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sabato 6 novembre 2021

Vaticano sdogana i tatuaggi: non sono anticristiani

Da La Gazzetta del Sud
“Tatuare la propria pelle non è incompatibile con la religione cristiana ed effettuare un tatuaggio davanti all’altare non può essere considerato un atto di profanazione. È quanto afferma un articolo dell’ Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede, che dando voce a Markus Breuer, presidente della Katholischen Erwachsenenbildung (Keb) di Francoforte sul Meno, organismo educativo (collegato alla Chiesa) che lavora con gli adulti, sottolinea come il tatuaggio non sia «nulla di proibito, di sacrilego», anzi è «una secolare tradizione cristiana, un segno di devozione, che “ci plasma per tutta la vita”».

Il giornale vaticano riferisce che qualche settimana fa, nella navata gotica della Liebfrauenkirche della città tedesca, si è potuto assistere a una scena insolita (che ai cattolici più “ortodossi» è sembrata quasi una provocazione): Silas Becks, 39 anni, artista-tatuatore di Stoccarda, circondato da cameraman televisivi e fotografi, ha dato il via, con il sostegno della diocesi di Limburg (nel cui territorio Francoforte si trova), alla campagna Tätowieren vor dem Altar, «Tatuare davanti all’altare», organizzata dalla Keb. E a benedire gli utensili è intervenuto addirittura il frate cappuccino Paulus Terwitte, 62 anni, a capo del monastero di Liebfrauen, personaggio noto in Germania in virtù del suo impegno nelle questioni sociali, autore di libri e presentatore televisivo, ma soprattutto «anima» della Fondazione Franziskustreff che si occupa di assistere poveri e senzatetto”.

Decisione della più grande importanza della Chiesa Bergogliana: Mentre avveniva il genocido apocalittico, in Vaticano ci si occupava di tatuaggi. Violando un esplicito divieto biblico. - Fonte

11 commenti:

Anonimo ha detto...

I tatuaggi non sono mai stati considerati illeciti nella santa religione cattolica. Tranne quelli, ovviamente, blasfemi.
Saluti

anima errante ha detto...

sono esistite tradizioni di 'tatuaggi cristiani', a tema soprattutto cristologico, mariano o legato ai santi, soprattutto nei pressi di noti santuari: in Italia erano noti i 'marcatori di Loreto'
tra i cristiani copti ed etiopi è d'uso tatuarsi croci, soprattutto sulle mani
insomma, la Tradizione ci mostra che il divieto biblico è un po' da stemperare

tralcio ha detto...

Un tatuaggio è una cosa... Esserne ricoperti è un'altra cosa.
Un tatuaggio blasfemo è riconoscibile come tale. Ma molte altre simbologie lo sono senza essere riconoscibili. Il tatuaggio è una moda, come scrivere sui muri: consideriamo tutti i writer artisti in nome della libertà di espressione? E tutti i muri imbrattati, anche senza scriverci blasfemie, li consideriamo abbelliti da moderni artisti?
I corpi vivi fatti tazebao o murales sono gli stessi ormai cremati senza scampo quando defunti... Il Vaticano dice sempre che va tutto bene. Certo, lo dice uno Stato tra gli Stati. La Chiesa Cattolica è altro(ve).

Anonimo ha detto...

Non ho memoria di un cristiano tatuato. Procediamo a rotta di collo verso il cretinismo globale,tanti anni di civiltà per finire con l'anello al naso. Auguri!

Antonio ha detto...

Oddio, persino io che sono un “Talebano” in questo caso il versetto dell’Antico Testamento lo leggerei in un contesto storico specifico, in cui magari i tatuaggi si facevano con precise intenzioni rituali o magiche pagane. Se la condotta cristiana dovesse essere dettata dalla Legge anteriore a Cristo allora non dovremmo nemmeno mangiare carne di maiale, dovremmo essere circoncisi e via dicendo. Anch’io un piccolo tatuaggio c’è l’ho (e ha paradossalmente — o no — un significato mariano) e né le mie intenzioni, quando l’ho fatto, erano irreligiose, né ho mai sentito una parola di condanna da parte della Chiesa contro i tatuaggi stessi (ma potrei essere stato poco informato io, anche se lo dubito).

Anonimo ha detto...

Per "divieto biblico" l'autore intende il Vecchio Testamento e l'Ebraismo. Noi abbiamo il Nuovo Testamento, la Buona Novella e i tatuaggi non sono mai stati proibiti e S. Pio X fiutava il tabacco, come leggo nella biografia di Icilio Felici. Oh, scandalo!

mic ha detto...

Per gli ostinati difensori dei tatuaggi che continuano a dire che noi abbiamo il nuovo testamento, mentre è il vecchio che li proibisce, osservo che est modus in rebus e tutto ciò che sfigura il corpo che è tempio dello Spirito Santo, di certo non è secondo Dio.

Anonimo ha detto...

https://campariedemaistre.blogspot.com/2021/11/un-esperimento-sul-conformismo.html

Claudius ha detto...

Sono contro i tatuaggi per principio, li trovo degradanti, stupidi e superficiali. Penso anche che siano si' anticristiani e non me ne farei mai uno. Ma prendere un versetto dell'AT per condannarli mi lascia perplesso. Con la stessa motivazione dovremmo allora distruggere tutte le statue e le immagini in generale perche' pochi versetti prima si proibisce di farsi qualsiasi immagine. Non credo che sia un modo cattolico di argomentare. Questo tipo di "argomentazioni" vanno bene per i protestanti. Cerchiamo argomenti piu' concreti, invece.

anima errante ha detto...

ho conosciuto un noto biker della mia zona che è profondamente credente e si è fatto tatuare sulla schiena due immagini: il Sacro Cuore e Maria. penso che dei tatuaggi di questo tipo non non sfigurino il corpo

Anonimo ha detto...

I profondamente credenti hanno la parola e l'azione per dimostrare a Dio e agli uomini la loro Fede.