Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 27 gennaio 2023

Ricordare, oggi

In questa Giornata, strumentalizzata in lungo e in largo a senso unico, pubblico ancora una volta una mia vecchia riflessione, generica perché scritta anni fa, seguìta da un'altra letta stamane su Fb calibrata sull'oggi. Purtroppo manca la consapevolezza  che le tendenze socialmente ed antropologicamente dissolutrici - spacciate per diritti - vieppiù imposte dalle attuali distorsioni giuridiche sono frutto della degenerazione dell'etica conseguente alla caduta dei valori cristiani.

Dal 27 gennaio 2001, in Italia si celebra il giorno della memoria.

Questa celebrazione è stata voluta dal Parlamento Italiano per ricordare gli ebrei sterminati nei lager nazisti. Nella scuola e in molti ambiti della nostra vita civile questa ricorrenza ha valore nella misura in cui fare memoria del male che è sempre in agguato dentro l'uomo ha efficacia educativa per il presente con la speranza di preservazione da analoghi rischi per il futuro. C'è però una dimenticanza, che rischia di vanificare questa giornata. Si può infatti dedicare un
giorno della memoria a sei milioni e mezzo di morti tacendo di altri milioni, vittime dei sistemi comunisti, di altre ideologie o di fondamentalismi di varia natura?

Certo del nazismo ci inorridisce e ci spaventa il massacro programmato, l'orrore pianificato, la disumanità divenuta drammaticamente 'normale' in quei giorni e in quel contesto, una delle pagine più terribili della storia. E la consapevolezza dell'accaduto e dei pericoli rappresentati da ogni ideologia dovrebbe radicarsi fortemente nelle coscienze e non rimanere confinata al giorno della commemorazione.

Tuttavia io, donna di questo tempo, non posso dimenticare e, senza  perdermi nella citazione di cifre purtroppo altrettanto drammaticamente rimarchevoli, vorrei nominare le vittime delle persecuzioni in URSS, in Ucraina, in Turchia (il genocidio degli Armeni), in Cina, in Vietnam, in Cambogia, nell' Est Europeo, quelle in America Latina, quelle in Africa, quelle in Afghanistan, in Iraq, nei Balcani (con riferimento a tutte le etnie coinvolte), nel Sudan, in Timor Est. E, oggi, i Cristiani e i Curdi in MO e in Asia. Mi spiace per chi non nomino per ignoranza o per disattenzione.

Per non parlare di altre morti, che restano sconosciute perché si perdono nella fretta indifferente di una quotidianità che fagocita le coscienze, frutto di un odio e di una violenza che si manifestano sotto altre etichette o giustificazioni ideologiche o politiche con un sottofondo spesso economico dal travestimento umanitaristico, ma la cui matrice è sempre riconoscibile nello stesso "Male", che ha nomi diversi: odio, divisione, terrorismo, pretesa di possesso, manipolazione, massificazione, strumentalizzazione, indifferenza, che diventano disumanità.

Non è mia intenzione scatenare in questa occasione una polemica sui totalitarismi; desidero soltanto che il 27 gennaio sia veramente il giorno della Memoria, e quindi che si accomunino nel ricordo tutte le vittime del Novecento: il secolo, che è stato definito della massima violenza dello Stato sull'uomo; ma ad esse vorrei fossero accomunate anche le vittime di ogni generazione che ci ha preceduti nella storia che di genocidi, senza nulla togliere al dramma degli ebrei, ne ha visti davvero tanti.

Tutti dovremmo comunque ricordare che per avere un futuro bisogna guarire dal passato... e la memoria deve essere sana e responsabile consapevolezza e non il "sacrario dell'odio" dal quale tirar fuori ogni possibile ricatto morale nei confronti del resto del mondo chiamato a testimone. Non può restare senza conseguenze asserire che “la shoah” segna “il vertice del cammino dell’odio”, che voleva “uccidere Dio”. Occorre invece respingere la tendenza odierna - che va generalizzandosi sempre di più - di conferire portata teologica e “neo-dogmatica” ad un fatto storico come la shoah (che significa catastrofesterminio) quale “nuovo Olocausto”, visto che l'unico Olocausto è quello di Cristo Signore che nulla e nessuno può rimpiazzare. Infatti, per la Fede cattolica, l’odio di satana ha mosso degli uomini (Sinedrio con il popolo ebraico a lui sottomesso con la connivenza de dominatori Romani, senza dimenticare i nostri peccati) ad uccidere Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, nella sua natura umana. Questo è il vero vertice dell’odio contro Dio.

Da ultimo spero che non si faccia ideologia nel giorno della memoria (non è certo questo l'intento della legge; ma sono sempre possibili strumentalizzazioni di ogni genere, che sarebbero ciniche quant'altro mai) ma che si aiutino i giovani e in fondo tutti noi a comprendere che ricordare il male presente nella storia deve servire a prenderne le distanze, a partire da ognuno, per costruire un mondo di pace in cui i valori cristiani, inverati da uomini di autentica buona volontà, siano il fulcro imprescindibile di ogni convivenza non soltanto formalmente civile, che voglia essere anche "umana" nel senso pieno del termine.
Maria Guarini
* * *

Come ogni anno, il 27 gennaio, si celebra la Giornata della Memoria, in ricordo della liberazione del lager di Auschwitz e in generale per riflettere sul male arrecato dal nazismo; mi chiedo, però, a che serve una giornata simile, se compiamo le stesse cose fatte dai nazisti, e mi riferisco ai programmi e alle leggi eutanasiche, miranti ad eliminare i "difettosi" e i "costosi", i malati, gli anziani, i disabili. A che serve ricordare Auschwitz se non si ricorda l'Aktion T4 e soprattutto se se ne ripercorrono i passi, senza peraltro neanche sforzarsi di cambiare copione? (si veda il film "Io accuso", pellicola di propaganda del Reich a favore dell'eutanasia, a base di emotività e parole come "compassione" e "dignità", e peraltro tuttora vietato in Germania, è cambiato qualcosa da allora, quanto a parole d'ordine e utilizzo dei media?)

A che serve ricordare Auschwitz quando nell'Europa odierna i bambini malati (Charlie Gard, Alfie Evans, Ines, i più famosi, ma si pensi anche a Paesi come Danimarca e Islanda che uccidono i bambini down nel grembo materno) possono essere uccisi per sentenza o per legge, magari perfino contro la volontà dei genitori? A che serve ricordare quei morti se, oggi, si proclama di fatto l'indegnità di alcune vite e la disponibilità e la manipolabilità della vita umana? (e anche qui il pensiero va, per ciò che riguarda l'Italia, alla recente legge sulle disposizioni anticipate di trattamento, che rendono la vita un bene disponibile e il medico l'esecutore testamentario della volontà del malato, un malato la cui volontà è però piegata dalla solitudine della società odierna e dalla massiccia propaganda pro-eutanasia)

Infine, e ciò è sommamente disgustoso, si utilizza il ricordo dei morti di Auschwitz per gettarli nell'agone politico odierno, per utilizzarli contro i "populismi" (che nulla hanno a che fare, ideologicamente e storicamente, con il nazismo o i fascismi europei): penso alla campagna pubblicitaria, ma meglio sarebbe parlare di propaganda pura e semplice, della Regione Umbria, avente quest'anno slogan "Dimenticare li fa tornare - Giornata della Memoria contro vecchi e nuovi fascismi", come penso agli slogan dei vari partiti di maggioranza, italiani ed europei, che utilizzano fantasmi e soprattutto morti di decenni fa per terrorizzare gli elettori.

Chi è che disonora di più i morti di Auschwitz? Chi non si adegua alla giornata odierna (divenuta sempre più ipocrita, sempre più festa dell'unico culto laico autorizzato in Occidente), oppure, invece, chi perpetua le stesse politiche naziste, anche se mascherate con un'aura di maggior presentabilità, o, peggio, chi sfrutta impropriamente la memoria per meri fini politici di bassa lega? 
Roberto De Albentiis su Fb

29 commenti:

Anonimo ha detto...

"Dov'era Dio?"

Una di quelle domande che si pongono maliziosamente o meno coloro che hanno qualcosa da ridire sulla condotta del Padreterno (immagina credere di poter "citare in giudizio" chi ha fatto quella cosuccia altamente ingiusta tipo morire per te in croce).
"Secccie Dio dov'era nel novecentoh?"

Posto che la domanda sia sbagliata a prescindere; avete costruito una società anticattolica, Lo avete detronizzato ed estromesso perché, detto papale papale, volevate farvi gli affaracci vostri e Lui doveva venire a levarvi le castagne dal fuoco, castagne che sono il frutto marcio della vostra società laica, massoniconazionalista e anticristica? La follia di fare un mondo senza Dio salvo poi pretendere :" Signore ti abbiamo buttato fuori dalle nostre vite ma adesso pretendiamo che ci sistemi i casini così poi possiamo continuare ad ignorarti perché tanto ci metti una pezza tu alle logiche conseguenze del nostro nonsenso".

Doverosa premessa a parte, era nella tonaca di ogni prete deportato, nel velo di ogni suora ammazzata e ghigliottinata, nel rosario di ogni buon cattolico deportato o ucciso; era lì a fare da luminare per la coscienza.
C'è davvero bisogno di Dio che scenda in Gloria Angelorum sbriciolando la terra per dirti: "Non puoi turco sterminare gli Armeni"? O basta la voce della coscienza se ascoltata? E questo vale per tutti i gli stermini, tutti, noti e meno noti.

Quindi inutile chiamare in causa chi quel caos non l'ha creato.
Un po' di sana autocritica; è inutile dire "non dimentichiamo" se poi ostinatamente si vuole quella società massonica, liberale e atea che ha portato a massacri e due guerre mondiali.
Il resto sono solo frasi ad effetto.

Anonimo ha detto...

“Campi di sterminio per chi non si vaccina"
Giuseppe Gigantino, cardiologo.

"Se fosse per me costruirei anche due camere a gas"
Marianna Rubino, medico

"Se potessi creerei dei campi di concentramento per i No-vax"
Fausto di Marco, dirigente medico degli Ospedali riuniti Villa Sofia

"Un giorno faremo una pulizia etnica dei non vaccinati, come il
governo ruandese ha sterminato i tutsi"
Alfredo Faieta, giornalista

"Mi divertirei a vederli morire come
mosche"
Andrea Scanzi, giornalista.

"Potrebbe essere utile che quelli che scelgono di non vaccinarsi andassero in giro con un cartello al collo", Angelo Giovannini, sindaco di Bomporto.'

"Bisogna essere duri e discriminare chi non si vaccina, in ospedale, a scuola, nei posti di lavoro"
Filippo Maioli, medico.

"Rider devono sputare nel loro cibo", Davide Parenzo, giornalista.

"I cani possono sempre entrare. Solo voi, come è giusto, resterete fuori", Sebastiano Messina, giornalista.

"Vagoni separati per non vaccinati", Mauro Felicori, assessore PD regione Emilia Romagna.

"Escludiamo chi non si
vaccina dalla vita civile"
Stefano Feltri, giornalista.

"I no vax fuori dai luoghi pubblici"
Eugenio Giani, Presidente (PD) Regione Toscana.

"Verranno messi agli arresti domiciliari, chiusi in casa come dei sorci”
Roberto Burioni virologo.

"Vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al mondo"
Selvaggia Lucarelli giornalista.

"Gli metterò le sonde necessarie nei
soliti posti, lo farò con un pizzico di piacere in più"
Cesare Manzini, infermiere.

"Gli bucherò una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla"
Francesca Bertellotti, infermiera.

"Provo un pesante odio verso i no vax" J-Ax, cantante.

'"Se riempiranno le terapie intensive mi impegnerò per staccare la spina", Carlotta Saporetti, infermiera.

"Non siete vaccinati? Toglietevi dal cazzo!", Stefano Bonaccini, Presidente (PD) Regione Emilia Romagna e candidato nazionale del PD

“Il greenpass ha l'obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli"
Renato Brunetta, ministro governo Draghi.

"E' giusto lasciarli morire per strada"
Umberto Tognolli, medico.

"Prego Dio affinché i non vaccinati si infettino tra loro e muoiano velocemente", Giovanni Spano, vicesindaco Villacidro.

“Serve Bava Beccaris, vanno sfamati col piombo", Giuliano Cazzola, giornalista.

"Mandategli i Carabinieri a casa", Luca Telese, giornalista.

'Li andremo a prendere per il collo", Lucia Annunziata, giornalista.

“Non sarà bello augurare la morte, ma qualcuno sentirà la mancanza dei novax?", Laura Cesaretti, giornalista.

"I novax sono i nostri talebani", Giovanni Toti, presidente regione Liguria.

“I No-Vax? C'è lo zampino di Sa-
tana!", Don Gazzelli, parroco di Cessalto.

"Sono dei criminali, vanno perseguitati come si fa con i mafiosi"
Matteo Bassetti, infettivologo.
Aloisius

Anonimo ha detto...

Brovo Aloisius!
Uno spaccato inglorioso e veritiero della mens insana in cui certi ricordi sono ipocrisia.

Anonimo ha detto...

Di BBS

La figlia musicista oggi parteciperà ad un concerto per il Giorno della memoria con la scuola.
Tra le altre dovrà suonare la colonna sonora di Schindler's List.
Vorrei ricordare che tecnicamente Schindler è un uomo che ha disobbedito agli ordini e per questo è Giusto tra le nazioni.
Oggi mia figlia suonerà quella musica insieme a persone che un anno fa trovavano giusto che lei non potesse salire su un autobus e che non le hanno detto nulla quando si è ritirata da scuola per non essere discriminata o costretta a scaricarsi il pass da guarito per essere come gli altri.
Naturalmente lei lo farà a testa alta con la fortezza di chi da di essere nel giusto, di chi può suonare quella musica senza vergogna.
La cosa tragica è che chi suonerà con lei non avrà il minimo moto di coscienza.
Ipocrisia 2023.

Anonimo ha detto...

“Pio XII, la Santa Sede, i nunzi e tutta la Chiesa cattolica hanno salvato da morte certa tra i 700 mila e gli 850 mila ebrei”
(Emilio Pinchas Lapide, console di Israele a Milano, autore nel 1967 di Roma e gli Ebrei)

Anonimo ha detto...

In previsione della giornata della memoria. “Ragazzi, attenzione alle nuove forme di nazismo camuffate da democrazia. Quando si dà la sedazione profonda a chi nemmeno la chiede, quando si comincia a discriminare qualcuno negli ospedali per motivi economici … cos’è tutto ciò?”
Nessuno ha fiatato.

Cosa vuol dire se il passato non passa mai.. ha detto...

"ci inorridisce e ci spaventa il massacro programmato, l'orrore pianificato, la disumanità diventata routine.." come ad esempio la mondiale sperimentazione mai ideata di cui sopra ?

Senza green pass ha detto...

Giornata della memoria... Italia...
Ricordo quando dovevo restare in piedi fuori al bar

mic ha detto...

Nel Giorno della Memoria è doveroso anzitutto ricordare le vittime dello sterminio dei campi di concentramento, apice di disumanità. Può essere però anche importante ricordare i tanti che si opposero a Hitler e al nazismo e che, spesso, erano cristiani. Dai ragazzi della Rosa Bianca - il cui primo volantino definiva il nazismo una «atea macchina da guerra» - a quella del cardinale von Galen, il “Leone di Münster” – che già nel 1934 denunciava «una nuova nefasta dottrina che pone la razza al di sopra della moralità» -, dall’eroico padre Massimiliano Kolbe – che all’ufficiale nazista che lo stava per uccidere disse la verità più grande («Lei non ha capito niente della vita: solo l’amore crea») - fino a Pio XII, grazie al cui impegno furono salvati migliaia di ebrei, al punto che esisteva un piano hitleriano per invadere il Vaticano e deportarlo.
Cit. Giuliano Guzzo

Anonimo ha detto...

GIANNA JESSEN!
https://gloria.tv/post/4UJjQcU6MVnA3otzrGy2tSEqf

Anonimo ha detto...


In un recente intervento il card. Mueller ha rimproverato il Vaticano per il suo silenzio di frone alle violazioni dei diritti umani compiute dalle autorità cinesi.
Ma ha fatto un falso paragone, ha detto, sempre secondo le agenzie, che quest'atteggiamento ricorda quello di Pio XII, che assistette in silenzio allo sterminio degli Ebrei.
Non ha voluto dire che, proprio grazie a questo silenzio, Pio XII ha potuto salvare decine e se non centinaia di migliaia di ebrei, nascondendoli nelle istituzioni della Chiesa, compresi i conventi di clausura.
Per il cardinale Mueller: Nel radio messaggio natalizio del 1942, Pio XII nominò, tra le vittime della guerra, anche coloro che erano perseguitati "a causa della loro razza" e il New York Times in un editoriale interpretò la frase come riferita soprattutto agli Ebrei perseguitati da Hitler. Scrisse, se ben ricordo, che solo il Papa aveva avuto il coraggio di far riferimento alla persecuzione in atto in Europa nei loro confronti.
H

Anonimo ha detto...

28 gennaio, San Pietro Nolasco, Confessore (+ 1256).
“San Pietro Nolasco Confessore, Fondatore dell’Ordine della beata Vergine Maria della Mercede per la redenzione degli schiavi: si addormentò nel Signore il venticinque Dicembre”.
O Vergine Santissima della Mercede, Tu che per pietà verso i miseri schiavi cristiani, scendesti dal Cielo, ingiungendo a S. Pietro Nolasco di fondare un Ordine religioso che, con voto eroico, attendesse alla loro liberazione, deh! ti muova a pietà lo stato di tanti che giacciono sotto la più dura schiavitù, quella del peccato. Liberali, o Vergine Santa, e concedi loro la libertà dei figli di Dio! Minacciati, come siamo, dalla stessa schiavitù, anche per noi risplenda la tua pietà, o Vergine Santissima della Mercede! Tu che conosci l’insufficienza nostra nelle dure lotte contro il comune nemico, accorri in nostro aiuto, rinsalda le nostre vacillanti volontà, donaci la vittoria. Su Te, Madre nostra Santissima, sono riposte le nostre speranze. Da Te ci aspettiamo il trionfo finale per raggiungere il Paradiso e sciogliere un cantico di gloria e di ringraziamento a Te che ne sei la Regina. Così sia. Pater; 3 Ave; 5 Gloria .

Anonimo ha detto...

Verremo ricordati dalla storia per aver definito "scienza" la facoltà di poter bere un caffè in piedi ma non seduti, o la possibilità di portare il cane a fare i bisogni entro 200 metri da casa ma non poter correre in solitaria all'aria aperta. Senza dimenti, correre sì passeggiare no...

Anonimo ha detto...

"Ma... i carri armati sono green?
Chiedo per Klaus Schwab."

Weltanschauung Italia ha detto...

Diciamogli che è per il loro bene. Per la salute pubblica, gli anziani, i fragili, i bambini, l'economia, il lavoro, i mercati. Per l'Europa, la democrazia, la libertà, la pace, l'occidente.
Per combattere l'inquinamento, il riscaldamento globale, le emissioni di CO2. Per la natura, l'ecosistema, per contrastare i cambiamenti climatici. Per la tutela delle minoranze, per l'uguaglianza, per arginare il ritorno del fascismo. Nel frattempo, toglieremo loro tutto.

Trasformeremo i diritti un tempo intangibili in concessioni a tempo determinato. Impianteremo un sistema di crisi perpetua, tra guerre e pandemie, cristallizzando l'emergenza nel dettato costituzionale. Incrementeremo, coi soldi pubblici, gli armamenti per un conflitto voluto dai nostri padroni, perpetuando il sistema delle sanzioni, alla faccia degli interessi nazionali, ai danni di un partner economico sino a ieri gradito ed imprescindibile. Annienteremo ciò che resta della sanità pubblica, distruggeremo gli ultimi brandelli della scuola e dell'università, con programmi demenziali e regole grottesche, puntando sull'obbedienza cieca di docenti e dirigenti. Rivoluzioneremo il sistema produttivo, attraverso la deindustrializzazione del paese e la delocalizzazione delle grandi imprese. Renderemo il lavoro ancor più flessibile e malpagato, impoverendo le masse per costringerle a vivere di bonus e sussidi, per farle ancor più mansuete e legarle a doppio filo allo "Stato". Confonderemo i giovani, minando le loro certezze, la famiglia, la loro identità sessuale, rendendoli sempre più insicuri, turbati e timorosi. Sguinzaglieremo, infine, i segugi di regime: esperti guitti, giornalisti, influencer, conduttori, saranno megafono martellante della propaganda, senza soluzione di continuità, senza tregua, senza pudore alcuno. Essi ridicolizzeranno il dissenso, rendendolo macchiettistico, con squallide trasmissioni e volgari dibattiti.

Infine, quando saranno senza denaro, senza terra, senza figli, senza radici, senza identità, saranno sconfitti, ma "felici", perché non avranno nulla. Se, malauguratamente, un giorno qualcuno dovesse chiedere come abbiamo fatto ad arrivare alla vittoria, senza che vi sia stato un lamento od uno scoppio d'archibugio, gli risponderemo che tutto sommato è stato semplice, è bastato solo dirgli che era per il loro bene.

Anonimo ha detto...

Mi accontenterei che nella c.d. , oggi seminatrice di odio partigiano, venissero ricordati anche i 30.000.000 di persone assassinate da Stalin, il vero inventore dei campi di concentramento negli anni '30, ben prima della guerra.
Arnaldo T. Maria Canziani

Anonimo ha detto...

GIORNATA DELLA MEMORIA 2023:

• “Vanno sfamati col piombo, serve Bava Beccaris”
(Giuliano Cazzola, politico)
• “Gli bucherei 10 volte la vena fingendo di non prenderla”
( un’infermiera dipendente della Asl Toscana nord ovest)
•”I rider devono sputare nel loro cibo”
(David Parenzo, giornalista)
•”Mi divertirei a vederli morire come mosche”
(Andrea Scanzi, giornalista)
•”Vorrei che il virus gli mangi gli organi e li riduca in poltiglia verde”
(Selvaggia Lucarelli, influencer)
•”Vanno perseguiti come si fa con i mafiosi”
(Matteo Bassetti, infettivologo)
•”La soluzione è una sola: campo di concentramento. Fosse per me costruirei anche due camere a gas”
(Marianna Rubino, cardiologo)
•”I cani possono sempre entrare. Solo voi, come è giusto, resterete fuori”
(Sebastiano Messina, giornalista)
•”Se riempiranno le terapie intensive, mi impegnerò per staccare la spina”
(Carlotta Saporetti, infermiera)
•”Vagoni separati per i non vaccinati”
(Mauro Felicori, assessore alla cultura)
•”Campi di sterminio per chi non si vaccina”
(Giuseppe Gigantino, dottore)
•”I novax sono i nostri talebani”
(Giovanni Toti, presidente regione Liguria)
•”Verranno messi ai domiciliari, chiusi in casa come sorci”
(Roberto Burioni, virologo)
•”Il loro invito a non vaccinarsi è un invito a morire”
(Mario Draghi, presidente del consiglio)
•”Li intubo senza anestesia e poi gli chiedo come stanno”
(Sara Dalla Torre, infermiera)
•”Creano terrorismo e terrore, vanno arrestati”
(Paolo Guzzanti, giornalista)
• "Spazzare via i novax. Un dovere"
(Maurizio Gasparri, parlamentare italiano)

Anonimo ha detto...

L'anno scorso
Non potevo entrare in un bar.
Mio figlio non poteva fare il suo amato sport.
L'altro figlio non poteva entrare in un autobus.
Io non potevo andare nell'rsa da mio padre.
Giornata della memoria

Anonimo ha detto...

Buongiorno amici.
Ricordiamo che Auschwitz è stato liberato dai Russi nel campo è entrato un carro armato con la bandiera Russa e non statunitense. Quel campo lo liberarono i sovietici, ma, si sa, l'Oscar con Benigni si vince con la bandiera a stelle e strisce, capovolgendo la realtà.

Andate sul mio canale telegram video e approfondimenti su argomenti censurati e che i TG non vi racconteranno.

NUOVO VIDEO DA NON PERDERE
Seguitemi anche su telegram solo li post e video che non possono censurare.

https://t.me/libereinformazioni

Anonimo ha detto...

Piango.

Anonimo ha detto...

Alla loro violenza non c’erano altri modi per rispondere. L’unica cosa positiva è che adesso sono ben palesi e quindi molto facili da evitare, almeno online.

Anonimo ha detto...

"Dimenticare i genocidi, fa parte dei genocidi":
1- gli armeni; 2- i vandeani francesi; 3- i cristeros messicani; 4- i cristiani siriani; 5- i copti egiziani, 6- gli Yazidi; e poi... i ruandesi; i fedeli cristiani cinesi; e tutti quelli dimenticati dal mondo...

Anonimo ha detto...

Cito:
"I fanatici del controllo statale sulla vita privata amano ripetere che chi non ha commesso reati non deve temere il controllo.
E' un'argomentazione ABOMINEVOLE nata sotto i regimi totalitari e sopravvissuta fino ai giorni nostri.
Nella serie televisiva "Star Wars: Andor" vi è una perfetta sintesi del perché questa argomentazione sia errata.
Mentre l'Impero costruisce una rete di campi di prigionia non dissimili dai gulag e mette sotto controllo ogni aspetto della vita privata con il pretesto di un'emergenza, i senatori dibattono su quale sia il limite da non superare.
Il problema di uno Stato iper invasivo è che le leggi possono cambiare. Dall'oggi al domani, comportamenti assolutamente legittimi possono diventare illegali. Sarebbe a quel punto impossibile sfuggire a uno Stato che ha esteso ovunque i propri tentacoli.
E' la storia di ogni regime. Non è finzione. Meno di un secolo fa, in Germania, divenne improvvisamente illegale essere ebrei, zingari, o semplicemente in disaccordo con il governo. Persone che avevano vissuto vite normalissime divennero improvvisamente criminali.
Lo Stato tedesco non aveva ancora una rete di controllo abbastanza radicata, e molti riuscirono a fuggire. Si può biasimarli? E si può biasimare chi, a tutt'oggi, teme uno Stato che possa controllare i movimenti bancari, o addirittura gli spostamenti che effettuiamo fisicamente?>> (cit.)
Soprattutto dopo l'esperienza aberrante del lasciapassare verde?
Hanno già cominciato: se hai dubbi, per i media e il popolino indottrinato sei un dannato complottista.

Anonimo ha detto...

Tutto ciò accade perché si preferisce controllare via la tecnica piuttosto che educare con fatica e con l esempio. Tuttavia tutte queste trovate del potere che sdegna in particolare l'educazione religiosa e preferisce il tecno/controllo finiscono per alterarsi ed usurarsi prima di subito. Abbiamo visto in questi ultimi anni le leggi diventare ferreo strumento di un potere controllore svuotato di senso e ragion d essere. Pochi sono stati in grado di resistergli onestamente senza vacillare, quei pochi sono stati quelli formati e/o formatisi per distinguere il bene dal male, quando ed ovunque sia necessario.

Anonimo ha detto...

I pochi che hanno capito vivono in un inferno, mentre il gregge è sereno come se niente fosse.
Che rabbia!
Eh, ma cambierà la musica prima o poi. Allora chi piange riderà.
E.

Anonimo ha detto...

Caro Burioni,
io non ce l'ho con te. O meglio, ti considero un imbarazzante e goffo gavettone di bile, tuttavia non te ne faccio una colpa: è la tua natura.

Non potrei mai chiederti di essere altro perché renderti ridicolo e insopportabile allo stesso tempo è una caratteristica inscritta nel tuo DNA.

A non poter davvero essere perdonati sono coloro che ti hanno mostrato all'Italia come un luminare della scienza, come un paladino della ragione e addirittura come un arguto commentatore.

Sto parlando del maleodorante circo mediatico che per almeno due anni ti ha invitato, idolatrato, messo sotto le luci della ribalta.

Quanto ti è piaciuto godere delle prime serate e degli inviti prestigiosi? Quanto ti sono piaciute le risate di plastica che echeggiavano negli studi televisivi ad ogni tua battuta contro i non inoculati? E gli applausi, le strette di mano, gli editoriali, le copertine... Che sogno, eh?

Ma il problema, ripeto, non sei tu. Il problema vero, il più grande che abbiamo in Italia, è rappresentato dai giornalisti e dai conduttori che hanno innalzato la tua pochezza ponendola su di un piedistallo e costringendo tutta Italia a guardarla.

Sono loro, non tu, a doversi andare a nascondere. E se ciò accadesse, tu potresti davvero gironzolare dove ti pare. Perché se non avessimo la peggiore classe giornalistica del mondo, uno come te farebbe solo ciò per cui è nato: lo scemo del villaggio.

Matteo Brandi

Anonimo ha detto...

Matteo è il più grande! Sì sì no no.
Non guarda in faccia a nessuno e li fa tremare con vero zelo apostolico.

Catholicus ha detto...

Caro Matteo, lei è veramente un esempio di amore per la Verità, quella che NSGC ci invita a gridare dai tetti. Lei l' ha gridata forte e chiaro questa verità, relativamente allo sporco affare covid-vaccini ed ai suoi sciocchi esponenti ( sciocchi servi della gleba, leccapiedi dei massoni satanisti...). Il Dio che vede e provvede glie ne renda merito, mio caro amico.

Anonimo ha detto...


Ancora a proposito dell'antisemitismo fascista, che restrinse di nuovo gli ebrei nel "ghetto" ma mai pensò a sterminarli.

Vedi R. DE FElice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Einaudi, 1961, 1993, pp. 463-4:

"Molti ebrei credeettero anche dopo l'armistizio che in Italia non si sarebbe mai arrivati contro di essi agli eccessi perpetrati in atlri paesi. "Queste cose in Italia non avvengono" fu la frase che spesso risuonò in quei giorni. iL modo con cui si era sino allor asvolta tra noi la persecuzione, la presenza in Italia del Vaticano, le leggi [antiebraiche] emesse o riconfermate dalla RSI con tutte le loro eccezioni e la loro apparente umanità illusero in primo momento centinaia e centinaia di ebrei. Veramente tipica è a questo proposito la deposizione di una teste italiana in occasione del processo Eichmann. Rispondendo alla domanda se nel sett 1943 avesse avuto qualche idea circa la sorte che poteva essere riservvata dai tedschi agli ebrei e che reazioni avessero suscitato in lei le notizie sulle deportazioni, trasmesse da Radio Londra, la teste ha affermato :
'Avevamo ancora la speranza che si trattasse soprattutto di propaganda; al tempo stesso credevamo che la situazione degli ebrei d'Italia fosse speciale e avevamo l'impressione che certe cose non potessero capitare anche a noi. Effettivamente avevamo veduto come, anche sotto il regime fascista, nonostante l'esistenza di una legislazione antiebraica, si potesse trovar modo di vivere e speravamo che questo sarebbe continuato anche in seguito. Non solo: ma alcuni di noi pensavano che in conseguenza di alcune discriminazioni [esenzione dalle norme delle leggi razziali] di cui avevano goduto sotto il regime fascista, avrebbero potuto godere delle stesse discriminazioni anche sotto il regime tedesco'.
Sino a quando non ebbero la dolorosa prova di ciò che i tedeschi intendevano fare, centinaia e centinaia di ebrei rimasero fiduciosi nelle loro case, sordi anche ai primi segni premonitori della tragedia..".

Non si tratta qui di sollevare Mussolini dalla colpa di essersi inventato l'iniqua legislazione razziale, per una serie di motivi, non esclusa la paura del Grande Reich ai confini, una cosa tra l'altro così assurda nelle argomentazioni da far pensare che il "Duce" si fosse rincitrullito - si tratta di rispettare la verità storica e di ribadire la falsità della tesi che mette sullo stesso piano, come vuole l'antifascismo ufficiale, la "persecuzione" nazista e quella fascista.