Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 14 luglio 2012

Comunicato della Casa Generalizia della Fraternità San Pio X per l'invio della dichiarazione alla Santa Sede

Appena apparso su DICI e ripreso da Rorate Caeli :

Il Capitolo Generale della Fraternità San Pio X si è concluso questo Sabato, 14 Luglio 2012, a Ecône (Svizzera). Riuniti presso la tomba di Mons. Marcel Lefebvre, i partecipanti al Capitolo hanno reso grazie a Dio per l'unità profonda che è regnata tra loro durante tutti questi giorni di lavoro.

Il Capitolo Generale indirizzerà presto una dichiarazione comune a Roma, che in seguito renderà pubblica.

Il Superiore Generale, Mons. Fellay, ringrazia profondamente tutti i sacerdoti e fedeli per le loro ferventi preghiere nel corso di questo capitolo.

Ecône, 14 Luglio 2012

63 commenti:

Anonimo ha detto...

Comunque vadano le cose, mi piace leggere "dichiarazione comune".
Significa che non ci sono spaccature ed è una cosa buona.

Dobbiamo ancora aspettare per conoscere l'esito del laborioso e certamente articolato e meditato incontro.

Anonimo ha detto...

Una nuova tappa del percorso o qualcosa di estremo e definitivo?

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non sempre l'unità è cosa buona, dipende dal fine che si vuol raggiungere e dai mezzi.

edg ha detto...

non ci sono spaccature...
incantevole concordia ? bene, ci rallegriamo se l'unità di cuori è reale e non forzata, magari per offrire un look edificante agli osservatori critici.
Ma....un osservatore esterno, che legge gli eventi di cronaca, seguendo gli sviluppi delle trattative dai vari comunicati, ma essendo all'oscuro di tanti retroscena di rapporti interni tra confratelli veoscovi e fedeli ecc., augurandosi la loro coesione, si pone oggi anche una domanda:

perchè mons. Williamson è stato escluso ? quale reato gli è stato imputato per meritare l'esclusione dal Capitolo ?

Anonimo ha detto...

Io continuo a pregare perché prevalga la verità. La verità è una, e se viene perseguita, sia dalla Fraternità che da Roma, come unico scopo di tante fatiche e sacrifici, non potrà che riportarci la sospirata unità, così come vuole il Papa. Temo solo che un'occasione di questa portata difficilmente si ripresenterà in un prossimo futuro. Mi pare sia meglio lavorare "dal di dentro" per il rinnovamento della Chiesa, anche con tutte le fatiche e i rischi che ciò inevitabilmente comporterà. Affidiamoci alla potente intercessione della Madonna, Madre del Buon Consiglio!

ibis ha detto...

concordo con Pastorelli.
Se l'unità è fatta nella Verità e ha come fine il Bene eterno delle anime, nella uniformità alla Chiesa perenne, che non si inginocchia o "adegua" ai poteri terreni per fini terreni, ben venga.
Ma se l'unità ha scopi solo politici, di riconoscimenti mondani ed esclude dal suo orizzonte i fini soprannaturali (o li mortifica) usando mezzi e intrighi poco "spirituali" per raggiungere lo scopo di potere, o anche una "menzogna diplomatica condivisa".... allora a che pro esaltarla ?

Anonimo ha detto...

Ma se l'unità ha scopi solo politici, di riconoscimenti mondani ed esclude dal suo orizzonte i fini soprannaturali (o li mortifica) usando mezzi e intrighi poco "spirituali" per raggiungere lo scopo di potere, o anche una "menzogna diplomatica condivisa".... allora a che pro esaltarla ?

Per me questa ipotesi, conoscendo le persone e il clima nel quale hanno lavorato è da scartare in partenza!

ibis ha detto...

vorrei che si tenesse conto di ciò che diceva mons. Lefebvre nel 1989, avviso dettato in un pastore accorto da grande Prudenza (virtù cardinale):

Nel 1989, poco dopo le consacrazioni, rispondeva all’obiezione che la FSSPX avrebbe fatto più bene alla Chiesa stando dentro che rimanendo fuori. E replicava:
“Di quale Chiesa stiamo parlando? Se si intende la Chiesa conciliare, noi abbiamo lottato contro il Concilio per 40 anni perché vogliamo che la Chiesa sia cattolica, dovremmo rientrare in questa Chiesa conciliare allo scopo, presumibile, di renderla cattolica. Questa è una totale illusione.
Non sono i sottoposti che fanno i superiori, ma i superiori che fanno i sottoposti.

In mezzo a tutta la Curia romana, in mezzo a tutti i vescovi del mondo che sono progressisti, sarei rimasto completamente sommerso. Non avrei potuto fare nulla.”

= = = = = = =
forse voi pensate che mons. Lefebvre, così parlando, non avesse fiducia nella Provvidenza ?

DANTE PASTORELLI ha detto...

MMons. Williamson è stato escluso perché ha violato le disposizioni del superiore con le sue continue pubbliche dichiarazioni.

Anonimo ha detto...

Ma come? Non doveva succedere il finimondo li dentro? Non c'erano quelli che spiavano da dietro le porte e quelli che si auguravano la caduta delle teste e la faida?

Ahime! Questi sedicenti cattolici che aspettavano la rissa luciferina sono rimasti scornacchiati.

Amici riottosi e fanatici forse è il momento che prendiate le vostre cosucce e pellegriniate.

sarà vero? ha detto...

http://translate.google.it/translate?sl=auto&tl=it&u=http%3A//www.periodistadigital.com/religion/mundo/2012/07/14/los-lefebvrianos-anunciaran-manana-que-dicen-no-a-roma-iglesia-religion-vaticano-benedicto.shtml

Anonimo ha detto...

Non andrei alla ricerca di notizie, le cui fonti possono essere inquinate...
Aspetterei con serenità.

don Camillo ha detto...

Non aspettiamoci lettere di apprezzamento del Concilio, o degli uomini di curia! Certamente se non ci fosse stato quell'inspiegabile (ma spiegabilissimo) "dietrofront" con l'ultima di Levada (prima di andare via ha veramente lascito un segno indelebile - contenti saranno stati i sui fidi della SanPietro i veri registi delle sue mosse e delle mosse di Pozzo), forse le cose sarebbero andate diversamente, chi lo sa. Spero che si ricordino di noi tradizionalisti: intra-muros. Faranno mattanza! Che il Signore ci dia la grazia di una fervida e fedele testimonianza di fede fino alla fine.

Domenicano ha detto...

che sono queste voci su Levada e la SP?

hpoirot ha detto...

ricordiamoci dell'intervista di Sandro Magister su Muller :

D - Quali sono i punti salienti di questa visione teologica che accomuna la (nuova) “squadra” di Ratzinger?

R - È una visione che mette a frutto quanto di meglio la teologia cattolica ha prodotto nel ventesimo secolo. Basti dire che altri grandi teologi come Hans Urs Von Balthasar, Jean Daniélou ed Henri De Lubac possono esser associati a questa corrente.

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2012/7/3/VATICANO-Magister-M-ller-una-nomina-innovativa-che-rafforza-Benedetto-XVI/298009/

Anonimo ha detto...

Se Domenicano si riferisce all'ultima tornata tra Levada e la FSSPX, è stata rievocata da un blog spagnolo liberale, che dà per scontato il "no" della Fraternità proprio in rapporto all'accettazione piena del concilio posta inopinatamente da Levada (ma in definitiva alche dal Papa), come condizione sine qua non nell'ultimo incontro con mons. Fellay.

E' una notizia che non ho ripreso non riconoscendo attendibilità alla fonte.

Quanto alla FSSP, purtroppo anche personalmente mi consta che non vede di buon occhio la FSSPX; e probabilmente costituisce il cosiddetto "fronte regolarizzato", che in qualche modo le si contrappone con l'avallo del Vaticano.

Che tuttavia i sacerdoti FSSP siano "ingessati" nella pastorale - e praticamente silenziati nelle critiche al concilio pur non negate a priori - nessuno di noi può negarlo. Di fatto essi si limitano a dir messa e poco più nell'ambito ghettizzato in cui sono posti (assolutamente nulla di incisivo: pastorale inensistente).

A questo punto e se fosse vera la notizia del "no", detto senza ulteriori interlocuzioni (che a me invece sembravano possibili), allora penso che tutti noi ci troveremmo in maggiore difficoltà all'interno della Chiesa.......

Ma avremmo tutto il diritto di conoscere il contenuto del preambolo, come è stato promesso all'inizio delle discussioni, soprattutto per renderci conto a cosa saremmo legati e che la Fraternità avrebbe rifiutato.
Sarebbe quindi possibile finalmente conoscere le novità che la Santa Sede propone come dottrinalmente vincolanti.

Ma, visto che non era stata esclusa la possibilità di poter continuare a discutere sui punti controversi, questo cambio di rotta apparirebbe molto strano e il Vaticano II acquisterebbe un aspetto ancor più sinistro, che francamente trovo duro da digerire, ammesso che per un cattolico sia possibile digerirlo...

Ma direi di non fare illazioni di nessun genere, in attesa delle notizie precise e ufficiali.

Anche perché non potrà mancare al riguardo la cosiddetta "ultima parola" del Papa per sua stessa ammissione iniziale che speriamo non si rimangi...

Un'altra cosa ben difficile da digerire per un cattolico autentico, in caso di mancata regolarizzazione della FSSPX per irrigidimenti del genere, sarebbe l'avallo del Cammino neocatecumenale dei suoi abusi liturgici, delle sue prassi anomale e insegnamenti eretici ampiamente documentati, che col concilio non hanno nulla a che fare, anche se si spacciano impropriamente come frutto del Concilio, dal quale tuttavia deriva la possibilità di mettere un campo una creatività selvaggia e profanatoria...

Anonimo ha detto...

... e francamente, se così fosse - e Dio non voglia - mi cancellerei definitivamente dalla Parrocchia personale di S. Trinità dei Pellegrini (FSSP), che avevo iniziato a frequentare con tanta gioia e aspettative) e continuerei a partecipare alla Santa Messa nelle catacombe - per la quale prevedo difficoltà sempre maggiori con i vescovi che abbiamo e con chi li nomina e li manda avanti - continuando a fare del mio meglio, come il Signore vorrà...

hpoirot ha detto...

aggiungiamo che la SPX non é d'accordo con le tre nuove nomine e a volte anche col papa su questioni dottrinali ANTE-CV2. Vedasi:

1) il valore da dare oggi all'infallibile Quanta Cura
2) la verginità di Maria é ancora valida? (per Muller NO)
3) la transustanziazione di Trento é ancora valida? (per Muller NO)
4) la messa VO é da ostacolare?
(per ROCHE SI)

mi sembra si dimentichi spesso che finché discutiamo per es. se
i protestanti sono o no Chiesa, tocchiamo una questione NATA COL CV2, e al limite la discussione ci potrebbe stare.

Ma qui la cosa é diversa: con le nomine (per questo parlo di un prima e dopo) si sono ribaditi errori teologici che negano dogmi e dottrina PRECONCILIARE, il che é inaccettabile perché qrgomenti soggetto che non si prestano alla minima discussione, pena l'eresia!

mons. Fellay saprà bene cosa fare. La mia piccola opinione é che io chiederei come 'preambolo' un chiarimento sui disaccoridi che abbiamo su questioni ante CV2...

Marco Marchesini ha detto...

Spero davvero che quel blog spagnolo abbia preso una cantonata.
Siamo in attesa del comunicato e della risposta del Papa, risposta davvero del Papa, non degli ambienti curiali.

Certo è che se tutto salta, allora davvero il Papa vorrebbe imporre a tutti i cattolici il Concilio Vaticano Secondo come magistero vincolante con margini limitati di critica.
Negli statuti di altre realtà tradizionali riconosciute, con il Buon Pastore, è permessa la critica rispettosa al Concilio nei limiti della Donum Veritatis.
E' vero che è dura, ma almeno cerchino di fare valere di più i propri diritti. La loro pastorale non è incentrata sulla Santa Messa V.O?

Marco Marchesini

hpoirot ha detto...

mic, se ci va Dio nelle catacombe il fedele puo' anche seguirlo...

E' Lui che da' "tanta gioia e aspettative" e nelle catacombe compensa di più che nelle grandi, belle chiese vuote di parti di dottrina (detto da uno che da 4 anni deve seguire ogni 3x2 la messa sullo schermo TV della saletta accanto perché la cappella SPX é troppo piccola...)

venite a fare un giro nelle catacombe, capirete tante cose...

Anonimo ha detto...

Una eventuale, Dio non voglia, rottura con la FSSPX in un contesto di inclusività selvaggia, potrebbe significare solo una cosa: che davvero la neo-Chiesa non sopporta alcun legame con un Tradizione tradita e volutamente e ostinatamente oltrepassata, passando sulla testa ( e sulle anime ) dei fedeli ignari finché non ne hanno visto i primi risultati o non hanno voluto approfondire le innovazioni, cosa le ha determinate e fino a che punto si sono già spinte..

hpoirot ha detto...

prima di questi 4 anni ho avuto messe SPX in

1) ex tessitura-deposito di frutta, soffitto a 2.5m finestre solo su un lato e forma a L: 15% dei fedeli non vede il celebrante (15 anni)

2) scantinato di immobile periferico senza finestre e con soffitto basso. Sala da allestire ogni domenica perché fa anche da scuola in settimana (5 anni)

3) piano terra di un immobile in centro città, il più dignitoso ma visto da fuori sembra di andare dal dentista ...(3 anni)

Anonimo ha detto...

A ben riflettere, forse la situazione non è del tutto negativa.
Non è una novità che mons. Fellay ha dichiarato subito che il nuovo testo dato da Levada non poteva essere accettato. Si può intuire che abbia presentato la sua stessa dichiarazione dottrinale al capitolo generale e possa aver ricevuto il via libera per continuare il negoziato in quei termini. Se così fosse, allora un accordo sarebbe solo una questione di tempo: Di Noia non è Levada, e Müller, sia pure ostile alla tradizione come lui, sembra essere molto più fedele al Papa che la maggior parte della curia.

Sempre se la versione della Curia non è ultimativa, e questo al momento non lo sappiamo...

Anonimo ha detto...

Müller, sia pure ostile alla tradizione.
In politica, è meglio (diciamo meno peggio) avere a che fare con un nemico esplicito, che con un falso amico (o, peggio, ancora, con un falso "SUPER PARTES"). Ma in politica. Nelle faccende correllate alla salvezza eterna, non dovrebbe essere così.

Domenicano ha detto...

Cara Mic, perché non ci presenta, nei prossimi giorni, un bell'articolo sulla FSSP?

Anonimo ha detto...

Lefebvrians will announce tomorrow [Sunday] that they say "no" to Rome
They thank the Vatican for the rapprochement and for the possibility of dialogue that was offered to them

http://rorate-caeli.blogspot.com/

DANTE PASTORELLI ha detto...

Me lo auguro MIC. Mi auguro che l'unità a questa posizione sia pervenuta: continuazione dei colloqui per chiarimenti decisivi. Altra unità significherebbe la rottura e la divisione nella Chiesa. E questo non sarebbe un mezzo di salvezza per le anime, ma la formazione di una piccola chiesa nella Chiesa destinata a scivolare verso l'estremismo antiromano.

Anonimo ha detto...

il Vaticano II acquisterebbe un aspetto ancor più sinistro, che francamente trovo duro da digerire, ammesso che per un cattolico sia possibile digerirlo...

fuocherello, fuocherello....

molti ci arriverannto tra poco a capire, altri più tardi, ma giungerà l'ora che il popolo-bue in gran parte si accorgerà che il mitico concilio merita un preciso nome, composto di 3 parole:

potenza d'inganno
come in
>2Tes2,3-12:
... Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati

Stefano78 ha detto...

Io sono d'accordo con Dante, anche con i suoi messaggi ai post precedenti.

Continuo a ripetere: il Concilio non è un dogma. E spero che la SPX lo consideri non dogmatico anche di fatto. E non solo a parole.

Stefano78 ha detto...

...ovvero: spero che questo benedettissimo "riconoscimento", posto in tutti i termini che vi pare, non sia il "rifiuto" che oppone la SPX.
Il Vaticano II NON E' UN DOGMA. Lo ha detto, scritto e insegnato anche il Papa regnante! In questo senso, e solo in questo, possono essere date tutte le accettazioni che volete!

Stefano78 ha detto...

...se rifiuto sarà, cosa ha rifiutato la SPX? E perchè?

Amicus ha detto...

La risposta del Capitolo della FSSPX ovviamente sarà negativa, visto che si doveva pronunciare su una dichiarazione dottrinale già rifiutata, e con piena ragione, nel settembre scorso.
Fin qui, nessuna sorpresa, e non credo proprio che in Vaticano siano così ingenui da aspettarsi qualcosa di diverso.
Il punto, invece, è sapere se Benedetto XVI e collaboratori vogliano riprendere i contatti e proporre una dichiarazione moralmente sottoscrivibile, oppure no. Ed è ciò che vedremo nei prossimi giorni.
A questo punto, comunque, Mons. Fellay ha già fatto tutto ciò che era possibile e lecito fare per tentare un rientro 'ufficiale': ora
la responsabilità (enorme davanti a Dio) grava tutta e soltanto sulle spalle del Papa. 'Rientro', sì, e come ho sempre detto sono il primo ad auspicarlo:
ma non certo al prezzo di tradire la Verità.

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo che ci manda il link a Rorate Cieli.
Lo steso Rorate, nel titolo, prende la notizia cum grano salis. E ben a ragione. E questi sono i motivi per cui a mia volta non l'ho ripresa:

1. Proviene da un blog dell'area liberal, quindi non amico della Fraternità,

2. che, nel precedente articolo, dava massimo risalto negli stessi termini negativi alla lettera di don Christian Thouvenot del 25 giugno da noi commentata qui

E' inutile e dannoso perdersi in illazioni. Meglio aspettare con pazienza le notizie ufficiali...

Anonimo ha detto...

Continuo a ripetere: il Concilio non è un dogma. E spero che la SPX lo consideri non dogmatico anche di fatto. E non solo a parole.

Caro Stefano che così non sia, lo dimostra la dichiarazione di Mons. Fellay, che pare fosse andata bene al Papa e che all'ultimo momento (non si è capito perché e per come) non è andata bene a Levada e a chi per lui...

Anonimo ha detto...

..se rifiuto sarà, cosa ha rifiutato la SPX? E perchè?

E' ovvio che lo sapremo perché DOVRANNO render noto il preambolo!

Ma non fasciamoci ancora la testa...

Anonimo ha detto...

Sono sempre in perfetta sintonia con Amicus.

Del resto mi pare che sia quel che viene fuori da tutte le mie precedenti riflessioni :)

hpoirot ha detto...

@Stefano78 che dice "spero che la SPX consideri il CV2 non dogmatico anche di fatto..."

la vera questione é lato Roma, non SPX: il Vaticano vuole la Tradizione o gli preferisce il Concilio? Quanta Cura o Lumen Gentium? Roma o Babilonia sul Tevere?

hpoirot ha detto...

@Stefano78 Se hai seguito bene la cosa é chiara. Tu dici : "...se rifiuto sarà, cosa ha rifiutato la SPX? E perchè?"

ha rifiutato l'accordo perché in 2 giorni questo é cambiato della versione su cui si lavorava da tempo a quella di 9 mesi prima che aveva causato il primo netto rifiuto. un voltafaccia che sa tanto di remake del 1988.

Poi siamo noi a fare dell'ottantottismo... dicono.

Marco Marchesini ha detto...

In tutta questa vicenda è chiaro che il Papa vuole concedere alla FSSPX e la prelatura personale, ma a livello dottrinale cosa è disposto a concedere anche a a tutti gli altri fedeli cattolici ?

Ha ragione Dante, se la FSSPX rifiuterà l'accordo la deriva verso posizioni estreme sarà inevitabile. SE l'accordo si farà certi toni dovranno essere smorzati.

Marco Marchesini

Anonimo ha detto...

In tutta questa vicenda è chiaro che il Papa vuole concedere alla FSSPX e la prelatura personale, ma a livello dottrinale cosa è disposto a concedere anche a a tutti gli altri fedeli cattolici ?

Siamo arrivati al paradosso che il Papa ci deve concedere - e non si sa se lo farà - quello che è già nostro da quasi 2000 anni e che negli ultimi 50 anni qualcuno ha oltrepassato...

Intanto, anche oggi, nell'Omelia, il panegirico dei testi conciliari.

Ma è una fissa? Non esiste altro?

Marco Marchesini ha detto...

Cara Mic, quello che è già nostro da 2000 è ancora nostro. Il Magistero infallibile e definitivo di qualunque epoca per definizione stessa appartiene alla Chiesa ed il Papa non pensa affatto di aboliro. Non vuole rinunciare alla Tradizione in favore del Concilio. Per lui il problema non si pone: Il Concilio, anche se solo pastorale, per il Papa fa parte della Tradizione così come quello di Trento .

L'oggetto del "da contendere" è la libertà di critica in questioni di Magistero ordinario (terzo punto della Professione di Fede).

Se è stata data questa libertà agli altri istituti, se la "Donum Veritatis" ammette questa possibilità seppure limitata, anche la FSSPX può reclamare questo diritto.

Certo è che se entrambe le parti tirano la corda, alla fine si spezza. Il Papa deve intervenire personalmente se no va a finire che per colpa di intrighi anche diritti messi nero su bianco su testi ufficiali poi non vengano rispettati.

Io ho anche paura che un accordo del tipo Istituto del Buon Pastore ma con prelatura personale, non sarà accettato dalla FSSPX.

Marco Marchesini

ibis ha detto...

. un voltafaccia che sa tanto di remake del 1988.

infatti !....siamo ai replay, peggiorati con i subdoli inganni di "accettabili discussioni" di punti del concilio: ma chi vogliono prendere in giro ?
dunque giova ricordare le sagge parole di Mons. Lefebvre in quella situazione-trappola:

*- Nel 1984, ben prima delle consacrazioni episcopali del 1988, egli condannava già l’illusione che la FSSPX “tornando nella Chiesa sarebbe stata in grado di combattere, facendo questo o quello”. E replicava:
“Questo è assolutamente falso. Non si può tornare in una struttura, mettersi sotto i suoi superiori e pensare che una volta dentro si possa mettere tutto sottosopra.
La realtà è che essi hanno tutto ciò che serve per strangolarci. Hanno tutta l’autorità”.


*- Nel 1988, appena prima delle consacrazioni, diceva:
“Roma vuole che tutto vada verso il Vaticano II, mentre lascerebbe a noi un po’ di Tradizione. (…). Essi non hanno mutato la loro posizione.
Non possiamo metterci nelle mani di queste persone. Sarebbe un prenderci in giro. Non intendiamo lasciarci divorare.
>>>(…) A poco a poco la Tradizione sarebbe compromessa”.
----------------
ATTUALISSIME:
La realtà è che essi hanno tutto ciò che serve per strangolarci. Hanno tutta l’autorità” !
...Non intendiamo lasciarci divorare

.....................
il lupo (regime) perde il pelo ma non il vizio !

Ghergon ha detto...

Una cosa che si nota subito è che Muller non può andare giù a muso duro contro la SPX perchè non ha le carte in regola per farlo, essendo un eretico conclamato, non di sottecchi come altri.
Quindi sono speranzoso segua strettamente il Papa nelle sue decisioni.

E poi concordando con Mic siamo al paradosso.
I conciliari ci tendono la mano? Ci concedono con magnanimità... ma che cosa?!
Non sono loro che stanno cadendo nell'abisso? Non sono loro che se non afferrano la mano che la SPX misericordiosamente gli tende, cadranno nella rovina eterna?
Fellay si è dimostrato disponibile, per il loro bene e per il bene di tutti.
Forse non sembra ma è così.
Se capiscono il rischio che corrono, l'accordo, senza restrizioni si farà.

Anonimo ha detto...

Se capiscono il rischio che corrono, l'accordo, senza restrizioni si farà.

se capissero il rischio che corrono, non avrebbero posto restrizioni...

Laura G. ha detto...

Siamo finalmente quasi alla fine di questa vicenda.
Dispiace si, ma come si dice "chi è causa del suo mal pianga se stesso".
Se non accettano resteranno fuori e saran guai per loro.

Ghergon ha detto...

"se capissero il rischio che corrono, non avrebbero posto restrizioni..."

Se solo la smettessero di oppore resistenze...ma la speranza non deve morire mai.

Anonimo ha detto...

Dispiace si, ma come si dice "chi è causa del suo mal pianga se stesso".
Se non accettano resteranno fuori e saran guai per loro.


Se non accettassero è perché avrebbero ricevuto condizioni-capestro e i guai non sarebbero solo per loro, ma per la Tradizione tutta... in definitiva, per l'intera Chiesa, dato che la Tradizione non nasce e muore col Vaticano II.

don Camillo ha detto...

Avendo preso atto della novità emersa dal Capitolo e avendo parlato con degli amici carissimi, mi è venuto un pensiero che mi frulla in testa da qualche giorno, ma aspetto di vedere cosa farà il Santo Padre. Sulla dichiarazione credo che saranno gli stessi contenuti di sempre.

jn ha detto...

Se non accettano resteranno fuori e saran guai per loro.

fuori DA CHE COSA ?
dalla Chiesa eterna fondata da Cristo su Pietro I, -affinchè RAVVEDUTO confermasse i suoi fratelli nella vera Fede- o fuori dalla babele ecumenica che abbraccia tutte le eresie chiamandole "diversamente cattoliche" ?

jn ha detto...

nel momento in cui alcuni (o molti) cattolici, per non accettare compromessi col potere modernista, rifiuteranno di negoziare sulla Verità eterna (v. compromessi sulla Dottrina perenne, per fare omaggio al concilio liberal-ecumenista, filo ERETICO e onni-inclusivo) preferiranno OBBEDIRE A DIO piuttosto che agli uomini, come oiggi pretenderebbe la FALSA obbedienza, CHI avrà guai, in questo regno di menzogna relativista:

- colui che obbedisce a Dio, a costo di persecuzioni ed emarginazioni dalla babele, come accade a mons. Lefebvre
- o colui che obbedisce agli uomini infischiandosene se in tal modo fa piacere o dispiacere a Dio ?

CHI ha il potere di MINACCIARE E mandare guai concreti agli uomini ?
e, soprattutto:
quali sono i GUAI di cui dobbiamo tener massimo conto ?
guai terreni, social-politici, familiari... o guai soprannaturali per la vita eterna ?
Chi bisogna temere sopra ogni cosa:
colui che ci perseguita e procura guai materiali e temporali
- o Colui che ha il potere di darci la dannazione eterna o, se Gli obbediamo fedelmente, il Premio eterno ?

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non son nella mente di don Camillo e quindi non so qual sia l'idea che gli frulla nella testa.
Io son portato a credere che la risposta del Capitolo sarà, come lui afferma, dello stesso tenore delle precedenti, ma con aperture ad ulteriore dialogo.
Ricevuto mandato pieno dal Capitolo mons. Fellay continuerà le trattative per ottenere chiarimenti formulati in linguaggio accettabile e non ultimativo.
Non si può negar alla Fraternità quanto già concesso ad altri. Semmai la chiarezza delle posizioni dovrà esser ancor più netta.
Il Papa, preso atto della compattezza della Fraternità farà maggiori concessioni sulla libertà di avanzar riserve su alcuni punti del concilio nel proseguimnento dei colloqui. Ed è inutile dire che le concessioni le fa la Fraternità. Il capo della Chiesa è il Papa e non Fellay.
L'unica prospettiva positiva possibile è questa, al punto in cui siamo. A meno di un miracolo che non è da escludere certamente.

Ambrosius ha detto...

Carissimi,

Vede un passaggio dell'omellia di Benedetto XVI stamatina citata per Andrea Tornielli:

"«I Documenti del Concilio contengono una ricchezza enorme per la formazione delle nuove generazioni cristiane, per la formazione della nostra coscienza. Quindi leggetelo… Riscoprite la bellezza di essere Chiesa, di vivere il grande “noi” che Gesù ha formato intorno a sé, per evangelizzare il mondo: il “noi” della Chiesa, mai chiuso, mai ripiegato su di sé, ma sempre aperto e proteso all’annuncio del Vangelo»". http://2.andreatornielli.it/?p=4578

Il Concilio è stato una dei peggio cose nella storia della Chiesa, e continua a si ripettire la stessa cosa...

hpoirot ha detto...

Non riesco proprio a capire per quale strana ragione si sia copstretti a passare per

* la nomina di 3 eretici ai più alti posti gerarchici,
* i continui panegirici del santo concilio nel santo 50esimo
* una battura d'arresto che non si sa bene chi la vuole e
* un NO estratto a forza dalla bocca della SPX (almeno quella lato mons.Fellay cioé quella che alla fine ha potere decisionale)

per ottenere alla fine l'eventuale "SI rientrate"

la supposizione più logica e lineare da fare ogggi é che la SPX la si vuole solo se riconosce che Concilio é asettico e error-free.

jn ha detto...

vivere il grande “noi” che Gesù ha formato intorno a sé,

questa poi...
vorrei che qualcuno mi spiegasse questa frase...
che ha un che di spaventoso: vi si intravede quasi un messaggio subliminale...che fa presagire fosche nubi future, circa il peso indebito (e inaudito in 2000 anni) dato a quel NOI.
Quando mai Gesù ha inteso formare un "grande noi" ?
che fine ha fatto la coscienza individuale ?
mica Gesù ci salva "a grappoli" come dice un certo Kiko ?
Nessuno mi aveva mai insegnato che la Chiesa è "un grande noi" !

hpoirot ha detto...

"I Documenti del Concilio contengono una ricchezza enorme per la formazione delle nuove generazioni cristiane, per la formazione della nostra coscienza. Quindi leggetelo..."

ma come puo' il papa, che non dovrebbe dire leggetelo neanche del Vangelo? Non siamo protestanti (vero che non lo siamo? ditremelo per favore...). Per noi conta solo l'interpretazione che la Chiesa Mater et Magistra fa del Vangelo e invece il papa incita alla lettura del il misterioso e ancora enigmatico CV2 in pasto a semplici fedeli che mancano di ogni tipo di formazione teologica!

ma leggete piuttosto la vita dei Santi o i dottori della Chiesa: 10 pagine a caso di un autore a caso bastano per trovarvi delle contraddizioni enormi col magistero del CV2...

Anonimo ha detto...

Hai notato, cara Ester, che quasi tutte le preghiere sono formulate proprio da e per questo "grande noi"?
Pensa al Padre nostro, all'Ave Maria.
Ovvio che il rapporto col Signore è individuale e lui conosce le sue pecore e le porta fuori una ad una, ma -insieme- esse costituiscono il Suo Corpo Mistico, il Suo Popolo Santo (non perché perfetto, ma perché "messo da parte per Lui"!). sono "pietre vive" della Chiesa e la preghiera, pur pronunciata da un "io" unico e irripetibile, amato e voluto dal Signore, diventa anche comunitaria...

Se c'è una cosa che non mi scandalizza è proprio questo "grande noi", che non credo voglia cancellare la coscienza individuale... Magari, piuttosto che un generico "grande noi", tornare a parlare del Corpo Mistico del Signore non farebbe male a nessuno. Anzi!

Però, quando si parla a braccio, possono venir fuori queste 'frasi ad effetto, che di per sé non sono sempre sballate...

DANTE PASTORELLI ha detto...

Grande noi: ma cosa significa Chiesa sin dalla sua etimologia? Si può essere un grande noi - Corpo Mistico - e mantenere integra l'identità individuale, compreso naturalmente il libero arbitrio., e con esso le responsabilità delle scelte.
Francamente non capisco questo andar sempre alla ricerca di retropensieri, anche lì dove le parole lo escludon chiarmente.

Domenicano ha detto...

Caro Dante, i retropensieri sono retrorincoglionimento di chi, ormai, non sa più che musica suonare. Ognuno ha il suo tempo.

jn ha detto...

siamo alle solite:
le pecore invocano certezze, e il pastore che fa ?
dice: "leggete, formatevi voi...guidatevi a scoprire le nuove magnifiche strade conciliari"!
ma allora, come si chiede da anni il gregge sgomento, i pastori che ci stanno a fare, se le pecore devono guidarsi da sole ?
Dante, vede: Mons. Gherardini solleva pesanti quesiti, (con eloquenza e logica d'ACCIAIO) nel suo primo libro sul "discorso da fare", ripete le richieste insieme con autorevoli prelati (mons. Schneider), tante altre voci autorevoli si levano dall'orbe cattolico a chiedere chiarimenti al supremo pastore, e lui che fa?
nisba, fa finta di non sentire; per giunta ora esorta caldamente (o comanda? e come si può obbedire a un comando assurdo?) le pecore, che al 99% sono ignare e sprovvedute di teologia, a leggersi i documenti del concilio ?
come dire a farsi scuola da sole ?
ma allora la Chiesa Magistra, come chiede hpoirot, che ci sta a fare ?
se non c'era bisogno di un Vicario e pastore supremo, perchè Gesù Cristo lo ha incaricato di pascere agnelli e pecore ?
ma a che gioco perverso stiamo giocando ?
sono le pecore che devono guidare il pastore e se stesse, o è il pastore che deve guidare il gregge ?
e poi....questo concilio magnificato in continuazione, senza sapere che cosa ci possa insegnare, esaltato come testo base per la fede e la "formazione delle coscienze": ? ma davvero ? e come si può formare la coscienza cristiana su un testo astruso e ambiguo, MAI CHIARITO dai docenti dopo mezzo secolo?
questa domanda la sto ponendo da mesi e anni, senza che nessuno mi risponda:
secondo voi, se (come dice don Bux) la Chiesa non è un concilio permamente, cioè, dico io non deve restare un cantiere aperto, mi spiegate perchè il Papa che ne ha facoltà, essendo l'UNICO che abbia il dovere e il potere di chiuderlo, non vuole farlo, non DEFINISCE ciò che è fumoso e ambiguo, non chiarisce i punti oscuri, affinchè il gregge confuso possa CAPIRE questo mitico testo che dovrebbe formare le coscienze ?
e perchè invece non parla delle ricchezze del Vangelo ? la coscienza cristiana non si dovrebbe formare sul VANGELO, come hanno fatto i Santi in 2000 anni ?
sono io allarmista e fissata, o non si vede qui, dalla continua esaltazione fatta da lui (come da quasi tutto il clero delle parrocchie italiane) che il concilio per il papa, come per tutti i modernisti, è da ritenere molto più che un superdogma, un vero IDOLO, davanti a cui TUTTI noi, clero e laici, dovremmo stare in ginocchio, a contemplarlo -sfogliarlo? a che pro?- CON ATTO incosciente di ossequio beota, senza capire un'acca di ciò che esso insegna ?

PS (circa le mie paure sul "grande noi", che vi sembrano esagerate, vi spiegherò poi....)

jn ha detto...

scusi "Domenicano", quella parola retror**** ecc. la sta riferendo a me per caso ?
bene, se così fosse, perchè invece di insultare in modo gratuito, (da vero religioso poi?) non cerca di confutare con argomenti seri -nel MERITO- qualcosa di ciò che sto dicendo, o rispondere al quesito posto qui sopra ?
complimenti vivissimi per il suo linguaggio, che dà la misura di ciò che sono diventati oggi gli ordini religiosi, in generale !
(nonchè per le idee "sostanziose" e "sapienti" contenute in codesto linguaggio).

DANTE PASTORELLI ha detto...

Domenicano ignoto, se il pensiero si esprime nel linguaggio, mi sembra che il tuo tempo sia davvero molto scaduto.

Domenicano ha detto...

il mio accenno non era volto né contro la Sig. Ester né contro il Sig. Pastorelli. Avevo inteso, chiedo venia, che i retropensieri accennassero a certa mentalità postconciliare.

Mi guarderei bene da offendere gratuitamente, specie il Prof. Pastorelli.

Colgo l'occasione per augurare a Lei e alla Confraternita un felice periodo, in attesa del compimento dei restauri, sperando che al Soprintendenza possa darvi il nulla osta per il recupero degli affreschi ai muri perimetrali.

DANTE PASTORELLI ha detto...

DOMENICANO
Sinceramente c'ero rimasto di sasso
dinnanzi ad un commento così nettamente ed ingiustificatamente negativo che da te davvero non m'aspettavo.
Ora è tutto chiarito, Deo gratias, e chiedo scusa se sono stato duro.
Grazie per gli auguri alla Confraternita: le autorizzazioni sono arrivate e si cominciano i lavori. Spero di poter riaprir l'oratorio a fine settembre, se si fa in tempo a terminare il restauro dell'affresco centrale del soffitto, cosa possibile se la solerzia dei restauratori resta invariata.
Naturalmente rimarranno altri lavori da fare, ma già così la chiesa sarà veramente già più bella anche col suo ritorno ai colori originali secenteschi.