Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 18 novembre 2021

Arciv. Viganò: Appello per un’Alleanza Mondiale Antiglobalista. In hoc signo vinces

The Gateway Pundit ha pubblicato oggi questo appello dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò che riprendo nella versione italiana. "I diritti fondamentali, che fino a ieri ci erano presentati come inviolabili, sono calpestati in nome di un’emergenza: oggi sanitaria, domani ecologica, dopodomani informatica". Qui il video in italiano. Qui l'indice dei precedenti.

Appello per un’Alleanza Antiglobalista

Da due anni stiamo assistendo ad un colpo di stato mondiale, nel quale un’élite finanziaria e ideologica è riuscita ad impadronirsi di parte dei governi nazionali, delle istituzioni pubbliche e private, dei media, della magistratura, dei politici, dei leader religiosi. Tutti, indistintamente, sono asserviti a questi nuovi padroni che assicurano potere, denaro e affermazione sociale ai loro complici. I diritti fondamentali, che fino a ieri ci erano presentati come inviolabili, sono calpestati in nome di un’emergenza: oggi sanitaria, domani ecologica, dopodomani informatica.

Questo colpo di stato globale priva i cittadini di ogni possibilità di difesa, dal momento che i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario sono complici della violazione del diritto, della giustizia e del fine per il quale esistono. Ed è un colpo di stato globale perché questo attentato criminale contro i cittadini si estende a tutto il mondo, salvo rarissime eccezioni. È una guerra mondiale, dove i nemici siamo tutti noi, anche coloro che inconsapevolmente non hanno ancora compreso la portata di quanto avviene. Una guerra combattuta non con le armi, ma con norme illegittime, sciagurate politiche economiche, intollerabili limitazioni dei diritti naturali.

Organismi sovranazionali, finanziati in massima parte dai congiurati di questo colpo di stato, interferiscono nel governo delle singole Nazioni e nella vita, nelle relazioni, nella salute di miliardi di persone. Lo fanno per denaro, certamente, ma ancor più per accentrare il potere, in modo da instaurare una dittatura planetaria. È il Great Reset del World Economic Forum, l’Agenda 2030 dell’ONU. È il piano del Nuovo Ordine Mondiale, in cui una Repubblica Universale renda tutti schiavi e una Religione dell’Umanità cancelli la Fede in Cristo.

Dinanzi a questo colpo di stato globale, occorre costituire un’Alleanza Antiglobalista internazionale, che raccolga tutti coloro che vogliono opporsi alla dittatura, che non hanno intenzione di diventare schiavi di un potere senza volto, che non sono disposti a cancellare la propria identità, la propria individualità, la propria fede religiosa. Se l’attacco è globale, globale dev’essere anche la difesa.

Chiamo a raccolta i governanti, i leader politici e religiosi, gli intellettuali e tutti gli uomini di buona volontà, invitandoli a riunirsi in un’Alleanza che lanci un manifesto antiglobalista, confutando punto per punto gli errori e le deviazioni della distopia del Nuovo Ordine Mondiale e proponendo alternative concrete per un programma politico ispirato al bene comune, ai principi morali del Cristianesimo, ai valori della tradizione, alla protezione della vita e della famiglia naturale, alla tutela dell’impresa e del lavoro, alla promozione dell’istruzione e della ricerca, al rispetto del Creato.

Questa Alleanza Antiglobalista dovrà riunire le Nazioni che intendono sottrarsi al giogo infernale della tirannide e affermare la propria sovranità, stringendo accordi di reciproca collaborazione con gli Stati e i popoli che condividono i suoi principi e il comune anelito alla libertà, alla giustizia, al bene. Essa dovrà denunciare i crimini dell’élite, indicarne i responsabili, denunciarli ai tribunali internazionali, limitarne lo strapotere e le nefaste influenze; dovrà impedire l’azione delle lobby, anzitutto combattendo la corruzione dei funzionari dello Stato e degli operatori dell’informazione, e congelando i capitali usati per destabilizzare l’ordine sociale.

Nelle Nazioni in cui i governi sono asserviti all’élite, potranno costituirsi movimenti popolari di resistenza e comitati di liberazione nazionale, con rappresentanti di tutti i settori della società che propongano una riforma radicale della politica, ispirata al bene comune e fermamente opposta al progetto neomalthusiano dell’agenda globalista.

Invito tutti coloro che vogliono difendere la società cristiana tradizionale a riunirsi in un forum internazionale, da tenersi quanto prima, in cui esponenti di varie Nazioni si riuniscano per presentare una proposta seria, concreta e chiara. Il mio appello va ai leader politici e ai governanti che hanno a cuore il bene dei propri cittadini, uscendo dai vecchi schemi partitici e dalle logiche imposte da un sistema asservito al potere e al denaro. Chiamo a raccolta le Nazioni cristiane, da oriente a occidente, invitando i Capi di Stato e le forze sane delle istituzioni, dell’economia, del lavoro, dell’università, della sanità e dell’informazione ad aderire ad un progetto comune, scompaginando gli schemi e mettendo da parte ostilità volute dai nemici dell’umanità in nome del divide et impera. Non accettiamo le regole dell’avversario, perché sono fatte proprio per impedirci di reagire e di organizzare un’opposizione efficace e incisiva.

Chiamo le Nazioni e i cittadini ad allearsi sotto la Croce di Nostro Signore Gesù Cristo, unico Re e Salvatore, Principe della Pace. In hoc signo vinces.

Fondiamo questa Alleanza Antiglobalista, diamole un programma semplice e chiaro, e liberiamo l’umanità da un regime totalitario che assomma in sé gli orrori delle peggiori dittature di tutti i tempi. Se indugeremo ancora, se non comprendiamo la minaccia che incombe su tutti noi, se non reagiremo organizzandoci in una resistenza ferma e coraggiosa, questo regime infernale che va instaurandosi ovunque non potrà essere fermato.

E che Dio Onnipotente ci assista e ci protegga.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
Ex Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America

37 commenti:

Anonimo ha detto...

Un nobile e accorato appello, al quale non risponderà nessuno. Per cui "questo regime infernale che va instaurandosi ovunque non potrà essere fermato".
Io ho sempre condiviso tutti gli interventi di Mons. Viganò, tranne quando egli affermava che la dittatura sanitaria (allora) sarebbe crollata presto presto. E infatti non solo non è crollata, ma il great reset e il nuovo ordine mondiale stanno prendendo forma.
A meno di un miracolo, la vittoria dei mondialisti è scontata e definitiva.
Lasciamo a Gesù Cristo Nostro Signore l'ultima parola!

Anonimo ha detto...

Ecco la via vincente: chi risponderà ?... tra i grandi intendo.

Anonimo ha detto...

È partito l’Ordine: attaccate Monsignor Viganò

La situazione della Chiesa italiana assomiglia sempre di più a quella della Chiesa cinese: in Cina esiste una “Chiesa Patriottica” fedele a Pechino e non a Roma, e una “Chiesa sotterranea” perseguitata che si ostina a essere fedele a Roma.

Oggi in Italia esistono due Chiese e purtroppo quella “Patriottica” è quella di Roma, piegata alla dittatura sanitaria. Esiste poi un mondo cattolico che resiste alla follia dilagante. È il mondo dei cattolici fedeli al Depositum Fidei, che non ama il Papa regnante, tendenzialmente mariana e che si sente rappresentata da monsignor Viganò. E che magari manifesta contro il regime col Rosario in mano.

Le prime avvisaglie dell’attacco del regime scientista al Cristianesimo si era avuto già con le parole del filosofo di regime Umberto Galimberti, che proponeva un bel TSO per i pellegrini che vanno a Medjugorje lanciandosi poi in un attacco serrato contro il Cristianesimo tout court, perché “troppo individualista” (ci chiediamo cosa abbia capito del Cristianesimo).

Ma, come detto, la figura di riferimento dei cattolci tradizionalisti è monsignor Viganò. E ancora qui Galimberti, precursore, diede del fascista all’ex nunzio negli USA. Vuoi negargli forse il titolo di fascista, oramai affibbiato a chiunque faccia stecca nel coro?

Ma in queste ultime ore pare partito l’ordine di attaccare la Chiesa delle catacombe. Perché il 9 novembre 2021 ha visto almeno tre attacchi mainstream a quella parte di mondo cattolico che resiste. L’ineffabile Corrierone nazionale subito dà la notizia di trenta contagiati tra alcuni pellegrini sassaresi a Medjugorje, sottolineando come questi siano no vax. Medjugorje, non particolarmente amata dal Pontefice regnante che si lasciò scappare una battuta ai limiti del blasfemo sulla Vergine è, assieme a Viganò, uno dei simboli del cattolico tradizionalista non piegato al Cattolicesimo spurio di scientismo di questi due anni. Il bello però deve ancora venire, ecco quindi il fuoco incrociato su vari canali: distruggete Viganò.

A Cartabianca, su RaiTre, la Berlinguer manda in onda l’inchiesta di Tpi sui cattolici tradizionalisti. Quelle inchieste che di solito si facevano sui sottogruppi neofascisti. E ovviamente il focus è su monsignor Viganò, presentato come una persona pericolosa. Inutilmente (e giustamente) Vittorio Sgarbi fa notare che Viganò non è stato scomunicato dal Papa. Basta la scomunica della nuova religione sanitaria, oggi vera religione di Stato nel Paese che fu la culla del Cattolicesimo.

In contemporanea ecco che parte il fuoco incrociato anche su Dimartedì. E sulle parole di monsignor Viganò sull’inganno perpetrato per due anni ecco che arriva Bruno Vespa a dire: “che Dio lo perdoni”. Come se un alto prelato avesse bisogno dell’assoluzione da parte di un giornalista di regime, anzi, del giornalista di regime per antonomasia. Il giornalista che si vantava di aver dato voce all’allora cardinale Wojtyła oppositore del regime comunista polacco e che oggi invece negherebbe la parola a monsignor Viganò.

Due indizi possono essere una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova, diceva Sherlock Holmes. E qui abbiamo tre attacchi nel giro di poche ore, che si vanno a sommare a quelli dei mesi precedenti. Parte la Grande Persecuzione, e si dovrà tornare nelle catacombe come ai tempi di Nerone e Diocleziano. Per fortuna sia giornali che televisioni, in crisi di credibilità, stanno conoscendo un drammatico tracollo.


Anonimo ha detto...

...segue
Cosa disturba di questi cattolici tradizionalisti, dei medjugoriani e di monsignor Viganò? Il non piegare la testa dinanzi allo Stato quando le pretese dello Stato sconfinano in ambiti che non gli competono, tra i quali il pensiero religioso. I cristiani dei primi secoli erano perseguitati perché rifiutavano il cosiddetto culto imperiale. Era un semplice gesto, bruciare un grano d’incenso al genio dell’imperatore romano: fatto quel gesto, potevano tornare nelle loro chiese a pregare Gesù senza problemi. Ma questo gesto significava riconoscere la divinità dell’imperatore e Gesù era stato chiaro nel separare le due sfere: a Cesare quel che è di Cesare, ma a Dio quel che è di Dio.

Negli ultimi anni abbiamo sempre guardato alla prima parte dicendo che la Chiesa non doveva immischiarsi in politica, dimenticando la seconda. Oggi il regime sanitario si sta ponendo come una vera religione, con le sue liturgie, i suoi sacerdoti e profeti. Una religione che nega l’anima per concentrarsi solo sul corpo biologico. Viganò ha lucidamente denunciato la distruzione della Fede nel suo messaggio ai portuali di Trieste. Non poteva essere tollerato oltre.

Articolo di Andrea Sartori
Fonte: www.visionetv.it

Anonimo ha detto...

IN AUSTRIA HANNO DETTO NO ALLA "DEMOCRAZIA RESILIENTE". CON LA LIBERTÀ NON SI SCHERZA, GUAI A QUEL POPOLO DEBOLE CHE NON REAGISCE. DIFENDERE LA DEMOCRAZIA UN DOVERE!!! È LA VITA!!

L'Austria “insorge contro la dittatura sanitaria.

La polizia e l'esercito si rifiutano di controllare i pass sanitari in nome della “libertà e della dignità umana”. Si uniranno ad una grande manifestazione il 20 novembre 2021 a Vienna contro la detenzione obbligatoria.

Pochi giorni dopo la decisione del cancelliere austriaco Alexander Schlinberg di limitare le non vaccinazioni, politici e sindacati chiedono una rivolta di massa contro questa singolare misura illiberale.
Il leader del Freedom Party (FPÖ) Herbert Kickel ha chiesto una "mega manifestazione" a Vienna il 20 novembre.
Poco dopo, Manfred Heidegger, presidente dell'Unione delle forze armate austriache (FGÖ), ha seguito l'esempio e si è unito alla chiamata in una lettera datata 14 novembre Intende “difendere i diritti e le libertà fondamentali”. FGÖ chiarisce che "tutti" possono manifestare, anche se sono limitati!
Il sindacato di polizia ha già negato la responsabilità dei controlli imposti dal ministro dell'Interno Carl Nehmer. L'Unione delle forze armate austriache ha anche annunciato che avrebbe partecipato a una grande manifestazione a Vienna.

Il governo è nel panico

È uno schiaffo al governo, che secondo i media austriaci sta seminando il panico.
Hermann Greylinger, presidente dei sindacati socialdemocratici (FSG) e del sindacato di polizia, in un'intervista non ha lasciato dubbi sul fatto che la polizia ritenesse di non aver eseguito i controlli, secondo il settimanale Wuchen Bulk.
Manfred Haidinger (FGÖ) ha aggiunto nella sua lettera: “Segnaliamo qui che la partecipazione alle assemblee è un diritto legale particolarmente protetto e che è stato preso in considerazione nel progetto di ordinanza attualmente disponibile. La partecipazione e il viaggio sono consentiti in tutta l'Austria.
Si consiglia anche alle persone che non sono state vaccinate di viaggiare con un mezzo privato.

Infine, la lettera indica che "il divieto di riunioni pianificate dai cittadini, così come il divieto di raduni dei partiti politici, è stato dichiarato illegale dal tribunale amministrativo di Vienna".

Anonimo ha detto...

@18 novembre 2021 17:48
Evidentemente gli funzionano ancora le due celluline grigie

Anonimo ha detto...


L'Appello di mons. Viganò, mosso certamente dalle migliori intenzioni, sembra il classico appello destinato a cadere nel vuoto.

Ma ce l'ha il Monsignore l'autorità per lanciare un appello ai governanti, alle nazioni, ai popoli, in pratica a tutta l'umanità? Per milioni di persone Viganò è un illustre sconosciuto.
Adesso viene preso di mira dai Media. Però i media si fanno forti di certe sue recenti espressioni come minimo incaute e provocatorie, che denotano un approccio per così dire troppo sanguigno agli scottanti problemi attuali.
L'idea di una mobilitazione generale, spirituale e politica, da coagularsi in un Manifesto, contro il mondialismo neo-marxista e corruttore,sostenuto dalla finanza internazionale, è senz'altro buona. Ma forse andava presentata in modo più graduale, meno apodittico.
Non dimentichiamo che il cattolicesimo ufficiale è parte del problema, come si suol dire. Anche tra gli uomini di cultura laici (vedi Cacciari, Agamben etc) ci sono quelli che vorrebbero opporsi alla deriva dominante, ma sembra difficile che accorrano alla battaglia "sotto la bandiera di Cristo", specialmente quando il rappresentante ufficiale di Cristo in terra è dalla parte del nemico.
Forse bisognerebbe insistere di più sulla violazione della legge di natura, sempre più evidente, lasciando il cristianesimo sullo sfondo.
La battaglia per ristabilire la legge di natura violata potrebbe accomunare credenti e non credenti, cattolici e non-cattolici.
P.

Anonimo ha detto...

Eccomi!
M.A.

mic ha detto...

nobile e accorato appello, al quale non risponderà nessuno`
Risponderà chi ha orecchi per intendere. Intanto rispondiamo noi.

Valeria Fusetti ha detto...

Ogni tanto qualcuno si dimentica cosa dice di Sé stesso il Signore : non ama vincere con grandi eserciti. È Lui che vince, ai Suoi chiede la fede. Davide era un ragazzino con la fionda e sconfisse il grande e terribile campione dei filistei. In età matura, quando era già re, prima di una guerra si volle accertare della sua personale potenza. Non gli è andata bene, ha dovuto fare i conti con la sua arroganza. Ha detto bene mic: intanto rispondiamo noi.

Anonimo ha detto...

...ricordiamo che sul Piave furono i fanti, quelli che vanno a piedi, a fare barriera contro il nemico.Anche noi non abbiamo che i nostri piedi come mezzo di locomozione lento o veloce che sia. Ma insieme, uniti, facciamo un solo, invincibile corpo scelto!

Una osservazione ragionevole ha detto...

La letteratura scientifica è ormai unanime nel rilevare che la copertura vaccinale scade dopo sei mesi, conclusione cui si è giunti adesso, dopo oltre un anno di somministrazioni. Quindi un farmaco è stato somministrato senza conoscerne né l'effettiva durata di copertura né gli effetti collaterali ma non si può parlare di "sperimentazione". Bene, visto che non si può parlare di sperimentazione, non ne parliamo.
Il punto piuttosto è che se la conclusione è vera - ossia che l'efficacia del vaccino crolla dopo sei mesi - allora ci sono oltre sei milioni di italiani che hanno un green pass fine a se stesso perché sono pericolosi per sé e per gli altri esattamente come chi non si è vaccinato. E girano comprensibilmente con la coscienza a posto.
E Speranza e Draghi che fanno? Lasciano la validità del green pass vaccinale a dodici mesi o forse la riducono a nove. Perché nove e non sei? La risposta è evidente ma non è scientifica: è politica, come i buoni tre quarti di tutta questa storia drammatica.
Con l'aggravante che è politica lunare e delegittimata che arranca a colpi di fiducia e DPCM.
Cito Massimo Micaletti

Anonimo ha detto...

In tutta sincerità, non capisco come si possa essere ottimisti. Ho appena letto che i "vescovi" statunitensi hanno emanato un documento in cui concedono la S. Comunione (?) a Biden e ai suoi collaboratori. Poi che si vuole concedere il green pass soltanto ai vaccinati e ai guariti dall'influenza (il Covid!). Poi che i governatori delle regioni (ovviamente quello dell'Emilia Romagna in testa) insistono per rinchiudere solo i non vaccinati e premiare i vaccinati e possessori di green pass.
Le notizie di questo genere si susseguono una dopo l'altra. Sono la risata in faccia, la risposta alle manifestazioni contro il green pass. Il quale, peraltro, è diventato legge (anche) sul luogo di lavoro.
All'appello di Mons. Viganò io ho risposto anche prima che lo lanciasse, ed anche altri hanno risposto, ma i risultati che abbiamo ottenuto sono espressi dalle notizie elencate di sopra! Credo che Mons. Viganò cerchi il sostegno di personaggi importanti, cioè capi di stato, politici in vista, uomini di chiesa. Io, però, non vedo chi potrebbe rispondere poiché sono TUTTI allineati e pronti alle volontà dei direttori dell'orchestra mondialista. Inoltre, se, per esempio, certi uomini di chiesa si sono tirati indietro e si sono pentiti di essersi esposti solo per aver scritto un articolo, non vedo come si possa sperare che rispondano all'appello di Mons. Viganò.
Per adesso, il cielo è nero nero, di piombo.

Anonimo ha detto...

A chi ritiene che mons.Viganò sia troppo solo,ha risposto bene mic, e tutta la Bibbia lo conferma, in questi giorni leggiamo dei maccabei, Mattatia si oppose solo, Ester era una giovane donna come Giuditta, Davide un giovinetto, i combattenti vennero pure ridotti di numero con la prova dell'acqua bevuta con la mano, ecc.. Maria poi è l'Eccelsa Vittoriosa. Comunque di politici non del deep state ce ne sono; Orban, Bolsonaro, Trump, Putin, Messico... neanche XI pare ubbidire troppo mirando alla sola Cina.Che poi il sindaco di Mosca siano deep come pure Biden e i vescovi che lo sostengono non fa testo di fronte agli altri che lo contestano, in primis mons.Viganò che comunque tira dritto senza curar le frecciate che gli arrivano, come fece Gesù Cristo Ns.Signore.

Anonimo ha detto...

Ci sono malattie peggiori del covid. Di questo passo si dovrà avere un green pass anche per altre malattie come ad esempio : psoriasi infettiva, aids, dermatiti infettive, etc... la follia per ultimo . Mi viene di pensare a "forze extra terrrestri (vi assicuro che ci sono ) " che vogliono impossessarsi del pianeta dopo averci manipolato fisicamente e mentalimente .

mic ha detto...

La mosca nel vino è quel "vi assicuro che ci sono"... a meno che non si riferisca a forze preternaturali...

Anonimo ha detto...

Intanto in Francia (e presto qua)

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/pronome-neutro-entra-nel-dizionario-francese-polemica-1990312.html

Anonimo ha detto...

Interessantissimo articolo - sul sito di Maurizio Blondet - di Andrew Koribko: Cosa spiega l'abbraccio di Putin alla narrativa convenzionale Covid-19?
Bando alle illusioni su Putin!

Anonimo ha detto...


Il governo austriaco ha deciso da pochi minuti che tutta la popolazione deve vaccinarsi. Di fronte all'aumento dei "contagi" quel governo sta evidentemente perdendo la testa.
In Gran Bretagna i "casi" sono circa 45.000 al giorno ma il governo Johnson non fa nulla, cioè non modifica la regolamentazione esistente, che non sembra vessatoria come in altri paesi.
Anche nella Repubblica d'Irlanda i casi sono aumentati parecchio negli ultimi giorni e gli ospedali si stanno lentamente riempiendo di malati di covid. Per ora quel governo ha introdotto restrizioni di questo tipo: i pub, night club e disco devono chiudere a mezzanotte e non possono più restare aperti sino alle tre del mattino, come d'uso.
Per chi va al café-bar di giorno, in Irlanda è più o meno come in Italia: puoi entrare e pagare alla cassa (si paga prima), munito di mascherina e dopo esserti disinfettato le mani, poi esci fuori e ti siedi al tavolino, aspettando che arrivi il cappuccino etc. Se vuoi consumare all'interno, dovresti avere il "pass" ("permesso") attestante la tua avvenuta vaccinazione. In genere, i ristoratori non te lo chiedono. C'è però un cartello che ti avvisa di averlo, nel caso dovessi esibirlo ad un controllo della polizia. La mancanza implica multe. Uno che non si è vaccinato, può dunque andare al bar, al ristorante purché consumi all'aperto. Può andare anche al Super,sempre con mascherina e disinfettandosi. Per andare al Super non occorre avere il "pass".
In Irlanda il 93% si è vaccinato eppure i casi aumentano, come a Gibilterra, dove si è vaccinato più del 100% (pare tutti più di una volta, sono quattro gatti).
Il dramma nel dramma scoppierà se, dopo aver costretto tutta la popolazione a vaccinarsi, con le buone o con le cattive, l'epidemia non dovesse abbattersi.
Le Figaro titolava, due giorni fa: Perché ci sono tanti vaccinati che si ammalano di covid?

Anonimo ha detto...

Come si può continuare ad affermare che vinceremo noi, se per esempio l'Austria ha deciso di imporre l'obbligo vaccinale dal primo di febbraio 2022?

Anonimo ha detto...


Aggiunta.
Anche in Irlanda, come in altri paesi, occorre il pass per andare a lavorare. Ma può essere sostituito da un tampone, che vale per tre giorni. Come in Italia, sostanzialmente.
Questo sistema è al momento adottato in parecchie nazioni.

Anonimo ha detto...

Anche Orban si è pronunciato per l'obbligo vaccinale.
Non tutto il male vien per nuocere. Presto o tardi, si è costretti a mostrare il proprio vero volto. Tutte le commedie hanno un principio e una fine. Quanto è ributtante il volto del bugiardo! Che i semplici non continuino a rincorrere questi falsi politicanti! È anche una questione di dignità.

Anonimo ha detto...

Io vedo molte chiacchiere e piazze ma pochi fatti. Troppi gruppetti e capi. Poi manca la forza e gli strumenti per opporsi al potere dominante che ormai ha ipnotizzato il 95 % degli uomini con la paura.

Anonimo ha detto...

Potrebbero essere sotto ricatto o minacciati di morte loro stessi o i loro familiari.
Un piano così non si attua sulla parola d'onore dei congiurati, chissà quale spada di Damocle pende sulle loro teste!

Anonimo ha detto...

Manca il capo, riconosciuto da tutti come tale.

Anonimo ha detto...

Per 19 dicembre 21.07

Per questa ragione: rispetto ai tiranni di questa terra, possediamo armi molto più potenti, alla portata di chiunque, e risorse di ben altro livello, in quanto sono soprannaturali: i Sacramenti, il Rosario, la meditazione, oltre alle svariate pratiche di carità e di penitenza.

https://lascuredielia.blogspot.com/

Anonimo ha detto...


vogliamo accusare anche Orban di essere in malafede, ossia al servizio dell'ideologia mondialista, i.e. di prendere ordini da qualche cupola occulta che governerebbe il mondo?
un minimo di equilibrio ci vorrebbe, nelle critiche.
I governi sono semplicemente all'ultima spiaggia, di fronte al sostanziale fallimento dei vaccini, e si buttano su quella che sembra erroneamente l'unica soluzione possibile. E molto probabilmente non lo è.

Anonimo ha detto...

Già si parla di proroga dell'infame tessera verde della discriminazione a norma di legge e del partito del Great Reset. Come volevasi dimostrare. L'infame tessera verde non è una scocciatura temporanea, ma la nuova tessera del suddito dell'avvenire, controllato biopoliticamente e benedetto a cadenza regolare. Benvenuti nel nuovo impero del Leviatano tecnosanitario.
Rispetto all'incubo del nuovo capitalismo terapeutico, che è il sogno del potere delle classi dominanti, v’è solo la capacità di organizzazione e ribellione delle classi nazionali-popolari che possa porsi come freno e ostacolo. È soltanto dalla loro capacità di coordinarsi, organizzando un blocco sociale e politico coeso e in rivolta contro il nuovo ordine terapeutico, che dipende la capacità di rovesciare i rapporti dominanti e di invertire la tendenza dominante.

Anonimo ha detto...

Il 20 novembre 1936 i repubblicani spagnoli fucilano Josè Antonio Primo de Rivera, avvocato e politico, fondatore della Falange spagnola, avverso più ancora alla destra moderata e liberale di quanto non lo fosse alla sinistra comunista. A distanza di quasi un secolo, con un aumentato dominio della tecnica e del capitale, con un'Italia sotto l'Unione Europea e sotto il governo del banchiere Draghi senza alcuna opposizione e con una peggiorata condizione economica e sociale soprattutto per la gioventù, il suo pensiero è più attuale che mai...eterna memoria! Presente!

"Da ultimo lo Stato liberale venne ad offrirci la schiavitù economica, col dire agli operai con tragico sarcasmo: "Siete liberi di lavorare come volete, nessuno può imporvi di accettare questo o quelle condizioni, ma perché noi siamo ricchi, vi offriamo le condizioni che crediamo; voi cittadini liberi, se non le volete, non siete obbligati ad accettarle; però voi, cittadini poveri, se non accettate le condizioni che noi imponiamo, morirete di fame, armati della massima dignità liberale". Così, nei Paesi ove si è giunti ad avere i più brillanti parlamenti e le più accurate istituzioni democratiche, non avete che da allontanarvi di qualche centinaio di metri dai quartieri lussuosi, per trovarvi fra tuguri infetti, ove vivono affastellati gli operai e le loro famiglie, in un ambiente disumano... Da tutto ciò doveva nascere, e fu giusta cosa la sua nascita (noi non mascheriamo alcuna verità), il socialismo. Gli operai dovettero difendersi contro quel sistema che offriva solo promesse di diritti, ma non si curava di procurar loro una vita giusta. Ora il socialismo fu una legittima reazione alla schiavitù liberale, ha finito con lo sviarsi, perché s'é diretto prima all'interpretazione materialista della vita e della storia, poi ad un sentimento di rappresaglia e infine alle proclamazioni del dogma della lotta di classe. "
"Ripudiamo il sistema capitalista, che non comprende le necessità popolari, disumanizza la proprietà privata e agglomera i lavoratori in masse informi, prospetta la miseria e la disperazione. Il nostro istinto ripudia anche il marxismo. Orienteremo l'impeto delle classi lavoratrici, sviate oggi dal marxismo, nel senso di esigere la sua partecipazione diretta nel grande impegno dello Stato nazionale."
"Lo Stato Nazionalsindacalista non si porrà crudelmente da ostacolo alle lotte economiche dell'uomo, ne assisterà impassibile al dominio della classe più debole da parte di quella più forte. Il nostro regime renderà completamente impossibile la lotta di classe, in quanto tutti coloro che cooperano alla produzione costituiscono in essa una totalità organica. Disapproviamo e impediremo a tutti i costi gli abusi di un interesse di una parte sopra quello di un'altra e l'anarchia nel regime del lavoro."
"La ricchezza ha come primo scopo - e così lo affermerà il nostro Stato - quello di migliorare le condizioni di vita di quanti costituiscono il popolo. Non è tollerabile che masse enormi vivano miserevolmente mentre alcuni altri godano di ogni lusso."
(Roberto De Albentiis)

Anonimo ha detto...

Ho sentito una testimonianza in una trasmissione condotta dall'inqualificabile Parenzo, un ascoltatore padovano che dichiarava di essersi vaccinato pur di malavoglia, raccontava di 3 suoi carissimi amici, 2 morti di infarto fulminante e il terzo ricoverato in UTIC, erano tutti bis vaccinati e 40enni........a quel punto anche Parenzo è rimasto in silenzio.

Anonimo ha detto...

Se per "equilibrio" intende moderazione, io non sono un moderato, nel senso però che intendeva uno dei miei autori preferiti - Abel Bonnard - autore di un capolavoro intitolato appunto Les modérés Le drame du présent, Editions Les Grands Classiques, Paris, 1993.

Anonimo ha detto...

Certamente.
"Un petit peu de feu dans quelque coin du monde, et tous les miracles de grandeur restent possibles".
L. D.
(Les âmes qui brûlent, Les Editions de l'Association Nationale Pétain-Verdun).
... Di fuoco però, non di petardi bagnati...

Anonimo ha detto...

Quale gioia nel vedere ricordato José Antonio!
Per chi voglia evitare di perdere tempo con i politicanti attuali, autentiche mezze calzette, e invece respirare un po' di aria pulita, ecco due capolavori sul tema:

-Adolfo Munoz Alonso: Un pensatore per un popolo, Volpe Editore, 1972, pagg. 378

- Arnaud Imatz: José Antonio la Phalange Espagnole et le national-syndicalisme, Godefroy de Bouillon, 2000, pagg. 600.

Anonimo ha detto...

Che non si sia ancora capito che dietro Draghi c'è la finanza, ovvero la plutocrazia, ovvero il turbocapitalismo, ovvero "i mercati", ovvero il regno del denaro, ovvero Wall Street, ovvero Mammona, mi fa venire da piangere.
E' evidente che Draghi e mandanti si servono dello Stato nazionale, per imporre la pluto-dittatura. Come, per altri versi, si servono della Ue o dell'Onu (e soprattutto dell'Oms). Ma il fine ultimo non è la ferrea dittatura statalista (comunque cosa pessima e inumana) dello Stato nazione, che è lo strumento. Nè della Ue, altro strumento.
Il fine ultimo è la dittatura assoluta del capitale tramite il controllo psico-sanitario. E' la dittatura pluto-psico sanitaria di quell'elite affaristica di fuori di testa che è malata marcia di hybris, di tracotanza, di senso di viziosa, infera onnipotenza.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Tutto sto macello (il modello 🇦🇹) non è fatto per convincere i maledetti a convertirsi (con loro ormai si sono rassegnati, non li avranno) bensì per costringere, irrigidendo le maglie della coercizione fisica e incrementando la razione quotidiana di terrore mediatico, i benedetti a farsi un’altra mano, e poi un’altra ancora. Per i benedetti in attesa di essere nuovamente timbrati c’è il modello 🇦🇹. Per i maledetti, invece, c’è rimasto solo il modello 🇳🇱 (Bava Beccaris). D’altronde, per piegare gli ossi teneri bastano strilli, restrizioni e intimidazioni. Per quelli duri non è sufficiente neanche il piombo.

Anonimo ha detto...

"...quell'elite affaristica di fuori di testa che è malata marcia di hybris, di tracotanza, di senso di viziosa, infera onnipotenza."

Analisi esatta, nei fatti è proprio così, esistono persone che hanno anime con queste caratteristiche. Non so se così si nasca o si diventi. Comunque da un certo punto in poi non cambiano più, qualsiasi cosa accada loro, tali rimangono. Sono i grandi superbi, sprezzanti.

Anonimo ha detto...

Di Carlo Brevi

A proposito delle nuove misure coercitive che il governo sta studiando, c'è un aspetto che forse non è sufficientemente chiaro: esse non sono pensate per convincere i "titubanti", non mirano a costringere quel rimanente 15% che non ha aderito alla campagna ad adeguarsi.

Le nuove misure in discussione - il green pass che diviene da temporaneo permanente, con la durata dello stesso destinata a ridursi, sempre di più, la minaccia di nuovi lockdown, il clima di terrore alimentato ancora una volta in vista di una festività nazionale - tutte queste operazioni sono mirate a raggiungere e a fiaccare la volontà di coloro che alla campagna va**inale hanno già aderito.

Le due dosi erano solo un primo passo, era il lancio della catena, e adesso la morsa sarà sempre più stretta.
Una volta piegata la volontà di quella maggioranza, il governo si sta assicurando di non mollare più la presa.

Quelli che mancano all'appello per adesso vengono semplicemente messi da parte, esclusi da tutto in attesa che si estinguano da soli, per fame o per disperazione.

L'obiettivo del governo ora è assicurarsi che quelli che sono entrati nel recinto non vi escano mai più, e che siano pronti a subire ogni sorta di sopruso, in preparazione del mondo che verrà.
Del mondo che hanno in mente, e che siamo ancora in tempo a scongiurare.