Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 5 maggio 2022

La Grande Costante della Storia: stupidi furbi che dominano stupidi scemi

L'affresco storico degli ultimi 30 anni, sintetizzato mirabilmente in cinque minuti di lettura. Ma il finale sottintende una domanda (e una risposta) drammatica... A che serve sapere e capire se pare non ci siano margini di azione correttiva...??

MA…? Per trenta anni, noi occidentali, abbiamo vissuto dentro una credenza vastamente e profondamente condivisa per la quale il mondo doveva smetterla di frazionarsi in stati egoisti. Molto male proveniva dallo Stato. L’egoismo delle nazioni, i nazionalismi, i confini, la società non aperta, l’odio ideologico, il fascio-nazismo. Soprattutto, il frazionamento statuale impediva il venirsi a formare e liberamente funzionare dell’infrastruttura che unica ci avrebbe dato benessere, futuro, pace: il mercato.  Chi sapeva del mondo guardava con ironica compassione quelle frange di diseredati che cianciavano contro la “globalizzazione”, invidiosi dell’altrui competenza e merito nel sapersi destreggiare in un gioco che non sapevano giocare perché inetti. Eh sì, purtroppo è la dura legge della natura, la sopravvivenza del più abile e chi non aveva certe abilità era comprensibile provasse a lamentarsi del gioco invece che capire di non esser in grado di giocarlo accettando la propria minorità manifesta. 

Costoro erano gli stessi che ti guardavano con altezzosa commiserazione perché eri perplesso davanti i peana sulla smaterializzazione del mondo. Mentalità antiche erano ancora lì con ferro, nickel, petrolio, grano ed altre orribili materie materialiste, non capendo la bellezza eterea della smaterializzazione: bit, info, data, idrogeno (si vabbè è materia, ma gassosa), skill, empowerment, human capital, keep in touch, just in time, studia l’inglese che altrimenti sei fuori dai giochi, ignorante bavoso neandertaliano fuori luogo in un mondo di sapiens che esprimevano la loro naturale élite di sapiens-sapiens.

Gli stessi erano poi quella massa di ispirati risvegliati che s’erano di recente accorti del Grande Problema Climatico. Per cinquanta anni avevano definito chi di quel problema si corrucciava degli “abbracciatori di alberi”, ma poi s’erano ravveduti ed avevano loro abbracciato la causa verde come unica salvezza di un mondo altrimenti destinato alla catastrofica rovina, l’estinzione umana. 

Poi un bel giorno del tardo febbraio del 2022, tutto ciò scompare di colpo, magicamente, la storia svolta ad angolo retto e nessuno più si volta indietro a guardare cosa c’era prima, da dove si veniva, qual era la diritta Via che s’era smarrita. 

Ma quale globalizzazione? Cosa vuoi fare affari con i barbari, gli autocrati, i cinesi, i nemici della democrazia, gli illiberali? Qui c’è da difendere i valori diamine! No stupido, non i valori della borsa, i valori dei principi! 

Ma quale smaterializzazione imbecille! Ma non ti chiedi mai di cosa diavolo è fatta la tua vita? Ma non ti accorgi quanto ferro, nickel, grano è necessario per vivere a te che in fondo sei solo un animale con lo smartphone? E ti sei domandato di cosa diavolo è fatto uno smartphone oltreché data, bit, like, Instagram e musica gratis? E cosa pensi che queste materie le trovi gratuite e disponibili nel “mondo grande e terribile”? O pensi che per averle dobbiamo sottoporci ai ricatti dei “barbari, autocrati, cinesi, nemici della democrazia, illiberali?”. Certa gente è proprio idiota, non capisce.

Che poi è la stessa che non capisce che non si possono sacrificare i propri valori per un metrocubo di gas e i valori vanno difesi coi sacrifici, a costo di tornare al carbone, all’atomo, magari andiamo a far legna così facciamo anche esercizio e ci teniamo in forma.

Ci sono due costanti in questo breve filmato delle nostre vite. 

La prima è l’ineffabilità con cui gli stessi che per trenta anni dicevano il “tutto” ora dicono l’esatto contrario di quello stesso “tutto”. Li vedi trasformati ma è un attimo, una increspatura della percezione. Erano sorridenti e fiduciosi di futuro, ora sono arrabbiati e frustrati perché tu non capisci che la pace si ottiene con la guerra. Sono improvvisamente isterici perché vedono tremendi rischi per le essenze della nostra civiltà di cui si sono autoeletti “guardiani” e tu non li segui. Lo stato è bene, armato è meglio! Il nazionalismo è giusto, è diritto sacrosanto di auto-determinazione dei popoli e va difeso con la spada. Nazi-fascisti? Vabbè ma sono pur sempre difensori dell'Occidente. Confini aperti? Ma sei pazzo? Cortine di ferro, muri, valloni, cavalli di frisia se necessario, civiltà di qua, barbari di là. Cosa? Libertà di parola? A chi? Al nemico? Ma se è nemico cosa vuoi parlare, ascoltare, discutere, devi solo picchiare, urlare, tagliargli la lingua. 

Scadenti giornalisti di costume, frustrati critici televisivi, polemisti sulla qualunque purché si urli e si faccia rissa, uomini senza qualità, ora sono diventati grandi strateghi geopolitici, esperti di Relazioni Internazionali, filosofi dell’etica del pan per focaccia o drone suicida killer con chip AI, per antico carro armato made in URSS, fangoso, stupido nella sua cieca brutalità sovietica. Codice colore? Dallo squillante verde primavera e speranza al giallo e blu sebbene un tono di verde militare nella T-shirt sia di complemento.

La seconda costante del breve, ridicolo, se non tragico filmato dei nostri ultimi trenta e passa anni, è la stupidità.  

La stupidità venne così definita dal grande C. M. Cipolla, uno dei pochi storici che si prese la briga di illuminare quella delicata transizione dal medioevo al moderno, andando a contare cose: armi, cannoni, legni, morti per epidemie, pidocchi, odori, medicine, spezie, monete, da usare per racconti storici basati su i numeri, con talvolta una sottile ironia davanti anche alla stupidità storica di chi, più che storico, in fondo è spesso solo un letterato scadente. La stupidità è: un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita. 

Forse è per una sottile ed inconscia percezione della vasta e diffusa stupidità che molti, di questi tempi confusi ed incerti, odiano. Odiano la stupidità dell’altro, che sia neo-putiniano o pacifista o complessista o anti-occidentalista o multipolarista o non disposto a tagliarsi il gas per l’ideale superiore. Sono molto arrabbiati. Si capisce. Debbono odiare l’altro perché se si fermassero un attimo, se guardassero indietro a quello che pensavano e dicevano poco tempo fa, con quanta convinzione e veemenza sostenevano l’esatto contrario di quello che sostengono oggi, rimarrebbero lì con l’aria interdetta di ciò che nonostante gli sforzi affiora naturalmente alla coscienza. Quel “ma…?” che aprirebbe alla terribile consapevolezza: “ma vuoi vedere che quello stupido sono io?”. 

E sì, la storia ha svoltato ad angolo retto ma dietro l’angolo c’è lo stesso stupido che eri prima. E questa è la Grande Costante della Storia: stupidi furbi che dominano stupidi scemi.  (Pierluigi Fagan)

23 commenti:

Anonimo ha detto...

L'unica rivoluzione da intraprendere è quella con noi stessi ed è lunga e non finisce se non con la nostra vita. Unico strumento per la grande rivoluzione mondiale. Sotto l'Unico comando in Cielo ed in Terra di NSGC. Il resto, tutto il resto, chiacchiere al vento.

Anonimo ha detto...

Attilio Negrini
Qui da noi si parla in questi giorni di ragazzi delinquenti che ricattano i coetanei facendosi pagare in cambio del quieto vivere, praticamente come la mafia, che rubano cellulari e catenine. Sono TUTTE cose che i giornali scoprono oggi ma di cui abbiamo quotidianamente testimonianza. So di una ragazza che aveva paura a denunciare un aggressore e che ha chiesto aiuto a un insegnante per paura che i genitori denunciassero, so di bande di ragazzine che, incitate da quella più sgamata e ripetente si divertono a "bullizzare" le compagne, so di una preside che ha affermato che siccome i fatti criminali avvengono fuori dalla scuola, lei non vuole avere casini e, da buona educatrice progressista se ne lava le mani, so che ci sono bande che viaggiano dalla bassa alla città e alla Val Trompia, delle vere e proprie spedizioni punitive, so che quasi sempre alla guida di queste bande ci sono ragazzi NON italiani, so... so... Devo fare la figura di quello che dice di sapere tutto o forse se lo so io lo sanno tutti ma, a proposito di mafia, c'è in giro un'omertà da schifo???
Ora i media si sono svegliati e interrogano i soliti esperti che vivono su Marte e si nutrono di Freud e di teorie sganciate dalla realtà. Mah, quale sarà mai la causa di tanto disagio.. sono bravi ragazzi... Il Covid... la guerra... i social... Nessuno che dica
1) Una buona parte di stranieri, spesso di seconda generazione, quindi italiani, NON si integrano se non facendo i prepotenti. Ciò perché nelle loro famiglie NON ricevono un'adeguata educazione. Senza girarci troppo intorno, NON conoscono la civiltà occidentale e il Vangelo.
2) Moltissimi ragazzini italiani vivono un terribile disagio, quello dell'abbandono, dovuto alla rottura delle famiglie, al cosiddetto diritto di rifarsi una vita, la loro, disfando quella dei figli. Ovviamente in molti casi la situazione è più complessa e non bisogna giudicare, tuttavia oggi quello che è un problema viene percepito come la sua risoluzione. Chi paga non è mai il divulgatore ideologizzato. E se ti senti abbandonato e trovi nel violento di turno una figura simil paterna, è un attimo che nasca una dipendenza, alla faccia del no al machismo e delle ricette fallimentari di stampo radical femminista.
3) A scuola oggi si parla di educazione civica ma NON si insegna l'educazione vera che vada oltre la raccolta differenziata, il gender, il clima.
Ecco, se gli esperti parlano di altro è meglio lasciarli perdere, non sono altro che cialtroni che non hanno interesse alla risoluzione dei problemi che darebbe cessare la pseudo utilità della loro funzione sociale. Ideologizzati sì, scemi no.

Anonimo ha detto...

E' così in tutta UE, ragazzini di ogni etnia( ma quelli non europei di origine sono molti di più) sono violenti, incontenibili rubano, ammazzano coetanei, stuprano, si prostituiscono, si drogano e spacciano, ma guai a parlarne, soprattutto mai che venga alla luce sui giornaloni così prodighi di storielle fake da lacrimuccia coccodrillesca, in GB ragazzine di 11/12 anni hanno massacrato a calci e pugni una coetanea che era a loro antipatica, ogni giorno nella favolosa Londonistan ci sono risse e accoltellamenti fra bande di ragazzi/e, ma la Polizia tace, come tace sugli abusi sessuali che avvengono nelle madrasse, mentre si spara a colpi di kalashnikoff sulla CC, lei sì origine di ogni male, la chiesa anglicana non è interessata dal fenomeno fa già tutto da sola per autoeliminarsi. Benvenuti nell'Europa portatrice di valori, laica, liberal, dem , anti tutto quello che non è pc o steso a tappetino e soprattutto antiputiniana DOC.......peccato che l'Occidente da solo non conta numericamente come il resto del mondo che non la pensa così......tiremm'innanz diceva quel tale.

Anonimo ha detto...


Finirà un giorno come con i "Besprisorni" in Russia?

E chi erano? Presto detto: parecchie migliaia di ragazzi e anche ragazze rimasti orfani dopo i massacri della guerra civile tra i Bolscevichi e il resto. Erano come una peste che prosperava soprattutto nelle città. Incontrollabili, si davano in prevalenza al crimine, di tutti i tipi.
Lenin all'inizio cercò di inquadrarli in istituzioni rieducative, applicando criteri della pedagogia moderna. Ma i risultati furono scarsi, le spese ingenti, la delinquenza giovanile non diminuiva. Così i bolscevichi si stufarono presto della "rieducazione" e si misero ad applicare i loro metodi, notoriamente rozzi e spicci: li fucilarono in massa e il problema della delinquenza giovanile fu risolto.

Anonimo ha detto...

Ma Draghi, che si lamenta, con quella sua cantilena indolente, del “comizio” di Lavrov, accetterebbe un’intervista con un contraddittorio? Magari mettendo a tema le sue spudorate fake-news sul Green Pass?

Zelensky e la memoria di John Demjanjuk ha detto...

(considerazioni liberamente ispirate al racconto Deutsches Requiem di J. L. Borges)

Zelensky è ateo, cresciuto in una famiglia di ebrei secolarizzati, senza speranza in Dio e nel Messia, nell'immanenza del tempo orizzontale dove tutto si consuma nella storia, l'amore come l'odio, il crimine come la giustizia. Gli ascendenti di Zelensky furono annientati dai nazisti negli anni '40. É noto che lo sterminio degli ebrei tra la Lituania, la Polonia e l'Ucraina fu eseguito prevalentemente dai collaborazionisti locali del regime nazionalsocialista. John Demjanjuk (Ivan prima della naturalizzazione negli USA dove fuggì nel 1952), il Boia di Treblinka anche detto Ivan il Terribile, era ucraino. Non sarà che si sta consumando la folle nemesi postuma di un solo uomo contro gli ucraini e il mondo intero?

Nota: Netflix, con una curiosa tempestività ante factum, ha dedicato nel 2019 a John Demjanjuk una serie intitolata "The Devil Next Door". Non mancarono le opportune proteste del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Il passato può anche generare mostri e nuova "fiction".
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

Mi hanno riferito di persone a cui è stata imposta la FFP2 per entrare in un museo, mentre ai turisti stranieri non veniva richiesto nulla. Come si può accettare questa discriminazione nei confronti degli italiani?
Antonio Rossix

Anonimo ha detto...

LE VERE CAUSE DELL'ATTUALE CATASTROFE E DELLA GUERRA

"Gli uomini governati dagli istinti animali non possono governare una civiltà. Si sentono a loro agio più in guerra che in pace"

"La bomba atomica simboleggia la disintegrazione della personalità dell’uomo moderno"

Il famoso storico Arnold Toynbee osservava che, di 21 civiltà scomparse, 16 sono state distrutte dalla decadenza interiore. Difficilmente le nazioni vengono uccise; più spesso esse si uccidono. È questo il sinistro significato della nostra attuale disposizione all’egoismo e all’amore del piacere, alla nostra affermazione dell'egotismo, al nostro rifiuto di disciplinarci. Sebbene due guerre mondiali ci abbiano imposto molti sacrifici, da noi accettati volenterosamente, neanche queste hanno potuto indurci a compiere il sacrificio supremo: rinunciare all’illusione che l’uomo esprima meglio se stesso quando permette all’animale che è in lui di dominare lo spirito.

Ci siamo scandalizzati vedendo ciò che la liberazione del sub-umano ha fatto dei fascisti, nazisti, e comunisti. Eppure non abbiamo imparato che gli stessi effetti deleteri possono verificarsi nell’individuo che, partendo dal concetto che egli è soltanto una bestia, procede immediatamente ad agire come tale. Quanto meno un uomo mortifica le sue passioni egotistiche, tanto più è necessario che un’autorità al di fuori di lui controlli e sottometta queste passioni. Perciò la scomparsa della morale, della religione, e dell’ascetismo dalla vita politica è inevitabilmente seguita da uno stato poliziesco che cerca di mettere ordine nel caos prodotto da quell’egoismo. La legge dà luogo alla forza; la morale è sostituita dalla polizia segreta. I regimi totalitari sono sintomatici di un morbo che ha contagiato anche gli abitanti di Paesi liberi. È la malattia dell’intimo disagio dell’uomo.

Pochi si rendono conto dell’importanza e della portata dell’attuale catastrofe; tutti sono accecati dal fatto che l’uomo ha compiuto grandi progressi materiali. La verità, comunque, è che l’uomo ha perduto il controllo di se stesso nel momento in cui ha acquistato il controllo della natura. E perché ha perduto il controllo di sé e negato gli scopi spirituali della vita, utilizza per fini distruttivi le forze della natura che ha imbrigliato. La bomba atomica simboleggia a meraviglia la disintegrazione della personalità dell’uomo moderno. Qualsiasi progresso nel controllo delle forze naturali diventa un pericolo potenziale, a meno che non sia uguagliato da un progresso altrettanto importante nel controllo degli istinti animali.

Allo stesso modo in cui interpreta l’autoespressione come una liberazione degli istinti animali, lo psicologo materialista contribuisce all’attuale miseria e malessere universali. Gli uomini governati dagli istinti animali non possono governare una civiltà. Si sentono a loro agio più in guerra che in pace. L’odio per un comune nemico può cementare la nostra unità; occorrono uno spirito e una meta comuni per tenerci uniti quando viene la pace. Un tempo le guerre erano quanto mai difficoltose e la pace era la conseguenza naturale della vittoria. Oggi la situazione è rovesciata: i poteri di distruzione sono, nel mondo moderno, maggiori dei poteri di costruzione. La pace è un frutto dell’amore, e l’amore fiorisce nell’uomo orientato verso Dio. Il massimo privilegio dell’uomo è la guida di Dio, un privilegio che l’uomo può ottenere solo quando ha lastricato la propria strada di un ben disciplinato orientamento.

(Fulton J. Sheen, da "La Pace dell'Anima" edizioni Fede e Cultura)

Anonimo ha detto...

@Antonio Rossix

Bisogna che gli italiani reagiscano!

Anonimo ha detto...

Se il mario chiama alle armi? Lo leghiamo su uno dei razzi americani, che non ci mancano, e lo spediamo dritto dritto dal compare ucraino.

Anonimo ha detto...

Il premier Mario Draghi continua ad ignorare le richieste che provengono dal Parlamento di riferire in Aula sull'invio di armi in Ucraina. Informazioni che sono stati consegnate al Copasir e subito dopo secretate. Adesso interviene anche Guido Crosetto, che critica la scelta di tenere all'oscuro l'opinione pubblica: "Forse sarebbe giusto che il Presidente del Consiglio andasse in Parlamento a chiedere alla sua maggioranza la linea da tenere sul tema Ucraina (e non solo). Perché pare evidente che ad oggi non esiste più una maggioranza su alcuni punti, tipo invio di aiuti militari, alcune sanzioni ed altro".

Anonimo ha detto...

Riguardo la guerra, i ragazzi con cui ho avuto modo di parlare sono tutti contro Zelensky
Antonio Rossix

Anonimo ha detto...

Tutto continua come prima, peggio di prima, alla faccia degli illusi. Al riguardo, è interessante l'intervento di oggi dell'On. Pino Cabras. Tutto l'apparato "sanitario" è mantenuto in vita, nonostante si parli di fine dell'emergenza, ed è pronto a scattare di nuovo a pieno regime, in autunno.

Ce ne fossero! ha detto...

“L’EUROPA PUÒ ESSERE SALVATA SOLO SE TORNA ALLA SUA IDENTITÀ CRISTIANA.”
Viktor Orbán

Anonimo ha detto...

Eh stiamo freschi che reagiscano!

Da Fb ha detto...

Se non fosse per i civili, probabilmente tenuti in ostaggio, io non riesco proprio a farmi piacere la "resistenza" - tra l'altro inutile e fanatica - degli Azovisti asseragliati nell'impianto dell'Azovstal. Perché, a differenza degli atlantisti denoantri, io non ho dimenticato i loro stessi articoli sulla pericolosità rappresentata da questi soggetti. Non riesco a togliermi dalla mente le immagini dei campi in cui addestravano i bambini a fare il saluto nazista e a sparare e a prendersela coi russi. Né ho dimenticato gli orrori a cui hanno sottoposto i russofoni loro concittadini per 8 anni. E ribadisco: tutto questo veniva riportato e denunciato dagli stessi che oggi li dipingono come i buoni, i kantiani, gli eroi. E se gli americani sono disposti a tutto in chiave antirussa, anche ad allearsi coi nazisti (Dopoguerra mondiale) e i jihadisti (Afghanistan), io no. Quindi, in parole povere, per me Putin - una volta liberati i civili - può anche spianare l'Azvostal sulle teste dell'Azov e spargerci sopra calce e poi sale. Ecco, l'ho detto.

Anonimo ha detto...

LE DUE MORTI

Di Pietro De Angelis

Un aspetto mi ha sempre sgomentato e angosciato di quanto accaduto in questi due anni: la facilità con cui l'istinto di sopravvivenza sociale abbia soppiantato l'istinto di sopravvivenza biologico.

Non ho mai creduto che il terrore della malattia sia stata la molla decisiva nello spingere milioni di persone a inocularsi ripetutamente un farmaco nuovo e ignoto.

Sono invece convinto che, fatta eccezione per una certa percentuale minoritaria, per moltissimi sia stato dominante il bisogno di conformarsi.

La necessità di non essere espulsi dal corpo sociale: emarginati, discriminati, umiliati, offesi, minacciati nel proprio status e nei propri privilegi.

La paura della morte sociale ha vinto sulla paura della morte biologica.

Non è un caso che in tutti i cosidetti "no vax", incontrati sulla mia strada, abbia spesso ritrovato una caratteristica in comune: essere sempre stati, già da prima della pandemia, degli outsider, persone che si erano già poste volutamente ai margini del sistema o che vi viveano all'interno per necessità ma distaccandonese nell'intimo; persone profondamente spirituali, connesse a se stesse e alla natura, con un forte senso del sacro; persone capaci di vivere in solitudine, e in isolamento.

Al contrario, in molti dei più feroci sostenitori di questo regime, ho sempre riscontrato una sorta di fragilità e di immaturità; una necessità quasi infantile di essere eterodiretti, di affidarsi a una autorità esterna per riceverne guida e protezione; un'incapacità di pensare, sentire e vivere in autonomia.

E' una mia impressione, magari non corrisponderà appieno a verità, ci saranno di certo eccezioni da una parte e dall'altra.

Ma un'esperienza, anche singola, ha comunque il valore di una testimonianza.

Fael ha detto...

Anche di questo genocidio ai danni della popolazione polacca per mano dei nazionalisti ucraini si sa poco.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Massacri_di_polacchi_in_Volinia_e_Galizia_orientale

Anonimo ha detto...

6 maggio 2022 09:23

Bravo! Se non è la verità al 100 x 100, lo è al 99 x 100. Quelle anime in qualche modo o in qualche piega rimaste bambine. Si canta in coro, si balla insieme, si gioca insieme. Si nasce e si muore da soli, ma intorno sulla terra e in Cielo c'è sempre Qualcuno che ci riceve e ci guida.

Anonimo ha detto...

Hermes Gexa

La RAI cede: ammette che nella acciaieria di Azovstal di Mariupol, i Civili erano prigionieri delle truppe ucraine ed erano utilizzati come scudi umani da queste ultime.
questo "ravvedimento" della TV di stato italiana non è stato volontario ma ha dovuto accodarsi alle emittenti di tutti gli altri paesi occidentali i cui giornalisti stanno intervistando i Civili usciti dall'acciaieria e portati in salvo dai corridoi umanitari russo/CRI; i Civili raccontano di come volessero approfittare da settimane dei corridoi offerti dai Russi ma erano costretti a rimanere nella acciaieria dalla minaccia delle armi ucraine.
Cade la romantica narrazione italiana dell'eroico Battaglione Azov rinchiuso nella Acciaieria di Azovstal con le proprie mogli ed i propri bambini che volevano salvare dai cattivissimi Russi!
Chiaro adesso??...

Ci salva l'Ungheria ha detto...

L’Ungheria si oppone
Ma per fortuna (anche nostra) ci sono Paesi che non si piegano supinamente ai dettami europei. Dopo le resistenze della Germania sulla chiusura dei rapporti con i gasdotti russi, infatti, ecco che anche l’Ungheria si opporrà a questo genere di sanzioni, proprio in virtù di quell’interesse nazionale che in Italia non viene minimamente calcolato.

Anonimo ha detto...

Incredibile che in tutta Europa ci sia un solo leader come Orban che ragiona, e che ha il coraggio di dire le cose apertamente. Assurdo.

Anonimo ha detto...

BRUTTISSIMO SEGNALE Le forze dell'ordine spagnole, su richiesta della SBU (i servizi ucraini), hanno arrestato il blogger e giornalista ucraino Anatoly Shariy, che le autorità di Kiev accusano di tradimento per aver ad esempio pubblicato una mappa dell'Ucraina priva della Crimea e delle repubbliche popolari. Il tribunale spagnolo ha poi deciso di rilasciare il blogger su cauzione ma gli e' stato ritirato il passaporto e non puo' lasciare il paese. L'arresto di Shariy dimostra come coloro che hanno denunciato i crimini del regime di Kiev siano ora perseguitati anche fuori dall'Ucraina.