Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 8 giugno 2021

Segnalazioni dei lettori. Pubblicazione di 1984 di Orwell

Ricorre oggi, 8 giugno, la pubblicazione (nel 1948) del romanzo distopico "1984" di George Orwell. Molto più citato a forza di copia/incolla che non letto, assieme al più breve e semplice "La fattoria degli animali" rappresenta un classico imprescindibile per chi è appassionato di politica e odia ogni forma di coercizione della libertà. La Neolingua, il Bispensiero, il Ministero della Verità e il Ministero dell'Amore, assieme agli slogan "La guerra è pace", "L'ignoranza è forza", "La libertà è schiavitù", sono ben vivi nella memoria di chi quel libro ha capito e amato, pur nella sua tragica cupezza senza speranza. Sentir parlare oggi di "resilienza", "transizione climatica", "Bella ciao inno ufficiale", "DDL Zan" e "cancel culture", nonché riscontrare l'odio feroce contro il maschio bianco cristiano eterosessuale, fa pensare che qualcuno abbia preso il romanzo come programma politico, anziché come denuncia contro tutti i totalitarismi di Stato. Nella foto, scena del film tratto dal libro nella quale Winston Smith si rifugia a pensare e scrivere (atto sedizioso!) nell'unico angolo della casa fuori dalla visuale dello schermo televisivo, divenuto fonte perenne di propaganda e telecamera di controllo sempre accesa in ogni casa. (Davide Lovat)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Che senso ha parlare di diritti umani e poi accogliere e far attecchire nella nostra Italia certe "culture", che di umano hanno ben poco ed esprimono nessun rispetto per la donna e per chi ha una fede diversa.

Anonimo ha detto...

"La manipolazione dei media fa più danni della bomba atomica, perché distrugge i cervelli."
Noam Chomsky

Anonimo ha detto...

La denuncia e le descrizioni romanzate dei delitti della mente umana non dovrebbero mai passare attraverso il moltiplicatore dei media per non incapsulare quei delitti nelle menti umane entro le quali rischiano di diventare e spesso diventano il motore del cupio dissolvi sociale.

So per quale ragione certe letture pubblicatissime e vendutissime non mi hanno mai attratto, fondamentalmente non mi hanno mai attratto perché da esse nulla avevo da imparare e molto avrei avuto da penare per toglierle di mente.

Notizie, romanzi, esperienze non dovrebbero essere riportate, narrati, descritte in maniera morbosa ed ossessiva perché concorrono ad inspessire quello strato oscuro del cuore dei lettori, degli ascoltatori, degli spettatori. Non sono vaccini come si pretende che siano, ma sono moltiplicatori di varianti.

Queste cose la Chiesa le sapeva ed era solita fare una cernita delle buone e delle cattive letture. Oscurantista del libero pensiero, che non era però affatto libero, ma era proprio esso prigioniero di qualche male oscuro.

Certamente il compito di selezionare le letture sarà caduto in mani troppo dure o troppo molli, eccessi e difetti presenti in ogni lavoro umano, tuttavia un filtro occorre sempre per tutelare i figli che, come stiamo toccando con mano, rimangono nella minore età spesso per tutta la vita.

Non so da cosa dipenda questa minore età a vita; cosa ha portato, per esempio, il professor Romano Prodi a definirsi cattolico adulto se non il fatto che adulto non lo era affatto. A volte una precoce intellettualizzazione si lascia alle spalle molte zone adolescenziali, chissà!

Anonimo ha detto...

In una lettera del 16 giugno 1949 Orwell disse:

«Il mio recente romanzo [1984] NON è inteso come un attacco al Socialismo o al Partito Laburista (di cui sono sostenitore), ma come la denuncia delle perversioni [...] che sono state parzialmente realizzate nel Comunismo e nel Fascismo.»

Anonimo ha detto...

“Se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera.”
(G. Orwell, 1984)

Anonimo ha detto...

Qualche anno fa, quando si iniziò a parlare di microchip sottocutaneo, un sistema informatico per tracciare spostamenti e dati di tutti i cittadini, feci queste considerazioni.
1) E' plausibile che ciò avvenga, alcuni animali vengono già tenuti sotto controllo così.
2) Molti si ribelleranno e negheranno l'applicazione del chip sottopelle.
3) La contromossa consisterà nel convincimento più convincente che possa esserci: quattrini in regalo. Cosa accadrà, dicevo, che siccome il microchip potrà essere usato anche per pagare (e questo è uno dei motivi per cui si è iniziato a dissuadere dall'uso del contante), basterà dire che chi paga in quel modo avrà uno sconto del 30% in tutti i negozi, e i refrattari diventeranno subito entusiasti di questa innovazione epocale.
Del resto in Italia milioni di persone che nel 1945 erano fasciste, dopo pochi mesi diventarono antifasciste e comuniste, senza nemmeno la mancia, quindi figuriamoci col microchip e i lauti sconti.
Ora cosa sta succedendo, che dicono che esistano dei vaccini che proteggono dal Covid 19. Ok, quindi vacciniamo le persone a rischio, soprattutto ìgli anziani. Poi scendiamo un po' di età, 60, 50, 40, 30 e perché no, 20 e 10. Al che l'uomo mediamente intelligente che non si fa corrompere dalla propaganda cosa dice: bene, messi al sicuro loro possiamo stare tranquilli. Non esistono attualmente rischi per i minori. E allora cosa si inventa il sistema: Vuoi andare in discoteca? Puoi ma devi avere la fedina vaccinale pulita, e in più a tutti quelli che si vaccineranno faremo un grosso sconto su mille articoli. Per entrare nel Bengodi della sinistra

Anonimo ha detto...

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/cavalcando-la-tigre/

Inquietante ha detto...

UNICEF e pornografia.

di recente un rapporto Unicef è stato ritirato dal proprio sito online a causa delle proteste suscitate, per essere ripresentato dopo qualche giorno, lievemente modificato.
L'idea al centro del report, ma anche delle polemiche, è che la pornografia non è dannosa per bambini e adolescenti.
Anzi, l'agenzia Onu a tutela dell'infanzia suggerisce per i nostri ragazzi una «vitale educazione sessuale», con info dettagliate su interruzione di gravidanza e temi Lgbt.
La versione rivisitata e corretta è più spendibile politicamente, ma mantiene l'impianto di fondo, per cui la pornografia non è un male in sé: ovvero ne va ben capito il contesto, la visione di materiale porno potrebbe rivelarsi utile.
Eccoci all’ennesima stortura relativista, che intende sbiadire il confine tra bene e male, creando caos.
Il rapporto Unicef è dedicato agli “Strumenti di verifica online dell'età e diritti dei bambini” in ambiti specifici: gioco d’azzardo, pornografia, giochi online, social media, materiali pedopornografici.
Premesso che l'associazione di questi cinque temi ai bambini dovrebbe far riflettere, resto sul tema pornografico, perché l'agenzia analizza le proposte legislative di alcuni Paesi e cita una serie di ricerche sulla questione, dai risultati discordanti: totalmente negativi o sostanzialmente lassisti.
Interrogandosi sui rischi e sui danni legati all'esposizione/fruizione della pornografia, l’Unicef spiega che ne esistono, sì, di diversi tipi, ma manca un consenso «sul grado in cui la pornografia è dannosa per i bambini». Quindi ognuno pensa e agisce come più gli fa comodo. Siamo nel relativismo più cupo.
Questa parte, nell’ultima versione del rapporto, è stata eliminata. Ma non per questo è cambiata la sostanza del testo. Fai anche tu la tua donazione! L’Unicef infatti non si schiera contro la pornografia. Anzi, ribadisce l'importanza dell'educazione sessuale, come fanno parallelamente altre agenzie Onu, dall’Unesco all’Oms. Un'educazione sessuale che comprenda le informazioni reperibili online su «salute sessuale e riproduttiva» (ivi compreso l’aborto) e anche l'«educazione Lgbtq».
Certo, questo materiale fruibile online produrrebbe, secondo alcune delle ricerche citate, «scarsa salute mentale, sessismo, oggettificazione, aggressione sessuale». Ma, in fondo, l'ennesimo studio citato rivelerebbe che il 72% dei bambini lituani che hanno visto immagini sessuali online non erano né sconvolti né felici e il 39% degli spagnoli riferivano di sentirsi felici. Quindi, allegria!
Rivediamo il sistema di classificazione per età, suggerisce l'Unicef: non più un divieto unico per i minori di 18 anni, ma dei consigli per la visione, da collegarsi alle «differenze nel livello individuale di maturità dei bambini». Quindi, in base alla tua preparazione e alle tue necessità, ti fornisco materiale “utile”. Siamo alla follia pura, a domicilio.
Ripetiamo: il punto non è la presenza o meno di un consenso generale e unico sui danni della pornografia. Il punto è che un'agenzia delle Nazioni Unite, che dovrebbe tutelare l'infanzia, non lo fa, perché evita di dichiarare apertamente che la pornografia è contraria alla legge morale naturale!
Nessuno accenna alla dipendenza che la pornografia genera, né ai danni psico-fisici evidenti nel medio e lungo termine.
C'è da stare molto attenti. Noi di SOS Ragazzi continuiamo a difendere i nostri figli da questo pericoloso relativismo valoriale e sessuale.
Anche questa volta, ti ringrazio per la fiducia che accordi alla campagna.
Un caro saluto,
Federico Catani
Direttore della campagna SOS Ragazzi

Anonimo ha detto...

Documento ufficiale del Sant'Orsola, che mi è stato girato da medici sgomenti in cerca di qualcuno che ne parli. Guardate cosa dicono di NON FARE nel corso della campagna va++inale più muscolare della storia. Siamo al negazionismo puro, quello "scientifico". Come vedete arrivano perfino a prescrivere di non fare anamnesi neanche in caso di soggetti con trombosi pregresse. Niente. La gente deve andare al macello così.
https://gloria.tv/post/w4k36HYSxssL1sJCteAbnrcX2

Quello che sconcerta e' l'ammasso neuronale globale !
Per i Medici , come ben disse la D.Ssa De Mari , sono stati ridotti a livello impiegatizio di terminalisti . Percio' se non si ridestano e rinegozionano tutto facendo valere la laurea che li abilita a curare in scienza e coscienza e buttando alle ortiche il loro Ordine riunendosi in Corporazioni..

Anonimo ha detto...

I genitori pensano alla carriera, i figli vengono inebetiti in culla, per poi passarli alle cure dello stato che, solleticandoli in basso, li addestra ad eseguire i comportamenti richiesti.

Non è relativismo, è cancellazione della antropologia sostituita da una zoologia male intesa. Prima si faceva appello alla ragione, alla morale, al vero, al buono, al bello, all'onore; ora si usano i riflessi condizionati dal piacere immediato in zona mutande per dare un imprinting ancor prima della primissima vocalizzazione.

La rivoluzione sessuale ha iniziato lo spostamento del contenuto della calotta cranica all'inguine e viceversa con tutta una serie di stadi intermedi ed estremi che sembravano più vitali, più al passo dei tempi, più rispondenti all'uomo.

Nei fatti si iniziava il passaggio dalla antropologia alla zoologia con l'aggravante peggiorativo in quanto contro/natura, tutto il regno animale infatti è guidato dalla ferrea legge dell'istinto, mentre l'uomo volendosi fare bestia finisce col cadere sotto la bestia proprio perché dotato di intelletto, di sentimento, di volontà che per essenza richiedono la libertà, che solo il vero ,il buono, il bello possono guidare, possono far conoscere, possono far apprezzare come scala verso l'essere umano immagine di Dio.

L'arcaico 'non fornicare' è uno dei pilasti della libertà umana, come lo sono gli altri nove pilastri. Questo pilastro è stato sempre denigrato come espressione dell'invidia altrui, nei fatti i Dieci Comandamenti sono strumenti del possesso di sé. Solo l'essere umano che possiede se stesso può donarsi a Dio e al prossimo in forza di un sano amore, che certamente non è goduria in fregola.

Tutti siano avvisati, la macina al collo aspetta chi nuoce ai piccoli. Mt 18,6-10; Mc 9,42-49; Lc 17,1-2.

tralcio ha detto...

Il vangelo oggi, semplicemente lapidario, dice che Gesù (il Verbo incarnato, l'uomo-Dio, il mistero che si fa rivelazione dell'Eterno, della Trinità e si palesa come verità e luce) non modifica uno iota della legge (anzi: la compie!) già trasmessa da Dio all'uomo in un cammino di riscatto dal proprio stato di perduto (cioè da salvare) a causa del peccato. Gesù senza fronzoli aggiunge che chi insegnasse altrimenti non è gradito in Cielo.

La lettura di San Paolo (2 Corinti) esprime un pensiero tanto ovvio, quanto forte: "non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, il quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita".

Il tutto non per la condanna, ma per la giustizia. Oggi, in un tempo iperscientifico e di dubbio diritto, in chiave sanitaria diremmo non per una pensione di invalidità, ma per la guarigione.

Guardandosi intorno si vedono cose tristi: paura di un virus che nei mesi estivi da noi era quasi assente anche nel 2020, senza vaccini. Gente che ostenta la mascherina, anche all'aperto e da soli. Anche sotto sforzo, pedalando... Poi, tutti al tavolo del bar, vicini vicini, senza mascherina. Se poi fumi (una volta faceva male), allora sì senza bavaglio!

Giovani che hanno avuto tassi di letalità inferiori allo zero virgola vari zeri sono in coda all'hub vaccinale per inocularsi un misterioso intruglio che garantisce loro il green pass e le vacanze. E si sentono fieri, una volta tanto, di svolgere il loro dovere civico: di pecore, che non avranno l'immunità di gregge, ma sicuramente il recinto gradito.

Laureati e diplomati che vantano titoli di studio, padronanza di lingue straniere e tecnologie e a malapena decodificano un segno della croce... Vanno anche alla messa, ma senza porsi alcun problema su niente, proprio perché il vangelo, specialmente quello di oggi, non l'hanno registrato e non solo perché il registratore non c'era ai tempi di Gesù.

Si potrebbe dire che Astana val bene una Messa a sapere che cosa siano Astana e una Messa.

Si scandalizzano per un cane maltrattato, vorrebbero accogliere chiunque sbarchi da un gommone, ma non sanno nulla di ciò che si lasciano iniettare, sapendo solo "che serve", non si sa bene a che cosa, visto che dovranno vaccinarsi ancora e sottostare alle altre gogne.

Pare che si fidino dei Fauci e suoi epigoni. Fauci è prossimo a essere indagato ed è tutto un programma il suo curriculum di conflitto di interessi, scatole cinesi e menzogne varie.
Ognuno si fida di chi gli pare: l'intelligenza appecoronata ha come proprio faro la paura.