Traduzione completa, dall'originale tedesco [qui], dell’ultima intervista del Cardinal Müller al periodico cattolico tedesco Die Tagespost con la quale risponde sulla sorpresa causata dalla sua firma dell’Appello promosso da mons. Viganò [vedi anche qui qui]. Il cardinale ha già rilasciato altre interviste nelle quali osserva come le uniche obiezioni che gli stanno muovendo sono quattro parole in libertà, senza mai entrare nel merito della questione.
In seguito alla sorpresa causata dalla sua firma dell’appello promosso da Viganò, il Cardinal Müller risponde ai suoi critici
Eminenza, teme davvero che un governo mondiale sia in procinto di assumere il potere per mezzo di misure antidemocratiche, come afferma l'appello che Lei ha firmato?
Eminenza, teme davvero che un governo mondiale sia in procinto di assumere il potere per mezzo di misure antidemocratiche, come afferma l'appello che Lei ha firmato?
Chiunque non sia in grado di distinguere tra le opportunità e i rischi associati al fenomeno della globalizzazione non può vedere la realtà. Anche Papa Francesco si è opposto al neocolonialismo di quegli Stati e di quelle organizzazioni internazionali che obbligano i popoli poveri a praticare l’aborto, minacciando di ritirare i fondi destinati allo sviluppo se non cambiano atteggiamento. In Perù, quando il governo era in mano a Fujimori, io stesso ho parlato a uomini e donne che erano stati sterilizzati contro la loro volontà dopo che li si era ingannati con denaro e con false promesse sui benefici per la loro salute e per la loro felicità. Cos’ha tutto questo a che vedere col “complottismo”?
Ma non si è accorto che si pensa che l’appello contenga - almeno in certi punti - teorie complottiste? Ad ogni modo, si traggono conclusioni molto ampie senza alcuna prova.
Il mantra del complottismo è un pretesto da quattro soldi per fare titoloni e una tattica astuta per denunciare le persone che pensano con la propria testa. Quando un complottista denuncia un altro complottista di produrre informazioni false, a quale dei due dobbiamo credere?
Ma allora ci aiuti a capire. L’appello parla di forze interessate a diffondere il panico tra la popolazione, ma non viene presentata alcuna prova in proposito. Quali sono queste forze?
Dovete chiederlo agli autori. Mi pare che il testo non affermi che il coronavirus sia stato inventato per diffondere il panico, bensì che le misure prese per combatterlo devono essere indirizzate contro il virus senza metterci dentro interessi politici ed economici. Ad ogni modo, è stata diffusa pubblicamente la minaccia di sottoporre a vaccinazione obbligatoria 7 miliardi di persone - anche se i vari vaccini non sono ancora stati testati in modo sufficiente - e di privare dei loro diritti fondamentali i cittadini che si negheranno a farsi vaccinare. Nessuno può essere obbligato a credere che un gruppo ristretto di multimilionari “filantropici” possieda i migliori programmi per salvare il mondo per il mero fatto che essi siano stati capaci di accumulare ingenti fortune private.
Un altro problema è il seguente: una certa dose di sorveglianza pubblica è eticamente giustificata per prevenire il crimine e aiutare le indagini contro la criminalità, ma il controllo totale della vita privata non lo è affatto.
Tanto i governi di sinistra come quelli di destra, in tutto il mondo, stanno cercando risposte per affrontare una sfida senza precedenti provocata da una pandemia. Crede veramente che vogliano utilizzare questa crisi per limitare o abolire in modo permanente le libertà e i diritti civili?
Dovrei forse affermare, fidandomi ingenuamente e ciecamente delle autorità, che tutti sono ispirati dalle migliori intenzioni? Smettetela di osservare le cose solo da un punto di vista teutonico! L’America e la Cina si rinfacciano reciprocamente la colpa di questa situazione e forse stanno adottando misure che non hanno nulla a che vedere con la pandemia. Sfortunatamente in molti paesi gli interessi partigiani hanno ancora la priorità anche sulla pandemia stessa. Finora, in molte parti del mondo, il primato dell’etica sulla politica partigiana rimane una speranza pia.
La Conferenza Episcopale Tedesca ha preso le distanze dall’appello che Lei ha firmato. Il Suo successore alla cattedra episcopale di Regensburg si è allineato pienamente con questa posizione. Le posizioni interne della Chiesa non hanno alcun ruolo in questa critica. Ciò Le fa impressione?
Sarebbe stato molto più urgente che i vescovi tedeschi si fossero espressi in modo unanime a favore della nuova evangelizzazione delle loro diocesi - come vorrebbe Papa Francesco - o che avessero denunciato ad alta voce la persecuzione dei cristiani nel mondo, invece di scagliarsi come avvoltoi tutti insieme su un documento di tre pagine che non rappresenta certamente - come non la rappresentano nemmeno molti testi della Conferenza Episcopale Tedesca - l’ultima parola su questo tema, ma che è bensì un appello alla riflessione. Nessuno di questi miei colleghi vescovi si è degnato di parlarmi: preferiscono tutti fare riferimento a titoloni che gridano allo scandalo e far capire che tanto essere d’accordo con essi come confutarli sarebbe una perdita di tempo.
Il documento esprime giudizi su temi politici e spirituali e, firmandolo, Lei vi ha aderito nella sua totalità. La Sua adesione a queste tesi politiche non va al di là delle Sue competenze di vescovo?
Nemmeno una singola linea del documento è stata scritta da me. Ma finora sono 30.000 le persone che hanno supportato il concetto generale che emerge da esso, senza stare a pesare ogni frase col bilancino. Tra le persone che hanno contribuito a redigerlo vi sono anche fisici e altri scienziati. Ma anche il dibattito sull’etica dell’economia, della politica e della medicina fa parte del lavoro teologico, pur mantenendo il rispetto per l’autonomia dei vari settori secolari. Mi rifaccio qui al Concilio Vaticano Secondo e alla sua costituzione Gaudium et Spes, 36.
L’appello fa insistenza sull’autonomia della Chiesa. Lo Stato non deve violare il diritto di quest’ultima di celebrare messe pubbliche. Tuttavia i vescovi tedeschi - così come anche quelli di molti altri paesi del mondo - hanno manifestato il loro accordo esplicito con la proibizione temporanea dei servizi di rito pubblico, finalizzata alla lotta contro la pandemia. In che cosa vede la violazione dei diritti della Chiesa qui?
In Germania e altrove la libertà religiosa e l’autonomia della Chiesa nella sua vita spirituale e sacramentale possiedono uno status costituzionale e fanno parte dei diritti umani fondamentali. La Chiesa cattolica rispetta i poteri dello Stato finalizzati al bene comune e non pretende di essere uno Stato all’interno dello Stato. Ma lo Stato ha esclusivamente il diritto di esigere le misure di sicurezza strettamente necessarie nelle cerimonie religiose pubbliche; non ha alcun diritto di proibire la liturgia e i sacramenti in sé e per sé. Negli stati totalitari, le riunioni pubbliche sono attualmente consentite: solo i servizi di culto continuano ad essere proibiti - se dobbiamo credere a quanto riferiscono i mezzi di comunicazione. Se - nonostante i pericoli - si garantisce la sicurezza basica fisica e medica della popolazione, allora bisogna anche garantire, per esempio, che i moribondi non restino privi di aiuto spirituale. Oppure, se è possibile celebrare un matrimonio civile, non si riesce a capire perché non si può celebrare - tra le altre cose - anche un matrimonio in Chiesa. Dato che tutto è ormai politicizzato, nemmeno i pastori si rendono conto del paradosso presente nel tono di formule brutali come la seguente: “I battesimi, le confermazioni, le messe, i matrimoni - ossia, i mezzi di trasmissione sacramentale della grazia - sono proibiti”.
Firmerebbe di nuovo il documento?
Qualsiasi cosa Le risponda, ci sarà sempre un’orda di indignati che potrà abbeverarsi ai vari titoloni.
Il sensazionalismo mediatico non costituisce più un dibattito sui fatti, bensì, per alcune persone, non rappresenta ormai nient’altro che ciò che stavano aspettando per poter sfogare la loro necessità di esprimere la loro indignazione con accuse e insinuazioni assurde e per offrire e ricevere un appoggio di gregge alle altre persone che la pensano come loro. Chiunque accusa il prossimo di far parte di una “coalizione dell’irrazionalità” o di cose ancor più basse, dovrebbe in primo luogo cercare di refutare freddamente il documento con pochi argomenti razionali oppure lasciarlo cadere in una spirale di silenzio e di indifferenza. In questo caso la cosa migliore da fare è assumere come modello Papa Francesco, il quale, di fronte ad accuse di ben altro genere che egli considerava ingiustificate, ha sempre taciuto.
[Traduzione per Chiesa e post-concilio di Antonio Marcantonio]
25 commenti:
L'ultima frase è splendida . Essenziale ed esauriente,dice tutto e chi vuol capire capisca.
Effettivamente ha colpito anche me.
Città del Vaticano - Wojtyla è stato un Papa del popolo. Davanti alla tomba di San Giovanni Paolo II, Papa Francesco ha celebrato una messa per i cento danni dalla nascita del primo pontefice polacco della storia. Accanto a lui c'erano pochissime persone, per la maggior parte curiali di origine polacca e anche il cardinale Konrad Kraiewski, l'elemosiniere che ai tempi di Giovanni Paolo II era un giovane cerimoniere. Le qualità che Francesco ha messo in evidenza del suo precessore sono l'immersione nella preghiera, perchè senza preghiera un vescovo non è completo, la capacità di essere in mezzo al popolo e guidarlo e l'intuizione di avere unito il concetto di misericordia a quello della giustizia. [Ma non è l'insegnamento di sempre della Chiesa che Bergoglio ha abbandonato per fissarsi sulla misericordia?]
Con questa celebrazione San Pietro, in coincidenza con quanto accade nello Stato italiano, di fatto ha riaperto i battenti dopo il lockdown dovuto alla pandemia. La basilica da ora in poi sarà aperta a tutti i pellegrini e ai turisti, previo controllo della temperatura attraverso termoscanner e obbligo di indossare la mascherina. Tuttavia stamattina, alla messa di Papa Francesco, nessuno dei presenti la indossava, così come nessuno dei sacerdoti indossava i guanti di lattice che sono indicati come obbligatori nel dispositivo firmato tra la Cei e il Governo Conte.
https://www.ilmattino.it/primopiano/vaticano/papa_wojtyla_vaticano_papa_francesco_coronavirus_san_pietro_anniversario_messa-5234563.html
Disastro Magno
Leggo molti post pieni di entusiasmo per l'anniversario della nascita di Giovanni Paolo II.
Il suo fu un pontificato lungo e a dir poco disastroso, durante il quale promosse ogni sorta di eresia. Dai focolarini ai neocatecumenali, dalla Bose di Enzo Bianchi a Taizé, non c'è errore che con lui non abbia trovato spazio e riposo nella Chiesa. Parallela alla sua debole battaglia per i "princìpi non negoziabili" poi, c'era anche la sua scandalosa "teologia del corpo" con la quale innalzava la sessualità quasi a principio metafisico.
Applicò il Concilio e i suoi principi liberali, scomunicó Lefebvre, iniziò gli incontri di Assisi e tutte le schifezze che oggi vediamo compiute.
Eppure c'è chi lo difende mentre accusa Bergoglio; i soliti "conservatori" che stanno in mezzo senza schierarsi, quelli che Atanasio chiamava "i veri corruttori".
Quelli cioè che utilizzano la loro intelligenza per portare molti che sarebbero in grado di reagire, nelle file di un esercito che non ha nessuna intenzione di combattere.
https://www.youtube.com/watch?v=cFiVvnpZiHY&feature=youtu.be&fbclid=IwAR3hPz3twAVSj5s2PPlTrr-7xdrKTv0RhkP4m8HFp1f4HwKQ4C_Ll2kedQs
Abbiate la cortesia e pazienza di ascoltarlo, mi impressiona l'associazione Cristo e serpente che Bergoglio ha fatto pure in modo pubblico.Anche i testimoni di Geova avevano questo scopo, come Lutero e come tutti i movimenti eretici e non solo i Mazzini e Garibaldi. Kabala di piazzagate.
"... l'intuizione di avere unito il concetto di misericordia a quello della giustizia..."
Negli anni cinquanta abitavo a Roma, non lontano dal palazzo di giustizia conosciuto come Palazzo di Grazia e Giustizia e si parlava anche di Ministero di Grazia e Giustizia. Erano concetti saldati tra loro nella vita civile fin d'allora. Proprio non so dire da quando questi due concetti si fossero trovati così intimamente uniti da essere citati sempre insieme da chiunque. Forse era un retaggio di quei buoni parroci di un tempo che predicavano con vigore nelle loro chiese mezze sveglie e mezze addormentate.
La scandalosa "teologia del corpo" ha innalzato l'eros a discapito della carità: ora persino fra molti teologi e vescovi quando si parla di "amore" lo si considera sempre e soltanto come "eros" (o al limite come eros + carità).
Molti cattolici non capiscono più che cosa sia l' "amore" e ciò porta ad un generico buonismo...ma anche a giustificare (caso per caso) la fornicazione, l'adulterio, la sodomia, ecc.
Deleteria fu l'enciclica Deus Caritas Est di Benedetto XVI che, non pago della definizione di San Giovanni (DEUS CARITAS EST), arriva ad affermare che Dio è EROS E AGAPE.
Afferma inoltre che l'agape (=carità) sarebbe profondamente incompleta senza l'eros, ridicolizzando secoli di spiritualità cristiana ed il modo stesso in cui amano le anime del Paradiso.
È il mondo che considera l'eros l'unica forma di amore (o la più elevata e completa): ora "grazie" a Wojtyla ed a Ratzinger questa ideologia è stata sdoganata anche all'interno della Chiesa Cattolica!
ma il card. Mueller perché non entra nel merito delle critiche approfondite e ragionate che sono state fatte ad alcuni importanti testi del VAticano II?
E anche mons. Viganò perché non approfondisce le critiche che, praticamente da solo, ha avuto il coraggio di fare (finalmente) al Vaticano II? Ha giustamente criticato e denunciato papa Francesco per le coperture date a certi corrotti. Ma ne ha attaccato le eresie, sul piano dogmatico? Chiamando direttamente in causa il papa, visto che ne è l'autore?
Il card. Mueller continua poi a difendere papa Francesco, a prescindere.
i cento "danni ".
VOCE DAL SEN FUGGITA!
"LASPUS" .
Afferma inoltre che l'agape (=carità) sarebbe profondamente incompleta senza l'eros, ridicolizzando secoli di spiritualità cristiana ed il modo stesso in cui amano le anime del Paradiso.
Secondo me non bisogna dividere eros e agape; basta non confonderli e non considerare sempre peccaminoso l'eros (istinto iscritto nella legge naturale e da non confondere con l'amore carnale, che pur gli è connesso e da non disprezzare se non scade nell'erotismo persino a volte deviato), con quell'eccesso di moralismo privo di carità che attendibilmente ha determinato le reazioni che poi hanno deviato...
Sull'affermazione Dio eros e agape ho i miei dubbi. Vado a verificare...
Prima Santa Messa dopo tanti giorni.
Fuori dalla chiesa due educati signori mi invitano a stendere la mano per versare un po' di gel disinfettante, mi dicono di strofinarmi le mani e poi di prendere i guanti dal dispenser (non ho capito se disponibili in taglia unica o mescolati alla rinfusa: quelli che ho preso io erano piccoli e ho faticato un po' a calzarli). Mi misurano la temperatura: a posto. Entro. Niente acqua santa, sedie distanziate, panche con un unico posto consentito l'una. Mi metto defilato, temendo quello che potrà succedere. Il sacerdote ha la mascherina e non i guanti. Per poter far capire meglio le parole abbassa la mascherina sul mento.
Fino all'Agnus Dei tutto procede come al solito, escluso lo scambio della pace.
A quel punto il sacerdote mette i guanti e spiega come recarsi all'altare. Dice che bisogna rispettare le distanze, non è necessario inginocchiarsi (perchè?), consiglia di abbassarsi prima la mascherina perché poi bisognerà mostrare il palmo di una mano, ricevere l'Ostia Consacrata, spostarsi di lato, prendere l'Ostia e comunicarsi con l'altra mano e tornare al posto. Non un accenno all'essersi confessati o allo scrupolo di coscienza nel caso non lo si facesse da tempo. Tutti santi?
Tutti, tranne due, fanno come ha detto il celebrante. Sono rimasto al mio posto, ma non sono riuscito nemmeno a vivere la comunione spirituale... vedendo tutti gli altri (una ventina, alle sette del mattino) così tranquilli nell'attenersi alle indicazioni. Poi l'uscita: lì c'è un contenitore per i guanti usati. Ecco: tutti li hanno buttati lì.
Forse con qualche frammento di Presenza Reale dentro, se non già caduto prima in terra.
Nei casi in cui gli accidens di Nostro Signore fossero scampati dall'essere assunti senza essere in grazia di Dio, dall'amministrazione del sacramento tramite guanto monouso da parte del sacerdote, dall'irriverenza di aver sconsigliato di inginocchiarsi (non è necessario), dalla caduta accidentale e dal conferimento nel cestino in strada, c'è sempre il bar, riaperto, dove andare a fare colazione subito dopo la messa. Nemmeno cinque minuti dopo la mensa, è giusto che ci sia il caffè. Gesù ne viene sommerso... Eravamo cattolici.
La frase del Card. Muller: "in questo caso la cosa migliore da fare è assumere come modello Papa Francesco, il quale, di fronte ad accuse di ben altro genere che egli considerava ingiustificate, ha sempre taciuto".
Tacere. Se le accuse che mi rivolgono le considero ingiustificate, meglio stare zitti.
Io considero ingiustificate le accuse.
Io decido di tacere.
Io interpreto, io stabilisco che è "non necessario", "rigido" ciò che importa ad altri.
Io...
Tutto è riportato al soggetto. Al secondo me.
Senza oggettività Dio al più è una scusa. Anche per sentirmi "bravo", "a posto" e "giusto".
Consiglio a tutti di leggere i saggi di C.S.LEWIS "L'abolizione dell'Uomo" e "I QUATTRO AMORI". Sono davvero opere illuminanti.
Vorrei invitare per chi è possibile a leggere tre articoli - uno di A.Socci su lo straniero ""i contagi cinesi che hanno annichilito l'Italia - 2" - su intermultiplices una vox gli articoli di Mons. Williamson ""ritirare i ponti" e di Marcello Veneziani ""il distanziamento come malattia mentale"" non hanno nulla a che vedere con l'articolo in questione, ma è molto importante conoscere questi articoli.
In un mondo iper tecnologizzato come quello attuale, escludere l'ipotesi di trame da parte di gruppi di potere tanto potenti quanto senza scrupoli, appare un'idiozia talmente grande da essere indizio di un vero complotto, o di un pregiudizio.
La realtà è molto più complessa di quello che percepiamo ma chi è ideologizzato non lo sa, e di conseguenza può non considerare i punti di riferimento che non percepisce ma che la fede ci dice essere fonfamentali.
Cosicché dice cose sbagliate anche quando dice delle cose giuste. Il contesto delle ideologie infatti è sbagliato in se stesso.
Così l'anticomplottismo di chi è ideologizzato è la prova di un complotto ideologico, o di un pregiudizio.
Faccio un esempio: l'insistenza quasi ossessiva, e perciò ideologica, di certi Pastori nel condannare il "dogmatismo", come se oggi nella Chiesa vi fosse un pericolo dogmatista e non un pericolo opposto, fa pensare o di trovarsi a un pregiudizio da idealisti poco concreti, o a un SECONDO FINE.
E' come accadrebbe se un medico, davanti a una platea di persone anoressiche, parlasse con insistenza manicale dei pericoli della buona tavola!
Infatti se per dogmatismo si intende il voler separare i comandamenti dall'amore, occorre condannare il dogmatismo, ma oggi questo è un problema che non esiste. Se invece si vuole separare l'amore dai comendamenti, come se si potesse amare senza seguirli, allora è da condannare l'ANTI dogmatismo come un pregiudizio
Dopo Obamagate ora Bill Gates e aereo del sesso Lolita
https://translate.google.com/translate?hl=it&sl=en&u=https://www.thesun.co.uk/news/9765834/bill-gates-jeffrey-epstein-lolita-express/&prev=search
Approfitto del post di Anonimo delle 12.03 per consigliare, dello stesso autore un altro saggio molto interessante, dal titolo " Scusi, qual'è il suo Dio" ? Per quello che riguarda le citazioni del card. Muller di papa Francesco trovo incredibile che, della stessa persona, egli colga solo quanto detto su un argomento e non che, sul medesimo, ha avuto silenzi e/o comportamenti che significano esattamente il contrario. Proprio a proposito dell' aborto, per non parlare dell' omosessualità dove le contraddizioni non si contano. Tra lui ed il card Sarah fanno un bel "duetto", anche se Muller ha firmato la lettera di mons Viganò, ed ha espresso critiche in varie occasioni, egli è e rimane graniticamente un modernista, del versante tedesco della nefanda "teologia della liberazione", che legge sistematicamente la dottrina e la pastorale alla luce del CVII, di cui è figlio devoto. Il dissesto attuale è anche opera sua, rivendicata anche durante la sua "fase critica", quando ha definito la teologia della liberazione come teologia della Chiesa !
https://lacrunadellago.net/2020/05/15/la-legge-per-deportare-i-cittadini-americani-il-suo-numero-e-6666/
https://lacrunadellago.net/2020/04/08/lomsbisogna-andare-nelle-case-delle-famiglie-e-deportare-i-positivi/
Da articoli sopra e conferenze pubblicate:
La fondazione di Soros: abolire la famiglia
Sophie Lewis, in un articolo pubblicato da Open Democracy, una fondazione finanziata da George Soros, è proprio questo che suggerisce.
Il titolo dell’articolo indica chiaramente la via:”la crisi da coronavirus mostra che è tempo di abolire la famiglia.”
La Lewis sostiene in pratica che la famiglia non è più una istituzione da preservare nel nuovo mondo degenderizzato che sta nascendo.
“Ci sono diversi problemi con il discorso di stare a casa, come la mistificazione della coppia, la romanticizzazione della parentela, e il risanamento di uno spazio insicuro quale è la proprietà privata.”
La proprietà privata in questa società quindi non è un più un diritto imprescindibile, ma un elemento da eliminare. Per raggiungere l’abolizione della famiglia si deve passare dall’abolizione di questo diritto.
Senza l’abitare domestico, la famiglia viene conseguentemente privata delle sue radici.
Saranno le autorità a decidere discrezionalmente quali unità familiari preservare e quali no.
La Lewis fa capire che la priorità non va data ai bambini che potrebbero essere separati dai loro genitori, ma agli omosessuali e alle “persone femminilizzate.”
In questa visione distopica e schizofrenica della società, la famiglia “fa schifo, si basa sulle identità di genere, nazionalizza e divide in base alla razza.”
L’autrice dimentica che se non fosse stato per i modelli riproduttivi della famiglia tradizionale, probabilmente lei non sarebbe mai nata, e questa forse, secondo qualcuno, non sarebbe stata nemmeno una circostanza così nefasta.
@ Josh,
Bravo!
A proposito della distruzione della famiglia per lasciar spazio alle coppie o comunità omosessuali
Lewis è un cognome molto usato dagli ebrei americani e inglesi. Un altro più famoso ebreo, Karl Marx, sosteneva già nei suoi appunti giovanili (Tesi su Feuerbach) che la famiglia doveva essere "annientata" e dal punto di vista teoretico e da quello pratico, cioè eliminata come istituzione. Nel Manifesto del partito comunista, la stessa tesi è sviluppata più ampiamente, con l'applicare in modo assurdo all'istituto familiare lo schema della lotta di classe, come se il marito fosse il capitalista e la moglie uno "strumento di produzione", che si incita a ribellarsi in nome del libero amore. Engels, coautore, non era comunque ebreo, era il ricco erede, scapolo e libertino impenitente, di un magnate tedesco dell'industria tessile, che possedeva filande a Manchester, tra le operaie delle quali Engels si procurava anche parte delle sue amanti.
Queste folli e demenziali dottrine contro la famiglia non sono certo prerogativa dei soli ebrei rivoluzionari o dei loro epigoni arcobaleno o meno. Però è un fatto che la ricca e potente associazione del finanziere internazionale israelita Soros sembra particolarmente attiva nella battaglia per distruggere definitivamente la famiglia. E questo fatto getta pessima luce sulla componente liberale e progressista dell'ebraismo nel suo complesso, favorendo probabimente il diffondersi di sentimenti antisemiti, dei quali non si sente certamente il bisogno.
Quando Viganò nell'appello deplora esperimenti di ingegneria sociale ha ragione in pieno. Cfr poco sopra.
E ai 2 link infatti non sono parole di un complottista, ma dichiarazioni ufficiali anche di governatori, finite alle tv o quotidiani USA e non solo(linkati dentro gli articoli poco sopra) come nulla fosse.
Ovviamente le regioni rosse mettono subito in pratica...
https://larno.ilgiornale.it/2020/05/20/la-regione-toscana-vuole-laborto-fai-da-te-e-a-km-zero/?cli_action=1589987411.919
Bonaccini ha detto testuale testuale che agli albergatori gliel'ha detto chiaro.si fa come noi si vuole, e sono stati accaparati per i dissidenti e i bambini stile bibbiano, ops quest'ultima parte recita che sono positivi ai tamponi, per cui li preleveranno tutti di casa in casa, a tappeto.
https://lacrunadellago.net/2020/05/20/il-presidente-del-madagascarloms-mi-ha-offerto-20-milioni-di-dollari-per-avvelenare-la-cura-contro-il-covid/
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