Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 15 maggio 2022

Mons. Viganò. Dichiarazione sull'arresto di Sua Eminenza il Card. Joseph Zen

Qui l'indice dei precedenti interventi di mons, Viganò e correlati. Qui l'indice degli articoli sulla questione Sino /Vaticana

Dichiarazione
sull'arresto di Sua Eminenza il Card. Joseph Zen

È stata diffusa ieri la notizia dell’arresto del Card. Joseph Zen da parte delle autorità di Hong Kong [qui - qui]. Responsabile delle indagini è la sezione di Polizia speciale costituita dal Governo di Pechino per vegliare sulla sicurezza nazionale cinese, ossia per reprimere qualsiasi forma di dissenso o di protesta per le violazioni dei diritti umani della dittatura comunista.

L’anziano Porporato – che in passato espresse forti critiche all’Accordo segreto stipulato tra il Regime cinese e la Santa Sede – è stato interrogato e poi rilasciato su cauzione, mentre gli è stato sequestrato il passaporto. Quanto accaduto costituisce una gravissima violazione delle libertà e dei diritti di cui gode ogni persona umana, tanto più deprecabile trattandosi di un Cardinale di Santa Romana Chiesa. La Sala Stampa vaticana, con evidente imbarazzo, si è limitata ad esprimere «preoccupazione», senza presentare formali proteste al Governo di Pechino. Solo pochi giorni prima altri dieci sacerdoti della comunità di Baoding, appartenenti alla Chiesa clandestina, sono stati prelevati e destinati alla “rieducazione” forzata dal Partito Comunista Cinese perché non disposti ad aderire alla setta patriottica, allungando la serie di soprusi e sopraffazioni contro i Cattolici fedeli della Chiesa sotterranea.

I frutti avvelenati dell’Accordo sino-vaticano sono ormai evidenti. La chiesa bergogliana preferisce tacere sulla persecuzione dei Cattolici della Chiesa clandestina, dopo averli consegnati alle ritorsioni della setta patriottica e del Partito Comunista Cinese. In cambio, Pechino ricompensa i suoi servigi con cospicui finanziamenti annui: i mercenari si lasciano comprare per trenta denari, che grondano del sangue dei martiri della Chiesa del silenzio.

Quando il Card. Zen, nel settembre del 2020 alla vigilia del rinnovo di quel famigerato Accordo, venne a Roma per incontrare Bergoglio, questi lo umiliò con uno sdegnato rifiuto [vedi], a causa della ben nota posizione del Porporato cinese sull’Accordo e sulle sue ripetute violazioni [qui - qui]. Questa offesa a un Principe della Chiesa ha dato un chiaro segnale alla dittatura cinese, che si è sentita libera di agire senza temere conseguenze o prese di posizione da parte del Vaticano; il cui inquilino trova però il tempo per ricevere alti esponenti del Nuovo Ordine Mondiale, rappresentanti del globalismo e della finanza usuraia, dittatori e criminali di guerra, fino alle mogli dei combattenti del battaglione neonazista Azov, che negli scorsi giorni avevano usato i civili come scudi umani durante l’assedio russo dell’acciaieria di Azovstal. Qualcuno ha fatto notare che l’attivista russo-canadese Pyotr Verzilov ha accompagnato le due mogli ucraine all’Udienza papale: si tratta del fondatore e portavoce del gruppo femminista Pussy Riot, noto per le profanazioni e i sacrilegi compiuti in Russia contro le chiese ortodosse, sul modello di Femen in Occidente. Lascia sconcertati che sia ammesso in Vaticano il rappresentante di un movimento anticristiano che ha fatto della blasfemia il cuore della propria azione eversiva.

Questo atteggiamento di rara doppiezza, ma tutt’altro che ambiguo, mostra come la deep church di Bergoglio sia totalmente allineata non solo alla narrazione psicopandemica, ma anche alla folle gestione della crisi russo-ucraina da parte del deep state. Il Card. Zen si aggiunge alla lista dei Porporati dei Dubia [qui], ai quali Bergoglio non ha mai risposto né ricevuto, mentre verga di propria mano la lettera a James Martin sj. Con quell’ennesimo endorsement egli conferma la volontà di normalizzare nella Chiesa Cattolica il pansessualismo dell’infame ideologia LGBTQ, con la conseguente perdizione eterna di tante anime.

La saggezza e la prudenza della diplomazia vaticana, preziosa eredità di secoli, ammirata da tutte le Cancellerie del mondo, oggi sotto la guida di Pietro Parolin è un lontano ricordo: interessi cortigiani, profitti economici e criminali connivenze prevalgono senza vergogna di fronte a Dio e di fronte agli uomini. I fedeli guardano con scandalo alla trasformazione della Santa Sede in una spelonca di ladri (Lc 19, 46).

Esorto i miei Confratelli e i laici a sostenere con la preghiera Sua Eminenza in questo difficile momento, esprimendoGli al contempo vicinanza e solidarietà. Le prove alle quali il Card. Zen è sottoposto possano meritare dal Cielo quella ricompensa che il Signore ha promesso a coloro che servono la Santa Chiesa con fedeltà e che rimangono saldi nella Fede, senza lasciarsi contaminare dallo spirito del mondo.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
13 Maggio 2022
Anniversario dell’apparizione
della Beata Vergine Maria a Fatima

7 commenti:

In attesa... ha detto...

La gnosi: il peggior nemico della fede - Matteo D'Amico
27 apr 2022
https://www.youtube.com/watch?v=F5W9lXcz4Xs

Anonimo ha detto...

Vogliono farvi credere che perdere la libertà per un buon fine sia accettabile e diverso dal perdere la libertà per un cattivo fine.
"Vi controlliamo, vi limitiamo, vi priviamo della metà del vostro reddito ma lo facciamo per una buona causa, per il vostro bene."
E chi decide se un fine è davvero buono o cattivo?
E fino a che limite siete disposti a cedere la vostra libertà?
L'oppressione statalista ha aggiunto una ulteriore arma di controllo e di sopraffazione: il Sovrastato, una struttura che travalica i confini nazionali ed assume connotati internazionali o mondiali, una entità con cui l'individuo non ha diritto di confrontarsi perché le sue ragioni individuali sono irrilevanti rispetto alla "superiore ragion di Sovrastato".
E la cosa incredibile è che leggi di liberali che approvano tutto. Più che liberali, sacerdoti dello statalismo.

Complottismo o realtà? ha detto...

Dalla pagina 105 del libro di Klaus Schwab "The great reset". Schwab è il fondatore del World Economic Forum (WEF).

«Almeno 4 miliardi di "mangiatori inutili" saranno eliminati entro l'anno 2050 per mezzo di guerre limitate, epidemie organizzate di malattie mortali ad azione rapida e fame. L'energia, il cibo e l'acqua saranno mantenuti a livelli di sussistenza per la non-élite, iniziando con le popolazioni bianche dell'Europa occidentale e del Nord America e poi diffondendosi ad altre razze. La popolazione del Canada, dell'Europa occidentale e degli Stati Uniti sarà decimata più rapidamente che negli altri continenti, fino a quando la popolazione mondiale raggiungerà un livello gestibile di 1 miliardo, di cui 500 milioni saranno costituiti da razze cinesi e giapponesi, selezionate perché sono persone che sono state irreggimentate per secoli e che sono abituate ad obbedire all'autorità senza domande.»

https://amzn.to/39jrNZC

Anonimo ha detto...

Da tempo il vaticano si è schierato dalla parte avversa. Da subito. Di tanto in tanto un po' di fumo negli occhi viene soffiato per confondere la vista, ma lo schieramento è chiarissimo. D'altra parte in vaticano hanno sperimentato che sgarbi a lorsignori non vanno fatti, perché la zampata arriva immediata. In vaticano facciano pure outing, anzi quelli sono 'i loro valori', ma non tentino di cambiare schieramento perché,
con un ordigno di ultima generazione, in un attimo lorsignori potrebbero cancellare la cultura di quando il vaticano era la Città del Vaticano della Santa Sede. Questo però è eccessivo, non credo che potrebbe mai accadere. Sarebbe la fine. Ma prima della fine FINE i pochissimi cristiani rimasti...potrebbero perdere la pazienza!

Da Il Foglio ha detto...

Il regime cinese arresta e poi rilascia il cardinale Zen: un brutto segnale

Pechino manda un messaggio non solo a chi ancora spera di preservare un barlume di democrazia e libertà a Hong Kong, ma anche a Roma

Anonimo ha detto...

Cristoforo R. Altieri il 12 maggio 2022 su Catholic Word Report pubblica un articolo sull’arresto del Vescovo emerito di Hong Kong, il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, SDB, mercoledì 11 maggio scorso: «I cinesi ora sanno che possono arrestare un Principe della Chiesa, confiscargli il passaporto e trattenerlo per alcune ore di interrogatorio ravvicinato, senza suscitare la nuda ira del Vaticano». Altieri è un giornalista statunitense, editore e autore di tre libri, tra cui Reading the News Without Losing Your Faith [Leggere le notizie senza perdere la fede] (Catholic Truth Society 2021). È redattore collaboratore di Catholic World Report.

L’arresto del Cardinal Zen e il ballo muto e pericoloso del Vaticano con la Cina
di Cristoforo R. Altieri
CatholicWorldReport.com, 12 maggio 2022

Anonimo ha detto...

Buongiorno amici.
Mentre in Italia la sinistra liberal starnazza di pseudodiscriminazioni inesistenti, il regime comunista cinese continua le persecuzioni anticristiane.
Nei giorni scorsi Card. Joseph Zen (90 anni) è stato arrestato dalla polizia per reati contro la sicurezza del paese, e rilasciato solo dopo il pagamento di una cauzione.
Ora sarà processato, e rischia 10 anni di carcere.
Quali le condotte incriminate? Il porporato raccoglieva fondi per pagare i processi ai perseguitati politici, assistendo personalmente alle udienze per manifestare agli stessi la sua vicinanza.
Il colore rosso degli abiti dei cardinali rappresenta la disponibilità a seguire Cristo "usque ad sanguinem", cioè fino a dare la vita.
Giù il cappello davanti ad un vero pastore, pronto anche a subire il martirio.
Se la Chiesa va avanti nonostante tutto è grazie alla testimonianza di uomini come questo.
Grazie del suo coraggio e del suo esempio eminenza!