"Un abissale sfasamento con il nostro secolo"... "Chrétiens sans frontières scrive al cardinal Ricard riguardo a Saint-Éloi, il rifugio burdigalense dei tradizionalisti", definiti come "i cattolici che discutono sempre".
Questi il titolo e sottotitolo di un articolo pubblicato il 28 febbraio scorso dal quotidiano on line francese Sud Ouest.
Certamente il gruppuscolo che scrive al card Ricard le sue rimostranze sull'Istituto del Buon Pastore del quale egli ha approvato la celebrazione Vetus Ordo riconoscendone l'incardinamento nella diocesi, rappresenta solo una frangia e potremmo anche bypassare questa comunicazione; ma in essa è colta l'occasione di tirare in ballo inopinatamente i Lefebvriani, con tutta l'enfasi negativa di solito espressa a questo riguardo. E ciò con tanta maggiore irritazione, proprio « Mentre ci apprestiamo a festeggiare un anniversario che ci sta tanto a cuore, il Vaticano II, che un Sinodo vescovile ha annunciato nel corso del 2012, è il caso di aprire le porte ai lefebrvtisti, dei quali sono noti gli obiettivi? ». E quindi si dicono preoccupati « per la mancanza di lucidità dell'istituzione Chiesa che dà al mondo l'immagine di un bastione che si protegge e tenta di ricostruirsi e di difendersi con armi desuete, o comunque sorpassate. Come possiamo ancora oggi non vedere uno sfasamento abissale con il nostro secolo? »
Queste le posizioni cosiddette "progressiste" del tipo più avanzato ed il clima che si respira nella Chiesa francese. Non molto diverso da ciò che accade qui da noi...
Questi il titolo e sottotitolo di un articolo pubblicato il 28 febbraio scorso dal quotidiano on line francese Sud Ouest.
Certamente il gruppuscolo che scrive al card Ricard le sue rimostranze sull'Istituto del Buon Pastore del quale egli ha approvato la celebrazione Vetus Ordo riconoscendone l'incardinamento nella diocesi, rappresenta solo una frangia e potremmo anche bypassare questa comunicazione; ma in essa è colta l'occasione di tirare in ballo inopinatamente i Lefebvriani, con tutta l'enfasi negativa di solito espressa a questo riguardo. E ciò con tanta maggiore irritazione, proprio « Mentre ci apprestiamo a festeggiare un anniversario che ci sta tanto a cuore, il Vaticano II, che un Sinodo vescovile ha annunciato nel corso del 2012, è il caso di aprire le porte ai lefebrvtisti, dei quali sono noti gli obiettivi? ». E quindi si dicono preoccupati « per la mancanza di lucidità dell'istituzione Chiesa che dà al mondo l'immagine di un bastione che si protegge e tenta di ricostruirsi e di difendersi con armi desuete, o comunque sorpassate. Come possiamo ancora oggi non vedere uno sfasamento abissale con il nostro secolo? »
Queste le posizioni cosiddette "progressiste" del tipo più avanzato ed il clima che si respira nella Chiesa francese. Non molto diverso da ciò che accade qui da noi...
Ci affanniamo tanto a dire che non esiste la chiesa pre e quella post conciliare: esiste la Chiesa-e-basta. E certamente, per la Chiesa-Mistero, ciò è e resta valido. Non altrettanto per quella visibile.
1 commento:
meglio i cattolici con la zucca vuota che si bevon tutto.
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