Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 24 maggio 2021

Arcivescovo Viganò: “La dittatura cinese è il paradigma di ciò che attende il mondo intero. Se non sapremo opporci”

Pubblichiamo di seguito il testo italiano dell’intervista di Maike Hickson all’arcivescovo Carlo Maria Viganò per Kultur Magazin. La prima parte riprende l'analisi già sviluppata in precedenti interventi. Interessante soffermarsi sulla seconda parte in cui torna a parlare della Cina [vedi anche qui - qui]. Da sottolineare che, pur di fronte alle notizie inquietanti che siamo costretti a registrare, l’arcivescovo non ci lascia senza speranza: gli elementi rivoluzionari in campo spesso si rivolgono anche l’uno contro l’altro, e quindi non è detto sia ancora giunto il momento per il Grande Reset con le sue fondamenta malvagie. In attesa della vittoria della Vergine Santa, l’arcivescovo Viganò ci invita a condurre la vita secondo la regalità di Cristo, ammonendoci a “cercare di far regnare Cristo soprattutto nei nostri cuori e, di conseguenza, nelle nostre famiglie, perché regni anche nelle nostre società”. Qui l'indice completo degli interventi precedenti e collegati.

Mea est ultio, et ego retribuam in tempore, in quo labetur pes eorum!
Juxta est dies perditionis, et adesse festinat sors eorum.
La vendetta è mia, e io li ripagherò a tempo debito, che il loro piede possa scivolare!
Il giorno della distruzione è a portata di mano e il loro tempo si fa fretta a venire. Deut 32:35

Cosa significa il Grande Reset?
The Great Reset” è un’espressione coniata qualche anno fa dall’élite massonica che domina il mondo. Significa una sorta di rivoluzione globale che è stata decisa da questa élite per “resettare” l’intero tessuto sociale, imponendo una serie di cambiamenti alle masse che hanno lo scopo di prepararsi al regno dell’Anticristo, che in assenza di eventi calamitosi sarebbe difficile da adottare democraticamente con il loro consenso. Gli ideali di un mondo migliore, il rispetto per l’ambiente, la fraternità tra i popoli e l’inclusività sono solo un modo ipocrita e ingannevole di realizzare questa rivoluzione e mascherarla con una presunta nobiltà di scopo che in pratica nasconde i veri fini dell’élite: per loro stessa ammissione, “nulla sarà come prima”.

Chi sono le persone chiave dietro il Grande Reset? Cosa sappiamo delle loro convinzioni personali?
L’élite che promuove il Grande Reset è composta dalle principali organizzazioni mondiali, dal World Economic Forum di Klaus Schwab alle Nazioni Unite, dalla Commissione Trilaterale al Gruppo Bilderberg, con il supporto dei loro servitori nei governi, nell’alta finanza, nelle multinazionali e nei media. Questo processo è andato avanti per secoli, guidato dalle grandi dinastie di capitali come i Rothschild e i Rockefeller, che interferiscono pesantemente nella politica delle nazioni grazie alla loro incommensurabile ricchezza.

La matrice è essenzialmente massonica, sia nei principi che esprimono sia nell’odio che mostrano verso la religione, sia ancora di più verso Nostro Signore Gesù Cristo. Se consideriamo le richieste promosse dai sostenitori del Grande Reset, possiamo risalire alla triade della Rivoluzione Francese e della Massoneria: libertà, uguaglianza e fraternità. Ogni cattolico istruito dal Magistero dei Romani Pontefici sa cosa implica la sovversione infernale in questi principi: libertà significa ribellione contro la Sovranità di Dio e la Sua Santa Legge; l’uguaglianza pone tutte le persone sullo stesso livello, il più basso, negando le differenze e l’individualità di ogni persona, e soprattutto annullando la distinzione fondamentale tra coloro che riconoscono Cristo come unico Dio e Signore e coloro che lo rifiutano; infine, la fraternità cerca di stabilire una società in cui gli uomini possano essere fratelli senza alcun riferimento alla paternità divina di Dio o appartenendo alla famiglia dei redenti in Cristo.

Consideriamo una cosa importante: l’uomo è fatto a immagine di Dio nel senso che riflette, nelle sue facoltà, gli attributi della Santissima Trinità: la potenza del Padre, la saggezza del Figlio, l’amore dello Spirito Santo. Il Grande Reset vuole rovesciare questa connaturale corrispondenza dell’uomo con il suo Creatore, Signore e Redentore in una parodia blasfema: sganciare la sua memoria, distorcere il suo intelletto e distorcere la sua volontà.

Tutto ciò che viene fatto in nome dell’ideologia globalista ha questo scopo non riconosciuto ma molto evidente: non dobbiamo più ricordare il nostro passato e la nostra Storia, non dobbiamo più saper riconoscere il Bene e il Male, non dobbiamo più desiderare la virtù e rifiutare il vizio; infatti, siamo spinti a condannare il Bene come intollerante e ad approvare il Male come liberazione e redenzione dalla morale cristiana. E se Dio viene rifiutato come Padre, non ci deve più essere paternità nemmeno nell’ordine naturale, perché la paternità naturale è uno specchio della paternità divina. Ecco perché c’è questo odio teologico contro la famiglia naturale e contro la vita non ancora nata. Se Dio non è morto per noi sulla Croce, non ci deve essere più sofferenza, né più dolore, né più morte, perché nel dolore siamo in grado di comprendere il significato del sacrificio e accettarlo per amore di Chi ha versato il Suo Sangue per noi. Se Dio non è Amore, non ci deve più essere amore tra gli uomini ma solo fornicazione e soddisfazione dei piaceri, perché se desideriamo il bene degli altri, siamo portati a condividere con loro il dono più prezioso che abbiamo, la Fede, e non possiamo abbandonarli a cadere nell’Abisso in nome di un concetto perverso di libertà. Non sono atei; non negano che Dio esista; piuttosto, lo odiano, proprio come Lucifero lo odia.

È una battaglia tra il Bene e il Male, secondo lei?
Il Grande Reset non è solo l’ultima fase prima dell’istituzione del regno dell’Anticristo, ma ha acquisito tutte le connotazioni di una vera religione, prendendo in prestito la sua lingua, creando cerimonie, nominando i propri sacerdoti. La ritualità dell’attuale pandemia è abbastanza evidente, soprattutto nel modo in cui hanno voluto dare al vaccino un valore sacramentale, al punto da ricorrere a sacerdoti e vescovi – e persino al Papa stesso – per promuoverlo, anche predicando che è indispensabile per la salvezza, identificarlo come un “dovere morale” per ogni credente. Così, vietando il Santo Sacrificio al vero Dio e vietando l’amministrazione dei veri Sacramenti, la nuova religione Covid si è imposta con nuovi rituali igienici e nuovi sacramenti della salute.

La fede del discepolo del Coronavirus nella narrazione mediatica è la grottesca parodia dell’atto di fede richiesto al cattolico, con la differenza che i dogmi della religione sanitaria a cui è richiesto l’assenso incondizionato sono totalmente irrazionali, irragionevoli e illogici; non c’è adesione a una verità che trascende la ragione ma piuttosto a un dogma che la contraddice, dimostrando che, come tutte le false religioni, il Covid attraversa la linea nella superstizione. Chi crede nel Covid si trova così nella posizione di dover dare prova della propria sottomissione ai propri sacri ministri, anche di fronte a concetti ripugnanti per la scienza medica e il buon senso: l’uso delle maschere è obbligatorio anche se non proteggono dal contagio; il vaccino viene imposto anche se non dà immunità, i trattamenti non approvati dal sinedrio sanitario sono vietati anche se la loro efficacia è ovvia. E dovremmo aggiungere: più assurdo è l’ordine che viene dato, più il discepolo sente di essere un membro della setta proprio per l’atto stesso di obbedire.

È sconcertante che coloro che oggi abdicano alla ragione di fronte ai proclami dei virologi-pontefici dichiarino di essere “razionalisti” e convinti sostenitori della scienza contro ogni sorta di fideismo dogmatico. D’altra parte, quando le persone non credono in Dio, finiscono per credere in nulla.

Alla luce del fatto che il World Economic Forum sostiene le forti politiche di lockdown attuate per il Covid, sembra che la crisi corrisponda molto bene ai loro piani e sia uno strumento utile per il Grande Reset. Vede qualche legame tra il WEF e i responsabili della crisi Covid?
Credo di essere stato uno dei primi vescovi a denunciare il legame intrinseco tra la pseudo-pandemia e le intenzioni del Grande Reset. C’è una dichiarazione molto interessante e rivelante di Pierre J. Gilbert (qui) che risale al 1995, che elenca tutti i passi che oggi vediamo svolgersi davanti ai nostri occhi con la tragica farsa del Covid, dall’inoculazione di massa con un vaccino alla creazione di campi di detenzione per dissidenti. Questo massone convertito ha rivelato gli obiettivi della famigerata setta venticinque anni fa. All’epoca, la sua denuncia fu bollata come l’assurdo sproloquio di un teorico del complotto, ma oggi si dimostra vero in tutta la sua cruda e terribile realtà, dimostrando che il piano del Grande Reset ordinato dai nemici di Dio non si limita agli aspetti meramente economici che utilizza come strumento per mantenere legato il mondo della finanza ad esso, ma che si estende all’essenza stessa della nostra vita di individui e membri della società, al fine di cancellare ogni traccia del cristianesimo. Dietro tutto questo c’è il Maligno, che oggi conta su un gruppo altamente organizzato di seguaci.

Dovremmo liberarci una volta per tutte dall’assurda narrazione dei media mainstream, secondo cui Covid-19 è un virus mortale di fronte al quale le nazioni devono organizzarsi per affrontare una pandemia di emergenza inaspettata che è difficile da contenere.
  • Prima di tutto, secondo eminenti esperti, si dice che il Covid sia il risultato di manipolazioni effettuate in un laboratorio di Wuhan;
  • In secondo luogo, questo virus, che di per sé non è letale, potrebbe essere combattuto efficacemente con farmaci esistenti e terapie poco costose, mentre l’OMS ha dato direttive erronee e fuorvianti, suggerendo protocolli con esiti devastanti, prevenendo l’assistenza dormienza e aumentando le complicazioni imponendo terapie per una sindrome respiratoria piuttosto che circolatoria.
  • Ordinò inoltre la registrazione di tutti i morti come morti a causa del Covid, indipendentemente dalla vera causa di morte, scoraggiando le autopsie e persino fino a raccomandare la cremazione dei cadaveri.
Sulla base di queste cifre gonfiate, i media hanno creato un allarme sociale, un’azione di vero terrorismo verso l’intera popolazione, imponendo chiusure ingiustificate, maschere inutili e distanziamento sociale. Al fine di rilevare la presunta positività del virus, sono stati utilizzati tamponi e test totalmente inappropriati a scopo diagnostico e che danno risultati facilmente falsificabili, come è stato riferito dal loro creatore. Infine, ha promosso l’uso di un presunto vaccino, che in realtà è un siero genetico, certamente inefficace per quanto riguarda l’immunità virale e con effetti collaterali a breve termine ampiamente dimostrati, mentre gli effetti a lungo termine sono ancora da vedere. Si tratta di un vaccino che, essendo stato prodotto per combattere un virus mutante, è destinato a dover essere periodicamente rinnovato sulla base delle “varianti” fantasma covid;” un vaccino che la scienza medica rudimentale scoraggerebbe di ricevere nel bel mezzo di una pandemia, perché potrebbe portare a forme di resistenza immunologica. In questo piano criminale, la scienza si è trasformata in esoterismo, medici in stregoni e dissidenti in eretici per essere scomunicati o sottoposti a cure mediche obbligatorie.
Gli stessi errori – ad esempio, la decisione di ospedalizzare gli anziani nelle case di cura, diffondendo così il contagio e sterminando migliaia di persone fragili, dopo aver indebolito il loro sistema immunitario – sono stati commessi in momenti diversi e in diversi contesti, anche in presenza di precedenti inequivocabili, seguendo un piano comune. È chiaro che c’è un unico copione sotto un’unica direzione, con attori che recitano la parte che è stata data loro.

Vorrei aggiungere, a nuova dimostrazione di quanto dico da un anno a questa parte, che le nazioni che non hanno applicato le misure di contenimento e i trattamenti imposti dall’OMS sono quelle che hanno riportato il minor numero di morti; e alcune nazioni che non hanno accettato i diktat delle organizzazioni mondiali hanno subito colpi di Stato, sforzi di corruzione, o sono state eliminate: mi riferisco ad esempio alla Bielorussia (qui) o alla Tanzania (qui), per citare solo due dei casi più importanti. Senza dimenticare che le statistiche ufficiali sul numero totale di decessi nel 2020 sono quasi ovunque al di sotto del numero medio degli ultimi anni: se il Covid fosse una vera pandemia, allora dovrebbero esserci numeri simili a quelli accaduti tra il 1918 e il 1920 con l’influenza spagnola.
In conclusione, il Covid è un pretesto con cui dare la parvenza di legittimità alle restrizioni alle libertà naturali e ai diritti individuali fondamentali, in modo da creare una crisi economica e sociale con cui rendere irreversibile il Grande Reset. L’attuale stato di esaurimento economico nei paesi europei – in particolare quelli della tradizione cattolica come Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Polonia – li costringe a sottomettersi al ricatto dell’Unione europea e a essere spogliati da americani, cinesi, tedeschi e francesi … Multinazionali. Parallelamente allo srotolamento del tessuto economico, si è deciso di concentrare i profitti in alcune multinazionali, come Amazon, Just Eat, Ikea e altre – tra cui la grande distribuzione – che hanno beneficiato enormemente della chiusura di piccole e medie imprese e ristoranti. Per non parlare dei profitti delle case farmaceutiche, dietro i quali ci sono fondi di investimento guidati, tra gli altri, da Microsoft, Amazon e Facebook.

Un altro settore che ha beneficiato enormemente del lockdown è stato la pornografia: la multinazionale Mindgeek ha aumentato il suo fatturato, contribuendo alla corruzione di milioni di giovani e adulti costretti a rimanere a casa dall’emergenza pandemica, attraverso offerte promozionali e abbonamenti gratuiti, a seguito dei quali il numero dei suoi clienti è aumentato enormemente e di conseguenza anche il prezzo della pubblicità di terze parti. Considera che questo sito ottiene più traffico online rispetto ad Amazon, Twitter e Facebook (qui) con 3,5 miliardi di visitatori al mese (qui). Come possiamo vedere, la pandemia offre una preziosa opportunità per coloro che coltivano i vizi e le perversioni delle masse per poterle manipolare meglio.

Concretamente, a quanto pare, l’Occidente ha imitato una politica di lockdown che è stata utilizzata per la prima volta dalla Cina, un paese totalitario. Questo non ci dimostra quanto noi occidentali siamo già influenzati dalla Cina? In quale altro modo possiamo spiegare perché l’Occidente imita i metodi cinesi?
La dittatura comunista cinese è sicuramente uno dei protagonisti della tragica farsa pandemica: c’è il concreto sospetto che abbia prodotto il virus, e la certezza che lo diffonda all’estero, vietando i voli nazionali ma permettendo quelli internazionali. Anche la Cina sta sicuramente approfittando della crisi economica, sulla cui scia i gruppi finanziari cinesi stanno acquisendo infrastrutture, società strategiche, hotel e immobili prestigiosi, a partire dall’Italia. Pechino è consapevole che l’istituzione del Nuovo Ordine Mondiale ottenuto attraverso il Grande Reset comporterà una “comunitarizzazione” dell’ideologia liberale, e ne approfitta per espandere il suo potere nel mondo, anche grazie alle quinte colonne che finanzia in varie nazioni: è esattamente quello che Edward Luttwak ha denunciato nei giorni scorsi dicendo che ministri e sottosegretari italiani sono al soldo della Cina (qui).

La sua è stata una delle prime voci che ci avvertivano che il virus Corona viene utilizzato per scopi politici. Ricordo come nelle primissime fasi, l’anno scorso a marzo, sono stata fortemente influenzata da persone come l’immunologo dottor Richard Hattchet, che ha dichiarato che “questa è la malattia più spaventosa che abbia mai incontrato in tutta la mia carriera”, ha paragonato il virus Corona alla situazione della Seconda guerra mondiale (minuto 11.45) e ha elogiato il successo e le “incredibili serie di interventi” intrapresi dai comunisti cinesi a Wuhan. Ora mi rendo conto che sta lavorando a un vaccino per questo virus ed è finanziato per questo con venti milioni di dollari dalla Bill and Melinda Gates Foundation. Questo esempio potrebbe spiegare come siamo arrivati ad accettare restrizioni così severe nella nostra vita e c’è stata davvero una collaborazione di forze diverse per spaventarci?
La Bill & Melinda Gates Foundation è tra i principali sponsor del virus e allo stesso tempo, come ho detto prima, Microsoft è il primo azionista del fondo di investimento Blackrock, che finanzia Pfizer, Moderna e Astra Zeneca. Inoltre, la Fondazione è tra i principali sponsor dell’OMS e ha ramificazioni in molte organizzazioni sanitarie nazionali e internazionali. Sappiamo che in molti discorsi Bill Gates ha teorizzato di usare la pandemia per ridurre la popolazione mondiale, e che detiene il brevetto sui sistemi di monitoraggio sanitario della popolazione, nonché un sistema di pagamento che si interfaccia con il chip di tracciamento. Dire che Gates è un filantropo è come dire che Jack lo Squartatore era un fan dell’anatomia.

Vorrei ricordare, confermando il conflitto di interessi delle istituzioni internazionali nei confronti dei loro sponsor, che Bill Gates e George Soros hanno dato circa 1,4 milioni di euro al Consiglio d’Europa tra il 2004 e il 2013 e circa 690.000 euro tra il 2006 e il 2014, realizzando “una vera privatizzazione delle organizzazioni internazionali e, quel che è peggio, dei diritti umani”(qui),come denunciato dall’avvocato francese Grégor Puppinck, direttore del Centro europeo per il diritto e la giustizia.

Lo scopo di Gates, Soros e di altri “magnati” impegnati nell’agenda globalista è la decimazione della popolazione mondiale, la schiavitù delle masse e la concentrazione del potere e della finanza nelle mani di alcuni criminali che mirano al dominio del mondo e alla preparazione della venuta dell’Anticristo. Di fronte a questo piano infernale, lo strumento del virus Covid-19 per imporre vaccini che fanno ammalare cronicamente miliardi di persone è perfettamente coerente con le loro affermazioni e con la sfortunata complicità di leader religiosi e politici di tutto il mondo, tra cui Jorge Mario Bergoglio, che, come sappiamo, ha tradito i cattolici cinesi con l’accordo di Pechino [vedi], consegnando i laici e la gerarchia nelle mani della setta scismatica agli ordini del Partito Comunista, in cambio di finanziamenti generosi.

Lei ha recentemente detto in un’intervista che “il segretario generale delle Nazioni Unite ha recentemente dichiarato che il virus è stato usato per sopprimere il dissenso”. Potrebbe dirci di più su ciò che ha detto il Segretario generale?
Le dichiarazioni del segretario generale delle Nazioni Unite possono essere intese sia come un’accusa che come un avvertimento alle nazioni a non procedere con la soppressione del dissenso, nonché come un riconoscimento delle reali intenzioni dell’élite. Diciamo solo che questa affermazione conferma la prova dei fatti, soprattutto per quanto riguarda lo sforzo di imporre il passaporto vaccinale e con esso il vaccino di massa o la discriminazione nei confronti di coloro che non accettano di essere inoculati. Non escludo che questa ammissione possa servire anche da via per placare i dissidenti, facendo loro credere che l’ONU sia estranea al piano globalista.

È possibile che siamo già a un punto in cui le élite globali che lavorano per un Global Reset sono effettivamente allineate con la Cina, indipendentemente dal dominio dittatoriale cinese del suo popolo?
La dittatura cinese è il paradigma di ciò che attende il mondo intero, se l’alleanza tra liberalisti e comunisti viene definitivamente suggellata. La Cina dimostra che la dittatura è l’unica forma possibile per imporre il Grande Reset alle masse, replicando in una forma adattata alla situazione attuale ciò che Mao Zedong ha fatto con la Grande Rivoluzione Culturale negli anni ’60. Ciononostante, credo che, a un certo punto, gli obiettivi del Grande Reset e gli obiettivi della Cina non coincideranno più, soprattutto quando si tratterà di abolire il debito delle nazioni da cui la Cina riscuote enormi interessi: si troverebbe privata da un giorno all’altro di una potenza economica su altre nazioni a cui non è disposta a rinunciare, a meno che non venga proposta un’alternativa altrettanto redditizia dal punto di vista finanziario e politico.

Dato che abbiamo imitato le regole di lockdown della Cina, dobbiamo aspettarci che anche l’Occidente sia sempre più incline a imitare la soppressione da parte della Cina del dissenso politico e dei gruppi religiosi, in particolare cattolici e in generale cristiani?
Mi sembra chiaro, come ho appena detto, che il modello di dittatura attualmente in vigore in Cina dovrà essere applicato anche alle nazioni alle quali deve essere imposto il Grande Reset: il dissenso civile, politico e religioso non è contemplato né tollerato, soprattutto quando dimostra la grottesca cospirazione del Nuovo Ordine Mondiale contro i popoli del mondo con valide argomentazioni e prove evidenti. Le indicazioni sono già presenti da tempo in Occidente e nelle nazioni “libere”: censura spietata sui social media, totale asservimento dei media mainstream, controllo esasperato della vita degli individui, tracciamento dei movimenti e, ultimo ma non meno importante, il cosiddetto “credito sociale”, che è già stato adottato in Cina e che alcuni suggeriscono dovrebbe essere usato anche da noi.
Il credito sociale viene utilizzato per assegnare a ciascun cittadino un punteggio che ha lo scopo di indicare la propria affidabilità agli occhi dello Stato, sulla base di informazioni possedute dal governo sulla base dell’analisi dei big data riguardanti la condizione economica e sociale dei propri cittadini. In sostanza si tratta di una forma di sorveglianza di massa volta a classificare individui e aziende, con la possibilità di escludere individui e organizzazioni dalla vita sociale ogni volta che non rispettano i parametri decisi dal governo. Ogni cittadino viene ricompensato o punito sulla base del proprio comportamento. Alcuni tipi di punizione includono il divieto di volare, l’esclusione dalle scuole private, il rallentamento della connessione Internet, l’esclusione da lavori di alto prestigio, il divieto di prenotare soggiorni negli hotel e infine l’immatricolazione in una lista di divieto pubblico. Se consideriamo le misure che vengono adottate grazie alla pandemia relativa al “passaporto vaccinale”, mi sembra che il modello cinese sia già in fase di attuazione quasi ovunque.

Per quanto riguarda la repressione del dissenso religioso, va notato che Bergoglio ha dimostrato di voler sostituire la Chiesa cattolica con una struttura ecumenica e globalista che preservi solo il nome o il “marchio” della Sposa di Cristo. Non è un caso che anche negli ambienti cattolici vi sia una delegittimazione sempre più forte di coloro che non sono disposti a rinunciare alla Fede in nome della sottomissione all’ideologia dominante; e, sul fronte opposto, la Santa Sede è attenta a non condannare le dottrine eterodosse promosse da varie Conferenze Episcopali, a cominciare da quelle in Germania, Belgio e Olanda. Infatti, la base ideologica di queste dottrine – ad esempio le benedizioni delle coppie sodomitiche o l’indifferentismo religioso promosso dal cosiddetto dialogo ecumenico – si trova nel “magistero” di Bergoglio ed è coerente con l’approccio eretico iniziato dal Vaticano II, che ha avviato il processo di dissoluzione della società tradizionale che ha seguito la rivoluzione del 1968 in Europa e in America e , come dicevamo, la rivoluzione culturale in Cina.

Alla luce di una possibile crescente collaborazione tra le élite globali del Grande Reset e la Cina, lavorando per una società meno libera, che cosa pensa dell’avvertimento di Nostra Signora di Fatima che, senza una corretta consacrazione della Russia, la Russia diffonderebbe i suoi errori in tutto il mondo, con il comunismo come suo principale errore? 
L’incapacità di consacrare la Russia nel Cuore Immacolato di Maria portò alla diffusione del comunismo in tutto il mondo; oggi vediamo il comunismo alleato con l’altro nemico giurato del cristianesimo, il liberalismo. Questa alleanza infernale ha lo scopo di portare all’istituzione del Nuovo Ordine e all’avvento dell’Anticristo. Ma non dimentichiamo che la Madonna ha detto che, prima della persecuzione finale, il mondo godrà di un periodo di pace. Penso che il Grande Reset e il progetto satanico del Nuovo Ordine sotto la Sinarchia Massonica non siano ancora riusciti a imporsi, anche se ci siamo avvicinati molto ad esso. Spero e prego che la Provvidenza usi questa pseudo-pandemia per mostrarci il mondo distopico che ci aspetta se non torniamo a Dio, se continuiamo ad offenderlo e a violare i suoi Comandamenti, se neghiamo la divina Regalità di Nostro Signore, preferendo invece vivere sotto la tirannia del Male. Molte persone che fino a ieri erano ancora convinte della bontà del progetto globalista e della sua compatibilità con la Fede cominciano a capire quanto sia antiumano e anticristico. Forse non tutto è perduto, se sappiamo capire che non c’è pace se non dove Cristo è riconosciuto come Re: pax Christi in regno Christi. Coloro che credono di poter costruire una società prospera e pacifica senza porre le sue fondamenta sulla roccia di Nostro Signore avranno la stessa fine di coloro che volevano costruire la Torre di Babele per sfidare Dio. Dextera tua, Domine, magnificata est in fortitudine: dextera tua, Domine, percussit inimicum – La tua mano destra, o Signore, è ingrandita in forza: la tua mano destra, o Signore, ha ucciso il nemico (Es 15:6).

Cosa possiamo fare noi cattolici per fermare un processo così spaventoso in tutto il mondo e ripristinare le nostre libertà costituzionali che sono state ingerite e limitate in nome di una crisi sanitaria?
La violazione delle “libertà costituzionali” è solo un aspetto del problema: prima di questo c’è la violazione della Legge di Dio, in nome della quale l’aborto, l’eutanasia, la sodomia e le peggiori perversioni sono chiamati “diritti”, mentre in realtà rappresentano una sfida alla Maestà di Dio. Ricordiamolo bene: Deus non irridetur – Dio non va deriso (Gal 6,7) – non si può giocare con Dio, figuriamoci sfidarlo. Per fermare questa corsa infernale verso l’abisso abbiamo un’unica soluzione: cambiare la nostra vita convertendosi radicalmente; evangelizzare coloro che non credono con la parola e con l’esempio; pregare il Signore chiedendogli di far tornare la Gerarchia della Chiesa ad essere testimone di Cristo e non schiava del mondo; invocare la Santissima Vergine, chiedendole di concederci un Papa santo e timorato di Dio, che si porterà come nuovo profeta in questo Ninive che è il mondo moderno, ammonendo i potenti della terra come Giovanni Paolo II sapeva ancora fare su temi fondamentali come il rispetto della vita dal concepimento alla morte naturale o alla famiglia.

Smettiamola di credere che possiamo fare a meno di Dio, pensando che sia sufficiente seguire qualsiasi credo che ci piace per essere salvati, o che l’Unico e Trino Dio che si è rivelato a noi e che ha sacrificato il Suo Figlio unigenito per la nostra salvezza possa essere posto sullo stesso livello degli idoli falsi e bugiardi, a cominciare dalla maledetta pachamama.

Cerchiamo piuttosto di far regnare Cristo soprattutto nei nostri cuori e, di conseguenza, nelle nostre famiglie, perché regni anche nelle nostre società. Se sappiamo essere il sale della terra (Mt 5,13) per la restaurazione del Regno di Nostro Signore, la società non può che beneficiarne; se invece andiamo d’accordo con il piano infernale del Grande Reset in nome di un’impossibile fratellanza tra Il Bene e il Male, saremo inesorabilmente destinati alla condanna di essere calpestati dagli uomini (ibid.), insieme ai nemici di Dio.
+ Carlo Maria Viganò, arcivescovo
9 aprile 2021
Feria VI infra Octavam Paschae

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Tornare al Pater noster
Cade la festa più misteriosa del calendario cristiano e non solo: la Pentecoste, la festa dello Spirito Santo, a cinquanta giorni dalla Resurrezione. Dopo tante giornate mondiali dedicate all’omotransobia, il razzismo, le celebrazioni antifa, vorrei parlarvi di una preghiera che è stata per secoli e per generazioni l’asse, il cardine della vita spirituale dei cristiani. Il Padre nostro, anzi il Pater noster, è l’architrave della civiltà in cui siamo nati. Non solo cristiana.

http://www.marcelloveneziani.com/uncategorized/tornare-al-pater-noster/

Anonimo ha detto...

Rincariamo un po' la dose con i cinesi?
Adesso salta fuori che i primi ammalati di virus siano stati tre scienziati del laboratorio della famigerata città cinese che non voglio nominare. La notizia viene adesso dai servizi segreti americani.
Non è che l'epidemia sia stata lanciata?
Non è che la notizia salta fuori solo adesso perchè altrimenti partiva la terza guerra mondiale?
Cosa diceva Andreotti sul pensar male?

Anonimo ha detto...

Pressochè tutto quel che ha detto Mons. Viganò nella sua riflessione è - è proprio il caso di dirlo - sacrosanto. Ma c'è una cosa che mi ha colpito sopra tutte, ossia la definizione che dà del "nemico": li chiama "operatori di iniquità", traendo tale azzeccatissima definizione dai vangeli.

Il termine stesso è totalizzante, tranciante, omnicomprensivo: è la mancanza di equità, uno squilibrio. E chi opera a favore di questo squilibrio è da stigmatizzare.

In questo senso l'iniquità è anche data dalla impossibilità - ai sensi di legge - di poterla pensare diversamente. Di poter avere una propria opinione, un proprio gusto al di fuori dei recinti consentiti dalla glassata operazione di omogeneizzazione globale.

Così siamo Orwellianamente deprivati della possibilità di scrivere opinioni contrarie, di usare alcune parole, e di conseguenza anche di leggerle. Una rimozione chirurgica di un certo linguaggio che ha lo scopo di rimuovere chirurgicamente un certo pensiero, quindi un comportamento, quindi un'astrazione sociale.

Vengono cavati via sinonimi, viene minacciato il carcere in virtù di una traslazione normativa de "le regole della community", vengono chiusi i canali della cosiddetta "controinformazione".

Sembrerebbe proprio che questi "operatori di iniquità" ci vogliano curiosamente tutti uguali, o meglio: tutti ugualmente diversi. Obbligatoriamente diversi, ma uguali nel sottofondo palpitante che ci muove. Consumatori variegati, liquidi, snaturati. Ricettacoli di tutte le opinioni, ma mai di un Pensiero strutturato e forte. Avvezzi ai più disparati gusti, ma mai Originari. Mai davvero unici.

Una cartilagine molle da pasticciare a proprio capriccio, di stagione in stagione.

Il grande reset, i passaporti colorati, la disruption globale, non sono che stress-test per avanzare sempre più, per demolire sempre più, per rastrellare sempre più.

Siamo dentro un gran frullatore, pieno di ingredienti da amalgamare.

Bisogna essere rocce per non farsi frullare.
Uriel Crua

Anonimo ha detto...

Certamente all'interno di questi congiurati tutto non scorre liscio liscio. Accanto ai più avidi e dissoluti esisteranno i meno avidi e dissoluti, esisteranno divergenze di attuazione, forse carsiche, rivalità personali covate nell'intimo, spartizioni di potere non condivise, morti improvvise...chissà!

Si parla di una Norimberga 2.0, che sempre più sta prendendo piede, avvocati, medici, parenti di defunti per covid, con covid, dopo vaccino stanno serrando le fila in tutto il mondo, i giornalisti d'inchiesta onesti diffondono notizie vere che la stampa ufficiale scredita come false. Il mormorio della verità soffocata sta diventando boato.

Presto qualche transfuga qua e là parlerà. E molti dovranno rendere conto. Spesso si vedono, viaggiando in macchina o in treno, grandi mucchi di sassi, di pietre, come piccole montagne aride e sui fianchi o in cima un filo d'erba con un fiore in boccio che troneggia solitario, ugualmente la verità avanza al buio verso la luce del sole che sempre trova, malgrado barriere e trappole.

mic ha detto...

Il Piave mormorava
Calmo e placido, al passaggio
Dei primi fanti, il ventiquattro maggio
L'esercito marciava
Per raggiunger la frontiera
Per far contro il nemico una barriera

Muti passaron quella notte i fanti
Tacere bisognava, e andare avanti

S'udiva intanto dalle amate sponde
Sommesso e lieve il tripudiar dell'onde
Era un presagio dolce e lusinghiero
Il Piave mormorò: "Non passa lo straniero"
***
Oggi chi se ne ricorda più?
E "Lo straniero" non è solo chi ci invade ma anche chi ci tappa la bocca e ci soffoca lo Spirito...

Anonimo ha detto...

https://www.lanuovabq.it/it/se-il-farmaco-e-targato-pfizer-allora-la-cura-funziona

COVID
Se il farmaco è targato Pfizer allora la cura funziona
ATTUALITÀ24-05-2021 Paolo Gulisano
Il mantra che continuano a ripeterci è che per il covid non c'è cura. Ma ora che la Pfizer annuncia la sperimentazione di un farmaco dotato di proprietà antivirali ecco che parte il tam tam giornalistico sulla superpillola, che però è solo alla prima fase di sperimentazione. Ma la priorità è stata data ai vaccini mentre tutte le possibili terapie sono state scoraggiate.

Anonimo ha detto...

Ora con la pillola Pfizer, si potrà curare dai primissimi sintomi...quanto sono umani loro!

Si adattano subito al vento che tira...intanto le persone sempre artatamente distratte non ricordano e non ricorderanno.

Cambiano pelle come i camaleonti; rettili come i serpenti quali sono.

Anonimo ha detto...

Qualche supposizione.
La prima cosa che tutti notano del Covid è la sua estrema imprevedibilità: a molti scorre addosso come un raffreddore, ad altri li manda in terapia intensiva, ad alcuni (per fortuna pochi in percentuale) li ammazza. È così, e nessuno sa perché. Ora, da profano assoluto, mi chiedo: premesso che ormai in parecchi sospettano che il Covid sia di fatto un OGM, un prodotto di laboratorio, non sarà che questo comportamento così erratico da parte del virus sia in realtà dovuto al fatto che è appunto un prodotto ancora incompleto, un'arma segreta che magari avrebbe dovuto essere diffusa tra molti anni e in circostanze ben diverse (ad es. una guerra mondiale o comunque una grave crisi internazionale) per scatenare una vera epidemia di spagnola 2.0? Perché, ricordiamoci, il Covid questo è: un parente della spagnola - ma il suo comportamento è affatto diverso! Io ho la sensazione che a Wuhan ci sia stata una VERA fuga di laboratorio, un VERO imprevisto, e che per non mandare a monte piani elaborati (probabilmente) da decenni, i c.d. "poteri forti" stiano spingendo sull'acceleratore del Grande Reset, ma nel farlo hanno lasciato in giro troppe tracce. Pensa: quando mai, nella storia, le carte di un complotto così grande (se di questo davvero si tratta) sono state così scoperte e alla portata di tutti? E come spiegare altrimenti queste assurdità nel conteggio delle vittime se non come un (goffo) tentativo di nascondere un grosso errore inventandosi una pandemia naturale che di fatto non c'è (il tasso di mortalità da Covid sembra appena più alto di quello dell'influenza stagionale, anche se non saprei dire di quanto per via dei numeri taroccati)? E soprattutto, che te ne fai di un'arma se non puoi farci affidamento, specie in guerra - cioè, un virus "letale" che non arriva neanche al 10 per cento di mortalità quando certe forme di peste nera già sfiorano il 100? E ancora: i vaccini veri vengono sviluppati e testati nell'arco di DECENNI, altro che poche settimane - a meno che tu il vaccino non l'abbia già perché il virus l'hai creato, ma entrambi erano ancora in fase sperimentale. Appunto, servivano ancora anni di test... !
Emme Erre Gi

Anonimo ha detto...

A chi, sulla tragedia della funivia, ha titolato: "La strage delle riaperture"

Il messaggio è chiaro, la cabina è precipitata perché la gente invece di starsene a casa si permette di fare un giro in montagna. Fate SCHIFO!!

Anonimo ha detto...

A loro i morti servono per convincere i vivi a vivere come morti.

È poi c'è chi parla di cavo tranciato e chi di mancata frenata...

Aloisius ha detto...

Credibile e probabile

Big reset ha detto...

https://gloria.tv/post/MXodqcrnKWPx48wfJvUYuWrQ2
Christoforus78
I vescovi sono gravemente responsabili di avere abbracciato la menzogna di una iperreazione ad una epidemia con una mortalità contenuta, hanno sposato la narrazione delle elitè rifiutando la prudenza e l'uso delle spirito critico, hanno proposto come mezzo di salvezza un farmaco sperimentale su cui pende la terribile connessione con l'aborto. Hanno mancato terribilmente la loro missione di pastori, invece di proteggere e guidare le pecore loro affidate le stanno consegnando in mano ai carnefici e le accompagnano al macello.

Anonimo ha detto...

Se il Monsignore avesse continuato a parlare di crisi della Chiesa e del Concilio (quello per antonomasia), senza invescarsi in disamine politiche e geopolitiche, sarebbe stato forse meglio... Già le soverchie speranze da lui riposte nella (non avvenuta) riconferma di Trump dovevano far riflettere, credo.
Franco Danelli

Anonimo ha detto...

CROCIFISSO ANCORA NEL MIRINO. LA PAROLA È ALLA CASSAZIONE
https://www.centrostudilivatino.it/crocifisso-ancora-nel-mirino-la-parola-e-alla-cassazione/

Per Mic . Lo so e' un video.. ha detto...

Il piano malvagio dei globalisti - Dietro il sipario - Talk Show
Visione TV
Viganò denuncia l'esistenza di un preciso piano malvagio, ordito da una "setta maledetta", che strumentalizza la presunta emergenza sanitaria per finalità di potere e controllo sociale. Ridurre la presenza del male nella storia a mero "complottismo" è una operazione che solo i cretini e/o i disonesti possono validare. Il Grande Reset è oramai irreversibile? Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Francesco Lamendola, Matteo D'Amico e Massimo Viglione
https://www.youtube.com/watch?v=h4SUpz_CKME

L'ho trovato molto interessante .
Da non perdere l'intervento a gamba tesa del Medico Bassetti nei confronti di Mons.Vigano'dal minuto 24:29 ..imperdibbbile !

Anonimo ha detto...

Papa Giovanni Paolo I

"Se avrò vita, tornerò a Fatima per consacrare il mondo e, particolarmente, i popoli della Russia alla Madonna, secondo le indicazioni da Lei date a suor Lucia. Abbiamo tutti una grande sete di pace e di perdono""

Fonte:
Il Patriarca Luciani parla dell'incontro con Suor Lucia dos Santos

"Un fatto che mi ha turbato per un anno intero, mi disse. Mi ha tolto la pace e la tranquillità spirituale. Da quel giorno non ho più dimenticato Fatima. Quel pensiero era diventato un peso sul cuore. Cercavo di convincermi che era solo un'impressione. Ho pregato per dimenticarlo. Avrei desiderato confidarlo a qualche persona cara, a mio fratello Edoardo, ma non ci sono riuscito. Era troppo grande quel pensiero, troppo imbarazzante, troppo contrario a tutto il mio essere. Non era credibile. Ora la previsione di suor Lucia si è avverata.
Sono qui, sono il Papa.
Sento ripugnanza a parlare di queste cose, ma lo faccio perché tu possa leggere nel mio animo che non ho mai pensato e, tanto meno, desiderato essere Papa.
Se avrò vita, tornerò a Fatima per consacrare il mondo e, particolarmente, i popoli della Russia alla Madonna, secondo le indicazioni da Lei date a suor Lucia. Abbiamo tutti una grande sete di pace e di perdono".

(Camillo Bassotto, da "Il mio cuore è ancora a Venezia", 1990)

Anonimo ha detto...

Dall’incontro con Suor Lucia do Santos alla vigilia della morte di Papa Paolo VI (1977 – 1978)

L’11 luglio 1977 il Patriarca di Venezia Albino Luciani incontra suor Lucia do Santos a Coimbra, Portogallo. Il Patriarca Luciani, si legge dalla rivista diocesana di Venezia, parte per Fatima il sabato 9 luglio. Ad accompagnarlo un gruppo di pellegrini veneziani e veneti, in tutto una cinquantina di persone. Lunedì 11 luglio: Celebrazione eucaristica con altri sacerdoti nella cappella delle suore carmelitane di Coimbra. Molto si è scritto e detto su questo fatto. Chi ha sentito nelle parole di Lucia, l’ultima veggente di Fatima, la profezia di un pontificato breve, che, col senno di poi ha identificato quelle parole come un vaticinium ex eventu. Albino Luciani ha riferito al suo confessore veneziano, il gesuita Padre Leandro Tiveron quanto segue: “Suor Lucia dos Santos mi ha chiamato per ben due volte “Santità”. Questo fatto mi è stato confermato dall’amico del Patriarca, il Vescovo Maffeo Ducoli, ora vescovo emerito di Feltre – Belluno che ha ricevuto tre persone tale confidenza, nonché lo stesso Patriarca lo ha confidato ad un gruppo di sacerdoti veneziani durante un ritiro spirituale. Gli stessi fratelli, Edoardo e Antonia e la cognata Antonietta Marinelli, che ben conoscevano Albino Luciani il carattere, affermarono la loro assoluta convinzione che il comportamento, che andremo a proporre e spiegare, era il segno di un evento travolgente e sconvolgente. Mons. Loris Capovilla, segretario di Papa Giovanni XXII mi ha precisato che il Santo Padre in portoghese ha anche un’altra eccezione ed è probabile che Suor Lucia l’avesse usato in tono ossequioso nei confronti del Patriarca Luciani.
Si fa chiaro il perché Albino Luciani dicesse con insistenza che fu Suor Lucia a chiamarlo. Era ben consapevole che fu tutto organizzato di nascosto per non farlo desistere dall’iniziativa. Fatto sta che successivamente il Patriarca raggiunse gli altri pellegrini al ristorante e che dopo pranzo, grazie ad un’auto messa a disposizione della stessa contessa, Luciani e il suo segretario proseguirono il percorso per Lisbona e da lì a Venezia dove, nella sede patriarcale, aveva degli impegni urgenti da sbrigare.

Anonimo ha detto...

... segue
Lasciamo alle parole di Albino Luciani, in una relazione pubblicata su Gente Veneta il 23 luglio 1977, la descrizione dell’ìncontro con suor Lucia. La riporto integralmente:
“Lunedì 11 luglio ho concelebrato con alcuni sacerdoti di Venezia e del Veneto nella Chiesa delle Carmelitane di Coimbra, città portoghese di circa centomila abitanti. Subito dopo da solo (i cardinali possono entrare in clausura) ho incontrato la comunità intera della monache (ventidue tra professe e novizie); in seguito ho parlato a lungo con suor Lucia dos Santos, l’unica superstite dei tre veggenti di Fatima. Suor Lucia ha settan’anni, ma li porta bene: di questo ma assicurato, sorridendo, lei stessa.
Nessuna parola in merito ad una possibile rivelazione. Nell’omelia pontificale della Pasqua 1978 aggiungerà in merito a Fatima: “Ho conversato nel luglio scorso un’ora e mezzo con Suor Lucia do Santos a Coimbra. Non m’è passato neppure per la testa ch’essa fosse inferiore a me, vescovo e cardinale. Ho invece pensato: che fortuna, per me, poter parlare con questa piccola suora, che ha visto la Madonna.
Scritti personali di Luciani su questo avvenimento non ve ne sono. L’unico fatto certo e confermato è che Albino Luciani all’uscita con Suor Lucia era pallidissimo, bianco come un lenzuolo. Non teneva diari spirituali, aveva un’archivio fornitissimo di schemi di letture e annotazioni, ma non era nel suo costume tenere scritti personali. Lo stesso Card. Marco Cè, ora Patriarca emerito di Venezia, mi ha confermato che la corrispondenza privata di Luciani era quasi sempre distrutta dallo stesso. E don Mario Senigaglia, ex segretario del patriarca, racconta che alla morte del Card. Urbani di Venezia egli si ritrovò esecutore testamentario degli effetti personali del Cardinale. Vi era una mole non indifferente di scritti e corrispondenza privata con precisi riferimenti a persone e ad avvenimenti delicati, Luciani al riguardo così si espresse: “Don Mario, stai tranquillo, che per quello che riguarda me, non ti darò mai di questi problemi.” Rimane solo quell’omelia della sera del 31 dicembre 1977, più avanti riportata, dove scrive: “Ringraziamo il Signore per i benefici, che ci ha concesso nell’anno che finisce, promettiamogli di fare buon uso dell’anno 1978, che forse ci concede per intero…”

Anonimo ha detto...


Luciani era pallidissimo, bianco come un lenzuolo...

Questa è l'unica cosa certa, nella vicenda, se, come pare, è precisa la testimonianza di quelli che l'hanno visto subito dopo il colloquio con la Veggente di Fatima.
Quali possibili "rivelazioni" della suora possono aver provocato lo stato di prostrazione del cardinale? Non lo sappiamo, possiamo solo fare delle ipotesi.
Una di esse concerne il contenuto del c.d. terzo segreto di Fatima, sull'apostasia nella Chiesa, causata dal Vaticano II.