Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 11 luglio 2024

Francia, incendio alla guglia della cattedrale di Rouen, la più alta di Francia

Simboli perenni oltre i miti della modernità. Purtroppo anche nella cattedrale di Rouen è in corso un incendio, divampato oggi. Il pensiero corre a Notre Dame [qui - qui - qui - qui] e malauguratamente a troppe altre Chiese in Francia [vedi a partire da qui]. Non ci sono più parole, solo dolore e indignazione per quanto sta avvenendo, nell'indifferenza dell'Europa ormai scristianizzata, tranne diverse oasi tradizionali, soprattutto proprio in Francia!

Francia, incendio alla guglia della cattedrale
di Rouen, la più alta di Francia


Un incendio è scoppiato sulla guglia della cattedrale di Rouen, in Normandia, dall'origine sconosciuta, mentre dei lavori erano in corso. Lo ha dichiarato il sindaco di Rouen Nicolas Mayer-Rossignol, con un post su X, pubblicando la foto di un pennacchio di fumo che fuoriesce dalle impalcature che circondano la guglia.
I vigili del fuoco e i servizi di soccorso hanno riferito che l'allarme è stato lanciato alle ore 12 e che "sono stati coinvolti 33 motori e 63 vigili del fuoco". Secondo la prefettura di Seine-Maritime, "l'incendio è scoppiato in cima alla guglia, che non è di legno ma di metallo ed è attualmente in fase di restauro". Secondo le prime informazioni ricevute dal ministero della Cultura, l'incendio è stato causato da una "cattiva gestione" del cantiere di restauro della guglia della cattedrale. Il governo francese non sa ancora se la struttura in legno sia stata colpita.
La cattedrale è stata prontamente evacuata e si è creato un perimetro di sicurezza, secondo la prefettura, che invita a "non recarsi sul posto per permettere ai servizi di emergenza di lavorare".
La cattedrale di Rouen e' una delle più grandi e sfarzose chiese gotiche di Francia. La sua Tour lanterne vanta il primato di avere la guglia - flèche, in francese - più alta del Paese e la terza d'Europa 96 metri dal suolo, che la rese l'edificio più alto del mondo fra il 1876 e il 1880. Dal 1862 è riconosciuta come monumento storico di Francia. È anche un luogo simbolo della storia francese: si trova a poca distanza dalla piazza del Mercato Vecchio, dove Giovanna d'Arco fu arsa viva. È stata ulteriormente resa famosa nel mondo con i dipinti dell'impressionista Claude Monet, che la raffigurò più di 50 volte.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

In questo pozzo senza fondo della decadenza bisogna mettere anche l'artigianato, in particolare, europeo che è  nato artistico e tale è  rimasto per secoli. Ora, con le macchine che sostituiscono tante mani grosse ma, alla bisogna, precise e lievi come piume,  quel loro tocco si va perdendo e nessuno più  lo impara, lo esercita, lo perfeziona. Quasi tutto, anche i minimi ingranaggi, è  prodotto dalle macchine e neanche c'è più  chi sappia adattare il pezzo o pezzetto prodotto in serie dalla macchina al corpo vivo di un muro, di una parete in legno o metallo lavorata un tempo dalle mani dell'uomo.
m.a.

mic ha detto...

Quando non ci si mette, oltre all'ingranaggio solo tecnico, la mano straniera, cioè "estranea" per cultura e per razza... perché le razze esistono, alla faccia del politicamente corretto e senza bisogno di sentirsi superiori: semplicemente 'diversi'. Perché la razza, se non sancisce una superiorità, segna tuttavia delle differenze.
Si parla tanto di "integrazione"; ma per questo ci vuole buona volontà - e anche sapere chi si è, da dove si viene e dove vuole anzi si deve andare (orientati al Signore) - ma con una identità precisa. Altrimenti siamo dei 'senza volto' oltre che condividere l'anonimato (dei 'senza nome') in una massa amorfa che gli invasori (che hanno un nome che è inutile io faccia qui) sommergeranno e sottometteranno con la loro 'dhimmitudine'...

Michele ha detto...

... naturalmente, come già per Nostre Dame, si parlerà di un accidentale fenomeno di autocombustione ...
Invece si tratta di uno dei primi effetti dei recenti risultati elettorali?

Anonimo ha detto...


In entrambi i casi (Notre Dame, Rouen) si stavano facendo lavori di restauro ed è scoppiato un incendio. Si parla di "cattiva gestione" dei lavori. Che significa? Il sospetto che questi incendi siano stati e siano dolosi è assai forte.
I più sospettati sono i musulmani. Ma l'odio anticristiano prospera anche nel politicamente corretto degli autoctoni, dei francesi etnici di sinistra, di tutto il fronte ateo e anticlericale, anticristiano ormai molto vasto, vasto come il loro corrotto modo di vivere.

Anonimo ha detto...

Effetto dei recenti risultati elettorali ? Purtroppo no. La devastazione di simboli cristiani e' piuttosto frequente al di la' delle Alpi. Solo che la televisione non ne parla. Nello stesso modo gli atti contro cimiteri ebraici sono in crescita. L'effetto dei risultati elettorali puo' pero' essere un fattore coadiuvante dei fenomeni stessi

Anonimo ha detto...

In Ucraina si farà ricorso anche a 15mila detenuti sul fronte di guerra.
A quando i pagliacci?

Anonimo ha detto...


# In Ucraina si arruolano anche i detenuti...Ironia fuori posto.

Per esser pignoli, li ha arruolati anche Putin. La stampa ne ha parlato ampiamente. Gli promettono la libertà se sopravvivono. Stalin fece lo stesso, su scala industriale. Aveva un bisogno disperato di carne da cannone dopo le disfatte iniziali contro i nazisti. Ma credo che sia un antico uso russo, sin dall'epoca degli zar. Qui con "detenuti" non si intendono quelli che violano la disciplina militare e vengono inquadrati in battaglioni di punizione. Si intendono i detenuti veri e propri, criminali di vario tipo, cui viene imposto un rapido addestramento militare.
A ben vedere, si tratta di un uso antico quanto la guerra, cui si ricorre in determinate circostanze.
Gli Spagnoli, quando conquistarono il Regno di Napoli, all'inizio del Cinquecento, si trovarono poi per decenni a combattere il brigantaggio. Lo debellarono ma dovettero fare vere e proprie campagne militari: crollato il regno aragonese nelle parti più interne del Regno i briganti avevano costituito vere e proprie "repubbliche". La repressione spagnola fu spietata, i documenti trovati da Croce parlano di afforcati e garrotati a migliaia. Una parte però fu condannata al carcere, un'altra al remo, un'altra (minore) arruolata nell'esercito imperiale spagnolo.
Ogni vicerè pubblicava le statistiche della repressione. Nel 1550 i giustiziati furono 18.000. Meno col progredire della repressione. Nel 1675-1679 troviamo: 57 capibanditi e 311 banditi uccisi [in combattimento], 17 capi e 131 banditi giustiziati, 913 condannati alle galere, 167 alla milizia (ossia arruolati a forza) (B. Croce, Storia del Regno di Napoli, a cura di G.Calasso, Adelphi, 2005, pp. 195-96).
Miles

Anonimo ha detto...

Gli Adelphi della dissoluzione...

Anonimo ha detto...

Le chiese francesi hanno la strana tendenza all’ autocombustione negli ultimi anni …

Anonimo ha detto...

A proposito di guerra mondiale, certamente vi sono quelli che la fomentano.
Nel dicembre 2022 il Gran Maestro Domizio Torrigiani dichiara" Fu il Grande Oriente determinante a portare l'Italia in guerra". La Massoneria voleva forgiare il popolo, portare a termine l'opera del d'Azeglio, fare l'Italia nuova, cioè "libera", che per i massoni significa non cattolica. A un secolo e più di distanza ci sono riusciti col contributo, anche questo determinante, degli eretici modernisti.

ORBAN (e Viganò) ha detto...

Leggo sul Corriere di oggi, questo interessante giudizio a proposito del premier ungherese Viktor Orban:
“Asseconda e anzi fomenta le paure, le insicurezze, i pregiudizi sostenendo che bisogna frenare la decadenza sociale prodotta dalle idee liberal, intese nel senso anglosassone di progressiste”. (Giuseppe Sarcina).
Se depuriamo il giudizio di Sarcina dalla solita retorica servile e demonizzante, troviamo il cuore del problema.
A differenza del nostro ridicolo centrodestra, Orban ha correttamente identificato nel pensiero unico liberal l’elemento ideologicamente distruttivo e nichilista, partorito in gran parte dalle università americane, che distrugge ogni forma residua di civiltà. Esso vuole liberare l individuo-atomo da tutti i vincoli e da tutte le identità collettive, come il pensiero economicista, per renderlo completamente intercambiabile e manipolabile. E'anticristiano e antiumano.

E' purtroppo ’questa folle ideologia sovversiva, dirittista e individualistico-egualitaria (di cui il "woke", il"queer" e la"cancel culture" sono solo le ultime, nauseanti manifestazioni) che ormai pervade interamente lo spazio mediatico e quasi del tutto quello della politica, dell’editoria, della scuola e dell’università
Essa è del tutto complementare al sistema orgiastico-mercantile della globalizzazione americanista, e unisce in un legame indissolubile la repubblica internazionale del denaro con i folli ideologi liberal-sinistroidi, quasi sempre dalla prima finanziati e sostenuti.
L’unione pestifera del pensiero unico liberal e del “mercatismo “ materialista, massificante e scristianizzante ha ovviamente una ricaduta geopolitica nell’imperialismo marittimo degli Usa, della Nato e dei loro indegni burattini europei.
Il pensiero unico anticristiano e antiumano e la geopolitica dell'impero del dollaro procedono insieme. Dove avanza una avanza anche l'altro (pensiamo al baccanale arcobaleno del Pride, ma non solo).

Ecco, a differenza degli altri capi di governo, sinistroidi o destroidi, Viktor Orban non è un burattino. E' dentro la Ue, è dentro la Nato ma non è un burattino. Come non è lo è, nel deserto ecclesiastico, monsignor Carlo Maria Viganò.
Il primo è stato espulso dal Partito Popolare europeo, il secondo dalla gerarchia modernista. Nonostante il primo sia calvinista e il secondo autenticamente cattolico, l’analogia è sorprendente.
Onore al merito.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Ma la forma ideologica che maggiormente si oppone al tanto demonizzato liberismo e' la teocrazia islamica. Teocrazia islamica che vuole la sottomissione dei nostri paesi e il fuoco a devastare le nostre cattedrali.

Anonimo ha detto...

Avendo provocato l'effetto del «blocco repubblicano» il macronismo è diventato l’“utile idiota” del melenchonismo, dei conquistatori islamici e di tutte le istanze più estreme delle sinistre.

Anonimo ha detto...

In  sistemi chiusi, come la Chiesa e lo Stato, se non si tiene alto il livello morale e culturale degli ingressi è  facile che si creino al loro interno una contro chiesa ed un contro stato, cioè  una deep church e un deep state, senza morale e senza cultura. Se poi  cultura e sport perdono di tono involgarendosi e non sono più impegno comunitario  di affinamento dell'anima e del corpo ci si avvia alla decomposizione della propria civiltà.  Essere inclusivi richiede a monte che si prepari in modo adeguato la persona ad essere inclusa.
m.a.

Anonimo ha detto...

 

Giorgio Agamben
Requiem per l’Occidente

Anche se ci sappiamo senza potere di fronte al potere, tanto più implacabile deve essere il nostro giudizio.   
m.a.

Anonimo ha detto...

La Francia è combinata molto peggio dell'Italia.C'è il rischio concreto di una guerra civile.

Anonimo ha detto...

#anonimo 21:07
Si corregge la data: 1922.

Anonimo ha detto...

Ma il liberismo massonico usa anche gli islamici pur di demolire la Chiesa. Attacco da fuori e da dentro, con Bergoglio.

Anonimo ha detto...


# Fu il Grande Oriente determinante nel portare l'Italia nella Grande Guerra?

In realtà i massoni erano divisi, come il resto del Paese. Tra i parlamentari massoni non pochi appoggiavano il neutralismo di Giolitti (lo dice Mola). C'erano poi tra di loro gli interventisti, anche accesi.
L'intervento decisivo per l'entrata in guerra fu quello del Re, Vittorio Emanuele III: quando i parlamentari capirono che il Re era per l'intervento, votarono a favore.
Il Re era vicino alla Massoneria, come mentalità ed atteggiamenti anticlericali (moderati a causa della sua carica istituzionale). Ma non ha senso dire che abbia obbedito ad ordini delle Logge. Lo si può sostenere solo partendo dal presupposto non dimostrato che esista una Loggia occulta internazionale che dirige in modo occulto tutta la politica mondiale. Tesi tipica del c.d. "complottismo".
Le dichiarazioni del GM Torrigiani valgono sino ad un certo punto. Nel clima del 2022, con il fascismo vicino al potere, al governo, i massoni facevano ampio sfoggio di benemerenze interventiste, vere e presunte. Torrigiani tentò anche di fare di Mussolini un Maestro Onorario della Setta. Una tecnica che i vertici massonici usavano per ingraziarsi il potere. Aspettò Mussolini alla stazione Termini di Roma, di ritorno dal Congresso di Napoli, dal quale sarebbe partita la Marcia su Roma. Con tanto di sciarpa e patacche lo nominò al volo Maestro Onorario in una sala della Stazione, credo. Fu un atto d'omaggio, servile, non una vera cerimonia massonica. Una cosa spregiudicata, inutile e nello stesso tempo risibile, che tuttavia ancor oggi permette a qualche sprovveduto di dire che Mussolini era massone.
Mussolini provocò lo scioglimento della Massoneria con le leggi contro le società segrete del 1925 e mandò Torrigiani al confino. Vi perse il Torrigiani quasi la vista e Mussolini lo autorizzò a farsi curare in clinica, togliendolo dal confino.

Anonimo ha detto...

Un Dio verita' non puo' dare ai suoi figli due messaggi diversi. Se Cristo e' la seconda persona della santissima Trinita' , chi e' allora Allah, che vuole solo sottomissione dai suoi adepti ? Ce'' una qualche differenza tra Allah e gli dei greco romani , vinti dalla fede dei primi cristiani e dal loro martirio ?
Allah e' il nemico e riconoscerlo significa essere suoi complici e prenotare un posto in compagnia di Maometto , cosi' come racconta padre Dante.

Anonimo ha detto...


"Nel clima del 2022", si intende: "nel clima del 1922". Eravamo alla vigilia del conferimento dell'incarico di governo a Mussolini da parte del Re. In tanti correvano al soccorso del vincitore, come spesso succede.

Anonimo ha detto...

Cento anni dopo, siamo ancora da capo.

Anonimo ha detto...

anonimo 11,21. Se mons. Benigni o mons. Delassus ed altri del primo '900 furono complottisti è un onore l'esserlo anche oggi: essi hanno individuato e denunciato un potere occulto gestito da 13 famiglie di cui una è il vertice. Oggi coloro che denunciano il complotto ( peraltro pienamente attuato sotto i nostri occhi) fanno seguito ai complottisti di tale lega superiore. Onore al merito.

Anonimo ha detto...

"L'Islam ebbe una grande cultura solo quando, nella loro cavalcata conquistatrice, i suoi Califfi incontrarono la cultura greca, quella egiziana e quella ebraica. Ma questo risale a Averroè e Avicenna, cioè a mille anni fa pressappoco. Da allora l'atteggiamento dell'Islam verso la cultura è sempre rimasto quello del famoso Califfo che, quando gli chiesero cosa dovevano fare della grande biblioteca di Alessandria da lui conquistata, rispose: "Se tutti quei libri dicono ciò che dice il Corano, sono inutili. Se dicono cose diverse, sono dannosi. Nell'un caso e nell'altro, meglio bruciarli". [...]. L'Islam è una religione di analfabeti, in cui la cultura è monopolio degli Ulema, che sanno solo di Corano e passano la vita a indagarne i misteri (che non ci sono). Mi citi un'opera d'arte e di pensiero islamica degli ultimi due o trecent'anni"

Indro Montanelli

Anonimo ha detto...


# Il complotto delle 13 famiglie contro la Chiesa.

E quali sono, queste famiglie, delle quali una al vertice? Al vertice di che? Facciamo i nomi, altrimenti si resta sempre nella storia di fantasia.

Circa il 2022 che sarebbe come il 1922.
Non direi. Al tempo c'erano in Italia degli schieramenti sociali e culturali, tempratisi durante la Grande Guerra, che reagirono con la forza al tentativo rivoluzionario (violento) della sinistra di fare dell'Italia una repubblica bolscevica. E vinsero la partita, salvando l'Italia e la Chiesa dal comunismo. Queste forze trovarono anche un capo dalla personalità indubbiamente eccezionale, un vero leader politico (sarebbe antistorico giudicarlo per gli errori succesivi, nella seconda metà degli anni Trenta).
Oggi, forze simili non si vedono e non solo in Italia. La reazione contro la rivoluzione sessuale, usata assieme all'immgrazione selvaggia per distruggere non solo lo Stato nazionale ma anche la stessa società civile, resta fiacca.
Ormai l'ottundimento morale ha oscurato i valori elementari. Chi ha protestato per la nomina del generale Vannacci a membro del direttivo dei neogruppo europeo dei "Patrioti", accusandolo di "omofobia"? Il delfino di Marine Le Pen, Monsieur Barellà, ci dicono le cronache.