Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 26 gennaio 2018

Sta per chiudere l'Abbazia cistercense di Mariawald

Non riesco neppure a commentare questa ennesima grave ferita.

Nel 2009 l'abbazia cistercense di Mariawald aveva ottenuto da Roma di riprendere la celebrazione della liturgia trappista tradizionale. Sebbene questa forma liturgica abbia guadagnato una nuova messe di vocazioni, sembra che abbia portato una certa dose di dissenso in seno alla comunità, specialmente con i monaci più anziani. Era stata avviata una visita canonica per aiutare i monaci a riconquistare la loro serenità ... e l'abate dell'Abbazia alla fine 2016 si era dimesso. Tuttavia, già due anni fa c'erano stati i primi frutti di ordinazioni. 
Da un articolo in inglese sul sito web GloriaTV, apprendiamo la chiusura dell'abbazia:
L'antica abbazia trappista di Mariawald, in Germania, sarà chiusa. Lo hanno annunciato a Mariawald la Santa Sede, l'Ordine trappista e la diocesi di Aquisgrana sul cui territorio si trova l'abbazia.
Il monastero era occupato dai trappisti fin dal 1909. Tutti i dipendenti (laici) perderanno il lavoro. I monaci saranno trasferiti in altri monasteri.
Nel corso dell'anno, il monastero e tutti i suoi beni saranno trasferiti alla diocesi di Aquisgrana. Il monastero e la chiesa di Mariawald rimarranno probabilmente chiusi per sempre.
In una lettera del 21 novembre 2008, papa Benedetto XVI concedeva al monastero il privilegio di tornare agli antichi usi dell'Ordine trappista nella liturgia e nella vita monastica. Era soprattutto un ritorno al venerabile Rito Antico. Il papa ha visto in questo progetto un "rinnovamento della chiesa nello spirito della tradizione". Ora, questo tentativo di rinnovamento è finito prima di poter dare i suoi frutti.
Come per i francescani dell'Immacolata con il supporto romano, sembra che una manciata di sacerdoti anziani fossero pronti a sacrificare il monastero e 110 anni di vita religiosa in questi luoghi piuttosto che permettere un rinnovo. Il dogmatismo accecante è tutt'altro che estinto ... e alcuni hanno ancora il motto "Tutto salvo laTraditione!". Non vogliono la pace liturgica!
  
Lodiamo intelligenza 'pratica' di alcuni vescovi in ​​Francia (purtroppo pochi) che ha permesso, ad esempio il recupero dell'Abbazia Lagrasse da parte dei Canonici Regolari della Madre di Dio nel 2004, o l'Abbazia di Saint-Paul de Wisques dei monaci di Fontgombault nel 2013 (grazie alla mediazione illuminata di Dom Dupont, abate di Solesmes). [Fonte]
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

24 commenti:

irina ha detto...

Difficile capire l'intreccio dei motivi che portano a questi disastri. Sembra perfino che sotto sotto ci siano ricatti, soggezioni, a chi? Dov'è divisione, è il diavolo che lavora, come ben sappiamo.

Anonimo ha detto...

La crisi delle vocazioni, che a parole preoccupa la gerarchia fino al Papa, evidentemente non va risolta con più vocazioni, ma con viri probati e preti sposati...

Anonimo ha detto...

Non potrebbero i monaci giovani fedeli alla tradizione rimanere nell'abbazia per non farla morire e inviare solo i vecchi "modernisti" nei vari monasteri oppure in quegli istituti che funzionano come case di riposo per il clero? Oppure non c'è qualche congregazione tradizionalista che vuole fare un gesto, questo sì veramente "profetico", inviando alcuni monaci o sacerdoti per mantenere aperta l'abbazia. Penso che la messe potrebbe essere molta.

Anonimo ha detto...

Che nel Cattolicesimo ci siano almeno due chiese, una legata alla tradizione e una filo-luterana, lo si vede benissimo anche da queste cose!

mic ha detto...

Non potrebbero i monaci giovani fedeli alla tradizione rimanere nell'abbazia

E' la riedizione esatta del caso dei FI... Stesse dinamiche stesse conclusioni che chiudono a qualunque soluzione ragionevole come questa proposta.
E' evidente che c'è una volontà ferrea che aborre la Tradizione!

Michele Durighello ha detto...

"Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,
sia benedetto il nome del Signore!" (Giobbe 1,21)
Oremus.

Felice ha detto...

Scusate la brutalità, ma viene l'idea che, fin quando una certa generazione di cristiani, e specialmente di preti e di religiosi e religiose, non sia finita all'ospizio o sotto terra, sarà impossibile uscire da questa terribile situazione.

Anonimo ha detto...

Non avete capito, l'abbazia verrà smantellata, o diverrà un resort o sarà rasa al suolo come l'altra chiesa cattolica non ricordo in quale Land tedesco, che verrà coventrizzata per l'apertura di una nuova miniera di carbone, profetiche le previsioni dell'allora prof.Ratzinger 'la chiesa sarà smantellata, verranno venduti palazzi, chiese, addobbi e si ridurrà ad un piccolo insignificante gruppuscolo e da lì ripartirà' ed è proprio quello che sta avvenendo, intanto in Cina demoliscono chiese che è un piacere, mentre el lider maximo di fatto consegna fedeli al papa in mano al partito e Dio solo sa che fine faranno, non basteranno le catacombe, ma ieri a S.Paolo fuori le mura, incendiato volutamente da anticlericali ai tempi che furono, (chissà se l'incendio recente alla Sagra di S.Michele in Piemonte, è d'origine dolosa), ha detto papale papale che 'siamo tutti fratelli in Cristo, anche se apparteniamo a chiese o religioni diverse, volemose bbene, insomma una grande chiesa che va da Che Guevara fino a Madre Teresa disse il Jovanotti, medaglia di S.Michele anche a lui? In fondo il padre lavorava in Vaticano........Anonymous.

Anonimo ha detto...

Caro Felice, permettimi di dire che ciò che tu sostieni, con ragione, vale anche per insegnanti, politici ed altre categorie...

Anonimo ha detto...

Per riflettere...meditare..ciascuno lo applichi alla realtà che meglio crede...a me, purtroppo viene di applicarlo a Bergoglio

Questo è un comandamento che Dio ci ha trasmesso tramite l’apostolo Paolo: “Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gl’idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo” (2 Corinzi 6:14-16). Guai dunque a coloro che cercano di unire ciò che Dio ha separato, cioè che cercano di unire la luce con le tenebre, i figliuoli di Dio con i figli del diavolo.

Felice ha detto...

Anonimo delle 18.08: gli incontri di Assisi non li ha inventati Bergoglio, Gaudium et Spes e Nostra Aetate non le ha scritte Bergoglio. Il concetto di "cristiani anonimi" non è una genialata di Bergoglio. E' fuorviante ridurre il problema al solo Bergoglio.

Anonimo ha detto...


Dans le cas de Mariawald, a surtout joué l'opposition féroce des autorités de l'Ordre des Cisterciens Réformés, ou de la Stricte Observance (!), les fameux Trappistes, à la décision de l'abbé dom Josef Vollberg de rétablir la liturgie traditionnelle dans son monastère.

A cause de cette décision, dom Vollberg était devenu le "mouton noir" de son ordre. Il n'avait d'ailleurs pu engager sa réforme que grâce à l'appui de Benoît XVI, à qui il s'était directement adressé. Perdant le soutien de celui-ci, il est devenu une proie facile pour tous ses adversaires, qui n'ont eu de cesse d'avoir sa peau.

Les cisterciens, comme les jésuites, les franciscains, les dominicains, etc., etc., etc., sont aujourd'hui complètement gangrénés par le modernisme. Allez chez eux faire un tour… Vous m'en donnerez des nouvelles…

Anonimo ha detto...

Actuellement, l'idéologue nº 1 des trappistes est dom Armand Veilleux, 80 ans, d'origine canadienne, abbé, jusqu'à tout récemment, de l'abbaye de Scourmont, en Belgique. Admirateur fanatique de Bergoglio. Plus bergoglien que moi.

Fiorentino ha detto...

Gentile dot.ssa Guarini, grazie per la sua sensibilità riguardo alla cancellazione delle comunità religiose.

Le scrivo da Firenze, dove la dirigenza dell'Ordine Domenicano sta facendo una lotta spietata alla comunità di frati del Convento di San Marco. Con la sua chiusura saranno licenziati anche 2 laici che hanno famiglia.

Il Convento di San Marco è il luogo dove S. Filippo Neri ricevette la sua prima educazione religiosa, dove Savonarola tuonava, dove il Beato Angelico viene ancora oggi venerato e studiato, in cui viveva Giorgio La Pira, dove dimorò Massimo il Greco.
Un luogo che ha fatto la Storia della Chiesa, dell'Ordine Domenicano e dell'Europa!

Su change.org vi è una petizione che ha superato ormai le 12 mila firme per chiedere la NON chiusura del convento e affinché la Biblioteca non venga accorpata con quella del Convento di Santa Maria Novella: questo ne causerebbe la chiusura!

Grazie se vorrà pubblicare questo mio commento!
Fiorentino

Anonimo ha detto...

@Felice
Concordo con te...ma io faccio un ragionamento semplice...è logico è chiaro...a me dei papi che sono morti non può importare nulla...io vivo ora adesso non 50 anni fa...il Signore mi chiama a testimoniare ora è a combattere i suoi nemici ora...non quelli che non possono più dannneggiare la Fede....il nemico ora è Bergoglio. Questo va combattuto e neutralizzato. Insieme con i suoi accoliti. Certo che bisogna capire come sia stato possibile arrivare a Bergoglio. Ecco che serve la critica costruttiva è onesta su tutti gli ultimi 60 70 anni. Ma questa servirà per la fase di ricostruzione, quando occorrerà un nuovo Sillabo, o un nuovo concilio di Trento che spazzi via tutt'e le eresie e ristabilisca la integrità della Fede Cattolica. Mettersi ora a mettere sullo stesso piano Bergoglio è tutti gli altri è un errore.

Anonimo ha detto...


Il faut, bien entendu, des points de suspension à "Plus bergoglien que moi…"

mic ha detto...

Ricordo di aver firmato quella petizione per San Marco. Se mzndabil link pubblico un atticolo r la lanciamo da qui.

irina ha detto...

Spero che venga presto un nuovo Papa che inviti tutti coloro che si sentono protestanti ad unirsi ai protestanti, quelli che si sentono induisti ad unirsi agli induisti, quelli che si sentono anglicani ad unirsi agli anglicani, quelli che si sentono ebrei ad unirsi agli ebrei, quelli che si sentono islamici ad unirsi agli islamici, quelli che si sentono taoisti ad unirsi ai taoisti, quelli che si sentono buddisti ad unirsi ai buddisti, i goduriosi ad unirsi ai goduriosi, gli erotomani ad unirsi agli erotomani, i ladri ad unirsi ai ladri. Fuori. Ed infine inviti quelli che vogliono essere cattolici a restare nella Santa Chiesa Cattolica, dove nessuno deve rimanere per forza, di mala-voglia, nè restare da guastatore, per rompere, pena immediato soggiorno a vita in un'isolata comunità di folli.

viandante ha detto...

Al di là del comprensibile sfogo, spero anch'io che venga un nuovo papa che con la sua umiltà, decisione, sapienza e santità inviti tutti ad ascoltare Cristo! Che inviti tutti a cambiare vita per tornare a Lui!
La Chiesa cattolica deve essere per tutti, anche per coloro che apparentemente non lo vogliono perché non è ancora stato fatto loro conoscere il vero Dio! Non è sufficiente sapere che i Cristiani credono in Gesù Cristo, si deve anche sapere chi Lui è e cosa ci ha detto e raccomandato.
Facciamo attenzione a non cadere nella trappola modernista che ha dimenticato per strada l'essere missionario della Chiesa.

Fiorentino ha detto...

Gentile dot.sa Guarini, grazie mille per la sua gentilezza ed ospitalità: grazie anche per la visibilità che ci vorrà dare!

Qui sotto il link alla petizione su change.org :ci sono sia il testo breve che quello dettagliato.

https://www.change.org/p/salviamo-il-convento-di-san-marco-firenze-dal-nuovo-provvedimento-di-chiusura

Successivamente riceverà una mail con gli articoli sulla situazione. Articoli di cui lei userà liberamente secondo la sua discrezione.

Grazie!!


mic ha detto...

Anche per me San Marco è un luogo del cuore e dell'anima, insieme a tutta Firenze che, oltre all'indicibile bellezza ed armonia, mi ha regalato esperienze di lavoro e di amicizia solide e significative. Grazie per la segnalazione. Non mancherò di dare il mio contributo anche da qui.

Anonimo ha detto...

E donne pretesse, non dimentichiamo l'altra aberrante idea!

Felice ha detto...

Anonimo delle 20.52: non voglio mettere sullo stesso piano Giovanni Paolo II e Benedetto XVI con Bergoglio, semplicemente perché non è giusto. Tralasciando il fatto banale ma vero che Bergoglio arcivescovo e cardinale lo hanno fatto e lasciato l'uno e l'altro, guardare a Bergoglio come a un personaggio un po' folle che è divenuto Papa chissà come, un outsider spuntato dal nulla che sta distruggendo (o quanto meno indebolendo) il corpo sano della Chiesa attuale, non ci fa capire dove sta veramente il problema e come fare a risolverlo. Se non capiamo che la crisi modernista ha strisciato semi nascosta ma efficace nella prima metà del XX Secolo, è deflagrata nel Vaticano II ed oggi sta portando a termine il suo progetto di trasformare la Chiesa di Cristo dell'ONU delle religioni non capiremo dove sta il problema, e non lo combatteremo mai, limitandoci a lamentarci ora per questo fatto ora per quello, prestando attenzione e cercando di curare (per quanto è in potere di ciascuno) il singolo sintomo senza affrontare la radice del male. Così facendo non si va lontano.

mic ha detto...

... Bref, après les Franciscains de l’Immaculée, après le séminaire de Ciudad del Este et le diocèse d’Imperia, François continue la destruction de ce qui est favorable à la liturgie traditionnelle en dehors de la réserve Ecclesia Dei. Son travail de sape de Summorum Pontificum.
http://tradinews.blogspot.it/2018/01/yves-daoudal-le-forum-catholique.html