La vita è sacra! Lo Stato non è il padrone della vita umana, ma ha il dovere di tutelarla e difenderla.
La persona e la vita innocente sono indisponibili ad un diritto positivo relativista e nichilista, che subordina la dignità della persona umana ad una visione antropologica riduttiva, efficientista e materialista.
Una visione che pone uno strapotere dello Stato sulla persona, in senso eugenetico, strumentale, efficientista. Si nega all’ uomo il suo valore di fine e non di mezzo negando la sua dimensione ontologico metafisica.
No alla Statolatria alla hybris di un potere legislativo che si pone contro il diritto naturale e la legge naturale con un mero nichilismo giuridico, onnivoro, autocratico, agathofobico, alethofobica ed alethicida. “Non videtur esse lex quae iusta non fuerit!” (S.Agostino, De Libero Arbitrio, II, 5, 11).
Chi ricorre all’eutanasia non coglie nella malattia inguaribile o nella morte dolorosa una chiamata di Dio - misteriosa fin che si vuole, ma reale - a unirsi a Cristo nel mistero della sua Croce. Se la fede nel Crocifisso viene meno, l’uomo non riesce più a percepire il carattere immorale dell’eutanasia.
Le nostre sono riflessioni di etica cristiana, fanno esplicito riferimento alla vita umana come dono di Dio e compito da Lui affidato all’uomo libero, e acquistano tutta la loro urgenza in una prospettiva di fede che sa scoprire e ammirare nell’essere umano - chiunque sia e comunque si trovi - la testimonianza visibile dell’amore di Dio Creatore e Padre, quasi il “sacramento” della Sua presenza: nessun altro titolo fonda così radicalmente la dignità dell’uomo e può pretendere forza superiore nell’esigerne il rispetto assoluto.
L’inaccettabilità dell’eutanasia trova una sua giustificazione razionale anche alla luce delle inevitabili e inquietanti conseguenze che deriverebbero da una sua legittimazione. In particolare si avrebbe un radicale capovolgimento del compito del medico, che si fa collaboratore della morte e non più servitore della vita. Verrebbe gravemente turbato il rapporto che si instaura tra i malati, i parenti e il medico: alla fiducia subentrerebbero la diffidenza, il dubbio, la paura.
Viktor Frankl, il famoso psichiatra, ha scritto: “Il medico non è mai autorizzato a decidere sul valore o disvalore di una vita umana. La società gli ha dato semplicemente l’incarico di aiutare il malato, di lenirgli le sofferenze quanto più è possibile, di assisterlo se non lo può guarire.
Se i pazienti e i loro congiunti non fossero fin dal principio convinti che il medico si assume esattamente e alla lettera questo mandato, la loro fiducia in lui sarebbe scossa per sempre.
In caso diverso, un malato non sarebbe mai sicuro di trovarsi di fronte a un medico che cerca di aiutarlo o invece a un carnefice che cerca di sopprimerlo
Contro il novello “Action T4”.
In primo luogo venne stabilita la sede dell'organizzazione. A Berlino, al centro dell'elegante quartiere residenziale di Charlottenburg, venne espropriato un villino di proprietà di un ebreo. Lo stabile si trovava al civico numero 4 della Tiergartenstrasse. Proprio da questo indirizzo fu ricavato il nome in codice per l'operazione di eutanasia: "Aktion T4". 1. Coloro che erano stati selezionati per l'eutanasia venivano prelevati dagli istituti in cui erano internati e trasportati nei centri di eutanasia. 2. La sede dell'operazione eutanasia in Tiergartenstrasse 4
“Nec Laudibus, Nec Timore”.
“Noi siamo incudine e non martello. Rimanete forti e irremovibili come l’incudine sotto l’imperversare dei colpi che si abbattono su di noi, nella dedizione sconfinata al popolo e alla patria. Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini”.
“Il buon Dio mi ha dato un incarico per il quale era mio dovere chiamare nero il nero e bianco il bianco. Voi stavate con me e i potenti di allora sapevano che il popolo e il vescovo della diocesi di Münster erano un’unità indissolubile e che, se avessero usato violenza contro il vescovo, sarebbe stata l’intera diocesi a sentirsi colpita. È questo ciò che mi ha protetto e mi ha dato forza interiore e ha rafforzato la mia speranza”. (Clemens August von Galen)
Chi ricorre all’eutanasia non coglie nella malattia inguaribile o nella morte dolorosa una chiamata di Dio - misteriosa fin che si vuole, ma reale - a unirsi a Cristo nel mistero della sua Croce. Se la fede nel Crocifisso viene meno, l’uomo non riesce più a percepire il carattere immorale dell’eutanasia.
Le nostre sono riflessioni di etica cristiana, fanno esplicito riferimento alla vita umana come dono di Dio e compito da Lui affidato all’uomo libero, e acquistano tutta la loro urgenza in una prospettiva di fede che sa scoprire e ammirare nell’essere umano - chiunque sia e comunque si trovi - la testimonianza visibile dell’amore di Dio Creatore e Padre, quasi il “sacramento” della Sua presenza: nessun altro titolo fonda così radicalmente la dignità dell’uomo e può pretendere forza superiore nell’esigerne il rispetto assoluto.
L’inaccettabilità dell’eutanasia trova una sua giustificazione razionale anche alla luce delle inevitabili e inquietanti conseguenze che deriverebbero da una sua legittimazione. In particolare si avrebbe un radicale capovolgimento del compito del medico, che si fa collaboratore della morte e non più servitore della vita. Verrebbe gravemente turbato il rapporto che si instaura tra i malati, i parenti e il medico: alla fiducia subentrerebbero la diffidenza, il dubbio, la paura.
Viktor Frankl, il famoso psichiatra, ha scritto: “Il medico non è mai autorizzato a decidere sul valore o disvalore di una vita umana. La società gli ha dato semplicemente l’incarico di aiutare il malato, di lenirgli le sofferenze quanto più è possibile, di assisterlo se non lo può guarire.
Se i pazienti e i loro congiunti non fossero fin dal principio convinti che il medico si assume esattamente e alla lettera questo mandato, la loro fiducia in lui sarebbe scossa per sempre.
In caso diverso, un malato non sarebbe mai sicuro di trovarsi di fronte a un medico che cerca di aiutarlo o invece a un carnefice che cerca di sopprimerlo
Contro il novello “Action T4”.
In primo luogo venne stabilita la sede dell'organizzazione. A Berlino, al centro dell'elegante quartiere residenziale di Charlottenburg, venne espropriato un villino di proprietà di un ebreo. Lo stabile si trovava al civico numero 4 della Tiergartenstrasse. Proprio da questo indirizzo fu ricavato il nome in codice per l'operazione di eutanasia: "Aktion T4". 1. Coloro che erano stati selezionati per l'eutanasia venivano prelevati dagli istituti in cui erano internati e trasportati nei centri di eutanasia. 2. La sede dell'operazione eutanasia in Tiergartenstrasse 4
“Nec Laudibus, Nec Timore”.
“Noi siamo incudine e non martello. Rimanete forti e irremovibili come l’incudine sotto l’imperversare dei colpi che si abbattono su di noi, nella dedizione sconfinata al popolo e alla patria. Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini”.
“Il buon Dio mi ha dato un incarico per il quale era mio dovere chiamare nero il nero e bianco il bianco. Voi stavate con me e i potenti di allora sapevano che il popolo e il vescovo della diocesi di Münster erano un’unità indissolubile e che, se avessero usato violenza contro il vescovo, sarebbe stata l’intera diocesi a sentirsi colpita. È questo ciò che mi ha protetto e mi ha dato forza interiore e ha rafforzato la mia speranza”. (Clemens August von Galen)
Τό γάρ Άληθές ούδεποτε έλέγχεται! Πλατονος (solo la verità non si confuta mai), Γοργιας, 473; η Ού μέν οΰγ τή άληθεί, δύνασαι άντιλέγειν, έπεί Σωκράτει γε ούδέν χαλεπόν (Socrate può essere confutato: non la verità che trascende lui e tutti) Πλατονος, Σιμποσιον, 201C.
“La scienza e la tecnica, preziose risorse dell'uomo quando si pongono al suo servizio e ne promuovono lo sviluppo integrale a beneficio di tutti, non possono da sole indicare il senso dell'esistenza e del progresso umano. Essendo ordinate all'uomo da cui traggono origine ed incremento, attingono dalla persona e dai suoi valori morali l'indicazione della loro finalità e la consapevolezza dei loro limiti. Sarebbe, perciò, illusorio rivendicare la neutralità morale della ricerca scientifica e delle sue applicazioni; d' altro canto non si possono desumere i criteri di orientamento dalla semplice efficienza tecnica, dall'utilità che possono arrecare ad alcuni a danno di altri o, peggio ancora, dalle ideologie dominanti. Pertanto la scienza e la tecnica richiedono, per il loro stesso intrinseco significato, il rispetto incondizionato dei criteri fondamentali della moralità: debbono essere cioè al servizio della persona lacerna, dei suoi diritti inalienabili e del suo bene vero e integrale secondo il progetto e la volontà di Dio” . Donum vitae n. 2
“Non il vivere secondo scienza permette di agire bene e di essere felici, né il vivere secondo tutte le altre scienze, ma secondo una soltanto quella del bene e del male... Una scienza che ha il compito di giovarci. Se questa venisse meno, sparirebbe per noi la possibilità che ciascuna di queste azioni venga condotta bene e utilmente ...” Platone, Carmide, 174, B-D
Ma ciò che è tecnicamente possibile non è per ciò stesso moralmente ammissibile.(CDF, Donum Vitae, 4)
Nessuna circostanza, nessuna finalità, nessuna legge al mondo potrà mai rendere lecito un atto che è intrinsecamente illecito, perché contrario alla Legge di Dio, scritta nel cuore di ogni uomo, riconoscibile dalla ragione stessa, e proclamata dalla Chiesa.(Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, 62)
Domenico Pennino su Fb
18 commenti:
Da non mancare:
http://lanuovabq.it/it/linconsistenza-morale-di-elisabetta-ii-muta-nello-scempio
LNBQ, Paolo Gulisano, L'inconsistenza morale di Elisabetta II, muta nello scempio
ATTUALITÀ26-04-2018
Nessuna parola è stata spesa da parte di Elisabetta II per il suo piccolo suddito. Ha mostrato tutta la fragilità della sua dinastia, che tre secoli fa venne messa sul Trono da una classe dirigente avida e rapace. Oggi questo potere che si esprime in ambito anche giudiziario, non intende certo farsi mettere in discussione.
TeleMaria 047 - Dio, Patria, Famiglia - In data 14 aprile 2018, organizzata dall'Associazione ORIENTE OCCIDENTE, in Ancona si è svolta la Conferenza di MAURIZIO BLONDET sul tema: "Che cosa trattiene il mistero d'iniquità? Katechon e combattimento per arrestare il piano volto ad abolire l'Eucarestia".
https://www.youtube.com/watch?v=AkxMdUnOFOc
Al di sopra di ogni sopra
http://www.iltimone.org/news-timone/rigettato-lappello-alfie-non-puo-andare-ne-roma-ne-casa/
Bisognerebbe che TV e stampa facessero un gran baccano ma non succede
Lo vogliono ammazzare ?
A loro piace così e se non cominciamo a dire basta , da noi sara' lo stesso ( vedi la vicenda del catellone che si doveva riuscire a far immediatamente ripristinare )!
http://blog.messainlatino.it/2018/04/ore-23-i-primi-traditori-svelano-il.html
Il cartellone ritornerà... Per le prossime settimane è organizzata una campagna di "camion vela" in varie città.
Queste manifestazioni mediatiche toccano la 'pancia' della gente. Alla fine serbono per attirare l'attenzione ma se quedta non è incanalata nella maniera giusta lasciano il tempo che trovano. Certo fanno scalpore e dunque fanno sì che se ne parli. Ma il vero problema è che certe verità fondanti non fanno più parte del sentire comune perché mancano le voci educanti e la Chiesa docente.
Se pensiamo, ad esempio, che ad una trasmissione come Matrix invitano Cecchi Paone e altri come lui, qual è il messaggio che prevale nella Massa anestetizzata e manipolata da tutti gli ambiti formativi ed educativi capillarmente okkupati dalla cultura nichilista?
Come mai l'arcivescovo di Liverpool Mac Majin, ieri 25 aprile, dopo l'udienza del mercoledì e dopo aver parlato col papa, ha rilasciato una dichiarazione sul caso di Alfie che è nient'altro che un endorsement ai medici e ai giudici inglesi?
Le serment d'Hippocrate ? Mais c'est pour les attardés mentaux ! Soyons MODERNES, que diable !
Esattamente ed e' per queste che grazie a voi bloggers le nostre flebili voci , unite alle vostre , cercano in tutti i modi di ribadire la verita' . In Tv oramai non si puo' seguire nemmeno il Rosario , una S. Messa ( che dire di un Sacerdote che esordisce :" Buongiorno benvenuti .....(e che e' uno spettacolo !? Va ora in onda...!?) , su SAT 2000 c'era in corso la catechesi di Marinella Perroni ( percio'...)
Maria Guarini ha detto: "Ma il vero problema è che certe verità fondanti non fanno più parte del sentire comune perché mancano le voci educanti e la Chiesa docente".
ESATTO! Questo è il problema essenziale. Bisogna adottare una visione a lungo termine sul piano culturale.
Se mi permette uno sfogo, posso dire che è ormai un decennio che tento di mettere insieme un gruppo di ricercatori, bussando a tutte le porte "dottrinalmente degne" (almeno apparentemente), cui la presenza in istituzioni vaticane come ricercatore (fino al 2012) favoriva l'accesso. Niente da fare! Possibile che non si trovi nessuno che, oltre a concedere una pacca sulla spalla, per quanto sincera, capisca che ci vuole anche un po' di pecunia, per dare la possibilità ai ricercatori di svolgere il loro lavoro? Non si può fare tutta la vita i volontari.
In sintesi quello che ho constatato ovunque mi sia rivolto, è, da un lato, il "fate voi laici" (anche nei migliori casi) e, dall'altro, il prevalere di logiche inestricabilmente campanilistiche, quando non para-settarie. Si inizia con i sorrisi e le strette di mano, qualche promessa e poi già al secondo giro tutto precipita in un ginepraio di gestioni e personalismi incapaci di mostrarsi veramente cattolici, ossia super partes. E intanto gli anni passano a cinquine, come fossero secondi, e il capitale investito in tanti anni di studio e sacrifici inevitabilmente viene sprecato. Che amarezza, mentre tutto crolla intorno!
Il governo della Baviera ha decretato che da giugno ogni edificio dell'amministrazione pubblica dovrà esporre una croce. La decisione è stata seguita da reazioni furibonde dell'oligarchia mediatica.
https://gloria.tv/article/1zn8snaXLA4r3bT8EjuN9SBsP
Se molti diranno NO , altri devono dire SI !
X Irina
sulla presunta inconsistenza morale, se a suo agio con la lingua inglese, consiglio il libro The keys and the kingdom di C.Pepinster, molto esaustivo.
Ma tanto lei fra qualche giorno indosserà un elegante vestito color confetto e parteciperà, borsetta al braccio e aria di bisnonna appagata, alla presentazione al popolo bue dell' ennesimo nipotino. Che gliene importa del resto del mondo? Mi sembra evidente...nulla.
Tornando a noi :
teniamo occhi e orecchie bene aperte , ricordiamoci di restare uniti e all'occorrenza di alzare la voce :
VERSO UNA CENSURA VIOLENTA E DRAMMATICA - Alberto Bagnai, Marcello Foa, Vladimiro Giacché
https://www.youtube.com/watch?v=SPakayBRjac
@Anonimo
26 aprile 2018 13:18
Grazie per la segnalazione.
Ci siamo: la UE crea una rete di censori. La libertà d’opinione è in pericolo!
http://blog.ilgiornale.it/foa/2018/04/27/ci-siamo-la-ue-crea-una-rete-di-censori-la-liberta-dopinione-e-in-pericolo/
Tutto questo, in realtà, come ripeto da tempo, ha un solo scopo: legittimare l’introduzione della censura, limitare l’impatto e la diffusione di idee non mainstream, naturalmente negando che di censura si tratti.
Marcello Foa
Giovanni Marcotullio
Una volta quando nascevano gli eredi al trono i sovrani facevano grazia ai delinquenti. Ora neppure fanno giustizia agli innocenti.
Terminate quella dinastia regale da telenovela.
Ma la facevano perché, tenendo saggiamente il phthonos theo'n, cioè l'iradiddio, in poche parole, sapevano di dover riversare almeno una piccola parte della propria felicità sugli altri, cioè i sudditi Questi invece dimostrano di essere non solo egoisti, ma anche ignoranti.
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