Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 28 maggio 2021

Nasce il trans-comunismo col papa cappellano militante

Sta prendendo forma, seppur mutante, un nuovo, vecchio mostro: il trans-comunismo. Un fenomeno globale, non solo italiano. Mettete in fila i seguenti elementi sparsi: 1. l’egemonia mondiale di un comunismo geneticamente modificato, quello cinese, ibridato col mercato globale, rafforzato dalla pandemia e dall’espansione commerciale che sta colonizzando l’Africa e mezzo mondo; 2. lo sbarco in massa di migranti in Occidente, un proletariato mondiale che “non ha patria” – come dicevano Marx ed Engles – e “non ha da perdere che le proprie catene”; 3. il dominio planetario, a partire dagli Stati Uniti, di una ideologia correttiva che vuole abolire la realtà come voleva il comunismo (“abolire lo stato di cose presenti” prescriveva il Manifesto comunista) e sostituirla con una nuova umanità; 4. la ricaduta della biopolitica sui diritti civili, l’ideologia transgender modifica la natura umana e ribalta le identità e le definizioni, a partire dai connotati sessuali.
Infine, se volete, i messaggi di Bergoglio sull’abolizione “morale” della proprietà privata e sulla destinazione comune di tutti i beni: il papa si candida a diventare il cappellano militante del nuovo comunismo terzomondialista. Percorsi diversi ma verso una stessa meta: il transcomunismo. Aggiungo: finita la lotta di classe, perché sono diventati loro classe abbiente di potere, il transcomunismo propone ora la lotta di tasse.

Qualcuno dirà che il comunismo è finito da trent’anni, anche se sopravvive in alcune aree, e dunque è grottesco parlare ancora di comunismo. Forse avete ragione. Però faccio notare che parlano ancora di nazifascismo ed è morto nel sangue più di 75 anni fa. Se il fascismo è una categoria eterna, l’ Ur-fascismo come lo definì Umberto Eco, perché non dovreste credere all’Ur-comunismo, alla sua mutazione transgenica, alle sue varianti per adattarsi ai nuovi organismi? Se credete alle befane, credete pure alle streghe…

Visto che la storia e la cultura qui non c’entrano, ma solo la psicosi, la paranoia e la loro speculazione, divertiamoci ad applicare il teorema di Eco al comunismo. Echeggiando il suo testo non fa una grinza in versione ur-comunismo. Ossia il comunismo è eterno, non è finito col Muro di Berlino, con la caduta dell’Urss o con la mutazione del Pci in Pd, ma è vivo e lotta insieme a noi. Il proletario si chiama oggi migrante, la rivoluzione si fa con gli sbarchi e i diritti civili, le classi da riscattare sono i neri, le donne secondo il vangelo femminista, gli omosessuali, i trans e i rom. La nuova umanità futura verrà dall’utero in affitto; il sistema totalitario in tema di sorveglianza e commercio globale sarà made in China.

E chi non la pensa come gli ur-comunisti va bandito dalla società civile, va criminalizzato ed eliminato da tutti i consessi pubblici, sono quel che pure al tempo del comunismo si chiamavano le forze oscure della reazione in agguato. Il comunismo è resuscitato in laboratorio, lotta sotto falso nome e sotto falso colore: non veste più in rosso ma in arcobaleno o in fucsia, su fondo nero.

Il trans-comunismo ha inventato la sua neolingua, nota come politically correct, in cui le verità vengono distorte, sottoposte a censura, fino a essere capovolte: tutto ciò che è reale e naturale appare meritevole di cancellazione e di rovesciamento, fedeli all’essenza del comunismo che è, dicevamo, l’abolizione della realtà.

Per difendersi, è necessario tenere viva la memoria storica, ci ricordava Eco a proposito del fascismo; lo stesso vale per il comunismo, il regime che ha mietuto più vittime tra più popoli, in più continenti e in un periodo storico più lungo e a noi più vicino. Il comunismo al potere ha un record unico: ha ucciso più comunisti di ogni altro regime. A differenza di tutte le altre dittature del Novecento, fascismo e nazismo inclusi, il comunismo al potere ha sterminato i suoi stessi popoli e lo ha fatto in tempo di pace, senza bisogno di inventarsi guerre e razze.

Fummo in tanti nel secolo scorso a ritenere che non aveva più senso l’anticomunismo in assenza di comunismo, come non ha senso l’antifascismo in assenza di fascismo. Ora, però, il quadro muta, da una parte intervengono i fattori sparsi che abbiamo prima indicato e dall’altro persiste in modo aggressivo, sotto la formula di odiare chi odia, il dogma che tra razzismo & fobie sta risorgendo il nazi-fascismo. Dunque, bisogna attrezzarsi con argomenti adeguati.

Il comunismo avrebbe una sua nobiltà se fosse realizzato in modo volontario e scontato sulla propria pelle, dividendo i propri redditi e proprietà con chi è povero, come fecero i monaci e i francescani; ma la pretesa aberrante del comunismo è di costringere l’intera società, con la forza, a caricarsi della furiosa utopia ugualitaria e livellatrice. I meriti e le capacità non contano, la proprietà è un furto, la ricchezza un abuso e un privilegio, la nascita in un luogo un puro accidente. Non mancano cavalli di Troia per l’operazione, dalla benedizione religioso-umanitaria al sostegno dei colossi finanziari e web. Ogni tentativo di opporsi a questo nuovo comunismo ogm è demonizzato con la scomunica polivalente di cui sopra: l’accusa di razzismo e derivati. Così non puoi più obiettare nulla, devi sottostare all’imperativo del transcomunismo.

Per finire, dedico loro la poesia di un ex-comunista, Octavio Paz: “Il bene, volevamo il bene/raddrizzare il mondo./Non ci mancò la fermezza:/ci mancò l’umiltà. /Quello che volevamo non lo volevamo con innocenza./Precetti e concetti, /superbia da teologi:/battere la croce,/fondare con il sangue,/edificare la casa con i mattoni del crimine,/decretare la comunione obbligatoria./Alcuni divennero segretari dei segretari/del Segretario Generale dell’Inferno./ La rabbia s’è fatta filosofia, /la sua bava ha coperto il pianeta./La ragione discesa sulla terra/ha preso la forma del patibolo/e in milioni l’adorano”. Benvenuti nell’inferno umanitario del transcomunismo.
Marcello Veneziani, La Verità 26 maggio 2021

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Scorreranno fiumi di sangue innocente ma non vinceranno neanche questa volta.

Anonimo ha detto...


IN che senso il comunismo è scomparso senza scomparire

-- È implosa l'UNione sovietica, primo Stato comunista della storia, con tutto il suo sistema di satelliti europei, a causa di una crisi di valori ed economica ormai insostenibile. Dopo alcune convulsioni, per fortuna assai poco sanguinose, e anni di faticoso riassestamento, il regime si è riproposto con la stessa classe dirigente, diventata patriottica e formalmente protettrice della religione nazionale (l'Ortodossia), dandosi la costituzione (l'ennesima) di uno Stato laico a democrazia non liberale, presidenziale con tendenza autoritaria (Putin, al potere da 20 anni ha fatto di recente fare una legge che gli consente di ricandidarsi per altri dieci). Il regime tollera una certa libertà, entro certi limiti, variabili.
-- Quanto autentica la trasformazione della Russia? Autentica era la crisi, il rigido e pesante sistema burocratico sovietico non poteva più reggere. Per evitare lo sfacelo completo era inevitabile che si instaurasse il regime dell'uomo forte, anche se più temperato, nella forma, dell'autocrazia di un tempo (zarista e comunista). La dirigenza russa ha anche capito che doveva opporsi alla decadenza di tipo occidentale, se voleva salvare il paese, e doveva ad un certo punto chiudere il processo al passato, dopo le aperture (certo controllate) degli archivi e la saggistica antistaliniana e anticomunista che tali aperture hanno prodotto. Oggi Stalin credo sia considerato più o meno come Ivan il Terribile, un uomo crudele che ha però difeso la Russia, elevandola a grande potenza e vincendo la guerra contro la micidiale invasione nazista. Insomma, un Padre della Patria, anche se non da imitarsi, nel suo "stile" di governo. La mummia di Lenin è sempre al suo posto.
--Esistono sempre molti Stati comunisti: Cina, Corea del NOrd, dittature, più o meno mascherate, in SudAmerica e anche in Africa.
-- L'ideologia marxista si è trasformata secondo i tempi, cosa che del resto ha sempre fatto, basta pensare negli Anni Trenta del secolo scorso alla tattica dei "fronti popolari", alle allenze con la borghesia progressista per andare al governo e abbattere la democrazia borghese stessa, come obbiettivo finale. Pertanto, ha accentuato la sua condivisione dell'edonismo della borghesia decadente (libertina, omosessuale, abortista, femminista, atea, immigrazionista), diventato tale "edonismo" a sfondo nichilistico la parte più importante del programma comunista di governo, quello dei partiti comunisti con altro nome, come da noi in Italia. Insomma: business as usual, per quanto riguarda la dissoluzione della società borghese e la lotta ai valori del cristianesimo, avendo oggi come straordinario alleato un clero stravolto, impregnato di teologia della liberazione, popular, "india", etc, con il papa alla testa.
-- Filosoficamente, una critica a Marx i comunisti non l'hanno mai fatta, dopo l'implosione dell'URSS. Forse aspettano che la storia torni a dargli (apparentemente) ragione.
-- IL neo-marxismo, inglobante il suprematismo nero, il femminismo, l'ideologia arcobaleno, l'abortismo, etc, l'odio per tutta la nostra cultura perché "bianca",sta predominando nei Democratici americani, come dimostra il programma settario e anticapitalista di Biden.
Pol.

Anonimo ha detto...

«Ciò di cui la Chiesa ha urgente bisogno, sono fedeli e gruppi di fedeli, di ogni condizione, che, liberi dalla schiavitù del rispetto umano, conformino tutta la loro vita e la loro attività ai comandamenti di Dio e alla legge di Cristo. Ora questa conformità non è ordinariamente possibile, che a coloro i quali fin dalla giovane età si sono abituati per amore di Lui all’abnegazione e al sacrificio».

Sua Santità Papa Pio XII

Anonimo ha detto...

Nel discorso di apertura alla 74a assemblea della Conferenza episcopale italiana il papa ha detto sui candidati al sacerdozio: «Ne abbiamo visti molti che sembravano buoni ma rigidi. La rigidità non è del buono Spirito». È la solita frase buttata lì che non dice nulla e lascia aperte mille interpretazioni. Chi sono i rigidi? Quelli che pregano in ginocchio davanti al Santissimo? Quelli che aderiscono alla dottrina di sempre? Quelli che coi loro futuri fedeli sono pastori e non amici e confidenti? Quelli che non parlano solo di immigrati, rom, poveri, per poi farci soldi a palate colle cooperative? Quelli che non danno confidenza alle donne? Sono domande alle quali ogni vescovo dovrà dare una risposta lasciando le decisioni ai rettori dei Seminari che nella maggior parte sono degli spregiudicati progressisti che stanno riducendo la figura del SACERDOTE a mero funzionario umanitario. Risultato? Che i "preti di strada"' assolutamente NON RIGIDI, al Vangelo preferiscono spretarsi per metter su famiglia o addirittura fanno outing diversamente...

Tinte fosche, linguaggio esasperato ma realista ha detto...

Ormai è evidente: ogni giorno attivano il coglionometro, per essere certi e contenti che, il grado di bestialità diffuso, sia ad abbondante livello di sicurezza, in guisa che, gli umani asintomatici, si uniformino sempre di più ad una mandria di buoi rimbecilliti.
Non c'è che dire: i reiterati test, hanno sempre un'esito che va oltre la più rosea aspettativa.
E vado a dimostrarlo.
1) Abbiamo a capo delle operazioni un generale dell'esercito. Tranne che nel paese delle meraviglie o in quello dell'LSD, da che mondo e mondo, questi personaggi non si occupano di salute, ma di guerra. Vorrei chiedere a questo punto di unire un paio di puntini, ma sarebbe un'insulto alla vostra (totalmente estinta) intelligenza, quindi avrò pietà e non lo farò.
Orbene, dopo avere giustiziato a freddo milioni di ristoratori, albergatori, titolari di palestre ecc. ecc. con regole degne di un manicomio criminale, che non potevano essere assolutamente derogate, ivi compreso un folle coprifuoco serale insensato che parla da solo, cotanto personaggio, viene beccato, con la mascherina abbassata, ad un buffet che sarebbe vietato, con abbinato un pauroso assembramento.
Ve lo stanno non dicendo, ma urlando in tutti i modi, senonché la bestialità è più dura del cemento armato e ogni tentativo è vano.
E quindi il tizio, novello marchese del Grillo, si adegua alla sconfinata minchiaggine dei sottoposti, come già avevano fatto lo scorso anno Vespa e Zaia, facendosi pomposamente fotografare ad un party esclusivo, senza il rispetto di alcuna regola imposta a tutti gli altri, ivi inclusi i camerieri presenti, già retrocessi in era covid, a nuovi servi della gleba con tanto di bavaglio;
2) Le discoteche saranno aperte, ci si potrà andare a ubriacarsi e a farsi di pasticche, ma non si potrà assolutamente ballare, perché il virus odia evidentemente i movimenti corporei e bisogna quindi evitare di infastidirlo. Ci si potrebbe abbinare una tac cerebrale degli astanti non ballerini, ma sarebbe perfettamente inutile e, per la prima volta nella mia vita, mi trovo concorde a non appesantire oltremodo il bilancio statale, già reso comatoso da un debito truffa;
3) Ai tavoli andrà tenuta la mascherina (perché non siete, né Vespa, né Zaia, né Figliuolo, né il fu Arcuri), che potrete abbassare esclusivamente in corrispondenza del singolo boccone o del singolo sorso, rutti esclusi per educazione, come se, seduti sul water, vi doveste tirare su le mutande a vari step, se non riuscite a concentrare l'evacuazione in un unico getto. Non vi lamentate, perché ce lo chiede "leuropa" per il nostro bene;
4) Ai non "vidimati" in calore, sarà vietato baciarsi e accoppiarsi. Potranno però tenersi la mano, se la disinfettano ogni quarto d'ora al massimo. Si era provato a chiedere una deroga, in caso di igienizzazione frequente dei genitali, ma il generale è stato irremovibile. Platone sarà felicissimo, per la riscoperta del suo amore etereo;
5) Crisanti dichiara oggi alla stampa, che sarebbe ora di incrementare fortemente i tracciamenti delle persone, stile Pechino. Il giornalista giustamente gli domanda:"Ma come, proprio ora che abbiamo milioni di "timbrati"?" Al che, senza minimamente preoccuparsi di alcuna reazione possibile, l'interrogato risponde:"Certo, perché ora ha più senso di prima".
Quindi vi stanno bucando a mille all'ora, per incatenarvi ancora di più.
E qui le cronache ci raccontano, che il coglionometro è letteralmente esploso.
Ma non vi preoccupate, ne stanno già montando un altro in fretta.
Perché nella induzione della coglionaggine dei nuovi schiavi, ogni traguardo raggiunto, diventa un nuovo limite da superare.

Anonimo ha detto...

Fin qui se qualcuno saliva in ascensore salivamo in due, ascensore capienza 5 perone. In ascensore l'altro parlava del vaccino da fare e/o già fatto e incidentalmente chiedeva se l'avesi fatto anch'io, no. Non ancora? No, non lo faccio. Ah! Questa sera capito con una giovane donna sconosciuta già davanti allo sportello dell'ascensore. Dice qualcosa che non capisco causa mascherina, arriva l'ascensore. E lei che era arrivata prima di me, mi invita a prendere l'ascensore prima di lei, capisco che è di quelli che non si mischiano in ascensore, capienza 5 persone, grazie. E la giovane fa un passo indietro e dice, io vado a piedi. Quello che mi ha meravigliato è stata la giovane età, 25/30 anni. Possibile che dei giovani siano così dentro il sistema? Questo addolora!

Anonimo ha detto...

Qualcuno che alza lo sguardo e comincia a vedere il puzzle completo dove il reset sanitario e la deriva antropologica sono facce della stessa medaglia, figlie dello stesso scientismo che mira a polverizzare l'idea stessa di uomo.
Sono in errore i conservatori che combattono il ddlZan ma assecondano la follia sanitaria.
Sono in errore i sinistranti alternativi che combattono il reset sanitario ma considerano tolleranza e progresso cancellare il maschile e il femminile e usare asterischi per livellare le differenze.
La follia sanitaria non ha nulla a che vedere con la tutela dei fragili, così come la follia gender non ha nulla a che vedere con la tutela delle minoranze. Sono due ideologie profondamente e intrinsecamente violente, entrambe convinte di essere la misura della tolleranza. È il paradosso della tolleranza: se io considero la mia versione la misura della tolleranza, sarò violentemente intollerante con chi ha un pensiero diverso.
E badate che la violenza non è solo fisica, ma è anche nel non riconoscere dignità all'altro per le sue idee.
Sono entrambi schiavi dello scientismo che per un verso dicono di combattere.
A fine maggio 2021 non sono inutili ma cominciano ad essere pericolosi.
B. Selis

Anonimo ha detto...

Perso il contatto con il trascendente e la sua legge implicita, e tutto è lecito, cos'è più trasgressione?

Anonimo ha detto...

Ho provato a dare una sbirciata veloce ai video che vengono proposti nel profilo YouTube Kids di mio figlio Raffaele di 6 anni.

E tra cuccioli supereroi, fatine, gnomi e YouTuber un po’ svalvolati ecco apparire nei consigliati un video di Saverio Tommasi di Fanpage con lo spiegone delle differenze tra bambini con genitori etero o gay, una serie di interviste fatte a minori con le quali vengono estorte a dei bambini delle dichiarazioni su argomenti che non possono conoscere e tantomeno aver approfondito.

E niente, volevo dire al signor Tommasi e a YouTube Kids che faccio parte di quel popolo di genitori che intende affrontare certe tematiche con i propri figli nel momento che ritiene più opportuno, in tutta libertà e autonomia, senza il supporto di “espertoni” che si sostituiscano a sorpresa ai miei diritti e doveri genitoriali che, tra il resto, mi spettando per Costituzione.

Addio YouTube Kids, a mai più rivederci.

Anonimo ha detto...

Giulio Meotti:
Per combattere il razzismo, Princeton elimina il corso obbligatorio di greco e latino. Scuole che cancellano Omero, università che aboliscono Cicerone...Non importa che Pericle ci abbia dato la democrazia e Giustiniano il diritto. Ora i fanatici antirazzisti dicono: "Se i Classici non cambiano, che brucino!"