Il sito statunitense “LifeSiteNews” promuove un appello, ripreso da numerosi siti cattolici, firmato da numerose personalità del mondo accademico, religioso e culturale, rivolto ai cardinali della Chiesa romana perché consiglino il Pontefice regnante di ritirare dal Catechismo la variazione aggiunta qualche giorno fa in tema di pena capitale. Anche noi lo riproponiamo ai nostri lettori insieme alla lista dei primi firmatari, tra cui la mia.
Nota: gli studiosi, sacerdoti e laici, che desiderino firmare l'Appello possono presentare il loro nome e le credenziali a questo indirizzo email: appealtocardinals@gmail.com. Una volta verificati, i nomi verranno aggiunti all'elenco dei firmatari.
Papa Francesco ha modificato il Catechismo della Chiesa cattolica nel senso che «la pena di morte è inammissibile perché attenta all'inviolabilità e alla dignità della persona ». Questa affermazione è stata compresa da molti, sia dentro che fuori la Chiesa, come un insegnamento che la pena capitale è intrinsecamente immorale e quindi è sempre illecita, anche in linea di principio.
Sebbene nessun cattolico in pratica sia obbligato a sostenere l'uso della pena di morte (e non tutti i sottoscrittori la sostengono), insegnare che la pena capitale è sempre un male intrinseco contraddirebbe la Scrittura. Che la pena di morte possa essere un mezzo legittimo per assicurare la giustizia retributiva è affermato in Genesi 9: 6 e in molti altri testi biblici, e la Chiesa sostiene che la Scrittura non può insegnare l'errore morale. La legittimità in linea di principio della pena capitale è anche insegnamento coerente del magistero per due millenni. Contrastare la Scrittura e la tradizione su questo punto metterebbe in dubbio la credibilità del magistero in generale.
Preoccupati per questa grave e scandalosa situazione, desideriamo esercitare il diritto affermato dal Codice di diritto canonico della Chiesa, che al canone 212 afferma:
Pertanto il sottoscritto formula il seguente appello:
Sebbene nessun cattolico in pratica sia obbligato a sostenere l'uso della pena di morte (e non tutti i sottoscrittori la sostengono), insegnare che la pena capitale è sempre un male intrinseco contraddirebbe la Scrittura. Che la pena di morte possa essere un mezzo legittimo per assicurare la giustizia retributiva è affermato in Genesi 9: 6 e in molti altri testi biblici, e la Chiesa sostiene che la Scrittura non può insegnare l'errore morale. La legittimità in linea di principio della pena capitale è anche insegnamento coerente del magistero per due millenni. Contrastare la Scrittura e la tradizione su questo punto metterebbe in dubbio la credibilità del magistero in generale.
Preoccupati per questa grave e scandalosa situazione, desideriamo esercitare il diritto affermato dal Codice di diritto canonico della Chiesa, che al canone 212 afferma:
§2. I fedeli hanno il diritto di manifestare ai Pastori della Chiesa le proprie necessità, soprattutto spirituali, e i propri desideri.Siamo guidati anche dall'insegnamento di San Tommaso d'Aquino, che afferma:
§3. In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l'integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l'utilità comune e la dignità della persona.
"Quando ci fosse un pericolo per la fede, i sudditi sarebbero tenuti a rimproverare i loro prelati anche pubblicamente" e, citando Agostino (Glossa ordinaria su Galati, 2, 11), prosegue: "Pietro stesso diede l'esempio ai superiori di non sdegnare di essere corretti dai sudditi, quando capitasse loro di allontanarsi dalla retta via". ( Summa Theologiae, Parte II-II, Domanda 33, Articolo 4, ad 2)
Alle reverendissime eminenze, i cardinali della santa Chiesa romana.Elenco dei firmatari
Dal momento che è una verità contenuta nella parola di Dio, e insegnata dal magistero ordinario e universale della Chiesa cattolica che i criminali possono legittimamente essere messi a morte dal potere civile quando ciò sia necessario per preservare il giusto ordine nella società civile, e dal momento che il presente pontefice romano ha più di una volta manifestato il suo rifiuto di insegnare questa dottrina, e ha invece portato una grande confusione nella Chiesa sembrando contraddirlo, inserendo nel Catechismo della Chiesa Cattolica un paragrafo che farà sì, e già sta facendo sì che molte persone, sia credenti che non credenti, suppongano che la Chiesa consideri, contrariamente alla parola di Dio, che la pena capitale è intrinsecamente malvagia, noi facciamo appello alle Vostre Eminenze affinché consiglino Sua Santità che è suo dovere porre fine a questo scandalo, e ritirare questo paragrafo dal Catechismo, e insegnare la parola di Dio senza adulterazioni; e osiamo dichiarare la nostra convinzione che questo è un dovere che Vi impegna seriamente, di fronte a Dio e di fronte alla Chiesa.
Hadley Arkes
Edward N. Ney Professor in American Institutions Emeritus
Amherst College
Joseph Bessette
Alice Tweed Tuohy Professor of Government and Ethics
Claremont McKenna College
Patrick Brennan
John F. Scarpa Chair in Catholic Legal Studies
Villanova University
J. Budziszewski
Professor of Government and Philosophy
University of Texas at Austin
Isobel Camp
Professor of Philosophy
Pontifical University of St. Thomas Aquinas
Richard Cipolla
Priest
Diocese of Bridgeport
Eric Claeys
Professor of Law
Mason University
Travis Cook
Associate Professor of Government
Belmont Abbey College
S. A. Cortright
Professor of Philosophy
Saint Mary’s College
Cyrille Dounot
Professor of Legal History
Université Clermont Auvergne
Patrick Downey
Professor of Philosophy
Saint Mary’s College
Eduardo Echeverria
Professor of Philosophy and Theology
Sacred Heart Major Seminary
Edward Feser
Associate Professor of Philosophy
Pasadena City College
Alan Fimister
Assistant Professor of Theology
St. John Vianney Theological Seminary
Luca Gili
Assistant Professor of Philosophy
Université du Québec à Montréal
Brian Harrison
Scholar in Residence
Oblates of Wisdom Study Center
L. Joseph Hebert
Professor of Political Science
St. Ambrose University
Rafael Hüntelmann
Lecturer in Philosophy
International Seminary of St. Peter
Fr. John Hunwicke
Priest
Personal Ordinariate of Our Lady of Walsingham
Robert C. Koons
Professor of Philosophy
University of Texas at Austin
Peter Koritansky
Associate Professor of Philosophy
University of Prince Edward Island
Peter Kwasniewski
Independent Scholar
Wausau, Wisconsin
John Lamont
Fellow of Theology and Philosophy
Australian Catholic University
Roberto de Mattei
Author
The Second Vatican Council: An Unwritten Story
Robert T. Miller
Professor of Law
University of Iowa
Gerald Murray
Priest
Archdiocese of New York
Lukas Novak
Lecturer in Philosophy
University of South Bohemia
Thomas Osborne
Professor of Philosophy
University of St. Thomas
Michael Pakaluk
Professor of Ethics
Catholic University of America
Claudio Pierantoni
Professor of Medieval Philosophy
University of Chile
Thomas Pink
Professor of Philosophy
King’s College London
Andrew Pinsent
Research Director of the Ian Ramsey Centre
University of Oxford
Alyssa Pitstick
Independent Scholar
Spokane
Donald S. Prudlo
Professor of Ancient and Medieval History
Jacksonville State University
Anselm Ramelow
Chair of the Department of Philosophy
Dominican School of Philosophy and Theology
George W. Rutler
Priest
Archdiocese of New York
Matthew Schmitz
Senior Editor
First Things
Josef Seifert
Founding Rector
International Academy of Philosophy
Joseph Shaw
Fellow of St Benet’s Hall
University of Oxford
Anna Silvas
Adjunct Senior Research Fellow
University of New England
Michael Sirilla
Professor of Dogmatic and Systematic Theology
Franciscan University of Steubenville
Joseph G. Trabbic
Associate Professor of Philosophy
Ave Maria University
Giovanni Turco
Associate Professor of Philosophy
University of Udine
Michael Uhlmann
Professor of Government
Claremont McKenna Collegre
John Zuhlsdorf
Priest
Diocese of Velletri-Segni
Dame Colleen Bayer DSG,
Founder, Family Life International NZ
James Bogle Esq., TD MA Dip Law, barrister (trial attorney), former President FIUV, former Chairman of the Catholic Union of Great Britain
Fr. John Boyle JCL
Judie Brown, President, American Life League
Fr. Michael Gilmary Cermak MMA
Fr. Linus F Clovis, Ph.D, JCL, M.SC., STB
Hon. Donald J. Devine, Senior Scholar, The Fund for American Studies
Dr. Maria Guarini, editor of the website Chiesa e postconcilio
John D. Hartigan, retired attorney and past member, Public Policy Committee of the New York State Catholic Conference
Dr. Maike Hickson, journalist
Dr. Robert Hickson, Retired Professor of Literature and Strategic-Cultural Studies
Fr. Albert Kallio, Professor of Philosophy at Our Lady of Guadalupe Monastery, New Mexico
Fr. Serafino M. Lanzetta STD
Dr. Robert Lazu, Independent Scholar and Writer
Dr. James P. Lucier, Former Staff Director, U.S. Senate Committee on Foreign Relations
Dr. Pietro De Marco, former professor of Sociology of Religion, University of Florence
Dr. Joseph Martin, Associate Professor of Communication, Montreat College
Dr. Brian McCall, Associate Dean for Academic Affairs and Associate Director of the Law Center, Orpha and Maurice Merrill Professor in Law, University of Oklahoma
Fr. Paul McDonald, parish priest of Chippawa, Ontario
Dr. Stéphane Mercier, former lecturer in Philosophy at the Catholic University of Louvain (Belgium)
Fr. Alfredo Morselli, SSL, parish priest in the diocese of Bologna
Maureen Mullarkey, Senior Contributor, The Federalist
Fr. Reto Nay
Dr. Claude E. Newbury M.B., B.Ch., D.T.M&H., D.O.H., M.F.G.P., D.C.H., D.P.H., D.A., M. Med; Former Director of Human Life International in Africa south of the Sahara
Giorgio Nicolini, Writer, Director of Tele Maria
Dr. Paolo Pasqualucci, retired Professor of Philosophy, University of Perugia, Italy
Prof. Enrico Maria Radaelli, Philosopher
Richard M. Reinsch II, Editor, Law and Liberty
R. J. Stove, Writer and Editor
Fr. Glen Tattersall, Parish Priest, Parish of Bl. John Henry Newman, archdiocese of Melbourne; Rector, St Aloysius’ Church
Dr. Thomas Ward, Founder of the National Association of Catholic Families and former Corresponding Member of the Pontifical Academy for Life
Fr. Claude Barthe, Diocesan priest
Donna F. Bethell, J.D. Washington, DC
Prof. Michele Gaslini, Professor of Public Law at the University of Udine
Brother Andre Marie, M.I.C.M., MA (Dogmatic Theology), Prior of Saint Benedict Center, New Hampshire
Fr. John Osman, diocese of Birmingham, England
Fr. Alberto Strumia, retired professor of Mathematical Physics, University of Bari, Italy
Guillaume de Thieulloy, PhD in political science, editor of the French Blog Le Salon Beige
Marco Tosatti, Journalist, Vatican observer
Christine Vollmer, former member of the Pontifical Council for Family and the Pontifical Academy for Life
19 commenti:
Sì peró non è che adesso si possono fare petizioni e raccolte firme ogni volta che il papa dice qualcosa.
Per quello che può servire sottoscrivo anch'io. per me va benissimo quello che ha codificato San Giovanni Paolo II°, per il resto questo può anche cambiare il Padre nostro, ma non mi cambia la vita
Figuriamoci se ai cardinali interessa il bene della chiesa... ci tengono solo alle loro prebende.
OT mancano dieci giorni alla visita del Papa in Irlanda, per lui
si prospetta un calvario
Tutto il fronte omosessualista, ben radicato nell'attuale esecutivo irlandese, e le componenti progressiste del cattolicesimo e dell'opinione pubblica locale, lo attendono al varco. Si moltiplicano sui media locali gli attacchi alla sua persona, accusata di non aver saputo gestire i casi di pedofilia e più in generale "gli abusi" in quel paese. Le accuse appaiono a questo punto chiaramente strumentali, ossia fatte per attaccare la Chiesa, che si vuole veder sparire completamente.
Non è chiaro se il Papa si rende conto della situazione. Forse no.
Ricattando la Gerarchia con la minaccia di non concorrere alle spese della Giornata Mondiale della Famiglia, il governo ha fatto sì che quest'ultima introducesse nel programma vari interventi dedicati ai problemi della "famiglia gay", insomma dedicati a sdoganare l'omosessualità, come voleva anche la componente deviata del clero, qui apertamente organizzata nella Association of the Catholic Priests of Ireland, non riconosciuta dai vescovi ma molto attiva sui compiacenti media. Alle organizzazioni LGTB non è stato tuttavia ancora concesso uno stand e la cosa ha suscitato il furore dei soliti noti, che stanno promuovendo una campagna per costringere gli organizzatori a concederlo.
Ma non si tratta solo della pedofilia e degli abusi, veri e presunti, passati e presenti.
L'offensiva laicista ha messo sotto accusa da tempo tutto il sistema assistenziale della Chiesa del passato ed esige vendetta per i suoi torti, spesso però inesistenti. Come nel caso delle c.d. "Lavanderie delle Maddalene", dove le suore accoglievano ragazze e donne diciamo difficili, a volte in cinta, e le ospitavano, esigendo però ovviamente disciplina e lavoro per mantenere la baracca. Le donne erano libere di andarsene quando volevano, molte di loro usufruirono delle "lavanderie" più volte. Adesso, "le superstiti" fanno le vittime. Oggi, si è criminalizzato tutto questo,nel colpevole silenzio dei vertici della Gerarchia attuale, che per debolezza non difende il buon nome della Chiesa, lasciando che si faccia di ogni erba un fascio. Si pretende che le donne fossero in quei luoghi trattate come schiave, sottoposte a lavoro "servile", e amenità di questo genere. Di abusi sessuali non c'è traccia ma ci ha pensato un noto film a inventarseli, qualche anno fa.
Altro fronte è quello delle adozioni degli illegittimi partoriti quasi sempre presso istituti di suore, appunto, poiché le puerpere venivano in genere cacciate di casa, e dati per ovvi motivi in adozione dalle suore stesse sotto nome falso anche per desiderio della madre naturale. Adesso, si vogliono rintracciare gli adottati o le madri di un tempo e si mette comunque sotto accusa tutto il sistema. Che certo sarà stato anche "ruvido", ma sempre caritatevole nei confronti delle donne in difficoltà, in relazione agli usi e costumi del tempo. Oggi del resto si partorisce da "madri singole", a (sontuose) spese dello Stato e ci troviamo il "gay marriage"...
Questi sono alcuni esempi (non sono tutti) di quello che si troverà di fronte il Papa,la cui visita durerà 36 ore.
scotus
Ad ognuno il suo
Le petizioni siamo costretti a farle per dovere nostro di cattolici cresimati e
militanti, mettendoci la faccia, visto che chi dovrebbe alzarsi in piedi ed intervenire in
maniera ufficiale per por fine
allo scempio continua a tenere la bocca chiusa.
Certo, incidono poco o nulla, dal punto di vista del governo della
Chiesa. Ma almeno fanno vedere che non tutti i cattolici si
sono rincitrulliti o vilmente prestati ad inghiottire le colombe
arrostite della falsa pastorale da cinquant'anni dilagante.
PP
Lo abbiamo detto mille volte, anche i cardinali dei dubbia su tutto il resto hanno sempre taciuto. Come se il solo problema fosse AL.
Non dovrebbero nemmeno essere sollecitati a parlare, dovrebbero sentire forte l'esigenza di alzare la voce in nome della fede di sempre.
Antonio
C'è possibilità di firmare?
Antonio
Nota: gli studiosi preti e laici che desiderano firmare l'Appello possono presentare il loro nome e le credenziali a questo indirizzo email: appealtocardinals@gmail.com. Una volta verificati, i nomi verranno aggiunti all'elenco dei firmatari.
@ Scotus 10:36
Preghiamo per l'incontro mondiale delle famiglie in programma a Dublino la prossima settimana (21-26 agosto 2018).
Preghiamo affinché si ribadisca l'unicità della famiglia naturale, marito-moglie e figli, e perchè si cerchi di comprendere le motivazioni che creano difficoltà nel formare nuove famiglie e nel mantenerle unite nel tempo. Non c'è spazio per altre tematiche. L'urgenza è questa.
Grazie Mic.
Antonio
Non servirà a granché, ma intanto il card. O' Malley ha scritto una lettera di 'scuse' perché NON andrà a Dublino per l'incontro mondiale delle famiglie, varie le motivazioni addotte, ma........non c'è spazio di discussioni per la pena di morte soltanto, mi pare assai grave la modifica passata sotto silenzio del Padre Nostro, che entrerà in vigore in Italia a partire da settembre, pare un fatto semantico,ma.......a me frega niente io la recito sempre a capo chino, mani giunte e in latino, però, piano piano, modifica dopo modifica, la distruzione avanza, si dessero una mossa 'sti principi della chiesa, non gliene importa proprio nulla della loro anima, eppure, vista l'età.....
Da bravi ecologisti, a Santa Marta la metteranno subito con la carta riciclabile insieme alla correzione filiale, a quella fraterna, etc. etc.
Giusto! Tanto vanno avanti ridendo di correzioni e appelli. Noi abbaiamo soltanto, loro fanno i fatti!!
Segnalo l'ultimo articolo postato oggi da Aldo Maria valli. Situazione esplosiva in Pennsylvania. Vengono tirati di mezzo i consiglieri del Papa. Cupich, Wuerl, Farrell, Tobin. Indirettamente anche Dolan. Tutti cardinali. È' l'inizio della fine di questo pontificato. Mentre il caso del Cile (dove comunque l'indagine statale sta per colpire il cardinale Ezzati, anche lui bergogliano) e' stato fatto passare sotto silenzio dalla stampa di regime allineata col Papa, la Pennsylvania rappresenta la fine del castello di carte di questo episcopato romano.
Il Papa pezzo per pezzo sta smontando l'insegnamento della Chiesa cattolica e lo stesso Vangelo: riabilita Giuda contravvenendo alle parole di Gesù in merito nel Vangelo; riabilita Lutero contravvenendo al Concilio di Trento e ricevendone la scomunica; per l'Eucaristia offre libera facoltà a semplici sacerdoti attraverso esame in foro interno (confessione) e non ai vescovi attraverso la l'istituto della Sacra Rota, di sanare lo stato di vita matrimoniale e di somministrare la S.Eucaristia a persone risposate civilmente, contravvenendo il mandato dato da Cristo a Pietro e così agli apostoli:"ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli e ciò che non scioglierai sulla terra non sarà sciolto nel regno dei cieli".
Pur dando per scontato che Papa Bergoglio e i bergogliani non lo terranno in alcun conto, l''Appello ai Cardinali' non è affatto inutile, serve a tenere sotto pressione i porporati (e chissà: qualcuno di loro potrebbe infine prendere coraggio): è comunque un preciso dovere da parte nostra (ho firmato anch'io), un dovere da compiere in ogni caso.
Ricordiamo anche le famose parole di San Roberto Bellarmino circa l'ipotesi di un Papa che tenti di distruggere la Chiesa:
«Com’è lecito resistere al Pontefice che aggredisce il corpo, così pure è lecito resistere a quello che aggredisce le anime o perturba l’ordine civile, o, soprattutto, a quello che tenta di distruggere la Chiesa. Dico che è lecito resistergli non facendo quello che ordina e impedendo la esecuzione della sua volontà: non è però lecito giudicarlo, punirlo e deporlo, poiché questi atti sono propri di un superiore»
('De Romano Pontifice', in Opera omnia, Milano 1857, vol. I, lib. II, c. 29).
E invece si, si possono e si devono fare queste petizioni e tutte le iniziative idonee a rendere pubblico l'anatema contro il Vangelo diverso che i modernisti ci vogliono imporre.
Perche' il papa non sta dicendo "una cosa", ma sta dicendo tante cose, da anni, nettamente contrarie al magistero infallibile bimillenario della Chiesa che rappresenta, allo scopo evidente di adeguarle al mondo e agli eretici, soprattutto protestanti.
Basti pensare alla gravissima profanazione dell'Eucarestia insita negli scandalosi accomodamenti e compromessi ecumenici sulla transustanziazione in occasione dei 500 anni della 'riforma' protestante e delle modifiche rituali in corso di concepimento.
Un adeguamento forzato ad un mondo sempre più perverso e sempre più facilmente manipolabile da un numero di persone sempre più basso e sempre più nemico del cristianesimo, in tutti i campi della nostra esistenza. Basta accendere la tv e girare per dieci minuti sui vari canali.
Così facendo l'attuale papa danneggia le fondamenta della Parola di Dio, cementate con il sangue di milioni di martiri e santi.
Porta nell'errore milioni di persone, illudendole di seguire la giusta via, ma allontanandole da essa; una guida cieca che porta nel burrone altri ciechi.
E' forse la cosa peggiore che un uomo di Cbiesa puo' fare, perche' i crimini ordinari (pedofilia, furti, concubinaggi, ecc) scandalizzano molto, ma non hanno l'altissima capacità di contaminare i fedeli che ha invece l'insegnamento erroneo, o eretico, o l'affermazione volutamente ambigua e maliziosa che precede e nasconde l'eresia, soprattutto quando e' pronunciata dalla più alta autorità della Chiesa.
Essa intacca il Cuore stesso della Parola e del Corpo di Cristo, che ce l'ha donata sacrificando Se Stesso e versando il Suo Sangue.
Ebbene, come dice San Paolo, sia anatema!
O almeno petizione firmata da laici che, contrariamente al sottoscritto, hanno la competenza, la scienza e il prestigio richiesti dal canone su citato.
questa petizione farà la fine dei dubia e delle correzioni filiali: nel cestino della carta straccia di Santa Marta. Già solo pensare di combattere la deriva con le armi della politica profana, dimostra il degrado a cui siamo arrivati. E' tutto inutile, i cardinali dormono e Bergoglio avanza come un rullo compressore. Nessuna soluzione verrà dagli uomini
Ma davvero i firmatari pensano di far cambiare idea a Bergoglio? Signori aprite gli occhi una volta per tutte: il Vangelo è stato modificato!
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