Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 24 maggio 2021

...Crolleranno le mura di Gerico!

Più che un articolo è una proposta, tramite il nostro amico Sergio Russo, che sarà ripresa anche da altri siti, che mi mi auguro si diffonda il più possibile fra i lettori cattolici con l’auspicio che possa estendersi ben oltre i confini nazionali... Ne è già pronta la traduzione spagnola, a cui seguirà quella inglese, francese e in polacco. È davvero una piccola (e al medesimo tempo grande) proposta di preghiera, nata dal cuore di un santo sacerdote, assieme ad altri convinti credenti, ai quali possiamo unirci anche noi, accomunati da un'ardente fiducia filiale verso la Gran Madre di Dio.

... Crolleranno le mura di Gerico!

Disse il Signore a Giosuè: «Vedi, io ti metto in mano Gèrico e il suo re.
Voi tutti prodi guerrieri, tutti atti alla guerra, girerete intorno alla città,
facendo il circuito della città una volta. Così farete per sei giorni…
il settimo giorno poi girerete intorno alla città per sette volte…
allora le mura della città crolleranno
e il popolo entrerà, ciascuno diritto davanti a sé.
»
(Giosuè 6,1-5)

In questo mese di maggio la Santa Vergine ci ha fatto intendere un concetto molto importante, relativo alla grande battaglia in atto in questi nostri tempi, in merito alla situazione della Chiesa, in particolare, e del mondo, in generale.
E tale concetto si potrebbe benissimo sintetizzare con le parole del Salmo 74,7-8: “Non dall’oriente, non dall’occidente, non dal deserto, non dalle montagne, ma da Dio viene il giudizio: è Lui che abbatte l’uno e innalza l’altro.”
Pertanto, volere risolvere noi la situazione sarebbe come voler fermare uno tsunami con le mani.
E dunque, in un “vicolo cieco” come questo, in cui siamo costretti, la sola via di uscita è verso l’alto: “in alto i vostri cuori!
Non si può vincere questa guerra di spiriti con le nostre forze umane, ma soltanto con la Forza di Dio! “I guerrieri combatteranno, ma Dio darà la vittoria”, disse Santa Giovanna d’Arco, Lui darà il via! Allora soltanto grideremo e usciremo allo scoperto (a meno che a qualcuno non glielo abbia chiesto il Signore stesso, a mo’ di gesto profetico), farlo prima si rivelerebbe inutile: nient’altro che una guerra personale e, in fin dei conti, forse farebbe proprio il gioco del nemico…
In quanto a noi quindi: “dobbiamo completare i 7 giri del settimo giorno in silenzio, seguendo la nostra Arca dell’alleanza” – la dolcissima Maria, la nostra Suprema Condottiera, la Donna vestita di Sole – attorno alla Gerico nemica, ed allora… sì, le sue mura crolleranno! Tuttavia nel frattempo – pur se il nostro cuore freme di disgusto e d’impazienza per tante cose – dobbiamo dominarci e non apparire agli occhi del nemico, ché subito ci farebbe fuori (servendosi di chi ha una qualche autorità nella Chiesa o nel mondo).
Non saranno dunque quelli di Babilonia che se ne andranno dalla Chiesa (costoro infatti è come se si fossero impadroniti delle sue “specie sacramentali”), ma saremo noi ad uscire da quella che è diventata una Babilonia, per non contaminarci con i suoi peccati ed essere coinvolti nei suoi castighi (Apocalisse 18,4), uscendo così allo scoperto.
Avverrà allora la separazione del buon grano dalla zizzania, ma nel frattempo dobbiamo separarla del tutto dentro noi stessi…
Ed il via lo darà Iddio stesso, con fatti che costringeranno tutti ad una aperta scelta di campo: o con la Verità o con il proprio “io”.
E ricordiamoci ancora che “Dio se la intende con i piccoli”, e che il Signore si serve di quello che non conta agli occhi degli uomini: un piccolo sasso anonimo, nella fionda di Davide [vedi], appoggiandosi sulla Sua fiducia e il Suo zelo… una pietruzza staccata dal monte, ma non per mano umana, che colpirà i piedi della superba statua e la frantumerà! (Daniele 2,34).

Ecco allora che qui vogliamo lanciare una minuscola iniziativa di preghiera, e tuttavia con la pretesa di estenderla a livello mondiale (chiunque infatti, ne venga a conoscenza, a sua volta la diffonda), una piccola grande proposta, rivolta a tutte le persone di buona volontà – pur se tale termine è stato stravolto dalla falsa chiesa – servendoci come “tetti” virtuali, di tutti quei blog cattolici che vorranno farci da “megafono”, per quel che noi abbiamo udito, in segreto, “all’orecchio della Fede.”
Ciascuno dunque – chi vorrà e potrà – si prenderà l’impegno minimo (a qualsiasi ora, luogo o circostanza, ciò non ha importanza) di fare: per prima cosa un Segno della Croce, ampio, solenne, devoto… e poi di recitare quotidianamente questa preghiera, che molti già conoscono:

Sub tuum praesidium confugimus, Sancta Dei Genitrix; nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo gloriosa et benedicta. Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio; non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

Ovviamente il modo per eccellenza di girare intorno alla Gerico nemica è facendo che il Santo Rosario giri nelle nostre mani. Terminando con questa particolare invocazione:
«O Maria, Madre di Gesù, in tutte le nostre necessità, Mamma, pensaci Tu!»
Desideriamo quindi proporre tale progetto, a partire dal giorno in cui la Vergine Maria è invocata quale potente ed imprescindibile “Aiuto dei Cristiani”, essendo ASSOLUTAMENTE CERTI di questo: Colei, che non ha mai respinto alcuno “che è ricorso alla Sua protezione, o ha implorato il Suo aiuto, o ancora, ha chiesto il Suo patrocinio”, giammai al mondo, ne è rimasto deluso!

E le “mura di Gerico” crolleranno, a breve, sicuramente, pur se siamo perfettamente coscienti che altri grandi eventi escatologici debbono necessariamente compiersi, in seguito («È necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine.» cfr Mt 24,6): il grande Avvertimento, il grande Miracolo, la grande Tribolazione, il regno dell’anticristo, i tre giorni di buio, trascorsi i quali, senza ombra di dubbio… “alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà!

I sei giri (ogni giorno compirono un giro) intorno alle “mura di Gerico” faranno dunque crollare, alla stregua di un misero castello di carte: 
  • i mezzi di comunicazione di massa “falsi e bugiardi”, nella loro stragrande maggioranza, oramai asserviti al pensiero unico dominante; 
  • il regime terroristico-sanitario, che ieri si è servito del “covid”, oggi si serve del cosiddetto “vaccino”, e domani si servirà di molteplici e sconosciute “varianti”; 
  • quei governi, assieme ai loro governanti, collusi ed oppressivi che – come rivelò tempo fa san Giovanni Paolo II – sono l’espressione di “una nuova forma di totalitarismo, che però indossa le vesti della democrazia”; 
  • la falsa scienza, che oggigiorno si è posta quale unica e vera religione mondiale, con propri sacerdoti e chierici – gli scienziati e i ricercatori – tutti costoro impegnati a distribuire un altro peculiare “sacramento”, il vaccino, che deve spingere verso il nuovo idolo: la salute fisica del corpo; 
  • la falsa chiesa, al cui vertice opera il falso profeta, divenuta oramai agli occhi del Signore – ma anche di tanti fedeli! – sale che non dà sapore, luce che più non illumina
  • le élite mondialiste, con il loro variegato esercito che proprio in questi tempi realizzeranno (peraltro senza saperlo) quella profezia evangelica del Signore Gesù: «Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; ma se un altro verrà nel proprio nome, lo riceverete
E quando nel settimo giorno si completeranno gli ultimi sette giri, sorgerà la nostra sublime Condottiera: trionferà il Cuore Immacolato della Donna vestita di Sole che, come “terribile esercito schierato a battaglia”, per mezzo di questa semplice ed umile preghiera, ma tuttavia soprannaturale “pietruzza”, sgretolerà l’attuale statua dell’uomo “che si fa dio”, statua composta di oro, che è il luccichio della sua sapienza; di argento, lo scintillio delle sue imprese; di bronzo, la ridondanza delle sue conquiste; di ferro, la severità della sua durezza; di argilla, la fragilità delle sue contraddizioni. Dobbiamo urgentemente capire che “oramai gli Angeli stanno suonando le loro trombe”, perciò “alziamoci e solleviamo il capo, perché è vicina la nostra liberazione!” (Lc 21,28). 
 Alcuni fedeli del Piccolo Resto 
nella festa di Maria Ausiliatrice, 24 maggio 2021

16 commenti:

Anonimo ha detto...

24 maggio, festa di Maria Ausiliatrice.

Preghiera a Maria Ausiliatrice composta da San Giovanni Bosco
O Maria, Vergine potente,
Tu grande illustre presidio della Chiesa;
Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
difendici dal nemico e nell’ora della morte
accogli l’anima nostra in Paradiso! Così sia.

Don Ugo Carandino

Catholicus ha detto...

Maria, Auxilium Christianorum, ora pro nobis Deo !

Anonimo ha detto...

Philippe Bordeyne, nuovo presidente per nomina vaticana del cosiddetto Istituto Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia si è dichiarato favorevole alla cosiddetta benedizione delle cosiddette coppie omosessuali.
Evito ogni ulteriore commento perché la cosa appare assolutamente evidente, con buona pace di chi mette la testa nella sabbia e si rifiuta di prendere atto di ciò che ha già capito.

Anonimo ha detto...

Un nuovo lungo calvario sinodale ci attende. Tre anni sinodali: prima i sinodi nazionali, poi i sinodi continentali e infine il sinodo universale, il tutto da qui al 2023. Questa nuova Chiesa democratica c’è già: l'abbiamo vista all'opera negli ultimi sinodi. Ma è una democrazia imposta con la forza e l’inganno, una democrazia pilotata dal centro. Sarà una “democrazia totalitaria”.

Anonimo ha detto...

Nelle intenzioni sarà una "democrazia popolare totalitaria",ma è meglio dire dovrebbe essere.Però il 2023 è lontano ed i desideri non sempre si possono realizzare. La Chiesa non potrà mai essere una democrazia e la situazione attuale è un tempo come sospeso che non durerà all'infinito.Il Signore vede e provvede.

Anonimo ha detto...

Quale é il concetto di benessere e di salute che propone il sistema attuale?

Ovviamente esso tratta tutto come merce, partendo proprio dai nostri corpi.
La tendenza della medicina odierna é quella di non considerare l'uomo, di pensare il corpo separato dalla psiche, di puntare sulla medicalizzazione ad ogni costo.

Noi crediamo che la condizione di "sano" non sia semplice assenza di malattia, bensì efficienza psico-fisica ottenuta con uno stile di vita confacente alla natura umana, attraverso una buona alimentazione, dello sport, aria aperta, sole, positività e relazioni umane soddisfacenti. Il tutto in una cornice di senso resa possibile solo dell'orientamento a Dio.

Naturale che con questi presupposti, urga la necessità di crearsi una realtà parallela con persone affini. Non siamo pochi, siamo solo frammentati.

Anonimo ha detto...

Oggi, 24 Maggio, memoria di Maria Ausiliatrice il titolo che più amava san Giovanni Bosco. Aiuto dei cristiani, prega per noi!

Anonimo ha detto...

Le claustrali: "i parafulmini dell'umanità".
Il mondo sussiste per le anime oranti, ma coloro che ne sono consapevoli sono pochissimi.

"Io penso che sia grazie a questi uomini che il Signore custodisce il mondo, perché sono preziosi agli occhi di Dio.
Egli ascolta sempre i suoi umili servi e noi viviamo nella pace per le loro preghiere,
Il mondo sussiste grazie alla preghiera, ma quando la preghiera verrà meno, il mondo perirà..
Ma tu mi dirai che queste anime oranti che pregano per tutto il mondo ce ne sono sempre meno, ma io ti dico che quando sulla terra non ci saranno più uomini di preghiera allora ci sarà la fine del mondo e grandi calamità si abbatteranno su di esso."
Silvano del monte Athos

Anonimo ha detto...

Auxilium Christianorum, Aiuto dei Cristiani.
Così viene invocata la Beata Vergine Maria Ausiliatrice, che viene celebrata il 24 maggio. La sua Festa fu fissata in tale giorno da papa Pio VII, nel 1815, per il suo rientro a Roma dopo i cinque anni di prigionia sotto Napoleone a Fontainebleau. Ma prima di lui, la celebre invocazione viene assegnata a papa Pio V, il quale la pronunciò per dare protezione alle sue armate, in lotta contro i turchi che minacciavano l’occidente e la cristianità.

Anonimo ha detto...

E come farete, se è.. crollato il Sacerdozio !?

Comunque lodevole. Dio si commuove ai vostri santi sforzi, ma.. lasciatelo fare! è venuta l'Ora della Sua Giustizia. Preparatevi al peggio piuttosto :

"Come quando uno fugge davanti al leone e s'imbatte in un orso;entra in casa, appoggia la mano sul muro e un serpente lo morde. Non sarà forse tenebra e non luce
il giorno del Signore, e oscurità senza splendore alcuno?" Amos 5,19

Anonimo ha detto...

Il 24 maggio, la Chiesa commemora Maria Ausiliatrice, precedentemente chiamata “Maria, Aiuto dei Cristiani”.

Fu chiamata “Aiuto dei cristiani” dai primi cristiani.

In Grecia, in Egitto, ad Antiochia, a Efeso, ad Alessandria e ad Atene i primi cristiani chiamavano la Beata Vergine Maria con il nome di “Ausiliatrice”, che in greco è “Boethéia” e significa “colei che porta gli aiuti provenienti dal cielo.” Il primo Padre della Chiesa che chiamò la Vergine Maria con il titolo di “Aiuto dei Cristiani” fu San Giovanni Crisostomo nell’anno 345, a Costantinopoli.Il Santo disse: “Potente è il tuo aiuto per la salvezza, o Madre di Dio”.

Intercedette nelle battaglie di Lepanto e Vienna

Nel 1572, Papa San Pio V, dopo la vittoria della Lega Santa sull’Impero Ottomano, che fermò l’espansione musulmana nella battaglia di Lepanto, grazie alla recita del santo rosario, decise di istituire la festa del Santo Rosario e nelle Litanie Lauretane inserì anche l’invocazione “Maria Aiuto dei cristiani“. Quell’anno la Madonna risparmiò miracolosamente tutta la cristianità dall’avanzare di uno dei più temibili eserciti composto da ben 88.000 soldati e 282 navi.

Nel 1683 i Turchi attaccarono Vienna durante il Pontificato di Innocenzo XI. Sotto il comando del re di Polonia, Giovanni III Sobieski, le forze europee sconfissero l’esercito turco, confidando nell’aiuto di Maria Ausiliatrice, con un esercito che contava la metà dei soldati rispetto a quello ottomano.

La sua festa nacque al tempo della Rivoluzione Francese

La storia della festa di Maria Ausiliatrice risale agli anni successivi alla rivoluzione francese, che aveva inferto un duro colpo alla Chiesa. Papa Pio VII fu imprigionato nel palazzo di Fontainebleau dall’imperatore francese Napoleone Bonaparte e dedicò tutte le sue preghiere a Maria Ausiliatrice per proteggere la Chiesa. Le suppliche del Papa furono ascoltate e nel 1814 Napoleone fu sconfitto e relegato nell'isola di sant'Elena. Nel 1815, quando la Chiesa aveva recuperato la sua posizione e il suo potere spirituale, il 24 maggio il Papa istituì la festa di Maria Ausiliatrice per perpetuare la memoria del suo ritorno a Roma dopo la sua prigionia.

La sua festa è stata celebrata in Ucraina dall’XI secolo

Il nome di “Ausiliatrice” fu dato alla Vergine Maria in Ucraina a partire dal 1030 per aver liberato quella regione dall’invasione delle tribù pagane. Da allora, in quel paese, la Chiesa ortodossa celebra la festa di Maria Ausiliatrice il primo giorno di Ottobre di ogni anno.

E
È apparsa a San Giovanni Bosco

San Giovanni Bosco fu un grande propagatore di questa devozione mariana, perché la stessa Vergine gli apparve nel 1845, a Valdocco, rione torinese, dove gli ordinò di costruire una Chiesa in suo onore nel punto esatto del martirio dei Santi Avvenore e Ottavio, due soldati del 3° secolo, ritenuti i primi martiri di Torino e chiese di essere onorata con il titolo di “Aiuto dei cristiani”.

Nel 1863, San Giovanni Bosco iniziò la costruzione della chiesa con pochi centesimi, ma con l’intercessione di Maria Santissima il 9 giugno 1868, solo 5 anni dopo, avvenne la consacrazione del Santuario di Maria Ausiliatrice. Il Santo diceva: “Ogni mattone in questo tempio corrisponde a un miracolo della Beata Vergine”. Da quel Santuario la devozione a Maria iniziò a diffondersi in tutto il mondo sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani.

Anonimo ha detto...

Se non vi spiace, mi dedicherò alla lettura quotidiana di un Salmo, tra quelli imprecatori, contro i traditori di Dio, contro i traditori della Patria, contro i traditori della Famiglia. Con l'ambizione di riuscire, col tempo, a leggerlo tre volte al giorno.

Anonimo ha detto...

C'è qualcuno cui non danno fastidio le pseudo-benedizioni sacrileghe di coppie omosessuali, l'invito a fare Comunioni sacrileghe a chi neppure crede nella Presenza Reale di Gesù. Insomma non gli danno fastidio le eresie dell'area linguistica tedesca, né lo scisma organizzato da sacerdoti, teologi, vescovi e cardinali del Nord-Europa.
No, il problema sono i "rigidi", in questo caso i seminaristi, chi cioè è fedele alla dottrina e alla fede, da espellere dai seminari qualora mostrasse segni di questa terribile malattia.
L'altro problema è il Summorum Pontificum, già di per sé attuato in minimissima parte, che verrà presto 'riformato' - hanno atteso invano per anni che il suo autore tirasse le cuoia, visto che per il momento sembra che egli non abbia intenzione di accontentare tali lugubri desiderata, andranno avanti lo stesso con i loro programmi.
Io continuo a pregare, ad amare e a perdonare.

Anonimo ha detto...


"fermò l'espansione musulmana con la vittoria di Lepanto.."

Più che fermata in generale quell'espansione fu contenuta e bloccata come espansione navale, il che fu comunque un fatto molto importante. Se avessero vinto a Lepanto, i turchi avrebbero probabilmente cominciato ad invadere l'Italia, dalla Puglia, come un secolo prima. Dall'Anatolia e dai Balcani meridionali, l'impero turco cercava di espandersi in tutte le direzioni. A Nord Ovest cercava di penetrare in Europa attraverso la valle del Danubio. A Ovest, anche dopo Lepanto, avanzava sulla costa nordafricana con i suoi alleati e mezzi sudditi, gli Stati barbareschi, i potentati arabi e arabo-berberi, dalla Libia al Marocco. A Est la sua espansione era stata bloccata dall'Iran. Tra turchi e persiani c'è sempre stato un odio formidabile, anche per motivi religiosi, essendo i turchi sunniti di contro ai persiani sciiti. Lungo le coste nord del Mar Nero e al di là del Caucaso la potenza russa era ancora in formazione.
Nell'ottobre del 1529, mentre le monarchie europee si disputavano il possesso dell'Italia divisa e debole, i turchi erano giunti alle porte di Vienna, ma l'assedio era fallito con gravi perdite, anche per malattie. Si erano dovuti ritirare, dopo aver massacrato i prigionieri cristiani e devastato il territorio.
Cominciando con la lenta conquista delle isole greche in mano ai Veneziani (Rodi, etc) i Turchi con flotte poderose e l'appoggio di quelle temibili dei pirati arabi del nordafrica, volevano stabilire il loro dominio in tutto il Mediterraneo. Dovevano quindi prendere Malta, chiave di accesso al Mediterraneo Occidentale. Il sanguinoso assedio a Malta, nel maggio-settembre 1565, fallì completamente; dovettero reimbarcarsi dopo aver avuto forti perdite, di fronte alla resistenza diretta dai Cavalieri di Malta del GM La Valette. La loro minaccia sul mare, come minaccia strategica ossia mirante ad una supremazia navale totale e duratura venne definitivamente stroncata a Lepanto, nel 1571, anche se questa vittoria non impedì, un secolo dopo, il loro ultimo poderoso tentativo nel bacino del Danubio, nonostante la grave sconfitta subita sulla Raab (Gyòr, in Ungheria) da un esercito austriaco rinforzato da tedeschi e francesi e comandato da R. Montecuccoli, tentativo stroncato davanti a Vienna nel 1683, appunto.
Subito dopo Lepanto i turchi erano sotto shock con una flotta costituita in gran parte da rincalzi inesperti, tenuta in piedi dagli esperti uomini di mare barbareschi, tra i quali il famoso Uluch Alì, Ali il rognoso (aveva la scabbia), Uccialì, rinnegato calabrese (rapito da ragazzo aveva aderito all'islam). Se Spagna e Venezia avessero continuato nello sforzo comune, la flotta turca ora inferiore avrebbe potuto esser distrutta completamente, sparendo del tutto dal Mediterraneo. INvece potè continuare ad esercitare un'azione importante nel Mediterraneo orientale e grazie alla pirateria barbaresca.
Ma anche Lepanto non era stata una passeggiata per i cristiani, che avevano avuto circa 7000 morti. I turchi, pare, il triplo. Le cifre delle battaglia sono spesso incerte. Inferociti per le notizie delle recenti atrocità turche a Candia (Creta), tra le quali l'efferata esecuzione di Marcantonio Bragadin, sembra che i veneziani a Lepanto non abbiano fatto molti prigionieri (da controllare).
H.

Anonimo ha detto...

"...Io continuo a pregare, ad amare e a perdonare."

Molto bene. Per me perdonare non è facile, qualcosa si rompe dentro, nella vita ho visto che l'ostinazione nel male è inestirpabile, immutabile, malgrado tutte le buone intenzioni, quando sono presenti realmente. Dopo una certa età il male, iniziato in giovane età come per gioco, diventa connaturale. Questa connaturalità diventa una seconda natura che elimina ogni traccia della sempre possibile natura redenta. Forse solo sul letto di morte si apre l'ultima possibilità di pentimento ed avanza il sincero desiderio di riparazione.

Oggi quasi tutti recitano, sono ipocriti, mentono d'istinto. E questa condizione umana di menzogna diffusa è stata appresa attraverso tutti i media, senza che le persone si rendessero conto che i modelli che a loro venivano, artisticamente, proposti erano e sono malefici, anche se ben vestiti, colti, ricchi e di successo.

Sembra proprio un incantesimo dal quale non si sa come risvegliare gli incantati. E' dell'altro giorno un video di una ragazza nel pieno di una crisi di nervi verso un signore senza mascherina. Come lei altri hanno queste reazioni sopra le righe verso chi non si attiene a queste regole, con ipnosi, inculcate. Però queste reazioni assomigliano molto alle reazioni di coloro che vengono svegliati prima del tempo, loro malgrado, per andare al lavoro, a scuola. Di solito questi, ancora con gli occhi chiusi, brontolano, bofonchiano, si rivoltano, si coprono meglio, infilano la testa sotto il cuscino.

L'incantesimo usa formule e gesti, romperlo richiede gesti e formule contrarie, che noi non conosciamo. Noi conosciamo solo la preghiera. A leggere qui sembra che tutti preghino in abbondanza, ogni giorno si lanciano catene e catene di rosari da un continente all'altro. E quotidianamente tutto va di male in peggio.

Monsignor Viganò ha ricordato che certi mali si vincono con il digiuno e la preghiera. Il digiuno e la preghiera richiedono una chiusura temporale al mondo e in questa chiusura interiore, desta, digiuna ed orante tutte le potenze dell'anima nostra devono essere concentrate sul Signore e sulla nostra giusta, buona, santa richiesta. Tutte le forze fisiche e spirituali di ogni orante devono essere tese al Maestro, alla sua Santissima Madre, allo scopo santo a cui si aspira. Tutto il resto deve scomparire e scompare se l'impegno è onesto, sincero, profondamente voluto dal nostro essere e profondamente richiesto con umiltà.

Anonimo ha detto...


Più che pregare, bisognerebbe menare.
Dalla parte giusta si intende e lealmente.

Ma quelli capaci di "menare" dove sono?
Sono dall'altra parte, sono loro che dominano
la piazza, praticano impuniti i linciaggi mediatici,
ti coartano fisicamente, ti offendono come vogliono.
E pure bruciano, saccheggiano, vedi BLM ed affini.
La piazza è mano ai neomarxisti arcobaleno, alle
virago che assaltano le chiese per bruciarle.

Vanno bene i Rosari individuali quotidiani,
e anche le catene di preghiere, di Rosari,
in tutto il mondo. Preghiamo, dunque.
Però da sole le preghiere non bastano, evidentemente.
Forse non preghiamo con il giusto spirito?
O non sarà che il Signore vuole qualcos'altro
da noi?
Bisognerebbe capire se c'è un "qualcos'altro".
Io una idea ce l'ho, ma non la dico.
Ci vogliono delle "opere" che invece latitano?
E così Domeniddio ci lascia affogare nello sterco,
per dire le cose come stanno, senza ipocrisie.

"E questo Vangelo del regno sarà predicato in tutto
il mondo, per esser di testimonianza a tutte le
nazioni. E allora verrà la fine." (Mt 24, 14)
Nota bene: non ha detto, "e convertirà tutte le
nazioni, dopo di che verrà la fine". NO. Nessun
trionfo, anzi. Le nazioni, convertitesi, apostateranno.
Ma una volta resa la "testimonianza" a tutto il mondo,
Dio tirerà le somme.
Il Vangelo è stato predicato a tutto il mondo ora
scristianizzato sempre di più.
Siamo vicini alla fine dei tempi? Secondo Luca,
18, 8, alla sua venuta il Signore non troverebbe
più la fede ("Ma il Figlio dell'uomo, alla sua venuta,
troverà forse la fede sopra la terra?"). La venuta
coglierebbe la Chiesa in piena apostasia e perseguitata
nei suoi elementi fedeli. Ci stiamo avvicinando? Manca però
la conversione degli Ebrei, in massa, come profetizzata
da san Paolo (Rom 11, 26). Bisogna credere che avverrà
in una situazione di estrema difficoltà per Israele?
Difficile dire. Sono misteri profondi.

Il misteropiù profondo di tutti è quello del male: mysterium
iniquitatis. Perché Satana, l'Angelo più bello,
si è ribellato? Ha peccato una sola volta, ma gli
è bastato per l'eternità.
Questa attesa di una catastrofe che non arriva mai è
sempre più angosciosa. Non arriva, e tutto continua lo
stesso a marcire, gli operatori di iniquità trionfano.
Ma solo un pazzo potrebbe desiderare di esser presente alla
fine del mondo o, più modestamente, alle catastrofi
predette a Fatima, allo sterminio di intere nazioni.
Ma qui siamo nati, in quest'epoca e qui dobbiamo
portare a termine il nostro compito di milites Christi,
nonostante tutto. Diceva Platone che la giustizia, come virtù
è "fare le cose che sono [proprie] di ciascuno", fare il
proprio dovere, potremmo dire, secondo il fine per cui si esiste al mondo.
Dobbiamo essere giusti, fare il nostro dovere di cristiani sino alla fine,
quale che sia. Senza lasciarsi travolgere dallo sconforto o apostatare.
O.