Per una volta che una catechesi bergogliana è centrata su Cristo, si risentono i "Fratelli maggiori". Di fatto sembra che il papa parlasse a nuora per far intendere suocera, ma ha fatto arrabbiare il fratello maggiore che si credeva sordo. Non tutte le ciambelle riescono col buco. Richiamo, con l'occasione, la controversa questione dell’avvenuta mutazione della “sostituzione” con le “salvezze parallele” [qui].
Esposizione dell'accaduto
Esposizione dell'accaduto
Il Rabbino Rasson Arousi, Presidente della Commissione del Gran Rabbinato d'Israele per il Dialogo con la Commissione per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo, ha inviato una missiva in Vaticano, al cardinale Kurk Koch - presidente della suddetta Commissione nonché del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani. La lettera rappresenta la “preoccupazione” delle autorità ebraiche per via di alcune parole del papa nella catechesi dell'11 agosto scorso [qui], incentrata sulla Lettera di San Paolo ai Galati, che suggeriscono che la legge ebraica è obsoleta; il che sarebbe «parte integrante» di un «insegnamento sprezzante verso gli ebrei e verso l’ebraismo, cose che pensavamo fossero state completamente ripudiate dalla Chiesa». Infine il Rabbino chiede di «trasmettere la nostra angoscia a papa Francesco» e al contempo invoca una delucidazione per «assicurare che ogni conclusione dispregiativa sia chiaramente ripudiata».
Sembra che in Vaticano stiano studiando le osservazioni ricevute e si stia valutando la possibile risposta. Si teme una scodinzolante richiesta di scuse.Nella catechesi dell'11 agosto, Bergoglio aveva evidenziato che «l’Apostolo spiega ai Galati che, in realtà, l’Alleanza con Dio e la Legge mosaica non sono legate in maniera indissolubile», e la Legge «non è alla base dell’Alleanza perché è giunta successivamente, era necessaria e giusta ma prima c’era la promessa, l’Alleanza». Un'argomentazione come questa «mette fuori gioco quanti sostengono che la Legge mosaica sia parte costitutiva dell’Alleanza. No, l’Alleanza viene prima, è la chiamata ad Abramo. La Torah, La legge in effetti, non è inclusa nella promessa fatta ad Abramo». Detto questo, «non si deve però pensare che san Paolo fosse contrario alla Legge mosaica. No, la osservava. Più volte, nelle sue Lettere, ne difende l’origine divina e sostiene che essa possiede un ruolo ben preciso nella storia della salvezza. La Legge però non dà la vita, non offre il compimento della promessa, perché non è nella condizione di poterla realizzare.... i Comandamenti hanno attualità nel senso che sono dei “pedagoghi” che ti portano all’incontro con Gesù. Ma se tu lasci da parte l’incontro con Gesù e vuoi tornare a dare più importanza ai Comandamenti... era il problema dei missionari fondamentalisti che disorientavano i Galati [sulla osservanze giudaiche da parte dei dopo il Battesimo -ndr]. Il Signore ci aiuti a camminare sulla strada dei Comandamenti, ma guardando l’amore a Cristo verso l’incontro con Cristo, sapendo che l’incontro con Gesù è più importante di tutti i Comandamenti».
In effetti questa lettura della Lettera ai Galati, che tratta della libertà dei cristiani nei confronti di tradizioni estranee all’insegnamento di Gesù, sembra dare ragioni ai programmi di Bergoglio in sintonia con le categorie della rivoluzione culturale del nostro tempo piuttosto che con l'insegnamento costante della Chiesa.
La sua catechesi lascia intendere che la critica al papa oggi è possibile, come ai primordi del cristianesimo avvenne da parte dello stesso Paolo nei confronti di Pietro sulla dibattuta questione se i pagani convertiti potessero diventare cristiani senza vincoli con la legge mosaica. Pietro insisteva nell'osservanza delle cerimonie legali dell’Antico Testamento, per non scandalizzare i giudei convertiti al Cristianesimo, ma provocando così lo scandalo dei cristiani provenienti dal paganesimo convertitisi al Vangelo. La resistenza pubblica di Paolo fece sì che Pietro correggesse il suo errore che avrebbe potuto portare all’errore dottrinale dei Giudaizzanti.
Intuitivo il parallelo odierno con la questione rinvigorita recentemente dalla Traditionis Custodes in base alla quale sembra ci si debba conformare in tutto alle indicazioni del concilio Vaticano II accogliendo la modernità entro la quale essere buoni cristiani, in antitesi con la tradizione e con la mens ratzingeriana che implicherebbe la coesistenza del Rito antico insieme al Novus Ordo.
In fondo quelli che divergevano da San Paolo erano “i nostalgici di altri tempi, dei tempi prima di Gesù Cristo”. E proprio il fraintendimento della legge “era il problema di questi missionari fondamentalisti che si sono immischiati fra i Galati per disorientarli”. L'allusione e il parallelo sono fin troppo chiari. Ma il dardo ha colpito altrove...
51 commenti:
A cuccia?
Comunque una cosa fa riflettere nell'ultima diatriba fra il Santo Padre e i giudei circa le sue dichiarazioni di qualche giorno fa.
In queste parole ha fatto intendere che la religione ebraica ha perso il suo ruolo salvifico e questo è perfettamente cattolico, al netto delle lamentele.
Il punto è un altro: se un cattolico dice come stiano le cose, ma per davvero, non può andare d'accordo con chi non sia cattolico. Da sempre gli acattolici e i non cristiani si sono scagliati contro la Chiesa e il Papa perché definiva la verità ovvero che essi erano o scismatici, o eretici o non battezzati.
Le parole dei rabbini che parlano di «insegnamento sprezzante verso gli ebrei e verso l’ebraismo, cose che pensavamo fossero state completamente ripudiate dalla Chiesa» fanno capire che si dicono le cose come stanno, si può solo che avere il mondo contro.
Ora, se da sessant'anni andiamo a braccetto con le "autorità" religiose di questo mondo, non è che forse, e dico forse, abbiamo un po' messo da parte per convenienza la verità sulle altre religioni, in favore di un dialogo che ha portato nei fatti pochissime conversioni?
Non è che per motivi teologicamente discutibili siamo arrivati a definire fratello maggiore chi la Chiesa ha sempre indicato come bisognoso di battesimo?
Ora c'è davvero da sperare che dal Vaticano non ci sia un dietrofront che mostri le terga ai nemici di Dio.
Non stavolta Santità.
Non anche stavolta.
La cosa interessante non è che gli Ebrei si risentano (è scontato), ma quel "cose che pensavamo fossero state completamente ripudiate dalla Chiesa". Dunque anche loro non hanno capito l'ermeneutica della continuità. A questo punto viene da chiedersi chi l'ha davvero capita, a parte Ratzinger, Sarah e pochi altri.
Bergogliata in arrivo tra 3..2..1
Non c'è nemmeno il profumo della Nostra Aetate!
Non sia mai che i cristiani si vogliano affrancare, sono diventati forse adulti ?
Bergoglio fa confusione e non parla in modo ortodosso, non si può confondere la legge ebraica coi Comandamenti , la legge ebraica si era infarcita di elementi umani come il lavaggio di stoviglie e decime varie e giuramenti osceni denunciati da Gesù stesso. Quindi dire che tale legge è obsoleta va bene, anzi queste aggiunte varie mai sono state Legge. I Comandamenti invece restano validi per ogni tempo e se la vecchia Alleanza è stata rinnovata nella Nuova, non cioè abolita ma trapassata in, per chi ha accolto Dio incarnato per Chi era ed il Suo perfezionamento dei Comandamenti vissuti per amore di Dio stesso, pure i Comandamenti restano assolutamente validi. Il rispetto dei Comandamenti può salvare l'anima attraverso il Purgatorio, anche se non conducono direttamente al Paradiso.I Comandamenti erano, sono e saranno assoluti sempre. La perfezione nel viverli è l'aggiunta evangelica ma restano assoluti.
A mio avviso non succederà niente e l'"entusiasmo" del blog mi sembra fuori luogo ,
specie se - come in altre occasioni - si riduce poi nel tiro al piccione su Ratzinger.
Nel merito la catechesi bergogliana non aveva nulla di trascendentale. Malgrado i soliti lanci d'agenzia , si trattava dell'ennesima riproposizione della contrapposizione tra la Legge - dove Bergoglio si badi bene pone tranquillamente anche il decalogo - e l'amore rappresentato dalla Buona Novella. Un tema antinomico classico privo di altri risvolti e ormai ripetuto sino allo sfinimento, con la ciliegina sulla torta dei "missionari fondamentalisti". Quindi l'irritazione a ben vedere avrebbe potuto (dovuto?) essere anzitutto cattolica. Ma la clacque mediatica ufficiale si guarda bene dall'analizzare le sortite dell'elefante nella cristalleria , d'altra parte non è divertente passare il tempo a rimettere in piedi i cocci , meglio volare alti.
"In queste parole ha fatto intendere che la religione ebraica ha perso il suo ruolo salvifico e questo è perfettamente cattolico, al netto delle lamentele"
Se Bergoglio avesse voluto indirizzare una critica tanto precisa quanto imponente avrebbe dovuto distinguere almeno l'ebraismo del tempo di Gesù da quello post biblico. E' evidente infatti che il primo non verrà cancellato essendo parte della promessa divina. Ma ammettiamo pure che il papa abbia voluto parlare a suocera ecc., si tratterebbe di un atteggiamento "fondamentalista" di tutto rispetto, se vogliamo di aperto proselitismo basato per di più su una stortura teologica.
Come al solito la situazione è grave ma non è seria.
Il dardo ha colpito anche in casa, ho letto vari commenti su questa oscena uscita di Bergoglio che iComandamenti non sono assoluti che è del tutto falso. Inoltre la Legge intesa come i 10 Comandamenti è connessa all'Alleanza sia antica che nuova e persino ad Adamo nel quale questa Legge era nel cuore prima del peccato e che conosceva anche dopo il peccato, e fu per mancato rispetto dei comandamenti che venne il diluvio, e poi Abramo uscì da Babilonia, ed ancora furono dati a Mosè in forma scritta sull'Oreb , e furono confermati da Gesù " non sono venuto ad abolire laLegge" ( in Valtorta dice che si erano deteriorati in formalità aggiuntive varie perdendone il vero spirito), ed anche oggi siamo ad una di quelle svolte drastiche come il diluvio perchè si sono abbandonati i Comandamenti e si vede! I Comandamenti o Legge antica e nuova sono indissolubili dall'Alleanza con Dio ieri e oggi e domani.I rabbini han fatto un giusto rimprovero che dovevano fare cardinali e vescovi e clero e fedeli cattolici.
Della scarsa cultura del vdR sapevamo tutto, ma anche chi gli scrive i testi non mi pare un pozzo di scienza teologica o perlomeno cattolica, daltronde è questa la ragione principale per cui è stato fatto arrivare dall'altra parte del mondo, guardando di sfuggita la 'catechesi' del mercoledì in sala Nervi, ho notato che entra salutando militarmente, capisco che i gesuiti fossero un ordine militare, ma mi ha lasciato di sasso e fortuna che lo seguo pochissimo. Sine spe.
Dicendo 'insisteva" pare che s trattasse di insegnamento dottrinale. Invece Pietro non insegnava che bisognasse agire così, era solo un comportamento personale quando si trovava con i giudei per non scandalizzarsi. Comportamento subito abbandonato quando comprese che poteva intaccare la retta dottrina
a fabrizio giudici
Non e' che non l'abbiano capita, non sottovalutiamo le loro capacita' di comprensione, ma proprio per averla capita e' la cosa che aborrono di piu' in assoluto (preciso che il mio e' un modestissimo parere di persona ignorante che va a intuito...)
http://lascuredielia.blogspot.com/
Don Elia su vaccini e comandamenti.
Solo i comandamenti sono stati donati da Dio al popolo eletto nel modo speciale descritto dalla Bibbia. Ora gli stessi 10 comandamenti valgono per Ebrei e cristiani delle varie confessioni. Sono, per così dire, una piattaforma ecumenica valida per tutti coloro indicati in precedenza.
Mi domando : gli islamici , gli indù, gli zoroastriani , i confuciani hanno , nella loro fede qualcosa che sia compatibile con i comandamenti?
Se la risposta è no, allora è evidente che prima di intavolare un qualsiasi dialogo Ecumenico, ovvero di predicare Cristo, incarnato , morto e risorto per la nostra salvezza forse bisognerebbe diffondere la predicazione dei Comandamenti.
Qualunque cosa dica il Concilio Vaticano II.
"Osservate: Caifa si stracciò le vesti al momento nel quale Gesù si dichiarò Figlio di Dio, il vero Messia alla presenza di tutta La Nazione ebraica, riunita nella persona dei suoi capi.
Ciò significa che, appena il Divino Redentore solennemente e legalmente scoprì la sua vera natura e la sua vera missione, cessarono tutte le ombre che erano destinate a figurarlo. Cessò il sacerdozio di Aronne, scomparve la legge, dinanzi al Vangelo; si squarciarono i veli delle Sacre Scritture, figurati nelle vesti sacerdotali"
Sant'Ilario di Poitiers, vescovo e dottore della Chiesa.
Di recente ho acquistato un messalino festivo, uno degli ultimi pubblicati secondo il rito tradizionale.
Risale al 1963, e risulta appartenere al migliaio 850. Quindi ha avuto una apprezzabile diffusione.
Oltre alla parte strettamente liturgica, sono presenti alcune spiegazioni dottrinali, per guidare il lettore ad una maggiore comprensione del rito.
Una di queste spiegazioni riguarda anche i “fratelli maggiori”.
Citazione:
“Sparse lungo l’Anno vi sono Feste della Beata Vergine e dei Santi. Esse indicano la presenza accanto a noi della Mamma Celeste e dei Fratelli Maggiori, che con l’intercessione e l’esempio ci aiutano e ci stimolano a vivere in costante amicizia con Gesù”.
È noto che per fratelli maggiori comunemente si intendessero i Santi.
Fu Giovanni Paolo II a rivolgersi in questi termini agli ebrei. I quali in realtà all'epoca si offesero, perché il "fratello maggiore" della Scrittura (vedi Esaù e Giacobbe) fu quello che non ebbe la benedizione del padre...
La creazione è indagabile dalle facoltà naturali dell'uomo.
Le menti che restano sensuali si fermano alle cose sensibili; le più raffinate risalgono dai segni ai significati. Il salto dalla creazione al Creatore abbisogna che la misura dei numeri e la scoperta di ordine nella natura riconoscano l'Intelligenza nella grammatica.
L'uomo è una creatura speciale le cui facoltà naturali spiccano per capacità di conoscenza.
Ma la conoscenza dell'uomo può fermarsi alla razionalità e alla psiche, senza peritarsi di proseguire la ricerca dove si coglie un vizio di fondo, per purificarsi e perfezionarsi.
Anche credendo Dio si può rimanere alla fede nell'Essere, l'atto puro non ricevuto, primo assoluto ed eterno, origine e perfezione, sentendosene raggiunti e servendolo, istruiti e salvati, educati ed in dovere di un ossequio sapendolo buono e temendone il giudizio.
Il massimo dell'indagine naturale e dell'intelligenza umana, persino nella grazia di essere raggiunti dalla manifestazione e la rivelazione divina, mancano ancora della luce decisiva.
Infatti se il credente arriva a cogliere nelle creature l'eterna generazione del Verbo e se l'uomo arriva a cogliere in sé l'immagine di Dio di cui è mistero -fino ad orientare il desiderio verso i sensi spirituali e farsi dimora della divina sapienza e tempio dello Spirito Santo- questo lo si deve alla conoscenza di Dio come sommo bene: la SS.ma Trinità.
La luce di Cristo, del Verbo incarnato, che ci ha rivelato Dio come Padre e ci ha offerto lo Spirito Santo per accostarci ai divini misteri, è luce che brilla nel segno della croce.
E' stoltezza per chi ritiene altro l'intelligenza e debolezza per chi sa altro la forza.
La realtà di Dio è visibile solo attraverso la carità di Cristo, altrimenti resta oscurità.
Gesù non ha cancellato nemmeno uno iota della Legge. Ha accettato la croce per redimerci dalla schiavitù del peccato, marchio, con la morte, del principe di questo mondo.
Non è la luce ridotta ai lumi della ragione umana o alla fiaccola di una fede che si fa mondo o che dell'uomo fa psiche e sa anche come blandirla e condizionarla, perché abile nel disseminare immagini fuorvianti e fascinosa apparenza, pseudo-misericordia inclusa.
Bisogna contemplare il fuoco bruciante e che tutto conduce a Dio, la carità di Cristo crocifisso e risorto, l'amore ardentissimo del Verbo incarnato, luce del mondo, via, verità e vita, per poter contemplare Dio sommo bene, SS.ma Trinità.
La percepisce solo chi arriva ad amare Dio fino a morire al mondo.
E' un problema per tutti, basti vedere la variopinta situazione dei cosiddetti cristiani.
libera sintesi de "L'itinerario della mente a Dio" di S. Bonaventura nel giorno di S. Agostino.
Quella dei "fratelli maggiori" è soltanto un modo per sottomettersi all'entità giudaica attraverso i canali della religione. Non esiste una metafisica del fratello minore da parte degli ebrei, se non attraverso l'idea di un dominio su tutti gli altri popoli. Se non esiste una metafisica del fratello minore da parte ebraica, può esistere una metafisica del fratello maggiore? È invece vero, che Bergoglio appartiene al gruppo di chi annulla il cattolicesimo per lo stesso motivo per cui, per lui, non ha più valore la Bibbia Stessa.
Concordo in pieno con l'anonimo delle 13,15.
Riguardo all'ermeneutica della continuità faccio presente che la Parola di Dio va interpretata dal Magistero della Chiesa.
Il Magistero non andrebbe interpretato, altrimenti ci sarebbe bisogno dell'interpretazione dell'interpretazione, così all'infinito, con un moltiplicarsi delle ermeneutiche.
Del resto fino al CVII non si è mai parlato di ermeneutiche nella Chiesa.
Sarebbe opportuno uscire una buona volta dell'equivoco e dalla trappola in cui siamo caduti anche, purtroppo, grazie a Ratzinger, con buona pace di Angheran e degli altri nostalgici.
In sintesi per i fratelli maggiori o si è di religione giudaica (o non lo si è ma si tace oppure ci si cancella dalla società, dalla storia e dalla cultura) o si è brutti sporchi cattivi.
Nihil novum sub sole.
L'incubo di molti tra gli ebrei sono gli islamici, la cui fede è incompatibile con la dottrina contenuta nella Bibbia.
Ma, mentre nei secoli passati la distinzione tra dottrina cristiana e dottrina islamica erano chiare, oggi o meglio a partire dal concilio Vaticano II in nome dell'ecumenismo da parte delle gerarchie vaticane si può osservare un rapporto privilegiato col mondo islamico. Mentre Israele è in guerra con le milizie islamiche che premono su Israele sia da Nord, gli Hezbollah, sia dalla striscia di Gaza, ovvero Hamas.
Certo, anche Israele intrattiene rapporti con gli stati islamici nel tentativo di giungere ad una pace duratura.
Per i cristiani tutti è molto importante che esista Israele perché se prendessero il sopravvento gruppi islamici non è detto che possa essere garantita l'agibilità dei luoghi santi.
Gli ebrei, o meglio i rabbini si offendono sempre, non li accontenti mai.
La maggioranza degli ebrei, composta da borghesi intellettuali o commercianti,
se ne infischia altamente di siffatte questioni, risultando in gran parte
composta di atei o scettici.
Si vorrebbe chiedere al rabbino capo che protesta contro l'infelice prosa
di Bergoglio:
- perché la maggioranza degli ebrei è atea?
- perché dal tempo di S. Giovani Battista, da voi peraltro non
riconosciuto, non sono più sorti profeti in Israele? Anzi, a
ben vedere, sono più di duemila anni che la profezia tace, che
Dio non parla attraverso gli ebrei. Ci sarà pure un motivo...
- e perché il rabbinato di tipo laico o "riformato", liberale, che è maggioritario,
appoggia tutti gli orrori della rivoluzione sessuale e arcobaleno, l'immigrazione
selvaggia etc? Tutta roba in contraddizione aperta col Vecchio Testamento.
Adesso che fa, risponderà ai Dubia dei rabbini?
E' il tipo che prende a schiaffi i figli e fa le carezze ai figli degli altri. Un vile, cioè.
In realtà i rabbini hanno fatto il proprio mestiere: si sono comportati coerentemente con il proprio credo. Se si esce dalla bolla ecumenica e dalla solita retorica sulle religioni monoteiste, le tre religioni fanno affermazioni tra loro incompatibili, la prima delle quali - per quanto ci riguarda - è che Cristo è Figlio di Dio, incarnato, morto sulla Croce e risorto, unico Salvatore del mondo.
Dunque il punto chiave della notizia non è che si sono "risentiti": mi sembra più che normale, ovvio; d'altronde noi ci "risentiamo" se si nega la divinità di Cristo. Il punto è che se i rabbini fanno il proprio mestiere, evidentemente tra noi qualcuno l'ha fatto male, molto male, visto che pensano che nella Chiesa certe cose siano state "superate".
È implicito in quello che ha detto che non c'è salvezza nel giudaismo. Non se n'è reso conto, perché mirava ad altro: non ad affermare la verità suddetta, ma come al solito a contrapporre la sacrosanta Legge di Dio al c d "amore" . I Comandamenti sono inscritti nel cuore di ogni uomo, ne erano ben consapevoli i progenitori, ma con il tempo la depravazione umana aumentata aveva creato un obnubilamento. Così Dio intervenne ribadendoli solennemente al popolo che si era scelto( non perché fosse più meritevole, ma perché la sua potenza risplendesse nella debolezza. ) l' osservanza dei Comandamenti è espressione dell'amore verso Dio. Se non è solo qualcosa di esteriore e ipocrita, ma allora non è vera osservanza. Quindi non c'è nessuna contrapposizione , ancora una volta Bergoglio ha detto qualcosa di non cattolico. Ciò che ha fatto arrabbiare i rabbini ( cui non importa difendere i Comandamenti , ma loro stessi) è
la conseguenza logica , non intenzionale, della affermazione bergogliana. ⁵
Scusa Fabrizio, gli Ebrei si risentivamo per noi cattolici pregavano per la loro conversione e salvezza intanto, loro, nel Talmud non solo bestemmiano Cristo ma maledicono noi.
Poi, permettimi, se avessero fatto bene il lo "mestiere" prima cosa non avrebbero rifiutato Cristo, dopo i profeti e, secondariamente, non avrebbero rinnegato la stessa legge mosaica, cioè il vecchio Testamento.
No, non credo proprio che facciano bene il loro mestiere e, scusa se te lo dico, ci vedo una punta di relativismo.
È giusto discutere se i rabbini facciano o no il loro mestiere. E concordo sull'osservazione fatta che una parte di loro abbia accettato tutte le assurde dottrine arcobaleno che divergono totalmente da quanto prescritto nel Vecchio Testamento. Ma sembra che la maggioranza degli islamici stia riscrivendo la storia a loro uso e consumo. Sembra, ad esempio che arrivino a negare che sia mai esistito un Tempio a Gerusalemme. Eppure del Tempio di Gerusalemme si parla a lungo sia nel Vecchio Testamento che nei Vangeli. A questo punto vi domando : chi scegliere per intrattenere rapporti ecumenici?
Trovare del relativismo in un commento che afferma che Cristo è l'unico salvatore del mondo mi pare un problema del lettore e non dello scrivente.
I sommi sacerdoti all'epoca di Cristo fecero pessimamente il proprio mestiere, e anche i loro successori per un po' di tempo, compreso chi non seppe leggere i segni dei tempi di allora (caduta di Gerusalemme, ma non solo). Poi può subentrare ciò che è ben descritto dalla dottrina cattolica, ovvero l'ignoranza invincibile. Ho detto "può subentrare" perché non è detto che sia una giustificazione per tutti: non possiamo saperlo, solo Dio legge nel cuore dell'uomo. Ma se la dottrina la contempla, vuol dire che per qualcuno vale. È la constatazione che non riusciamo a convertire tutti e subito e ciò non sempre è colpa di chi non si converte. Per di più, viviamo in un periodo in cui da decenni buona parte della Chiesa ha rinunciato a convertire e ora dice pure esplicitamente che va bene così.
Che ognuno difenda la propria religione è una constatazione di un fatto ovvio, non relativismo, in quanto non ne discendono affermazioni tipo "ognuno si salva con la propria parte di verità".
In definitiva le dispute teologiche sono sempre esistite. Ripeto: qui è il caso di guardare prima di tutto alla trave in casa nostra.
A questo punto vi domando : chi scegliere per intrattenere rapporti ecumenici?
Premesso che i rapporti ecumenici riguardano le confessioni cristiane e non il dialogo interreligioso, con le fedi non si può dialogare perché ognuna ha elementi irriducibili. Solo il cattolicesimo, soprattutto con questo pontificato sembra disciolto come neve al sol dell'avvenire...
Non esiste un interlocutore privilegiato e si possono avere rapporti civili con tutti, pur pretendendo una reciprocità che al momento difetta...
Come dice mic, non ha molto senso parlare di rapporti ecumenici. Si può parlare di rapporti di buon vicinato e di cobelligeranza su questi temi. Però... Ieri c'era un commento sui Dieci Comandamenti, ma non sono sufficienti a costituire una base, perché sono soggetti ad esegesi diverse. Come è stato fatto presente, ci sono rabbini arcobalenati e rabbini che sostengono iniziative tipo "Family Day" o "Manif pour tous"; e anche nell'islam - pur se in proporzioni diverse - c'è la stessa dinamica. Differenze anche per divorzio ed aborto.
Dunque alla fine la cobelligeranza la possiamo fare solo con gli uomini di buona volontà. Anche all'interno della Chiesa Cattolica visibile, che su questi temi è parimenti divisa. Gli uomini di buona volontà oggi mi paiono - sempre dal punto di vista visibile - una categoria trasversale.
Nihil novi sub sole
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Fermo restando che i rapporti "ecumenici" hanno senso SOLO se fianlizzati ad insegnare. Ovvero ad essere propedeutici alla corversione degli erranti. Altrimenti sono mera perdita di tempo .
A parte gli ebrei Bergoglio spesso è originale, e non sai se non sa esprimersi, se è strategico, se è cinico...Come quando per invogliare i cattolici verso Biden, perché voleva far cadere Tramp, rispolvero' l'intervista pro gay.
Io ero presente alla catechesi sul settimo comandamento e gli sento dire che non fa peccato chi ruba ma chi si lamenta di essere stato rubato.
Ne dice di tutti i colori, con superficialità, come quella del vaccino caritatevole.
Gli ebrei ed i cristiani anche in parte cattolici non credono che il Figlio di Dio è Gesù Cristo,Dio come uomo,nato miracolosamente nel seno della Vergine Maria.Il sacrificio della Croce Cristo non lo offre al Padre ma all'umanità schiava della morte del peccato,prende su di sé tutto il male del mondo per compassione della sofferenza umana.La futura prossima religione sarà quella del ritorno alle origini quando Dio si è incarnato e sarà riconosciuto come uomo Santo e miracoloso venuto per salvarci dalla morte della dannazione.Salve.Prudente Michele.
Non sono una esperta ma penso che invece alcune prescrizioni fossero veramente Legge. Ad esse si sottoposto infatti anche Gesù e la Madonna. Ma esse caddero col vero Sacrificio e l'instaurazione della Nuova Alleanza.
Parla in senso ironico, vero?
Ubi major minor cessat , Padre Severino Lanzetta ribadisce quanto era abbastanza evidente nella stentata articolazione bergogliana già dal punto di vista cattolico:
"Il Decalogo, però, legge naturale prima ancora di essere cuore dell’Alleanza veterotestamentaria, fa sì parte della Legge (Torah) ma non l’esaurisce; quest’ultima è più ampia e contiene anche norme cultuali, sociali e alimentari. La fede ci libera da queste prescrizioni ma non dai Dieci Comandamenti" Qui
Per quanto riguarda i soliti commenti su Ratzinger non si sa se ridere o piangere. Ad ogni buon conto basti ricordare che la via scelta da Benedetto XVI nei rapporti con l'ebraismo è stata quella del dialogo nella ricerca della verità. Ebbene su questo terreno Ratzinger stava ottenendo discreti risultati almeno a livello di rapporti personali , su tutti quello col Rabbino Neusner, del quale resta testimonianza scritta:
"Si può immaginare il mio stupore quanto mi dissero che una risposta cristiana al mio libro "A Rabbi Talks with Jesus" era contenuta nel capitolo quarto del libro "Gesù di Nazaret" di Benedetto XVI”.
Libro caduto nell'indifferenza generale a cominciare dalla presentazione disertata dai cardinali, dai pontifici consigli per la cultura, dalle agenzie di stampa ecc. ecc.
A conclusione del confronto , Neusner pur restando del suo parere di fronte alla risposta presentata da Ratzinger , ammette che sarebbe disposto ad accettare che "Il Figlio dell'uomo è signore del sabato" se e solo se Colui che la pronuncia è Dio stesso.
Di fatto è il più grande risultato dal punto di vista cattolico dal dopoguerra , da quando Pio XII ottenne la conversione del Rabbino Capo di Roma che assunse il nome di Eugenio. (Non c'era Melloni a ricordare che la teologia della sostituzione è una centrale dell'odio..)
Per fermare il dialogo avviato da Benedetto XVI si crea ad arte il caso Williamson,
questa volta rilanciato in tutto il mondo, per riportare sul terreno politico quella che è una questione prettamente teologica.
Questa è storia , a poco più di dieci anni, e resterà storia , con buona pace di sedevacantisti , radaelliani , inventori di Piano B della rinuncia invalida, radiospadisti della "Dominus Iesus pasticciata" (certo loro l'avrebbero scritta meglio senza dubbio) ecc. ecc.
Il punto è che il Giudaismo odierno non ha nulla da spartire con il vero culto al vero Dio dell' Antico Testamento. Questo era solo una preparazione, voluta da Dio, al culto eterno che avviene in Gesù Cristo. Avendo rifiutato il Messia, i Giudei sono rimasti privi di culto , di tempio , di sacerdozio. Le loro menti si sono accecate, il Talmud propone una fallace idea di supremazia razziale , temporale. I rabbini si offendono non perché ritengono offesa la Rivelazione divina dei Comandamenti, (se avessero così tanto zelo sarebbero Cristiani)ma per motivi razziali.
Nessuno dei due. E neanche altre false religioni
Angheran, che un rabbino abbia risposto positivamente è buona cosa, ma il fatto che sia il risultato migliore _dopo_ la conversione di Zolli, ovvero che non ci sia stata alcuna conversione, fa concludere che Pio XII era meglio di Benedetto XVI.
Non solo. A fronte di un risultato parziale, certi scritti di Ratzinger hanno contribuito a lasciare intendere che non sia necessaria la conversione degli ebrei. Ha scritto male lui o hanno capito male altri non so, so dirti che anni fa leggevo commenti su questa posizione (da parte di ratzingeriani, non di modernisti-cospiratori-che-creano-un-caso-Williamson) e per poco non ci cadevo pure io, visto che all'epoca mi fidavo praticamente di tutto quello che diceva Ratzinger. Fu peraltro questa cosa, insieme a certe sue attestazioni di stima per de Chardin, a mettermi una pulce nell'orecchio; poi arrivò il 2013.
Guardandosi un po' intorno, ci sono anche rabbini che apprezzano i neocat e credono che la Chiesa stia rivalutando l'ebraismo. Non è una colpa diretta di Ratzinger, per carità, ma è stato papa per otto anni e non è riuscito a mettere un argine a questo movimento paracalvinista-giudaizzante. E queste cose fanno molto più rumore del commento di un Neusner.
Dunque in cambio di una "quasi conversione" non solo non si è ridotto, ma si è aumentato il caos interno alla Chiesa. Non mi sembra un bilancio positivo.
Evidenzio due aspetti
PRIMO
Sulla questione dei comandamenti mi sembra che Gesù sia stato chiarissimo nel ribadirli:
1) disse che non venne ad abolire ma a completare, essendo Lui a dare completezza alle scritture: pertanto i 10 comandamenti non sono stati superati, ma integrati e illuminati dalla luce della Carità cristiana;
2) a conferma di quanto sopra, nell'episodio del giovane ricco, Gesù si commosse addirittura per la devozione del giovane al Padre, devozione che si concretizzava, appunto, nell'osservanza di tutti i suoi comandamenti.
3) Nello schema tradizionale dell'esame di coscienza per la Confessione, ci si basa soprattutto sui 10 comandamenti.
Bergoglio, invece, se non ho capito male, ha detto in sostanza che i 10 comandamenti sono come una zavorra sulla mongolfiera (esempio mio): arrivato Gesù, non servono più e possiamo farne a meno.
Servivano forse ai primi cristiani "immaturi", ma ora siamo "cattolici maturi" e quindi possiamo liberarcene e alleggerirci nel volo verso il paradiso, salvo che la nostra anima non "evapori" per manifesta malvagità.
Io ci vedo la malizia tipica modernista di liberarsi di tutta la Tradizione e la Dottrina, viste come "zavorre" che non servono più.
Soprattutto quel sesto comandamento che ci renderebbe zavorre "sessuofobe" che frenano la Chiesa in uscita.
SECONDO.
L'intervento del rabbino costituisce un'intromissione che trovo inaccettabile.
Doppio schiaffo per noi fedeli:
da un lato il Papa che disorienta con i soliti insegnamenti ambigui e fuorvianti;
dall'altro gli ebrei che si intromettono in questioni che non li riguardano e che non causano loro alcun problema.
È ovvio che la nostra interpretazione del Vecchio Testamento è diversa perché illuminata dal Vangelo, mentre la loro è condizionata dal Talmud, che deriva da quegli scribi e farisei che condannarono a morte il Signore come un impostore.
Inoltre, come ben osservato sopra da altri, gli ebrei hanno usato anche in questa occasione il solito vittimismo per colpevolizzare chiunque si discosti dal loro modo di pensare.
Comportamento che, in questo caso, viene spinto addirittura ad insegnarci come dobbiamo essere cristiani e come dobbiamo interpretare i 10 comandamenti.
Per chi non si attiene al loro modo di vedere le religioni altrui, parte subito l'accusa di antisemitismo nelle sue varie di sfumature.
Infatti le osservazioni di Bergoglio sui 10 comandamenti, per quanto siano per noi sbagliate, non hanno nulla di "sprezzante verso gli ebrei e l'ebraismo".
Come fedele cattolico trovo veramente incomprensibile questa smania ecumenica nata col CVII e rafforzata dopo.
Come detto bene da Mic, per avere buoni rapporti e una pacifica convivenza con le altre religioni - come vuole il Signore Gesù, che perdonò i suoi carnefici - non è necessaria la sottomissione, né la rinuncia e il disprezzo della nostra Dottrina e della grandezza della nostra Fede.
Sottomissione che l'attuale Vescovo vestito di bianco, esercente misterium, ha esteso fino al pubblico disprezzo di tutto ciò che è cattolico.
Scommetto che la risposta vaticansecondista della Bergoglio & C., al Rabbino capo che ci tira le orecchie facendo la vittima, sarà di sottomissione ambigua, che farà scontenti cattolici ed ebrei.
Spero di perderla
Aloisius
Se i Comandamenti non sono assoluti che cosa sono? Sul futuro della morale cattolica
https://www.youtube.com/watch?v=kNCUbj7IRuM&t=2605s
P. Serafino Maria Lanzetta
Papa Francesco, esaminando la dialettica tra Legge (Torah) e fede in Cristo, ha concluso la sua ultima catechesi del mercoledì chiedendosi: «…disprezzo i Comandamenti? No. Li osservo, ma non come assoluti, perché so che quello che mi giustifica è Gesù Cristo». Questo insegnamento letto nel suo contesto non può che lasciare attoniti e smarriti. Se il Decalogo non è più assoluto, se cioè inizia a dipendere dal contesto storico e dalla nostra interpretazione, significa che è relativizzato e così l’agire morale è svuotato del suo contenuto. Francesco arriva a questa conclusione perché difatti identifica il Decalogo con la Legge, che è un pedagogo che ci ha condotto a Cristo. Il Decalogo, però, legge naturale prima ancora di essere cuore dell’Alleanza veterotestamentaria, fa sì parte della Legge (Torah) ma non l’esaurisce; quest’ultima è più ampia e contiene anche norme cultuali, sociali e alimentari. La fede ci libera da queste prescrizioni ma non dai Dieci Comandamenti che San Paolo, come già Nostro Signore, riassume nel comandamento più grande: la carità (cf. Gal 5,14 e Mc 12,28-31).
https://lanuovabq.it/it/paglia-scivola-di-nuovo-sulleutanasia-non-si-negozia
“Non è di mia competenza entrare direttamente su ciò che debba fare o no il Parlamento. Mi auguro che la questione non sia abbandonata. E soprattutto che si giunga ad una legge sul fine vita, che, senza lasciarsi condizionare dalla fretta, né da furori ideologici, possa essere il risultato di un dialogo fra posizioni differenti senza che nessuna voce, neanche quella delle realtà religiose presenti nel Paese, sia esclusa a priori. Nelle commissioni parlamentari non mancano i progetti di legge". E poi aggiunge che non si deve alzare “nessun muro apocalittico”.
Ma certo che i Comandamenti non sono stati aboliti. Il Catechismo è chiarissimo. Vedere anche il Catechismo del Concilio di Trento. Tanto basta per definire tutta la questione. Bergoglio indica Gesù Cristo come unico Salvatore? Chi si rallegra per questo non capisce che lo fa alla maniera modernista. Il Gesù di cui parla non è quello vero, ma quello che lui ha in testa , cioè colui che contrappone il modernista sentimentale "amore" alla Legge di Dio. Un po' come chi si rallegra che nell' Islam Gesù è un grande profeta, secondo solo a Maometto(!!!). Cosa ha da spartire questo profeta col vero Gesù? Niente. Quindi niente di cattolico da parte di Bergoglio, solo confusione modernista.
Perché se così non fosse è in grave errore
Sarà interessante leggere la risposta di J.M. Bergoglio ai rabbini. Un'illuminata d'immenso.
*con munizioni all’uranio impoverito.
*Secondo varie fonti, la CIA si sarebbe in parte finanziata con il traffico di droga, in cambio di armi e sostegno politico
https://www.maurizioblondet.it/afghanistan-ricordiamoci-perche-la-nato-era-li/
Riassunto : dove passano loro,non cresce piu' l'erba..
Fulvio Grimaldi, sì e' stato un serio giornalista .
Eh sì, la storia si ripete. Dopo novant’anni anche nella scuola della repubblica italiana, cosiddetta democratica, saranno davvero pochi i docenti capaci di anteporre la propria coscienza a qualunque considerazione di carattere pratico, e a non chinare la testa davanti ad un ordine ingiusto, illegittimo e contrario alla legge naturale. Onore in anticipo a simili professori!
https://lanuovabq.it/it/oggi-come-ieri-la-giusta-dozzina-che-disse-no-al-duce
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