Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 8 gennaio 2014

COORDINAMENTO NAZIONALE del SUMMORUM PONTIFICUM: importante appello a tutti i coetus fidelium

Dal Coordinamento Nazionale Summorum.
A tutti i Coetus Fidelium
che si avvalgono del Motu Proprio Summorum Pontificum

Gratia vobis et pax a Deo Patre nostro et Domino Iesu Christo!

Confortati dall’esito del secondo Pellegrinaggio Internazionale Summorum Pontificum, raccogliendo l’esortazione di tanti fedeli – di recente ribadita anche dal Coordinamento Toscano Benedetto XVI – Vi scriviamo per promuovere un più stretto legame tra i Coetus Fidelium che, in tutta Italia, si sono costituiti per dare applicazione al Motu Proprio Summorum Pontificum.

Siamo convinti, infatti, che sia ormai tempo di creare e consolidare un forte e fraterno coordinamento fra tutti i Coetus. Vorremmo che davvero nascesse un più intenso movimento spirituale che rinvigorisse l’unione morale e la comunione di intenti che già ci uniscono; e che tutti noi – che crediamo nell’inestinguibile fecondità e nella perenne giovinezza della liturgia tradizionale – riuscissimo a costituirci quale Popolo del Summorum Pontificum, per mettere il nostro entusiasmo e la nostra azione a disposizione di tutta la Chiesa.

Una comunicazione da parte del Cœtus Internationalis Summorum Pontificum

Guillaume Ferluc, Coordinatore del Cœtus Internationalis Summorum Pontificum, mi ha scritto dispiaciuto per le perplessità da me espresse in questo articolo. Le perplessità erano state inserite in seconda battuta, su segnalazione di due lettori, dopo aver dato la gradita notizia dell'annuncio del Pellegrinaggio 2014. Sono lieta della comunicazione chiarificatrice che pubblico volentieri insieme alle proposte che seguono e che spero vivamente possano essere raccolte e portate avanti.

Egli afferma che il Cœtus, per merito di padre Barthe, è una delle rare manifestazioni di fede a dichiararsi totalmente aperta alla FSSPX e considera ingiusto che si possa pensare a possibili discriminazioni nei confronti della stessa.
Rappresenta poi la circostanza che la scelta della data del pellegrinaggio, evento internazionale e non solo italiano, è condizionata da molti elementi:
  • festività nel VO ma non nel NO,
  • vacanze scolastiche in vari paesi,
  • periodo di disponibilità dei sacerdoti e dei prelati nonché degli organizzatori (!),
  • meteo favorevole a Roma, ecc.
La Provvidenza ha voluto, dopo una prova per Ognissanti nel 2012, che si scelga la festa di Cristo Re: a prescindere da ogni altra motivazione, il fatto di poter celebrare pubblicamente la regalità di Cristo ad Petri sedem secondo l’Usus Antiquior dovrebbe bastare a giustificare tale data nonostante le altre iniziative che si possono svolgere altrove, a Rimini così come a Gricigliano o a Lourdes o in qualunque altro luogo.

In questi tempi difficili, ci sarebbe spazio per tante iniziative, tra le quali, nell'immediato:
  1. chiedere il ripristino della messa alla Nunziatina, affidata ai Francescani dell'Immacolata prima del commissariamento;
  2.  monitorare, diocesi per diocesi, le celebrazioni dei FI soppresse o ripristinate; 
  3. promuovere un rosario per i FI e per l'abolizione della Santa messa del Primo Sabato del mese davanti a Santa Maria Maggiore, ecc. 
Con l'auspicio che non sia più facile sparare i propri umori nel cybermondo che testimoniare le proprie convinzioni nel mondo reale.

Condivido e rilancio, nella convinzione che il momento richieda effettivamente anche il nostro impegno militante e nella speranza che ci si possa raccordare e organizzare nel migliore dei modi. Potete scrivere adesione e/o proposte qui sul blog o alla mia mail maria.guarini@gmail.com

Aggiungo alcune considerazioni personali, necessarie anche per meglio illustrare le proposte.
  1. Quanto alla Nunziatina, si tratta della Chiesa su Lungotevere Vaticano n.1, affidata ai Francescani dell'Immacolata, che oltre a garantire la Santa Messa Romana ogni mattina alle 7:30, offriva la possibilità di attingere a tanta buona stampa. Ricordo che a suo tempo era possibile andarvi a ritirare, gratuitamente (rilasciando una semplice offerta  a piacere) i testi di mons. Gherardini ("Il Vaticano II. Un discorso da fare" e "Quod et tradidi vobis") della Editrice Mariana, nonché la rivista di teologia Fides Catholica, curata da padre Lanzetta, ricca di testi interessanti profondi e nutrienti, nonché molti altri testi di devozione mariana e di vario genere. Ora questa preziosa fonte è stata disseccata e chi ne fa le spese è la salus animarum, la prima cosa che dovrebbe stare a cuore a pastori provvidi e veramente rappresentanti il nostro Pastore Bello.
    Trovo dunque cosa buona giusta e necessaria che si faccia sentire la nostra voce per ripristinare questo Centro Messa e, insieme ad esso, anche la restante ricchezza spirituale.
  2. Sul monitoraggio delle celebrazioni soppresse e ripristinate diocesi per diocesi, ritengo che la necessità sia equivalente e, se Ferluc o altri mi faranno avere un elenco, creerò la pagina fissa da tenere aggiornata ogni volta che si abbiano notizie al riguardo. Naturalmente, insieme al monitoraggio, dovremo ripetere l'appello già lanciato dal Coordinamento italiano [da noi inserito qui - anche in francese] e magari fatto proprio dal Coetus Internationalis, per ottenere il ripristino delle celebrazioni, che riteniamo totalmente slegate ed estranee a qualunque questione interna, nessun frate essendo obbligato a celebrare il Rito Romano, ma avendone il pieno diritto (insieme ai fedeli) ai sensi del Summorum Pontificum, fonte primaria valida per la Chiesa universale, non vanificabile con provvedimenti particolari.
  3. Sul Rosario a Santa Maria Maggiore, lo vedo fattibile  e quanto mai opportuno e spero riusciremo a concretizzare quanto prima.

martedì 7 gennaio 2014

Il 'mobilismo' e da dove nasce la neo-Chiesa 'in movimento' descritta da Padre Lombardi

Il mutamento radicale del cattolicesimo - che ci vede spettatori sgomenti e rischia di coinvolgerci come ignari destinatari di nova (nuovi principi), anziché nove (nuovi approfondimenti) -, ha radici lontane. Esse sono state ben individuate da pensatori come Romano Amerio che, in Iota unum. Studio delle variazioni della Chiesa cattolica nel secolo XX, parla in termini articolati ed esaustivi delle dinamiche e dei loro segnali ben individuati che ce ne rivelano l'inverarsi nell'universo filosofico e culturale per confluire all'interno della Chiesa. Ed è così che riusciamo a spiegarci i cambiamenti epocali che stiamo cercando di decifrare per comprendere ciò che può essere assimilato come cattolico e quindi salvifico e ciò che non può esserlo. Nostro punto di riferimento non alienabile è il Magistero perenne, che ha traghettato la Chiesa in quest'epoca densa di suggestioni e di variazioni, che rischiano di segnare una vera e propria mutazione genetica, introducendo - detto senza mezzi termini - un'altra religione.

È un discorso indubbiamente complesso che non si può esaurire in poche battute. Dovendomi peraltro servire di questo strumento, cercherò di essere il più stringata possibile, ma dovrò svilupparlo in più parti. In questo testo iniziale cerco di definirne alcune coordinate essenziali.

lunedì 6 gennaio 2014

P. Lombardi: Papa Francesco ha messo con forza la Chiesa in movimento (!?)

Della serie: bilancio e prospettive:

P. Lombardi: Papa Francesco ha messo con forza la Chiesa
in movimento (!?). Prima era forse bloccata?

Radio Vaticana del 27 dicembre 2013, a consuntivo di un anno ritenuto "straordinario a partire dal gesto profetico di Papa Benedetto", pubblica un'intervista a padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana. 

Sorvolo sulla valutazione del gesto di Benedetto XVI, secondo Lombardi effettuato "con grande lucidità e con grande umiltà, proprio per dare la possibilità di una guida, che lui ha definito di rinnovato vigore, alla Chiesa. Cosa che effettivamente è avvenuta ed è avvenuta in un modo impressionate e inaspettato", che non rende ragione di un pontificato davvero grande sotto molti aspetti e troppo presto sepolto e vanificato, strumentalizzando persino il drammatico gesto delle dimissioni a lode e gloria del papa "regnante". Ma il punto davvero dirompente è questo:
E’ una scelta che ha segnato quest’anno e continuerà a segnare anche le prossime epoche della Chiesa. Io penso, infatti, che avrà sue conseguenze per quanto riguarda i prossimi Pontificati. E’ un’apertura di una strada, diciamo di una possibilità, che, come diceva bene Benedetto, proprio nella sua motivazione alla rinuncia, è connessa anche ai tempi che noi stiamo vivendo. Non tanto, quindi, ad una sua semplice situazione personale, quanto alla collocazione nei tempi con l’accelerazione, l’accumulo dei problemi che pongono. [Potrebbe forse significare la possibile istituzionalizzazione delle dimissioni per raggiunti limiti di età come se il Papato fosse  una funzione qualunque?]

domenica 5 gennaio 2014

E adesso, sui FI, parla anche Antonio Socci

L'onestà intellettuale riesce a porsi con obbiettività di fronte alle situazioni.

IN VATICANO C’E’ UNA NUOVA INQUISIZIONE CATTO-PROGRESSISTA. 
PERSEGUITANO CON ACCANIMENTO I “FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA”
PERCHE’ HANNO FEDE E TANTE VOCAZIONI.
E’ UNA VERGOGNA!!!... MA IL PAPA LO SA?

Ma il Papa sa quello che – a nome suo - stanno facendo ai “Francescani dell’Immacolata”? Appena due giorni orsono Francesco ha giustamente proclamato che “il Vangelo non si annuncia con le bastonate, ma con amore e gentilezza”. 
Eppure sui Francescani dell’Immacolata – senza alcun motivo e alcuna colpa da parte loro – si è abbattuta una tempesta di bastonate. Stanno radendo al suolo quello che è uno dei pochi ordini religiosi vivi, ortodossi e pieno di vocazioni (stimato e sostenuto da Benedetto XVI). 
Il peggio è che la distruzione viene perpetrata in nome di Francesco. Ma è mai possibile che il Papa della gentilezza approvi questi metodi e questa persecuzione? 

COLPISCONO I MIGLIORI

Fra l’altro i “Francescani dell’Immacolata”, nel disastro generale degli ordini religiosi (senza vocazioni, spesso in crisi dottrinale e disciplinare, con molti noti errori), dovrebbero essere portati ad esempio: infatti loro vivono radicalmente la povertà, vivendo solo di carità, hanno molte vocazioni, conducono una vita fortemente ascetica, fanno tante opere di carità per i poveri e i diseredati, annunciano la Buona Novella con zelo missionario e sono obbedienti alla Chiesa (in questi mesi di repressioni subiscono tutto con mitezza e nel silenzio). 

Lettera aperta al Papa. Ripristino Messa Antiquior a Santa Maria Maggiore

Santo Padre,

ci rivolgiamo a Lei come Pastore Supremo della Chiesa universale e nostro, per chiedere il Suo autorevole intervento in vicende che recentemente stiamo registrando e subendo con doloroso attonito rammarico.

Si tratta della progressiva abolizione di celebrazioni della Santa Messa Antiquior a partire da quelle, che hanno suscitato sorpresa ed emozione nell'intero Orbe cattolico, celebrate dai Francescani del'Immacolata, sulla cui vicenda ovviamente non entriamo, in attesa degli esiti del Commissariamento. Ci limitiamo tuttavia a sottolineare che, al di là delle vicende interne all'Ordine e con nessun riferimento ad esse, sono state soppresse le celebrazioni garantite in Centri di eccellenza, alcuni ora chiusi altri languenti, i cui animatori sono stati rimossi con la generica motivazione della "missione", mentre la loro missione si svolgeva con grande edificazione dei fedeli a loro affidati, le cui voci dolenti - espresse ufficialmente dal Coordinamento Nazionale Summorum Pontificum - non sono state ascoltate né dal nuovo Superiore né dagli stessi vescovi. 

Da ieri, primo sabato dell'anno, la scure inesorabile si è abbattuta anche sulla celebrazione del primo Sabato del mese presso la Cappella Cesi di Santa Maria Maggiore, la Basilica Papale a Lei così cara, interrompendo una consuetudine di quattordici anni.

Non riusciamo a comprendere come la Santa e Divina Liturgia, sdoganata per tutta la Chiesa universale dal Motu proprio del Suo amato predecessore, possa essere oggetto di tale pastorale esclusione.

Chiediamo dunque il Suo autorevole intervento affinché venga ripristinato lo ius divinum del Signore al culto a Lui dovuto secondo una Tradizione bimillenaria e quello pastorale dei fedeli che lo custodiscono - una cum Papa nostro -  ben lontani da ventilati sospetti di fissismo di tipo museale.

Siamo credenti devoti e uniti nel Signore e nella preghiera al Soglio di Pietro, e ci attendiamo da Lei una parola di condivisione e accoglienza che la sua tenerezza non nega ai più lontani e agli ultimi. La nostra "periferia" di fedeli, emarginati e spesso addirittura ignorati quando non disprezzati, piange e geme per questi fraintendimenti e queste esclusioni che arrivano tanto più inattese, quanto più riconosciute e sancite dalla Tradizione Apostolica giunta fino a noi e confermata dal ricordato motu proprio di Benedetto XVI.

Certi della Sua paterna accoglienza, Le chiediamo un segno della Sua tenera premura attraverso il ripristino della nostra Santa Messa mensile in Santa Maria Maggiore, proprio nella Basilica Papale a Lei così cara. Ricordando che il primo sabato del mese è dedicato alla sentita ed amorosa devozione nei confronti della Santa Vergine in riparazione delle tante offese che purtroppo ogni giorno vengono fatte al suo Cuore Immacolato.

Con i sensi della nostra profonda devozione, in unione di preghiera in Cristo Signore, attendiamo una Sua parola di paterna conferma.
Il Coetus Summorum Romano

Annunciato il Pellegrinaggio Summorum nel 2014

Aggiornamento: riprendo dal Sito del Coordinamento Summorum Pontificum
Il Cœtus Internationalis Summorum Pontificum è lietissimo di annunciare che sarà il cardinale Raymond Leo Burke a celebrare, nella Basilica di San Pietro, la Messa Pontificale del sabato 25 ottobre alle h. 12, nel corso del terzo pellegrinaggio del popolo Summorum Pontificum a Roma.
Il CISP ringrazia Sua Em.za, il cardinale Angelo Comastri, arciprete di San Pietro, per la disponibilità e la prontezza con la quale ci ha permesso di fissare sin da oggi la data e l’orario di questa Santa Messa che rappresenta ormai il momento culminante del nostro pellegrinaggio ad Petri Sedem. Possiamo così dare l’avvio alla preparazione del pellegrinaggio con grande anticipo e ciò dovrebbe consentire ai pellegrini non Europei di partecipare con maggiore facilità.
Anno dopo anno, grazie al Motu Proprio Summorum Pontificum di Papa Benedetto XVI del 7 luglio 2007, la ricchezza della forma straordinaria del rito romano diventa in concreto sempre più accessibile alla Chiesa universale (Istruzione Universæ Ecclesiæ del 30 aprile 2011) e sembra opportuno consentire ai fedeli delle periferie geografiche dell’Orbe cattolico di poter unirsi a questo solenne momento di preghiera e di testimonianza. Rammentiamo che il pellegrinaggio comincerà giovedì 23 ottobre e si concluderà nel giorno della festa di Cristo Re, domenica 26 ottobre.

Ho scoperto questa notizia dal sito Uno cum papa nostro (del Coetus Summorum Pontificum), da cui ricaviamo la notizia della fissazione del Pellegrinaggio per il 2014.
Cari pellegrini, cari amici,
inginocchiati davanti al presepio, vi porgiamo tutti i nostri auguri di buon e santo Natale e siamo lieti di annunciarvi che il prossimo pellegrinaggio si svolgerà da giovedì 23 a domenica 26 ottobre 2014.
Don Claude Barthe, cappellano
Cœtus Internationalis Summorum Pontificum
Notiamo con piacere l'istituzionalizzazione della data e, in contraddizione con le cronache recenti, ne traiamo un buon auspicio. 

sabato 4 gennaio 2014

Abolito il primo sabato del Mese tradizionale in Santa Maria Maggiore

Un'altra notizia che ci riempie di doloroso rammarico al pari della precedente. Ci segnalano l'ennesima inversione di tendenza senza motivazioni. 

Da oggi, primo sabato dell'anno, è stata interrotta una consuetudine di quattordici anni: la celebrazione della Santa Messa Antiquior, ogni primo sabato del mese in onore della Vergine, presso la Cappella Cesi nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. 

Il responsabile del sopruso è l'Arciprete della Basilica, il Cardinale Santos Abril y Castelló.

Nonostante il Summorum Pontificum sia una fonte normativa primaria che riguarda la Chiesa universale.

Oggi è divenuto norma l'arbitrio. 
E proprio nella Basilica Papale dedicata alla Vergine Salus Populi Romani, molto frequentata dal nuovo papa, viene abolita la Santa Messa in riparazione delle offese arrecate al suo Cuore Immacolato. Auxilium Christianorum, ora pro nobis!

Sacerdote rimosso dalla Parrocchia di São Caetano do Sul (Brasile) perché celebra la Messa Antiquior

Ci scrive il nostro lettore Rafael B. dal Brasile:
Cari amici, vi trasmetto questa triste notizia del nostro parroco che è stato rimosso dalla sua parrocchia in Brasile [Parrocchia della Madonna della Prosperità, nella città brasiliana di São Caetano do Sul, Diocesi di Santo André] perché celebrava in rito tridentino! Era l’unica parrocchia dove i fedeli di questa diocesi potevano seguire la liturgia antica ogni giorno. Vi preghiamo di aiutarci a divulgare questa tragedia affinché la tradizione possa essere preservata nella nostra diocesi e il nostro diritto alla Messa in rito tridentino possa essere rispettato. Sono a vostra disposizione per qualsiasi informazione.
Questo il link che ci manda. C'è la traduzione del testo su MiL.

Chi sono i veri “cristiani ideologici”

Pubblicato da Il giudizio cattolico.

Un tipico errore della Chiesa post-conciliare è quello di non voler essere attenti alla realtà delle cose. La Vita di Grazia diminuisce … non fa nulla. Il senso del peccato diminuisce … non fa nulla. Le famiglie si sfasciano … non fa nulla. I matrimoni civili aumentano e in alcune zone d’Italia sono più numerosi di quelli religiosi … non fa nulla. I giovani hanno dimenticato completamente l’obbligo e il valore della castità prematrimoniale … non fa nulla. Le leggi dello Stato recepiscono sempre più il relativismo etico dominante … non fa nulla. Va tutto bene, è inutile preoccuparsi.

Un tipico errore che si manifesta in due atteggiamenti.
Il primo atteggiamento minoritario è di chi dinanzi allo sfacelo fa silenzio, in un certo senso apprezza e -sempre in un certo senso- quasi spera che il trend continui su questa falsariga. Si tratta –diciamocelo francamente- dell’atteggiamento di quei cattolici che non hanno la coscienza pulita, che hanno molti disordini nella vita privata e che in questo modo sperano di poter tacitare la propria coscienza convincendosi che tutto sommato ciò sarebbe la dimostrazione che la morale cattolica non può essere completamente rispettata e che deve cambiare radicalmente.