Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 2 marzo 2021

Pio XII: «San Giuseppe provvederà»

2 marzo 1939, Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Card. Pacelli viene eletto Papa nel giorno del suo 63° compleanno; prenderà il nome Pio XII. È stato il 260° Pontefice della Chiesa Cattolica Romana.
Fu lui, il 1° maggio 1955 (memorabile il suo discorso) a istituire la festa di “San Giuseppe artigiano” - oggi memoria di San Giuseppe lavoratore - per aiutare i lavoratori a non perdere di vista il senso cristiano del lavoro, così pienamente incarnato nell’umile falegname di Nazareth e glorioso padre putativo di Gesù. 
Ricordando che questo mese di Marzo è dedicato a San Giuseppe e la speciale crociata di preghiera da noi promossa qui, proponiamo questa testimonianza della fedelissima suor Pascalina sulla fervente devozione di Papa Pacelli al grande Santo.

Testimonianza di Suor Pascalina Lehnert, governante del Papa dal 1923 fino alla morte.
Pio XII nutriva una speciale devozione per San Giuseppe, nel quale aveva una profonda fiducia. Negli anni di grande carestia, quando nel magazzino mancavano alcuni generi, Egli ci diceva: «Certamente non avete pregato San Giuseppe». Ho notato, personalmente, che dopo la preghiera da lui rivolta al Santo, i magazzini si riempivano. In occasione del bombardamento di Cisterna, ci ordinò di inviare in quella località i generi di cui si disponeva. Riempimmo cinque grandi camion, ma il magazzino rimase completamente vuoto, sì che io me ne preoccupai. Il Papa, con tranquillità, mi disse: «San Giuseppe provvederà a rifornirci», e, nel dire ciò, egli era sicuro che l’aiuto sarebbe venuto. Difatti, quella sera stessa, con mia grande meraviglia, cominciarono ad arrivare dal Canada generi alimentari e merci varie per un totale di trecento vagoni, tanto che il magazzino di cui ci servivamo non riuscì ad accogliere tanta grazia di Dio. Ricordo che il Santo Padre, commentando, mi disse: «Avete visto come San Giuseppe ha provveduto?» - Fonte

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Senza enfatizzare tanto i poveri, lui li aiutava concretamente...

Anonimo ha detto...

Misteriose tracce di Dio nella storia.

La beata Caterina Emmerick scrive che San Giuseppe aveva trentatre anni quando dovette far fronte all'evidenza della miracolosa gravidanza di Maria.
Trentatre anni dopo la nascita del bambino Gesù, la Madre visse da corredentrice il sacrificio del Figlio in croce.

E' noto che Pio XII ha promulgato l'ultimo dogma mariano, nel 1950; meno noto è che abbia indetto un anno mariano, il 1954, il primo nella storia della chiesa, per onorare il centenario della definizione del dogma dell'Immacolata Concezione.
Trentatre anni dopo, nel 1987, Giovanni Paolo II indisse un altro anno mariano, dal 7 giugno 1987 (Pentecoste) al 15 agosto 1988.
Trentatre anni dopo siamo, mirabilie della grazia di stato, nell'anno dedicato a San Giuseppe con un papa, seppur emerito, che ha quel nome di battesimo; nome che tra gli altri aveva anche papa Pacelli.

Che il Signore ci ottenga la grazia, tramite San Giuseppe e la Madonna, di intrappolare il demonio come avvenne al tempo della redenzione e come ha promesso il Nostro Signore Gesù.

Anonimo ha detto...

La testata di Mentana "Open" riporta la notizia del fatto che secondo il Consiglio di Stato, sotto i 12 anni non ci deve essere obbligo di indossare la mascherina in classe, come previsto dai Dpcm.
Risultato?
In area commenti genitori e insegnanti inviperiti, vogliono mascherare a tutti i costi i propri figli.
Neanche sforzarsi di osservare che in quasi tutti gli altri paesi i bambini non vanno mascherati a scuola e non accade (OVVIAMENTE) nulla di diverso di quel che accade qui, anzi, qui come sappiamo abbiamo le statistiche peggiori al mondo.
Insomma, che si continui ad agire individualmente come hanno fatto quei bravissimi genitori che hanno denunciato il tutto e ottenuto un risultato. Ma la guerra non finisce, ora ve la vedrete con gli insegnanti e i genitori zombi convinti che i vostri bimbi siano dei malefici untori.

Anonimo ha detto...

Un grande banchiere a capo del governo, un generale della Nato all'Emergenza, un Comitato di Salute Pubblica composto da scienziati scarsamente equilibrati, Il Parlamento esautorato praticamente su tutto, con i partiti consenzienti. I media che martellano 24 ore al giorno sempre soltanto sullo stesso argomento, terrorizzando le plebi. La distopia è tra noi.
Ma non chiamiamiola "dittaura", o "tecno-dittatura", mi raccomando. Non sta bene. Non è da persone bene educate.
Martino Mora

San Giuseppe provvederà? Ma bisogna pregare ha detto...

PIETRANGELO BUTTAFUOCO : CI SONO NORME CRETINE PER FARCI IMPAZZIRE TUTTI...

"...rispetto alle guerre del passato trovo che oggi ci sia una differenza fondamentale... anche nel momento più buio, le persone continuavano violentemente a vivere... oggi ci troviamo un una posizione di totale rinuncia alla vita per paura di morire... o ci stiamo avviando all'estinzione... oppure dobbiamo ricominciare, facendo sprigionare la vita. Anche con un minimo di buon senso... l'istinto totalitario, il pensiero unico, il meccanismo che stritola qualsiasi spiraglio di spirito critico, si è avventato su di noi. Sta massacrando chiunque accampi un'ipotesi alternativa rispetto al dettato unico. Se solo domandi di capire le cose, vieni ridicolizzato o criminalizzato... per me è un'evidenza scientifica il fatto che una serie di norme contraddittorie ci vengano propinate al fine di scatenare un impazzimento... obbedisco socraticamente... però rispettare regole cretine è complicato, perchè ti scavano nella psiche. Il vero dramma è che quando tutto finirà, passeremo direttamente dai virologi ai medici dei pazzi. E non vi sarà vaccino per guarirci da ciò che nel frattempo saremo diventati... il punto è che il mezzo deve essere adeguato al fine... non possiamo rinunciare alla vita per paura della morte... se sterilizzi il tutto in questo raggelante nichilismo, non ne esci... questo compiacersi nella retorica del pandemicamente corretto non fa altro che soggiogare tutti noi nell'imperio della paura. E questo moltiplica gli effetti devastanti del disastro sociale... oggi il comportamento degli artisti e del mondo della cultura è orripilante. Anziché rigenerare il senso plurale della vita, sono diventati bacchettoni, gendarmi del sentimento autoconsolatorio. Sono intellettuali prestati al moralismo, tutti a suonare l'allarme del 'troppa gente in giro'... un certo citrullame ideologicamente ben orientato, privilegiato e garantito... se neanche chi si vaccina può guadagnarsi la libertà, che messaggio stiamo lanciando per il futuro?..."
Pietrangelo Buttafuoco

Anonimo ha detto...

Eugenio Pacelli, Pio XII, a conclusione della prima fase di beatificazione, nel 1990, ha ricevuto il titolo di servo di Dio. Nel 2009, a conclusione della seconda fase, ha ricevuto il titolo di venerabile, che ne attesta l'eroicità delle virtù per la Chiesa. La causa di canonizzazione è affidata alla Compagnia di Gesù.

Anonimo ha detto...

Acuto, intelligente, fedele, ieratico, due anni dopo entra come apprendista alla Segreteria di Stato dove lavora a fianco del Sostituto alla Segreteria di Stato Giacomo Dalla Chiesa, il futuro Benedetto XV, e del futuro cardinale Pietro Gasparri. Nel 1917, proprio il 13 maggio, giorno della prima apparizione mariana ai tre pastorelli nella Cova da Iria di Fatima, viene consacrato vescovo nella Cappella Sistina e inviato in Baviera come nunzio apostolico. L’Italia è ancora in guerra contro l’impero Austro-Ungarico, e una delle prima missioni del giovane diplomatico vaticano è quella di visitare i campi di prigionia dove sono rinchiusi i soldati suoi connazionali. Ci sono delle vecchie foto, famose, che ritraggono mons. Pacelli in abiti vescovili, mentre impettito distribuisce ai militari italiani aiuti e pacchi dono della Santa Sede. In realtà, Eugenio Pacelli è stato un uomo sensibilissimo, ma capace di nascondere molto bene le sue emozioni.

Anonimo ha detto...

Mic, ho saputo ora una notizia terribile, che dovrà essere verificata...
non sarà tanto scioccante magari perchè siamo preparati all'evento da anni, ormai, ad es. dal trattato di Abu Dhabi. Pare che a giugno Bergoglio si recherà ad Astana per una conferenza sull'UNIFICAZIONE delle religioni. Allora temo che siamo a un passo dall'anticristo: questa sarà la religione unica mondiale che prepara all'avvento del grande antagonista ? dobbiamo prepararci dunque ? e Mons. Schneider è consapevole della gravità dell'evento ?

Aloisius ha detto...

Pio XII confidava nel Signore per intercessione di San Giuseppe e i magazzini si riempivano.
Questo è insegnare la Fede, questo è un papa esempio di Fede, guida semplice e sicura (e non per questo meno erudito, tutt'altro).

Del resto la via della fede è semplice da capire, il difficile è fare le rinunce necessarie ai nostri attaccamenti terreni, alle nostre paure materialistiche.

Semplice: il Signore ha avuto Giuseppe come papà terreno e Maria come mamma, per cui è evidente che se loro intercedono, difficilmente il Signore non accoglierà la loro richiesta.
Il Signore si fida di Giuseppe e di Maria perché li conosce bene e li ha amati come figlio e come Dio.
Sa che loro intercedono quando il fedele merita la loro intercessione, quindi con loro va "sul sicuro".
E così loro, se lo chiediamo con Fede, diventano anche i nostri genitori spirituali, le nostre guide nel Cielo.
Quanta grazia, quanta ricchezza!

Bergoglio, invece, ha recentemente affermato che in Argentina andava dallo psicologo perché era un periodo difficile a causa delle violenze dittatoriali.
Un accenno al conforto nella preghiera e nell'intercessione di Giuseppe e Maria?
Niet, manco l'ombra.
L'esatto opposto di Pio XII.
Aloisius

mic ha detto...

Anonimo 23:27
Purtroppo è vero. Ne abbiamo parlato qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2021/01/il-kazakistan-attende-la-visita-di-papa.html

Aloisius ha detto...

Su Astana consiglio la recente intervista di Toscano, Vox Italiane, a a Don Curzio Nitoglia su You Tube.
Pare che Astana, purtroppo, non è solo la diocesi del "nostro" carissimo Mons. Schneider, ma sia anche un noto centro internazionale di satanisti e massoni sovversiva, che sono riusciti ad imporre anche alcune opere pubbliche riportanti tali simboli
Aloisius

Anonimo ha detto...

Quando Santa Caterina da Siena scriveva lettere un po' rompi al papa, pare il papa rispondesse con umiltà, come si conviene. Oggi se un cardinale scrive una deferente lettera di dubia all'argentino, viene ignorato.

Anonimo ha detto...

NOVENA TO ST. JOSEPH TO END ABORTION

(This novena can be started on any day and the prayers are the same for the nine days)

St. Joseph, Patron of the Universal Church and Guardian of the Blessed Virgin Mary and the Child Jesus, the Son of God whom she carried in her Immaculate womb: intercede for us, we pray, that all recourse to abortion might cease in our nation and our world.

As your cared for Mother and Child, care for all women who bear the gift of life in their womb. May no harm ever endanger them, and may no choice ever threaten the blessing of human life that God has created within. Guard them with your loving protection, at every moment, until His will has been fulfilled.

St. Joseph, spouse of Mary and foster father of the Lord, help us build a culture of life that yields a civilization of love among us.

Say the “Our Father,” the “Hail Mary” and the “Glory be” after the novena prayer.

Anonimo ha detto...

Ieri sera entra un povero in sacrestia e mi chiede un paio di pantaloni neri in quanto ha trovato lavoro come cameriere.
Io gli rispondo che noi frati indossiamo pantaloni semplici e quindi non possiamo aiutarlo e gli consiglio di rivolgersi alla Caritas.
Lui mi risponde che ha cercato tutto il giorno e ha assolutamente bisogno dei pantaloni per andare a lavorare e non ha i soldi per comprarli, alche io gli dico: “Aspetti qui vado a vedere se trovo qualcosa”. Mi sebrava giusto dimostrare che non volevo trovare scuse.
Mentro mi reco in guardaroba mi viene una ispirazione: PERCHÈ NON CHIEDERE AIUTO A SAN GIUSEPPE! Mentre cerco con fede ripeto continuamente il “Gloria al Padre”; meraviglia, cosa trovo: un patalone nero della sua taglia!
Viva San Giuseppe che non ci delude mai!
Padre Giuseppe Grioni