Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 13 novembre 2021

Il “metaverso” è il Grande Fratello sotto mentite spoglie: i tiranni tecnologici distribuiranno “libertà” col contagocce

Nella nostra traduzione da zerohedge.com, l'articolo che segue riguarda tecnologia, realtà virtuale e dittatura sanitaria ed è un'analisi intelligente anche se fa riferimento a film e libri di cultura popolare (purtroppo a ragione). L'articolo è corredato di numerosi link, che rimandano alle fonti. Parla del “metaverso” o mondo virtuale menzionato da Zuckerberg come nuovo progetto per trasformare Facebook e si riallaccia al discorso sul transumanesimo e sulla dittatura sanitaria / controllo della popolazione / rincitrullimento / realtà sempre più virtuale / sistema di “libertà” condizionata a punti in stile cinese. Val la pena guardare la realtà in faccia invece che subìrla. Qui l'indice degli articoli su transumanesimo e realtà distopica

“Il termine ‘metaverso’, così come il termine ‘meritocrazia’, è stato coniato dall’autore di un romanzo di fantascienza distopica scritto a mo’ di avviso. Poi i vari geniacci della tecnologia hanno ripreso — così come i tecnocrati hanno ripreso ‘meritocrazia’ — e adottato entusiasticamente un termine che era stato originariamente inventato per ispirare terrore”. —Antonio García Martínez
Benvenuti su Matrix (il metaverso), un mondo in cui la realtà è virtuale, la libertà è tale solo nella misura in cui lo permettono i despoti tecnologici, e l’intelligenza artificiale sta rendendo gradualmente innecessaria, inferiore e obsoleta l’umanità.

Mark Zuckerberg, il direttore generale di Facebook, vede in questo universo digitale — il metaverso — il prossimo passo nella nostra trasformazione evolutiva da una società costruita dagli esseri umani a una società dominata dalla tecnologia.

Anche se la visione di questa frontiera digitale di Zuckerberg è stata accolta con un certo grado di scetticismo, in realtà — secondo quanto afferma il giornalista Antonio García Martínez — stiamo già vivendo nel metaverso.

Il metaverso è, a sua volta, una meritocrazia distopica, un mondo in cui la libertà è un costrutto condizionato alla volontà di ciascuno di obbedire alle regole imposte.

All’interno di una meritocrazia i diritti sono privilegi concessi a chi se li è guadagnati, non vi può essere tolleranza per l’indipendenza e per l’autonomia individuale, il al politicamente corretto viene data una struttura formale, legale e istituzionale. Allo stesso tempo, non può esistere una libertà autentica laddove la facoltà di esprimersi, la libertà di movimento e di intraprendere legami commerciali e agire all’interno di una società sono concesse solo nella misura in cui si è disposti ad “adattarsi”.§§ Siamo ormai quasi arrivati a questo punto. Si consideri che nel nostro mondo presente in cui si punta ipocritamente il dito contro il politicamente scorretto e la tirannia si spaccia per tolleranza, l’unico modo per poter godere di un simulacro di libertà è quello di scegliere di autocensurarsi volontariamente, di obbedire, di conformarsi e di marciare al ritmo di qualsiasi punto di vista dominante sia in voga.

Se non lo si fa — e se si osa aderire a idee “pericolose” o sostenere movimenti politici impopolari — ci si ritrova sbattuti fuori dal commercio, dal posti di lavoro e dalla società: Facebook vi bannerà, Twitter chiuderà il vostro account, Instagram vi spazzerà via dalla propria piattaforma e il vostro datore di lavoro vi lancerà degli ultimatum per costringervi a scegliere tra le vostre cosiddette libertà e la sopravvivenza economica.

Il piano dell’America delle grandi corporazioni è proprio quello di “educarci” in questo modo per rinchiuderci in un mondo in cui noi, “il popolo” [ammiccamento dell’autore all’aura di libertà ispirata dalla formula “we, the people” presente nella costituzione americana, N.d.T.], avremo cessato di pensare e di resistere e obbediremo come schiavi, come automi incatenati, a un Deep State la cui polizia sarà composta da algoritmi informatici.

La fantascienza è diventata realtà.

Poco più di vent’anni dopo che l’iconico film di Wachowskis, Matrix, ci ha presentato un mondo futuristico in cui gli esseri umani vivono all’interno di una non-realtà, in una simulazione informatica mantenuta in funzione da macchine autoritarie — un mondo in cui la scelta tra un’esistenza in uno stato onirico e virtuale privo di contraddizioni intellettuali ed esistenziali e l’affrontare le difficoltà dure e reali della vita è simbolizzato dalla scelta tra una pillola blu e una rossa —, ci troviamo di fronte al precipizio rappresentato da un utero [scelgo di italianizzare significativamente in questo modo l’anglicismo ormai diffuso matrix, N.d.T.] governato dalla tecnologia che noi stessi abbiamo creato.

Ogni giorno della nostra esistenza è già una prefazione di Matrix. Ogni giorno siamo sempre più vittime degli incantesimi di comunità virtuali basate sulla tecnologia, di realtà virtuali e di strumenti virtuali gestiti da macchine dotate di intelligenza artificiali che si apprestano velocemente a rimpiazzare gli esseri umani e, prima o poi, a dominare ogni aspetto delle nostre vite.

Nel film Matrix, il programmatore informatico Thomas Anderson, alias l’hacker Neo, viene risvegliato dal suo sonno virtuale da Morfeo, un uomo che combatte per la libertà e che cerca di liberare l’umanità da uno stato di ibernazione permanente imposto da macchine dotate di intelligenza artificiale estremamente avanzata che usano gli uomini come fonte di energia organica. Dato che le loro menti sono connesse a una realtà virtuale perfettamente architettata, sono pochi gli esseri umani che si rendono conto del fatto che stanno vivendo in un mondo onirico, artificiale, virtuale.

A Neo viene offerta la possibilità di fare una scelta: prendere la pillola rossa, e quindi risvegliarsi e aderire alla resistenza, o quella blu, e quindi continuare a dormire e a servire da alimento per il potere vigente.

Oggi, la maggioranza della gente sceglie la pillola blu.

Nel nostro caso la pillola blu — un biglietto di sola andata verso la condanna a “vivere” perennemente in un campo di concentrazione elettronico — è stata indorata per nasconderne il retrogusto amaro, ci è stata venduta in nome della convenienza e recapitata per mezzo di un Internet sempre più rapido, di segnali elettronici cellulari che non respingono mai una chiamata, di termostati che ci mantengono alla temperatura ideale senza che dobbiamo nemmeno muovere un dito, e di un intrattenimento che ci può essere propinato in simultanea sui nostri televisori, sui nostri tablet e sui nostri cellulari.

Non solo siamo alla mercè di tecnologie la cui funzione avrebbe dovuto essere quella di rendere le nostre vite più agevoli. Ne siamo proprio schiavizzati.

Guardatevi un po’ intorno. Ovunque giriate lo sguardo, potrete osservare persone così dipendenti da dispositivi i cui schermi sono costantemente connessi a Internet — smartphone, tablet, computer, televisori — da essere capaci di rimanere immersi per ore in un mondo virtuale in cui l’interazione umana è filtrata dall’uso della tecnologia.

Questa non è libertà. E non è nemmeno progresso.

Questa è una tirannia tecnologica, un sistema di controllo dal pugno di ferro imposto da uno Stato di sorveglianza assoluta, da corporazioni gigantesche come Google e Facebook e da agenzie di spionaggio governative come la National Security Agency (NSA).

Siamo così presi dall’affanno di avere a disposizione tutte le ultime tecnologie da avere appena il tempo per prestare attenzione alle ramificazioni del nostro barcollare incosciente e inarrestabile verso un mondo in cui la nostra abbietta fiducia in gadget e dispositivi connessi a Internet ci “educa” a un futuro in cui la libertà sarà un’illusione.

Ma l’esistenza stessa dell’umanità — non solo la sua libertà — è in gioco.

Se i cittadini americani si ritroveranno schiavi dei tiranni tecnologici dovranno biasimare unicamente se stessi per aver forgiato le proprie catene con la loro lassitudine, con la loro pigrizia e con la loro sciocca dipendenza dai dispositivi summenzionati, che rendono la nostra esistenza completamente irrilevante.

Ci stiamo avvicinando veramente in modo rapido alla visione del futuro di Philip K. Dick illustrata nel film Minority Report. In questa pellicola gli agenti di polizia catturano i criminali ancor prima che possano commettere un delitto, le autostrade sono popolate da veicoli senza conduttore e i dati biometrici di ogni persona sono misurati costantemente e utilizzati per seguire i movimenti di ciascuno, per propinare a ognuno il messaggio pubblicitario adeguato e per mantenere tutti sotto un perpetuo stato di sorveglianza assoluta.

Prestate attenzione al sorgere dell’Era dell’Internet delle Cose (Internet of Things, IoT), in cui “oggetti” controllati via Internet monitorano la vostra casa, le vostre condizioni di salute e le vostre abitudini per mantenere il vostro frigorifero pieno, i vostri utensili in funzione e la vostra vita sotto controllo e relativamente libera da ogni affanno.

Ma la parola chiave è controllo.

In un futuro non troppo lontano, “assolutamente tutti i dispositivi che possederete — e persino oggetti come sedie, a cui non siete abituati a pensare come a cose in cui viene incastonata la tecnologia — saranno connessi e comunicheranno tra di loro”.

Alla fine del 2018, “vi era un totale stimato di 22 miliardi di dispositivi connessi all’Internet delle Cose utilizzati in tutto il mondo… Si prevede che entro il 2030 saranno circa 50 miliardi i dispositivi IoT in uso, che creeranno una fitta rete di macchinari che incorporerà tutto, dagli smartphone agli utensili della cucina”.

Le tecnologie soggiacenti a questi dispositivi sono diventate sempre più sofisticate e sempre più estese, comprendendo una vasta gamma di prodotti che va dagli spazzolini da denti e dalle lampadine alle automobili, ai misuratori intelligenti e agli strumenti medici.

È stato calcolato che ogni secondo 127 nuovi dispositivi IoT si connettono alla Rete.
Quest’industria “in rete” è diventata la prossima grande trasformazione della società dopo la rivoluzione industriale, uno spartiacque nel contesto della tecnologia e della cultura.

Tra automobili prive di conduttore e di volante, acceleratore o freni e pillole intelligenti in cui sono incastonati chip, sensori, microcamere e nanobot, siamo destinati a superare le fantasie di scrittori di fantascienza come Philip K. Dick e Isaac Asimov. (Va comunque sottolineato che non esiste una macchina senza conduttore. Ci sarà sempre qualcuno o qualcosa che le guiderà: la differenza è che non sarete voi a farlo.)

Questi gadget tecnologici connessi a Internet includono lampadine intelligenti che scoraggiano i ladri, facendo sembrare che stiate in casa, termostati intelligenti che regolano la temperatura della vostra casa basandosi sull’attività che state svolgendo, e campanelli intelligenti che vi permettono di visualizzare chi c’è di fronte alla porta di casa vostra senza che vi dobbiate alzare dal sofà.

Nest [che in inglese significa “nido”, N.d.T.], la gamma di prodotti intelligenti per la casa (smart home) creata da Google, si è trovata al fronte dell’industria “in rete” con comodità tecnologicamente avanzate come serrature intelligenti che comunicano al vostro termostato quante e quali persone sono in casa, quali temperature preferiscono e quando casa vostra è vuota; un servizio telefonico che interagisce coi vostri dispositivi in rete per “apprendere a che ora uscite e rientrate” e avvisarvi se i vostri figli non rientrano all’orario previsto; un sistema di monitoraggio del sonno che registra quando vi addormentate, quando vi svegliate e mantiene i rumori e la temperatura della casa un uno stato che induce il sonno.

L’obiettivo di questi dispositivi connessi a Internet, secondo quanto Nest dichiara, è quello di rendere “la vostra casa più consapevole e cosciente”. Per esempio, la vostra automobile può avvisare in anticipo che siete sul cammino di casa, mentre delle luci colorate possono lampeggiare e attrarre la vostra attenzione se Nest Protect percepisce che c’è qualcosa che non va. La vostra caffettiera, basandosi sui dati estratti dai sensori per il fitness e da quelli che controllano il sonno, vi farà un caffè più forte se non avete dormito bene.

Viste la velocità e la traiettoria dello sviluppo di queste tecnologie, si può prevedere che non passerà molto tempo prima che questi dispositivi possano operare in modo totalmente indipendente dai loro creatori umani, fatto che apre tutta una nuova serie di questioni preoccupanti. Come sottolinea l’esperto di tecnologia Nicholas Carr, “Nel momento in cui si permette a robot o a programmi informatici di agire liberamente in ambito umano, essi si scontreranno necessariamente contro situazioni cariche di interrogativi etici e dovranno prendere decisioni difficili che non possono essere calcolate in base a modelli statistici. Ciò vale per le automobili e per i droni autopilotati, per i robot destinati al campo di battaglia, ed è anche un problema già attuale — anche se su scala minore — per gli aspirapolvere e i tagliaerba automatici”.

Per esempio così come l’aspirapolvere robot Roomba “non sa distinguere un batuffolo di polvere da un insetto”, i droni armati saranno incapaci di distinguere tra un criminale in fuga e una persona che sta semplicemente facendo jogging per strada. A tal proposito, come ci si può difendere da poliziotti robot — come l’androide Atlas fabbricato dal Pentagono — che è stato programmato per rispondere ad ogni percezione di minaccia di violenza?

Ma non sono solamente le nostre case e i nostri dispositivi personali ad essere riconfigurati e ripensati in questa nostra era “in rete”: anche le nostre postazioni di lavoro, i laboratori medici, il nostro governo e i nostri pensieri più intimi vengono inseriti in un mondo virtuale su cui non abbiamo un controllo reale.

Si calcola che entro il 2030 sperimenteremo tutti l’Internet dei Sensi (Internet of Senses, IoS), reso possibile dall’intelligenza artificiale (Artificial Intelligence, AI), dalla realtà virtuale (Virtual Reality, VR), dalla realtà aumentata (Augmented Reality, AR), dal 5G e dall’automazione. L’Internet dei Sensi si basa su una tecnologia “in rete” che interagisce coi nostri sensi della vista, dell’udito, del gusto, dell’olfatto e del tatto utilizzando il cervello come interfaccia utente. Come spiega la giornalista Susan Fourtane:
Molti prevedono che entro il 2030 la frontiera tra il pensiero e l’azione sarà meno netta. Il 59% degli utenti ritiene che per mezzo di occhiali VR saremo in grado di visualizzare mappe che ci indichino il percorso da fare solo pensando alla destinazione… Si stanno elaborando tecnologie che entro il 2030 saranno in grado di rispondere ai nostri pensieri e persino di condividerli con gli altri… L’utilizzo del cervello come interfaccia potrebbe significare la sparizione di tastiere, mouse, joystick, e di qualsiasi altra interfaccia con i dispositivi digitali. Sarà sufficiente che l’utente formuli i comandi nella sua mente, e il dispositivo li eseguirà. Anche gli smartphone potranno funzionare in questo modo, senza bisogno di impulsi tattili sullo schermo.
In altri termini, l’IoS si baserà su una tecnologia che sarà in grado di accedere ai vostri pensieri e di interagire con essi.

Susan Fourtane elenca varie tendenze vincolate all’IoS la cui realizzazione è prevista entro il fatidico 2030:
  1. I pensieri diventeranno azioni: utilizzando l’interfaccia cerebrale con occhiali VR, per esempio, gli utenti saranno in grado di vedere il percorso da fare su una mappa semplicemente pensando alla destinazione.
  2. I suoni diventeranno un’estensione della realtà virtuale in fase di sviluppo: gli utenti potranno riprodurre la voce di chi vorranno in modo sufficientemente realistico da ingannare anche i membri della propria famiglia.
  3. Il cibo reale diventerà secondario rispetto ai gusti immaginari. Un dispositivo sensoriale applicato alla bocca potrà intensificare digitalmente il sapore di ciò che si mangia, in modo tale da far acquisire a qualsiasi cibo il sapore del proprio piatto preferito.
  4. Anche gli odori diventeranno una proiezione di questa realtà virtuale, in modo tale che le visite virtuali, per esempio in un bosco o in campagna, includeranno la percezione degli odori naturali dei luoghi.
  5. Tatto immaginario: gli smartphone dotati di schermo trasmetteranno l’impulso tattile corrispondente al materiale e alla forma delle icone digitali e dei pulsanti virtuali che si premeranno.
  6. Realtà “mista”: i mondi dei giochi VR non potranno essere più distinti dalla realtà fisica.
Il metaverso non è nient’altro che questa realtà mascherata dal canto delle sirene della convenienza, realtà che ci viene spacciata da segreto per il successo, il divertimento e la felicità.

È una falsa promessa, una trappola perversa per trarci in inganno, con un solo obiettivo in vista: il controllo totale.
George Orwell lo aveva già capito.

Il capolavoro di Orwell, 1984, ritrae una società di vigilanza totale in cui a nessuno è permesso di avere pensieri che dissentano in alcun modo dallo stato corporativo. La libertà individuale non esiste più e le tecnologie avanzate sono diventate la forza coercitiva di una società perennemente sottoposta alla sorveglianza. Cimici e telecamere sono onnipresenti, e il popolo è sottomesso al controllo della Polizia del Pensiero, che va a caccia con chiunque abbia un pensiero “criminale”. Il governo, o il “Partito”, è in mano al Grande Fratello, che appare ovunque su poster che recano la scritta: “Il Grande Fratello ti sta osservando”.

Come ho spiegato nel mio libro Battlefield America: The War on the American People [Gli USA come campo di battaglia: La guerra contro il popolo americano] e nella sua controparte novellistica The Erik Blair Diaries [I diari di Erik Blair; probabile allusione a Eric Blair, il vero nome di George Orwell, che usava questo pseudonimo come nome d’arte, N.d.T.] il controllo totale su ogni aspetto delle nostre vite, e financo dei nostri pensieri più intimi, è l’obiettivo di ogni regime totalitario. 
Il metaverso non è nient’altro che il Grande Fratello dietro mentite spoglie.
John W. Whitehead & Nisha Whitehead (The Rutherford Institute)
Fonte: zerohedge.com, 11 novembre2021
[Traduzione per Chiesa e post-Concilio di Antonio Marcantonio]

23 commenti:

Anonimo ha detto...

La parola "libertà" non fa rima con morte e malattia, ma con la parola "verità".
Se non vi è concesso di fare domande o avere dubbi, vuol dire che la risposta è ben diversa dalla realtà che vogliono imporvi.
La verità può venire fuori solo se c'è la libertà di cercarla, e se questa facoltà è negata o anche solo ostacolata, vuol dire che qualcuno non ama la verità.

Anonimo ha detto...

Non mi stupisce questa alta tecnologia, passo inevitabile del progresso umano che si fa onnipotente, né mi interessa.

Mi interessa che come Cattolici siamo rimasti indietro di molto con il Santo che ognuno di noi dovrebbe, almeno, essere sulla strada per diventarlo.

Questa tecnologia è una imitazione materiale ed elettrica del creato e della Creatura come sarebbe dovuta diventare, cioè con le capacità che avrebbe dovuto già sviluppare. Un'imitazione materiale che è una caricatura del mondo oltre quello fisico che con il fisico sempre interagisce anche se non lo vediamo.

L'unica cosa che sto cercando di fare è di ridurre al massimo l'uso di questa tecnologia e ritornare al semplice, esercitando ora questa ora quella virtù, cercando di trasformare in abitudine preghiera, lettura della Bibbia, frequenza ai Sacramenti, con semplicità.

Credo in questa strada e mi rammarico solo di essere tanto indietro. Padre Pio è uno dei Santi più al passo dei tempi dell'alta tecnologia. Ognuno faccia le sue scelte.

Fa bene piangere?Sì,fa bene. ha detto...

Questa gente “sostanzialmente astratta” scrive in una lettera a Griscenko, esprime “uno sconfinato amore per l’umanità, ma solo se considerata in generale. Ma poi, se l’umanità s’incarna in un uomo concreto, in una persona, allora essi non sono capaci di tollerarla” anzi provano avversione. Analoghi pensieri aveva espresso Giacomo Leopardi sul cosmopolitismo.
https://www.maurizioblondet.it/dostoevskij-contro-litalietta-e-i-progressisti-marcello-veneziani/

Delinquenti secondo i loro parametri, sino a prova contraria. ha detto...

Patrick Breyer , eurodeputato del Partito pirata tedesco, commenta:

“La mania di sorveglianza dei ministri dell’Interno dell’UE non si ferma nemmeno alla nostra corrispondenza personale e alle foto private. I nostri smartphone devono essere trasformati in telefoni spia e usati contro di noi.

Tale sorveglianza di massa è stata finora praticata solo da regimi totalitari come la Cina. Quale sarà il prossimo? Tutte le lettere verranno aperte e scansionate? Con il controllo della chat obbligatorio, tutti i cittadini dell’UE saranno oggetto di un sospetto generale. Questo frugare nella nebbia non porrà quasi mai fine agli abusi, ma spingerà solo i criminali ulteriormente nella Darknet, rendendo il perseguimento ancora più difficile.

Invito ora tutti gli europei a opporsi a questo piano senza precedenti. L’opposizione al progetto comincia a dare i suoi frutti, come si vede dal fatto che la Commissione ha già dovuto rimandare più e più volte i suoi piani totalitari. Ma Zensursula e StasYlva procederanno comunque, se glielo permettiamo».

https://www.maurizioblondet.it/cosa-intendomo-per-democrazia/

Se mi adorerai ti daro'... ha detto...

Da una parte l'inconscio desiderio dell'animo umano di ritornare ad essere quell'essere con cui Dio passeggiava nel Paradiso terrestre ; dall'altra il continuo agguato del "profittatore"che sfruttando questo desiderio spinge la creatura a piu' superbia ancora ,a voler essere lui stesso dio.

Anonimo ha detto...

Ricordate i tempi in cui, nei periodi invernali, ci si ammalava, contagiava, moriva ogni giorno e la vita andava avanti e non fregava niente a nessuno?

Non esisterà più quell'epoca.
Dovete capire che oggi, al potere, sono diventati filantropi e ci tengono tanto a proteggerci, per questo disegnano curve di contagio, elaborano algoritmi, zone colorate e vogliono inocularci di continuo.

È solo perché ci siamo evoluti, nel 2021, col progresso scientifico raggiunto, perché bisogna morire di influenza? Perché fare giocare un bambino liberamente se poi potrebbe uccidere un novantenne con dieci tumori? Ce lo insegna il Burioni d'altronde, i bambini sono malefici trasmettitori di virus.
Questo egoismo non sarà più accettato.
La società va ripensata. Dovrà essere asettica, i bambini devono mascherarsi a vita, tenere le distanze e convivere con regole rigidissime.
Gli adulti idem. Dobbiamo proteggerci e proteggere gli altri.
Non siamo più uomini ma portatori di contagio e di morte. È chiaro?
Quindi basta con queste manifestazioni e con le polemiche sterili.
Rilassiamoci, lasciamoci cullare dal nuovo mondo di tecnici e responsabili. È solo per il nostro bene. Grandi professionisti lavorano per noi, per la salute di tutti.
La libertà non può avere spazio in questo contesto. Se respiriamo uccidiamo gli altri. Tenetelo sempre bene a mente.

E ora avanti con la terza dose, un lungo cammino ci aspetta. Saremmo tutti più sicuri e protetti.

Anonimo ha detto...

NUOVA DITTATURA TOTALITARIA
I mondialisti progressisti non differiscono di molto dalla banda di criminali che prese il potere in Germania e portò agli orrori della Seconda Guerra Mondiale.
Il regime che stanno instaurando in tutto l'Occidente è terrificante e ogni giorno viene tolta libertà a chi non è conformato agli standards imposti sotto l'etichetta del "politicamente corretto".
Sono cambiati invece i nemici da perseguitare e annientare: al posto dei giudei ci siamo noi cattolici che ancora conserviamo la fede apostolica (non certo i finti cattolici aderenti al modernismo in salsa ecologico-umanitaria), al posto delle altre minoranze da estirpare ci sono i liberi pensatori.
Siamo ancora in fase di incubazione, ma la progressione nella violenza è come quella degli anni Trenta del secolo scorso.
La controprova? La trovate nelle chiese bruciate e profanate, oppure nella censura crescente sui social e nella lapidazione mediatica che tocca a chiunque esprima pubblicamente posizioni che vadano contro il dogmatismo di questa vera e propria nuova religione, o contro i suoi intoccabili "sacerdoti", "santi" e "apostoli".
(Cit. Davide Lovat)

tralcio ha detto...

Vorrei ritornare, in questo ambito apparentemente più tecnico e filosofico, sulla sapienza di fede che illumina Orwell o il joystick, Matrix, la fantascienza, l'internet dei sensi e la robotica 5G.

Il venerdì santo la storia prese una piega differente anche se in apparenza non era cambiato proprio niente: un brav'uomo innocente condannato da un combinato disposto di poteri collusi e ingiusti, il popolo manipolato, un piccolo gruppo di discepoli impaurito e sciolto al sole, soldati chiamati ad eseguire l'ordine e spettacolo (così San Luca 23,48) per tutti ma stando in orario per non disturbare la festa.
Si va dal "scendi dalla croce e ti crederemo", "hai salvato gli altri, salva te stesso", al "sta invocando Elia"... Dopo la morte di "Gesù Nazareno Re dei Giudei", la sua discesa agli inferi (così il Credo).
Il Verbo di Dio, abbassatosi a prendere carne umana come uomo vivo, adesso si abbassa agli inferi con l'anima, da uomo morto.

In quell'abbassamento ulteriore al già esagerato consegnarsi alla morte di Croce del Cristo, abbassatosi alla condizione umana e creaturale da quella divina, sta il GREATEST RESET costituente l'unica soluzione sapienziale all'insipienza di chi volge le spalle a Dio.

La Sapienza divina non ha sede nel cuore che non è puro o si purifica.
La Sapienza divina è sconosciuta a chi non ha il timore di Dio.
La Sapienza divina è impossibile per chi non vive i 10 comandamenti.

Il great reset di un'élite potentemente e smaccatamente anticristica ha svelato un piano che viene da lontano, di farsi dio senza Dio.
Oggi ha raggiunto l'acme di una sfida che ricorda il venerdì santo.
Allora il venerdì santo ci ricordi come Dio ha vissuto quell'acme.
"Eloi, Eloi, lamà sabachthani" non è il grido dell'abbandonato, ma la professione di fede nel Salmo pregato proprio in quel momento.

Se non stiamo in quel momento, cercheremo aggiustamenti differenti. Potrà andarci bene qualche filosofia meno esageratamente materialista, spiritualista, tecnicista, ecologista, solidarista o mercatista... ma staremo sempre nell'ennesimo scantonamento dalla croce per accontentarci di molto meno delle promesse di Dio.

A ben pensarci il mondo nel 2019 faceva già abbastanza pietà e paura.
Il problema non è l'adattamento adesso a quello che promette l'élite per il 2022 o il 2030. Era essersi adattati a ciò che siamo diventati, pian piano, fino al 2019. E un po' di purificazione ci farà bene.

Anonimo ha detto...

La banda di criminali che prese il potere in Russia nel 1917, che governó col terrore (S. Melgunov Il terrore rosso in Russia 1918-1923) per circa settant'anni, che dinamitó chiese o ne fece autorimesse o musei dell'ateismo, che inventò i Gulag, che considerava malato mentale ogni oppositore al regime sovietico, che imponeva un lasciapassare per spostarsi da un luogo all'altro o il libretto di lavoro (Safarevic)... quante rassomiglianze presenta col regime mondialista massonico che si va felicemente instaurando ovunque!
Visto che nessuno si ricorda di quei settant'anni di martirio della Russia, forse perché ha studiato sui libri dell'"Italia democratica e antifascista nata dalla resistenza" (come retoricamente dicono loro), allora lo ricordo io agli immemori.
Il male assoluto è il sinistrismo, in ogni sua sfumatura: dal rosa-cipria al rosso-pomodoro.

Anonimo ha detto...

Ormai la tirannia mondialista si è definitivamente instaurata ovunque con il prezioso aiuto delà Chiesa Cattolica, che lavora da decenni in stretta unione con la Massoneria Internazionale, e indietro non si ritornerà mai più.
Ormai hanno ceduto quasi tutti (i centri vaccinali sono sempre pienissimi e sembra che non ci siano effetti avversi) e non si vedono altre vie d'uscita. A meno che non si voglia morire di fame, si è obbligati a cedere. Visto che le cose stanno così, spetta a Dio di intervenire, se vuole. Noi non possiamo fare miracoli.

Anonimo ha detto...

È interessante e realistico, senza lasciare spazio alle illusioni, il nuovo commento di Mons. Richard Williamson I NOSTRI TIRANNI, che ho letto su unavox.
Siamo spacciati.

Il reset della solidarietà ha detto...

LE NUOVE VITTIME

Riepilogando, una minoranza di persone ha un concetto diverso di salute, ha idee differenti sulla società e contesta pacificamente, come Costituzione prevede, nelle piazze italiane.
Ma ecco salire in cattedra le nuove vittime:

"Noi abbiamo fatto sacrifici e ora non possiamo fare shopping natalizio in pace perché questi puzzoni il sabato vanno in strada?"

"La tua libertà finisce dove inizia la mia, una minoranza non può paralizzare la vita della maggioranza"

"Eh ma io ho seguito le regole, ho riaperto il mio negozio con il green pass e ora il sabato voi mi fate diminuire il flusso di gente perché venite qui a manifestare? Non è giusto!"

"Andate a manifestare nei boschi isolati se proprio volete, distanziati, fermi e con la mascherina".

Dunque, ribadiamo, c'è questa minoranza vessata in ogni modo, che non ha infranto alcuna legge, che paga per andare a lavorare, esclusa dalla vita sociale, con figli a cui è impedita qualsiasi cosa, insultati in ogni maniera da tutta la stampa quotidianamente, che viene pure additata come carnefice. Non solo essi vengono identificati come disturbatori e untori, la loro sola presenza dà fastidio, è un impiccio, le vittime alla fin fine mica solo loro, no, sono quelli che il sabato non possono fare shopping in pace.

Questi sono gli italiani.
La prossima volta, invece di andare a manifestare al freddo per solidarietà verso i negozianti quando gli chiudono i negozi per farli fallire, lasciando campo alle multinazionali, statevene a casa.
E sul resto della popolazione omertosa, stendiamo un velo pietoso.

Anonimo ha detto...

La Commissione europea autorizza l’immissione sul mercato alimentare della locusta migratoria, da “gustarsi” come snack essiccato. In tutto questo, con lo spettro del Nutriscore i prodotti agroalimentari della nostra dieta mediterranea verrebbero bollati come poco salutari, danneggiando l’economia italiana. L’ennesima follia: #StopNutriscore !

Anonimo ha detto...

Infame tessera verde anche per i bambini e zone rosse "per salvare il Natale". Come vedete, la situazione non è migliorata rispetto all'anno scorso, è anzi peggiorata: lo yo-yo virale seguita nel suo tragitto, l'emergenza perpetua è la nuova normalità. Ciò che stiamo vivendo non è soltanto un'emergenza sanitaria: sono i laboratori di produzione dei nuovi assetti sociali, politici ed economici a beneficio esclusivo dei ceti dominanti plutocratici.

Da Radio Radio ha detto...

La scienza va piegata sempre di più agli interessi elitari del mercato. L’informazione va anestetizzata, bisogna togliere qualunque contenuto sovversivo e critico. Bisognerà poi arrivare alla fine della filosofia, che va cancellata. Servirà la persuasione. La violenza diretta non servirà più. Useranno la rete, la televisione, il controllo dei social, con esperti che indirizzano e divertimenti, futilità… Dovranno impedire allo spirito di pensare. Faranno in modo di cancellare qualunque serietà e senso critico. Affideranno tutto all’apologia della leggerezza, con influencer lobotomizzati, affinché la leggerezza della pubblicità diventi standard della nostra felicità. Il modello intoccabile è quello della democrazia liberista.

Antonio ha detto...

La maggioranza italiota, pecorona, obbediente e sinistronza, si merita la terza dose, e poi la quarta, e poi la quinta e via così finché si estinguerà, speriamo. Anche se sembra che alla resistente minoranza verrà concesso di sopravvivere solo in un gulag, che sia materiale o virtuale. Ma è meglio morire in piedi che vivere in ginocchio. (Non mi riferisco alle manifestazioni che — purtroppo concordo — di fronte a tanta idiozia e a tanta repressione tirannica, a meno che non si trasformino in un movimento più contundente e meglio organizzato, non servono più a niente.)

Da Adnkronos ha detto...

Robert Kennedy jr a Milano

"Ci hanno preso ogni diritto in America, è un colpo di Stato globale e questo è accaduto solo in 20 mesi. Il Green pass è colpo di Stato, uno strumento che usano per toglierci i diritti, non è una dittatura sanitaria ma uno strumento di controllo della vostra vita, dei vostri movimenti, del vostro conto in banca, è uno strumento di sorveglianza". Robert Kennedy jr, terzogenito di Bob Kennedy e nipote di John Fitzgerald Kennedy, si è espresso così durante la manifestazione organizzata con la sua associazione Children's Health Defense all’Arco della Pace, a Milano.
ha aggiunto: "Se il green pass non è una misura sanitaria perché non è emesso dal ministero della Sanità ma da quello delle Finanze? Credono che siamo stupidi. A cosa serve questo green pass a cosa serve essere tutti vaccinati? Io non sono contro i vaccini sono, solo contro i vaccini cattivi".

"Non vi dico cosa penso io - ha rimarcato - ma cosa Pfizer ha detto alla Fda. Pfizer avrebbe dovuto portare avanti uno studio clinico per tre anni ma lo ha tagliato a 6 mesi e ha dato il vaccino anche al gruppo di controllo. Perché hanno finito lo studio così in fretta in sei mesi? Perché hanno capito che nel giro di sei mesi la protezione degli anticorpi sparisce. Quindi hanno ridotto lo studio a sei mesi perché il risultato non era quello pianificato".

Anonimo ha detto...

L'anima umana è complessa anche se si dichiara cattolica. Ho provato molta gioia quando ho letto di Robert Kennedy jr a Milano e dispiacere di non poter essere presente in persona. Così ho visto un po' di streaming e dato uno sguardo a Wikipedia da cui copio ed incollo:

"....Si è sposato tre volte: è attualmente marito dell'attrice Cheryl Hines. La sua seconda moglie Mary, che gli ha dato quattro figli, si è suicidata nel 2012, ma la coppia aveva già annunciato la separazione. Kennedy Jr. ha altri due figli, nati dal primo matrimonio, terminato col divorzio."

Anonimo ha detto...

Diego Fusaro:
Non chiamatelo green pass, ché con il latinorum dei mercati anglofoni già lo state legittimando, proprio come accade con i lemmi austerity o spending-review. Chiamatela con il suo vero nome: infame tessera verde della discriminazione. Chiamatela così, ogni volta, sempre e comunque: soprattutto con chi ve la chiede, per ricordargli senza perifrasi il suo ruolo reale di officiante del regime dell'apartheid terapeutico; ma poi chiamatela infame tessera verde anche con chi solo la nomina, con chi la esalta, o con chi ne parla con riserva, con chi la mostra, con chi la pretende e con chi la mette in discussione. Il primo gesto rivoluzionario è smettere di usare la lingua dei padroni e coniarne una nostra, del basso e per il basso.

Viator ha detto...

https://m.cronachemaceratesi.it/2021/11/12/raduno-no-vax-nella-chiesa-larcivescovo-rimuove-il-parroco/1583015/

Anonimo ha detto...

È ORA DI DIRE LA VERITÀ
La stessa OMS sconsiglia la terza dose e sconsiglia di sierizzare i bambini.
Scienziati veri (non i pagliacci da televisione o da Circo Barnum) hanno detto e ripetuto chiaramente quali sono gli effetti devastanti delle pozioni magiche (causate in particolare dalla famigerata proteina spike).
Effetti che si inseriscono chiaramente in un progetto di “sfoltimento” della popolazione, considerati gli effetti che provocano in tema di fertilità.
EudraVigilance (database della UE) e la stessa EMA, oltre che l’italiana AIFA, dicono finalmente qual è la tragica verità.
Solo un esempio: in Scozia il numero dei Morti è nella stragrandissima maggioranza rappresentato da chi aveva assunto il siero magico che ricorda le “pozioni guariscitutto” che imbonitori e truffatori vendevano nel lontano ovest nell’800.
Le risultanze sanitarie dicono che i Morti di tumore sono in Italia circa 500 al giorno. Nessuno li cura, nessuno se ne occupa e la notizia non è funzionale al preordinato e continuato piano terroristico.
Sono stati approvati da tempo dall’EMA e dall’AIFA protocolli terapeutici che portano a guarigione con tempestive cure domiciliari, decongestionando ospedali e terapie intensive.
Tuttavia, il Ministero della Salute continua a imporre ai medici che, minacciati di radiazione, diventano complici di tanti delitti, “Tachipirina e vigile attesa” (della inevitabile morte).
Allora diciamo la verità, e me ne assumo la responsabilità: è in atto da questo governo e dal precedente l’esecuzione di un consapevole progetto omicidiario di massa.
AUGUSTO SINAGRA

Anonimo ha detto...

... a sentir tv che ignora persino diecimila persone o più in corteo a Torino contro ordini Madame Lamorgese... direi che fastidio le piazze ne danno ma ... citano solo i luoghi dove riescon a crear qualche movimento ondulatorio di qualsiasi tipo sia.

Anonimo ha detto...

anonimo 20,19 direi che lei riesce a trovare notizie malgrado la spietata censura , io ho trovato solo notizie chiaramente di parte e quindinon obiettive, e neppure quanto lei dice. Comunque le consiglio di non cadere in giudizi temerari.