Pochi giorni fa, 21 gennaio, è stato un anniversario importante per la storia di noi Francescani dell’Immacolata (FI). In quel giorno di 6 anni fa (2012) si svolse nel nostro convento romano in via Boccea l’incontro tra l’allora Consiglio Generale FI da un lato, e dall’altro 5 frati (due americani e tre italiani) contestatori della persona e del governo di padre Stefano Manelli, fondatore e Ministro generale.
Il sottoscritto, insieme ad altri docenti dell’allora Seminario FI e responsabili della formazione, fu invitato da P. Manelli a partecipare all’evento. L’incontro, durato un’intera giornata in due sessioni, fu sconvolgente per la quantità e veemenza di accuse velenose mosse contro padre Manelli.
Col senno di poi si comprende che quelle accuse sarebbero state poi gradualmente dispiegate e sviluppate nel dossieraggio e nella guerra ecclesiastica, mediatica e giudiziaria condotta contro padre Manelli, guerra promossa e/o avallata da alcuni ecclesiastici (anche vaticani), frati, laici, e un prete diocesano un po’ “tridentino”… In questi 6 anni ho assistito: alla oggettiva devastazione della mia Famiglia Religiosa (Frati, Suore, Laici), alla persecuzione (tuttora in corso) del Padre Fondatore e del nostro autentico carisma FI approvato da Papa san Giovanni Paolo II.
Il futuro vocazionale, mio e di altri confratelli che come me difendono la persona e la linea dei Fondatori, è incerto. Alla luce di vari fatti, sono convinto che almeno finché dura questo Pontificato siamo passibili di monitoraggio, ostruzione, persecuzione, ovunque andremo e qualunque cosa faremo o diventeremo. In quell’incontro del 21-1-2012, quei tre frati italiani ci dissero, in sostanza, così (sono testimone): «Se non togliete il latino dal Seminario [di allora, Seminario Teologico dell’Immacolata Mediatrice – STIM] vi denunciamo in Congregazione [CIVCSVA] dove sapete che ci sono «modernisti» [o «progressisti»] che vi faranno commissariare». Ed è avvenuto proprio così. Non ci piegammo alla minaccia, e vennero Visita e Commissariamento.
Ora, uno di quei tre padri italiani (nel frattempo uno dei due americani è ritornato ai Minori Conventuali) è il principale curatore del «Calendario 2018 Frati Francescani dell’Immacolata» (perché non ci è stato spedito qui a Ferrara?). In certo senso è un testo ufficiale in quanto si precisa che è edito dai Frati Francescani dell’Immacolata «con la benedizione e supervisione del Commissario Apostolico Don Sabino Ardito, SDB».
Curioso notare che su quel Calendario FI, la lettera di Papa Francesco ai Giovani (13-1-2017) è corredata da una foto di alcuni giovani in compagnia di… Papa Giovanni Paolo II ! Comunque, sono molto belle le foto e le citazioni testuali di San Massimiliano Kolbe, del beato Paolo VI e di san Giovanni Paolo II.
Tuttavia non possiamo tacere alcune perplessità circa l’articolo del Curatore, “Giovani, famiglie, San Massimiliano e i Frati Francescani dell’Immacolata”. Ben venga sottolineare la nostra sequela dell’ideale mariano-francescano di P. Kolbe. Tuttavia, è gravissima e sintomatica l’omissione nei confronti dei nostri Padri Fondatori, Manelli e Pellettieri, che non vengono affatto menzionati. Ciò è di fatto indice della loro damnatio memoriae che si vuole impiantare tra i nuovi FI (il Curatore è uno dei 5 accusatori e contestatori del Manelli all’incontro FI del 21-1-2012) con l’avallo e/o sotto la regìa di personaggi curiali…
In effetti quello che era e dovrebbe essere il nostro “Voto Mariano di consacrazione illimitata all’Immacolata”, quale primo voto costitutivo dei FI, viene invece ridotto dal Curatore (e dai vertici) a un «quarto voto (mass-media e missionarietà…)». Non si capisce cosa significhino quei puntini sospensivi. Tutto ciò conferma il programma imposto dall’ “alto”: ri-fare, o manipolare, a tavolino noi FI (carisma, storia, formazione, pensiero e coscienza).
Il disegno in atto era già in qualche modo percepibile nell’infame e calunniosa intervista (Kolbe, non Lefebvre) pubblicata sul numero di marzo 2014 della rivista di Vita Consacrata Testimoni (EDB) che certamente non spicca per apprezzamenti verso le realtà un po’ “tradizionali” di Vita religiosa…
Insomma il disegno di alcuni era già da tempo intuibile: calunniare, distruggere P. Manelli “identificandolo” ora a Mons. Lefebvre, ora a P. Maciel Degollado, ora a Frate Elia da Cortona… Quindi staccare i FI dal loro Fondatore infangato e agganciarli a P. Kolbe; trattare i Fondatori da infedeli alla Chiesa e al carisma FI; negare il loro apporto carismatico (es.: Voto Mariano e povertà francescana); costruire nuovi “fondatori” e riprogrammare i FI, magari facendoli lentamente slittare verso un probabile “ritorno” in seno ai Conventuali o ad altri Minori.
Non si dimentichi che tra le grandi Famiglie Francescane c’è in cantiere un progetto di unificazione (qui). Il Curatore del Calendario sembra fin troppo ottimista, convinto che i FI conserveranno al termine del commissariamento le loro caratteristiche fondamentali…
Non è così: il Voto Mariano è già cancellato, e la sua marianità è ridotta a un cosiddetto “clima”, a un atto di consacrazione, ma non più un Voto pubblico e costitutivo. Per non parlare poi della vera povertà francescana e della guerra contro le Associazioni… Insomma, alla luce di questi ultimi 6 anni, si evince che sin dall’inizio alcuni avevano l’intento di distruggerci.
La resistenza, anche giuridica e giudiziaria, ha rallentato il piano che comunque continua. Altro punto dolente del Curatore è il sottolineare che il commissariamento stia operando tra noi FI «chiarificazione dottrinale». Gli addetti ai lavori sanno bene che egli è uno di coloro che ci hanno accusato e calunniato di deriva lefebvriana e di tradimento della Chiesa e del carisma… In verità, in scienza e coscienza, vediamo ora una deriva e certamente non in senso tradizionalista. Ad esempio, sarebbe interessante sondare la posizione dei frati e vertici dei FI dinanzi al caso della Comunione concessa ai divorziati risposati che vivono “more uxorio”… Chi scrive condivide invece i “dubia” dei 4 (ora 2) Cardinali e di tanti altri Pastori e sacerdoti più o meno noti.
In effetti, temiamo che coloro che hanno fatto e stanno tuttora facendo “discernimento” su noi FI, insomma coloro che vogliono “riprogrammarci”, siano di fatto influenzati da almeno qualcuno di quei princìpi che hanno costituito l’impianto comune del tomismo trascendentale di Karl Rahner e della Teologia della Liberazione di Gustavo Gutierrez (1971). Ecclesiastici e operatori ecclesiali formati ad una tale mentalità progressista non possono che auspicare e provocare la nostra distruzione (qui). Finché sono influenti nella Chiesa, non abbiamo scampo.
Appellarci a Dicasteri vaticani sembrerebbe inutile. Le nostre Suore Francescane dell’Immacolata si erano appellate alla Segnatura Apostolica contro la CIVCSVA e probabilmente avrebbero ottenuto ragione e giustizia. Ma qualcuno in alto, invece di rispettare il giusto corso legale, magari sollecitando la sentenza della Segnatura, ha praticamente bloccato tutto, ha accolto la “richiesta” della CIVCSVA e ha decretato un nuovo Commissariamento…
In scienza e coscienza dinanzi al Giudice Divino, il Dio d’Israele, non possiamo continuare a tacere e ad assistere silenziosi e passivi al trionfo di ingiustizie e falsità che gridano davvero vendetta al cospetto di Dio. Dio e Maria Santissima Corredentrice, novella Ester, ci aiutino a saper soffrire per il bene della Chiesa. Non sappiamo che sarà del nostro futuro: F.I. ? preti diocesani ? ridotti allo stato laicale? Solo un intervento straordinario della Grazia può salvarci. Altrimenti “moriremo” vocazionalmente, ma con onore, non da traditori. Amen! (P. Paolo M. Siano) - Fonte
40 commenti:
ABBIATE IL CORAGGIO DI SALTARE il fosso. Vi accusano di "lefebrvismo" (che non esiste, non esiste una dottrina "lefebvriana")? DA Quando è iniziata questa storia c'è qualcuno che vi dice che la vostra vicenda è la prova provata che non si possono servire due padrone: il Cattolicesimo ed il Vaticano II. Esistono realtà francescane tradizionaliste. I primi che mi vengono in mente sono i Cappuccini di Morgon. Padre Paolo, SI RIVOLGA A LORO E CONVINCA PADRE MANELLI A FARE ALTRETTANTO.
Preghiamo come San Pio da Pietrelcina prega il Padre Nostro: “ prego incessantemente il Signore che venga il suo Regno, che il Suo Santissimo Nome venga santificato, che non ci induca in tentazione, che ci liberi dal male. Questo è quello che dovete fare voi, offrendo voi stessa e continuamente al Signore per questo scopo. Pregate per i perfidi, per i tiepidi, ancora specialmente per il Sommo Pontefice, per tutti i bisogni spirituali e temporali della Santa Chiesa, nostra tenerissima Madre. Vi torno a esortare tutta voi stessa e quante più anime potete indurre per questi fini esposti fin qui. Io voglio che tu arrivi a fare il massimo per la Chiesa: grandi servizi a Dio e al prossimo... Finisca una volta per sempre l’apostasia di tante anime dall’ovile di Gesù Cristo, faccia piovere abbondantemente la Sua Misericordia sopra quelle anime che non ancora l’hanno fin qui conosciuto. Distrugga il regno di satana, sveli a confusione di questa brutta bestia infernale, tutte le Sue mali arti; faccia conoscere a tutte le anime schiave di questo triste cosaccio quanto egli sia menzognero... Nell’assistere alla Santa Messa rinnova la tua fede e medita quale vittima s’immola per te alla Divina Giustizia per placarla e rendertela propizia. Non allontanarti dall’Altare senza versare lacrime di dolore e di amore per Gesù, crocifisso per la tua eterna salvezza. La Vergine Addolorata Ti terra’ compagnia e ti sarà di dolce ispirazione.” San Pio da Pietrelcina prega per noi.
"Il futuro vocazionale, mio e di altri confratelli che come me difendono la persona e la linea dei Fondatori, è incerto. Alla luce di vari fatti, sono convinto che almeno finché dura questo Pontificato siamo passibili di monitoraggio, ostruzione, persecuzione, ovunque andremo e qualunque cosa faremo o diventeremo"....
Siete nella prova, sapete benissimo che se il Signore vuole questo ordine , lo farà sopravvivere indipendentemente dai distruttore, i quali ne dovranno rendere conto a Lui. Tutto è nelle mani del Signore : resistete !
Accusati di deriva lefebvriana? Di quale deriva si parla? Di quella di voler rimanere cattolici? Di voler preservare e diffondere la fede e la liturgia della Chiesa di sempre? Mettiamoci il cuore in pace: finché si vorranno servire la Tradizione e il Concilio Vaticano II si otterrà solo di essere "spiacenti a Dio e ai nimici sui"! Poi ci potrà essere un Pontificato più o meno ostile, ma la sostanza delle cose non cambia! Ci credevo anch'io all'ermeneutica della continuità, ma l'avvento di papa Francesco mi ha aperto gli occhi: parliamo di due religioni diverse!
"Quelli che vogliono davvero progredire nella via di Dio, si mettano in tutto e per tutto nelle mani dei superiori; quelli che non fanno voto di obbedienza, si sottomettano volontariamente ad saggio e discreto confessore, al quale obbediscano come a Dio, rivelandogli con libertà e semplicità tutti gli aspetti della loro anima; e non decidano nulla senza il suo consiglio".
San Filippo Neri
Eliminare il latino, per "interpretare" il Vangelo. Sempre la stessa storia, da Lutero e Melantone ed ancor da prima. L'approdo FFI sarà inevitabilmente quello indicato al primo commento, la misericordia non può essere applicata a chi ama e difende la Chiesa Santa Cattolica e Romana dalle eresie. Padre Mannelli, per come lo ascoltai predicare in un giorno del lontano 2008, approverà. Siamo però al 2018 ed ora la geografia è capovolta. Non si tratta di saltare ma di restare saldi. Il salto lo stanno facendo, anzi lo hanno già fatto, anche formalmente. Bergoglio e gerarchia ufficiale. Aspettiamo con trepidazione "il giorno del giudizio" quello del giuramento obblegatorio di fedeltà al dittatore da parte di tutti i religiosi. Non ci sarà bisogno di saltare. Basterà restare saldi in Cristo. Come i tanti santi Martiri. E finalmente pulizia sarà fatta.
Affidiamo questi Sauli alla Vergine Madre affinche' mandi loro un Ananìa che gli faccia cadere le squame che impediscono ai loro occhi di vedere . Bisogna che ci sia il buio perche' io possa vedere in modo nuovo .
Omelìa di Padre Giorgio Maria Fare' ( Carmelitano )
https://www.dropbox.com/s/28jton5njxvq1xl/180125-Omelia-ConversioneSanPaolo.m4a?dl=0
https://www.veritatemincaritate.com/2018/01/conversione-il-buio-e-necessario-affinche-io-mi-apra-ad-una-visione-nuova/
Anonimo 11:00
San Filippo Neri parlava in un contesto e situazione ben diversi!
«Ho offerto la messa per te»
https://unacasasullaroccia.wordpress.com/2014/03/07/ho-offerto-la-messa-per-te/
Al momento della Consacrazione chiediamo a Dio questa grazia .
Sono sempre più convinta che le vicende orribili che hanno coinvolto i Francescani dell'Immacolata hanno, come sfondo, lo scopo più o meno immediato di erodere tutta la fede nella Santa Vergine e, come conseguenza, di arrivare a distruggere anche la fede nel nostro Signore Gesù Cristo, per farlo diventare un profeta accettabile ed assimilabile ad una super religione mondiale. Quando ho iniziato a pensare in questi termini mi sono detta "stai impazzendo" ?! Ora invece sono sicura di essere ben lucida. La follia di "superare lo scandalo delle divisioni della Chiesa" ad ogni costo, e con mezzi meramente umani, sta portando una battaglia contro lo Spirito Santo e la sua opera,come è trasmessa nella Tradizione. Credo che san Filippo Neri farebbe di tutto per sostenere i Francescani dell'Immacolata poiché la loro prova è LA prova di chiunque rifiuti l'apostasia.
Grazie per averci dato notizie di questo Ordine .
Come possiamo aiutarli ?
P.C.
Gesù è con Maria che è tanto odiata...... e per quello vi perseguita e vi perseguitano...... avete Lei accanto. Insisto a dire che questo è un Papato satanico...... pregate e accettate la volontà di Dio.... poi Lui vi aiuterà
la voce di un uomo intelligente, colto e coraggioso!
Non si rendono conto che vi hanno reso martiri e il sangue dei martiri salverà la chiesa. Grazie di esistere!
Conosco a fondo la realtà degli FFII, sin dagli anni 70, quando P. Manelli con i primi frati conventuali approdò a Frigento. Oggi in retrospettiva si comprende più chiaramente il carisma profetico del fondatore e il progetto che l’Immacolata aveva su questo istituto. Uniti e compatti fedeli all’originario carisma, sarebbero stati oggi uno strumento potentissimo nelle mani della Vergine contro l’apostasia in atto. Satana ha giocato d’anticipo, sapeva di dover muovere all’assalto finale alla conquista della fortezza (governo temporale della chiesa dal vertice in giù), prima di ciò ha provveduto a disarmare una delle armi più formidabili (FFII) di difesa della rocca. Disinnescata questa, ecco che tutto è stato molto facile. La povertà, come l’aveva concepita P. Manelli, avrebbe sottratto l’istituto dal capestro a cui la Santa Sede tiene al guinzaglio gli ordini religiosi : la loro vita attraverso il patrimonio economico. Con la formazione dottrinale tradizionale ricevuta, avrebbero potuto risvegliare il clero anestetizzato da decenni di ranherismo e infiammare i laici come loro già sapevano fare.
COSA FARE OGGI.
Ai fedeli, soprattutto frati, del P. Manelli è richiesto oggi di uscire fuori dal letargo. I provvedimenti disciplinari di questa chiesa (esempio decreto di commissariamento degli FFII ma non solo anche quelli adottati di recente nei confronti di singoli sacerdoti) giuridicamente sono inconsistenti: sono originati dall’autorità legittima, ma mancano di sostanza, sono atti tirannici senza argomentazioni né serie contestazioni. Ai fedeli del P. Manelli è richiesto oggi di uscire fuori dal letargo, infrangere l’inganno satanico della PERVERSA OBBEDIENZA, affrontare la battaglia in campo aperto come già qualche Sacerdote in modo più o meno efficace comincia a fare. L’Immacolata vuole trionfare soprattutto attraverso l’azione dei suoi figli prediletti: preghiera, ma anche azione, predicazione, catechesi in tutte le città d’Italia. L’esortazione è: insorgere contro questo potere infernale che attanaglia la chiesa per mezzo di questa gerarchia che ha apostatato. Meglio sacrificarsi combattendo e morendo per la Verità che essere condannati all'insignificanza eterna.
AVE MARIA.
Più leggo questo post più penso che nei FFI ci sia qualcosa che non va. Mettere il nome di mons. Lefebvre come esempio negativo, addirittura metterlo sullo stesso piano di quello di p. Maciel (condannato per pedofilia) o p. Elia da Cortona (alchimista) mi sembra la voce di un folle, altro che coraggiosa! È stupido, tanto per usare le parole del venerato mons. Lefebvre, deplorare
l'effetto (la situazione della Chiesa) e lodare la causa (il CV II).
già..... si lotta contro se stessi per non credere che siano "lupi" all'interno della Chiesa a farti fuori ... ma poi devi piegarti all'evidenza dei fatti che ti manifestano sempre più chiaramente l'inesorabile concretizzarsi di una volontà premeditata e spregiudicatamente attuata e l'ideologia apostata e diabolica che ne è l'anima ...
Caro padre Siano prego per lei e voi tutti FI. Ho in biblioteca i suoi studi sulla massoneria che rivelano la sua appartenenza satanica. La sua opera è preziosa.
Siete nel nostro cuore, nelle nostre preghiere, nel nostro pensiero..... non siete soli, anzi siete la compagnia che ci fa resistere alle forze del male!
Mettere il nome di mons. Lefebvre come esempio negativo, addirittura metterlo sullo stesso piano di quello di p. Maciel (condannato per pedofilia) o p. Elia da Cortona (alchimista) mi sembra la voce di un folle, altro che coraggiosa!
Felice,
non è la voce di padre Siano che fa questi accostamenti. Non fa altro che riferire le assurde visioni curiali...
Les malheurs des FI sont dus, en grande partie, au fait que, pendant trop d'années, ils sont restés assis "le cul entre deux chaises", comme on dit : entre Vatican II, qui est la révolution même (que sert l'actuelle liturgie), et la Tradition, qui en est l'exact opposé. Cette situation inconfortable, fragilisante, pour ne pas dire incohérente, a fait le jeu de leurs ennemis (de l'intérieur et de l'extérieur) qui en ont habilement profité.
« Que votre oui soit oui, que votre non soit non ; ce qu'on y ajoute vient du malin » (Saint Matthieu 5, 37). On oublie trop souvent ce précepte, si important, de Notre Seigneur, qui vise à entretenir en nous la vertu de force. Une force qui ne doit jamais se laisser diviser.
“Se non togliete il latino dal seminario ...”
Che vuol dire, di preciso? Non volevano che le lezioni fossero in latino? Era solo questa la difficoltà?
E' proprio a causa degli studi e dei libri sulla massoneria che si trovano in questo stato, altro che culo fra due sedie.....
DA Quando è iniziata questa storia c'è qualcuno che vi dice che la vostra vicenda è la prova provata che non si possono servire due padrone: il Cattolicesimo ed il Vaticano II.
E che la vostra vicenda ed altre simili, servano da monito a TUTTi gli accordisti.
Col senno di poi si comprende che quelle accuse sarebbero state poi gradualmente dispiegate e sviluppate nel dossieraggio e nella guerra ecclesiastica, mediatica e giudiziaria condotta contro padre Manelli, guerra promossa e/o avallata da alcuni ecclesiastici (anche vaticani), frati, laici, e un prete diocesano un po’ “tridentino”…
Chi sarebbe questo "prete diocesano un po' tridentino"?
Conosco il "prete diocesano un po' tridentino", e i suoi fraintendimenti riguardo a certi aspetti della "regola" manelliana. Non è stato lui l'artefice della persecuzione, ma è stato strumentalizzato dai curiali che già tramavano e soprattutto si è lasciato trascinare da una sua personale malevolenza. Alla fine la sua è stata una bordata usata strumentalmente....
Diversi anni fa lessi un magistrale studio di padre Siano FI su don Tonino Bello che manifestava l'onestà intellettuale di questo santo sacerdote, il coraggio nel cercare e dire la verità senza timore in un mondo politicamente corretto dedito alla falsità senza vergognae.
Questo mi rivelava ancor più la serietà e la santità dei FI..
Ecco un sunto della sua indagine:
http://www.lamadredellachiesa.it/alcune-osservazioni-critiche-sugli-scritti-di-mons-antonio-don-tonino-bello-di-p-paolo-m-siano/
Non ci sono parole per esprimere tutto il disgusto che si prova di fronte ad una così volgare persecuzione nei confronti di umili frati e suore che cercavano solo di adeguarsi all'ideale di poverta' che fu del loro serafico fondatore. E di fronte al fatto che il capo dei persecutori osi portare proprio il suo nome!
Ma quello che viene da domandarsi e': come hanno potuto i francescani degli altri quattro ordini (conventuali, minori, cappuccini e tor) con i loro ordini secolari, continuare ad inchinarsi, ad abbracciare, ad intrattenersi amabilmente con questo papa? Perche', forse mi sara' sfuggito, ma non mi pare di aver mai letto una sola parola pronunciata in favore dei F.I. da parte di nessuno di loro!
Se non sbaglio, dalle Fonti Francescane si apprende che Gesu' rivelo' a san Francesco che fino alla fine del mondo ci sarebbero sempre stati dei buoni fraticelli fedeli alla regola, ma ora che i F.I. vengono tacitati e snaturati?
Ho letto solo adesso il post di Anonimo ore 11.00: San Filippo Neri non aveva la quasi certezza di trovarsi davanti un superiore o un confessore imbevuti di modernismo, noi sì!
Concordo con quanto espresso prima da Alessandro da Roma. Non è solo la questione del latino. Questa è stata la scusa, sfruttando anche rancori personali di un pugno di frati "ribelli" al fondatore, con cui hanno iniziato la persecuzione ufficiale cioè il commissariamento. Non aspettavano altro, finalmente una scusa per intervenire, visto che fino ad allora non avevano trovato appigli. E perché dover intervenire ? Perché l'Istituto dei Francescani dell'Immacolata era troppo autorevole e considerato a livello mondiale, annoverava al suo interno fior fiore di studiosi, teologi, personaggi di elevato spessore che avevano a disposizione strumenti come conferenze, dibattiti, pubblicazioni sulle proprie riviste periodiche e sui libri (editi dalla "loro" casa editrice), trasmissioni sulla "propria" rete televisiva, disponevano di un seminario interno decisamente qualificato. E tutto questo a difesa del Cattolicesimo, della vera Dottrina, del Magistero infallibile della Chiesa, della Tradizione: quindi un vero NEMICO alla politica che il vertice della neo-chiesa avrebbe di lì a poco iniziato ad attuare, e che è sotto gli occhi di tutti oggi. Loro, i FFI rimasti fedeli al carisma originale dei fondatori, sono i testimoni di un Cattolicesimo ormai messo al bando, che da molto fastidio, che potrebbe risvegliare la coscienza di molti. Sono l'opposto dei moderni sacerdoti della Chiesa in uscita, che aprono le porte, che venerano statue di Lutero, che "ecumenicamente" celebrano con altre confessioni religiose, che ospitano esponenti politici anticattolici dichiarati, che allestiscono tavolate imbandite per mangiare là dove si dovrebbe pregare e rinnovare il Sacificio Eucaristico (altro tema scottante oggi !), ecc... Ave Maria ! Silvano
Io credo che i primi a non sopportare i FI siano proprio certi degli altri ordini francescani.
[...] Non lo commento perché non conosco la vicenda, ma nel pezzo c’è una frase che mi ha colpito. Si tratta della frase minacciosa di un frate in un colloquio del 21-1-2012, evidentemente detta ai discepoli del Fondatore ( P. Manelli): Se non togliete il latino dal seminario vi denunciamo in Congregazione, dove sapete che ci sono “modernisti” che vi faranno commissariare ( come infatti avvenne). Caro Tosatti, vorrei commentare questa minaccia. L’ex Rettore Magnifico dell’Università di Bologna (fino al 2015), prof. Ivano Dionigi (nel suo libro “Il presente non basta – La lezione del latino” ed. Mondadori 2016) così definisce il latino “…il latino è un problema, nel senso etimologico, una pietra, un ostacolo non evitabile, che ci è posto davanti e che può esser di inciampo o di protezione”, e prosegue spiegando che ciò non è solo perché il latino è matrice della nostra lingua e cultura ma perché è il tramite linguistico del sapere ebraico e greco (Gerusalemme e Atene). Il latino quindi fa inciampare o protegge.
I “modernisti” di oggi (ignoranti) lo temono, i modernisti di ieri erano novatores (colti). Anche Antonio Gramsci scriveva che “non si impara il latino e il greco per parlarli.., ma per conoscere direttamente la civiltà dei due popoli, presupposto necessario della civiltà moderna, cioè per esser sé stessi e conoscere sé stessi consapevolmente”. Ma non basta, nel 2000 il Parlamento Europeo scelse il proprio motto in latino (In varietate concordia) così come lo scelsero gli Stati Uniti d’America nel 1776 (E pluribus unum). Ma torniamo ai nostri fraticelli modernisti e minacciosi. Il latino è stato la lingua ufficiale della Chiesa cattolica fino al Concilio Vaticano II (1965). Il prof. Dionigi nel suo libretto ci ricorda (secondo Françoise Waquet) che la persistenza bimillenaria del latino quale lingua della Chiesa poggia su tre capisaldi della fede: "L’eredità, l’universalità, l’immutabilità", spiegando che: l’eredità perché è stata la lingua dei padri; l’universalità perché grazie al latino la chiesa si è rivolta cattolicamente (universalmente) a tutti i popoli; l’immutabilità perché nella fissità e anche incomprensibilità del latino (lingua morta) si custodisce l’eternità e il mistero delle cose. Il latino è sinonimo di ortodossia in contrapposizione al volgare, sinonimo di eresia (attenzione! Si rifletta su questo). Fu Lutero a porre polemicamente infatti il problema del latino liturgico come lingua sconosciuta al popolo e perciò incomprensibile. Al Concilio Vaticano II papa Paolo VI citò la sentenza agostiniana “meglio esser rimproverati dai professori che non capiti dal popolo”, e segnò la fine del latino come lingua militante della Chiesa. Bene, caro Tosatti, io son certo che i minacciatori dei FFI ben sapevano tutto ciò, perciò sapevano che intimare di togliere il latino dai seminari equivaleva non tanto a voler sembrare moderni, piuttosto a preparare la luteranizzazione della liturgia e le sue conseguenze, sopra citate”.
http://www.marcotosatti.com/2018/01/26/ffi-una-voce-coraggiosa-denuncia-la-persecuzione-e-pezzo-grosso-dice-cosa-pensa-dei-frati-quisling-complottisti-e-ignoranti/
dall’altro 5 frati (due americani e tre italiani) contestatori della persona e del governo di padre Stefano Manelli, fondatore e Ministro generale.
Perchè non hanno fatto, come si è sempre fatto, da che mondo è mondo e cioè, invece di minacciare, chiedere di potersene andare e fondare un istituto per conto loro?
Continuo con Padre Pio: Fa’ che non turbi l’anima tua il triste spettacolo della ingiustizia umana: anche questa, nella economia, delle cose, ha il suo valore. E’ su di essa che vedrai sorgere un giorno l’immancabile trionfo della giustizia di Dio!
AVE MARIA! Grazie a padre Stefano M.Manelli, padre Gabriele e a tutti i Padri e Suore Francescani dell’Immacolata sparsi nel mondo…
Desidero esprimere con questa mia testimonianza l’inestimabile grazia che ho ricevuto dall’Infinita Misericordia di Dio per essere stata chiamata alla vocazione di percorrere un “sentiero” di grazia e di santificazione “nella luce dell’Immacolata” e sui passi di San Francesco d’Assisi e a percorrere nel mondo il sentiero della vita evangelica, aperta anche a noi laici, sotto la guida e l’aiuto dei Francescani dell’Immacolata: Istituto Religioso fondato da padre Stefano M. Manelli con padre Gabriele Pellettieri, diventato di Diritto Pontificio per i Frati nel gennaio e per le Suore nel novembre 1998. (Sentiero Mariano Serafico: testo per i laici (siamo anche noi popolo di Dio, sacerdozio regale, stirpe eletta - 1 Pt 2).
La mia chiamata è del 1998; nel 2000, a Fatima, nella Cappellina ai piedi della Vergine Maria ho fatto la prima promessa del Voto mariano, confermata poi nel novembre 2002, la totale Consacrazione e appartenenza all’Immacolata come “strumento” docile e ancora più come “cosa e proprietà” per realizzare in Lei la più perfetta “conformità a Gesù” secondo la stessa “missione” della SS. Vergine Maria, ossia la stessa missione della Chiesa guidata e condotta dall’Immacolata che con il Figlio Suo (la “discendenza”) schiaccia la testa al serpente (Gen 3) per la salvezza dell’umanità decaduta e per affrettare l’avvento del Regno di Cristo nel mondo.
Ricordo gli incontri per la nostra formazione francescano-mariana che avvenivano mensilmente nei Cenacoli sotto la guida di uno di voi padri FI e con le Suore: erano giornate in cui si respirava… Maria, Madre del nostro Dolcissimo Gesù, fine ultimo di tutte le nostre devozioni e Modello Unico cui dobbiamo conformarci…
Quante registrazioni delle vostre meditazioni noi laici abbiamo trascritto… Anche voi padre Paolo quando parlavate di: Maria Mediatrice di tutte le grazie secondo il Magistero Pontificio, già presente nei primi otto secoli della Chiesa: San Bernardo, Bonaventura, Montfort, Alfonso M.de Liguori… questa continuità è una verità radicata nel disegno di Dio, universalità di Maria, Mediatrice presso il Mediatore… Concilio Vat.II cita i documenti e conferma la dottrina di Mediatrice… Sono un tesoro continuo di formazione e contemplazione che possiamo consultare ogni momento: per continuare in profondità la venerazione, il culto, che si deve alla Vergine SS. Maria Colei in cui fu ed è ogni pienezza di grazia ed ogni bene” (San Francesco d’Assisi) – “fortemente ancorato sui princìpi solidissimi della nostra Fede Cattolica, sulla Sacra Scrittura, in sintonia con la Tradizione e gli insegnamenti del Magistero della Chiesa: Maria SS. Donna della Genesi, nemica irriducibile di satana, che con la Sua Immacolata Concezione unita al Figlio Suo (la discendenza) schiaccia la testa al serpente per la salvezza dell’umanità decaduta (Gen 3,1…Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra, tra la tua stirpe e la sua stirpe, questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno). Attraverso la Parola di Dio, Maria SS. si presenta a noi come Madre nel cui grembo e cuore verginale tutti gli uomini sono rigenerati alla vita di Cristo e, come maestra di vita cristiana, ci indica la Via più breve e sicura che ci porta fino alla Santità di Gesù Cristo!”
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Ascoltiamo l’insegnamento di san Massimiliano M. Kolbe: non satana soltanto, ma l’intero inferno si è sforzato sempre, si sforza e si sforzerà di danneggiare la causa dell’Immacolata, dall’esterno e – cosa ben più dolorosa – anche dall’interno, anzi perfino dall’interno di ciascuno di noi. Doniamo tutto a Lei ed Ella saprà trovare le soluzioni migliori. Questo dispiace, ma i meriti si accumulano maggiormente attraverso la sofferenza. L’immacolata permette a satana di porre insidie al Suo piede per poter, alla fine, schiacciargli il capo. Vi prego, perciò di non turbarsi ma di lasciare tutti i dispiaceri all’Immacolata ed Ella li trasformerà tutti in bene, in un bene sempre per la sua causa. La storia non ci parla forse delle difficoltà di diversi superiori, anche negli Ordini molto fervorosi? Non ebbe s. Francesco dei fastidi da parte dei suoi frati? Eppure quegli inizi furono fervorosissimi! E s. Benedetto e san Alfonso de’ Liguori e tanti altri…? San Massimiliano M. Kolbe aggiunge poi che tutto il frutto delle nostre attività dipende dall’unione con Lei, allo stesso modo come Ella è strumento della misericordia di Dio. Questa assimilazione nell’essere dell’Immacolata deve essere totalmente di Dio come Lei è tutta di Dio! Il tutto è finalizzato alla propria santificazione e quella degli altri, a maggior Gloria della SS. Trinità: voi sarete santi perché Io sono santo !
La Madonna ha scelto per me. So dove e da che parte stare: nel Suo Cuore Immacolato, che alla fine trionferà, dove si sente l’eco del mio “SI’” senza riserve… che sia l’augurio per ciascuno, nel mondo, in ogni lingua, di perseverare, senza voltarsi, fino alla fine: E allora scendano, copiose, lacrime di dolore e di amore che Gesù solo può donare e l’anima, trepida, vive il momento dell’attesa! maria
AVE MARIA! Concedimi di lodarti o Vergine Santissima Dammi forza contro i tuoi nemici!
Ave Maria!
Con tutto il cuore, esprimiamo piena ed incondizionata solidarietà e gratitudine a Padre Paolo M. Siano ed ai veri Francescani dell’Immacolata e lodiamo il suo coraggio, pregando insieme a lui l’Immacolata, vincitrice di tutte le battaglie di Dio, terribile più d’esercito schierato a battaglia e “Colei che da sola sconfisse tutte le eresie”. Sarà quello che il Signore vorrà o permetterà, ma non manchi mai loro il nostro sostegno di preghiera e di umana solidarietà. Preghiamo in riparazione per tutti i traditori.
Un sincero grazie anche a chiesaepostconcilio.blogspot.it per questo grande servizio reso alla Verità! Al nostro indirizzo stanno arrivando da tutta Italia attestati di commovente solidarietà al Padre …
Exsurge Domine, quare obdormis?
http://www.marcotosatti.com/2018/01/31/padre-paolo-siano-padre-manelli-e-i-francescani-dellimmacolata-sono-spazzatura-nella-nuova-chiesa-di-francesco/
http://www.marcotosatti.com/2018/01/31/padre-paolo-siano-padre-manelli-e-i-francescani-dellimmacolata-sono-spazzatura-nella-nuova-chiesa-di-francesco/
Paolo Siano ricostruisce e finalmente rende pubbliche, mettendole bene in fila, alcune fasi del commissariamento dell’ordine.
Noi lo abbiamo fatto costantemente nel corso della dolorosa vicenda; ma molto più peso ha il suo diretto intervento. Era ora!
Che il Signore l'Immacolata lo proteggano!
Visto e considerato che ormai è tutto di dominio pubblico chiedo se possibile di elencarci i nome dei due frati americani e dei tre frati italiani i quali sembra che abbiano scatenato questo putiferio.
I FFI sono stati veramente una luce cattolica in questo periodo di oscurità.
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