Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 1 dicembre 2015

Lettera a Papa Francesco di Paolo Pasqualucci

Beatissimo Santo Padre,

Sono uno dei 790.190 cattolici che hanno sottoscritto da tutto il mondo la Supplica rivoltaLe agli inizi di ottobre 2015, impetrante da Vostra Santità “una parola chiarificatrice”, che cioè dissipasse la grave confusione diffusasi nella Chiesa intorno a certi fondamentali insegnamenti, dopo le “aperture” avanzate nel Sinodo provvisorio dei Vescovi sulla famiglia, tenutosi nell’autunno del 2014. Quelle “aperture” implicavano addirittura la legittimazione di fatto dell’adulterio e del peccato poiché miravano, tra altre cose, ad ammettere alla Santa Comunione i cattolici divorziati risposatisi civilmente.  Non solo: avrebbero potuto portare anche all’accettazione delle convivenze omosessuali, sempre categoricamente condannate dalla Chiesa in quanto espressamente contrarie alla legge divina e naturale.

Ma quella parola magisteriale, la parola del Sommo Pontefice, Vicario di Cristo Nostro Signore in terra, non si è sentita. La Supplica è rimasta inascoltata. È venuta invece, il 12 settembre 2015, la Lettera Apostolica, motu proprio data, Mitis Iudex Dominus Iesus, “sulla riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio nel Codice di Diritto Canonico”. Al titolo V questo motu proprio istituisce “il processo matrimoniale più breve davanti al Vescovo”, una novità assoluta per la Chiesa, che molto ha fatto discutere, attuata con esplicito riferimento allo spirito del Vaticano II.

Il motu proprio abolisce l’istituto della “doppia sentenza conforme” (sempre difeso dai migliori canonisti) al fine di snellire le procedure volte ad ottenere una dichiarazione di nullità; snellimento che tuttavia non appare in armonia con la secolare tradizione della presunzione di validità del matrimonio, da difendersi con tutti gli strumenti del diritto.

In aggiunta, la nuova procedura “più breve”, oltre ad attribuire ai Vescovi una inusitata competenza, presenta (all’art. 14 § 1) un elenco di “circostanze che possono consentire la trattazione della causa di nullità del matrimonio per mezzo del processo più breve”. L’elenco di tali circostanze è ampio: tra di esse spiccano “la mancanza di fede degli sposi” all’atto del matrimonio e la “brevità della convivenza”. L’ammissione di siffatte “circostanze” ha creato notevole sconcerto inducendo qualcuno a parlare di “divorzio cattolico” di fatto, garantito appunto da questa procedura “più breve”; tanto più che la lista delle suddette “circostanze” si chiude restando aperta, trovandovisi apposto un finale “etc.”, come se una lista di questo tipo potesse esser integrata all’infinito.  Modo di produrre il diritto, questo, alquanto singolare, tantopiù per il diritto canonico, in passato faro di vera e propria civiltà giuridica anche per il mondo laico.

Questo informale modo di procedere viene da Vostra Santità giustificato con il ricorso al principio della misericordia. Essa non può fermarsi alla lettera, deve cogliere e attuare lo spirito delle norme, delle leggi, dei Comandamenti divini. Chi oggi difende tenacemente principi fondamentali della dottrina, viene da Vostra Santità bollato come un ipocrita, uno che vuole “indottrinare il Vangelo in pietre morte da scagliare contro gli altri”. Certamente, come ricordato da Vostra Santità, “il primo dovere della Chiesa non è quello di distribuire condanne o anatemi, ma è quello di proclamare la misericordia di Dio, di chiamare alla conversione e di condurre tutti gli uomini alla salvezza del Signore (cfr. Gv 12, 44-50)”.  

Ma per l’appunto, mi permetto di osservare, ci deve essere “la conversione” per poter conseguire la salvezza. Sappiamo bene cosa ciò significhi. “Conversione” del cuore a Cristo con l’aiuto della Grazia e quindi pentimento e mutamento di vita in modo da poter diventare suo discepolo in fede e opere; in modo da diventare quell’uomo nuovo, rinato in Cristo, al quale solamente sarà concesso di “vedere il Regno di Dio” (Gv 3, 3). Vivere in Cristo (e quindi secondo gli insegnamenti tradizionali della Chiesa) nelle opere della propria santificazione quotidiana non significa forse dover prendere la propria croce ad imitazione di Cristo? È vero che la Chiesa ha la missione di condurre “tutti gli uomini alla salvezza del Signore”. Tuttavia sappiamo che non tutti, anzi molti non si salveranno. L’ha detto il Verbo incarnato stesso: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita e pochi son quelli che la trovano!” (Mt 7,13-14).  

Tutti quelli che preferiscono “la via spaziosa” dei figli del Secolo ateo e miscredente hanno rifiutato la misericordia divina. Perseverando nel rifiuto, verranno dannati dalla divina giustizia, senza che ciò rappresenti contraddizione alcuna con la sua misericordia. L’art. 55 della Relazione finale del recente Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, ricorda una frase cara a Vostra Santità, della quale l’articolo stesso costituisce in pratica l’esegesi: “La misericordia è il centro della rivelazione di Gesù Cristo”. In effetti, con il sacrificio della sua morte in Croce, Nostro Signore non ci ha ottenuto misericordia (propitiatio) per i nostri peccati? E Vostra Santità cita anche san Tommaso il quale, nella Summa, ha scritto: “È proprio nella sua misericordia che Dio manifesta la sua onnipotenza” (IIa-IIae, q. 30, art. 4). Concetto esattissimo. Tuttavia san Tommaso, mi permetto di aggiungere, dopo aver citato sant’Agostino, per il quale la misericordia è una virtù che deve sempre esser conforme a ragione e quindi “conservare la giustizia”, ha anche scritto che “la misericordia, intesa invece come passione sottratta alla ragione, ostacola la deliberazione [razionale], facendo venir meno la giustizia” (ivi, art. 3 ad 1).
Come a dire: una misericordia male intesa (anche se mossa dalle migliori intenzioni) conduce al latitudinarismo e al lassismo, istradando molti sulla “via larga” della perdizione. E coloro che si servono del principio della misericordia propugnato da Vostra Santità per voler amministrare la Santa Comunione a persone che vivono nel peccato e continuano a viverci o per accettare le convivenze di fatto e di ogni tipo; presso costoro la “misericordia” non è diventata un principio irrazionale che li porta ad una “deliberazione” non conforme a ragione, violando in tal modo la giustizia? Che qui è in primo luogo la giustizia divina.  Per questo san Paolo ci insegna, a proposito di una Santa Comunione sacrilega: “Perciò chiunque mangia questo pane o beve il calice del Signore indegnamente, sarà reo del corpo e del sangue del Signore” (1 Cr 11, 27), cadendo quindi sotto la scure della sua giustizia.

L’ideale di misericordia cristiana ispirante il motu proprio ha ovviamente influenzato (vedi art. 55 cit.) la Relazione finale del già ricordato XV Sinodo dei Vescovi, tenutosi a Roma dal 5 al 25 ottobre c.a. sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. In questa Relazione, se le “aperture” all’omosessualità sono state nettamente respinte (vedi art. 76), agli artt. 84, 85, 86, invece, che pur hanno avuto numerosi voti contrari, si stabiliscono i criteri per “il discernimento e l’integrazione” nella Chiesa dei divorziati risposati civilmente, anche nella liturgia. Questi criteri sono esposti con un linguaggio elusivo che tuttavia, al Vescovo che lo voglia, permette di trovare spunti sufficienti ad inaugurare la “via larga” ossia ad “integrare” i divorziati risposati anche in quella parte della liturgia rappresentata dalla Santa Comunione. Questa è l’interpretazione del criptico testo sostenuta da autorevoli cardinali e vescovi, sia tra la fazione che spinge per le “aperture”, sia tra il ceto di quelli rimasti fedeli al Magistero perenne.

Il motu proprio Mitis Iudex diventerà operante l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, giorno di apertura del Giubileo indetto da Vostra Santità. Per quel giorno, ci si aspetta anche che il Papa faccia o non faccia proprie diverse istanze di “apertura” individuabili nel Sinodo sulla famiglia, in particolare quelle racchiuse negli artt. 84, 85, 86 citati.

Lo scopo di questa Lettera, che mi sono preso la libertà di scrivere nella mia qualità di semplice fedele, è pertanto il seguente:  
imploro la Santità Vostra di respingere le avanzate istanze di “apertura”, comprese quelle ai divorziati risposati, e di soprassedere all’entrata in vigore del motu proprio sulla riforma delle procedure per ottenere la nullità del matrimonio: di sospendere quel motu proprio o addirittura ritirarlo.
Tale richiesta al Papa da parte di un semplice fedele può apparire del tutto irrituale, per non dire di un’audacia temeraria. Posso assicurare Vostra Santità che non c’è nessuna particolare audacia o temerità da parte mia, ma solo l’ardente desiderio di difendere la vera dottrina e pastorale cattoliche in questi tempi di grave confusione, desiderio condiviso da tantissimi fedeli, a nome dei quali (pur non conoscendoli) credo di poter parlare, senza per questo dover esser accusato di superbia.        
Se quelle eterodosse istanze venissero accolte e se diventasse legge la riforma del processo nelle causa di nullità, il giorno dell’imminente Festa dell’Immacolata, l’8 dicembre 2015, inizio ufficiale dell’Anno Santo, sarebbe un giorno veramente infausto nella storia della Chiesa. Infatti, si introdurrebbe una procedura per ottenere la nullità del matrimonio che di fatto può qualificarsi come “divorzio cattolico”, grazie anche alla straordinaria e atipica novità del “processo più breve”; si permetterebbero cosiddetti “percorsi di discernimento pastorale” a favore dell’integrazione nella Chiesa (liturgia compresa) dei divorziati risposati, “percorsi” che oggettivamente sfociano in una legittimazione del peccato, qui (per esprimerci nei termini espliciti della bimillenaria dottrina della Chiesa) manifestantesi in triplice forma: adulterio, fornicazione, concubinato, ai quali possiamo anche aggiungere, in certi casi, il pubblico scandalo.

Dixi et salvavi animam meam.

Prego la Santità Vostra di credere ai sensi della mia più filiale devozione. Che lo Spirito Santo La illumini, La sorregga, sempre La protegga,

Paolo Pasqualucci
30 novembre 2015

48 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente. Grazie all'autore di questa lettera.

mic ha detto...

Perché sia chiaro ai molti "fustigatori" che ovviamente non pubblico, affermo che Paolo Pasqualucci ha citato la 'Supplica' degli 800.000 che ho sottoscritto anch'io, che è il modo più deferente di rivolgersi ad un Pontefice, aggiungendo sue ulteriori affermazioni su atti di portata epocale.
Non mi sembra corretto stigmatizzare chi continua a 'supplicare' perché il supplicato è renitente dall'assumersi l'odore di alcune pecore ed è più misericordioso con i 'capri'. D'altronde iniziative di diverso calibro non appartengono a noi fedeli, ma ai pastori.... Chissà che la nostra insistenza nel non tacere riesca a svegliarli?
Noi siamo tutt'al più sentinelle, non siamo né docenti né guide né santificatori. Il "triplice munus" appartiene ai vescovi ed ai sacerdoti ai quali lo affidano...

Anonimo ha detto...

è tempo perso........................

mic ha detto...

Che sia tempo perso, ai fini dell'efficacia nei confronti del destinatario può darsi.
Ma non è tempo perso per la testimonianza di fede erga omnes ed è un atto "dovuto" se non altro per coerenza.

Anonimo ha detto...


E' possibile che sia tempo perso, pero' non lo sappiamo. Non e' sicuramente tempo perso per la salvezza della nostra anima, oltre che per la nostra coerenza interiore. Il Signore vuole, infatti, che ognuno di noi faccia il suo dovere sino in fondo in difesa del Deposito della Fede, in conformita' alle proprie capacita', che sono diverse per ognuno di noi e di diverso livello pero' tutte uguali di fronte a Dio. E' probabile che l'attuale Pontefice non si renda conto dell'abisso verso il quale sta portando la Chiesa militante e se stesso. Per questo anche il piu' umile di noi ha il dovere di far di tutto per avvertirlo, sino all'ultimo. Di tutti i nostri sforzi sara' il Signore a decidere cosa fare, come impiegarli e da parte di chi. PP

Anonimo ha detto...

Forse il signor Pasqualucci sta per convertirsi alla vera fede cattolica?
Ci pensi bene, perché per essere cattolici, per avere l'autentica fede cattolica, essa dev'essere integra, come si recita nel simbolo di sant'Atanasio. Perciò se si dà testimonianza della propria fede cattolica sulla morale, la si deve dare anche sul dogma se è negato dagli uomini di chiesa, sé dicenti cattolici, o taciuto dagli stessi.
Johannes Capreolus

mic ha detto...

Perciò se si dà testimonianza della propria fede cattolica sulla morale, la si deve dare anche sul dogma se è negato dagli uomini di chiesa, sé dicenti cattolici, o taciuto dagli stessi

Pasqualucci ha dato testimonianza anche al dogma, mi pare, avendo difeso il Depositum fidei.

Josh ha detto...

non è che di periferia in periferia, di apertura in apertura, di uscita in uscita, ci si stia preparando anche a donare l'Eucarestia ai poligami e a chi usa seppellire in direzione giusta.....del resto sono stati invitati anche al Giubileo misericordioso

lister ha detto...

Sono uno degli 800.000, quindi perfettamente d'accordo col Prof. Pasqualucci.

Josh ha detto...

@Johannes Capreolus

cito:
"Forse il signor Pasqualucci sta per convertirsi alla vera fede cattolica?"

ma come si permette? E in che cosa mai non sarebbe stato cattolico??
(compreso questo e gli altri scritti).

Certo che c'è gente che arieggia solo per dar fiato alle trombe.

una nonna ha detto...

Cari amici prepariamoci ad altre novità... http://video.repubblica.it/vaticano/aids-papa-condom-uno-dei-metodi-ma-la-grande-ferita-da-guarire-e-un-altra/220510/219709?ref=HRESS-1

Anonimo ha detto...

Per difendere il depositum fidei bisogna difenderlo integralmente, quindi supplicare il papa Francesco I non solo che ritiri il suddetto MP, Mitisi Judex, ma anche quei documenti del Concilio Vaticano II che contraddicono manifestamente le fonti della Rivelazione, cioè la Sacra Scrittura e la Tradizione. Supplicare il papa che faccia il papa e riprenda ad essere Magister.
J. Capreolus.

milena rizzo pinco ha detto...


sono contenta di venir sistematicamente censurata sebbene non offenda alcuno ma, nei mie limiti, credo, a fil di logica, tratti delle vostre posizioni.

Così posso capire con chiarezza che questo non è un blog ma una tribuna per convincere del " rinnovamento nella continuita". Cosa un po' difficile da spiegare razionalmente.

Ad esempio : se in assenza dei legittimi genitori si installasse in casa un estraneo imponendo ai loro figli di essere chiamato papà e governando la loro casa,dovrebbe essere in questo approvato?

E qui saremmo soltanto su un piano naturale, umano. Figuriamoci se potesse essere giustificato sul piano soprannaturale quando è in gioco la salvezza delle anime!

trizz

Josh ha detto...

Capreolus, e proprio a questo proposito il Prof. Pasqualucci tanto si è adoperato (e sicuramente più di me o lei per la risonanza dei suoi scritti) per l'illustrazione alle anime e al mondo filosofico-teologico dei guai non solo del Mitis Judex ma anche quei documenti del Concilio Vaticano II che contraddicono manifestamente le fonti della Rivelazione, cioè la Sacra Scrittura e la Tradizione.
Questo l'ha già fatto almeno in :

_"La persecuzione dei "lefebvriani"
l'illegale soppressione della Fraternità Sacerdotale San Pio X", Ed Solfanelli

http://www.sanpiox.it/public/_libri/index.php?option=com_virtuemart&view=productdetails&virtuemart_product_id=487&virtuemart_category_id=6&Itemid=270

_ "L'ambigua cristologia della redenzione universale
Analisi del punto 22 della costituzione pastorale Gaudium et Spes." Ed Ichthys

http://www.sanpiox.it/public/_libri/index.php?option=com_virtuemart&view=productdetails&virtuemart_product_id=186&virtuemart_category_id=6&Itemid=270

_ "Unam Sanctam. Studio sulle deviazioni dottrinali nella Chiesa Cattolica del XXI secolo" Ed. Solfanelli;

e molto altro.

Josh ha detto...

davvero criptici i commenti oggi....sarà il gran caos che impera.

@trizz

dice: "Così posso capire con chiarezza che questo non è un blog ma una tribuna per convincere del " rinnovamento nella continuita". Cosa un po' difficile da spiegare razionalmente."

E in che cosa questa sarebbe una ...tribuna (!) "per convincere del rinnovamento nella continuità"?
Ok, dice da sola che è "difficile da spiegare razionalmente", ma lo dica anche a noi, così pian piano ci arriviamo.
Quale "rinnovamento" e continuità con l'incontinuabile è mai stato sdoganato qui?




Anonimo ha detto...


@ Capreolus - Trizz

Dunque lei voleva dire questo: non e' vero cattolico chi si limita ad implorare dal Papa il ritiro del m.p. che sappiamo, invece di supplicarlo a "ritirare" anche i documenti del Concilio pieni di ambiguita' ed errori? Ma cosa c'entra qui la qualita' della propria fede cattolica? Casomai si tratta di un criterio di opportunita': se non sia oppportuno chiedere al Papa anche il "ritiro" di documenti del Concilio. Non confondiamo i due piani.
La scadenza vicina e' quella dell'8 dicembre, data nella quale il m.p. dovrebbe diventare effettivo. E si ha anche il timore che il Papa possa, sempre per quella data, accogliere certe richieste sui divorziati risposati, eversive della dottrina e in modo spaventoso, mai visto prima. E' questa la scadenza nella quale c'e' il pericolo che si aprano le Porte dell'Inferno, per cosi' dire. Ed e' per questo che bisogna premere sul Papa con la speranza che ci ripensi. Bisogna fare una cosa alla volta, concentrarsi sul fatto concreto piu' vicino e piu' importante.
Pensare che un Papa, nel clima attuale, abbia il coraggio di mettere in discussione il Concilio e' del tutto utopistico. Del resto, se, per grazia divina, il Papa ci ripensasse, cio' non costituirebbe una implicita messa in discussione del Concilio o almeno di certe sue parti?
Anch'io non capisco come si possa dire che in questo blog si persegue "il rinnovamento nella continuita'". Mi sembra che l'orientamento prevalente sia esattamente all'opposto, miri cioe' a mettere in rilievo la mancanza di continuita' con la dottrina tradizionale della Chiesa (e a volte anche con toni accesi).
Ringrazio Mic e Josh per i loro generosi interventi a sostegno. PP

Danilo Quinto ha detto...

Testo magnifico e cristallino. Lo sottoscriverei. Sarà ignorato? E' molto probabile, ma nulla si deve lasciare d'intentato. Sono convinto che prima o poi, l'incalzare e la gravità degli eventi, costringerà i presuli non solo a parlare, ma ad agire pubblicamente.

marius ha detto...

Forse il signor Pasqualucci sta per convertirsi alla vera fede cattolica?

Il signor Capreolus
o non conosce il prof. Pasqualucci e non ha letto i suoi scritti, e allora parla a vanvera;
o li conosce e li ha letti, e allora è in plateale supponente malafede.

@ mic: io l'avrei lasciato brucare in altri pascoli a lui certamente più graditi. Non ti pare?

Silente ha detto...

Scrive Mic: "Che sia tempo perso, ai fini dell'efficacia nei confronti del destinatario può darsi.
Ma non è tempo perso per la testimonianza di fede erga omnes ed è un atto "dovuto" se non altro per coerenza.

Sono totalmente d'accordo. E, in ogni caso, prima dell'utile, viene il Giusto.
Grazie al Professor Pasqualucci per questa bella, doverosa, competente lettera al Santo Padre.

Peter Moscatelli ha detto...

Ringraziando il prof. Pasqualucci di quanto scritto, concordo pienamente con Marius.

Silvano M. ha detto...

Ho firmato anch'io la supplica e condivido la lettera, anche se penso non arriverà la risposta è sempre comunque utile tenere alta l'attenzione. Io penso che bisognerebbe scrivere a Benedetto XVI ricordando che è comunque un complice diretto di questa deriva protestantistica della Chiesa. Non è che per essere papa deve per forza andare alla gmg del Brasile a mettere in fallimento la Chiesa brasiliana per i costi di organizzazione e gli sprechi alla faccia della sobrietà. La debolezza fisica (ammesso che ci sia) non preclude una fortezza spirituale come tante volte invece Dio ha preferito per dare la prova del Suo intervento diretto.

Anonimo ha detto...

L'innata "saggezza" dei poveri, terza fonte della Rivelazione ?
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/01/linnata-saggezza-dei-poveri-terza-fonte-della-rivelazione/?ref=HROBA-1

irina ha detto...

E' bene dire rispettosamente la verità. Sarebbe bene dire la verità personalmente a chi sbaglia e in privato. Qui però stiamo cercando di segnalare dei pericoli da mesi e mesi e non perchè si sia cattolici perfetti ma perchè si cerca di essere cattolici migliori.Anche i normalisti nella primavera del 2013 avevano le loro difficoltà ad essere normali.Questo per dire che già dall'inizio ci fu un disagio coperto dalla goia per la speranza che tutto fosse finito. Invece tutto stava per riniziare in un modo inaspettato. Possibile che di tutto questo disagio nulla sia giunto a chi avrebbe dovuto giungere? No, non è possibile. Ora vorrei sottolineare che nessuno ha della animosità verso la persona JMB, e tutti sono contenti di avere un papa ma ci sono errori che vanno corretti perchè uscendo da quella sacra sorgente diventano un'inondazione per tante se non tutte le anime che sono sotto.Si illude il Pontefice che il lasciar correre guarirà i malati, i malati moriranno. Chi è il professor Pasqualucci per scrivere al Papa? Nessuno. Ma è un nessuno parte di un gruppo di nessuno che corre lungo tutti i continenti. E poi questa storia della fede all'inizio del matrimonio è proprio una corbelleria.Qualsiasi cosa noi "volli, sempre volli, fortissimamente volli" decidiamo di fare, sappiamo all'inizio quali difficoltà incontreremo,come le affronteremo? No. Oggi il pensiero dicono che sia debole, la volontà non è certo forte. Se allisci il prossimo secondo le sue voglie, hai un alto gradimento,un gran successo e sei benvoluto, se non allisci, il mondo ti si rivolta ccntro. Sono decenni che si alliscia il prossimo,allisciando allisciando,
il prossimo è diventato incapace ormai di distinguere il bene dal male. Non lo capisce più nessuno tanto siamo stati tutti drogati.Questo errore ha un padre e il padre è negatore del peccato ahimè orignale. Se siamo convinti che nasciamo buoni in un mondo di buoni che diventeremo migliori per forza di cose, allora sì, ha ragione Papa Francesco, allora è una corbelleria la confessione, Gesù Cristo è morto per scena, l'eucarestia è un a memoria, il matrimonio a tempo.

Luisa ha detto...

Sul vescovo di Padova che è pronto a fare tanti passi indietro...la reazione di Tosatti:

http://www.lastampa.it/2015/12/01/blogs/san-pietro-e-dintorni/padova-cipolla-e-lappeasement-ENKS5wAapDV8EJXxgWtFIK/pagina.html

Anonimo ha detto...

http://vigiliaealexandrinae.blogspot.it/2015/12/soli-deo-placere-cupiens-sulla.html?spref=fb

Luisa ha detto...

Segnalo anche la reazione del card. Burke all`articolo di p.Spadaro che su Civiltà Cattolica dà per acquisita la "famosa" via del discernimento:

http://www.ncregister.com/daily-news/the-truth-about-the-14th-ordinary-assembly-of-the-synod-of-bishops/#ixzz3t8wzOsLM

Anonimo ha detto...

Se ci sarà una risposta alla bella lettera, mi piacerebbe leggerla.

Marco P. ha detto...

Sottoscrivo la lettera del prof. Pasqualucci ed i commenti a sostegno dello stesso e della stessa.

Anonimo ha detto...

L'utilità della lettera di Pasqualucci, oltre che nei contenuti ineccepibili, sta proprio nel tono di grande rispetto con cui è formulata. Io ho firmato la petizione, naturalmente, ma dubito che sarei stata capace di cotanto equilibrio nell'esprimermi.
A qualcuno questa lettura servirà: magari non al vdR, troppo occupato in altre faccende per perder tempo con simili dottrinali quisquilie, ma certo al popolo cattolico.
humilitas

RAOUL DE GERRX ha detto...

Il n'y a rien à attendre de Bergoglio l’Orgueilleux, le Fourbe. Absolument rien. C'est un fils des ténèbres, un agent du diable auquel il est de plus en plus manifeste — pour qui a des yeux pour voir et des oreilles pour entendre — qu’il a vendu son âme.
Voyez le plaisir imbécile avec lequel il ridiculise, jour aprés jour, ceux qui ne pensent pas comme lui ; il y a plus de deux ans que cela dure.

C'est aussi le dernier pape. Après lui il n'y en aura pas d'autre. Sa mission — terrifiante — est d'accélérer la Fin et de jeter dans la confusion, à sa suite, les âmes qui se sont détachées du Maître et toutes celles qui refusent son Évangile.

Préparons-nous à cette Fin, qui sera aussi le renouvellement de ce monde. Dans la douleur pour la plupart. Dans la joie pour quelques-uns. 2017 sera sans doute l'année capitale.

marius ha detto...

Dixi et salvavi animam meam

Questa è la parte più importante, la cui utilità non è in discussione. È una questione di coscienza.

È un esempio per noi tutti affinché nel nostro piccolo facciamo altrettanto, se non col papa almeno con chi ci sta intorno.
Oltre a ciò resterà nella storia come uno degli ultimi documenti autenticamente cattolici, forse l'ultimo, quale tentativo estremo di coraggioso avvertimento prima dell'inevitabile disfatta.

marius ha detto...

@ Raoul

è proprio così.

mic ha detto...

Per Luisa e il riferimento all'ultima intervista di Burke

Intanto, da questo link è possibile risalire alle diverse interviste qui pubblicate e al pensiero del card. Burke sulla relatio finalis del Sinodo

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/09/cosa-fare-se-il-sinodo-prende-una.html

Un Cattolico Apostolico Romano ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Urgentissimo! ha detto...

@Josh: "davvero criptici i commenti oggi....sarà il gran caos che impera."

Il caos è sia nel diverso modo di esprimersi, sia nella diversa percezione della gravità della situazione.

@Irina: "nessuno ha della animosità verso la persona JMB, e tutti sono contenti di avere un papa ma ci sono errori che vanno corretti"

Non è animosità ma apprensione, inquietudine, grido di dolore. Prima feriscono la tua anima e poi ti vietano di gridare per il dolore. Come quei genitori che picchiano il bimbo che piange piuttosto che cercar di capire perché piange.

@Capreolus: "supplicare il papa Francesco I non solo che ritiri il suddetto MP, Mitis Judex, ma anche quei documenti del Concilio Vaticano II"

Mentre il Titanic affonda c'è gente a bordo che protesta perché le tendine degli oblò sono piene di polvere. Questo però non significa che chiunque stia protestando ha torto.

Anonimo ha detto...

Ha molto coraggio prof.Pasqualucci!
E molto amore per Cristo Nostro Signore!
Anch'io come lei mi offendo e soffro se vedo Nostro Signore ingannato dai suoi servi infedeli e nel caso in specie dal Suo vicario in terra.
Le sofferenze che costoro causano al Cristo sono anche le mie.

Anonimo ha detto...

Superstar:
http://www.imolaoggi.it/2015/12/01/bergoglio-star-il-papa-invita-7000-senzatetto-a-vedere-il-film-francesco/
http://www.imolaoggi.it/wp-content/uploads/2015/12/papa-bergoglio.jpg

Luisa ha detto...

Non solo superstar, ma anche popstar, il suo disco è stato presentato in Vaticano...sono arrivati a innestare parole di Bergoglio su della musica sacra, niente e nessuno, nemmeno il diretto interessato, li fermerà nella loro adulazione frenetica, se poi en passant possono lucrarci, perchè privarsene?
Si legge:
"Aquistando questo album parte dei profitti saranno donati ad un fondo di assistenza per rifugiati"
E il resto?

Luisa ha detto...

Non penso dire nulla di nuovo o offensivo se dico che Bergoglio con le sue parole e la sua azione semina CONFUSIONE e AMBIGUITÀ, se forse a lui piace quella confusione, la trova stimolante, ci sono Pastori che sentono il dovere di reagire, sono pochi ma esistono.
Il card. Sarah e mons. Schneider hanno rimesso "la chiesa in mezzo al villaggio" dopo le parole di Bergoglio nel tempio luterano quando ha risposto alla domanda di una signora sull`intercomunione, per lui in definitiva, non è sì, non è no, bisogna “parlarne con il Signore e andare avanti”.

E invece:

http://www.cooperatoresveritatis.net/it/eucarestia-solo-per-i-cattolici

Leggo:

"Per sapere se posso ricevere la Comunione, la questione non è tanto di parlare con il Signore, ma di essere in accordo con gli insegnamenti della Chiesa. La mia coscienza può dirmi: “Vai”, solamente quando è illuminata dalla Chiesa, la quale afferma che, per ricevere la Comunione, debbo essere in stato di grazia, senza peccato, avendo la fede cattolica. Non è un desiderio personale, neppure un dialogo personale con Gesù, a determinare se si può ricevere la Comunione nella Chiesa cattolica. Come possiamo sapere se il Signore ha davvero detto: “Vieni pure a ricevere il mio Corpo”? No, non è possibile. Una persona non può decidere per conto proprio se è in grado di ricevere la Comunione. Deve avere essere guidata dalla Chiesa, seguendo le sue leggi, ovvero: essere cattolica, in stato di grazia e legittimante sposato».

RR ha detto...

A proposito di Superstar, segnalo l'iniziativa :"Fiat Lux", che non è sponsorizzata dall'Enel, ma dal Vaticano: "spettacolo di luci per l'inaugurazione del Giubileo in P.zza S. Pietro, con fasci di luce proiettati sul Cupolone e la facciata della Basilica" (così, più o meno, alla radio, GR1, stamane).

Manco in una chiesa evangelica afroamericana del Sud dell'Alabama !

RR

Anonimo ha detto...

Ihhhh, quante storie, intanto ieri il cupolone era del tutto spento e faceva una sinistra impressione, sparito di fatto dietro alla facciata illuminata stagliata contro il cielo nero.....Rosa, di' la verità, sei andata a vedere il film e non me l'hai detto......fortuna che è stato tagliato, durava 4h, ma, versione cinematografica ridotta, 1h e mezzo, cmq. prodotto quasi interamente dalla rai coi nostri soldi del cannone, pardon canone, il primo è quello che userei volentieri contro la sede rai e certi giornalisti lechebabouche, verrà mandato in tv integrale, i.e. 4 puntate di 1h ciascuna, i primi mesi dell'anno prossimo, intanto i 7.000 di sala Nervi avranno goduto.......un po' meno i 6.700 rimasti senza ombrello, ma 'Il cielo è sempre più blu'......effettivamente noto una piazza desertificata più che deserta, almeno l'horribilis Ratzinger i 4 gatti ce li aveva sempre :o). Anonymous.

P.S. Eugenio l'eterno torna a repubica, pare che 3 o 4 Enrico siano andati a Canossa in saio e piedi scalzi e cenere a gogo sulla crapa ad implorare 'Torna, 'sta casa aspetta te'...

RR ha detto...

Anonymous,
non lo vedrei neanche se me lo regalassero per Natale ! Ma in genere non vedo mai o quasi mai films agiografici su pontefici e santi di oggi, nonchè "giusti tra le Nazioni". Seguo Manzoni: "Fu vera gloria ? ai posteri l'ardua sentenza". Però agli Invalidi sono andata, a rendere omaggio. In compenso ho visto l'ultima parte di "Hunger games" (piratato, sull'iPad, con mia figlia)ed andrò a vedere "La vera storia di Moby Dick", sempre con lei (alle amiche non interessa, e quindi va bene la mamma).
Il Cupolone era spento, pare, per le prove dello spettacolo "son et lumière". Sai, di questi tempi Roma ha bisogno di mettersi in mostra, le vecchie attrazioni non bastano più. C'è il fuggi fuggi generale e per il Ponte dell'Immacolata pare sia deserta.
Su Scalfari è come la Bonino, che in questi gg imperversa sulla Radio. Solo la "black Lady" ci salverà.
RR

Anonimo ha detto...

No, perché? Sarebbe un Natale alla Andersen, triste e tristo.....attendo Starwars, anche se trovo patetico Ford a questa età, non so, Mobydick è molto violento e sanguinoso, e non mi va di 'sti tempi. Film agiografici no, però Il cardinale (che mi ricorda qualcuno e mi fa sospirare) e Io confesso sono 2 capolavori, oltre ai deliziosi film di Don Camillo, ma non ci son più i preti e cardinali di una volta, forse non c'è più neanche quella volta.....Roma deserta? Niente dindini al ponte dell'Immacolata? Pensare che non no ho perso uno quando c'era chi c'era, ma parlo del medioevo, per il ponte andiamo in Slovenia, tutti i colleghi ed io, speriamo in bene.....ci sono delle news che non possiamo mandare e bisogna stare sul pezzo e sul posto.Wish me luck! Anonymous.

Luisa ha detto...

Il film sul papa suoerstar è sponsorizzato e finanziato da Mediaset, dunque dalla famiglia Berlusconi, Sivio Berlusconi è molto fiero di poter vendere questo prodotto italiano in tantissimi Paesi...

RR ha detto...

La Mediaset non è un'impresa di beneficenza, ma è un'azienda commerciale nel settore "show biz". Che cosa c'è oggi più "show biz" se non il VdR ? Quindi...
A me non scandalizza nè la Mediaset, nè Berlusconi, che è pur sempre un imprenditore, scandalizza chi ha autorizzato questo film, chi non fa nulla per evitare l'idolatria di un uomo, che si finge umile, mentre è arrogante e presuntuoso quant'altri mai.
Pio XII resistette molto alla richiesta della TV di riprenderlo, e quando lo fece, fu solo per riprese nei Giardini vaticani, non certo per un film su se stesso. Credo che anche GXXIII e Paolo VI avrebbero espresso apertamente il loro rifiuto e diniego e non avrebbero concesso l' "imprimatur", se così vogliamo dire.
Comunque potrebbe essere un grosso "flop", visto la marea di film più interessanti appena usciti e che usciranno nei prossimi giorni nelle sale. Vedremo i dati del botteghino questo lungo weekend, perchè, VdR o non VdR, i conti bisogna farli tornare.
RR

RR ha detto...

Anonymous,
che ci vai a fare in Slovenia, un altro paese artificiale ?
Se vado a vedere La vera storia di MD, è perchè sembra un film epico, non politically correct, senza donne o blacks irrealistici "salvatori del mondo".
Che poi appunto in realtà la donna più influente e il black più potente ci stanno precipitando nel baratro. Coadiuvati da chi, invece, dovrebbe tuonare loro contro un giorno sì ed un altro pure.
Rr

Luisa ha detto...


"A me non scandalizza nè la Mediaset, nè Berlusconi, che è pur sempre un imprenditore, scandalizza chi ha autorizzato questo film, chi non fa nulla per evitare l'idolatria di un uomo, che si finge umile, mentre è arrogante e presuntuoso quant'altri mai."

Mediaset fa il suo lavoro, ha annusato odore di soldoni e investe, come te Rosa penso che quel che è scioccante è che non ci sia nessuno in Vaticano che abbia il coraggio di dire a Bergoglio e alla sua corte adorante che il troppo storpia sempre di più, quanto all`"umiltà" di Bergoglio, chi osa ancora parlarne?

Josh ha detto...

@Urgentissimo

"Mentre il Titanic affonda c'è gente a bordo che protesta perché le tendine degli oblò sono piene di polvere. Questo però non significa che chiunque stia protestando ha torto."

Ribadisco che il Prof. Pasqualucci ha trattato, e continua a farlo, il problema deriva della chiesa in modo completo, incisivo e ampio, e non si è certo soffermato solo su "tendine impolverate" o su fattori secondari, ma sempre sulle cause prime.

Immagino stavolta volesse concentrarsi solo su un punto e non riscrivere per intero la sua opera omnia.