Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 15 gennaio 2018

La vera unità è nella verità

Riprendiamo da Radio Spada

Ottavario di preghiera per la conversione dei non cattolici
  • Primo giorno (18 gennaio), Cattedra di San Pietro: pregare per la conversione di tutti coloro che sono nell’errore.
  • Secondo giorno (19 gennaio): pregare per la conversione di tutti gli scismatici.
  • Terzo giorno (20 gennaio), apparizione all’ebreo Ratisbonne: pregare per la conversione dei Luterani e dei protestanti d’Europa in genere.
  • Quarto giorno (21 gennaio), Sant’Agnese: pregare per la conversione degli Anglicani.
  • Quinto giorno (22 gennaio): pregare per la conversione dei protestanti d’America.
  • Sesto giorno (23 gennaio): pregare per la conversione dei cattolici non più praticanti.
  • Settimo giorno (24 gennaio): pregare per la conversione degli Ebrei.
  • Ottavo giorno (25 gennaio), Conversione di San Paolo: pregare per la conversione degli islamici e di tutti i pagani.
Tra le preghiere tradizionalmente approvate per tale pratica, figura la seguente Coroncina per l’Unità:
Deus, in adiutorium meum intende.
Domine, ad adiuvandum me festina
.
Gloria Patri.
Sui grani del Pater recitare: “Sacro Cuore di Gesù, abbiate pietà di noi e dei nostri fratelli avvolti nelle tenebre dell’errore”.
Sui grani dell’Ave recitare: “Venga Signore Gesù il tuo Regno, nell’unità della Chiesa, per intercessione della tua Santa Madre”.
Si concluda con:
“Vergine Immacolata, Voi che per singolare privilegio di grazia foste preservata dalla colpa originale, guardate pietosa ai nostri fratelli dissidenti, che sono pure figli vostri. Non pochi di loro, benché separati, conservano un qualche culto per Voi. E Voi, generosa qual siete, ricompensateli, impetrando a loro la grazia della conversione. Vittoriosa qual siete, dell’infernale serpe, fin dal principio della vostra esistenza, rinnovate, ora che più stringe la necessità, gli antichi trionfi, glorificate il Figlio vostro, riconducendo le pecorelle smarrite all’unico ovile, sotto la guida del Pastore universale, e sia vostra gloria, o Vergine sterminatrice di tutti gli errori, aver riportato così la pace in tutto il mondo cristiano. Amen”.
Salve Regina.

72 commenti:

Anonimo ha detto...

“Perché il tuo cuore è lieto...
‘Il mio cuore è lieto come il nido che ricorda e come la terra che spera sotto la neve. Perché so che tutto è dove deve essere e va dove deve andare...’
Il nido che ricorda...
Perché gli uccellini sono andati via!
L’oggetto ultimo di quel desiderio che è anche il nido...
Un nido vuoto è un desiderio che gli uccellini ritornino, come la terra sotto la neve è un desiderio che ritorni la primavera”.
(L. Giussani, da “L’attrattiva Gesù”)

Il cuore come un nido.
Così spesso vuoto. Sempre di più, al passare degli anni.
Fatto per accogliere e custodire. Educato dalla vita a lasciar andare. Non voler trattenere.
Accogliere la perdita.
Una lunga, dolorosa educazione a lasciare, senza ribellione.
Quando il dolore diventa una dolcezza quieta verso tutto ciò che resta.
Una nostalgia buona.
Che ti rimette in piedi, all’appello del mattino.
E riempie le parole, intenerisce lo sguardo, e non smette di nutrire la speranza.
E si fa simpatia grata per tutto ciò che ti ha portato fin qui.
E attende un’altra primavera.
Che non sfiorisca.
(Franca Negri)

Anonimo ha detto...

Clochard bruciato vivo da due nordafricani, per gioco, nella giornata dei migranti. Ma non si può dire!
Grazie Bergoglio!
Puccio Vannetti su Fb

Ma basta! ha detto...

Uno studioso cattolico, al termine di questa giornata, ha scritto:
Bergoglio festeggiando la "domenica del migrante" ha voluto parlare di immigrazione di massa, confondendo per l'ennesima volta la morale privata del cristiano (aiutare i forestieri, i bisognosi, i malati, i carcerati) con la morale pubblica e la politica.
Che invece, come insegnano i Padri e San Tommaso d'Aquino, devono salvaguardare il bene comune.
E' un classico errore della Chiesa conciliare mischiare i piani.
Divenuta liberale dal Concilio, non capisce più cos'è il bene comune.
Però la mia domanda è la seguente: se alla "domenica del migrante" Bergoglio ci ha parlato di "migranti" come tutte le altre domeniche, non è che in realtà le domeniche sono ormai tutte "del migrante"?

Anonimo ha detto...

Tra l'altro ha spostato pure la giornata del migrante all'8 settembre, natività della Madonna. Per celebrare il migrante oscura pure la Madonna.

irina ha detto...

OT:
https://www.maurizioblondet.it/iv-reich-leuropa/

Il IV Reich e l’Europa
Maurizio Blondet 14 gennaio 2018 0
di luciano garofoli

Anonimo ha detto...

...Ne più ne meno come aver introdotto il primo Gennaio la solennità di Maria Santissima Madre di Dio con la giornata della pace mondialista! Spodestato Dio Onnipotente nell'ottava del suo Santo Natale festa della circoncisione. Soprattutto la Madonna si è dispiaciuta di ciò e ci ricorda che: "Ogni nostra attività abbia in Dio il suo principio e il suo compimento." Inizio e fine anno compresi.

Anonimo ha detto...

OT Un mons. Negri un po' nebuloso:

http://www.lastampa.it/2018/01/13/vaticaninsider/ita/vaticano/negri-comunione-ai-divorziati-valutare-il-singolo-caso-h3FA2Blbf3tO1K9GgeVJiK/pagina.html

Anonimo ha detto...

Sesto giorno (23 gennaio): pregare per la conversione dei cattolici non più praticanti e dei Vat/secondisti.

Luisa ha detto...

Segnalo:

http://www.lanuovabq.it/it/basta-pranzi-in-chiesa-serve-il-coraggio-del-sacro

Luisa ha detto...

E anche:

http://www.lanuovabq.it/it/sbando-ecclesiale-chiesa-circo-e-parroco-pagliaccio

Luisa ha detto...

E infine quando il principe dei turiferari telefona a mons. Negri per sapere se conferma o no quel che ha detto a Libero sulla Comunione ai divorziati risposati...non solo mons. Negri conferma ma offre la possibilità a Tornielli di scrivere un articolo con tanto di titolone e i soliti grassetti:

Negri: “Comunione ai divorziati? Valutare il singolo caso”

L’arcivescovo emerito di Ferrara non chiude alla possibilità contemplata nel capitolo VIII di Amoris laetitia: «Non può essere data automaticamente»


Mons. Negri permette a Tornielli di concludere che :

"Dunque l’arcivescovo ritiene che ci siano casi in cui la comunione può essere data (ed è evidente che non si riferisca ai divorziati risposati che vivono astenendosi dai rapporti coniugali, perché questa possibilità, introdotta da Giovanni Paolo II, esiste da 37 anni)

http://www.lastampa.it/2018/01/13/vaticaninsider/ita/vaticano/negri-comunione-ai-divorziati-valutare-il-singolo-caso-h3FA2Blbf3tO1K9GgeVJiK/pagina.html

Se solamente chi dà interviste , chi si lascia interpellare dal turiferraio massimo e compagni, pesasse le sue parole per evitare di cadere nei loro tranelli, la confusione non è abbastanza grande e grave?

Se ne era parlato qui ma senza sottolineare la risposta sulla Comunione ai divorziati risposati che non è sfuggitra invece a Tornielli....

http://chiesaepostconcilio.blogspot.ch/2018/01/vaticano-papa-francesco-e-lintervista.html

Anonimo ha detto...

A proposito di giornata del migrante jntrodotta l'8 settembre.

In fondo non ci crede nessuno a queste giornate. buona parte dei parroci, quelli sani, celebrerà la festività della Vergine

Anonimo ha detto...

E dire che fu la settimana di preghiera fu inventata da un protestante convertitosi al cattolicesimo per far diventare cattolici gli altri...

mic ha detto...

L'idea di una preghiera per l'unità delle Chiese cristiane nasce in ambito protestante alla fine del XVIII secolo. Nella seconda metà del secolo successivo nasce una prima Unione di preghiera per l'unità che viene sostenuta sia dalla prima Assemblea dei vescovi Anglicani a Lambeth che da Papa Leone XIII. Agli inizi del XX secolo il reverendo Paul Wattson propone la celebrazione di un Ottavario per l'unità della Chiesa dal 18 al 25 gennaio con un significato simbolico: apertura con la festa della cattedra di Pietro e chiusura con la memoria della conversione di Paolo. Il movimento Fede e costituzione, divenuto poi una commissione del Consiglio ecumenico delle Chiese, comincia la pubblicazione di alcuni Suggerimenti per l'Ottavario a cui ben presto cominciano a collaborare anche i cattolici francesi. Il Concilio Vaticano II ha definito chiaramente la preghiera come l'anima del movimento ecumenico.
La Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani viene celebrata in tutto il mondo dal 18 al 25 gennaio a partire da un testo biblico e da un sussidio elaborato dalla commissione Fede e costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese (protestanti e ortodossi) e dal pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani (cattolici).

Purtroppo, ciò che guasta è il falso ecumenismo nato dal concilio:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/p/continuo-nellesame-di-alcuni-dei-punti.html

mic ha detto...

A proposito di Mons. Negri e La Stampa

In fondo Negri non ha detto niente di nuovo rispetto a Giovanni Paolo II. Ciò che, invece, non emerge chiaramente in AL è la condizione posta, cioè vivere non more uxorio ma come fratello e sorella. Su questo la Stampa glissa, pur di far dire a Negri di concordare col papa...

mic ha detto...

L'idea di una preghiera per l'unità delle Chiese cristiane

Questa dicitura è quella del documento base ma dimostra una inesattezza tutta conciliarista: non esistono "chiese cristiane", esiste una sola Chiesa, poi ci sono le varie Confessioni cristiane dei separati....

Anonimo ha detto...

SETTIMANA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI
Mercoledì 25 gennaio 2017 alle ore 17.30 nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, Papa Francesco presiederà la Celebrazione dei Secondi Vespri della Solennità della Conversione di San Paolo Apostolo.
http://www.basilicasanpaolo.org/interno.asp?id_dettaglio=235221&id=13&sezione=

viandante ha detto...

non esistono "chiese cristiane", esiste una sola Chiesa, poi ci sono le varie Confessioni cristiane dei separati....

Da Wikipedia:
Attualmente la Chiesa cattolica riconosce come Chiese quelle che possono contare sulla cosiddetta successione apostolica (termine coniato da Sant'Ireneo di Lione). In questa categoria, oltre alla Chiesa cattolica, rientrano anche le Chiese ortodosse, mentre le comunità sorte della riforma sono generalmente chiamate comunità ecclesiali.

mic ha detto...

Ok. Viandante. Non l'ho specificato. Ero concentrata sui protestanti da cui è partita l'iniziativa della Settimana di preghiera. Ben venga colmare la lacuna.

Luisa ha detto...

Ha detto, no, non ha detto, si risponde ad un `intervista e poi ad un telefono del turiferario che vuole conferme su quell`intervista, Tornielli è contento e può scrivere il suo articolo con i suoi grassetti ma non è finita il segretariato dice che Mons. Negri non ha detto quello....e la confusione aumenta.

"Negri: «Sui divorziati risposati non ho cambiato posizione»

http://www.lanuovabq.it/it/negri-sui-divorziati-risposati-non-ho-cambiato-posizione

Luisa ha detto...


Ma perchè Mons. Negri non ha detto a Tornielli quel che ha precisato il suo segretariato?
Perchè permettergli di esultare lasciandosi arruolare nei ranghi aperturisti?
Eppure sanno che è in atto una battaglia contro ben tre Sacramenti e che la resistenza, la "contro-battaglia" esige coordinazione, non ammette divisioni, pressapochismo, ambiguità.

Anonimo ha detto...

Forse Tornielli ha astutamente manipolato l'intervista. Basta poco per lasciar intendere prospettive completamente diverse.

Anonimo ha detto...

PS Qualche informazione aggiuntiva sugli epurati dalla Cattolica:

https://www.lifesitenews.com/news/italian-catholic-university-drops-researcher-for-signing-filial-correction

“They are even wiping from the [University] webpage, both for me and for [redacted], the record of our past activities!” he wrote.

Proprio come i sovietici: non bastava epurare le persone, dovevano sparire anche dalle foto del passato.

The email-writer told Tosatti that a friend with Vatican connections had suggested that the unfriendly gestures on the part of the Catholic University may have stemmed from the Holy See.

“One of my sources, from Vatican circles, has suggested that the whole initiative could have started not so much directly from the Rector’s Office, but from a certain, well-known cardinal of the Roman Curia, upon whose dicastery Catholic universities ultimately depend.”


Il dicastero è la Congregazione per l'educazione cattolica?

mic ha detto...

Il solito parlare ambiguo. Effettivamente bastava specificare...

Luisa ha detto...

Sulla leader abortista medagliata dal Vaticano e sulla strabiliante spiegazione=presa per i frondelli della sala stampa vaticana:

http://www.marcotosatti.com/2018/01/15/il-vaticano-spiega-perche-lilianne-ploumen-ha-ricevuto-la-medaglia-di-san-gregorio-magno-non-e-un-placet-ad-aborto-e-controllo-delle-nascite/

Ne parla anche padre Scalese che si interroga sull`incoerenza fra le parole e i gesti che le smentiscono.

http://querculanus.blogspot.ch/2018/01/chi-comanda-in-vaticano.html

Padre Scalese che conclude così:

"Ebbene, di fronte a certe decisioni, è inevitabile chiedersi a quale sistema di valori faccia oggi riferimento la Santa Sede: se la sua fonte di ispirazione continuino a essere i comandamenti di Dio o se essi siano stati sostituiti dall’ideologia dominante. Ci si chiede se essa possa essere ancora considerata l’interprete autentica del Vangelo o se non sia diventata piuttosto una sezione distaccata delle agenzie internazionali. Ma soprattutto viene spontanea la domanda: chi comanda oggi realmente in Vaticano?"

Anonimo ha detto...


Come fanno le sette eretiche e scismatiche ad esser considerate Chiese allo stesso modo della Chiesa cattolica, unica vera Chiesa di Cristo?

-Il riconoscimento del carattere di "Chiesa" ai settari ortodossi c'era anche prima del Vaticano II? Mi sembra che sia venuto dopo. Prima, il titolo di "Chiesa Ortodossa" non aveva un senso solo onorifico, consacrato dall'uso, ma non una rilevanza teologica? Non è dal Concilio in poi che la Chiesa cattolica ufficiale ha cominciato a distinguere tra "Chiese ortodosse" e "comunità ecclesiali",queste ultime indicanti i protestanti? (Però adesso i luterani non vengono chiamati "Chiesa luterana" anche dai cattolici?).
Come stanno le cose? Mi sembra che la confusione non faccia altro che aumentare.

Gli Ortodossi avrebbero mantenuto la successione apostolica e quindi i loro vescovi non sarebbero invalidi come quelli anglicani, per esempio. Tuttavia, come si fa a considerare vera Chiesa una "comunità ecclesiale" che di proposito non riconosce il Primato di PIetro?
L'apertura agli "Ortodossi" era in particolare un pallino di Giovanni XXIII.
Le "Chiese" ortodosse sono più di una. C'è poi il problema del contenuto di fede e dell'etica (leggi: ammissibilità del divorzio).
Anche i copti sono vera "Chiesa", loro che professano l'eresia monofisita e si sono fermati ai primi 3 Concili Ecumenici?
Per evitare equivoci, non sarebbe meglio chiamare gli Ortodossi russi "russo-scismatici" e gli altri "greco-scismatici". Per i copti andrebbe bene copti. Così non sarebbe più chiaro?

[- L'8 settembre si conferma dies nefastus per noi italiani, dal punto di vista della storia civile].
PP

viandante ha detto...

CITTA' DEL VATICANO - Un documento che farà discutere (Corriere della Sera del 11.7.2007).
Il Vaticano ribadisce, riprendendo le indicazioni già contenute nella dichiarazione conciliare Lumen Gentium (1963), che il titolo di «Chiese particolari» spetta alle diverse comunità nazionali ortodosse, accomunate alla Chiesa cattolica dal riconoscimento del sacerdozio e dell'eucarestia. Viceversa le comunità protestanti, nate dalla riforma luterana del sedicesimo secolo, non possono essere considerate, dalla dottrina cattolica, «chiese in senso proprio», in quanto non contemplano il sacerdozio e non conservano più in modo sostanziale il sacramento dell'Eucarestia. La distinzione è contenuta nel documento redatto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, pubblicato oggi dalla Santa Sede, dal titolo «Risposte e quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina della Chiesa».

IL DOCUMENTO - Scopo del documento è quello di sgombrare l'orizzonte teologico dalle tante confusioni e interpretazioni «infondate» che si sono accumulate negli anni attorno al documento conciliare, il già citato «Lumen Gentium» e in particolare su un passaggio in cui i padri conciliari affermano che «la Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica». In tale pronunciamento, alcuni studiosi cattolici - tra cui è citato esplicitamente il brasiliano Leonardo Boff - hanno visto la possibilità che la Chiesa di Cristo «sussista», con pari pienezza, anche in altre chiese cristiane, oltre che in quella romana. Si tratta - puntualizza il documento della Congregazione per la Fede - di «interpretazioni infondate», «inaccetttabili», che hanno «frainteso» l'insegnamento dottrinale del Concilio Vaticano II. La parole sussiste - afferma il testo - «può essere attribuita alla sola Chiesa cattolica», che presenta «perenne continuità storica» e «la permanenza di tutti gli elementi istituiti da Cristo». Nonostante questo dato di principio, il documento apre la porta dell'ecumenismo: benchè le altre chiese cristiane abbiano alcune «carenze» (in particolare il fatto di non riconoscere il primato del Papa su tutti gli altri vescovi), esse «non sono affatto spoglie di significato e di peso» nel «mistero della salvezza».

Anonimo ha detto...

Scusa Mic, ieri avevo esternato i miei dubbi sulla "chiesa" ortodossa. Non lo hai pubblicato ma, mi sembra, che seppure in forma più ampia e dotta abbia sollevato il medesimo dubbio...ani certezza.
Antonio

viandante ha detto...

Anche da questo documento postconciliare si evince che, al di là di altri necessari distinguo, la Chiesa cattolica é la sola vera Chiesa, nel senso che é comunque la sola che presenta "«perenne continuità storica» e «la permanenza di tutti gli elementi istituiti da Cristo»".

Tuttavia per motivi storici (successione apostolica) e anche più sostanziali (validità del sacerdozio e conservazione sostanziale del sacramento del sacerdozio) si riconosce il titolo di Chiesa anche alle diverse comunità nazionali ortodosse.

Cosa vuol dire?
Significa che la Chiesa cattolica, al di là di dichiarazione chiare su ciò che va considerato dottrinalmente corretto, molto realisticamente sa vedere che le Chiese nazionali ortodosse condividono con noi sostanziali verità e dogmi, molto più che altre confessioni cristiane. Ci scandalizziamo di una simile considerazione? Personalmente no.

D'altronde, se mi si permette un'analogia: consideriamo i sacerdoti della Chiesa cattolica. Sono tutti dei battezzati, ma se in questo preciso istante (Dio non voglia) morissero tutti, alcuni di loro (speriamo pochissimi) andrebbero all'inferno. Tuttavia, considerato che per fortuna sono ancora in vita, anche se imperfetti, macchiati dal peccato e dai vizi, questi sacerdoti rimangono cattolici (potenzialmente sono ancora dei santi), e come tali possono ancora rivestire ruoli all'interno della Chiesa e amministrare lecitamente sacramenti validi.

Possiamo noi con certezza escludere che perlomeno in alcune Chiese nazionali ortodosse, magari quelle rette da vescovi che dottrinalmente sono più vicini a noi cattolici e che magari sarebbero anche disposti a riconsiderare la loro posizione sul romano pontefice, siano amministrati sacramenti non solo validi ma anche efficaci spiritualmente? Possiamo escludere che una simile Chiesa possa essere mezzo di salvezza per i suoi fedeli?
Io non lo posso affermare, sicuramente non con certezza. Ma spero si convenga con me che qui non possiamo nemmeno distribuire con aria supponente titoli di eretico e scismatico a tutti quei fedeli.
Anzi, magari sporcandoci le mani dobbiamo (mi riferisco a chi ne ha la capacità e autorità) tendere loro la mano.

Anonimo ha detto...

Possiamo escludere che una simile Chiesa possa essere mezzo di salvezza per i suoi fedeli?

No.

Ma spero si convenga con me che qui non possiamo nemmeno distribuire con aria supponente titoli di eretico e scismatico a tutti quei fedeli.

La seconda frase è tendenziosa. Quei fedeli sono eretici e scismatici, sì, e non è supponente dirlo perché lo dice il Magistero (se non vogliamo girarci intorno). Questo non esclude che si salvino e che la loro Chiesa sia mezzo di salvezza (la loro Eucarestia è senz'altro valida). Ma d'altronde non possiamo neanche categoricamente dire che i fedeli di altre religioni non si salvano: ci sono le vie straordinarie di salvezza e la dottrina della "ignoranza invincibile". Questo però non ci esula dal proporre loro la conversione a Cristo, perché è l'unica via sicura.

Insomma, vedo contrapposizioni che non esistono. A questo proposito, una citazione di Chesterton ("Eretici"):


“Quel che mi interessa del signor Rudyard Kipling non è la sua figura di brillante artista o la sua esuberante personalità, ma il suo essere Eretico, ossia un uomo la cui visione delle cose ha l’ardire di differire dalla mia. Quel che mi interessa del signor Bernard Shaw non è il fatto che sia uno degli uomini più geniali e onesti che esistano, ma il suo essere Eretico, ossia un uomo la cui filosofia è molto valida, molto coerente e molto sbagliata”.


Ora di Kipling non so, ma Chesterton era sicuramente amico di Shaw. Questa amicizia, però, non gli impediva di chiamarlo "eretico".

Anonimo ha detto...

# “Possiamo escludere che una simile Chiesa possa essere mezzo di salvezza per i suoi fedeli?.. spero si convenga con me che qui non possiamo nemmeno distribuire con aria supponente titoli di eretico e scismatico a tutti quei fedeli ..”

Possiamo escludere che sia un mezzo di salvezza, perché scismatica. Non possiamo escludere, ed anzi possiamo sperarlo, che molti di quei fedeli si salvino. Sappiamo con certezza che si salveranno quelli, fra loro, che fanno parte di quelle Chiese senza propria colpa e vivano bene. In questo caso essi si salvano, NONOSTANTE appartengano a queste chiese (che non sono quindi mezzi di salvezza) “con l'amor di carità, che unisce a Dio, e, in spirito, anche alla Chiesa cattolica, che è l’unica Chiesa di Cristo, cioè all'anima di lei Questo è ciò che ha sempre insegnato la Chiesa (Catechismo SPX n. 132).

Riporto dal Catechismo di SPX:

105. Che cos'è la Chiesa?
La Chiesa è la società dei veri cristiani, cioè dei battezzati che professano la fede e dottrina di Gesù Cristo, partecipano a' suoi sacramenti e ubbidiscono ai Pastori stabiliti da Lui.


107. Qual è la Chiesa di Gesù Cristo?
Ia Chiesa di Gesù Cristo è la Chiesa Cattolica-Romana, perché essa sola è una, santa, cattolica e apostolica quale Egli la volle.

112. Chi sono i legittimi Pastori della Chiesa?
I legittimi Pastori della Chiesa sono il Papa o Sommo Pontefice e i Vescovi uniti con lui.

117. Può altra Chiesa, fuori della Cattolica-Romana, essere la Chiesa di Gesù Cristo, o almeno parte di essa?
Nessuna Chiesa, fuori della Cattolica-Romana, può essere la Chiesa di Gesù Cristo o parte di essa, perchè non può averne insieme con quella le singolari distintive qualità, una, santa, cattolica e apostolica; come difatti non le ha nessuna delle altre Chiese che si dicono cristiane.

122. Che significa " comunione dei santi " ?
Comunione dei santi significa che tutti i fedeli, formando un solo corpo in Gesù Cristo, profittano di tutto il bene che è e si fa nel corpo stesso, ossia nella Chiesa universale, purché non ne siano impediti dall'affetto al peccato.

124. Chi è fuori della comunione dei santi?
E' fuori della comunione dei santi chi é fuori della Chiesa, ossia i dannati, gl'infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati.

127. Chi sono gli eretici?
Gli eretici sono i battezzati che si ostinano a non credere qualche verità rivelata dà Dio e insegnata dalla Chiesa, per esempio, i protestanti.

129. Chi sono gli scismatici?
Gli scismatici sono i battezzati che ricusano ostinatamente di sottostare ai legittimi Pastori, e perciò sono separati dalla Chiesa, anche se non neghino alcuna verità di fede.

131. E' grave danno esser fuori della Chiesa?
Esser fuori della Chiesa è danno gravissimo, perchè fuori non si hanno nè i mezzi stabiliti nè la guida sicura alla salute eterna, la quale per l'uomo è l'unica cosa veramente necessaria.

132. Chi è fuori della Chiesa si salva?
Chi è fuori della Chiesa per propria colpa e muore senza dolore perfetto, non si salva; ma chi ci si trovi senza propria colpa e viva bene, può salvarsi con l'amor di carità, che unisce a Dio, e, in spirito, anche alla Chiesa, cioè all'anima di lei.


Anna

Anonimo ha detto...


Il concetto affermato nel documento citato appare contraddittorio, si fonda su di un passo di UR 3.4 che fa comparire una novita contraria alla fede perenne

Se davvero il documento del 2007 vuol dire che, secondo il Concilio, la Chiesa cattolica è l'unica vera Chiesa di Cristo, come affermato dalla dottrina tradizionale (che infatti preferiva dire "è", molto più chiaro di "sussiste in"), non è possibile attribuire il carattere di "Chiesa di Cristo" allo stesso titolo anche agli Ortodossi, che oltretutto sono una molteplicità di "autocefalie". Quante "Chiese di Cristo" ci devono essere?

In realtà il Concilio apre la porta ad un concetto non conforme alla dottrina tradizionale. Quest'ultima aveva sempre insegnato che il fedele di una comunità eretica e/o scismatica e anzi il non-cattolico in generale, anche di altra religione, può sempre salvarsi per intervento dello Spirito Santo, se si realizzano certe sue condizioni spirituali e di vita, nonostante la sua appartenenza a religioni altre o a sette cristiane eretiche (dottrina del battesimo di desiderio, esplicito e implicito + condanna esplicita del c.d. "rigorismo"). Tale salvezza avverrebbe nonostante l'appartenenza extra-cattolica. Ma le "chiese" o comunità acattoliche e le altre religioni, c o m e t a l i, non salvano affatto, sono fuori dal piano della salvezza.
Invece il Concilio sembra dire che la comunità extra-cattolica, come tale, partecipa anch'essa, sia pure in modo imperfetto [?], al disegno della salvezza. Il passo da cui questo scivolare verso l'error in fide risulta con chiarezza è nel decreto Unitatis Redintegratio, art. 3. capov. 4, citato solo parzialmente dal docum. del 2007.
Qui non si cerca di stabilire chi vada all'Inferno e chi no. Si tratta di ristabilire la chiarezza nei concetti (e dogmi) fondamentali, oscurati dal Concilio e ancor più dalla deriva postconciliare.
Non è che sul blog si possa approfondire più di tanto. Mi sono occupato di questo tema in dettaglio nel mio libro (scusate se mi cito): P. Pasqualucci, UNAM SANCTAM. Studio sulle deviazioni dottrinali nella Chiesa Cattolica del XXI secolo, Ediz. Solfanelli, 2013, pp. 434, E. 34 (capp. I e II in particolare). Credo che il libro sia ancora disponibile presso l'editore.
PP

Unam Sanctam ha detto...

@Anonimo 16 gennaio 2018 10:52

Per tradizione, da sempre si attribuisce agli scismatici orientali il titolo di "Chiesa", ancorché con ciò non si voglia assolutamente ammettere che esista Chiesa di Gesù Cristo al di fuori di quella Cattolica. La questione in realtà non è mai stata - per quanto ne so - approfondita da un punto di vista canonistico.

In generale il termine "greci scismatici" viene comunemente utilizzato, anche per riferirsi agli Slavi; nonostante l'autocefalia dichiarata nel 1448, la Chiesa Russa (così come tutte le altre chiese autocefale ortodosse) è formalmente sotto il primato d'onore del Patriarca di Costantinopoli.

Non va invece virgolettato il termine ortodossi, poiché essi, quantunque permanendo in uno stato di scisma, mantengono integra l'ortodossia, ovverosia la dottrina degli Apostoli, non essendo eretici formali. La questione è dibattuta qui: http://traditiomarciana.blogspot.com/2017/11/sono-gli-ortodossi-eretici.html

Poi sul "divorzio", come su altri aspetti apparentemente differenti dall'uso cattolico, bisogna considerare l'estrema frammentazione del mondo ortodosso: per esempio, molti vescovi si rifiutano completamente di concedere la trascrizione del divorzio. Altro esempio: anche se c'è una -stolta- opposizione di principio per il fatto che il dogma sia stato proclamato da Papa Pio IX senza aver convocato un Concilio, la maggior parte degli Ortodossi nella Storia (e probabilmente, se pur velatamente, anche adesso) è assolutamente immacolatista nella questione della Concezione della BVM.
Per quanto riguarda la questione del Primato Petrino, la faccenda è molto più complessa, e dovrebbe essere affrontata in modo accademico tenendo presente la dottrina cattolica SENZA gli eccessi (errati) d'interpretazione che portano a derive come quella sedevacantista o quella opposta papolatrica. Purtroppo, moltissimi tradizionalisti (almeno tra quelli attivi sul web) parlano sempre in modo ideologico, senza basare le proprie riflessioni su analisi precise e puntuali, senza avere una conoscenza sistematica dell'argomento, talvolta contraddicendo, per sterile puntiglio, ciò che la stessa Chiesa Cattolica ha detto (mi è capitato di gente che ha palesemente sprezzato gl'insegnamenti del Concilio di Firenze, per esempio). In tal modo è assai difficile produrre un confronto serio e rigoroso su argomenti così scottanti come la questione dell'Ortodossia scismatica.

marius ha detto...

"Possiamo escludere che una simile Chiesa possa essere mezzo di salvezza per i suoi fedeli?" (Viandante)

CERTAMENTE SÌ
Ma una persona di quella confessione, a discrezione del Padre Eterno, può salvarsi MALGRADO quella sua confessione


marius ha detto...

"Ma spero si convenga con me che qui non possiamo nemmeno distribuire con aria supponente titoli di eretico e scismatico a tutti quei fedeli.” (Viandante)

Viandante,
come ho già rilevato nell'altro post, tu confondi
1) il livello confessionale (rapporto tra le diverse confessioni) e
2) il livello personale (rapporto interpersonale tra persone appartenenti a diverse confessioni).

- Nel primo caso non può che essere dichiarata ufficialmente la verità nuda e cruda.
- Nel secondo caso a ciascun essere umano compete l'obbligo morale di declinare il proprio credo nel rapporto interpersonale con tutte accortezze e delicatezze applicabili ad ogni singola situazione.

Anonimo ha detto...

@Unam Sanctam

Abbiate pazienza, ma io trasecolo. Non che mi sorprenda di quello che ho appena letto, perché l'ho già letto altrove in passato. Ma è talmente assurdo che mi chiedo come sia possibile leggerlo in ambiente tradizionale. Sono abituatissimo a leggere roba del genere in ambienti normali, ma lì mi dico che ormai il livello di pippe mentali conciliari ha intontito molti.

Gli accusatori partono dall'assunto che uno scisma protratto nel tempo diviene inevitabilmente eresia.
[...]
Poi, ovviamente, quest'idea cadde nel vuoto. Bella o brutta che sia, tale idea rivela, però, un "non detto": in Oriente si crede all'essenzialità della fede, tutto quello che si è aggiunto in seguito è peculiare all'Occidente e non è così essenziale da essere imposto all'Oriente.


Non democristianeggiamo e andiamo al sodo con un esempio pratico: il dogma dell'Infallibiltà del Papa, Vaticano I, è dogma o no? Io avevo capito di sì. Ma forse mi sbaglio? E allora perché stiamo sempre a squadernarci i cosiddetti per spiegare e ribadire al prossimo quali sono i limiti ed i paletti di questa infallibilità, per contestare l'uscita balorda di turno di Papa Francesco? Ma che scemi che siamo! In realtà non è così essenziale da essere imposto all'Oriente, e quindi anche all'Occidente (a meno che non prendiamo valida la teoria kasperiana che certe cose possono essere vere a est di un fiume e false ad ovest): dunque dichiariamo direttamente che il Papa non è infallibile e buona notte.

Ovviamente poi qualcuno mi spiegherà come possiamo contestare il punto specifico dell'AL sui divorziati risposati, visto che questa prassi è in vigore da tempo per gli Ortodossi. E qui mi fermo, senza tirar fuori tutti i dogmi sanciti dal Concilio di Trento, il Filioque e tante altre cose.

PS E qui, visto che è stato citato Ratzinger... ecco, questo è un altro punto ben strano della sua teologia.

marius ha detto...

@ fabriziogiudici17 gennaio 2018 01:02

vere verissime le Sue considerazioni.
L'Unam Sanctam è una sola.
Se si negano i dogmi si cade nell'eresia.
Che piaccia o no è così.
Ma per chi palpita verso est chiaramente ciò non piace, perciò si asserisce che la questione è troppo complicata per essere spiegata su questo blog.

viandante ha detto...

Il problema degli ortodossi non è purtroppo così semplice come sembra apparire a molta gente. I richiami del catechismo li conosco, ma vanno interpretati ed intesi per quel che sono: insegnamenti sintetici della dottrina cattolica. Come tali esigono il nostro profondo rispetto ma anche il nostro approfondimento perché non sono né trattati teologici né manuali di spiritualità.
“Non uccidere”, sappiamo tutti cosa significa, ma approfondendo questo aspetto arriveremo a capire che per autodifesa in certe occasioni ci può scappare il morto. Non solo, in altri passi evangelici si dice che chi si adira con un suo fratello è come se lo si uccidesse… Se poi lo intendiamo anche come invito a difendere la vita...
Capite che il discorso si allunga, apparentemente potrebbe sembrare che si contraddica, in ultima analisi invece si approfondisce il tema e si arriva a metterlo maggiormente a fuoco. Sicuramente non lo si rinnega e nemmeno lo si vuole.

Riguardo la posizione di un “gruppo” all’interno della Chiesa (dell’unica Chiesa di Cristo che è la cattolica) non sempre il catechismo citato aiuta adeguatamente. Un esempio? Quanti decenni ci sono voluti al papa affinché potesse giungere alla conclusione che gli anglicani non potevano più essere considerati cattolici? E pensare che lo scisma appariva evidente (forse che i pontefici non erano così convinti di ciò che la dottrina cattolica sostiene?) e anche la deriva dottrinale era molto più evidente che non nel caso degli ortodossi, almeno a quel che a me sembra.

Ora io non misconosco le verità di fede cattoliche, ma sono altresì cosciente che nella vita dei singoli come dei gruppi, vi sono delle zone grigie che non possono essere affrontate con facilità con i normali strumenti argomentativi e dialettici.
Se poi pensiamo che il sacrificio eucaristico da loro celebrato è valido e comunque circondato da grande rispetto perché in quell’ostia consacrata vi vedono il nostro stesso Dio, dovremmo forse meditare più profondamente su queste cose. Cosa fareste voi, se ipoteticamente vi imbatteste in una loro ostia consacrata caduta a terra? E non pensate che tali ostie possano operare meraviglie in tanti loro cuori? O sono tutte opere con le quali sottoscrivono la loro condanna?

viandante ha detto...

Qualche tempo fa Mons. Williamson rispondeva ad un lettore che gli chiedeva lumi riguardo miracoli eucaristici avvenuti sulla base di ostie consacrate in occasione di Messe NO diceva:
La grande obiezione rimane: come può Dio Onnipotente operare miracoli nel quadro del NOM, chiaramente progettato dai suoi creatori per avvelenare gradualmente la fede dei cattolici e distruggere così la Chiesa cattolica? La risposta deve essere che Dio non sta primariamente autenticando il NOM, ma sta mantenendo la sua validità per non abbandonare una massa di fedeli cattolici che ancora assistono al NOM con relativa innocenza e ignoranza del veleno, e quindi col miracolo Egli sta principalmente avvertendo pecore e pastori perché ricordino che Egli è Presente sotto le apparenze del pane e del vino. Quando si ricorda la dottrina cattolica in base alla quale il NOM può essere valido; quando ci si richiama a San Paolo che dice che chiunque partecipa indegnamente alla Santa Eucaristia è “reo del Corpo e del Sangue del Signore” ( I Cor. XI, 27–39); e quando si vede quanto sia diffusa nella Neochiesa la mancanza di rispetto per la Presenza Reale, allora si capisce immediatamente quanto possa essere necessario per la salvezza di molte anime un avvertimento come il miracolo di Sokulka. Il parroco del luogo testimonia come esso abbia innalzato il livello della fede e della pratica cattoliche nell’intera regione intorno a Sokulka.
https://stmarcelinitiative.com/miracoli-nel-nom-2/?lang=it

Ebbene, miracoli eucaristici ne avvengono anche tra gli ortodossi, la devozione ed il rispetto che loro provano per Gesù presente nell’Eucaristia non ha paragoni in moltissimi ambiti cattolici.

Io credo che al di là delle nostre a volte sterili polemiche, la meditazione di questi fatti ci può aiutare a meglio comprendere la complicata situazione attuale. Situazione oltretutto per niente statica ma molto dinamica in cui gruppi “cattolici” vanno alla deriva, in cui la gerarchia cattolica stessa sembra andare alla deriva, e dove in certi ambiti gruppi non cattolici sembrano lentamente riscoprire le verità che la Chiesa cattolica aveva sempre sostenuto. E in queste zone grigie non è sempre facile districarsi. Così è la vita, così è la prova che siamo chiamati a vivere.
E state tranquilli che io non sto invitando nessuno a farsi ortodosso, ma meditare la loro storia e spiritualità ci può aiutare molto nell’approfondimento della nostra fede. E prepararci, con le immancabili preghiere, alla loro tanto attesa piena conversione, come richiesto a Fatima. Che potrà e dovrà essere un arricchimento spirituale per tutti, non solo per loro.

Anonimo ha detto...

UNA TRAGEDIA ENORME che viene denunciata dagli orientali mentre la nostra chiesa quando non latita si adegua al 'mondo'... e dunque se non ci si incontda nella dottrina ci si incontra nella prassi.

Parole chiare e lucide del metropolita Hilarion (Alfeev) di Volokolamsk, capo del dipartimento per le relazioni esterne del patriarcato di Mosca, alla televisione Rossiya' 24 di sabato scorso.

Eccole.

"Le decisioni prese in molti paesi europei al giorno d'oggi sono attuate dalla stessa ideologia che ha già distrutto molte famiglie, l'ideologia che sostiene che un individuo può scegliere il suo genere (gender), che anche nella sua infanzia una persona può definire chi sarà il suo partner in futuro - dello stesso sesso o meno", ha detto il metropolita Hilarion.

"Tutti gli interventi chirurgici di riassegnazione sessuale sono basati su menzogne e inganni", ha detto. "Le menzogne sono introdotte attraverso l'ideologia, che a sua volta passa attraverso l'educazione scolastica. Si tratta di un'enorme tragedia dell'Europa occidentale contemporanea e di tutto il mondo occidentale contemporaneo. Forse solo le prossime generazioni comprenderanno la portata della tragedia".

E' impossibile cambiare genere, ha detto, ma "una maschera può essere messa sulla riassegnazione di genere".

"Significa che le caratteristiche esterne di un essere umano possono alternarsi. Supponiamo quindi che un uomo assomigli a una donna", ha detto l'arcivescovo. "Tuttavia, un tale uomo non potrà mai avere un bambino e non diventerà mai una vera donna".

La Chiesa "si farà sempre avanti contro queste menzogne e l'inganno", ha aggiunto.

"Quello che è un disturbo mentale, quello che potrebbe essere corretto e curato, viene presentato come una norma e le persone sono costrette a sfigurare se stesse. Ci sono molti casi in cui le persone rinsaviscono. Quando hanno subito pesanti operazioni, con la riassegnazione del genere o con il cambiamento del colore della pelle", ha detto il metropolita Hilarion. "In seguito si rendono conto di essere stati semplicemente ingannati, ma nulla più può essere riparato".

http://tass.com/society/984992

Anonimo ha detto...

@viandante

La questione dei miracoli non è dirimente per il discorso che stiamo facendo. Per esempio, oggi si festeggia Notre Dame de Pontmain. Mi ci ero imbattuto tempo fa, qui maggiori dettagli:

http://yvesdaoudal.hautetfort.com/archive/2018/01/16/notre-dame-de-pontmain-6017851.html

È una festa che trae origine da miracoli avvenuti nel nord-ovest della Francia. Non si sa come, una statua della Vergine di Pontmain è arrivata in Libano e ci sarebbero miracoli avvenuti con musulmani; tanto che essa è nota come « la Vierge qui fait des miracles avec les musulmans ».

Non credo ci sia una approvazione ufficiale della Chiesa, e quindi tutto da prendere con le molle, ma la cosa non mi stupirebbe: lo Spirito Santo non trascura nessun uomo, neanche della religione sbagliata. Ma se questo avviene, è certamente con il fine - non sappiamo quanto remoto o vicino - di una conversione; certo non è che può essere usato come argomento per suffragare la validità dell'Islam.

D'altronde Messori racconta anche di un'apparizione della Madonna a Stalin.

La presenza dei sacramenti validi tra gli Ortodossi, come ho già detto, è una questione da non sottovalutare, per questo ho risposto "sì" sul fatto che la Chiesa Ortodossa ha qualche valore nella salvezza (secondo me oltre i "nonostante"). Però, per esempio, nel somministrare l'Eucarestia ai divorziati risposati evidentemente no, anzi: se è "giudizio di condanna" per un Cattolico riceverla in stato di peccato mortale, lo è anche per un Ortodosso (salvo la minor consapevolezza, dovuta agli insegnamenti sbagliati). Quindi, è un valore parziale, a seconda delle circostanze.

Anonimo ha detto...


La Madonna che appare a Stalin? E Stalin che ha fatto, ha forse tirato fuori la
Mauser dalla fondina?
Cerchiamo di non svicolare nel "miracolismo"...Lo dico per "Viandante", che considera
i cattolici "un gruppo", manco fossimo al Giro d'Italia.
I filo-ortodossi fanno solo propaganda e seminano confusione, non meno dei filo-ratzingeriani.
Z.

viandante ha detto...

@Fabrizio Giudici
Sono d'accordo che non possiamo costruire le nostre argomentazioni solo su miracoli, anche se però il miracolo è un mezzo molto potente per mostrare la divinità di Cristo ed invitare alla salvezza. Gesù stesso ne faceva ampio uso e quelli erano segni efficacissimi nel testimoniare la sua divinità.

Ha ragione, coi miracoli di guarigione ci si deve però andare con circospezione.
Un po' differente, almeno io ritengo, è la cosa quando il miracolo è eucaristico, riguarda cioè la presenza stessa di Dio tra noi. E nell'esempio portato mi sembravano importanti i distinguo e le argomentazioni di Mons. Williamson, che per certi versi potremmo estendere ai miracoli eucaristici in ambito ortodosso.
Lo so, sono dei fatti molto specifici, che però ci possono aiutare ad ampliare in senso più generale il discorso.

viandante ha detto...

@ Anonimo Z.
Lei é scorretto se mi fa dire che considero i cattolici, la Chiesa cattolica, un semplice gruppo! Si rilegga quanto scritto.
Tuttavia all'interno della Chiesa cattolica ci sono molti gruppi: vi sono i gruppi nel senso di ordini (gesuiti, domenicani, ecc.), vi sono gruppi nel senso di associazioni (gruppi Prolife ad esempio) e vi sono gruppi che si richiamano più direttamente ad altro (tradizionalisti, modernisti, carismatici, ecc.).
Ma possibile che si debbano spiegare tutte le frasi...

Anonimo ha detto...

La Madonna che appare a Stalin? E Stalin che ha fatto, ha forse tirato fuori la
Mauser dalla fondina?


Parrebbe di sì, nel senso che - pur rimanendo ad un livello di comprensione puramente superstizioso - Stalin adattò la sua politica anche militare e con questo contrastò meglio i nazisti:

http://www.ilgiornale.it/news/quando-stalin-vide-madonna-1201192.html

Io riporto, non so se è vero o no. Tutte le osservazioni fatele a Messori e Cammilleri. :-)

Un po' differente, almeno io ritengo, è la cosa quando il miracolo è eucaristico, riguarda cioè la presenza stessa di Dio tra noi.

Concordo. Torna con il fatto che Cristo sacramentato è presente realmente tra gli Ortodossi.

Anonimo ha detto...


L'apparizione della Madonna a Stalin , etc.

In effetti, andando a leggere l'articolo di Messori, si vede che non ci fu nessuna apparizione della Madonna a Stalin. L'apparizione sembra l'abbia avuta un vescovo ortodosso libanese, il quale ne fece avere la comunicazione a Stalin. Il desiderio della B.ma Vergine era che una venerata icona russa fosse fatta volare sopra Leningrado assediata, a protezione della città, e che si allentasse la politica antireligiosa del regime. E queste due cose Stalin fece.
E'sicuro che cambiò politica verso la Chiesa ortodossa. Allentò la persecuzione religiosa, rimise i cappellani militari nel suo esercito, etc. (Trasferì anche chiese e proprietà della Chiesa cattolica ucraina a quella ortodossa russa, che non le ha mai più restituite). Tutto ciò su invito perentorio del vescovo libanese? E'possibile.
Circa i miracoli nelle Messe NO o presso gli Ortodossi, non converrebbe andare con i piedi di piombo? Non bisognerebbe esser certi che si sia effettivamente trattato di miracoli? Anche in ambito cattolico, prima di parlare di autentico miracolo o di una autentica apparizione sovrannaturale, non ci vuole molta prudenza?
Giusto, "Viandante", lei non ha detto che la Chiesa cattolica è "un gruppo". Però ha fatto forse peggio: la rappresenta come un insieme di "gruppi", nozione anodina, visto che mette sullo stesso piano gli ordini religiosi, le associazioni di cattolici, i gruppi di tradizionalisti, quelli di "carismatici": un'insalata in cui c'è di tutto.
E lei a che gruppo appartiene? Glielo dico io: a quelli che, per risolvere la crisi della Chiesa o approfittandone, tentano di farci vedere quant'è bella la c.d. "Ortodossia"; che ci invitano a meditare sulla loro fede e spiritualità, sulla loro storia, degli Ortodossi, invece di metterci in guardia dai loro errori, a cominciare dal Filioque (che è all'origine della loro "spiritualità", di frequente intrisa di esoterismo e superstizione), invece di impegnarsi a riscoprire l'autentica tradizione cattolica, la dottrina cattolica ortodossa, unico antidoto contro l'apostasia dilagante.
Z.


marius ha detto...

http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4956

LE SOMIGLIANZE TRA ORTODOSSI E ISLAMICI
La violenza ortodossa viene da una concezione simile ai musulmani (la complicità tra autorità civili e religiose)
di Vittorio Messori

Ci indignano, giustamente, molti aspetti barbarici e liberticidi dell'Islam. Ma pochi sanno di un cristianesimo assimilabile, in certi aspetti concreti, al comportamento di chi segue ciecamente il Corano. Nella Russia degli zar, cioè sino al 1917, le conversioni al cattolicesimo costituivano un reato gravissimo, paragonabile alla diserzione in guerra e al parricidio. L'abbandono della tradizione ortodossa per qualunque altra religione - anche per una confessione cristiana - era punito dallo Stato con il sequestro di tutti i beni, la perdita dei diritti civili e dei titoli nobiliari, per chi ne aveva, e prevedeva la reclusione a vita in un monastero o l'esilio in quella Siberia da cui ben pochi tornavano vivi. Tra i russi, anche illustri, soggiornanti all'estero si verificarono numerose conversioni al cattolicesimo o (seppur di rado) al protestantesimo: questo significava il non poter più tornare in patria, per non essere arrestati già alla frontiera, ma significava anche rappresaglie penali sulla famiglia del "traditore". Non siamo lontani, dunque, dalle condanne a morte dei musulmani per chi lasci la umma, la comunità islamica, la "chiesa" dei credenti in Muhammad ultimo profeta.

ORTODOSSI E ISLAMICI: LA STRETTA UNIONE TRA STATO E CHIESA
La violenza ortodossa viene da una concezione simile a quella dei maomettani, cioè la stretta unione tra Stato e Chiesa, l'intreccio inestricabile, la complicità tra autorità civili e religiose. (...)

viandante ha detto...

Caro anonimo Z., si consoli io non ho nessuna autorità per risolvere la crisi della Chiesa. Comunque non c'è bisogno di essere un fervente cattolico tradizionalista per vedere che la Chiesa cattolica non è più qualcosa di omogeneo ma che vi sono profondissime divergenze al suo interno. Tanti parlano addirittura di scisma latente, forse ne ha già sentito parlare anche lei.

Comunque le assicuro che mi impegno a cercare di riscoprire l'autentica tradizione cattolica. Anzi le voglio fare dono delle parole del mio capace sacerdote che durante la Messa dell'Epifania, ovviamente come sempre tridentina, ci ha detto alcune cose interessanti. Le ne cito due:
1. La festa dell'Epifania è il culmine del Natale, è il momento in cui il Natale si manifesta al massimo grado.
2. Addirittura un tempo la classe liturgica della festa dell'Epifania era di grado superiore a quella del Natale

Spero non ne voglia dedurre che il mio parroco, parlando così, sia un criptoortodosso, solo perché nello stesso giorno in cui noi celebriamo l'Epifania gli ortodossi celebrano il Natale... :-)

Anonimo ha detto...

si vede che non ci fu nessuna apparizione della Madonna a Stalin

Effettivamente ho citato la cosa con troppa approssimazione.

Unam Sanctam ha detto...

Anzitutto, io non voglio dimostrare quanto sia bella l'Ortodossia o roba del genere. Io voglio semplicemente rendere il giusto al giusto. Cioè che gli Ortodossi sono scismatici ma non eretici. Questa tesi l'ho discussa con una mezza dozzina di sacerdoti di provata fede cattolica tradizionale, che mi hanno dato la medesima conclusione. Accetterò di cambiare idea quando qualcuno mi presenterà un documento ufficiale che sancisce l'eresia degli Ortodossi, non certo il solito trito, ideologico articolo pieno di errori di C. Gnerre.
E la spiritualità orientale, caro sig. Z, non è ortodossa, ma è in primis cattolica (il fenomeno detto uniatismo è al momento il modo in cui essa 'sopravvive' tra le membra vive della Chiesa). Che venga usata anche dalla quasi totalità degli scismatici (mentre una minoranza è latina), non deve farci dimenticare che questa spiritualità nacque ed è tuttora praticata a buon diritto nella Chiesa Cattolica. Come leggo, lei l'accusa di esoterismo e superstizione, vorrei capire su quale base. Da parte mia la trovo migliore di quella latina, che da qualche secolo ha preso (almeno a livello di devozione privata) una pericolosa via sentimentalista che preluse alla crisi degli anni '50-'60. Ma come ho sempre detto, il problema del tradizionalismo è il romanocentrismo. E allora, capiscano che questi miei interventi non sono mirati a difendere in qualche modo degli scismatici, ma a difendere una realtà della Chiesa Cattolica, quella bizantina, troppo spesso scordata o bistrattata.

viandante ha detto...

@Unam Sanctam
Scusi la mia ignoranza dell'argomento, ma sarebbe così gentile da spiegare in poche parole la differenza tra la spiritualità ortodossa e la latina come da lei intese, così da capire il concetto da lei appena esposto. Grazie.

Anonimo ha detto...

non certo il solito trito, ideologico articolo pieno di errori di C. Gnerre.

Mi scuserà se continuo ad essere franco, ma pure questo suo commento è democristianisteggiare. Io le ho fatto una domanda precisa precisa, alla quale vedo che lei insiste nel non rispondere (ma cita Gnerre, così, a casaccio, che non mi pare sia stato tirato in ballo; certo non da me). I cinquanta sacerdoti tradizionali, Dio li benedica, se hanno affrontato il problema girandoci intorno allo stesso modo hanno democristianisteggiato pure loro. Pongo anche a loro le stesse obiezioni che ho posto sopra. Purtroppo devo notare che non è solo Francesco che si ostina a non rispondere alle domande, menando il can per l'aia.

Se comunque vuole il documento, glielo cito, in linea con il mio ragionamento di prima, la Pastor Aeternus:


Se qualcuno dunque affermerà che il beato Pietro Apostolo non è stato costituito da Cristo Signore Principe di tutti gli Apostoli e capo visibile di tutta la Chiesa militante, o che non abbia ricevuto dallo stesso Signore Nostro Gesù Cristo un vero e proprio primato di giurisdizione, ma soltanto di onore: sia anatema.
[...]
Se qualcuno dunque affermerà che non è per disposizione dello stesso Cristo Signore, cioè per diritto divino, che il beato Pietro abbia per sempre successori nel Primato sulla Chiesa universale, o che il Romano Pontefice non sia il successore del beato Pietro nello stesso Primato: sia anatema.
[...]
Dunque se qualcuno affermerà che il Romano Pontefice ha semplicemente un compito ispettivo o direttivo, e non il pieno e supremo potere di giurisdizione su tutta la Chiesa, non solo per quanto riguarda la fede e i costumi, ma anche per ciò che concerne la disciplina e il governo della Chiesa diffusa su tutta la terra; o che è investito soltanto del ruolo principale e non di tutta la pienezza di questo supremo potere; o che questo suo potere non è ordinario e diretto sia su tutte e singole le Chiese, sia su tutti e su ciascun fedele e pastore: sia anatema.
[...]
Perciò Noi, mantenendoci fedeli alla tradizione ricevuta dai primordi della fede cristiana, per la gloria di Dio nostro Salvatore, per l’esaltazione della religione Cattolica e per la salvezza dei popoli cristiani, con l’approvazione del sacro Concilio proclamiamo e definiamo dogma rivelato da Dio che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani, e in forza del suo supremo potere Apostolico definisce una dottrina circa la fede e i costumi, vincola tutta la Chiesa, per la divina assistenza a lui promessa nella persona del beato Pietro, gode di quell’infallibilità con cui il divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire la dottrina intorno alla fede e ai costumi: pertanto tali definizioni del Romano Pontefice sono immutabili per se stesse, e non per il consenso della Chiesa.

Se qualcuno quindi avrà la presunzione di opporsi a questa Nostra definizione, Dio non voglia!: sia anatema.


Dunque: se io contraddico pubblicamente, volutamente e persistentemente una delle menzionate affermazioni, vengo anatemizzato, in quanto eretico. Mi sfugge come sia possibile invece che un Ortodosso possa scampare all'anatema. Potete spiegarmelo?

Anonimo ha detto...


Spiritualità orientale o ortodossa cioè bizantino-scismatica?

Cerchiamo di chiarire. Forse con una migliore formulazione. Sembra che la spiritualità ortodossa ripeta (malamente) quella orientale originale (i Padri della Chiesa Greci, etc., dei primi secoli, grandi maestri) che sopravviverebbe negli Uniati. Benissimo.
Ma con "ortodossia" si intende appunto la spiritualità degli scismatici greci, russi, balcanici, e non so se di debbano aggiungere i copti (si devono?).
Questa "spiritualità" avrebbe influenzato le visioni fascinose ma ereticali di Gioacchino da Fiore. Etc. Per le influenze esoteriche e superstiziose guardiamo ai tempi moderni, p.e. al "misticismo" fasullo che imperversava alla corte dell'ultimo zar, ad opera sooprattutto della zarina.
Ma intanto chiariamo meglio il concetto iniziale, se possibile. Z.

viandante ha detto...

Constato che vi è discussione riguardo al fatto se gli ortodossi siano solo scismatici o anche eretici. Se mi riferisco alle Spiegazioni del catechismo di San Pio X di Padre Dragone, non si dice espressamente che gli ortodossi siano eretici, ma si limita a definirli scismatici. Certo , come osservavo sopra il catechismo non è un trattato di teologia e Padre Dragone non gode dell'infallibilità, ma sicuramente è una fonte autorevole.
Sul fatto che non riconoscano il papa, la cosa mi sembra molto più evidente, così come il fatto che in essa "non c'è piena unità di governo ed è divisa in tante chiese nazionali".Tuttavia si dovrebbe valutare cosa significhi esattamente dal lato pratico, morale e spirituale questo atteggiamento.
Sicuramente non è una situazione ideale e questo lo dovremmo sapere bene noi cattolici che da più di 60 anni viviamo con un magistero almeno parzialmente desistente.
È vero, la tradizione nell'oriente non è stata così malmenata come da noi e ha permesso sicuramente di non staccarsi oltre misura dal ceppo sicuramente cattolico (spero mi si conceda almeno questo) che era rappresentato dalla Chiesa orientale prima dello scisma.
Quanto poi lo scisma abbia influito su una deriva anche dottrinale, personalmente non essendo specialista mi è difficile da valutare.
Rimane il fatto che alcuni sacramenti siano riconosciuti validi anche da parte cattolica, ed in particolare pensiamo al sacerdozio e all'eucaristia.

viandante ha detto...

Mi sfugge come sia possibile invece che un Ortodosso possa scampare all'anatema. Potete spiegarmelo?
Non so se anche in questo ambito si possa dire che se non vi è piena avvertenza e deliberato consenso, la colpa è comunque meno grave. E questa potrebbe essere la situazione di molti fedeli, fermo restando che non vi siano anche gravi lacune dottrinali che possano compromettere gli altri aspetti della fede cattolica.
Questa è una mia riflessione, magari qualcuno sa dare una risposta migliore.

Unam Sanctam ha detto...

@fabriziogiudici

Gnerre l'ho tirato fuori perchè me lo hanno citato moltissime volte, e ho prevenuto un'eventuale ennesima citazione. Il problema dell'Ortodossia è la non-omogeneità: ci sono alcuni (pochi) ortodossi eretici, principalmente coloro che hanno apostasiato dal cattolicesimo per l'Ortodossia (se lo hanno fatto per rifiuto esplicito del dogma sopraddetto). Altrimenti, relativamente a ciò la maggior parte di essi erra tutt'al più solo materialmente, perchè in fondo (a differenza dei luterani, per esempio) non si sono separati dalla Chiesa di Cristo rifiutando esplicitamente un dogma che sarebbe stato proclamato solo 820 anni dopo che essi sono usciti dalla Chiesa.
Altrimenti dovremmo ammettere che gli Ortodossi sono improvvisamente diventati eretici nel 1870, senza alcuna loro azione in tal senso...

(P.s. Chi intende con Francesco?)

@Z.

Provo a chiarire: la spiritualità orientale sana è propria dei Cattolici bizantini e degli Ortodossi greci (che pur vivendo fuori dalla Chiesa hanno mantenuto tale sana spiritualità). Ignoro e trovo improbabile che tale spiritualità abbia influenzato i pauperisti medievali.
Gli esempi che lei porta di "esoterismo" sono relativi al mondo russo: bisogna considerare che i Russi unirono la tradizione dei Padri Orientali ai costumi slavonici, producendo effetti curiosi e sospetti come gli старцы o i "folli in Cristo". Ma leggevo qualche tempo fa un documento nel quale un'autorità del Patriarcato di Costantinopoli elencava una serie di pericolose devianze dell'Ortodossia slava. Del resto, anche nella Chiesa Cattolica abbiamo avuto una serie di movimenti che, pur con una spiritualità "border-line", ne sono rimasti all'interno, se pur tollerati e controllati.
Non bisogna dimenticare che, seppur oggi minoritaria e con una gerarchia tendente all'ecumenismo,l'ortodossia originaria è quella greca.

(P.s. I copti sono divisi in tre: ci sono i Cattolici fedeli al Papa, gli Ortodossi, e poi il terzo e maggioritario gruppo che, pur autochiamandosi Ortodosso e ciò ingenerando molta confusione con le chiese ortodosse comunemente dette, non ha legami con esse ed è eretico e separato sin dal IV secolo).

@viandante

La differenza tra le spiritualità latina e orientale è piuttosto complessa. In generale, possiamo dire che il sentimentalismo entra afar parte della spiritualità occidentale con il francescanesimo, ha il suo massimo sviluppo tra '600 e '800, e ha le sue conseguenze disastrose nel XX secolo. La spiritualità orientale è più 'spirituale', insistendo su una mistica slegata dall'umano sentimento (e comunque riservata ai monaci), e su una preghiera maggiormente vocale e 'razionale', piuttosto che 'affettiva' (il 'suscitare sentimenti di...' che ricorre più volte nella pratica di meditazione latina, p.e., è estremamente anti-orientale).

Anonimo ha detto...


Non sono un esperto di "spiritualità", ma questa analisi della differenza tra spiritualità latina e orientale mi sembra alquanto personale. Su quali fonti si basa?
Che significa attribuire l'etichetta del "sentimentalismo" al francescanesimo? Non direi proprio che san Francesco fosse una personalità incline al lato "sentimentale".
Z.

Anonimo ha detto...

Altrimenti dovremmo ammettere che gli Ortodossi sono improvvisamente diventati eretici nel 1870, senza alcuna loro azione in tal senso...

Dove sarebbe il problema? Si è eretici anche per omissione, e l'omissione può diventare dirimente in un momento successivo. Leone XIII non ha riconosciuto invalida la successione apostolica Anglicana solo nel 1896, senza che ci fosse, mi pare, alcuna novità nel mondo anglicano in quel momento? D'altronde nell'articolo da lei citato leggo:

Gli accusatori partono dall'assunto che uno scisma protratto nel tempo diviene inevitabilmente eresia. Il principio di suo non è sbagliato [...]

Direi che sono tre problemi distinti, seppur collegati:

1. se sono eretici oggi
2. quando sono diventati eretici
3. quando ci si è resi conto che sono diventati eretici

Questioni teologiche interessanti, da esperti. Io che non lo sono, ma che da semplice fedele voglio capire le cose del mondo in cui vivo, mi accontento di sapere se è lecito affermare: nel 2018 gli Ortodossi sono eretici.

Io poi ho fatto il ragionamento del Vaticano I per miei limiti personali di conoscenza. Ci si potrebbe mettere a leggere gli anatemi del Concilio di Trento e ho come l'impressione che qualcosa salterebbe fuori, e si andrebbe indietro di qualche secolo. Comunque, come ho detto, personalmente mi basta capire la situazione attuale.

Rimane poi il pasticcio sul matrimonio.

@viandante
S'è detto sopra della responsabilità personale. Non mi interessa giudicare gli Ortodossi, che Dio li benedica. Mi interessa definire correttamente un punto teologico fondamentale, anche per un semplice fedele.

marius ha detto...

"Non so se anche in questo ambito si possa dire che se non vi è piena avvertenza e deliberato consenso, la colpa è comunque meno grave. E questa potrebbe essere la situazione di molti fedeli, fermo restando che non vi siano anche gravi lacune dottrinali che possano compromettere gli altri aspetti della fede cattolica."(Viandante)

Occorre distinguere sempre molto bene se si sta parlando dei contenuti della confessione cosiddetta "ortodossa", o si stia parlando delle persone di confessione "ortodossa".

Visto che si accenna alla piena avvertenza e al deliberato consenso si evince che evidentemente si stia parlando delle persone.
Ovviamente una persona nata in quel contesto potrebbe comprensibilmente avere scemati avvertenza e consenso. Tuttavia non è compito nostro giudicare, ma unicamente del Padre Eterno. A noi compete rimanere sulla retta via da Lui indicata e aiutare gli altri a fare altrettanto.

Diverso il discorso per coloro che sono nati in ambito cattolico e, a fortiori, per coloro che hanno conosciuto la Tradizione Cattolica ma che nel contempo occhieggiano... frequentano... tifano... flirtano... aderiscono... fanno opera di proselitismo personale o sulla rete alla cosiddetta "Ortodossia". In questo caso la piena avvertenza e il deliberato consenso saranno con grandissima probabilità (sempre a giudizio del Padre Eterno) in percentuale molto molto più alta.

Anonimo ha detto...

Il così detto francescanesimo non coincide affatto con San Francesco, basti pensare le varie derive al suo interno: ambientaliste, ecologiste,pacifiste etc...
Antonio

mic ha detto...

Anonimo 19:34
Ci sono le derive del francescanesimo, come quelle. purtroppo di tutti gli altri ordini religiosi. Ma poi ci sono i Francescani e le Francescane dell'Immacolata. E ne sono rimasti molti di Fedeli che nessuno riuscirà a "rieducare"...

viandante ha detto...

@Marius
Se leggi attentamente, Fabrizio chiedeva "come sia possibile invece che un Ortodosso possa scampare all'anatema". Ora a me sembra che l'accento sia sul singolo, seppur preso in senso generale.
D'altronde non vedo come si possa applicare un anatema ai "contenuti della confessione cosidetta ortodossa"; l'anatema è sempre rivolto a una o più persone concrete, salvo errori da parte mia che eventualmente vi invito a segnalarmi.

Vedo invece che nonostante la tua asserzione che "non è compito nostro giudicare, ma unicamente del Padre Eterno", sembri tuttavia divertirti anche tu a prendere il suo posto... :-)

Unam Sanctam ha detto...

@fabriziogiudici

Sugli anglicani, mi pare, il Papa non sancì l'invalidità delle ordinazioni anglicane DAL 1896, ma nel 1896 precisò ufficialmente che erano DA SEMPRE invalide.

Sulle tre domande, io risponderei così:
1. Oggi gli ortodossi sono fuori della Chiesa di Cristo in quanto scismatici. Sono probabilmente anche eretici MATERIALI (e dunque non eretici stricto sensu, cioè formali)
2. La loro eresia materiale inizierebbe nel 1870, essendo quello dell'Infallibilità l'unico dogma non creduto da tutta l'Ortodossia (sull'Assunzione e sull'Immacolata c'è diversità di opinione, proprio com'era nel cattolicesimo pre-dogma, dunque solo alcuni sono eretici, sempre MATERIALI, su questi temi)
3. Non si è mai dichiarata l'Ortodossia eretica, proprio perchè essendo la loro recente eresia solo formale, non c'è la condizione per dichiararli eretici (l'eresia formale).

Anonimo ha detto...

Mi risulta che l'anatema è semplicemente una "notifica di eresia", non è certo la condanna definitiva del Padreterno. Quindi Marius sta dicendo che una o più persone possono essere colpite da notifica di eresia, il professare l'eresia è certo peccato, ma l'imputabilità può essere ridotta o nulla, quindi uno che muore nel seno della Chiesa Ortodossa non è certo automaticamente condannato.

marius ha detto...

"Se leggi attentamente, Fabrizio chiedeva "come sia possibile invece che un Ortodosso possa scampare all'anatema". Ora a me sembra che l'accento sia sul singolo, seppur preso in senso generale.
D'altronde non vedo come si possa applicare un anatema ai "contenuti della confessione cosidetta ortodossa"; l'anatema è sempre rivolto a una o più persone concrete, salvo errori da parte mia che eventualmente vi invito a segnalarmi."
(Viandante)

Tranquillo: io mica ho scritto che bisogna applicare un anatema ai contenuti della confessione cosiddetta ortodossa, e non mi riferivo certo a Fabrizio Giudici, ma a Viandante, che spesso e volentieri in questo post e nel precedente ha dato prova di confondere le dottrine in sé dalle persone che le professano. È ovvio che l'anatema sia rivolta a delle persone, ed è proprio su questo che ho appunto detto la mia.

Se una persona professa una fede materialmente o formalmente eterodossa o simpatizza per essa, questo è appunto un problema per quella persona nel caso in cui ne abbia piena avvertenza e deliberato consenso in quanto, a differenza di chi vi è nato dentro e probabilmente ne è inconsapevole, vi aderisce apostatando dalla Chiesa Cattolica o anche soltanto costruendosi una sorta di sintesi tra le due diverse confessioni. In tal caso l'anatema ci sta, considerando la cosa in foro esterno, cioè alla vista di uno che dà mostra pubblica di ciò. Occorre quindi mettere in guardia tale persona per il suo bene.

In foro interno è appunto solo il Padre Eterno a giudicare. Lo dico e lo ripeto.
E, checché tu ne dica, non mi sto affatto divertendo.
Il fatto stesso che tu qui asserisca che io mi stia divertendo addirittura nel prendere il posto di Dio è, da parte tua, un assurdo processo alle intenzioni col quale dimostri, a mo' di autogoal, di fare proprio tu per primo quello che un po' troppo facilmente attribuisci agli altri.


viandante ha detto...

Affrontando una questione, ognuno ha il suo modo di argomentare ed illustrare la situazione. E questo non vuole ancora dire che ci sia un solo modo di ragionare corretto.
Il concetto generale si può discutere astrattamente con logica, come si può efficacemente illustrare e cercare di spiegare partendo da casi esemplari. Non a tutti può piacere un certo modo di affrontare i problemi, ma fin che se ne dimostra la fallacia, ognuno scrive come meglio gli pare.

Constatato invece che la discussione volge oramai al termine (e ringrazio coloro che hanno portato argomenti utili a capire la situazione, sia con obiezioni che con altre spiegazioni) e da parte mia chiudo qui gli interventi su questo tema.

E mi scuso con Marius, se non sono riuscito a far capire che la mia ultima frase era semplicemente ironica, tanto per cercare di far sorridere un po' allentando una certa qual tensione che mi sembrava di avvertire e che ora avverto essere realmente presente.

marius ha detto...

"Affrontando una questione, ognuno ha il suo modo di argomentare ed illustrare la situazione. E questo non vuole ancora dire che ci sia un solo modo di ragionare corretto.
Il concetto generale si può discutere astrattamente con logica, come si può efficacemente illustrare e cercare di spiegare partendo da casi esemplari. Non a tutti può piacere un certo modo di affrontare i problemi, ma fin che se ne dimostra la fallacia, ognuno scrive come meglio gli pare."
(Viandante)

Il modo di ragionare effettivamente è molto importante, in particolare la linearità e la distinzione dei diversi piani, al pari evidentemente dei contenuti. Il bello di questo blog è che ogni lettore può farsi un'idea sulla base del contraddittorio emerso nella discussione.

"E mi scuso con Marius, se non sono riuscito a far capire che la mia ultima frase era semplicemente ironica, tanto per cercare di far sorridere un po' allentando una certa qual tensione che mi sembrava di avvertire e che ora avverto essere realmente presente." (Viandante)

La tensione c'era eccome, non è una novità e tu lo sai benissimo: è inutile nascondersi dietro un dito. Quindi non è certo con frasi ironiche dette in un contesto molto serio che ci si può illudere o pretendere di allentarla tentando di far sorridere (gli altri).

marius ha detto...

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/01/19/atenagora-il-bergoglio-dellortodossia/

marius ha detto...

A proposito di Atenagora e Bartolomeo (vedi link 19 gennaio 2018 13:45) copio-incollo dalla "Scure di Elia" un commento di Unam Sanctam... che tocca anche il tema della massoneria...

Unam Sanctam 15 gennaio 2018 08:35
Reverendo Padre,
purtroppo nel mondo tradizionalista è abnormemente diffuso un romanocentrismo assolutista, il che comporta necessariamente un astio immotivato contro gli Ortodossi.
Questo problema, l'odio verso gli Ortodossi dei tradizionalisti, che avevo affrontato con un amico non molto tempo fa (http://traditiomarciana.blogspot.it/2017/11/sono-gli-ortodossi-eretici.html), si fonda prevalentemente su petizioni di principio completamente sbagliate, dette da persone che non hanno la benché minima conoscenza del mondo ortodosso (conoscono la "vulgata" su di esso, ma senza un minimo di conoscenza della loro teologia, della loro prassi), le quali talora vanno addirittura contro l'insegnamento della stessa Chiesa Cattolica (mi è capitato di ricevere delle risposte in cui veniva volgarmente ed esplicitamente sprezzato quanto insegna il Concilio di Firenze sul Filioque).
Che Le posso dire, reverendo Padre? Siamo purtroppo pochi a voler ammettere che l'Oriente, pur permanendo in uno stato di scisma, ha conservato la dottrina degli apostoli molto meglio dell'Occidente. Condivido in pieno le Sue affermazioni su Putin; le consiglierei di stare attento a Kirill, una personalità non limpidissima nel suo passato (vanta diversi incontri con Enzo Bianchi), e guardata talora con diffidenza, essendoci il sospetto che voglia emulare gli errori di Bartolomeo di Costantinopoli. Ma anche questi sono errori della sola gerarchia: il popolo e il clero ortodosso non si sono piegati né si piegheranno alle infiltrazioni massoniche che stanno cercando di distruggere anche la Chiesa Orientale, proprio come hanno fatto con la Chiesa Occidentale - con più successo, purtroppo, frutto dei molti anni precedenti all'exploit del modernismo, in cui si sono gettate pian piano le basi della distruzione del Cattolicesimo.


... e la risposta accorata di don Elia...

Elia16 gennaio 2018 19:59
Grazie per l'interessante contributo.
Dobbiamo effettivamente guardarci da quell'atteggiamento ideologico per il quale le idee contano più della realtà e a causa del quale si può finire col porsi al di sopra del Magistero stesso.
Quanto a Kirill, credo che abbia incontrato Enzo Bianchi quando era responsabile delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e doveva quindi avere contatti con chi, a buon diritto o meno, rappresenta la Chiesa Cattolica nel dialogo ecumenico. Spero proprio che non segua Bartolomeo! Che la Madre di Dio lo preservi.

Anonimo ha detto...

Ma è vero che Atenagora era massone? So che la Grande Loggia di Grecia lo sostiene, ma ci sono prove indipententi a sostegno?

Anonimo ha detto...

Quanto a Putin, queste sono le perle della sua ultima intervista:

http://www.lanuovabq.it/it/per-putin-il-comunismo-e-figlio-del-cristianesimo

marius ha detto...

2 settimane fa don Elia scriveva anche lui una delle sue perle: una lettera aperta proprio a Putin esaltando la sua devozione mariana:
http://lascuredielia.blogspot.ch/2018/01/lettera-aperta-avladimir-putin.html#comment-form

Qualche estratto, senza commenti, che non sono necessari
:
"Colui che si prende gioco dei potenti si è perfino servito di un precursore dell’Anticristo, quale fu Napoleone Bonaparte, per castigare la Chiesa Romana del Settecento, i cui Pastori trescavano con illuministi, liberali e cicisbei. Quanto più il Pantocrator sarà pronto a inviare un fedele Capo di Stato cristiano per ristabilire i Suoi diritti violati e far di nuovo risplendere la luce della retta fede là dove essa è stata oscurata dall’errore elevato a norma, dal peccato giustificato e promosso, da empi accordi con i nemici di Dio!

Se davvero una guerra con il blocco euro-atlantico si profila inevitabilmente all’orizzonte, osiamo confidare nell’ipotesi che il Signore intenda permetterla per consentire a Lei di abbattere l’immonda piovra del potere massonico che ci sta soffocando spiritualmente e avvelenando fisicamente, per ridurre la popolazione mondiale e sottometterla a una ristretta élite di satanisti. Voi russi ben conoscete questi demoni incarnati che, a suo tempo, diressero e finanziarono la “rivoluzione”; la vostra esperienza, unita all’immenso potere impetratorio delle immani sofferenze sopportate dal vostro popolo, deve pur tornare a beneficio di tutta l’umanità. Le preghiere che nel 1930 papa Pio XI ordinò di recitare per voi alla fine della Messa, l’atto di consacrazione compiuto per iscritto da Pio XII nel 1952 e l’intenzione posta da Giovanni Paolo II nel consacrare il mondo, nel 1984, al Cuore Immacolato di Maria hanno già portato frutto per voi; ora devono portarne per tutti gli uomini, che attendono liberazione dai prediletti della Madre di Dio.

È proprio Lei che, tramite strumenti terreni, dovrà schiacciare la testa del serpente infernale e le potenze di cui si serve. Il trionfo profetizzato a Fatima non esclude la collaborazione umana, al contrario la richiede e incoraggia. Per questo, in vista di quella riconciliazione che sotto papa Benedetto XVI sembrava così vicina, Le assicuriamo le nostre preghiere, unendole a quelle di tanti monaci e monache dell’Ortodossia. Con le nostre invocazioni chiediamo al Signore del cielo e della terra di volerLe assicurare la vittoria, in caso di conflitto, e di suscitare nel Suo cuore la ferma volontà di venire in soccorso alla Sede petrina, attualmente occupata da ecclesiastici empi e perversi che si sono resi complici dell’opera diabolica di distruzione della famiglia, della vita e della persona. La profonda ammirazione per le coraggiose decisioni da Lei prese contro la denatalità e contro la propaganda di mutazione antropologica ci fa sperare che la Provvidenza intenda darLe un compito ancora più ampio, a favore di tutta la Chiesa e del mondo intero.

A questi auspici, a cui, come confidiamo, il Suo cuore non sarà insensibile, uniamo i più fervidi auguri di bene e di pace per l’imminente Natività del Signore.

Dio benedica la Santa Madre Russia!"