Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 16 agosto 2015

Euge, serve bone et fidelis intra in gaudium Domini tui (Mt 25,21)

Euge, serve bone et fidelis intra in gaudium Domini tui (Mt 25,21)

Apprendiamo che lo scorso venerdì 14 agosto 2015, festa di San Massimiliano Maria Kolbe e vigilia della solennità dell’Assunta, alle 8 ,00 presso l' Hospital Sanatorio Austral di Buenos Aires, è morto Mons. Rogelio Livieres Plano, 69 anni, vescovo emerito di Ciudad del Este in Paraguay [qui].
Venite, Santi di Dio; accorrete, Angeli del Signore. Accogliete la sua anima e presentatela davanti al trono dell'Altissimo. 

Della dolorosa vicenda ci eravamo occupati diffusamente in diretta [qui - qui]
Ricordiamo brevemente che un memoriale pubblicato dal sito della sua ex-Diocesi nell'intento di fare chiarezza, mostra come il vescovo si sia reso scomodo - ponendosi fuori dal coro monocorde del clero latino-americano - per aver denunciato senza mezzi termini la contiguità dell’episcopato paraguaiano con la Sinistra e con la Teologia della Liberazione ed abbia piuttosto promosso la salvezza spirituale prim'ancora che quella terrena. Inoltre egli aveva fondato un proprio Seminario diocesano, per preservare i futuri sacerdoti dalla marcata connotazione politico-ideologica di quello nazionale di Asunción. E raccoglieva dei frutti: oltre 60 sacerdoti in 10 anni e 40 nuovi seminaristi all’anno. Ma non è mancata purtroppo la reazione di un episcopato, secondo il quale l'azione del vescovo fedele «avrebbe rotto e ruppe lo schema monolitico», in cui veniva formato il clero del Paese. 

Una Chiesa purtroppo a due corsie parallele / III

I precedenti [qui] e [qui].

Carissima Maria,
Nei giorni scorsi avevamo letto delle ormai note tristi vicissitudini di monsignor Huonder, assurdamente e pretestuosamente accusato da una lobby gay, la PinkCross, di fomentare l’uccisione di tutti gli omosessuali, poiché durante una conferenza di 50 minuti (Vortrag in Fulda vom 2. August 2015) tra l’altro riportava una citazione biblica dal libro del Levitico (20:13) sulla triste sorte dei sodomiti.
Ecco qui, qui, qui, qui e qui qualche link che ricorda i fatti dal loro inizio fino agli sviluppi più recenti.
Così nei nostri rosari abbiamo pregato per questo vescovo coraggioso, il quale, invece di accodarsi a quel diffuso conformismo ecclesiale complice dell’imperante malcostume sociale, non si sottrae dall’affermare la Verità di Gesù Cristo tutta intera e senza sconti ma opportunamente coniugata alla cura pastorale e misericordiosa del peccatore, sempre e comunque chiamato al sincero pentimento.
Siccome le nostre domeniche estive le stiamo dedicando a visitare qua e là le Messe Tridentine, ci siamo detti: perché non fare una puntatina verso nord, nella sua diocesi?
Uno sguardo a Wikkimissa e scopriamo che nella seconda domenica del mese alle 8.45 a Coira (Chur è il nome originale) c’è la Messa Summorum Pontificum.

sabato 15 agosto 2015

p. Stefano M Manelli, FI. Il “Voto Mariano” di Consacrazione all'Immacolata

Rinviamo anche a questo magistrale testo di p. Stefano M. Manelli su Maria Corredentrice.

Vergine Immacolata, Madre del Signore e nostra,
Assunta in cielo, Mediatrix et Victrix, ora pro nobis!

Il testo che segue, di p. Stefano M. Manelli FI, è tratto dagli Atti del Simposio Mariologico Internazionale sulla Consacrazione alla Vergine Maria - Frigento 5-7 luglio 2010, Casa Mariana Editrice, 2011, pag.443-469.

Si tratta del "Quarto voto" : il Voto mariano dell’illimitata consacrazione all’Immacolata dell’Istituto di diritto pontificio dei Francescani dell’Immacolata (Frati, Suore, Clarisse, Terziari e membri della Missione dell’Immacolata Mediatrice).

Abbiamo già approfondito I fondamenti biblici della Consacrazione alla Vergine Maria [qui]. nel lavoro di p. Settimio M. Manelli, tratto dallo stesso volume.

E abbiamo scoperto dunque quali alte vette di spiritualità contraddistinguano un Ordine fiorente di vocazioni e di centri di eccellenza, che sono stati spazzati via e sottratti alla sete di molte anime che vi si abbeveravano con frutto. Un Ordine che rischia di essere smantellato. E non credo di sbagliarmi nel pensare che chi ha operato la 'fronda' e chi vi ha assentito, non abbia più orecchie per intendere...
Del resto sono proprio coloro che (vedi dichiarazioni del card. João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica), su incarico di Bergoglio, procederanno alla revisione della costituzione Sponsa Christi di Pio XII perché preconciliare (!?) [ Vedi, nello stesso articolo, le dichiarazioni del'ineffabile Segretario della CEI, mons. Galantino. sulla rifondazione (!?) della vita religiosa : qui ].

Abbiamo dunque la chiave di lettura del silenzio orante e oblativo difficilmente comprensibile se non si entra nell'ottica di questi scritti sapienziali. Non a caso scopro proprio ora questo testo, su Il Settimanale di Padre Pio dei FI, da cui riporto:
«In calumniis semper tacuit» («Nelle calunnie sempre tacque). [...]
Non il silenzio che indica disprezzo degli altri, orgogliosa superiorità, noncuranza, chiusura in sé, superbia cieca. Qui si parla del silenzio umile, voluto, consapevole, segno di accettazione della volontà divina; silenzio come modalità di un calvario, come scala per raggiungere Gesù sulla Croce, una forma di attuazione della missione di «corredimere», a cui si sentiva chiamato Padre Pio. È la eco fedele, quasi la ripetizione letterale delle parole del Vangelo, che riportano l’atteggiamento di Gesù, durante la Sua dolorosissima Passione. «E Gesù taceva» dinanzi a Caifa, il quale gli aveva detto: «Non rispondi nulla a ciò che questi testimoniano contro di te?» (Mt 26,63). Così come taceva innanzi a Pilato e ad Erode...
Richiamo la vostra attenzione sui punti finali: Noi siamo per l'offensiva e  La scelta dei mass-media, riguardanti l'apostolato e i mezzi che i FI e le Suore utilizzavano con grande efficacia e che ancora in parte utilizzano a scartamento ridotto... Affidiamo tutto all'Immacolata Mediatrix e Victrix! (M.G.)

IL "VOTO MARIANO"
DI CONSACRAZIONE ALL'IMMACOLATA
Padre Stefano M Manelli, FI

Iniziamo da una spiegazione minima dei termini.
Nel titolo della relazione sono presenti quattro elementi particolari, ossia:
  • un voto caratterizzato dal suo essere mariano;
  • una consacrazione specificata dalla persona di Maria in quanto Immacolata.
I quattro elementi sono interdipendenti e si armonizzano fra di loro in modo tale che si può ben parlare di Consacrazione all'Immacolata nella forma specifica del Voto mariano. Ciò significa che si può avere la Consacrazione all'Immacolata anche in altre forme che non siano quella specifica del Voto mariano.
Di fatto, semplificando, la realtà della vita di unione o vita di amore fra l'anima cristiana e Maria Santissima, si configura diversamente in tre stadi di crescita graduale e organica, ossia:
  1. lo stadio della devozione all'Immacolata;
  2. lo stadio della consacrazione all'Immacolata;
  3. lo stadio della identificazione all'Immacolata.
Questi sono i tre passaggi concatenati e interdipendenti della crescita o maturazione nella vita di unione e di amore fra l'anima cristiana e Maria Santissima, l'Immacolata: vita di unione e di amore che si radica nella Maternità da parte di Maria, e nella filiazione da parte dell'anima, in forza del santo Battesimo[1].

In forma ordinaria e comune, la presenza della Madonna nella vita del cristiano è quella che si esprime come devozione mariana. In forma particolare, poi, è quella della Consacrazione mariana. Nella forma più alta e completa, infine, è quella della consacrazione che mira e porta alla identificazione all'Immacolata, sigillata da un Voto speciale di consacrazione, che esprime l'eccellenza dell'appartenenza più radicale e totale alla Madonna.

venerdì 14 agosto 2015

Venerdì 14 agosto. Preghiera di Riparazione

Non dimentichiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione. Ecco le consuete preghiere, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che [trovate qui].

Prosegue la devozione riparatrice dei cinque sabati per il Cuore Immacolato: potete leggere o scaricare da qui, la guida compilata da Don Marino Neri.

Aggiungo di seguito, come Lettura formativa per questa settimana, un altro testo - breve - che favorisca un approfondimento ben meditato, sempre tratto da “Il libro della mia vita” di Santa Teresa d'Avila, per rimanere e progredire nel clima di preghiera e di contemplazione in cui ci hanno introdotto i precedenti.


Santa Teresa d’Avila: precedenti letture dai primi capitoli de  “Il libro della mia vita”
(cap. 10  – cap. 11cap. 12cap. 13 – cap. 14  - cap. 15 e 16 - cap. 17 e 18 - cap. 19)

Proposta per questa settimana:
CONTEMPLARE L'UMANITÀ DI CRISTO (Libro della Vita 22, 9-11)

Statua della Vergine Maria intatta dopo un incendio a Madrid

Nel clima Mariano dell'Assunta registriamo una news di mercoledì 12 agosto 2015 [qui]:
Clicca per ingrandire
Ѐ successo lo scorso 30 luglio presso la base militare di El Goloso, che si trova nei pressi della città di Madrid.
Le alte temperature causate dall'ondata di caldo che ha colpito la Spagna, hanno provocato in quei giorni un incendio dentro una strutture militare, bruciando un campo e dei pascoli.
Tuttavia, con grande sorpresa di tutti i presenti, in una zona non ci sono state fiamme né calore. Testimone dell'accaduto, è stato José Maria Zavala, autore di best-seller come "Padre Pio" o "Così si vince il demonio", insieme al personale della base: sono rimasti tutti meravigliati di un evento del genere. Anche se le fiamme hanno bruciato tutta l'erba intorno, nei pressi della statua della Vergine Maria e dei fiori di ornamento il fuoco non ha provocato nessun danno. Nella foto si può vedere come il resto della terra è tutta bruciata, tranne l'area intorno a Maria.
Coincidenza o no, il fatto è che questa suggestiva immagine della Vergine ha sorpreso tutti. Inoltre, il personale della base ha una particolare devozione a questa statua della Vergine e dicono che è molto "speciale": molti soldati Le sono stati affidati.
Ave Maria!

p. Settimio M. Manelli. I fondamenti biblici della Consacrazione alla Vergine Maria

Il testo che segue, di p. Settimio M. Manelli FI, è un estratto dagli Atti del Simposio Mariologico Internazionale sulla Consacrazione alla Vergine Maria - Frigento 5-7 luglio 2010, Casa Mariana Editrice, 2011, pag.11-90.
[Testo integrale scaricabile in pdf qui]
Si tratta di un testo sapienziale, di quelli che aprono numerosi usci verso la trascendenza e mettono in rapporto col Signore e con la Sua e nostra Madre.

La consacrazione a Maria, com'è noto, non è semplicemente un fatto devozionale e privato, come purtroppo sono portate a ritenere le generazioni postconciliari, per effetto dell'attuale scadimento della devozione. La consacrazione alla Madre di Gesù e nostra è un luogo teologico, cioè una realtà rivelata, contenuta per intero nella Rivelazione e nella Tradizione della Chiesa.

Quello che segue è solo uno stralcio, ricavato dalla scansione, che ha richiesto un lungo e paziente lavoro supplementare di ricostruzione delle molte preziose citazioni bibliche dal greco e dall'ebraico.

Ho messo a disposizione il testo integrale in pdf, leggibile e/o scaricabile dal sito internetica.it
Vuol essere un mio piccolo tributo all'Assunta in spirito di gioiosa condivisione con chi leggerà e certamente ne trarrà frutti copiosi secondo la volontà del Signore.

Nello stesso spirito, a domani, la pubblicazione di un altro testo. Una relazione, dagli Atti dello stesso Simposio, del fondatore dell'Ordine, p. Stefano M. Manelli FI, sul Quarto voto: il Voto mariano di Consacrazione all'Immacolata [qui]. (M.G.)

I FONDAMENTI BIBLICI DELLA CONSACRAZIONE ALLA VERGINE MARIA
Padre Settimio M. Manelli, FI

Introduzione

Da sempre i Pontefici, i concili, i grandi Santi e i dottori della Chiesa che hanno parlato della Madre di Dio, sia attraverso il magistero solenne, sia mediante discorsi spirituali, sia tramite la predicazione popolare, hanno attinto alle pure fonti della Rivelazione, Sacra Scrittura e Tradizione, illustrando così mirabilmente il mistero di Maria e spingendo i fedeli ad amare, servire, pregare con fiducia la loro Madre celeste. Grazie al genio di alcuni uomini ispirati, di generazione in generazione i Pontefici e tutto il popolo di Dio, per esprimere il loro grande amore alla Beata Vergine Maria, hanno adottato pratiche devozionali e formule di preghiera che erano il frutto della meditazione e della rielaborazione dell'insegnamento magisteriale, calato nella vita, nelle aspirazioni, negli affanni e nei bisogni della vita quotidiana, riconoscendo in Maria Santissima la via privilegiata per incontrare Dio e per compiere la sua Volontà. Il Concilio Vaticano II, sulla scia della tradizione ininterrotta, ha continuato a sottolineare l'importanza del legame del culto con le fonti della Rivelazione e ha incoraggiato a mostrare con sempre maggior luminosità i fondamenti biblici e tradizionali delle pratiche devozionali del popolo santo di Dio.

giovedì 13 agosto 2015

Corrado Gnerre. La legge naturale

Riprendo un testo di Corrado Gnerre da Il Settimanale di Padre Pio ( Numero 31 del 2 agosto 2015). Un po' di ripasso su legge naturale e legge di natura fa bene a tutti.

Dio è Logos, è «ordine razionale» e ha inserito il suo ordine nella creazione. Nella natura quest’ordine è definito “legge eterna”; nell’uomo è la “legge naturale”, che c’invita a compiere il bene e a rigettare il male. Non bisogna tuttavia confondere la “legge naturale” con la “legge di natura”. Dio, essendo Logos, ha inserito un ordine nella natura
Per san Tommaso e per la Teologia cattolica Dio è Logos, ovvero è ordine razionale. Dio, infatti, non va concepito solo come volontà, nel senso che Egli, in quanto onnipotente, potrebbe fare ogni cosa o decidere ogni cosa. No, Dio è il Bene, s’identifica con il Bene, il Bene è la sua natura e non una arbitraria decisione della Sua volontà. Dio, infatti, non ha in sé la contraddizione e pertanto non può volere ciò che è contraddittorio. Concezione di Dio, questa, che è molto diversa da quella delle varie gnosi che invece concepiscono Dio come volontà e soltanto come volontà.
Dunque, se Dio è Logos (ed è Logos), creando, ha inserito il suo ordine, cioè il bene, nel mondo. Il mondo, pertanto, è stato pensato da Dio, risponde ad un progetto e, come tale, è ordinato. Da qui non solo la sua bellezza, ma anche il tentativo perenne da parte dell’uomo di sottolinearne la magnificenza; tanto rappresentandolo quanto cercando di produrre una simbologia della Sua bellezza, che altro non è che la vera arte. Ma su questo è bene non dilungarci perché si aprirebbero ben altri argomenti che al momento non possiamo trattare.

mercoledì 12 agosto 2015

Sante Messe Tradizionali a Brescia

Siamo lieti di poter comunicare il calendario delle nostre celebrazioni settimanali in Rito Romano Antiquior, celebrata da mons. Giancarlo Scalvini, canonico della Cattedrale di Brescia e delegato del Vescovo mons. Luciano Monari.

Tutti i sabati e vigilie
ore 17,30 S. Rosario - ore 18,00 - S. Messa in Rito Romano Antico
Chiesa S. Zeno al Foro
Piazza del Foro, Brescia.

Per la Solennità dell'Assunta:
ore 20,00 Santo Rosario
20,30 Messa Cantata E.F

Grazie per la gentile attenzione.
Salvianus

Silvio Brachetta e Giuseppe Fallica. Matrimonio e divorzio. Perché la Chiesa sa separare il falso dal vero

Il dibattito innescato dalle esegesi di conio rabbinico di p. Innocenzo Gargano e da diverse repliche a sostegno o dissenzienti, pubblicate da Sandro Magister, ha permesso di dar risalto ad alcune voci in difesa della verità, tra cui quella di Silvio Brachetta. Precedente [qui].
Pubblico di seguito le sue osservazioni ancora una volta riprese da Sandro Magister [qui] in ordine a quelle che lo stesso Silvio definisce "le ultime elucubrazioni fantateologiche" del prof. Antonio Emanuele e al suo richiamo al teorema di Gödel contro la dimostrabilità logica della verità del dogma dell’indissolubilità del matrimonio. Secondo Emanuele il teologo che segnala l’errore è un fondamentalista. Ma Silvio Brachetta non tace e il dibattito si arricchisce.
Alla sua voce si aggiunge quella altrettanto incisiva e veritativa di Giuseppe Fallica [qui], la cui replica riporto a seguire.
Trovo interessante e condivisibile questa affermazione di Silvio su Facebook:
...Gödel avrebbe fallito, se la logica venisse usata al modo di Emanuele. Se la teologia, cioè, coincidesse (solo) con un sistema razionale, al pari di quelli logici e matematici, sarebbe vero che “la verità esiste ma la sua esistenza non può essere completamente dimostrata con gli strumenti linguistici e logico-formali che usiamo correntemente per comunicare”. Mi ha stupito che Emanuele sia ricorso a Gödel, il quale accede sì a Dio, ma con la convinzione che, in un sistema logico coerente, si debba uscire da quel sistema per dimostrare almeno una proposizione elaborata in quello stesso sistema logico (teoremi d’incompletezza). Emanuele non comprende che la teologia intende proprio uscire dal sistema logico ordinario. Utilizza appunto strumenti “non convenzionali”, come giustamente nota Emanuele, che in matematica sono quelli di Gödel e in teologia sono quelli della Rivelazione. La Rivelazione, insomma, può essere paragonata ad un sistema logico superiore, ad una metalogica.

Matrimonio e divorzio.
Perché la Chiesa sa separare il falso dal vero

Si sta rivelando sempre più oculata l’iniziativa di Sandro Magister, che ha dato spazio alle tesi esegetiche del padre Guido Innocenzo Gargano. Esse hanno fatto emergere, in numero e gravità, molti degli equivoci che si sono moltiplicati attorno al cristianesimo e alla teologia in epoca moderna.

Le ultime riflessioni a fare problema, in ordine di tempo, sono quelle del professore Antonio Emanuele, critico nei confronti padre Ruiz Freites, autore di un libro di replica alle affermazioni di padre Gargano. In particolare, il professore vede un «grande errore logico» in una frase del Freites: «La verità per definizione è oggettiva. La realtà soggettiva può corrispondere alla verità o può non corrispondere. In questo ultimo caso non si tratta di ‘verità soggettiva’, ma di errore, ed è un’opera di misericordia correggere chi sbaglia». Padre Freites riporta, né più né meno, la definizione di verità come l’«adaequatio rei et intellectus» (corrispondenza tra la realtà delle cose e l’intelletto) di San Tommaso d’Aquino.

martedì 11 agosto 2015

Iniziativa di Paolo Deotto. Francescani dell’Immacolata. Il “caso” Scozzaro.

Con una mail, inviata al M. R. Prof. Don Sabino Ardito, Commissario Apostolico dei Francescani dell’Immacolata e, per conoscenza, alla S. Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, il direttore di Riscossa Cristiana chiede chiarimenti in merito al “caso” Scozzaro: vedi precedente articolo “Francescani dell’Immacolata. Perché vogliono obbligarci a rimuovere articoli di cronaca? I fatti accaduti, non li può cancellare nessuno” [qui], che avevo registrato nell'Archivio degli articoli pubblicati sulla sconcertante vicenda. Interessante perché dimostra ancora una volta come una certa genìa di neo-FI continua a definire con arrogante disinvoltura la cronaca e la critica come “atti diffamatori”.

Ora riprendo, da Riscossa Cristiana il testo della mail e, a seguire, la pronta risposta, soltanto interlocutoria, del Prof. Don Sabino Ardito, in attesa degli ulteriori sviluppi previsti per settembre prossimo.

Clicca per ingrandire
Ricordo che il promotore della diffida è stato allontanato dall'Istituto da padre Stefano M. Manelli, mentre ha ottenuto la riammissione dal defunto commissario padre Fidenzio Volpi. Riammissione peraltro anomala nella forma e nella procedura: manca il protocollo, i riferimenti più specifici all'atto che annulla in quanto sembra non tener conto della competenza appartenente alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, che aveva approvato l'atto di dimissione dall'Istituto disposto dal Superiore per disobbedienza grave e per il quale era stata seguita tutta la procedura richiesta.

In realtà quello che l'attuale establishment ecclesiale non digerisce è il carisma originale dell'Ordine dei FI. Ed hanno già cominciato a "rieducarlo" per renderlo aderente all’attuale 'visione' della Santa Sede.

Bisognerà verificare se e fino a che punto il commissario in carica continuerà nell'opera di smantellamento. Di fatto l'ordine attuale, modernizzato, rischia di divenire l'immagine dei ribelli al fondatore. A meno che non intervenga l’Immacolata... E comunque c'è un resto, non tanto piccolo, che continua a "resistere" in prudente e orante silenzio.