo futuro.

Certamente, in cima alla lista dei mali perpetrati dai Figli delle Tenebre globalisti c’è stata la massiccia frode legata a un virus. Questo virus – probabilmente creato dall’uomo come strumento dei globalisti – è stato usato come giustificazione per un male senza precedenti in tutto il mondo. La litania dei mali globalisti include: rubare un’elezione nazionale, imprigionare le persone sane nelle loro case, chiudere le chiese e negare i sacramenti ai fedeli, soffocare tutti con maschere malsane, far crollare gli affari e i servizi, paralizzare le economie, chiudere le scuole e traumatizzare i bambini; fino al male più sinistro di tutti: forzare all’uso del Covid Death Vax.

Ancora una volta, il leone ha ruggito dal deserto mandando un avvertimento al mondo, questa volta contro il moralmente e fisicamente letale Death Vax, derivato dagli organi raccolti da bambini non ancora nati o appena nati. Questi non-vaccini mRNA si sono dimostrati statisticamente più mortali di qualsiasi vaccino nella storia umana. Per mettere le cose in prospettiva, come ha notato un medico, se i bambini hanno solo una possibilità su un milione di morire per un virus Covid, ne hanno una su tremila di morire a causa dei Covid Death Vax.

Recentemente, alcuni cattolici tradizionalisti hanno criticato pubblicamente l’arcivescovo Viganò, ma senza sostanza né motivo. Che tristezza, considerando che l’arcivescovo è diventato un campione del cattolicesimo tradizionale! Forse queste critiche nascono dalla sua ferma condanna del Death Vax, da parte di coloro che si sono compromessi o non sono d’accordo con lui su questa questione morale. O può essere che i suoi detrattori non possono sopportare gli allarmi apocalittici che l’arcivescovo continua a lanciare, mentre l’inferno si scatena sul mondo.

Se il giorno finale del Signore si sta avvicinando, lo sapremo con certezza con il ritorno del grande profeta. Nel frattempo, è chiaro che lo spirito di Elia è già ora all’opera, nella persona dell’arcivescovo Viganò. - Fonte

23 commenti:

tralcio ha detto...

Mons. Viganò è scomodo.
Non è detto che lo si debba già dire un profeta o un santo, ma scomodo sì.
Scomodo come molti santi e profeti: Elia, Amos, Giovanni il battista, Michea, Geremia...

Ma scomodi per chi? Anche Bergoglio in effetti è scomodo.
Infatti per molti è santo e profeta. Ma chi sono questi molti?

Il criterio di scomodità può consentire ad un partito di riconoscere i propri profeti.
Ma non ogni partito è dotato dello spirito giusto, in questo caso lo spirito di Elia.
In giorni di tanto calcio capita di sentir dire che il portiere è "l'estremo difensore".
Anche il profeta (il santo) è un "estremo difensore": della fede in Dio!

Quali sono i tiri insidiosi, destri e mancini, i colpi di testa e persino i passaggi indietro di cui va evitato il tramutarsi in un fine subìto, fino a perdere (l'anima)?

Se il profeta e il santo guardano alla gloria di Dio, le parate riguardano l'allontanare la minaccia avversaria di palle sporche di mondo, di inganno, di finzione, di apparenza, in pratica di utilizzi della fede come religione civile, confinata nel render conto all'uomo.

Ecco perché qualcuno diventa sì scomodo, ma per la squadra sbagliata! Diventa cioè falso profeta. Estremo difensore della logica che vuole fare dell'uomo un dio, ma senza Dio!

Il profeta Elia fu così alieno da questo falso d'autore da aver sfidato pubblicamente gli avversari, smascherandone l'estraneità a Dio pur risultando tanti, massmediaticamente preponderanti, rumorosi, coesi, determinati e coordinati fino a ridursi al... ridicolo.
Ma ci fu poco da ridere: Elia non usò mezze misure nel tirar le conclusioni in nome di Dio.
Per chi ha profetato Baal, profetando falsità nel nome dell'avversario, non c'è pietà.
In questo senso Gesù dice che i peccati contro lo Spirito Santo non trovano perdono.
Cioè: impugnare la verità conosciuta, ostinazione nei peccati, presunzione della salvezza.

Di fronte ai re del mondo (Achab), Elia va giù piatto. Senza riguardo per i loro affetti.
Perché l'amore dei consorti (Gezabele) nel fare il male non copre affatto quel male.
Un profeta di Dio non tace contro chi toglie la vigna a Nabot per farsi i propri great reset!

Monsignor Viganò incarna questa scomodità.
Che il Signore gli conceda la grazia di farlo sempre di più e meglio.
Facendo nomi e cognomi. Con i Baal, gli idoli vani, i loro profeti, i potenti del mondo e i loro affetti più o meno secondo natura, compromettenti e discutibili nelle loro voglie.
Con Dio clamorosamente omesso o messo solo a fare da specchietto per allodole di sedicenti profeti, incoronati tali dagli avversari dell'estremo difensore, che vola da palo a palo.

Il vero profeta è scomodo. Ma gli basta una nuvoletta in cielo per capire l'aria che tira.
Una nuvoletta bianca che sale vista dal monte Carmelo... Maria Santissima in vista.
In questo l'estremo difensore fa miracoli. Para persino i rigori. E si qualifica!

Lui anticipa la finale o meglio ti ci porta. E'l'estremo difensore della fede. Quella vera.

anelante ha detto...

Come si vede a chi vive in America non risulta complottismo una elezione rubata, e neppure un vaccino fetale e genico e pure dannoso a livello mondiale, con cure precoci negate onde sdoganare questo marchio hitleriano. Neppure Gesù usa termini pseudo-educati ( l'educazione non è tacere il male) per denunciare i serpenti figli di Satana, sepolcri imbiancati all'esterno ma con ossa e teschi all'interno. Le accuse false all'Arcivescovo cadono .

fabrizio giudici ha detto...

Il paragone con Elia mi lascia un po' perplesso... ne capisco il senso (il coraggio di testimoniare indipendentemente dalle conseguenze), ma può essere strumentalizzato.

Anonimo ha detto...

"C’è un totalitarismo che viene dall’alto, ma anche un totalitarismo che viene dal basso" Romano Guardini

mic ha detto...

L'ho pensato anch'io. M'è parso abbastanza enfatico... Ma ho rispettato l'originale. Faccio sempre in tempo (e bene) a cambiarlo.

mic ha detto...

Ho modificato il titolo. Tutti noi, penso, come Fabrizio, lo interpretavamo nel senso di testimonianza forte e coraggiosa... ma il contesto non è 'amico' neppure sul fronte tradizionale, dal quale fin troppi interlocutori vanno a spulciare e travisano ogni singola parola.
E' esattamente questo che intendevo col 'mitigare' i termini. Ma ci sono cascata anchio!

Valeria Fusetti ha detto...

Vero ma più è forte un simbolo maggiore è il pericolo di strumentalizzazione...però in molti casi è quello che serve per una comunicazione efficace. Nel caso di mons. Viganò mi sembra che Elia calzi piuttosto bene, non per sua scelta ma perché è nel mondo in cui viviamo, nelle profonde contrapposizioni senza nessuna possibilità di mediazione in cui ci troviamo a vivere, che il richiamo ad una "forma apocalittica" di comprensione sembra essere più adatta. Tutti i punti di riferimento storici sono crollati, ed è necessario riconoscere in quale modo il Signore sta intervenendo in favore della Sua Chiesa. Ed un modo efficace di capirlo è di pensare a come Egli è già intervenuto in altri periodi simili. Se c'è il pericolo di fare di mons. Viganò un superuomo non è né in Elia né nello stesso monsignore. È in noi che esiste, nella nostra tendenza dell'idolatria. Occorre che ci sorvegliamo, ma questa è una necessità perenne, perché siamo sempre tentati di essere indulgenti con la nostra tendenza al peccato. I nostri gloriosi blog, luoghi di incontro e di dibattito, di confronto e di scontro, sono anche luoghi che ci vengono offerti per scoprire, e con l'aiuto di Dio e dei fratelli, di tenere sotto controllo quel male che cerca di sopraffarci.

mic ha detto...

I nostri gloriosi blog, luoghi di incontro e di dibattito, di confronto e di scontro, sono anche luoghi che ci vengono offerti per scoprire, e con l'aiuto di Dio e dei fratelli, di tenere sotto controllo quel male che cerca di sopraffarci.

Mi ci misuro ogni giorno, ogni momento... ed è Grazia per tutto quanto riusciamo a vedere, soprattutto di noi stessi, e per cui pregare e chiedere aiuto.

anelante ha detto...

Lo spirito di Elia è lo Spirito Santo che ogni credente spera di possedere, persino io che non sono nemmeno al livello spirituale di Mons. Viganò. Il fatto che dopo la prima replica di smentita non abbia continuato ne denota la superiorità morale che non necessita di supporto, ma anche ai giganti fa bene sapere che ci siamo, e pure ai nemici fa bene la chiarezza per un eventuale conversione.

Anonimo ha detto...

Dobbiamo tener presente la nazionalità di chi ha scritto, gli americani hanno comunque più familiarità con la Sacra Scrittura, sono più diretti, meno cerimoniosi e circospetti degli italiani certamente, in sintesi son più semplici. Meno europei.

Anonimo ha detto...

"Ciascuno di noi è stato pensato, voluto e creato per dare gloria a Dio ed esser parte di un grande disegno della Provvidenza: sin dall’eternità il Signore ci ha chiamati a condividere con Lui l’opera della Redenzione, a cooperare alla salvezza delle anime e al trionfo del Bene. Ciascuno di noi ha oggi la possibilità di scegliere se schierarsi con Cristo o contro Cristo, se combattere per la buona causa o rendersi complice degli operatori di iniquità. La vittoria di Dio è certissima, come certo è il premio che attende coloro che compiono la scelta di campo al fianco del Re dei re; e certa la sconfitta di chi serve il Nemico, certa la sua dannazione eterna."

Mons Viganò

Anonimo ha detto...

Da questa crisi spaventosa si uscirà solo dopo la piena presa di coscienza, da parte delle alte gerarchie cattoliche, del fallimento della riforma conciliare: ormai è sempre più evidente.

Aloisius ha detto...

Dopo il paragone con Elia, chissà che altro "contrappeso" si inventeranno per denigrarlo e 'aprire gli occhi' ai fedeli che lo stimano.
Aloisius

Anonimo ha detto...

Antonio Margheriti
SE QUALSIASI COGLIONE TELEFONA AL PAPA...

Che cosa è diventato il papato, che ha conosciuto secoli grandiosi, lo condensi in questa immagine: un bellissimo imbecille, una valletta che nel cranio ha solo siliconi e fondotinta, figlio di un potente primo ministro, oggi egli stesso primo ministo del Canada, alza la cornetta e chiama direttamente il papa e gli dice:

"Senta lei dovrebbe venire in Canada a chiedere perdono alle comunità indigene e a tutti i canadesi per le 'fosse comuni' di bambini intorno antichi conventi cattolici".
Non si sarebbe azzardato nemmeno con l'ultimo imam di un villaggio dell'isola di Socotra.

Bambini e fosse comuni, che poi sarebbero povere sepolture delle miriadi di bambini che nel XIX secolo e ancora nel XX, in assenza di antibiotici, morivano di infezioni polmonari, e che essendo quelli orfanotrofi o collegi dove vivevano insieme, si contagiavano a vicenda morendo a dozzine. Onde le frettolose e misere sepolture intorno le strutture religiose che li ospitavano, com'era uso all'epoca nei paesi non mediterranei. Ma questo non c'entra, non c'entra manco questa campagna massonica che usa i media per creare casi di "fosse comuni", come a dire di cattolici-nazisti, e così quei poveri frati pagano tutto il bene che hanno fatto, lasciando le loro terre d'origine per andare lì in missione.

C'entra a furia di fare gli scemi col mondo, a cosa ti riduce il mondo: a te papa, t'arriva na telefonata diretta da un imbecille figlio di un razzista, che ti dice "ehi tu, Bergoglio, prendi l'aereo vieni qui e chiedi perdono a noi".
La stessa cosa del proprietario di ryanair che voleva promuovere una nuova linea di viaggi: "Invito Bergoglio, ma si sbrighi a prenotare perché potrebbe rimanere senza posto". In pratica: non sei un cazzo, sta dicendo.

E questo avviene in paesi che erano "modelli" di cattolicesimo "nazionale". E io diffido sempre quando al cattolicesimo si affibbi un aggettivo o sostantivo a mo' di stampella: tolta la stampella rovina al suolo.

Anonimo ha detto...

...
Che cosa si può fare, quando le cose sono arrivate fino a questo punto? Anzitutto si tratta di capire l’origine del male. L’origine del male non è la massoneria o la grande finanza speculativa, ma la nostra decadenza spirituale e morale: è grazie a questa decadenza che le forze oscure hanno potuto far breccia e porci davanti, nel giro di pochissimi anni, a un mondo interamente capovolto.
Chi ha passato la cinquantina sa che fino a qualche decennio fa il mondo funzionava in altro modo e la società si dava altri traguardi e promoveva altri comportamenti e  stili di vita. Ma è inutile piangere sul latte versato: ci siamo addormentati, dando per scontato che il mondo dei nostri padri si sarebbe trasmesso, per forza d’inerzia, a noi e più tardi ai nostri figli; ma siamo stati smentiti in maniera clamorosa.
Che fare, dunque? Bisogna capire che il male ha origine da un’erronea idea della vita sociale e anche di quella individuale. Ci siamo scordati che la vita è una battaglia incessante del bene contro il male, e che ci è stata data perché noi evitiamo le occasioni di male e prendiamo a modello tutto ciò che è buono. E ci siamo scordati pure che una società ordinata non può trarre i suoi principi informativi dal basso, perché dal basso salgono sempre le forze oscure ed egoistiche, mentre il Bene viene dall’alto, da una fonte superiore all’umana: dal vero Dio, che ci è stato rivelato e la cui rivelazione ci è stata tramandata dai nostri padri. Dovevamo ascoltarli, invece di dar retta ai pessimi maestri del Mondo Nuovo. Ma forse non è troppo tardi: purché sappiamo ritrovare l’umiltà…
Cit. Francesco Amendola

Anonimo ha detto...

"Per mettere le cose in prospettiva, come ha notato un medico, se i bambini hanno solo una possibilità su un milione di morire per un virus Covid, ne hanno una su tremila di morire a causa dei Covid Death Vax".
Ma come si può scrivere una simile castroneria: una probabilità su tremila di morire per i vaccini...

Anonimo ha detto...

"Ora, quasi tre millenni dopo che il profeta fu portato via nei cieli, lo spirito di Elia è riapparso ancora una volta sulla faccia della terra, nella persona dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò."
(...)
"Nel frattempo, è chiaro che lo spirito di Elia è già ora all’opera, nella persona dell’arcivescovo Viganò."

No comment

Anonimo ha detto...

Intanto...nelle messe imbavagliate l'eresia e l'apostasia procedono a passi rapidi, nell'incuria (o senza -in?) generale dei vescovi...
IN una Chiesa di Potenza hanno consegnato ai fedeli il FOGLIETTO con il seguente CREDO:
https://t.me/stilumcuriae/70052
CREDO in Gesù Cristo, un profugo della Galilea che è nato lontano dalla sua casa, che è stato costretto a fuggire dal su o paese con i suoi genitori, e che una volta ritornato ha sofferto l'oppressione dei capi del popolo ecc. ecc.
e via dicendo... con altre aberrazioni che mi rifiuto di riscrivere.
Ognuno può andare a leggerle sulla foto che ho linkato.
Dove stiamo andando con queste messe ingabbiate e stravolte nei protocolli di regime, coi fedeli che sorbiscono passivamente di tutto e di più ?
dobbiamo sempre tacere e obbedire, correndo al baratro come pecore cieche ?

Catholicus ha detto...

https://www.vatican.va/content/pius-xii/it/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_29061943_mystici-corporis-christi.html

Anonimo ha detto...

Vi ricordate le scatolette di plastica con cuore di plastica come coperchio distribuite dal signor JMB a significare la misericordiadidio? Questo è un aspetto di un certo infantilismo americano nordsudestovest continenetaleinsulare. Folklore degnissimo, ma che dovrebbe essere liberato dalla bruttezza industriale tantoalkilo che diventa consumismo banale di pensieri, parole, opere e delle solite omissioni del vero, del bello e del buono.

fabrizio giudici ha detto...

Al distratto commentatore del 3 luglio 23:05 rispondo: sì, è il caso di non fare commenti, visto che su quel punto abbiamo già commentato.

Gentile Sig.ra c'e' posta per Lei . ha detto...

L'enigma Viganò. Una breve risposta a Maria Guarini
Poiché un breve articolo di Maria Guarini a proposito di un terzo scritto di Roberto de Mattei sulla questione di Monsignor Viganò (qui, qui) sembra rispondere anche ad alcune considerazioni recentemente espresse in questo sito (vedi qui), appare opportuno formulare qui di seguito qualche osservazione...
https://vigiliaealexandrinae.blogspot.com/2021/07/lenigma-vigano-una-breve-risposta-maria.html?spref=fb

mic ha detto...

Ho già risposto qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2021/07/l-arcivescovo-vigano-e-la-galassia.html